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mo-mo

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Risposte pubblicato da mo-mo

  1. In ogni caso la situazione attuale è completamente diversa. Si acquisterebbero aerei "identici" (salvo la capacità nucleare) a quelli dell'AdA. E' chiaro che la qualità del servizio dopo vendita è essenziale. In Svizzera la si pretende e le ditte elvetiche (Pilatus è un esempio) riescono a vincere contratti anche per la tradizionale eccellenza del servizio dopo vendita. In più di un'accurata valutazione basata su cifre (prestazioni), su entità delle offerte, si tiene conto anche di quanto dicono gli utilizzatori di un apparecchio. Non è necessario mettere all'opera i servizi segreti, bastano i tradizionali contatti fra le forze aeree. Al tempo della scelta fra F-18 e F-16, l' USAF aveva sminuito le capacità del secondo apparecchio: in pratica costava il 15% in meno dell'Hornet ma vi era la conferma della manifestata (nella valutazione) inferiorità ("Unterlegenheit") rispetto all' F-18. Incidenti: mah..., più che del Rafale cito il caso dello svizzero FFA P-16 degli anni 50. Aereo dalle ottime prestazioni ordinato in 100 esemplari dall'Esercito svizzero. Poi, la caduta di due esemplari durante le prove, fece ritirare l'ordine e le "Truppe d'aviazione" ordinarono 100 HS Hunter. E' stato un bene o un errore? Erano altri tempi e ci si divertiva, durante le feste di Carnevale, su quotidiani e riviste svizzere a dileggiare il P-16. Però un certo signore americano, Mr Lear, acquistò i progetti dell'apparecchio della ditta di Altenrhein e nacque/nacquero i "Lear Jet!...

  2. Con i sensori a disposizione, non credo che i canard riducano di molto la situation awareness. Spesso i voli sono condotti in condizioni di puro volo strumentale, affidandosi solo ai sensori.

     

    Nella sezione AEROTECNICA ho aperto una discussione in cui riporto le conclusioni sull'incidente capitato al Rafale B de l'AdA nel 2007, provenienti dell'inchiesta del Bureau Enquetes Accidents Défense Air (BEAD), l'ufficio che si occupa di indagare gli incidenti di volo dei velivoli militari francesi.

     

     

     

    Per quanto ne so, Dassault non è stata in grado di fidelizzare i clienti perché in passato ha effettuato pratiche commerciali al limite della scorrettezza.

    In particolare Dassault vendeva a prezzi concorrenziali i velivoli (in genere ottimi prodotti), e poi ad acquisto effettuato vendeva pezzi di ricambio e gli strumenti per fare manutenzione a prezzi molto salati (tipo chiavi dinamometriche all'equivalente odierno di qualche migliaio di euro).

    Diverse forze armate in passato hanno abbandonato così Dassault, anche se penso che oggi ciò non possa più accadere perché immagino che i contratti odierni siano molto più complessi e strutturati.

    Sarebbe bello conoscere l'esperienza svizzera con i Mirage III.

     

    La decisione di acquistare i Dassault "Mirage III" in una versione denominata "S" (Svizzera) con molte modifiche tra le quali un radar americano al posto di quello originale francese ha fatto lievitare i costi al punto di causare il cosiddetto "scandalo Mirage" costato poi il posto al capo del dipartimento militare (ministro della difesa) Paul Chaudet e al capo dell'aviazione Etienne Primault. Il risultato emerso da una commissione d'inchiesta ha comportato l'acquisto (per una cifra molto superiore del previsto) di soli 57 (cinquantasette) aerei al posto di 100 (cento). I primi apparecchi biposto (BS), un monoposto e aerei di versioni diverse acquisiti parecchi anni dopo sono stati costruiti in Francia. Il grosso (compresi i ricognitori RS) sono stati costruiti su licenza in Svizzera presso varie industrie. Pure in Svizzera la costruzione (da Sulzer) dei motori ATAR. Una modifica molto visibile è poi stata l'applicazione di "alette canard". L'elvetizzazione dei Mirage III è stata un chiaro errore causato da tradizionali manie di perfezionismo. Essendo una costruzione su licenza non è esistito il problema di pezzi di ricambio. Per quelli della mia età il ricordo dello "scandalo Mirage" rimane ben presente. Si deve onestamente dire però dell'eccezionalità dell'apparecchio, confermatami da un pilota ticinese (il col Aridio Pellanda recentemente scomparso) che è stato il respossabile dell'introduzione. Certo che erano altri tempi in cui le "Truppe d'aviazione" (vecchio nome delle Forze aeree svizzere) potevano per esempio disporre di una ventina di ricognitori specializzati da Mach 2 (i Mirage III RS).

  3. Il problema, i problemi non sono quelli tecnologici, i problemi sono soprattutto finanziari. Si tratta di prodotti ormai "non acquistabili" per una grande maggioranza di Paesi del mondo. Sono abbastanza "maturo" (ahi come passa il tempo!) per aver vissuto il periodo dell' autoderminazione dei popoli, parolona per definire la deconolizzazione: fra la fine degli anni 50 e i primi 60. Ebbene le Forze armate dei nuovi Stati erano dotate anche di aerei da combattimento. Magari regalati da Francia, Regno Unito, URSS o Cina...Ma sì. Però li avevano. Adesso, salvo poche eccezioni, non più. Ora anche grandi Paesi indugiano: facciamo l'esempio indiano. Hanno deciso di acquistare i PC-7 perchè i meno costosi fra una decina di concorrenti. Fra i due finalisti per i caccia hanno detto che sceglieranno quelli con l'offerta più conveniente. Brasile: per ora aggiorneranno gli F-5, poi non so cosa deciderà il governo della compagna Rousseff. Anche ieri, a Berna, fra i 200 deputati del Consiglio nazionale non credo vi sia stato un grande entusiasmo per decidere l'aumento del budget della difesa....Eppure almeno due terzi dei consiglieri sono o sono stati anche ufficiali/ufficiali superiori, quindi non contro tutto quanto sa di "militare". L'escalation dei costi è stata impressionante. E' escluso, per es., che l'AdA acquisti tutti i Rafale previsti in un primo tempo. I tempi dei Mirages III sono passati da un pezzo. Tornando alla CH. Lo scorso anno una rivista aeronautica svizzera ha intervistato uno dei 10 piloti che hanno provato i tre modelli in competizione. Genericamente (nessun dettaglio ovviamente) ha detto che si tratta di tre aerei molto diversi fra loro, costruiti secondo tre filosofie ben distinte, concepiti secondo i criteri più avanzati per facilitare il lavoro del pilota. A nome dei colleghi e del capo delle Forze aeree (ex pilota di F-18) ha detto che sarebbe stato in grado di pilotarli tutti e tre subito dopo la prima prova. Bene. Una scelta non è facile ma nemmeno drammatica. In autunno il Dipartimento della difesa comunicherà la scelta ("politica" su dati tecnico-finanziari).

  4. 100.000? Effettivamente non sono tantissimi per la Svizzera, nel senso che la tradizione militare è sempre stata parte del vostro patrimonio culturale a quanto mi risulta.

     

     

    Effettivamente se si confronta con l'effettivo degli anni 50/60 ...> 850'000 soldati, la differenza è enorme. In ogni caso, calcolando che si tratta di due sole armi e per un Paese di 8 milioni di abitanti anche 100'000 uomini sono (quasi) da record. I problemi e le realtà attuali non sono più quelli di mezzo secolo fa. Gli enti privati (banche per esempio) sopportano sempre meno lunghe assenze per servizio militare di loro quadri dirigenti. Un passaggio al professionismo, anche per via dei salari elevati che si dovrebbero dare, non è mai stato all'ordine del giorno.

  5. Anche la seconda camera federale, il Consiglio nazionale, ha approvato oggi il principio d'acquisto in tempi brevi di 22 jet da combattimento. Il relativo credito non risulterà da stanziamenti speciali ma sarà compreso nei normali budget della difesa (che saranno però aumentati). L'acquisto sarà probabilmente già compreso nel "Programma d'armamento 2012". L'Esercito svizzero sarà poi ridotto a 100'000 uomini/donne, l'effettivo minimo da quando esiste l'Esercito federale (1848). La decisione è stata presa con 113 voti contro 67.

  6. Mancano ormai meno di 10 giorni al meeting di Sion. Alcune informazioni (non confermate ancora nel programma) darebbero la presenza del trio di apparecchi in ballo per le Forze aeree svizzere (Gripen, Rafale, Typhoon). Per ora solo il Rafale di Dassault è presente nel programma. Fossero davvero presenti tutti e tre sarebbe veramente una bella coincidenza in vista della probabile scelta del tipo entro l'anno.

     

     

    La presenza di Gripen, Rafale e Typhoon è confermata al meeting di SION (VS)

     

    www.breitlingsionairshow.com

     

    Inoltre il "Breitling Super Constellation" sarà presentato in volo nel tardo pomeriggio dei tre giorni della manifestazione.

  7. Il Consorzio Eurofighter è una GmbH (società a garanzia limitata) di diritto germanico con sede a Monaco di Baviera. Tutto passa da lì. Il punto di riferimento è la Germania. Vedremo poi innanzitutto la veridicità delle indiscrezioni giornalistiche svizzere. Il discorso, qui in Svizzera, è semmai quello di sapere se aerei di quella categoria sono davvero necessari. Su un forum svizzero un pilota professionista affermava che, tutto sommato, per compiti di polizia aerea basterebbero i PC-21 e le Forze aeree (più utili a operazioni di soccorso all'estero) concepirle con grossi aerei da trasporto e con un maggior numero di elicotteri medi. Se però jet da combattimento di grandi prestazioni sono davvero necessari (utili certamente no) li si comprano: e "grossi". Era stato il caso mezzo secolo fa (Mirage III) oppure vent'anni fa (F-18). A proposito di Typhoon: è stato presentato con un radar ritenuto, in Svizzera, assolutamente inadeguato. E' stato detto, al momento della valutazione, che sul breve termine non erano previste sostituzioni. Affare del consorzio. Boeing non era pronta con il suo "Superhornet" alla gara svizzera e ha declinato l'invito. Peccato perché l'aereo americano poteva essere il favorito. Una prova di serietà di Boeing secondo me. Tornando alla valutazione: non è stato un giochetto. Come cittadino non dubito della serietà dei funzionari/specialisti tecnici/piloti coinvolti per parecchie settimane nell' esame dei modelli presentati. Non è il caso di tifare per qualcosa. Sul cosa scegliere... siamo grandi abbastanza per esserne in grado (la Svizzera ha appena compiuto 720 anni).

  8. Una precisazione: non si tratta dell'aereo scelto ma del tipo che ha vinto la valutazione. Quindi:

    1° Rafale

    2° Typhoon

    3° Gripen

     

    La scelta potrebbe essere diversa, infatti si aggiungerebbero criteri politici e finanziari di spettanza governativa. In ogni caso se fosse scelto davvero il Rafale , Dassault fornirebbe apparecchi assolutamenti identici a quelli dell'AdA. In parallelo con le due aeronautiche sarebbero anche le successive modifiche/miglioramenti, ecc. La Francia fornirebbe poi l'accesso totale alla Luftwaffe svizzera delle zone di addestramento supersonico (situate a soli 30' dagli aeroporti svizzeri) e continuerebbe l'addestramento (in vigore da alcuni anni) al rifornimento in volo. Nell'articolo del Tages Anzeiger non si cita l'ammontare dell'offerta di Dassault. Altre fonti hanno detto che è la maggiore (più costosa). Si ripeterebbe dunque quanto capitato negli anni 80 quando l'F-18 (più costoso del 15%) fu preferito all' F-16 (chiaramente battuto nella valutazione).

  9. "R A F A L E" per le Forze aeree svizzere?

    Questa mattina "Flightforum" (forum simile a questo della Svizzera tedesca) riporta un articolo del quotidiano (progressista) di Zurigo Tages Anzeiger circa la scelta del nuovo jet che dovrebbe sostituire i Tiger. Il modello prescelto dovrebbe essere comunicato entro l'anno. In ogni caso il giornale anticipa il nome: si tratta del "R a f a l e" di Dassault che ha battuto il Typhoon. Il Gripen sarebbe nettamente il meno costoso, con costi unitari molto inferiori ai 100 milioni di CHF. Ma il punteggio ottenuto dal velivolo di SAAB sarebbe solo la metà di quelli dei due bireattori.

    Il giornale precisa poi il vantaggio dell'industria francese di avere un ..."SARKOZY", personaggio che, piaccia o non piaccia, è evidente, concreto. E' un po' una mia osservazione che ho fatto varie volte in questi forum: il consorzio europeo è una realtà poco evidente con alla testa una potenza economica (Germania) che non vuole esporsi militarmente per evidenti motivi storici. Poi, in questi giorni Dassault riaprirà a Berna un suo ufficio ad hoc (era chiuso da vari mesi) e la presenza del Rafale è certa al prossimo meeting di Sion.

     

    Nel forum che ho citato si dice poi che i piloti svizzeri che hanno partecipato alla valutazione sono unanimi su un tipo (...non si dice quale però).

     

    Ecco, queste sono informazioni di poco fa... Si tratta di indiscrezioni, però...

  10. Ho scritto Pattuglie acrobatiche perchè è li che vengono postati tutti gli airshow , poi per me fa lo stesso ...

     

    Ho provato a cliccare sul sito su "OrderTickets Now" , tanto per vedere i prezzi , ma in questo momento non funziona il link dry.gif

     

     

    Mancano ormai meno di 10 giorni al meeting di Sion. Alcune informazioni (non confermate ancora nel programma) darebbero la presenza del trio di apparecchi in ballo per le Forze aeree svizzere (Gripen, Rafale, Typhoon). Per ora solo il Rafale di Dassault è presente nel programma. Fossero davvero presenti tutti e tre sarebbe veramente una bella coincidenza in vista della probabile scelta del tipo entro l'anno.

  11. L'integrazione di armi si fa di solito se c'è una prospettiva di mercato, è molto difficile che le aziende utilizzino fondi propri per lo sviluppo di nuovi sistemi a prescindere dal mercato. Eurofighter sta implementando nuove tecnologie su questo EF-2020 (bella trovata commerciale) più che altro in vista di una possibile vittoria del concorso indiano, dove determinate tecnologie sono un must.

     

    L'integrazione del Meteor procede così come procedono i programmi di acquisizione da parte dei clienti MBDA, per quanto riguarda il Brimstone che io sappia sono stati compiuti test di interazione aerodinamica con un simulacro del missile, ora bisognerà vedere se qualcuno è disposto a pagare l'integrazione avionica, che è tutt'altra gatta da pelare anche per un aereo che è stato progettato fin dall'inizio con un'architettura aperta.

     

    Comunque credo che leggendo le ultime pagine di questo topic e di quello sull'EF-2000N potrai schiarirti le idee. In particolare credo dovresti filtrare un attimo i comunicati stampa di Eurofighter, in particolare quelli che potresti leggere sulla sempre ottimista Aeronautica&Difesa: spesso hanno solo funzione di marketing e soprattutto in piccolissima parte i progetti di sviluppo sono rivolti alle nazioni del consorzio, tutte il profonda crisi economica. Sicuramente e per forza di cose il programma EF-2000 sarà longevo in tutte e quattro le aeronautiche di paesi del consorzio, di conseguenza avremo tutto il tempo di far evolvere il progetto, ma come ripetuto fino alla noia ora come ora è meglio finanziare l'industria permettendogli di esportare il prodotto piuttosto che spendere soldi in acquisizioni di armamenti inutili aiutandola indirettamente, anche perchè il finanziamento alla ricerca ha ricadute in molti altri settori. Nel senso: piuttosto che ordinare una T3 con ogni gingillo possibile ed immaginabile ti do direttamente i soldi necessari a sviluppare il progetto in modo che tu possa esportarlo ed io guadagnarci poichè le industrie pesanti sono partecipate pesantemente dallo Stato.

     

     

    Condivido le osservazioni. E' appunto quanto è stato più o meno spiegato nell'ambito della presentazione e valutazione del Typhoon in Svizzera. Mesi fa, non so se su questo forum o su un altro, ho detto che l'Eurofighter appariva un "cantiere" da sviluppare nei prossimi decenni. C'è stata l'offerta all'industria svizzera di un coinvolgimento in molte fasi produttive, compreso il motore. Resta da vedere se questa "ideologia" sia apprezzata da potenziali acquirenti. In Svizzera il Typhoon è stato presentato con un radar non all'altezza. Risposta (alla Svizzera): non verrà cambiato a breve...Qui in Svizzera si vuole qualcosa di già "concreto", di completo anche se ci si rende conto che un aerei moderni (Hornet insegna) abbisognano di aggiornamenti miliardari.

  12. Bisognerà vedere sul contratto come verranno valutati i rapporti di cambio, se a tasso fisso calcolati sull'anno di sottoscrizione o variabile in base all'anno di pagamento della tranche. Anche nel secondo caso, comunque, converrebbe fare il contratto adesso, non credo che ci metterà poco a rivalutarsi l'Euro...

     

     

    Certamente, purtroppo però i tempi della politica sono lunghi. Se lo Stato fosse un'azienda privata...sarebbe bello. L'Euro si è già (fortunatamente per l'export svizzero) rivalutato di una decina di centesimi. Non arriverà mai più, in ogni caso, al cambio di un paio di anni fa (1 EUR=1,68 CHF). Il cambio con il dollaro rimane stabile: un'azienda della mia regione che lavora per Boeing...non ce la fa più (con ordini in USD). Vedremo...

  13. In effetti non gl converrà mai così tanto come adesso... Sarebbe ora, con somma gioia del costruttore europeo di turno, data la recessione.

     

     

    La rivalutazione del CHF rispetto a USD e EUR è stata del 30% in meno di due anni quindi effettivamente il momento sarebbe eccezionalmente favorevole. Occorre dire però che la cifra prevista di 5 miliardi di franchi (se l'acquisto va veramente in porto) sarà spalmata su vari anni: un'operazione simile a quella thailandese (con i Gripen).

  14. Interviste estive sui quotidiani domenicali svizzeri. Il ministro della difesa Ueli Maurer parla della sua attività come membro dell'esecutivo federale, dei rischi di una sua eventuale non rielezione in dicembre, della politica del suo partito (UDC), dei costi per la difesa. In proposito dice che sarebbe il momento ideale per acquisti di armamenti all'estero. In pochi mesi il dollaro USA è precipitato a 0,75 CHF e l'EUR è ormai alla pari, con una diminuzione del 40% in un anno e mezzo rispetto al franco. Purtroppo le procedure di acquisto sono lunghe: un acquisto come quello di un jet è un'operazione "spalmata" su vari anni. Sembra facile. In ogni caso sembra proprio il momento per dare finalmente l'avvio a un acquisto congelato ormai da vari mesi. L'acquisto di aerei da combattimento è però solo un importante dettaglio di una ridefinizione (soprattutto numerica) dell'Esercito svizzero che potrebbe avere 100'000 uomini. Sempre tanti anche in un confronto internazionale anche se sono lontani anni luce i tempi di forze armate da 850'000 soldati. Rimarrebbe (certamente) il sistema di milizia: un servizio volontario è proposto solo dai rossoverdi che mirano (un vizio che dura da decenni) all'abolizione dell'Esercito.

     

     

    La commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (una delle due camere federali) riunita oggi invita il Governo (con 17 voti contro 8) a procedere in tempi brevi all'acquisto di nuovi jet da combattimento per le Forze aeree. L'acquisto dovrebbe essere fatto con i budget normali, senza quindi crediti speciali che sarebbero sottoposti a referendum. L'acquisto rientra nella nuova (ennesima) ristrutturazione dell'Esercito che dovrebbe essere composto da 100'000 uomini. Il tipo di aereo deve essere scelto entro quest'anno. E' chiaro il momento eccezionale per un acquisto dato l'alto valore del CHF sia rispetto all'USD, sia rispetto l'EUR. Le offerte dei tre costruttori scadono il 31 dicembre 2011.

  15. Mi chiedevo se,come sembra sia accaduto alla svezia più di una volta dopo il 1943 (almeno a quanto emerge leggendo un libro di Wallemberg) , gli alleati hanno mai chiesto alla Confederazione Elvetica di entrare in Guerra contro la Germania. la Svizzera,in fondo, ra rimasto intatta mentre gli altri Paesi si stavano praticamente "issanguando", possedeva difese naturali che credo avrebbero impedito tentativi di occupazione, possedeva una tradizione militare direi secolare (mi sembra di ricordare che non abbia mai subito una sconfitta).

    Nel 1944,penso, la Confederazione avrebbe potuto abbreviare il conflitto creando enormi problemi alla Germania, e credo che in cambio si sarebbero potuti esigere importanti incrementi territoriali .

    Magari certi colloqui sono stati seretati e chi vi partecipò ha preferito "non ricordare",però ,secondo me, almeno dopo lo sbarco in Normandia è possibile che a Berna qualcuno abbia accarezzato l'idea di diventare famoso come "vittorioso condottiero delle Armate Federali" in Germania o Lombardia...

     

     

    Barzelletta svizzera del tempo di guerra:

     

    "Gli svizzeri lavorano sei giorni per settimana per la Germania di Hitler e il settimo giorno pregano per una vittoria inglese..."

     

    A parte la barzelletta, la domanda se gli Alleati non abbiano mai chiesto alla Svizzera di entrare in guerra contro la Germania è interessante. Qualche osservazione però: i rapporti commerciali fra la Svizzera e gli Stati tedeschi dell'800, e il Reich, e la (debole) Repubblica di Weimar, e il Terzo Reich e infine la Repubblica federale (separata, poi fusa con la DDR) sono sempre stati al primo posto fra le relazioni economiche internazionali interessanti i due Paesi (almeno per la parte svizzera). Per questo motivo, come se niente fosse, si è commerciato con la Germania e si sono avute relazioni finanziarie fino alla fine del Reich. In più: normalmente il "privato", in Svizzera, conta molto più dello Stato che, visto dall'estero appare certamente serio, organizzato, virtuoso ma "modesto". La Svizzera, durante l'ultima guerra si barcamenava. Alle critiche di un' eccessiva accondiscendenza verso la Germania ha risposto con un corposo studio una commissione diretta negli anni 70 dallo storico Bergier. Vi era stata la questione degli ebrei respinti... sì o no alla frontiera e della fornitura di armi alla Germania. Si era detto persino che la CH aveva contribuito ad allungare la guerra in Europa. Mah...La realtà era che l'opinione pubblica era quasi totalmente pro Alleati e la stampa, la Radio (!!!) pure nonostante una severa censura. Certo che, se la CH fosse salita sul carro dei vincitori, qualche pezzetto in più lo poteva (anche storicamente) pretendere: Vorarlberg (oggi austriaco), Val d'Ossola, Luinese, Valtellina. Diciamo così: la Confederazione durante la II Guerra mondiale ha fatto comodo ai due contendenti, salvando sè stessa. Forse non è gran ché, però...

  16. Da un'intervista pubblicata su una rivista aeronautica svizzera uscita stamattina si possono avere interessanti informazioni sulla procedura d'acquisto (ora bloccata) dei Tiger. I tre costruttori (Dassault, EADS e SAAB) hanno presentato offerte molto diverse. Fra l'offerta più elevata e quella "più conveniente" vi è una differenza di 1,5 miliardi di CHF. Le offerte sono state fatte per 22 aerei "full configuration" e con montaggio finale in Svizzera. Offerte da rivedere in quanto il CHF si è rivalutato rispetto all' EUR di oltre il 30%. JSF: sarebbe, per la persona intervistata, un po' "eccessivo" per la Svizzera che ha bisogno di un "aereo multiruolo". L' F-35 è stato scelto dalla Norvegia. A Parigi è stato reso noto che lo Storting (Parlamento) ha autorizzato l'acquisto di 4 (quattro) apparecchi...Mah! Quanto a un eventuale upgrade degli F-5: sarebbe come eseguire un restauro per un oggetto da mettere in museo! F-5 svizzeri che, secondo il brigadiere Rupert Stadelhofer delle Forze aeree austriache, sarebbero l'ideale per "completare" la costosissima linea di Typhoon.

     

     

     

    Interviste estive sui quotidiani domenicali svizzeri. Il ministro della difesa Ueli Maurer parla della sua attività come membro dell'esecutivo federale, dei rischi di una sua eventuale non rielezione in dicembre, della politica del suo partito (UDC), dei costi per la difesa. In proposito dice che sarebbe il momento ideale per acquisti di armamenti all'estero. In pochi mesi il dollaro USA è precipitato a 0,75 CHF e l'EUR è ormai alla pari, con una diminuzione del 40% in un anno e mezzo rispetto al franco. Purtroppo le procedure di acquisto sono lunghe: un acquisto come quello di un jet è un'operazione "spalmata" su vari anni. Sembra facile. In ogni caso sembra proprio il momento per dare finalmente l'avvio a un acquisto congelato ormai da vari mesi. L'acquisto di aerei da combattimento è però solo un importante dettaglio di una ridefinizione (soprattutto numerica) dell'Esercito svizzero che potrebbe avere 100'000 uomini. Sempre tanti anche in un confronto internazionale anche se sono lontani anni luce i tempi di forze armate da 850'000 soldati. Rimarrebbe (certamente) il sistema di milizia: un servizio volontario è proposto solo dai rossoverdi che mirano (un vizio che dura da decenni) all'abolizione dell'Esercito.

  17. Dal mensile britannico "Flying Review International" (VOL. 19 NO 1 October 1963) ....

     

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    Bel documento, grazie! Complessivamente ci è andata bene a noi svizzeri... Certo che un apparecchio tedesco come il Bf109 nella flotta svizzera faceva e fa uno strano effetto. Un buon aereo però. La sua struttura e il particolare carrello sono poi serviti a Pilatus nell'immediato dopoguerra per la concezione del P-2.

  18. Che l'aeronautica di un paese avanzato come l'Austria consideri il Master quale sostituto di un aereo da combattimento mi sembra un po' "sopra le righe". Senza stare a ritirare fuori il discorso dei caccia leggeri e dei sostituti del Tiger mi verrebbe in mente l'acquisto di F-16 usati, ma probabilmente vogliono dei semplici velivoli per polizia aerea con costi operativi bassi, cosa che li avrà portati a considerare l'M-346. Se costa troppo, comunque, l'Europa è piena di aeronautiche con addestratori a getto in surplus, idonei al compito di polizia aerea, non ultimi gli MB-339 di cui l'AMI abbonda, oppure potrebbero puntare sull'M-311, che anche nuovo offre le prestazioni di un jet al prezzo ed al peso che solitamente è di un monoturboelica.

     

     

    Forse mi sono spiegato male sopra. Non sono previsti, per i prossimi anni (decenni?) , soldi per l'acquisto di aerei nuovi, usati mah... Per l'M346: in un Paese di piccole dimensioni come l'Austria (80'000 km2), più vasto ma abbastanza comparabile alla Svizzera, sarebbe un lusso per via del rumore acquistare un addestratore avanzato come il Master. Non per niente nella Confederazione, con l'impegno di Pilatus, è stato "inventato" il PC-21 (poco rumoroso). Mi pare di averlo già scritto in qualche forum mesi fa ma un apparecchio come l' M346 potrebbe essere considerato , prioritariamente, solo come "Kampfflugzeug", cioè come "aereo da combattimento". Svizzera e Austria non hanno il mare da "sfruttare" per le esercitazioni e le importanti zone turistiche sono da preservare il più possibile.

  19. in campo militare credo che gli acquisti si facciano sempre in questo modo cioè per via di pressioni varie, in gara c'erano anke la sikorsky e la italiana augusta ma l'ha spuntata la eurocopter.... e comunque con quei soldi 75 milioni di euro per 5 elicotteri se ne potevano prendere molti più blackhawk... anche come costi di manutenzione credo che i francesi siano abbastanza salati....

     

     

    Mettiamoci in mente che i due apparecchi di cui si parla non sono "baracche" anche se non sono nuovissimi: sono modelli sperimentati in uso presso vari Paesi. I Superpuma/Cougar sono presentati con successo in vari meeting aeronautici dal "Superpuma Display Team" delle FA svizzere. Quanto al costo: di solito una forza armata chiede la fornitura di apparecchi con pezzi di ricambio e supporto formativo. Per questo motivo non è facile dire quanto costino effettivamente al pezzo. Date le tradizionali alte pretese svizzere la fattura alla Confederazione è solitamente maggiore rispetto a quella per altre nazioni. Poi: la manutenzione, in Svizzera, è fatta esclusivamente dall'industria nazionale. Non mi pare il caso dell'Albania (ci penserà Eurocopter immagino).

  20. Su un forum aeronautico austriaco si cita, in questi giorni, la notizia pubblicata sull'edizione online del quotidiano "Standard" (18 luglio) circa l'eventualità di un acquisto di F-5 dalla Luftwaffe svizzera da parte delle Forze aeree austriache. Sarebbe in corso una valutazione del genere anche se, per ora, i "Tiger" servono alla Svizzera. L'Austria ne aveva affittati alcuni (una dozzina mi pare) nell'attesa dei Typhoon, con soddisfazione. L'operazione consentirebbe di completare l'attività (costosissima) degli Eurofighter. In proposito si cita anche l'impossibilità di un acquisto degli M-346 per motivi finanziari. In ogni caso il "Master" sarebbe stato usato al posto dei SAAB 105 OE come "aeroplano da combattimento" e non come addestratore avanzato.

  21. nh90 ed il "cougar as532al" non sono la stessa cosa.. e cmq il cougar può trasportare 25 uomini equipaggiati

     

    I "Cougar" svizzeri (attualmente 11, uno è andato perso la primavera scorsa) sono stati forniti fra il 2001 e il 2002 come completamento della linea di 15 "Superpuma". Possono portare un massimo di 18 soldati equipaggiati. Come civile sono stato più volte su questi elicotteri e assicuro che, in 18, si sta stretti...Se aggiornati sono sempre moderni: i Superpuma sono in fase di aggiornamento (presso RUAG) per portarli allo standard dei Cougar. Acquisti del genere sono fatti per una durata di almeno 40 anni, quindi che conta soprattutto, è il costante aggiornamento della strumentazione. Si può vedere il sito del Dipartimento della difesa svizzero: vi sono indicazioni anche in italiano.

     

    www.vbs.ch

  22. come no? le truppe dove dovrebbero trasportarle? il compito di elicotteri come il black hawk è trasportare un buon numero di truppe dove servono, anche durante un combattimento, altro compito è quello di portare via i feriti e le truppe una volta finito ciò che dovevano fare. non per niente sono anche armati e blindati.

     

     

    Direi che l'apparecchio americano "appare" molto più da guerra dell'elicottero francese. Certamente i Superpuma/Cougar sono abbastanza polivalenti: in Svizzera servono per trasporti di commissioni federali in posti discosti, in qualche caso di giornalisti per conferenze stampa "sul campo", per lo spegnimento di incendi a sud delle Alpi. Consentono evidentemente il trasporto di 18 soldati completamente armati: i 27 esemplari della Luftwaffe svizzera possono dunque portare un battaglione di fanteria in una sola ondata.

  23. Dai che è meglio!

     

    Che ci vuoi fare ....

     

    .... è la solita forma di "rigurgito acido" nei confronti del nostro Paese che, ogni qual volta se ne presenta l'occasione, quel "Signore" non manca mai, più o meno sottilmente, di fare affiorare .... qui e altrove ....

     

    Nelle "Sette opere di Misericordia Spirituale" si dice, fra l'altro ....

     

    " Sopportare pazientemente le persone moleste" ....

     

    Tu che dici?

     

    Ci dobbiamo adeguare o, sia pure poco cristianamente, lo dobbiamo mandare "a quel paese"?

     

    ;)

     

     

    Ma dai non ne facciamo un caso, che dobbiamo dire allora noi "poveri" svizzeri insultati da un paio d'anni ormai da membri del Governo italiano?... Siamo poi in un forum per scambiarci quattro idee, informazioni, magari anche chiacchiere. La trasferta svizzera in Sardegna, ormai lontana di qualche decennio, doveva essere un'eccezione. Non ha avuto un seguito anche per qualche accenno polemico sulla presenza svizzera: insomma, l'accoglienza non è stata delle migliori. Poi, precisatelo voi, lo statuto della base in questione è particolare. Le campagne attuali (alcune ogni anno) sono fatte senza problemi soprattutto in vaste regioni disabitate dell'estremo nord d'Europa o sul Mare del Nord. Vuol dire che è meglio così. Ricordiamoci piuttosto che siamo ampiamente fuori tema.... Torniamo in Israele. Dai che è meglio!

  24. bisogna considerare molti fattori, il costo di ogni singolo esemplare, il costo di manutenzione, quello di un'eventuale modernizzazione dell'avionica ecc... in un futuro prossimo. e poi il black hawk ha più di 30 anni ci sono macchine più moderne ed ugualmente qualificate per determinati compiti come l'NH90... certo io ho fatto tutto questo bel discorso sull'età del black hawk quando l'eurocopter couguar è stato introdotto nel 68...

     

     

    Occorre aggiungere l'impegno (a tutti i livelli) francese. In Svizzera lo si sa da decenni: all'inizio degli anni 60 il Mirage III ha "vinto" sul Draken svedese probabilmente per pressioni di Parigi, negli anni 80 il Superpuma (e di conseguenza il Cougar) ha battuto il Black hawk ("preferito") per l'intervento della presidenza francese che, per accelerare la scelta, ha obbligato il costruttore a consegnare tre apparecchi da dimostrazione. Risultato: in definitiva si tratta di macchine ottime e che non hanno creato problemi. I due apparecchi non sono certamente uguali: quello americano è decisamente più "militare", impressiona di più. L'elicottero francese è molto "civile". Mi pare che quanto ai costi si sia alla pari.

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