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mo-mo

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Risposte pubblicato da mo-mo

  1. Quest'affermazione mi suona alquanto bizzarra, in quanto il sito che ho citato (che è svizzero) parla di tutt'altra cosa .... ovvero la crescente richiesta di addestramento sul poligono da parte di paesi membri del Patto Atlantico ....

    .... non vedo pertanto cosa possa entrarci un eventuale eccesso di rumore provocato dai velivoli della Confederazione, dal momento che anche quelli della NATO ne avrebbero generato un bel pò per proprio conto ....

     

     

    Non cambia niente a quello che ho detto sopra. La Svizzera (non membro NATO) era in più l'ultima arrivata in Sardegna ed era, insomma, "di troppo". Vi era stato, mi pare, anche un accenno di polemica, niente di grave in ogni caso. Una trasferta all'estero non doveva poi avere limitazioni ... tanto valeva allora rimanere in CH. Da alcuni anni si va a nord con una strategia addestrativa cambiata. La "politica" consente esercitazioni con una o più aeronautiche, basta che non siano comprese in esercitazioni di alleanze.

  2. Fonte .... http://www.saf21.info/training/saka/saka.htm

     

     

    Sempre colpa dell'Italia .... vero?

     

    Il non proseguimento delle esercitazioni era determinato (riferisco di articoli di allora) dall'esigenza di non aggiungere rumore al rumore e la Svizzera era l'ultima arrivata. Niente di scandaloso. La presenza delle "Truppe d'aviazione" svizzere in Sardegna rimane in ogni caso "storica" in quanto la prima (in assoluto) trasferta all'estero per esercitazioni di distaccamenti dell'Esercito federale. Per scopi privati le istallazioni sarde erano usate dalla Contraves/Oerlikon Bührle per il lancio di missili sperimentali (... tanti anni fa!).

  3. Aerei militari israeliani che avrebbero effettuato esercitazioni in Svizzera .... ho capito bene?

     

    Mi sa tanto che questa sia migliore del secolo .... B-)

     

    Che le Forze Aeree Svizzere siano venute ad addestrarsi in Sardegna è cosa arcinota ....

     

    http://www.saf21.info/training/saka/saka.htm

     

    .... ma che quelle Israeliane siano andate a farlo in Svizzera .... suvvia ....

     

     

    I rapporti "militari" fra Svizzera e Israele sono sempre stati intensissimi a causa, soprattutto, del sistema di "milizia" israeliano copiato (si fa per dire) da quello tradizionale svizzero. Militari israeliani in Svizzera? ...Ma dai, non c'è posto per esercitazioni aeree delle Forze aeree della Confederazione...in Patria, guarda un po' se accettiamo gli israeliani! In ogni caso Israele, per la Svizzera, è un Paese in guerra quindi i limiti sono strettissimi (niente esportazioni di armi, per esempio, importazioni sì). La Luftwaffe svizzera ha eseguito (alcuni decenni fa) esercitazioni in Sardegna, poi c'è stato il "veto" italiano. Niente di grave. Si va in Norvegia, Regno unito, Svezia, Germania del nord e Francia (rifotnimento in volo compreso).

  4. questo ci deve far capire che il futuro è dei paesi che un tempo erano sottosviluppati,e che ora si arricchiscono a ritmi vertiginosi. D'altronde abbiamo dominato il mondo per tanto tempo,è ora i passare la mano a qualcun altro.

     

     

    Beh, Cina e India non sono mai stati Paesi da terzo mondo. Entrambi hanno una storia e una cultura millenarie ma, soprattutto, occorre ricordarsi che assieme contano 2,5 miliardi di abitanti. Mi sembra logico che le loro economie si accrescano rapidamente. Rimane il fatto che, soprattutto l'India, rimane con sacche di povertà incredibili. Il miglioramento delle sue forze armate è legittimo , ma non a qualsiasi costo. Si tratta, per loro, di acquistare il "buono" alle migliori condizioni. La scelta del PC-7 (aereo concepito 40 anni fa) è significativa. Speculare se sia meglio tecnicamente il Typhoon o il Rafale ha poco senso: entrambi sono molto costosi e la scelta cadrà (sembra) su quello che costa meno.

  5. Come passa il tempo... sono già passati quattro anni. Prendo l'occasione di un articolo su una rivista specializzata svizzera per dare qualche informazione sui "Typhoon" austriaci gli unici, per ora, veramente esportati. L'Arabia saudita ha "semplicemente" (con un'enormità di soldi) ereditato una fornitura destinata alla RAF. L' esercito austriaco ha dunque acquistato, dopo polemiche... e altro, 15 apparecchi, 9 dei quali provenienti dalla Luftwaffe (con oltre 800 ore di volo per aereo). Il numero limitato, 15 al posto degli iniziali 24, poi 18, è una decisione del ministro socialista Darabos si dice (è però chiarissimo) per accontentare il suo elettorato rosso-verde ("antimilitare" tout court). In pratica, poi, la fornitura è della cosiddetta "Tranche 1 minus"...cioè senza molte cose. Non che siano disarmati, però... Il responsabile dei Typhoon, brigadiere Stadelhofer, ha dichiarato di essere "fondamentalmente" soddisfatto degli aerei. In ogni caso il basso numero di ore (1'000 all'anno) rende il costo orario esageratamente caricato dai costi fissi. Entro il 2015 si intende aumentare il numero di ore (1'500 all'anno, cioè almeno 100 per apparecchio). I piloti previsti per l'intera flotta sono, al massimo, 16 (sedici). Gli apparecchi stanno subendo un upgrade: per questo motivo e per il limitato budget a disposizione gli aerei pronti per l'ingaggio sono solo cinque. L'ufficiale citato sopra ha privatamente confidato ai giornalisti svizzeri che gradirebbe un certo numero di F-5 (svizzeri) per assicurare una difesa aerea meno condizionata dal costo d'esercizio dei Typhoon. Questo per quanto riguarda l'Austria. Poi a Zeltweg, dove c'erano in sauditi, sono stati resi noti problemi con il montaggio dei Typhoon nel Paese arabo. Gli statunitensi "mostrano i muscoli" per via di non precisate violazioni della proprietà intellettuale... Un pasticcio sembra, insomma!

  6. Da un'intervista pubblicata su una rivista aeronautica svizzera uscita stamattina si possono avere interessanti informazioni sulla procedura d'acquisto (ora bloccata) dei Tiger. I tre costruttori (Dassault, EADS e SAAB) hanno presentato offerte molto diverse. Fra l'offerta più elevata e quella "più conveniente" vi è una differenza di 1,5 miliardi di CHF. Le offerte sono state fatte per 22 aerei "full configuration" e con montaggio finale in Svizzera. Offerte da rivedere in quanto il CHF si è rivalutato rispetto all' EUR di oltre il 30%. JSF: sarebbe, per la persona intervistata, un po' "eccessivo" per la Svizzera che ha bisogno di un "aereo multiruolo". L' F-35 è stato scelto dalla Norvegia. A Parigi è stato reso noto che lo Storting (Parlamento) ha autorizzato l'acquisto di 4 (quattro) apparecchi...Mah! Quanto a un eventuale upgrade degli F-5: sarebbe come eseguire un restauro per un oggetto da mettere in museo! F-5 svizzeri che, secondo il brigadiere Rupert Stadelhofer delle Forze aeree austriache, sarebbero l'ideale per "completare" la costosissima linea di Typhoon.

  7. sull orlo del fallimento ,il default per ora lo si è evitato , le cancellerie di tutta Europa sudano 7 camice per riuscirci . e non credo nemmeno che possa essere una buona notizia per la svizzera visto che le crisi sono contagiose per via delle interconnessioni

     

     

    La situazione è davvero difficile, la Svizzera si "salva" con il "basso" costo delle materie prime (in dollari...con un USD che vale solo 0,85 CHF). E' chiaro che con una valuta come l'EUR che si è svalutata rispetto al CHF del 30% c'è poco da stare allegri per l'industria,... che vive sull'export.

  8. I responsabili della difesa svizzeri, dopo visite in Grecia negli scorsi anni, rimanevano impressionati dalla "macchina bellica" ellenica che si mangiava, mi pare, il 6% del PIL, come dire una percentuale (quasi) da record. Una seria "militarizzazione" del Paese confrontato con il gigantesco vicino turco e un impegno eccezionale per uno Stato che, almeno a noi svizzeri, è sempre apparso "molto povero" (in un contesto europeo). E adesso cosa capiterà? Gli specialisti "ottimisti" dicono che ci vorranno dieci anni al Paese per ritrovare una normalità economica, i "pessimisti"...addirittura vent'anni. E la difesa nazionale?... Lo sappiamo tutti che, oltre all'acquisto degli armamenti, vi sono le importanti spese di gestione della macchina militare. Smantellamenti in vista? A me sembra proprio di sì visto lo stato dello Stato ellenico ufficialmente fallito.

  9. Nonostante le pressioni .... l'Indian Air Force rimane ferma nella sua scelta ....

     

     

    Si mette in evidenza anche l'urgenza di un simile acquisto. Per ora vi è il permesso d'esportazione svizzero, assolutamente necessario per portare a termine il contratto.

  10. Beh...Sion è a Sion e non posso farci niente! Dalla stazione FFS si va a piedi all'aeroporto. Topic in pattuglie acrobatiche? Mah...non è un raduno di pattuglie acrobatiche, piuttosto un mix di ..."un po' di tutto"!

     

     

    Aggiungo: altre informazioni sulla situazione dell'aeroporto (civile e militare) si possono trovare sul sito

     

    www.sionairport.ch

     

    inoltre su: Google maps svizzera

  11. Beh , il programma sembra interessante , però per me sarebbero quasi 600 km !

     

    mo-mo , ma le navette per l'aeroporto da dove partono? Quanti km ci sono dalla stazione ?

     

    Comunque per me il topic va spostato in pattuglie acrobatiche ...

     

     

    Beh...Sion è a Sion e non posso farci niente! Dalla stazione FFS si va a piedi all'aeroporto. Topic in pattuglie acrobatiche? Mah...non è un raduno di pattuglie acrobatiche, piuttosto un mix di ..."un po' di tutto"!

  12. Sì, è una "festa dell'aria" quadriennale che si svolge sull'aeroporto di Sion con la presenza a terra e in volo di ogni tipo di aerei: civili, militari, ad ala fissa, elicotteri, aerei d'epoca. Nel sito che ho indicato sopra vi sono tutte le indicazioni necessarie.

     

     

    Mancano meno di due mesi alla manifestazione alla quale si attendono più di 100'000 spettatori (si spera nel bel tempo evidentemente!). Gli organizzatori mettono in evidenza in particolare lo scenario nel quale si terrà: i castelli della capitale vallesana e le alte cime ai lati della Valle del Rodano. Come nel passato e come è uso in Svizzera si farà un grande sforzo per facilitare l'accesso con mezzi pubblici (treno) e con la predisposizione di grandi aree per i veicoli privati. Sul sito della manifestazione è pubblicato il programma (oramai definitivo) delle tre giornate aeronautiche.

  13. di niente, e comunque non sono proprio terra- terra anzi mare-mare :rotfl: ci sono paesi che sono messi decisamente peggio

    [/quote

     

     

     

    Mi sembra che le informazioni che date sulla Deutsche Marine siano un po' minimaliste. Tonnellaggio 220'000 tonn, è poco? Guardate un po' meglio nel sito ufficiale o su wikipedia (in lingue diverse però). In generale: è vero che la Germania non ha avuto una flotta come, per es. la Gran Bretagna. Basta ricordare la "von Spee" o la "Bismark" o gli U-Boote che agivano soli o con limitata scorta. Motivi, come è stato detto, determinati dalla situazione geografica del Paese. Importante, secondo me, è segnalare l'importanza dell' industria navale germanica con molte navi vendute a parecchie marine non solo europee.

  14. Secondo me sarebbe un vero danno vendere un aeroporto come quello di Dübendorf, per lo meno sarebbe molto poco lungimirante, e dagli svizzeri non me lo aspetterei...

     

     

    A Dübendorf, tre anni fa, c'era stato fra l'altro un famoso concerto dei "Rolling stones" con 60'000 persone e la ..."Patrouille suisse"! Cose svizzere. La dismissione militare di questo primo (civile) aeroporto zurighese sarebbe prevista per il 2014. Il ministro della difesa è contrario. Ricordo che negli scorsi anni sono stati chiusi 16 aeroporti militari, basi "di guerra" con la loro pista di 2 km e gli hangar in caverna. Ora gli aeroporti militari sono PAYERNE (cantone di Vaud) il maggiore, EMMEN (Canton Lucerna) dove c'è RUAG, SION (canton Vallese, aeroporto anche civile), MEIRINGEN (Cantone di Berna), ALPNACH (canton Nidvaldo), LOCARNO (Cantone Ticino), BERNA (base nell'aeroporto civile) e, appunto DUEBENDORF (Cantone Zurigo). Quest'ultimo si trova in una zona urbanizzata e pregiata con costi dei terreni elevatissimi: nessun confronto con situazioni estere. Il cantone Zurigo, cioè lo Stato in cui si trova, gradirebbe la sua chiusura anche per motivi di rumore. Che dire: non esiste più, in Svizzera, la possibilità di costruire nuovi aeroporti e, quindi, occorre pensarci bene prima di chiudere il "Dübi".

  15. A prima vista il PC-7 è datato: il prototipo, un P-3 con motore a turboelica è del 1968 (!!!). Primo apparecchio di serie, per le Truppe d'aviazione svizzere, nell'agosto del 78. Poi, su richiesta delle Forze aeree sudafricane, la versione con seggiolino eiettabile, prima di una serie di importanti modifiche contenute nella definizione "MkII". E' vero che appare strano che un turboelica abbia battuto alcuni jet... Solo motivi di minor costo?... Occorre dire che la Svizzera, da vari anni, sta "facendo il filo" al gigantesco Paese asiatico. La cinematografia indiana ("Bollywood") è sovente presente in Svizzera per riprese in alta montagna (più sicure che nel Kashmir), per questo motivo decine di migliaia di turisti indiani (il potenziale dei turisti indiani è di 200 milioni) giungono ogni anno nella Confederazione. E il turismo significa anche...Monte Pilatus, una delle vette della Svizzera centrale più note internazionalmente, montagna che ha dato il nome al costruttore aeronautico. Tutto serve: per la Svizzera è più facile essere efficace con contatti economici, finanziari o turistici che con la politica. I dettagli dell'operazione non sono ancora noti. Si parla di un fabbisogno successivo di 200 apparecchi per rimettere in sesto una formazione dei piloti disastrata. I piloti indiani potrebbero iniziare la loro formazione in Svizzera.

     

     

    L'azienda svizzera partecipa, come anno, a parecchie manifestazioni in tutto il mondo. Non l'ho ancora letto da nessuna parte su pubblicazioni ma se si visiona il sito www.pilatus-aircraft.com (sotto Tradeshows/Events) si notano anche due località italiane:

     

    VENEZIA - LIDO: "Salone del volo" 23/25 settembre 2011

    L'AQUILA: "Aviation Day" 30 settembre/2 ottobre 2011

  16. Si è avviata, in Svizzera, una curiosa "battaglia" alla ricerca di istallazioni militari da vendere per ricavare soldi per l'acquisto dei jet. In particolare un deputato della Svizzera centrale propone la vendita dell' aeroporto di militare di Dübendorf (già aeroporto civile di Zurigo prima di Kloten): si potrebbe ricavare una somma di più di un miliardo di CHF! Contrario il capo dell'aviazione Markus Gygax che ha fatto osservare che nella Confederazione non esistono più aree per eventali nuovi aeroporti. Dübendorf potrebbe ridivenire, dal 2014, un aeroscalo di riserva per Kloten. Attualmente ha una base la REGA (civile), Ju Air, un Museo dell'aviazione militare, una ditta per le istallazioni mediche su aerei. E' pure ancora usato per aerei/elicotteri da trasporto deléle Forze aeree.

  17. Ritengo sia un bel turboelica, che paragonato ai jet riporta sempre i soliti vantaggi (facilità manutentiva e soprattutto consumi minori) ed i soliti svantaggi (ratei di salita penalizzati in quota, velocità di crociera non elevatissima, problemi in condizioni di icing, bassi livelli di crociera, eccetera).

     

    In generale, tra i turboelica, è sicuramente uno dei meglio riusciti. Peccato non sia riuscito a ripetere il successo della sua versione "corta".

     

     

    Il suo insuccesso (di vendite) ha determinato la fine della produzione di aerei civili da parte di SAAB che era stata riavviata negli anni 80 con i "340", versioni A poi B. Inizialmente questi aerei erano prodotti con l'americana Fairchild, per questo motivo portavano la sigla SF-340A. Come vendite i prodotti SAAB (durante la produzione) erano chiaramente in testa fra gli aerei per compagnie dette di 3° livello. Per Crossair portavano il soprannome di "Cityliner" mentre i SAAB 2000 erano i "Concordini". Ogni apparecchio portava una simpatica immagine creata da un giornalista aereonautico italiano: un aereo in volo con un'ombra a forma di Concorde. Si voleva mettere in evidenza l'elevata velocità (per un apparecchio a elica) del "2000". Crossair (e il suo capo Suter) "viveva" anche per piccoli dettagli: così vantava l'efficacia della flute di Champagne a ogni passeggero e, durante la presentazione ufficiale del Concordino, la presenza di un oblò nel...WC. La compagnia basilese considerava anche la necessità di acquistare aerei che potessero atterrare e decollare senza difficoltà a Lugano-Agno (oggi Lugano-Airport).

  18. Spero di non essere biasimato per eccessiva hybris se dopo due post mi metto ad aprire un thread. Premetto di avere già usato, da brava burba, la funzione "cerca" e non mi è parso di notare nulla di già aperto sul medesimo argomento.

    Mi è capitato negli ultimi tempi di volare qualche volta sul SAAB 2000 (il "concordino") e -da bravo incompetente :D- , al di là di una certa claustrofobia di fondo dovuta al "tubo" (ehm...) angusto, l'impressione che ne ho ricavato come passeggero è eccellente. Che ne pensate? Quali sono i suoi punti di forza e quelli magari eventualmente meno vantaggiosi?

     

    Ciao,

     

     

    Antonio

     

    Per la Televisione svizzera ho seguito l'evoluzione dell'apparecchio che è stato voluto soprattutto da CROSSAIR e dal suo padre-padrone Moritz Suter. In un periodo con il carburante caro si voleva un turboelica (che consuma meno di un jet) con la velocità (quasi) di un jet. I critici sostenevano che, in pratica, il "2000" non era nient'altro di un SAAB 340 allungato. Effettivamente la designazione ufficiale (che non si usa mai) è SAAB 340-2000. Risultato: il prezzo del petrolio è calato e al 2000 ("Concordino" solo per Crossair) sono mancati gli acquirenti. Un vero fallimento commerciale dovuto anche alla complicata costruzione internazionale: le ali, per es, venivano costruite a Siviglia e inviate a Linköping (Svezia) via strada...Suter (Crossair) puntava su un aereo veloce, ad ala bassa (guai quelli ad ala alta, a parte i Jumbolini!), poco rumorosi all'interno. Sull'ultimo punto il successo è stato, a mio avviso, solo parziale. Una curiosità: al momento del rollout ho fatto firmare il primo apparecchio (con pennarello) dalla regina di Svezia...SILVIA.

  19. Infatti!

    Ho trovato alquanto strano che, per un pugno di Franchi, la Confederazione abbia rinunciato a dotare i suoi reparti speciali di armi il cui marchio ha dato lustro per decenni all'industria armiera d'oltralpe.

    E' vero, lo ripeto, che le Glock sono armi di tutto rispetto .... ma le SIG ...

     

     

    Non è la Confederazione che ha dotato il DEE di armi speciali ma è questo distaccamento speciale (e ovviamente semisegreto) a scegliersi il "meglio". L'arma scelta è quindi quella "ritenuta" la migliore per il gruppo. La spesa è trascurabile. Le dotazioni del DEE hanno poco a che vedere con gli acquisti di massa per la truppa ordinaria (di milizia).

  20. Ringrazio per la precisazione.

    Anche perchè la frase "E poi siamo alle solite: si vota solo su un credito ma (nell'ombra) vi è già un tipo scelto..." poteva portare ad erronee interpretazioni.

     

     

    Grazie: effettivamente la frase era un po' così così...il tipo scelto non può essere nell'ombra. Volevo solo dire che non si vota sul tipo ma su crediti per acquisti di aerei.

  21. Mi scuso per il ritardo nella risposta. "Fumo negli occhi"...assolutamente no! Il diritto di referendum o quello di iniziativa (che hanno poco a che vedere con i referendum italiani) sono la "regola" in Svizzera: sono il modo di condividere il potere con il o i governi (federale, cantonali o comunali). Se si andrà davvero alle urne per decidere su un acquisto di caccia si saprà però già, in ogni caso, il tipo scelto. E il tipo scelto potrebbe influenzare la scelta popolare. Sull' argomento ha discusso il ministro Maurer, negli scorsi giorni, con il suo collega svedese. Visita a SAAB e operazione propagandistica in favore del "Gripen", niente di male. In materia di acquisto di aeroplani si parla in questi giorni dell'eventualità di vendere beni dell'esercito non più usati e, con il ricavato, contribuire al fondo per l'acquisto dei jet. Occorrerà vedere se è possibile una cosa del genere, di solito infatti ricavi di questa natura vanno nella cassa generale della Confederazione e non sono "mirati". Interessante, piuttosto, la notizia del "Blick" di stamane circa la partecipazione finanziaria della Svizzera allo sviluppo di un "drohne da combattimento", il NEURON, che dovrebbe essere costruito in serie a partire dal 2020. Capofila del "consorzio" progettista/costruttore sono Dassault e SAAB. In Svizzera hanno/avranno luogo le prove nella grande galleria del vento della RUAG a Emmen (LU). Il portavoce del Dipartimento della difesa non ha escluso un suo acquisto.

  22. Sì ma il PC-7 gli serve come addestratore intermedio, ruolo dove primeggia anche fra gli stessi turboprop. Direi che il discorso addestratore è piuttosto vincolato al progetto per l'addestratore nostrano che al rinnovamento della prima linea.

     

     

    Forse è meglio aspettare la comunicazione ufficiale dell'affare Pilatus-IAF. In ogni caso, affermazione del ceo di Pilatus O. Schwenk, il problema "addestramento", per l' IAF, è di una priorità assoluta. L'arma aerea indiana necessita di una (traduco dal tedesco) "ripartenza" con una flotta da sostituire totalmente. Certamente all'India non verranno venduti solo aerei ma, come per altri Stati, verrà fornito un "pacchetto addestrativo" completo. La ditta svolge il ruolo dunque (ma non è una novità) di "impresa generale". Preoccupazione principale per la ditta di Stans (che non è gigantesca) è poi quella di poter assicurare la compensazione industriale richiesta. Sarà in ogni caso duro stabilire l'entità dell'affare con il dollaro crollato a 0.85 rispetto al franco!

  23. Entro la fine di quest'anno sarà reso noto lo studio concernente l'eventualità di sottoporre l'intera flotta (attuale) di "Tiger" svizzeri a lavori di modernizzazione. E' già trapelato il costo: circa un miliardo di CHF. Credo proprio che non ci sia nessuno a credere (in Svizzera) a un'operazione simile.

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