Vai al contenuto

DICO


Wolfman

Messaggi raccomandati

Occhio a non fare confusione.

 

Un conto è la vedova che percepisce la pensione del marito, poi decide di convivere con altra persona e continua a percepire la pensione.

 

Diciamo che è una cosa che può succedere, ma è in ogni caso una cosa che ti capita addosso. Se ti risposi perdi il diritto, se continui a convivere non lo perdi.

 

E' una scelta, non è illegale: il vantaggio di percepire la pensione è mitigato dagli svantaggi di una semplice convivenza (se il compagno ti lascia non hai diritto a nulla).

In ogni caso, siccome la convivenza è attestata nello stato di famiglia, quella pensione contribuisce al reddito complessivo di quel nucleo familiare (anche in assenza di matrimonio) e pertanto sarà soggetto a una determinata tassazione e non consentirà di accedere a determinati benefici economici (detrazioni, assegni familiari ecc...).

 

C'è quindi una sorta di compensazione, e considerato che si tratta di situazioni quasi sempre a breve termine (di solito una vedova è già in età avanzata) e di frequenza relativamente modesta (sono poche, in termini percentuali, le vedove che poi convivono con altra persona costruendosi una nuova famiglia) il danno per lo stato è abbastanza limitato. Siamo in presenza, in pratica, di situazioni che costituiscono eccezioni rispetto alla normalità dei casi.

 

=====

 

Ben diverso è invece il caso di chi dichiara una convivenza inesistente per accedere a una pensione di reversibilità del tutto non dovuta.

 

Lì abbiamo un diritto che c'era, a cui la persona non rinuncia e ne sopporta, però, determinate conseguenze.

Qui abbiamo un diritto che non esisteva proprio, a cui una persona accede in maniera truffaldina.

 

Specialmente in certe realtà nazionali, c'è da scommettere che TUTTE le persone anziane in possesso di una bella pensioncina, dichiareranno uno stato di convivenza con una persona giovanissima, la quale potrà beneficiare a vita di uno stipendio gratis.

Diventerà impossibile trovare un pensionato single.

 

Quella che nel caso di prima era solo un'eccezione, diventerà la regola.

Link al commento
Condividi su altri siti

Essere gay è sbagliato per un'infinita di motivi, ma se uno è gay ci nasce così.

 

Non penso sia proprio così. Essere omosessuale dsarebbe secondo alcuni psichiatri, da imputare ad una crescita piscologica non conforme, spesso dettata da un difficile rapporto con i genitori (mi pare la madre), che non favorirebbe l'indentificazione della persona. Quindi pur non trattandosi di una vera e propria malattia, la persona si sente attratta da sé stessa e dalle persone dello stesso sesso. I veri omosessuali sono spesso "assenti"dalle contestazioni, quelli che vediamo in tv spesso fanno parte della schiera di coloro che non hanno saputo accettare la loro condizione e si sono adagiati nella "moda gay", sicuri che prima o poi lo Stato interverrà copiando le altre nazioni europee.

 

Quello che Dominus è secondo in parte vero, ma, ripeto, legalizzando le unioni omosessuali al pari di una famiglia creeremo un modello di famiglia socialmente valida e confermeremo indirettamente (lo Stato rappresenterebbe uno degli elementi che ti conferma una certa verità anche moralmente valida) che l'unione tra due persone dello stesso sesso è una cosa normale, che fa parte della vita.

 

Buona giornata :D

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...
Ospite MIK_RE
Essere omosessuale sarebbe secondo alcuni psichiatri, da imputare ad una crescita piscologica non conforme.......

Si !, quella degli psichiatri in questione!!!! :P

Aggiungerei anche "da un’infanzia davvero terrificante"

PS: sempre degli psichiatri!!!! :P

Modificato da MIK_RE
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...