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samurai

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Risposte pubblicato da samurai

  1. Miraccontava un mio amico, che è stato espulso dall'Accademia Aeronavale della GdF per non aver dato un esame (poverino, non è stata neanche colpa sua), che mentre usciva con il borsone in spalla dalla base di Latina vide una sua collega all'ultimo atterraggio con l'SF rimbalzare 3 volte. Sicuro che le avrebbero dato la missione negativa, la chiamò per dirle che gli dispiaceva. La trovò entusiasta perchè di lì a poca avrebbe volato sull'MB... :furioso:

     

    Di solito le donne in AMI non hanno bisogno di farsi largo tra gli scetticismi, ma di scegliere tra i favoritismi. Potrei raccontarvi tantissimi altri aneddoti, ma penso che quanto di cui sopra sia esemplificativo... :pianto:

     

    Non parliamo del fatto che i requisiti fisici per l'ingresso nelle FFAA sono differenti per lui e lei! Un caccia non è che si rifiuta di prenderli 9g se a bordo c'è una donna, e non è che un fucile pesa di meno se lo imbraccia una ragazza... <_<

     

    Naturalmente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ho un'amica nell'esercito che quando spara con un M-60 è più precisa di un cecchino, ma di solito non va così...

     

    Ah, se fossero tutte come Svetlana, che a mio parere è anche una bella donna, e non guasta mai! :lol:

     

    img_kapanina2.jpg

     

     

    Quoto in pieno, è una questione di marketing... ci sono stati casi di allieve con manifeste lacune tecniche e fisiche mandate comunque avanti... al momento l'AMi, ma anche laMMI, seguono la seguente "politica"

     

    - avanti i raccomandati (per famiglia, per politica, addirittura per raccomandazione ecclesiastica!!!), c'è gente che volerà sull'EF-2000 senza saper distinguere un F-14 da un Mig 29, tanto per capire la "passione" che li anima

     

    - avanti le ragazze, che fa politically correct... se qualcuno critica il doppio standard o cerca di "scartare" chi non merita è uno sporco maschilista e non farà carriera

     

    - dobbiamo "riempire" i posti disponibili, quindi devo produrre tanti piloti di harrier, Typhoon, Ab-212 ecc. C'è gente di ambo i sessi finita sui caccia perchè "serviva" in quel momento, anche se non del tutto adatta. Ci sono piloti eccezionali che magari nel tempo libero fanno acrobazia ad alto livello ma che l'ami utilizza sul Piaggio P-180 da collegamento... tanto noi mica dobbiamo fare vere guerre aeree...

     

    -gente che ha già esperienza di volo, che dimostra troppa passione e intelligenza, che "pensa autonomamente", è indesiderata... ci vogliono persone che obbediscano senza troppe storie

     

    - complemento e riserva sono "inutili orpelli", non vengono neppure più richiamati, in modo da accentuare ad arte il distacco tra civili e FFAA

     

    A mio parere ormai abbiamo perso il senso dell'onore, la passione, l'orgoglio di appartenere a un reparto combattente... qui parliamo di piloti, ma è lo stesso per marinai, paracadutisti, marò, ufficiali medici e ingegneri... dal mio ultimo richiamo ve ne potrei raccontare delle belle, tipo avere come ufficiale "medico" al comando dell'esercitazione una psicologa quasi 10 anni più giovane di me, incapace persino di mettere i punti di sutura ad una ferita... e io che faccio il chirurgo dal 1998? Non vale niente la mia professionalità?

     

    Alla fine il soldato diventerà un mestiere come un altro, tra qualche anno i vostri figli si stupiranno di come voi poteste nutrire tanto interesse nell'aviazione militare, visto che pilotare un caccia sembrerà un impiego simile al pony express!!!

  2. non è solo un problema di PIL, è in effetti un qualcosa che investe l'essenza stessa dell'occidente, il binomio cittadino-soldato nato dalla rivoluzione francese che è alla base dell'odierna democrazia.. non è un caso che la fine della leva e il massiccio ricorso a reclute donne abbia coinciso in Italia con la progressiva e forse irreversibile perdita di spirito di corpo presso reparti più o meno a ragione considerati d'elite.

    Non voglio entrare in polemica sull'aviazione, che comunque finirà per essere sempre meno circonfusa di un alone "mistico" o di corpo "scelto", visto che parentela e genere diventeranno qualità che contano più di dedizione, coraggio e studio al fine di appuntarsi al petto il distintivo con le ali... pensiamo alla fanteria, dove l'assurdità del doppio standard fisico finisce per demoralizzare il personale e ridurre l'efficienza operativa... reparti prestigiosi come i paracadutisti, i lagunari e gli alpini hanno visto veramente spezzato il loro fighting spirit, si è per il momento salvata la forza da sbarco della MMI, dove si sono rifiutati i compromessi con il politically correct.

    I risultati delle uscite di tante anime belle votate all'"armiamoci e partite" sono purtroppo visibili nella demotivazione dei quadri inferiori e nella politicizzazione esasperata degli stati maggiori

  3. Forse è un pò Off topic, però un forum sulla caccia russa mi ha fatto venire in mente la straordinaria ed, a volte, poco conosciuta storia del gruppo da caccia Normandie-niemen, costituito da piloti francesi che, volando su aerei russi, combatterono la seconda guerra mondiale al fianco dei sovietici.

     

    Gruppo da caccia Normandie-Niemen

     

    è il motivo per il quale l'URSS presentò per la prima volta i suoi aerei in occidente in occasione del salone aeronautico di Le bourget

  4. è un' Arte, anche se votata alla distruzione del nemico, e raggiunge la sua massima espressione quando viene combattuta incruentemente, come "scontro" ideologico e politico... arrivare a sconfiggere l'avversario senza dover ricorrere al combattimento

  5. Salve, è da un pò che ero assente dal forum, ultimamente sono stato piuttosto impegnato.. sono reduce da un breve richiamo in qualità di ufficiale medico di complemento della Marina, durante il quale ho avuto modo di operare presso il Comando forze subacquee di Taranto, l'Accademia di Livorno e, per qualche giorno, Maristaer Grottaglie.

    Il ritorno in divisa, a distanza di qualche anno dal mio servizio, mi ha offerto lo spunto per qualche riflessione sul futuro delle Forze armate italiane e sulla loro odierna condizione. Poichè questo forum è frequentato da giovani che già frequentano accademie o aspirano ad arruolarsi, credo che la mia esperienza, per quanto parziale e limitata nel tempo, potrà risultare di interesse:

     

    - Negli ultimi 10 anni le FF AA italiane sono andate incontro ad una profonda ristrutturazione; eventi epocali, quali l'eliminazione del servizio di leva, la professionalizzazione del personale, e la sempre più massiccia presenza fuori area, hanno completamente cambiato l'assetto militare del nostro paese... e dato che la formazione e l'addestramento rimangono i cardini dell'attività operativa di un'organizzazione combattente, vediamo di analizzare in primis gli istituti di formazione, le Accademie.

     

    Senza tema di smentita mi sento di affermare che, purtroppo, il criterio di meritocrazia nell'ingresso a Pozzuoli o Livorno non è assoluto. Anche quest'anno rimarranno fuori parecchi ragazzi meritevoli, e non è detto che chi entrerà sarà stato migliore degli esclusi. La raccomandazione è presente tanto in ambiente civile che in ambiente militare, e le accademie non fanno eccezione. In particolare per coloro che aspirano ad una carriera da pilota, sarà oppurtuno fare alcune considerazioni:

    - Sia AMI che MMI si riservano di ammettere solo allievi in condizioni fisiche"perfette", sulla carta: il che vuol dire che chi non ha diottria 10/10 "ufficiali" , è al99,99% esculso. A dispetto del bando, gli verrano preferiti candidati senza difetti, perchè comunque facilmente questi potranno coprire i posti a concorso, che in forze armate piccole come le nostre non sono mai troppi!! Perciò la maggiore probabilità di superare le visite mediche la avranno coloro che "furbescamente", saranno ricorsi alla chirurgia correttiva, potendo contare su l'altissima probabilità di non essere scoperti, stante l'enorme difficoltà per un oculista militare (o un consulente civile) di riconoscere i segni di un intervento mini invasivo, considerando anche l'inevitabile superficialità degli esami.

    - checchè se ne dica, verranno inevitabilmente ammessi più allievi ufficiali piloti di quanti realmente servano alle nostre FFAA. Non è un mistero che allo stato attuale ci siano più piloti che aeromobili disponibili (per fare un esempio l'EI tiene "in naftalina" 3/4 della sua forza di CH-47 per indisponibilità di fondi), quindi nel corso degli studi l'"attrito" farà le sue vittime, in molti casi pretestuose (vedi dimissioni forzate per errori minimi, ovvero "allergie" o altre patologie scoperte a posteriori)

    - ci saranno allievi che comunque verranno mandati avanti, anche se non più meritevoli degli esclusi

    - poichè al momento attuale il trend è "par condicio"tra uomo e donna, le FFAA, nel terrore di apparire retrograde, sono diventate più realiste del re... fregandosene ampiamente delle esperienze e degli errori di eserciti che hanno introdotto il personale femminile da 30 anni, si è imposta l'idea del tutto e subito, e dal 2000 è stata riconosciuta assoluta parità di incarichi... ora non me ne vogliano le forumiste presenti, non intendo assolutamente fare il maschilista ad oltranza, nè credo che una donna non sia un ottimo pilota (in effetti il mio istruttore di volo è una ragazza!), ma ci sono alcune situazioni sulle quali vi vorrei far riflettere:

    - si è partiti con l'idea di parità, poi MMI e AMI hanno cominciato una gara per vedere chi per prima avrebbe avuto un pilota militare donna.. la prima pilota della MMI è stata nominata cavaliere della Repubblica.. cosa ha fatto di diverso dai colleghi uomini per meritarselo? ci sono stati diversi casi di allieve di Livorno che hanno intrapreso l'addestramento solo perchè "consigliate" dali superiori, salvo poi essere del tutto demotivate ad andare avanti.. a fronte di decine di aspiranti piloti che si sono visti respingere con motivazioni al più futili.

    - il combattimento dovrebbe rimanere una prerogativa maschile, tanto per implicazioni psicologiche che operative.. oggi presso le FFAA anglosassoni c'è una vasta discussione e ripensamento sul ruolo combattente del personale femminile, mentre la prima forza armata ad aver integrato il personale femminile, lo Tshal israeliano, non ha mai impiegato donne in combattimento.. e sono 50 anni che combatte "guerre asimmetriche".. alla Folgore, gloriosa unità ormai sempre più svilita nelle sue tradizioni, si sono ostinati a brevettare paracadutiste militari, facendo loro ripetere 3 volte il corso palestra, laddove un uomo dopo un fallimento è fuori.. in compenso una di loro è stata rinviata ad un tribunale militare per atti di nonnismo!

     

    La progressiva chiusura delle FFAA verso il mondo civile (finita la leva, il complemento e, a quanto pare, finita anche la riserva selezionata e i richiami) sta producendo una specie di classe "separata", avulsa e distante dal Paese che difende e del quale è espressione... siamo pericolosamente lontani dal concetto di esercito di popolo espresso dalla nostra stessa storia nazionale

     

    L'operatività aumenta, ma diminuiscono i soldi per l'addestramento.. i nuovi aerei (EFA, Harrier, F-35, C-130j, Mangusta, EH-101)) sono troppo pochi e i piloti volano sempre meno... in A-stan la MMI sta utizzando praticamente "a consumazione" gli SH-3d. Molto personale AMI ha standard insufficienti per operare in ambito internazionale, soprattutto per la linea strike... va un pò meglio per gli intercettori con l'introduzione dell'F-16ADF a colmare il gap con l'EF-2000.

     

    Insomma ragazzi, queste sono le mie personalissime opinioni.. attendo i vostri commenti..

  6. ehm scusa penso di aver recepito male..........."lo uso sul mig 29 k che tengo in garage" significa:

     

    1-ti sto prendendo in giro, sono solo un collezionista aeronautico di alto livello

    2-ho un mig 29k in garage, ma è un modellino

    3-ho un simulatore di volo del mig 29 k e mi diletto col casco

    4-ho un un mig 29 k, funzionante, che vola sul serio e lo piloto nel tempo libero

     

     

    Ciao, no scusa era una battuta ironica, tengo l'oggetto in una vetrina per il puro piacere di possederlo, ma è funzionante, della mia misura (e con un capoccione come il mio non è cosa facile) e l'ho indossato una volta su un ultraleggero

  7. quanto costa un casco di volo anche con la maschera?starei cercando quello che usa l'AMI con i 339 o quello che si usava negli anni'80 con lo starfighter...anzi qualunque epoca va bene...su ebay lo posso trovare?

     

    dipende dalle condizioni... questo è un casco operativo completo di sistema di comunicazione, diciamo che non l'ho proprio pagato poco.. su e-bay qualcosa si trova, ma in generale io preferisco affidarmi ad altri collezionisti o, come in questo caso, acquistare dagli equipaggi (in Italia non è possibile perchè il casco è dotazione militare!)

  8. Sperando di fare cosa gradita, inserisco la foto del mio Zsh-7, casco di volo proveniente dall' Aereonautica Militare Ucraina. E' un modello AP, dotato di supporto per sistema NVG. Il casco è il più avanzato tra quelli attualmente utilizzati dalle forze aereee con equipaggiamento russo ed è utilizzato tra l'altro dai piloti di Mig 29, Su-27/30/33, Su-24, Su-25 ; è completo della relativa maschera KM-34

     

    dscn9538oe6.jpg

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