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Leviathan

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  • Giorni Vinti

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Risposte pubblicato da Leviathan

  1. dall'articolo citato:

     

    "L'America è l'unica democrazia avanzata, è l'unica nazione ricca, che si trova in condizioni così penose. Dove le assicurazioni ti possono revocare ogni assistenza col pretesto di una malattia pre-esistente; o perché hai perso il lavoro". Racconta storie tragiche, come quella di una donna abbandonata dall'assicurazione nel bel mezzo della chemioterapia per il tumore al seno.

     

    "Dobbiamo offrire un'assistenza sanitaria alla portata dei 46 milioni di americani che non ce l'hanno. Nessuno dovrebbe finire in bancarotta solo perché si è ammalato. Siamo a un punto di rottura, il tempo dei giochi politici è finito"

    parole sacrosante quella è la sanità privata, di racconti ne è pieno il web

  2. Il libro papi descrive bene questo meccanismo:

    le ragazze venivano pagate

    minacciavano di far rumore? se erano in grado davvero di far rumore eccole alla RAI (non a Mediaset, metti che non sono brave meglio rifilarle a un azienda statale pagata con i soldi di tutti), o negli enti locali (la D'Addario doveva correre per Bari) o rarissimamente al parlamento/governo.

     

    Credete davvero che la Guzzanti si sbagliava quella volta? Io no!

    Questo è il motivo per cui si parla di scandalo e non si gossip nonostante l'agusto Scodinzolini e i suoi teoremi.

    La D'Addario è stata intervistata da quasi tutte le TV del mondo.

    In Italia Rai 3?

    Sky?

    Nulla

     

    SI evita di approfondire, non si deve sapere.

     

    La chiusura di questo topic ci ha fatto saltare un argomento, le lettere di Provenzano a Berlusconi.

    Di pochi giorni fa la notizia della lettera rinvenuta nel febbraio del 2005 in un locale di Massimo Ciancimino e indirizzata a Silvio Berlusconi. Questa mattina nel processo d'appello in corso a Palermo a carico di Marcello Dell'Utri, condannato a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, sono emerse novità importanti. Il procuratore generale Antonino Gatto ha chiesto di acquisire la documentazione, tra cui la lettera, e di inserirla tra gli atti del processo.

     

    Il pg ha anche chiarito che nell'ultimo interrogatorio reso alla procura della repubblica (il 30 giugno e il primo luglio) Massimo Ciancimino, il figlio di Vito ( ex sindaco di Palermo e condannato per mafia), ha riferito di aver ricevuto quella lettera personalmente nella villa di San Vito Lo Capo di Pino Lipari, alla presenza di Bernardo Provenzano, alias Lo Verde, indirizzata a Marcello Dell'Utri. Massimo Ciancimino portò la lettera al padre Vito.

     

    Massimo Ciancimino si è detto terrorizzato perché ' è una cosa più grande di me' e ha detto di avere copia di quella lettera tra le sue carte personali, ma di avere la copia integra e non strappata, come quella ritrovata. "L'acquisizione di quella lettera agli atti del processo - ha chiarito il Pg - è importante perché dimostrerebbe il perdurare dei rapporti tra la mafia e l'imputato anche in tempi più recenti". La Corte si è riservata di decidere sia sull'acquisizione della documentazione che sulla richiesta di ascoltare Massimo Ciancimino. Prossima udienza fissata per il 17 settembre prossimo.

     

    Riproponiamo l'articolo e la ricostruzione prima di questi nuovi elementi.

     

    Oltre gli scandali, il sesso, le escort, Noemi e D'Addario, c'è una notizia che viaggia sotto traccia e domande non poste: Berlusconi è ricattabile dalla mafia? E' sceso in campo per le minacce subite? E la lettera è mai arrivata a destinazione?

     

    La d.d.a. di palermo ha trasmesso una lettera(risalente ai primi anni '90) ai giudici della Corte d'appello davanti ai quali si svolge il processo a Massimo Ciancimino, figlio di Vito ex sindaco di Palermo e condannato per mafia.

    Nella lettera, sequestrata fra le carte personali di Vito Ciancimino, si legge: " Richieste all'on.Berlusconi di mettere a disposizione una delle sue reti televisive'. Nel testo, incompleto perche' la prima parte e' stracciata, emerge, pero', l'intimidazione legata al fatto che se non si fosse dato corso alla richiesta avanzata ci sarebbe stato 'il luttuoso evento' il rapimento di uno dei figli di Berlusconi.

    Il quotidiano inglese l'Independent ha scritto un articolo e ascoltato il procuratore aggiunto Antonio Ingroia che ha riferito al giornale: " Non solo credo che sia possibile che Berlusconi sia entrato in politica per questa ragione, credo sia probabile".

    'La mossa (dell'ingresso in politica di Berlusconi) - scrive il giornale - e' spesso attribuita ai timori che politici di sinistra potessero nazionalizzare il suo impero televisivo. Ma le nuove rivelazioni delle minacce della Mafia fanno emergere altre ragioni: la protezione e la sicurezza offerte a chi ricopre alte cariche'.

    Nell'articolo si legge che, alla domanda, delle motivazioni dietro l'interesse di Cosa nostra per un canale televisivo, Ingroia ha affermato: 'Credo che volessero un canale che screditasse i magistrati e le loro indagini'.

    Ora la d.d.a. lavora per capire l'autore di quella lettera da ricercare tra i corleonesi.

    L'Ansa in una ricostruzione chiarisce sulla questione: "I magistrati hanno acquisito, inoltre, anche una parte del rapporto del Ros dei carabinieri del 1996, in cui il mafioso-confidente Luigi Ilardo aveva detto al colonnello Michele Riccio che i boss palermitani, durante una riunione a Caltanissetta, avevano dato disposizioni 'di votare Forza Italia' e inoltre, 'avevano fatto chiaramente comprendere che i vertici palermitani avevano stabilito un contatto con un esponente insospettabile di alto livello appartenente all'entourage di Berlusconi'.

    Sono stati acquisiti anche i verbali dei carabinieri del Rono di Palermo del 2004 in cui si descrivono diversi incontri nell'abitazione palermitana di Massimo Ciancimino con l'allora coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Micciche', ed il suo collaboratore Pippo Fallica".

     

    Ma Berlusconi in campo per le minacce della mafia è una notizia o no?

     

    Spunti di riflessione emergono anche dai decreti di archiviazione per Berlusconi e Dell'Utri, indagati negli anni '90, per concorso nelle stragi di mafia del '92-'93. I magistrati pur archiviando sottolineano la convergenza di interessi della mafia rispetto ad alcuni punti programmatici della nuova formazione politica nascente. Ecco quello che scriveva il G.i.p. di Firenze(1998) nell'accogliere la richiesta d archiviazione:

     

    “le indagini svolte hanno con

    sentito l’acquisizione di risultati significativi solo in ordine all’avere cosa nostra agito a seguito di inputs esterni, a conferma di quanto già valutato sul piano strettamente logico; all’avere i soggetti (Berlusconi e Dell'Utri, ndr) di cui si tratta intrattenuto rapporti non meramente episodici con i soggetti criminali cui è riferibile il programma stragista realizzato, all’essere tali rapporti compatibili con il fine perseguito dal progetto”. Concludeva tuttavia che, sebbene “l’ipotesi iniziale abbia mantenuto e semmai incrementato la sua plausibilità”, gli inquirenti non avevano “potuto trovare – nel termine massimo di durata delle indagini preliminari – la conferma delle chiamate de relato e delle intuizioni logiche basate sulle suddette omogeneità”. E poi c'è il buon Dell'Utri con la sua condanna a 9 anni, in attesa dell'appello.

    http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=8219

     

     

    I Corleonesi pretendevano il controllo di una rete Fininvest

    PALERMO - I boss mafiosi nei primi anni Novanta minacciavano Silvio Berlusconi e i suoi familiari perchè volevano avere «a disposizione» una della sue reti televisive. La richiesta sarebbe stata fatta all’allora imprenditore della Fininvest, ancora lontano dalla politica, attraverso una lettera che sarebbe stata scritta dai «corleonesi».

     

    Questa missiva, vergata a mano, è adesso agli atti dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ed è stata sequestrata insieme alle carte personali di Vito Ciancimino, l’ex sindaco mafioso della città, amico fidato di Bernardo Provenzano, e referente politico dei corleonesi di Totò Riina. I documenti erano nascosti in un magazzino a Palermo. La lettera è stata sequestrata dai carabinieri nel febbraio 2005 durante la prima perquisizione a cui è stato sottoposto il figlio di Vito Ciancimino, Massimo, condannato a cinque anni e otto mesi per riciclaggio. E dal verbale redatto dai militari dell’Arma, a firma del capitano Angeli, si legge: «Parte di foglio A4 manoscritto, contenente richieste all’On. Berlusconi per mettere a disposizione una delle sue reti televisive». Il pezzo di carta è strappato nella parte iniziale, il testo è incompleto, e ciò che si legge è un «invito» a Berlusconi affinchè accolga le richieste che gli sono state fatte, «altrimenti dovrà essere compiuto il luttuoso evento».

     

    Sullo scenario giudiziario che si apre, prendendo spunto dal documento fino adesso inedito, i magistrati della Dda, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, hanno avviato un’inchiesta riservatissima. Sono stati fatti interrogatori e altre persone devono essere convocate. E’ stato sentito anche Massimo Ciancimino, che da quasi un anno collabora con diverse procure, rendendo dichiarazioni ai pm sull’economia mafiosa e intrecci con la politica. E proprio a Ciancimino i pm hanno mostrato questa lettera durante un interrogatorio. Il dichiarante sarebbe rimasto sorpreso nel vedere nelle mani dei magistrati quel documento - di cui gli avrebbe parlato il padre - che pensava fosse stato smarrito fra le tante perquisizioni subìte, o nei traslochi che ha effettuato. E invece era lì. Fra le carte processuali - ancora a disposizione della procura - che fanno parte del processo in cui è stato condannato per riciclaggio. Su questo procedimento è in corso l’appello, e dunque la procura ha inviato alla Corte una copia del documento.

     

    Intanto i pm hanno già disposto accertamenti, uno dei quali ha verificato che la missiva sarebbe stata scritta intorno al 1991. Una perizia calligrafia avrebbe escluso che sia la scrittura di Vito o Massimo Ciancimino, e gli inquirenti vogliono far esaminare la grafia di alcuni uomini di fiducia di Riina. Dalle ipotesi investigative emergerebbe che il messaggio è stato scritto dai corleonesi (la grafia è facilmente leggibile e non presenta errori di grammatica), che sarebbe stato girato a Provenzano, per poi passarlo al suo amico Vito Ciancimino. Quest’ultimo avrebbe avuto il compito di comunicare a «un referente» il messaggio per Berlusconi. A questa vicenda gli inquirenti potrebbero collegare una telefonata intercettata il 17 febbraio 1988 fra Berlusconi e Renato della Valle, immobiliarista milanese amico del premier. Lo scenario in quel periodo era quello dei rapporti difficili tra Cosa nostra ed alcuni soggetti del Psi con i quali era intervenuto l’accordo elettorale del 1987, di cui ha parlato il pentito Nino Giuffrè.

     

    Nella telefonata a Della Valle, Berlusconi confida che: «C’ho tanti casini in giro, a destra, a sinistra. Ce n’ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandar via i miei figli, che stan partendo adesso per l’estero, perchè mi han fatto estorsioni... in maniera brutta». Berlusconi spiega che si tratta di «una cosa che mi è capitata altre volte, dieci anni fa, e... sono ritornati fuori». Poi aggiunge: «Sai, siccome mi hanno detto che, se entro una certa data, non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me e espongono il corpo in piazza del Duomo...». La lettera trovata fra le carte di Vito Ciancimino potrebbe dunque essere collegata a questa intercettazione in cui Berlusconi denuncia di aver ricevuto pesanti minacce, che riguardavano i suoi figli. In quel periodo, erano gli anni Ottanta, come dieci anni prima, Cosa nostra aveva aumentato la posta, e lo aveva fatto nell’unico modo in cui era in grado di fare, con la violenza.

    http://iovogliourlare.blogspot.com/2009/07...oni-giallo.html

     

    a giudicare da come negli anni 90 ad ora tratta i magistrati anti mafia le reti fininvest direi che hanno avuto tutto e di più di una sola minima TV

  3. Anzitutto non mettere in mezzo Lenin se parli di Marx.

    In effetti, chiedo perdono, la frase del "ricco meno ricco" non è del tutto corretta. Il concetto di povertà nel Comunismo non lo vedo con molto senso, essendo ipoteticamente tutti uguali universalmente non c'è termine di paragone per definire qualcuno ricco o povero. Ma oltre a ciò, non è quello che forse cercavano di professare certe correnti religiose? Non mi pare che si sia proposto di metterle al bando.

     

    Dominus tuttavia ha ragione a dire che se lui vale di più è giusto che venga premiato, fa parte della nostra mentalità, per questo il Comunismo non esisterà mai, trattiamolo come una semplice corrente di pensiero che, se presa come va presa non ha mai fatto male a nessuno.

     

    Torniamo al discorso principale. Il Comunsmo non si è mai visto affermato fisicamente come era stato teorizzato. Non possiamo dire se sarebbe stato un bene o un male, quello che abbiamo sono un ammasso di maleinterpretazioni sulle queli sarebbe da ipocriti basarsi.

     

    Il Fascismo ha concretizzato quello che ha teorizzato. Ha portato l'Italia alla rovina e ce ne dobbiamo fare una ragione, punto.

     

    Ecco perchè non c'è una legge contro l'apologia di Comunismo mentre ce n'è una contro quella di Fascismo.

     

    Non va bene? Seguite il consiglio di Captor, andatevelo a leggere in una delle prime pagine della discussione, perchè io sono stufo di ripetere cose dette fino alla nausea.

     

    mi sento di condividere l'intero post

  4. posto un articolo dettagliato sul T72 per tornare in tema

     

     

    T-72 Ural

     

    Scrivere di questo carro e' molto impegnativo. Forse il più famoso mezzo del dopoguerra questo MBT e' stato oggetto di svariate critiche. Considerato in tutti modi, tendenzialmente negativo. Spesso comparato con i suoi "analoghi" occidentali si e' visto criticare senza alcuna pietà.

    Quello che voglio fare io e' di cercare di tracciare una linea di pensiero basta sui fatti che possa permettere agli altri di giudicare da se le qualità tanto discusse di questo famosissimo mezzo.

     

    Allora, tra le cose clu' ce' il fatto che questo mezzo viene spesso paragonato ai carri occidentali. Questo confronto e' nato nel 1982 quando per la prima volta il T-72 fu' impegnato in un combattimento nel Libano nella valle del Becca.

    Allora la stampa occidentale pubblicò articoli del tipo "Cimitero" T-72. Quello che no si e' detto invece e' che il presidente Siriano dichiaro "Il T-72 e' il miglior carro del mondo" e che gli equipaggi Israeliani non sono stati in grado di colpire nessun mezzo di questo tipo. Una conferma indiretta deriva dal fatto che gli USA hanno cercato di avere a disposizione il T-72 a tutti costi, ed il primo esemplare che arrivo' in loro possesso fu il T-72 catturato nel 1987. E logico pensare che se nel '82 ci fossero T-72 da consegnare ai USA ciò sarebbe avvenuto. Altrettanto sono vere le storie raccontate dai equipaggi dei MERKAVA e di M60 Israeliani, che allo domanda " …..e il T-72?" rispondevano " Meglio non averlo davanti, e' una macchina molto temibile". Il scenario che ha visto impegnato di più' il T-72 ( oltre le due guerre in Cecenia) e la guerra in IRAK. Durante una trasmissione nelle TV occidentali "MIRIDIANA" un esperto attribuiva la sconfitta del esercito Irakeno alla bassa qualità dei mezzi bellici Sovietici. Si pose una domanda retorica" Perché i contribuenti devono pagare la produzione di una macchina cosi scarsa quale T-72" E nel frattempo la TV mandava in onda i Chaftain INGLESI catturati dal IRAK in KUWAIT durante l'invasione. Un altro dato curioso: Non si e' mai parlato molto sulla resistenza della corazza frontale del Abrams Statunitense, si sa' solo che la sua corazza e capace a resistere ad un colpo da 105 mm sparata da 500 metri di distanza con un incidenza di +\- 30°. Beh, la guerra tra IRAK ed IRAN riporta fatti documentati della resistenza della corazza frontale del T-72 a distanze inferiori ai 500m al colpo da 105mm dove la sua incidenza e ben maggiore. Per quel che riguarda la velocità alla canna del colpo sparato il 125mm del T-72 supera di gran lunga Abrams e Challenger 1800m/s per il T-72 contro i 1500m/s per i primi due. Notare che il Leclerc ha annunciato qualche anno fa l'introduzione di un nuovo colpo per il suo MBT con velocità iniziale superiore ai 1800 m/s. Comunque la velocità "bassa" era compensata dalle munizioni al Uranio Impoverito ed testate in Carbid Volfram, questo uguagliava le prestazioni delle due armi. Detto questo passiamo ai fatti più' sostanziali.

     

    Prima la storia del T-72. La macchina e stata pensata in sostituzione al T-64 che ritenuta molto complicata e tecnologicamente avanzata per i tempi non poteva soddisfare l'esercito sovietico che in tempi relativamente brevi doveva preparare equipaggi capaci ed addestrati. Il T-72 era una macchina molto semplice e si portava bene a tale compito. Qualcuno si sbaglia a considerare il T-72 figlio del T.-64 non e' cosi. Oltre che essere figli di due fabbriche diverse. Il T-64 e nato a Kharkov mentre il T-72 e' nato a Niznij Taghil. Al T-64 eredito il sistema di caricamento ed alcune soluzioni tecniche. Per il resto era una macchina completamente diversa. Lo scafo il treno di rotolamento il propulsore, ecc. La progettazione del carro inizio nel lontanissimo 1967 e le prime prove di comparazione con il T-64 nel 1968-69. La produzione in Serie inizio nel 1971. Il carro comincio ad essere fornito al esercito nel 1973 e prese la denominazione di URAL. ( Come si puo' bene vedere, ed e' un cosa sulla quale io spesso insisto, e' l'errata comparazione dei mezzi occidentali con quelli Sovietici. Ritengo che l A1 non può essere paragonato con il T-72 in quanto carro di generazione successiva e di conseguenza per aspetti fondamentali dati dal progresso tecnologico negli anni e' superiore. Quali per esempio soluzioni meccaniche ed elettroniche. L'Abrams il Challenger, non parliamo di Leclerc sono senza dubbio superiori per quel che riguarda i sistemi elettronici ed alcune soluzioni meccaniche. Aspetti che io ritengo di primaria importanza in quanto danno quella superiorità necessaria al predominio sul campo di battaglia. La prima serie del T-72 deve essere comparata con il M60, Chaftain o AMX-30, Leopard 1 in quanto sono della stessa generazione, e francamente io penso che il T-72 era superiore a queste macchine. ) Da allora nel tempo il T-72 e' stato progressivamente migliorato ed aggiornato. Nel propulsore nella meccanica, sistemi di visione.

     

    L'ultima profonda e sostanziale modernizzazione del T-72 e' il T-90. I costruttori hanno ben pensato di dare una nuova sigla al carro modernizzato in quanto e' più una macchia nuova che e' stata messa in pazza in attesa del nuovo carro per l'esercito Russo che potrà essere o il T-95 o il Black Eagle.

     

    Ora le caratteristiche generali del mezzo. L'equipaggio e di 3 persone disposto in modo classico. Pilota e seduto al centro lungo l'asse del carro in uno spazio protetto di 2metri cubi. Il puntatore ed il comandate nella torretta rispettivamente a sinistra ed alla destra del arma. Nella parte inferiore e' sistemata una giostra del sistema di caricamento automatico. Lo spazio totale della torretta e di 5,9 metri cubi, in relazione alla altezza alla sommità della torretta di 2226mm. Il vano motore ha il volume di 3,1 metro cubo. Rispetto al T-64A la parte delle scafo e allungata nella parte posteriore e la corazzatura e' ridotta di 70mm per permettere di alloggiare i meccanismi di trasmissione. Il totale volume del carro corazzato e di 11 metri cubi. ( Qui entra in discussione la tanto carente ergonomia dei carri Sovietici. Pensate che il volume interno della torretta del Abrams e intorno a 10 metri cubi. Il problema di poco spazio e' dato comunque dal fatto che i requisiti primari per il carro erano la compattezza estrema. Ciò ha ridotto spazzi al sacrificio del profilo balistico ottimale. Nonostante questo vantaggio dal punto di vista di visibilità sul campo di battaglia; più piccolo = più difficile da colpire, ha sacrificato l'equipaggio che spesso non e' stato nemmeno capace a scppare dal carro in fiamme.)

     

    L'arma principale era prima il cannone 2A26M2 ora e' il 2A46 ad anima liscia capace a sparare missili anticarro a distanze superiori ai 4km. La canna può essere sostituita in caso di necessita anche senza bisogno di smontare l'intera arma dalla torretta. Il sistema di caricamento e combinato con il bossolo semi combustibile che viene dopo lo sparo espuilso dalla torretta attraverso il foro apposto sul tetto della torretta. I colpi sono i classici decalebrati, Armour Pirsing, carica cava missile AT. Quest'ultimo e' missile guidato 9M119. Ha le stesse dimensione di un colpo normale di conseguenza il suo caricamento non presenta differenze. Il totale dei colpi e' sistemato per meta, 22 colpi, nella giostra meccanizzata ed il rimanete 23 e' stivato nella torretta. ( Questo e' un altro punto debole dei carri Sovietici. Presentando questo tipo di sistemazione per munizioni provoca la loro detonazione a catena quando la corazza viene perforata e vengono colpiti. Una detonazione a catena provoca l'immediata morte del equipaggi e la distruzione del carro. Cosa che nelle macchine occidentali non avviene in quanto i colpi sono sistemati nei scompartimenti appositi corazzati rispetto alla zona abitata e muniti di portelli di sfogo per eventuali esplosioni ).

     

    Il sistema di puntamento 9K120 permette di sparare il missile AT di giorno con una portata utile dai 100 ai sopra i 4000 metri. E' un sistema a guida laser. Del sistema di puntamento fa parte anche il puntatore 1A40-1 sviluppato basandosi sul sistema di puntamento distanziometro laser TPD-K1. Per la condotta di tiro con l'arma principale di notte si utilizza il sistema di puntamento 1K13-49 che fa parte del sistema 9K120. Il sistema di puntamento e stabilizzato in verticale. Mentre il cannone e stabilizzato dal sistema ad assistenza elettro idraulica per la verticale e elettro meccanico per l'asse orizzontale 2E42-2 .

     

    Le armi secondarie sono il PKT 7,62mm ed il NSVT 12,7mm con una riserva di colpi rispettivamente di 2000 e 300 proiettili.

     

    La corazza nel arco frontale e combinata sia per lo scafo sia per la torretta. A dispetto di quanto si pensasse i Russi sono riusciti ad ottenere anche con il metodo di costruzione della torretta per fusione invece che per saldatura dei strati combinati. Questo e permesso grazie al fatto che nel arco frontale della torretta vengono durante la fusione lasciate della cavità che in seguito vengono riempiti da materiali particolari la qui composizione e tenuta ovviamente segreta. Comunque sono dei materiali ceramici o particolari leghe alluminizzate. Questo sistema permette anche di sostituire i strati interni in caso di danneggiamento in combattimento con nuove piastre. Per camuffare questi inserti sono stati inseriti sopra la torretta delle corazzature aggiuntive che nel occidente sono state chiamate Dolly Phyton. La grande resistenza della corazza e aumentata dalla installazione delle mattonelle reattive in numero di 227: 67 sullo scafo, 70 sulla torretta e 96 sulle gonne laterali. Dal 1988 la corazza sui T-72B viene installata la corazza reattiva integrata. La parte frontale dello scafo ha una inclinazione di 68° e la parte frontale della torretta una inclinazione variabile dai 25 ai 10 gradi.

     

    Il carro ha inoltre il sistema di protezione NBC. I sistemi di sopravvivenza sul campo sono dati dal basso profilo, sistema "NUVOLA" ( Iniezione del gasolio nello scarico e conseguente produzione di fumo ) oltre che da lancia fumogeni.

     

    Il motore e' l'affidabile V-84-1 da 840CV. E' un pluricarburante funzionante a partire dalla benzina a 76 ottani e finire con il carburante per i missili. L'avviamento avviene con uno starter elettrico. Per l'avviamento d'emergenza nei periodi invernali esiste un sistema di riscaldamento d'aria immesso nel propulsore. La trasmissione e' composta da un riduttore entrante due scatole cambio laterale e due riduttori laterali muniti da una propria sistema olio ed un sistema di servoidroassistenza.

     

    Le sospensioni sono a barra di torsione. Il treno di rotolamento e' in alluminio con la gommatura esterna.

     

    Il carro e munito di sistema per il guado che li permette di attraversa ostacoli d'acqua profondi 5 e lunghi fino a 1000 metri.

     

    Il sistema di radiocomunicazione e composta da un ricevitore R-173P ed una radio R-173. La stazione radio "ABZAZ" funziona ad una frequenza di 30-76 Mghz. Il raggio di inoltro ricevimento e di 20km con una memoria preselezionata di 10 stazioni.

     

    Come vedete, non e' una macchina da buttare. Progettato nel lontano 1968 e tuttora attuale. E' una macchina con i suoi difetti come tutti. Ma e' importante considerare le epoche ed approcci di progettazione. Vedere se il mezzo risponde ai requisiti posteli. Secondo me sicuramente si. Invece per quelle persone che continua a raffrontare il T-72 con i carri occidentali del ultima generazione farebbero meglio a spostare la loro attenzione sul T-80 che più si avvicina alle epoche di progettazione dei vari Abrams, Leopard, e Leclerc. Io rimango del idea che comunque tutti questi mezzi soddisfano requisiti differenti dettate dalle dottrine dei due blocchi contrapposti che vedevano esigenze differenti. Insomma non e' possibile raffrontare un carro di 41tonne con uno di quasi 60t. Stiamo parlando di 20tonne di differenza nei quali si puo inserire di tutto, persino un BMP-2.

     

    Concludo citando un ufficiale Israeliano che conosce il T-72 non solo per il sentito dire. "Il T-72 in mano ad un equipaggio addestrato e tra le macchine più micidiale che si possono incontrare sul campo di battaglia"

     

    http://gaming.ngi.it/archive/index.php/t-210286.html

  5. bhe... posso citarti di quanti ne sono saltati in cecenia e da quando i russi usano i T-90 in Daghestan?

    puoi dirci di più?

     

    il T 90 da esportazione (come quelli indiani) mi risultano non avere il sistema shotra e mi mi par di aver capito nemmeno l'arena.

     

    sull' Black Eagle in effetti sembra un MBT occidentale, seno che i russi stiano modificando le loro dottrine?

     

    Ultima cosa: leggevo su un forum che gli iracheni nella guerra di Baghdad del 2003 usavano i t-72 per imboscate in teatro urbano sparando a bruciapelo (distanza molto ravvicinata) agli abrams mettendone qualcuno fuori uso.

    è vero?

  6. L'ITALIA ALLA FINE DEL TUNNEL. A MOTORE SPENTO

    di Francesco Daveri 13.08.2009

    L'Italia intravvede appena l'uscita dalla recessione: in Europa la crisi si ferma ma qui non ancora. Vi siamo entrati male, provenendo da un quindicennio di crescita bassa, e l'abbiamo fronteggiata male: gli aiuti pubblici anti-crisi sono stati molto inferiori a quelli degli altri paesi europei. In ogni caso, la timidezza fiscale di oggi è soprattutto figlia dei dissesti finanziari del passato.

    Le stime preliminari sulla crescita del Pil destagionalizzato dei paesi europei consentono di aggiornare il barometro della crisi alla fine di giugno 2009. I dati di Eurostat, riportati nella tabella qui sotto, assieme a quelli dei trimestri successivi al fallimento di Lehman Brothers, indicano prima di tutto che l’economia europea non è più in caduta libera. Il Pil dei paesi euro è sceso nel secondo trimestre solo dello 0,1 per cento e dello 0,3 per cento nell’Europa a 27, dove pesa il meno 0,8 per cento del Regno Unito e anche i dati più negativi a una o addirittura due cifre dei paesi dell’Est Europa (Lituania, Estonia, Ungheria e Romania). Nel complesso, il fatto che la caduta del Pil europeo si sia arrestata è una gran buona notizia che si somma ad una tendenza similmente osservata negli Stati Uniti. Su base annua, rispetto ai dodici mesi precedenti (ultima riga della tabella), il Pil europeo è sceso di poco più di 4,5 punti percentuali (4,6 nell’area euro e 4,8 per cento nell’Europa a 27) e di circa 4 punti negli Usa.

     

    continua su

     

    http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001239.html

     

    PERCHÉ LA CRISI ECONOMICA È PIÙ FORTE IN ITALIA?

     

    Come mai la crisi economica in Italia è stata per ora ben più seria della crisi bancaria e finanziaria? Una possibilità è illustrata sotto, nella Tabella 2, a sua volta il riassunto di una tabella analoga tratta dal Dpef 2010-13 (tabella III.1) e dal documento del Fiscal Affairs Department del Fondo Monetario “Fiscal Implications of the Global Economic and Financial Crisis, June 2009, spn/09/13).

    La tabella 2 mostra l’ammontare di risorse discrezionali (cioè aggiuntive rispetto ai bilanci pubblici 2008) messe a disposizione dai governi dei principali paesi europei, di quello americano e della media dei G-20 in percentuale rispetto al Pil 2008 per fronteggiare la crisi. Dalla tabella viene fuori subito che il governo italiano ha predisposto un ammontare di risorse di gran lunga inferiore a quello degli altri governi. Forse la crescita economica ha sofferto di questo mancato stimolo.

    La tesi del governo è che in Italia la crisi è stata meno forte che altrove: per esempio, una frazione elevata degli aiuti statali nel Regno Unito sono andati a salvare, nazionalizzandole, Northern Rock e Bradford & Bingley. Rimane però il fatto che un paese come la Francia, relativamente immune da shock di grandissima entità, ha impiegato il doppio delle risorse pubbliche rispetto all’Italia per fronteggiare la crisi. Il tempo ci aiuterà a capire se i relativamente buoni dati macroeconomici della Francia sono solo la conseguenza della proverbiale stabilità macroeconomica francese o se rispecchiano in modo cruciale il liberal-protezionismo di Sarkozy.

     

    /quote]

  7. vergognoso tutto ciò, Di Pietro ha dichiarato che questo è il governo del favoreggiamento alla mafia.

     

    Per me non ha torto

     

    Intanto la censura governativa evita il nome di Massimo Ciancimino che continua a parlare.

     

    Sono stato via molto ultimamente, ci siamo persi Giorgio Bocca e il suo articolo, subito aggredito dagli squadristi del centro destra (UDC compresa che gli ha dato dell'infame) e dai tg di regime che hanno modificato il succo di " alcuni elementi dell'arma sono collusi sotto l'ordine dei politici" con

     

    " i carabinieri sono tutti mafiosi".

     

    notato lo schifo, la bugia e la menzogna, nauseante a dir poco della disinformazione.

     

    consiglio la lettura di passaparola di oggi sul blog di Grillo

  8. è arrivato quello che insulta e accusa gli altri di fare cose che in realtà fa lui...

    ..

    ma per piacere mi sembra di parlare con Ahmadinejad, il revisionismo di destra , sinistra o centro non l'ho mai sopportato , se è così che andiamo avanti risponderò solo alle domande di Hicks (se capisco quali sono) e abbandono il thread

     

    E perché solo con gli italiani, perché non con gli sloveni e con tutti gli altri? Nei campi italiani sono stati “in vacanza”, durante la seconda guerra mondiale, quasi quarantamila sloveni, e più di cinquemila non ne hanno mai fatto ritorno. Evidentemente si sono trovati così bene, che hanno deciso di restare. Secondo altre fonti sono state rinchiuse in tutto settantamila persone, di cui ne sono morte dodicimila. Quattromila bambini. Nella nostra storiografia ufficiale, quella che si studia a scuola, si accenna soltanto di sfuggita a questi fatti, perché si raccontano quasi esclusivamente le sofferenze nei campi di concentramento tedeschi, come Auschwitz e Dachau.

     

    Anche il fascismo “benigno” di Mussolini, però, aveva i suoi campi, naturalmente non soltanto per gli ebrei, ma anche per gli oppositori politici e soprattutto per quelli di etnia slava. Nelle sue intenzioni c’era il genocidio, soprattutto degli sloveni e croati del Gorski Kotar, che avrebbe poi fatto ricoprire di boschi. Il legno era economicamente più interessante delle persone! Così è sorto il famigerato lager di Rab (Arbe), dove la gente moriva come mosche, soprattutto sloveni, poiché mentre con gli ebrei il regime intendeva ingraziarsi gli alleati, la morte degli sloveni non lasciava spazio ad alcun rimorso.

    Non si sa esattamente quanti siano stati i campi di concentramento italiani, i numeri oscillano tra duecento e quattrocento, a seconda che vengano conteggiate anche le località in cui venivano mandati al confino gli antifascisti e chiunque si opponesse al regime. Gli sloveni furono internati soprattutto a Rab, Gonars, Renicci in Toscana, Monigo in Borgo Chiesanuova vicino Padova, Alatri presso Roma, Fossoli in Cairo Montenotte in Piemonte e naturalmente nella lontana Sicilia e nell’ancor più remote isole Lipari.

     

    Oggi in Toscana, a Padova o in Sicilia viaggiamo da turisti, e mentre ammiriamo le loro bellezze storiche e naturali non ci rendiamo conto che in quei luoghi c’è anche un triste pezzetto della nostra storia. Sottoterra, spesso senza una croce. E come potremmo saperlo, se la nostra stessa diplomazia, nelle relazioni con quella italiana, ha messo cautamente da parte il termine “campo di concentramento”, anche se durante il regime fascista era proprio questo il termine ufficiale? Abbiamo tradotto in sloveno il termine “foibe”, ma nel caso dei campi facciamo ancora i finti tonti.

    Ma chi fa davvero il finto tonto sono gli stessi italiani, che fanno di tutto perché venga dimenticato questo vergognoso episodio della loro storia. Perché si ritengono “un popolo di cultura”, mentre noi sloveni ai loro occhi non siamo che “un popolo senza storia”, da sterminare per far posto ad una razza superiore. Ma comunque chi glielo potrebbe rinfacciare, lo stesso Marx ha definito gli slavi un popolo “senza storia”. Gli italiani non sanno uccidere, perché sono “brava gente” [in italiano nell'originale - N.d.T.], e in ogni caso migliori di quegli sporcaccioni dei tedeschi, che hanno ucciso e sterminato, anzi, sono stati loro stessi vittime del fascismo e della guerra (?).

     

    Il film “La vita è bella” è un tipico esempio di come gli italiani sanno diffondere nel mondo questo mito di sé: i tedeschi sono criminali, che rinchiudono gli italiani nei campi di concentramento e li uccidono a sangue freddo. Berlusconi non è il primo che dice sciocchezze e offende anche i tedeschi: nel 1990 il presidente italiano Francesco Cossiga dichiarò durante una sua visita in Germania: “Noi italiani non abbiamo conosciuto gli orrori dei campi di concentramento”.

    Abbiamo a che fare con la logica della “rimozione intenzionale”, che è arrivata così lontano che il premier dei nostri vicini occidentali si fa beffe di tutto ciò “tra una bottiglia di champagne e l’altra”!

    Quale amnesia da parte della “brava gente”! Carlo Spartaco Capogreco, medico pediatra, che ha pubblicato nel 1998 il libro “Un campo di concentramento in riva al Tevere”, racconta : “Per puro caso sono venuto a conoscenza dell’esistenza del campo di concentramento fascista di Ferramonti, vicino a Cosenza, del quale nella storia locale non esiste alcuna traccia…”. E da qui ha dedotto che, se la scoperta di fatti così grandi è possibile al profano, allora senz’altro deve esserci molto di più, di cui non si sa niente.

    Il campo di Renicci, dice Capogreco, è vicino a importanti università, come sono quelle di Firenze e Siena, e ciò nonostante del tutto dimenticato. Nessuna letteratura al riguardo. E ad essere sinceri, di questo campo non c’era notizia neppure da noi, sebbene vi fossero stati rinchiusi sloveni a centinaia.

     

    Nel momento in cui la propaganda italiana sulle foibe raggiungeva il culmine, i nostri diplomatici avrebbero potuto mettere a sangue freddo il libro di Capogreco nelle mani dei colleghi italiani, non ci sarebbe stato bisogno di alcun commento. Ma a quanto pare il pensiero non gli è nemmeno passato per la mente, oppure è stato messo da parte in fretta. Cinque anni fa lo scrittore triestino Boris Pahor sollevò un piccolo scandalo, quando con un suo articolo su Rab, uscito sul Corriere della Sera, ha accusato l’allora segretario di stato del ministero degli Esteri Franco Juri di respingere la collaborazione di professori italiani su questo tema.

    Ma questi “scandaletti” sono troppo poco per destare la nostra diplomazia, che nella sua servilità verso i vicini occidentali evita termini così naturali e documentati come “campo di concentramento”, figuriamoci poi adoperarsi per i diritti delle vittime e per risarcimenti adeguati! Quindi niente di strano se Berlusconi si permette di farsi beffe di tutto ciò “tra una bottiglia di champagne e l’altra”. E che in seguito si scusi solo con gli ebrei, perché Israele è sempre Israele, ma con gli Sloveni, Croati e Montenegrini non c’è di che scusarsi, poiché questi ultimi non hanno avuto niente da ridire.

     

    Gli italiani nascondono sistematicamente ciò di cui dovrebbero vergognarsi, fanno sparire accuratamente i fatti storici più scomodi dagli scaffali degli archivi e soprattutto li cancellano dal ricordo. La nostra vergogna è però davanti agli occhi di tutti, ed è la nostra diplomazia, incapace di un solo gesto di protesta di fronte alle chiacchiere ingiuriose di Berlusconi.

     

    estratto da :

    http://www.osservatoriobalcani.org/article...view/2493/1/50/

     

    35. Fascismo buono "Mussolini non ha mai ucciso nessuno: gli oppositori li mandava in vacanza al confino" (’The Spectator’, 4-9-2003). In realtà le squadracce del duce uccisero Giacomo Matteotti, mentre Pietro Gobetti, Giovanni Amendola, Antonio Gramsci, don Minzoni morirono in seguito alle percosse e ai maltrattamenti.

     

     

    campi di concentramento ITALIANI :

    http://it.wikipedia.org/wiki/Campi_per_l%2...Italia_fascista

    notate le didascalie...

     

    anche civili italiani non classificati come ebrei

  9. io non ho ancora capito quali sono queste domande...

    cosa mi stai chiedendo? se so quello che posti?

     

    Sinceramente in parte si

     

    Tra l'altro nel biennio rossi i disordini erano foraggiati anche dai fascisti non dimentichiamocelo.

     

    ha fatto roba buona?

    Anche Stalin e Hitler

    Cosa? Sono tutto orecchie, mettile però vicine a quelle che fece il fascismo per favore.

    le cose buone del fascismo le hai postate già te, e non ho avuto nulla da ridire su pensioni ecc...

    Hitler?

    guarda quà:

    (mi spiace vorthex ma su wiki c'è sempre quello che cerco, qualche voce sarà fatta male ma non è da buttare, ad esempio nel link sotto c'è qualcosa che non ti piace?)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_della_Germania_nazista

    Ho poco materiale cartaceo sulla crescita economica della Germania hitleriana precedente il conflitto.

     

    Stalin cosa fece di buono?

    oltre a trasformare un paese così arretrato da avere ancora la servitù della gleba a seconda super potenza mondiale, militare e nucleare in brevissimo tempo?

     

    tutto fecero qualcosa di buono in fondo... ma a che prezzo?

     

    ma qui davanti a tutti vuoi dirci davvero che Mussolini non uccise mai nessuno?

  10. ma che stai dicendo?

    Accetto la destituzione? poteva ribellarsi?

    Fece giustiziare il genero e MARITO DELLA FIGLIA perchè gli votò contro al gran consiglio, il conte Gaelazzo Ciano.

     

     

    Ma non lo fece. Fu un cambio di potere con metodo democratico.

    badoglio non mi risulta eletto dal popolo.

     

    ha fatto roba buona?

    Anche Stalin e Hitler

     

    Il giorno dopo Mussolini fa diramare a Federzoni una serie di telegrammi ai prefetti coi quali chiede la repressione più stringente di ogni sommossa o tumulto di ogni fazione in particolare però sui "comunisti e sovversivi", il controllo della stampa (quella dell'opposizione tramite la censura, quella fascista tramite un richiamo all'ordine perentorio) e poi - direttamente ai dirigenti delle federazioni fasciste un richiamo all'ordine con minaccia diretta nei confronti dei dirigenti che avessero permesso disordini da parte dei propri gregari.[54].

     

    Nel gennaio iniziano le azioni poliziesche di sequestro di giornali (il primo dei quali fu La conquista dello stato, della sinistra fascista) di chiusura di sedi e circoli dell'opposizione (95 sedi e 150 esercizi pubblici di ritrovo, in particolare contro i comunisti e i circoli di "Italia libera") e di arresto di elementi "sospetti" (111 "pericolosi sovversivi" erano stati arrestati).[55]

     

    Alle dimissioni di alcuni elementi liberal moderati dal governo Mussolini, questi rispose con un rapido "giro di poltrone", portando all'interno dei ministeri personalità fondamentali per il fascismo come il giurista Rocco e Giovanni Giuriati. Questi uomini - diretti da Mussolini - avrebbero nel giro di un anno costruito l'intelaiatura giuridica e funzionale dello Stato dittatoriale fascista.[56]

     

    che bella democrazia, ridateci il Duce che conduce

     

    @Picpus Penso anch'io così. Ma d'altronde se uno non vuole essere obiettivo non c'è niente da fare.

    essere obbiettivi vuol dire che il Duce era un buon leader, e che ci stava meglio di adesso?

  11. ]. Restano quindi ferme le conclusioni della prima inchiesta, che aveva individuato comportamenti «illegittimi» ma non penalmente rilevanti[17].

    questa è solo un opinione, è l'archiviazione del procedimento per fatti non rilevanti che conta

     

    In ogni caso, ci ha pensato, alla grande, il popolo italiano, a trarre le conclusioni del caso: Speciale è stato eletto alla Camera dei Deputati, Visco, come tutta la combriccola di Prodi, è scomparso dalla scena politica!!!

    1) visco si è ritirato a vita privata

    2) Speciale l'hai votato tu? hai notato le liste bloccate ?

    3) sulle capacità del popolo italiano sto zitto per non scatenare un flames

     

     

     

    * guarda caso come si è ridotta la cronaca nera nei tg... miseria

  12. Per fortuna che c'è la democrazia all'italiana ora vero Leviathan! Ora va molto meglio...

    non è un gran che, ma non la scambierei certo per il fascismo assasino di Mussolini.

    Questo revisionismo storico l'ho sempre odiato,simile ai discorsi del presidente iraniano sull'olocausto.

     

    HA fatto, ma in fondo era buono... Mussolini era un dittatore, come gli altri 2 e con gli oppositori spietato.

    Crediamo davvero che il confino fosse una vacanza??

     

    Mussolini, un dittatore alle dipendenze del Re! Un dittatore che quando il Re ha deciso di arrestare questi accetta il volere del sovrano.

    accetta???

    persino i suoi nel 1943 gli voltarono le spalle

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