Vai al contenuto

pilotadelladomenica

Membri
  • Numero contenuti

    89
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di pilotadelladomenica

  1. ma è sicuro che i marescialli nostri oggi siano equivalenti ai warrant officers USA? Miei ricordi di quasi trenta anni fa quando ho bazzicato in ambienti NATO mi dicono che all'epoca non era così. E' pur vero che all'epoca i marescialli erano evoluzione dei sergenti menntre oggi hanno carriera separata. Comunque i WO USA potevano e , se non sono cambiate le regole, possono accedere ai circoli ufficiali cosa invece non prevista per i nostri marescialli e capi.
  2. neli sistema USA i warrant officer sono da molti punti di vista assimilati agli ufficiali anche se sempre gerarchicamente sotto ai sottotenenti/guardiamarina
  3. si lo so che mi scappa il lei qui e non dovrebbe ma è colpa della lunga frequentazione di un altro foro dove era la regola! Di fronte a tali tue citazioni non so che dire: il giornalista che ha preso male gli appunti? Aggiungo che da un' altra parte ho trovato l'ipotesi che avrebbero ritrovato il corpo del povero comandante proprio perchè evidentemente non stava in cockpit allacciato alla sua poltrona.
  4. temo che stiamo scivolando sul troppo specifico per i "non addetti ai lavori" comunque non mi trovo con i numeri che da lei. Intanto io sapevo che questo argomento era contenuto in un regolamento chiamato FTL, non FDL, ovvero Flight Time Limitation poi le ore dipendono dal numero di tratte ma anche dall'ora di partenza (c'entrano i ritmi circadiani e altre teorie complicate, almeno per me che non sono specialista di quese cose) e poi il limite per passare al doppio rinforzo sapevo fosse 17 ore, non 16... insomma è materia complicata. Ma forse stiamo parlando di limiti validi in paesi diversi. Quelli che dico io, validi sicuramente in Italia, ma immagino che in Francia siano gli stessi o poco diversi, li si trova in http://www.enac-italia.it/repository/Conte...TLEdizione5.pdf. In ogni caso sul volo Air France applicavano dei limiti ancora diversi basati su accordi sindacali: 1.17.2.3 Procédures d’Air France Composition de l’équipage de conduite Les accords d’entreprise organisent les limitations de temps de vol et de repos au sein de la compagnie Air France selon des exigences plus contraignantes que la réglementation en vigueur. Dans ce cadre, le TSV maximum a été fixé à dix heures. Ce TSV peut être prolongé jusqu’à 16 h 30 en renforçant l’équipage. Le temps de vol peut être porté à 13 h 30. Le TSV programmé du vol AF447 étant de 12 h 45, l’équipage de conduite avait été renforcé et porté à trois pilotes (un commandant de bord et deux copilotes). Comunque grazie a questo scambio di email ho trovato la spinta per scaricarmi il rapporto completo dell'investigatore BEA Alain Bouillard che ho avuto modo di incontrare personalmente molti anni fa. Fino ad oggi avevo letto solo riassunti vari. (http://www.bea.aero/docspa/2009/f-cp090601e1/pdf/f-cp090601e1.pdf)
  5. certo, però se ai limiti della portata dei rispettivi missili, AMRAAM o Meteor, riescono a vedersi vicendevolmente mi sa che il vantaggio ce l'avrebbero i "vecchiotti" l'EF2000... ma poi gli f35 avranno l'IRST?
  6. visto che quello che scriviamo viene letto e riletto da tanti e se uno scrive una cosa poco corretta rischia di diventare un dogma, credo che le precisazioni in queste board non siano mai inutili... ----- poi proseguo dicendo che parlo di queste cose per esperienza diretta e quidi spero che il mio contributo sia gradito da tutti. Mi meraviglierei se in quella fase del volo ci fossero stati tutti e tre i piloti in cockpit e anzi immagino che anche i due che c'erano avessero un livello di attenzione molto basso, non aspettandosi emergenze improvvise; in mezzo all'oceano era l'FMS che faceva tutto e anche le comunicazioni TBT si erano ormai ridotte quasi a zero. Ovviamente se la tempesta in corso non li aveva disturbati troppo fino a quel momento.
  7. con CVR e FDR ci deve stare anche l'underwater locator beacon che ovviamente emette segnali acustici e non onde EM. Penso vi confondiate con l'ELT che emette invece segnali radio ma serve nel caso che dopo un crash il relitto non si inabissi da qualche parte.
  8. intanto come fa dire che ci fossero 3 "ufficiali" in cabina? Di solito su un A330 sono due. Sui voli intercontinentali molto lunghi si usano equipaggi "rinforzati" per potersi dare il cambio e tranne in decollo e atterraggio di solito due piloti stanno in cabina e il terzo si riposa in qualche crew rest area. tre o due comunque cambia poco. Si possono però immaginare tanti scenari nei quali l'equipaggio sia stato incapacitato a mandare segnali via radio durante la picchiata. Il problema è che senza recupero di FDR e CVR, e ormai temo che non li troveranno mai, sono destinati a restare tante ipotesi e basta.
  9. Cari tutti, approfitto di questo tema per riproporre anche su questo foro un quesito che ho già posto più volte senza risposte soddisfacenti. Perchè non furono impiegati gli aerei intercettori di cui disponeva la nostra squadra navale? Gli aerei, Re2001, c'erano, è citato in varie fonti, i piloti anche, anzi almeno uno di loro si salvò dal naufragio della Roma. I tempi c'erano, se sono veri quelli ufficiali, vedi anche il primo intervento qua sopra, con più di quindici minuti tra le prime bombe e il colpo fatale alla Roma. Perchè? E' chiaro, vedi anche la testimonianza del comandante la squadriglia, che con i soli 90mm non potevamo neanche infastidire i Dornier tedeschi che volavano ad alta quota. Solo dei caccia potevano farlo. Sulla decisione fatale dell'ammiraglio Philipps, comandante della forza Z, di non chiedere soccorso ai Buffalo basati a terra in Malesia si è detto e scritto molto. Ma non ho mai trovato da nessuna parte non dico la risposta al mio quesito ma neanche la domanda.
  10. che io sappia la presenza a bordo di pistole è abbastanza comune, soprattutto su grandi navi passeggeri. Credo che non siano consentite armi da guerra. però mi chiedo se non sarebbero consentiti anche fucili da caccia grossa, nel caso i signori passeggeri vogliano cimentarsi in tale sport quando a terra... a questo punto un bel classico mauser o un enfield a ripetizione ordinaria con accoppiato un buon mirino telescopico potrebbe, in mano a tiratori scelti, fare merveilles..come disse il generale francese a Mentana parlando dei suoi chassepots..
  11. questa degli RF4 non la ricordavo. Di quando stiamo parlando? E si parlava di acquisto off the shelf? Per chi già sogna centinaia di F16 block 52 AMI dico invece che l'opzione di sostituire G91 R/Y/T con F16 proprio non c'è mai stata. E se avessimo seguito Olanda ecc e ci fossimo presi gli F16A nuovi, a questo punto non solo forse niente EFA ma anche niente Tornado.
  12. I do not agree... Nelle 13000t del Garibaldi si è riusciti a farci stare una discreta harrier carrier. Questa bestia qui è molto più grande ma non sembra avere più capacità del Garibaldi. Anzi.
  13. a me tutta la nave sembra una sciocchezza. Come "DDH" è semplicemente eccessivo e uno spreco di soldi. Come portaeromobili sembra la peggiore mai progettata... Ma forse non sono maturo io per capirla.
  14. L'F104 ha costituito di fatto 40 anni di storia della nostra AMI. Quaranta! E' quindi normale continuare a parlarne ancora ora e chissà per quanti anni a venire. Ricostruire come e cosa sia successo non è semplice anche per chi come me ha più di quei quarant'anni e ha seguito la storia nel suo divenire. Certo è che va considerato il fatto che nel decennio 1970-1980, cioè in piena guerra fredda, l'Italia si è ritrovata ad avere, in grandi numeri, un caccia superiore a quelli di tanti altri paesi della NATO. Il prezzo fu pagato nei venticinque anni successivi quando invece si è ritrovata ad avere il caccia peggiore... Caccia superiore? E sì, perchè ancora nel 1980 Belgio, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda si basavano sugli F104G, senza dubbio inferiori ai nostri S. E fino al 1973-74 avevamo una linea caccia superiore anche a quella della repubblica federale tedesca. Quindi se la terza guerra mondiale fosse scoppiata nel 1973, e fossimo sopravvissuti, avremmo magari ringraziato il cielo che l'AMI si fosse comprata l'F104S ed in grosse quantità... Per fortuna la guerra mondiale non è scoppiata nel 1973, anche perchè, pur se superiore agli f104G degli altri, i nostri caccia sarebbero probabilmente stati surclassati dai Mig21bis o dai Mig23 degli "altri". Per non parlare delle migliaia di testate atomiche che avrebbero forse reso irrilevanti i caccia, i carri armati, ecc ecc. Detto questo che alternative migliori avremmo avuto? - costruire su licenza sin dall'inizio Mirage III al posto degli F104, magari C all'inizio e poi E... politicamente un po' improbabile e poi sulla carta nei primi anni 60 l'F104 era superiore e l'f104S CB lo è restato anche in pratica fino alla sua fine come aereo d'attacco! E tutto sommato tenere nel 2004 come caccia dei Mirage IIIE-ASA-M non è che sarebbe stato un granch'è meglio! - costruire su licenza sin dall'inizio dei Lightning ecc ecc, come sopra con l'aggravante del maggiore costo, ergo minor numero di aerei costruiti. Poi non sono convinto che operativamente un Lightning sarebbe stato superiore agli F104S (minore autonomia, armamento con soli due missili tipo Red Top) - comprare all'inizio gli F104G e poi dopo costruire Mirage IIIE o Lightning F6? Più o meno valgono le considerazioni dei primi due casi con l'aggravante della doppia linea di aerei. - seguire l'esempio dei tedeschi, olandesi ecc e costruire in grandi numeri gli F104G a sostituzione integrale degli F86K e F84F. Come risultato saremmo stati un po' più deboli negli anni 70. Poi ragionevolmente avremmo preso pure noi gli F4, come i tedeschi, o più probabilmente gli F16A come olandesi ecc. Quindi saremmo stati meglio negli anni ottanta e novanta. Ma oggi avremmo gli Eurofighter? Difficile dire se tutto sommato sarebbe stata veramente una opzione migliore! - fare come si fece storicamente tranne che all'inizio degli anni 70 si sarebbe dovuta interrompere la costruzione degli F104S (nella realtà proseguita fino al 1979!) e passare ai CL1200-1 Lancer (con lo stesso motore). Avremmo avuto probabilmente un po' meno aerei costruiti per AMI ma magari ci sarebbero state esportazioni, in ben altri numeri rispetto ai 40 F104 venduti ai turchi, e alla fine ci avremmo persino guadagnato. Ipotesi rischiosa, dovendo farci carico noi dello sviluppo di un aereo abbastanza nuovo rispetto agli f104. Potenzialmente però avremmo potuto affrontare la fine degli anni 70, e gli anni successivi, con un aereo assai migliore. - comprare all'inizio gli f104G, nei numeri e modi come avvenne storicamente, ma poi costruire su licenza gli F4 (D fino al 1979? o magari D all'inizio e poi passare agli E?) al posto degli F104S. Ovviamente non sarebbero stati costruiti 205 F4, per il maggiore costo, però si sarebbero avuti aerei decisamente superiori e più longevi, magari anche con un rateo di perdite inferiore. Forse sarebbe stata la scelta migliore. Mi sono dimenticato qualcosa? Insomma, tutto sommato, messa così le scelte di AMI non è che mi sembrino così terribili. Aggiungo che il fatto che si sia tenuto l'F104 fino al 2004 è colpa di tanti, in primis i governi tedeschi dei primi anni 90 che ritardarono la messa in servizio degli Eurofighter per circa un decennio.
  15. ehm... caro Sangria, guardi che intendevo "asserire" più o meno quello che ha scritto lei qui. Sarà che non mi sono spiegato, eppure avevo pure postato due belle fotone di La Fayette e Orizzonte...
  16. Beh, non esageriamo... nel 1954 un aereo come lo Starfighter sembrava l'avverarsi della fantascienza. I limiti sono usciti fuori tutti solo a metà degli anni 60, in Vietnam, e poi nella guerra Indo-Pakistana del 1971, dove ha dimostrato di essere inferiore ai Mig 21. Nel 1966, quando volò il primo F104S per sostituire gli F86H e gli F84F, i primi (scadenti) risultati di F104 e Sparrow dovevano essere evidenti. Ma la concorrenza era di fatto limitata agli F4D, giudicati troppo costosi, e ai Mirage III, ancora "Untested" (la guerra dei 6 giorni era ancora nel futuro) oltre che, forse, troppo "francesi" per l'epoca. Col senno del poi avremmo forse fatto meglio ad aspettare un attimo e poi prenderci gli f4E, anche se in numeri inferiori... Ma qui andiamo fuori tema. E' vero che incredibilmente ci avviamo ad avere una forza aerea di primissimo ordine, e per la prima volta nella storia AMI ha un caccia state of art. Secondo solo ai (pochi) F22 USAF. (E così sono tornato in tema!)
  17. Ragazzi, non credo proprio che le alette di plancia su una nave da guerra servano solo in manovra. E' vero che siamo nell'era dei radar ecc ecc ma vogliamo poter vedere cosa succede anche di lato se non dietro alla nostra nave? Dalle parti della Somalia potrebbe pure capitare, sennò, di sentire bussare alla porta della COC un qualche manipolo di pirati... Per non parlare dei rifornimenti in mare, trasferimenti personale e attrezzature da una nave all'altra ecc ecc. C'è da dire che sulle La Fayette e sulle Orizzonte avevano risolto la cosa in modo apparentemente più stealth.
  18. sull'idea dello storno joint anch'io non ho da obiettare a priori visto che è una idea teoricamente saggia. Ma si parlava di gruppo congiunto non di stormo. E dalle commissioni difesa, dopo la recente storia dei 4 ATR72MP per sostituire gli Atlantic, mi aspetto ormai di tutto...
  19. aaaah... sono stato qualche giorno senza internet e leggo ora questa cosa...."gruppo congiunto"? Allora AMI ce l'ha già quasi fatta! C'ha messo un ventennio ma riuscirà di nuovo ad annichilire l'aeronavale indipendente targata MMI. Così nessuno si azzarderà più a fare pericolosi confronti! Bel colpo, per una volta AMI non è da meno della RAF (che ha già digerito la branca ala fissa della FAA, facendo mettere a terra gli Harrier FA2, e se ora la flotta britannica è senza una difesa aerea decente chissene importa)... poveri noi, si sapeva che finiva così e che l'attrazione dell'AMI verso gli F35B aveva in verità un unico scopo (prendere il controllo anche degli aerei MMI). E noi paghiamo...
  20. beh spero tanto che sulle riserve del Medio Oriente e Atlantiche abbia ragione tu e non i "catastrofisti". In ogni caso vista la difficoltà di pompare petrolio dall'oceano mi sembra sempre probabile nei decenni futuri un rialzo tendenziale dei prezzi... ergo, resto propenso alla "mia" QEII e PA2 nucleare.... :-) invece sul punto 3 non mi sono sbagliato. Parlavo proprio di uranio estratto dagli oceani. Ho scritto "quantità (quasi) infinite" in quanto mettendosi a filtrare tutta l'acqua esistente al mondo si tirerebbero fuori quantità colossali di uranio. Cosa però non così facile. Ho appena pescato questo articolo di ASPO che la mette giù pesante sulle diffcioltà pratiche anche se lascia qualche barlume di speranza. Probabilmente se un giorno riusciranno a tirare su economicamente petrolio dalla dorsale atlantica riusciranno anche a estrarre uranio dagli oceani... http://aspoitalia.blogspot.com/2007/12/si-...ua-di-mare.html Cordiali saluti PdD
  21. allora Intruder, innanzi tutto vorrei "fare pace". Siamo probabilmente più o meno coetanei, quindi con i capelli grigi, e anche se lavoriamo in settori diversi immagino che siamo tutti due stimati professionisti nei nostri rispettivi campi. Non penso proprio di essere "superinformato" o di sapere solo io cose che invece si leggono su normali riviste o libri o sono liberamente accessibili sul web. E assolutamente non mi disturba che lavori in Exxon, anzi è senza dubbio molto interessante parlare di queste cose con chi ci lavora. Per la cronaca ho amici in ENI con i quali discuto spesso, pacatamente, queste cose. E anche se da un punto di vista ingegneristico la teoria dei picchi delle risorse mi convince spero che le proiezioni dei picchisti siano sbagliate perchè anch'io rischierei di perdere il mio lavoro e tutti noi il nostro stile di vita. Mi meraviglia veramente che tu non abbia mai sentito parlare di Hubbert e della sua teoria del picco. Tra l'altro dal sito che ti ho indicato hai riportato la citazione a metà. E' vero che alla fine degli anni 50 la Shell ribattè che erano tutte stupidaggini,però venti anni dopo è emerso che aveva avuto ragione Hubbert e non Shell, Exxon, Mobil Oil ecc. ecc.. Oggi anche riesumando i morti non si riuscirebbe a estrarre negli USA tanto petrolio quanto ne veniva estratto 50 anni fa. O almeno su questo mi sembra che vi sia consenso unanime. E se la cosa è già avvenuta in un bel pezzo di Terra chiamato USA non vedo perchè non potrebbe capitare su tutto il resto del pianeta. Non me ne volere ma proprio il fatto che un dipendente anziano di Exxon ignori la teoria di Hubbert sembra quasi confermare certi pregiudizi su Exxon stessa, che viene detta sorda a questi discorsi, anzi attivamente impegnata in lobby varie per farli sparire anche dai media. Attenzione che qui solo relata refero, magari sono tutte stupidaggini o diffamazioni ma comunque è un dato di fatto queste cose girano non solo sul web ma anche sui libri. Riguardo all'uranio ti do però ragione, ma penso che anche se il relativo prezzo decuplicasse o centuplicasse nei prossimi 40 anni l'impatto sulla propulsione nucleare sarebbe minore di quello che sarebbe sulla propulsione a TAG quello del "semplice" aumento a 200$ del costo del barile . A parte che basterebbe stoccare quanto materiale fissile serve per le esigenze militari future da qui al 2050 e la nostra ipoteticissima QEII sarebbe al sicuro fino a fine vita. Cosa non facile invece con la nafta viste le quantità in gioco. Inoltre si legge da più parti che a prezzi elevati, e EROEI bassi ma sempre molto superiori a uno, l'uranio si può estrarre in quantità infinite (quasi) dall'acqua di mare. Ma ti prego di non scambiarmi, come invece deduco dalle tue risposte, nè per un ecologista a oltranza nè per un filonuclearista (è possibile essere scambiati per entrambi???). Del nucleare di terza (e prima e seconda) generazione temo il problema delle scorie e della proliferazione oltre all'ovvio fatto che è impossibile sostituire tutti gli 83 o 87 milioni di barili al giorno con uranio fissile per più ragioni. Ma in campo militare, per nazioni come GB o Francia mi sembra che tante obiezioni vengano meno. Forse mi sbaglio e di questo vorrei discutere. Invece sul fatto che, ahinoi, probabilmente tra 20, 30 o 40 anni il petrolio e nafta, benzina ecc non saranno sufficienti per soddisfare le richieste mi sembra difficile opporre certezze ottimistiche. Neanche tu mi sembra che le abbia offerte. Anche perchè una facile e logica soluzione per far bastare il petrolio che sarà disponibile all'epoca è predire una depressione permanente e globale che sinceramente non mi sembra una ipotesi ottimistica. Aggiungi che sicuramente, salvo miracoli inaspettati, se nel 2040 e dintorni ci sarà abbastanza petrolio per tutti questo verrà praticamente tutto da paesi esotici extraeuropei. Gli unici che oggi potrebbero veramente smentire i picchisti, da quello che ho capito, sarebbero i petrolieri sauditi, ammesso che ne abbiano le capacità. Solo loro possono sapere, ammesso che lo sappiano, quanto petrolio hanno ancora da tirare fuori per rimpiazzare quello europeo o nordamericano o russo quando comincerà a finire. Basterebbe questo per decidere di fare le QEII e la PA2 nucleari, non credi? In ogni caso, salvo che domani inventino il motore ad acqua (scherzo!), e salvo scenari alla Mad Max, mi sembra che il futuro dell'industria petrolifera dovrebbe essere assicurato per il prossimo secolo. Il petrolio magari sarà meno di oggi ma sempre richiesto e la sua estrazione sempre più complicata. Non così scontato mi sembra invece il futuro del trasporto aereo, insidiato da altre modalità di trasporto meno complesse ed energivore. Non capisco invece la tua posizione sull'idrogeno. L'idrogeno non è altro che un modo di trasportare l'energia agli utilizzatori finali. Ma richiede una fonte di energia primaria per essere generato. Oggi si usano prevalentemente idrocarburi, domani da quello che ho capito si spera di usare fissione di 4a generazione o fusione o qualche forma di solare che ancora non c'è. Con la propulsione delle portaerei però c'entra poco credo. Non vorremo sostituire le TAG con gigantesche celle a combustibile? E anche se pensiamo a bruciare l'H2 nelle TAG, cosa teoricamente fattibile, poi l'H2 come lo conserviamo a bordo nelle quantità volute? cordiali saluti un pilota della domenica (e non solo)
  22. magari non alla Croazia, visto che tanto alleata non è, non essendo nè in NATO nè in UE, forse alla Romania o alla Bulgaria o al Portogallo che sono sia in NATO che in UE... ma concordo con l'idea di FW. Ma, mi chiedo, se la nuova organizzazione AMI prevederà tre gruppi per stormo e basati su due aeroporti (uno dei qual principale) perchè non upgradare gli stormi in aerobrigate? Mi suona meglio e rafforza l'idea della doppia base...
  23. dopo qualche scambio di battute sul perchè secondo me sarebbe saggio che le future portaerei franco(?) britanniche vengano fatte a propulsione nucleare ( http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...5256&st=255 ) mi è stato indicato questo topic e qui mi trasferisco. CITAZIONE (pilotadelladomenica @ Mar 15 2009, 04:01 PM) 1) Se si da retta ai teorici del peak oil i problemi seri ci sarebbero già nel prossimo decennio. Devo dire che neanche nei comunicati EXXON ho trovato tanta certezza nel futuro! :-) 2) Poi richiamare gli "allarmisti" degli anni 60 è un'arma a doppio taglio. Era un "allarmista" anche Hubbert quando predisse che il petrolio dai pozzi USA era destinato a diminuire. Oggi di quanto si è ridotto rispetto agli anni 60? E poi in ogni caso perchè il fatto che qualcuno si sia sbagliato 50 anni fa dovrebbe condizionare le nostre scelte di oggi e domani? 3) Si citano i i bitumi del Wyoming e dell'Ontario. I bitumi sono fonti di energia a EROEI molto basso, i canadesi già hanno grossi problemi per tutto il gas metano che devono bruciare per tirar fuori un po' di liquido dai butimi. Sicuramente i bitumi saranno e sono utili per secoli a venire ma non potranno verosimilmente rimpiazzare i milioni di barili al giorno che non arriveranno più dal mare del nord e dagli altri giacimenti in esaurimento. Il problema è tutto in quel "al giorno". Se devo dissetare una città di un milione di abitanti non mi interessa sapere che ho a disposizione l'oceano se poi il mio dissalatore produce solo un bicchiere di acqua potabile al secondo... 4) Riguardo ai cinesi è innegabile che tantissimi vanno ancora in bicicletta ma anche che il loro consumo di petrolio si è impennato negli ultimi anni. O no? 5) Insomma, sono d'accordo che il mondo è ancora pieno di petrolio, ma un po' meno che questo sia tanto da stare tranquilli per decenni vista la voracità della nostra società. Stare tranquilli vorrebbe dire che si sia in grado di arrivare rapidamente a circa 90-100 milioni di barili al giorno (ora siamo sugli 83, il picco è stato un anno fa intorno agli 87 se non sbaglio) se la domanda riprenderà a crescere nei prossimi anni. 6) Dobbiamo stare tanto tranquilli, e non gridare al lupo, da dire che tra venti o trenta anni il barile sarà ancora a 40-50$ e la nafta per la propulsione navale costerà quanto oggi, inflazione a parte? 7) O dobbiamo sperare che non solo i pochi che sostengono la teoria del petrolio di origine naturale, considerati in verità dai molti come matti o come prezzolati da EXXON o OPEC, abbiano ragione ma che la Terra riesca a rigenerare in luoghi accessibili, almeno 80, 90 o 100 milioni di barili al giorno? Perchè se poi ci mette invece un millennio per ricreare un barile anche questa teoria non servirebbe a fare uscire dal porto la QEII nel 2040 o 2050... Mi ha sorpreso la reazione di Intruder, piuttosto negativa riguardo ai punti da me sollevati. Ma vedo qui che forse lavora nel settore, per la EXXON addirittura, e se questo è vero posso capire la sua reazione all'idea che nel 2040-2050 la nafta, e il petrolio, saranno scarsi e cari e ancora di più alla mia battuta sui comunicati EXXON. Non è colpa mia se tra tutte le grandi aziende petrolifere ,la EXXON è quella nota in certi ambienti per negare in modo più radicale e assoluto ogni idea di una futura scarsità del petrolio. Da confrontare per esempio con una BP che per esempio ha cambiato il suo nome da British Petroleum in Beyond Petroleum... Posso capire un po' meno la sua ignoranza verso un suo remoto ex collega, tale Hubbert. Si può pensare che il concetto di picco delle risorse sia una grande stupidaggine però mi sembra difficile non volerne neanche sentire parlare. Quindi ho appena fatto un paio di ricerche con google e indico http://rsparlourtricks.blogspot.com/2005/1...ng-hubbert.html oppure http://www.aspoitalia.it/. Per chi vuole ricercare da se basta che metta peak oil in google e viene sommerso da 566 pagine di link. Poi io consulto spesso http://omrpublic.iea.org/. Allora, almeno qui spero che qualcuno abbia chiaro il concetto di picco del petrolio e delle altre risorse... :-)
  24. Stop, per carità, ritorno all'inizio e cioè che secondo me ha ragione chi vuole costruire le furure portaerei a propulsione nucleare. Fine. Se le mie spiegazioni irritano qualcuno me ne scuso e cambio argomento. Giusto per chi vuole approfondire la cosa ho finalmente trovato il topic a cui accennava il moderatore e quindi scriverò qualcosa là: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...mp;#entry209033 Sorry e buona Domenica
  25. scusa se insisto, se c'è un altro topic specifico mi piacerebbe saperlo perchè l'argomento mi interessa. In ogni caso, se permetti che la discussione continui qui, ricordo che stiamo dibattendo sulla convenienza o meno di costruire grandi navi da guerra destinate a durare fino al 2050 a propulsione convenzionale . E' un po' come dire se in Italia conviene investire in grandi centrali a olio combustibile o no. Con la complicazione che navi da guerra a energia eolica sarebberò un po' demodè... :-) In attesa di trovare il topic giusto, capisco che Intruder debba avere delle credenziali per essere tirato in ballo sull'argomento. però resto perplesso per il fatto che sembra che liquidi sbrigativamente la cosa come un gridare al lupo. Diamine, parlare di scarsità di nafta nel 2050 (tra 41 anni 41!) è gridare al lupo? Se si da retta ai teorici del peak oil i problemi seri ci sarebbero già nel prossimo decennio. Devo dire che neanche nei comunicati EXXON ho trovato tanta certezza nel futuro! :-) Poi richiamare gli "allarmisti" degli anni 60 è un'arma a doppio taglio. Era un "allarmista" anche Hubbert quando predisse che il petrolio dai pozzi USA era destinato a diminuire. Oggi di quanto si è ridotto rispetto agli anni 60? E poi in ogni caso perchè il fatto che qualcuno si sia sbagliato 50 anni fa dovrebbe condizionare le nostre scelte di oggi e domani? Si citano i i bitumi del Wyoming e dell'Ontario. I bitumi sono fonti di energia a EROEI molto basso, i canadesi già hanno grossi problemi per tutto il gas metano che devono bruciare per tirar fuori un po' di liquido dai butimi. Sicuramente i bitumi saranno e sono utili per secoli a venire ma non potranno verosimilmente rimpiazzare i milioni di barili al giorno che non arriveranno più dal mare del nord e dagli altri giacimenti in esaurimento. Il problema è tutto in quel "al giorno". Se devo dissetare una città di un milione di abitanti non mi interessa sapere che ho a disposizione l'oceano se poi il mio dissalatore produce solo un bicchiere di acqua potabile al secondo... Riguardo ai cinesi è innegabile che tantissimi vanno ancora in bicicletta ma anche che il loro consumo di petrolio si è impennato negli ultimi anni. O no? Insomma, sono d'accordo che il mondo è ancora pieno di petrolio, ma un po' meno che questo sia tanto da stare tranquilli per decenni vista la voracità della nostra società. Stare tranquilli vorrebbe dire che si sia in grado di arrivare rapidamente a circa 90-100 milioni di barili al giorno (ora siamo sugli 83, il picco è stato un anno fa intorno agli 87 se non sbaglio) se la domanda riprenderà a crescere nei prossimi anni. Dobbiamo stare tanto tranquilli, e non gridare al lupo, da dire che tra venti o trenta anni il barile sarà ancora a 40-50$ e la nafta per la propulsione navale costerà quanto oggi, inflazione a parte? O dobbiamo sperare che non solo i pochi che sostengono la teoria del petrolio di origine naturale, considerati in verità dai molti come matti o come prezzolati da EXXON o OPEC, abbiano ragione ma che la Terra riesca a rigenerare in luoghi accessibili, almeno 80, 90 o 100 milioni di barili al giorno? Perchè se poi ci mette invece un millennio per ricreare un barile anche questa teoria non servirebbe a fare uscire dal porto la QEII nel 2040 o 2050...
×
×
  • Crea Nuovo...