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Giorni Vinti
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grillo protesta solo contro qualche tipo di infrastruttura che considera, e sempre a ragione, inutile o dannosa fornendo, ove possibile, alternative qui non si dice no a tutto, ma non si può manco dire si a tutto
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intruder ma che stai dicendo? I carri armati che non partono guarda che la manutenzione c'era eccome...
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Scuse o non scuse, questa volta Hillary Clinton sembra aver passato davvero il segno. E ora bisogna vedere se l’America le perdonerà l’ennesima gaffe, ben peggiore di quella della Bosnia, in cui parlò di pericoli corsi nel suo viaggio nel paese, poi smentiti da un video dell’Abc. Niente, al confronto dell’infelice battuta pronunciata ieri, quando l’ex first lady ha confermato di non volersi ritirare dalla corsa alla nomination con Barack Obama, adducendo una motivazione quanto meno di cattivo gusto. «Perché dovrei ritirarmi?», ha detto. «Mio marito non ha chiuso la partita fino al voto della California, a metà giugno. Beh, tutti ricordiamo che Bobby Kennedy è stato assassinato a giugno in California. Non capisco perché dovrei ritirarmi». Bob Kennedy, un eroe per il movimento pacifista americano, che chiedeva la fine della guerra in Vietnam, venne ucciso il 5 giugno 1968, il giorno dopo aver vinto le primarie democratiche in California, dal 24enne palestinese Sirhan Sirhan, per motivi mai del tutto chiariti. Hillary Clinton ha pronunciato l’infelice battuta in un’intervista a un giornale del Sud Dakota, il Sioux Falls Argus-Leader. Le sue parole, riprese in un viedeoclip che ha fatto fulmineamente il giro della rete, hanno scatenato un mare di polemiche, come si legge oggi nelle prime pagine di tutti i quotidiani americani. «Ma che hai detto?», scrive a caratteri cubitali il tabloid newyorchese New York Post. E la copertina del giornale, che ritrae Clinton, Obama e Bob Kennedy, è anche l’apertura del sito Drudge Report che scrive, nello spiegare la decisione della senatrice di non ritirarsi, che secondo l’ex first lady la partita è lungi dall’essere finita perché «qualcuno potrebbe essere assassinato». E questo «qualcuno» sarebbe ovviamente il suo rivale Obama, che tra l’altro ha ricevuto sul serio minacce di morte. Un aspro rimprovero alle dichiarazioni di Clinton è arrivato immediatamente da Bill Burton, portavoce della campagna presidenziale del senatore afroamericano, che ha definito i commenti della rivale «infelici», aggiungendo che frasi del genere non dovrebbero aver posto in questa campagna. Se la reazione di Obama è stata negativa, ma comunque signorilmente misurata, ben diverso è il modo con cui altri hanno commentato l’incredibile gaffe. Tra questi, non ha nascosto la sua rabbia il reverendo Al Sharpton, che ha detto al New York Post che parlerà oggi dalla sede della sua associazione ad Harlem del «senso di indignazione e costernazione» provati nel sentire quella dichiarazione. Hillary Clinton ha già fatto intanto le sue scuse. L’ex first lady si è giustificata affermando di aver pensato molto ai Kennedy negli ultimi giorni, dopo aver appreso che il senatore Ted è stato colpito da una forma di tumore al cervello, e di aver voluto soltanto, con la sua frase, indicare il fatto che le primarie si sarebbero concluse soltanto a giugno. In realtà, non è la prima volta che Clinton mette insieme la corsa alle presidenziali con l’assassinio di Bob Kennedy. «Le primarie duravano anche di più, un tempo», disse infatti la senatrice a marzo, in un’intervista al Time Magazine. «Ricordiamo tutti la grande tragedia di Bobby Kennedy, che venne assassinato a giugno a Los Angeles. E mio marito non vinse la nomination nel 1992 fino a giugno. Avere primarie che durano fino a giugno non è dunque nulla di insolito». Tuttavia, a fronte dello stesso Robert Kennedy Junior, che malgrado tutto ha confermato di darle il suo sostegno, Debra Kozikowski, superdelegata ancora indecisa, ha definito il commento «inopportuno», e consigliato alla Clinton di recuperare un pò di ore di sonno. «Penso abbia bisogno di dormire», ha detto. «Non vedo un’altra ragione per aver pronunciato una frase così priva di sensibilità».
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invece si ritiene che il ponte è un regalo ai clan della zona (si pensi alla salerno-reggio calabria di una volta: un cantiere ogni 9 chilometri ovvero un cantiere a clan) che si traduce in un rientro elettorale. Bella come idea il ponte: porta tre binari... Quanti binari ci sono in Sicilia? uno se va bene.... e questo è un piccolo esempio
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il popolo italiano ha concesso in queste ore l'indipendenza alla campania che si chiamerà ora Repubblica di "o bel" :rotfl:
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
in democrazia decide la maggioranza non il buon senso [cit] @ rick86 non sono d'accordo i referendum in italia andrebbero invece allargati introducendo anche il referendum propositivo -
tu vorresti un inceneritore o un deposito scorie nucleari attaccato a casa tua? @ chaffe domanda reciproca
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bhè vuoto normativo... si può ricorrere al TAR e ufficialmente solo le regioni possono opporsi alle infrastrutture proposte dal governo. (costituzione) comuqneu enssunio vorrebbe un inceneritore vicino casa propria e se me ne mettono uno a verucchio scendo anche io in piazza a fare casino si mancherebbe
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la mancanza dell'informazione libera... ovvero la mancanza di dibattiti pubblici seri che ogni cosa viene vista, a torto ragione, una ideologia su cui contrapporsi
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Tralasciamo le enormi quantità di MIRV e varie testate atomiche in possesso all'URSS apparte che i generali dell'armata rossa non erano collusi con la criminalità perchè... essa non esisteva se non in modo irrilevante i carri armati sovietici non erano il massimo così come i loro aerei i loro som le loro navi ecc... Ma... L'unione sovietica disponeva di milioni di soldati ben armati (le armi leggere sovietiche qui si intende) e restanti forze erano disponibili e operative in gran numero. Pensiamo alla guerra Iran-Iraq che ha fatto notare come HIND MI-28 sovietico se disponibile in buone quantità lasciamo il segno nelle unità nemiche. o alle grandi quantità di pezzi dia artiglieria di qualunque tipo in possesso a grandissimi numeri all'URSS Anzi in iraq, prima guerra del golfo, dimostro che la teoria occidentale dei bombardamenti a bassa quota degli aereo porti era un suicidio (e questa tecnica sarebbe stata usata in un ipotetica terza guerra mondiale) i mezzi russi per lo più hanno deluso ma... gli eserciti che li usavano che addestramento avevano? quanto bene conoscevano queste armi? invece i russi le loro armi penso che le conoscessero penso che l'URSS fosse sempre stata una grande potenza poi giustamente si parla di periodi.... quanto alla motivazione dei soldati i russi del forum vi risponderanno loro...
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occia le tubature delle ottime giunte di centro destra... dove che l'enel ha tolto al sindaco di centro destra l'elettricità perché non pagava le bollette e ha dichiarato bancarotta? e dove è un comune di centro destra ha dichiarato bancarotta? e quelli che sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa? evitiamo propaganda dire che la sicilia è meglio amministrata fa proprio ridere (bhè dipende, per i mafiosi è amministrata benissimo)
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come buttare i soldi... una cattedrale nel deserto in piena regola e ancora parliamo di un progetto che nel 2002, dicevano sarebbe stato compiuto in tre anni
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
rick86 se insulti insulti l'80.6% delle persone che ha votato NO (mi pare questa la cifra vado a memoria) te avevi due-tre ann quando successe Cernobyl ma la gente allora era terrorizzata -
News sulle tensioni Russia - Georgia
Leviathan ha risposto a super64des nella discussione News Aviazione
@ intruder non mi riferivo assolutamente a te -
Nuovi vertici dei Servizi di Sicurezza
Leviathan ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
aggiungo che rutelli (non sanno proprio dove metterlo) andra come presidente del copasi -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
le vecchie centrali non possono essere riattivate per motivi pratici... i pro e i contro sono cosi tanti e variegati che dire cosa è giusto fare è tosta -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Volevo scrivere da sempre dubbioso... Lo stesso Rubbia non prese una posizione netta da Santoro e quello che disse studiatelo attentamente -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
oh picpus invece di coprirti ulteriormente di ridicolo leggi sotto. la cura per te potrebbe essere legarti e farti imparare a memoria mani sporche dopo forse avrai il dono del comprendonio nel tornare in tema la leggina salva rete4 è pronta (il paese avrà anche altri problemi ma prima vanno risolto quelli di berlusconi poi si vedrà) corriere.it lastampa.it persino il PD farà opposizione (blandissima ovviamente) queste sono le urgenze del paese -
News sulle tensioni Russia - Georgia
Leviathan ha risposto a super64des nella discussione News Aviazione
conosci ora quello che provo quando dico che la terra gira intorno a sole e tutti addosso con le osservazioni e discorsi più incredibili -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Marcello cosa annoia gli italiani e cosa vogliono non lo decidi tu che di certo non sei una persona seria e non hai ancora detto per che giornale scrivi? Topolino? -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
da sempre contrario per motivi di convenienza economica in fondo RUBBIA DOCET -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
qualcuno pur di attaccare fa di tutto: -se berlusconi copia da prodi ne il primo ne il secondo per questo è un incapace, semplicemente il secondo si trova a livello legislativo la pappa pronta - prodi non fu certamente fermato ne da Scanio ne da bertinotti (sopratutto si ci chiede berty che centrasse), tra l'altro prodi voleva l'inceneritore di acerra e altri due inceneritori e i militari delle discariche -berlusconi e prodi hanno indviduato gli stessi siti DIFFERENZE: il carcere ai manifestanti GLi OSTACOLI: -i manifestanti sono di ogni provenienza politica -i sindaci che si sono opposti sono di ogni appartenza politica -la magistratura intervenne anche lei Questo lo stato delle cose liberalmente ci si può informare da internet @ picups e marcello: continuate ad attacarmi vi prego avere voi due e come avere le mitiche commisioni mitrokin&telecom serbia insieme Anzi scegliete chi di voi è scaramella e chi igor marini siete troppo forti -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
ho solo detto che ha copiato le mosse di Prodi e piantatela di tirare fuori santoro, un semplice conduttore scomodo che gli danno del fazioso solo perchè qualcuno ha detto così Edit la gente stufa di diPietro? ho visto tramite sondaggi ed esperienza diretta che la base dell'elettorato di sinistra sta snobbando il PD per l'IDV e fanno fin troppo bene -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
come io per te ripeti sempre le stesse cose e ho smesso dalla discussione "vita nell'URSS e nella Russia di oggi" @ intruder: secondo me sono proprio i due partiti cosi simili che su alcuni temi sono identici anzi, veltroni era troppo simile a berlusconi per vincere in ogni caso, lui non è l'Obama italiano, è il Kerry italiano certo, apparte che il calo della crescità si ebbe con il suo secondo governo, una vera e propria parabola negativa e su Napoli ha copiato ben due decreti di Prodi ma copiati con la carta carbone -
Ed ecco la prima leggina "ad personam" ...
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Ora basta, con la cultura del sospetto si sta davvero esagerando. Ma credete davvero che un giurista, un uomo di legge del calibro dell’on. avv. Niccolò Ghedini inserirebbe mai nel pacchetto sicurezza un codicillo di 13 righe che favorisce il suo cliente più illustre, Silvio Berlusconi? Ma andiamo, via. E’ vero che l’idea di affidare il pacchetto proprio a lui, lasciando inoperosi tutti i giureconsulti che impreziosiscono il governo - da Alfano a Calderoli, da Maroni alla Carfagna, senza dimenticare la Brambilla, esponente della scuola giurisprudenziale autoreggente - potrebbe ingenerare qualche malignità. Qualcuno potrebbe persino malignare sul fatto che l’unica emergenza sicurezza che sta a cuore a Ghedini è quella del Cainano, imputato per corruzione giudiziaria del testimone Mills e per falso in bilancio, appropriazione indebita e frode fiscale nel processo Mediaset. Ma, conoscendo quel pezzo d’uomo dell’On. Avv., siamo pronti a giurare che il codicillo che allunga i processi di un paio di mesi (nel testo iniziale erano addirittura 2 anni) per dar modo all’imputato di decidere con comodo se patteggiare anche a fine dibattimento e rinviare la sentenza del processo Mills a dopo le ferie, quando il reato sarà caduto in prescrizione, è stato studiato soltanto al nobile scopo di abbreviarli, i processi. E poi - come lui stesso ha osservato, giustamente ferito da tutti quei sospetti seminati da decine di esponenti dell’opposizione irresponsabile e malfidata (cioè da Di Pietro) - vi pare possibile che un presidente del Consiglio possa patteggiare? Che figura farebbe agli occhi della comunità internazionale, da sempre abbagliata dalla sua cristallina moralità, dalla sua purissima innocenza, dalla sua immacolata reputazione? Sarebbe un colpo mortale alla sua immagine. inoltre aggiungo che si sta facendo una norma per aggirare la sentenza europea su Europa 7 che ci costerà 350 000 euro al giorno retroattivo dal 2006 A parte il fatto che il processo si bloccherebbe anche se chiedesse di patteggiare Mills, qualcuno potrebbe obiettare che non sarebbe la prima volta che il Cainano chiede di patteggiare: il 27 giugno 1999, preceduto da una visita dialogante del fido Marcello Pera al procuratore D’Ambrosio, il Caimano travestito da agnellino salì le scale del palazzo di giustizia di Milano per una presentazione spontanea, accolto dai pm Ielo e Greco. Consegnò un memoriale di sei pagine, con una prima, timida ammissione: nelle sue società c’erano state “carenze organizzative e apparenti difetti di trasparenza”. Una rivoluzione copernicana per chi, fino al giorno prima, gridava al complotto, dipingeva il suo gruppo come un tempio di legalità e irrideva a ogni accusa dei pm (“Fondi neri? Gli unici che conosco sono quelli delle tazzine da caffè”). Fuori verbale, lasciò addirittura capire di essere disposto a patteggiare, per il mare di fondi neri (1500 miliardi di lire su 64 società off-shore nei paradisi fiscali) contestati nei processi All Iberian 1 e 2. Restava solo da stabilire il quantum. I suoi legali proposero meno di 3 mesi di reclusione, convertibile in una comoda pena pecuniaria di poche decine di milioni. Troppo poco, per la Procura: sia alla luce della gravità delle accuse, sia per l’impossibilità tecnica di accontentare l’illustre imputato. Per quei falsi in bilancio, quand’erano ancora reato, si partiva da una pena base minima di 1 anno, che con le attenuanti generiche scendeva a 8 mesi; con l’ulteriore attenuante del risarcimento del danno, passava a poco meno di 6 mesi e, con lo sconto del patteggiamento, a 4. Ma, per trasformare il carcere (virtuale) in multa, bisognava scendere sotto i 3. Pene comunque irrisorie, che nessun giudice avrebbe mai avallato. Così la trattativa si arenò dopo qualche mese. E subito, come per incanto, l’agnellino tornò Caimano, riprese la guerra ai giudici e, rientrato a Palazzo Chigi nel 2001, sistemò la faccenda depenalizzando il falso in bilancio. Con una legge scritta anche da Ghedini. Ecco, oggi qualcuno potrebbe obiettargli tutto ciò, se qualcuno ricordasse qualcosa. Ma per fortuna nessuno ricorda più nulla, e l’amnesia è il miglior viatico per il dialogo. Che, sia chiaro, deve proseguire. O vogliamo rischiare che entro l’estate, con tutti i problemi che già ha ereditato dalla sinistra - dai rom ai clandestini, dal buco nell’ozono alla monnezza, dall’Alitalia alla Costituzione, dal Codice penale all’Europa - quel pover’uomo venga pure condannato per corruzione di un testimone? Basta dunque con questi attacchi strumentali del Pd all’avvocato Ghedini e al suo illustre cliente per l’ennesima legge ad personam. Qualcuno obiettera: ma nessuno, nel Pd, ha attaccato Ghedini e il suo illustre cliente per l’ennesima legge ad personam. Appunto, ma non si sa mai. Meglio prevenire.
