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Leviathan

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Risposte pubblicato da Leviathan

  1. guardavo su Sky TG24 (e ora sul sito della CGIL) la manifestazione e ogni tanto guardavo il TG4 con i servizi falsa di Fede, i discorsi privi di senso di Ostellino e Sansonetti che faceva passare tutto come una manifestazione comunista (uno peggio dell'altro).

    Buon successo, anche da Londra e Parigi manifestazione di solidarietà per la nostra, tristissima situazione.

     

    Il PDL, dopo aver messo il bavaglio alla TV specialmente, progetta una legge costituzionale per modificare l'art 21.

     

    La UE discuterà di questo paese nella prossima settimana.

     

    ottime immagine, ottimi discorsi, in attesa della campagna di fango che getteranno tutti i tg nazionali e gli editorialisti della domenica e parecchi giornali domani

     

    bellissimo un cartello: " ero un farabutto nel ventennio e lo sono ancora"

     

    speriamo che i giornalisti inizino a ribellarsi dopo una manifestazione così sentita

  2. http://www.art17.it/forum/showthread.php?t=3903

     

    Mi è capitato di leggere una settimana fa questa intervista a Camilleri sul sito di El Pais (noto periodico bolscevico ) e pensavo fosse abbastanza degna di nota da meritare il tempo che c'ho speso a tradurvela.

    Ecco qual'è il quadro politico del nostro paese secondo il famoso scrittore di Agrigento (ora so perchè non viene intervistato dai quotidiani italiani in merito ).

     

    Grazie alle sue inseparabili sigarette e alle tazze di caffè molto zuccherato che la sua giovane assistente Annalisa gli fornisce, Andrea Camilleri, mantiene a 84 anni, una mente agile e una memoria invidiabili. C'è la rabbia, la sua vecchia rabbia comunista, che egli continua a rivendicare come antidoto morale al proprio paese, questa Italia che, nonostante tutto, vota e ammira Silvio Berlusconi, e che, afferma Camilleri: "ama il buffone delirante perché rispecchia il peggio di ognuno di noi e suscita quell'invidia che ogni italiano prova per i motorini truccati che infrangono ogni singola regola del codice".

    In questa intervista, realizzata ieri a casa sua, il maestro del giallo dipinge l'oscurità del panorama politico italiano. [NDT: gioco di parole intraducibile tra "maestro de la novela negra" (in spagnolo il "giallo" è sostituito dal "nero") e "dibuja la oscuridad"]

     

    Domanda: «Tutta l'Europa parla di Berlusconi. L'Italia tace».

    Risposta: «Questo silenzio è inquietante. Siamo da tempo in questa “fase di sostituzione”. La politica è stata sostituita dalla magistratura, e con l'opposizione è lo stesso: siccome non c'è è stata sostituita da due giornali (l'Unità e la Repubblica) e da un canale televisivo (Rai3). Tutti gli altri stanno in silenzio. Così parla la stampa straniera, che ha sostituito la nostra in questa fase di emergenza della nostra democrazia ».

     

    D: «E' davvero un'emergenza?»

    R: «Certo che lo è. Prima l'Italia era solo un'anomalia, ora non ci sono più pesi e contrappesi, copri e anticorpi, la malattia Berlusconi si è estesa e non incontra resistenze. Siamo malati mentalmente, politicamente, economicamente e soprattutto per quanto riguarda il costume: l'immoralità domina.

     

    D: «Qualcuno dice che il programma della P2 si è compiuto....»

    R: «Non del tutto, ma in buona parte. Le idee dei capi fondatori sopravvivono nel loro uomo arrivato alle redini del potere. E' una sorta di clonazione, il DNA è il medesimo. L'organizzazione è stata smantellata, le idee rimangono ben salde.»

     

    D: «Crede che il Partito Democratico possa essere una reale alternativa?»

    R: «Non ho mai voluto aderire, è un mostro a due teste. E' bello che ci sia una pluralità di voci nello stesso partito, a patto di avere interessi comuni. Quì abbiamo gli ex-comunisti del PCI insieme a membri dell'Opus Dei. Una difficile convivenza. La riunione di questi giorni tra Rutelli (PD) e Fini (PDL) [NDT: si riferisce all'asse Casini-Fini-Rutelli sul biotestamento] conferma, a mio parere, la fine del PD. Gli ex-democristiani cercano di scappare. E dalla parte opposta Fini medita di abbandonare Berlusconi. L'equipaggio sta abbandonando la nave. [NDT: "Y la mayonesa se cortò." modo di dire intraducibile]»

     

    D: «Quindi l'unica speranza è.... andare in esilio con Obama?»

    R: «Il problema è che magari ora che arriviamo l'hanno già fatto fuori. Ha il grande svantaggio di essere nero: possono assassinarlo molto facilmente. E non scherzo.»

     

    D: «Perchè si dice che in Italia non c'è libertà di stampa? Secondo Berlusconi, la RAI è l'unica televisione pubblica al mondo che critica il governo.»

    R: «Berlusconi dice che è impossibile che lui sia un dittatore, dato che i dittatori censurano e chiudono i giornali. Lui non li chiude perchè non può. Però censura. Anni fa epurò dei giornalisti dalla RAI [NDT: credo parli di Biagi e Santoro], qualche tempo fa dichiarò pubblicamente che Paolo Mieli (Corriere della Sera) e Giulio Anselmi (La Stampa) dovevano cambiare mestiere e qualche settimana dopo entrambi dovettero cambiarlo sul serio. E poi c'è la censura peggiore, l'autocensura, la paura dei giornalisti di fare del male a se stessi. C'è tanta paura che quasi quasi si preferisce leggere Vittorio Feltri (direttore de Il Giornale), perlomeno è cristallino, sai benissimo chi ti trovi davanti. Gli altri invece non si capisce mai da che parte stanno.»

     

    D: «Come nacque il berlusconismo?»

    R: «Quando nessuno se l'aspettava, dalle ceneri del processo di Mani Pulite sorse un poltico che incarnava quella stessa corruzione che si voleva combattere. Lì, per la prima volta, si potè assistere alla geniale capacità di Berlusconi di presentarsi come il contrario di ciò che è. Ora ha gettato la maschera: insulta i giornalisti, gli avversari, li chiama farabutti, cog.lioni... Dove s'è visto un primo ministro che insulta?»

     

    D: «Li chiama soprattutto comunisti.»

    R: «Non riuscirà mai a farmi recepire quella parola come un insulto. E questo fatto dimostra solo una cosa: è innamorato del fascismo, ma è peggio dei fascisti perchè qualche fascista si è evoluto. Per quello disse che Mussolini mandava chi lo criticava in villeggiatura. Non sa che Amendola venne pestato a morte, che i fratelli Rosselli furono assassinati in esilio, che Gramsci morì a causa di anni e anni di carcere? Non sa che i comunisti italiani firmarono i Patti Lateranensi con De Gasperi, che portarono democrazia con la Resistenza, che bloccarono le vendette contro i fascisti?»

     

    D: «Se sventola il fantasma del comunismo sarà perchè gli è utile.»

    R: «Certo che lo è. Gli italiani gli credono perchè non hanno memoria storica. Gli italiani si ricordano del proprio paese solo perchè ha una squadra di calcio che gioca partite contro la squadra del paese vicino. Se chiedi a un italiano che è successo nel 1928, ti saprà dire la formazione dell'Inter di allora, ma non che ci fu l'avvento del fascismo, perchè non lo sa.»

     

    D: «Crede che la mancanza di una qualsiasi guerra civile abbia fatto sussistere una sorta di conflitto sopito, irrisolto?»

    R: «Il Movimento Sociale Italiano venne fondato a sei mesi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. 18 mesi più tardi avevano già dei deputati in Parlamento. Quando arrivai a Roma, nel '45, c'erano graffiti che dicevano "Ridateci il capoccione!". Volevano indietro Mussolini! Ricordo un articolo favoloso di Herbert Matthews, giornalista del New York Times. Recitava: "Non avete realmente ucciso il fascismo, ed è una malattia che vi toccherà soffrire per i decenni a venire, ritornerà sotto altre spoglie e non lo riuscirete a riconoscerlo." E ora siam quì, a domandarci se Berlusconi sia fascista o meno.»

     

    D: «Anche Pasolini aveva profetizzato qualcosa del genere...»

    R: «Di Pasolini era discutibile solo l'opinione che aveva di se stesso; ma la sua percezione del resto della gente era assolutamente acuta. Lui e Sciascia sono le due coscienze civili che ci mancano. Ne sento un mostruoso bisogno.»

     

    D: «Niente dura per sempre...»

    R: «Lo scarso audience di Porta a Porta dell'altra sera mi ha rallegrato. C'è ancora una speranza. Un imbecille su Il Giornale ha scritto che mi piacerebbe vedere Berlusconi appeso come Mussolini. Tutto il contrario, ciò che temo di più è che muoia o che venga sconfitto dai giudici. Io voglio che duri, voglio che gli italiani bevano da questo calice fino alla nausea. Così sapranno chi è davvero e tutto questo finirà. Altrimenti, si atteggerà a martire. Soprattutto spero che risorga la moralità, visto che ora vige la "morale del vespino". Il vespino circola dov'è vietato e nessuno dice nulla; passa col rosso e nessuno dice nulla, sale sul marciapiede e nessuno dice nulla. Gli italiani guardano il vespino e pensano "Gesù! Come sarebbe bello essere quel vespino e non dover sottostare a nessuna regola!". E non sto parlando di escort o di veline, mi riferisco solo alla vita quotidiana.»

     

    D: «Perchè così tanti italiani amano Berlusconi?»

    R: «Perchè si guardano allo specchio e vedono lui. Regna una maleducazione insopportabile. L'altro giorno un automobilista ha urlato a mia moglie "Asina!". E io le ho detto "Insegui quell'auto, forza!". Perchè dovrei, risponde lei, mi ha appena insultato. "Sì, ma t'ha chiamato asina e non zocco*a, lo voglio conoscere, è incredibile, inseguilo!"»

     

    D: «In quel senso, Veronica Lario è un esempio di civismo femminista, anche se è stata catalogata come "velina ingrata" da Feltri.»

    R: «Non è mai stata una velina, era un'attrice di teatro e anche abbastanza dotata. E' una donna offesa che non ne può più, che non riesce a parlare col marito e di conseguenza decide di farlo attraverso i media. Mia moglie mi avrebbe defenestrato se mi fossi permesso di fare qualcosa del genere. Quello che è offensivo è l'esibizionismo di Papi, davvero poco serio. Sei un nonnetto di 72 anni, se vuoi farlo, fallo discretamente, tenendo conto di quello che sei. Inoltre, che bella figura. Alla fin fine, se dici che frequenti minorenni è orribile, ma escort...»

     

    D: «Dice di non avere mai pagato.»

    R: «Fa pagare gli amici, ancora peggio. Caligola, Nerone, avevano una certa statura. Voglio dire, alla fin fine, bruciavano Roma. Questo tipo è talmente meschino da far paura. Non accende nemmeno un fiammifero.»

     

    D: «Crede che l'Italia possa resistere altri quattro anni in questo stato?»

    R: «Non penso proprio, siamo sull'orlo dell'implosione. Fini, forse per un puro scherzo del destino, ha un fine ben preciso, allontanarsi da lui. Dice cose giuste, laiche, moderne. Una destra finalmente rispettabile. Io, dalla parte opposta della barricata, desidero sinceramente che riesca nel suo intento.»

     

    D: «Non crede che la Chiesa preferisca Berlusconi?»

    R: «Senza dubbio, "pecunia non olet". Puoi attaccare la verginità di Maria, spergiurare il santo sepolcro, loro ti mettono all'Indice e tu vendi più libri. Ma se dici che gli levi i soldi delle scuole si arrabbiano. Il dogma assoluto della Chiesa è il denaro, l'esenzione fiscale. Conosco un cinema porno di Roma che è intestato al Vaticano... Basta non toccare la pecunia del Santo Padre. Il Vaticano detta legge in Italia, e mai come adesso. Ma il Papa fa finta di niente, come Zapatero: assistono al delirio di Berlusconi in diretta e dicono "Non posso parlare perchè sono straniero." E se poi qualche vescovo dice qualcosa, fa come Berlusconi con Feltri: "Mi dissocio, mi dissocio!". No, non sarà la Chiesa ad affossare Berlusconi. Spero che lo facciano i cittadini.»

  3. oggi c'è la grande manifestazione per protestare contro leggi-bavaglio, contro le minacce, abusi, censure e violenze di questa casta.

     

    Fede darà la diretta con "commentatori rispettabili" : Ostellino e Sansonetti.

    Se quei due sono commentatori rispettabili io sono l'uomo più bello del mondo.

     

    In europa ci saranno manifestazioni analoghe davanti ambasciate e piazze.

     

    Per una stampa libera. Per una stampa indipendente. Per una stampa privata.

    Chiediamo la fine del finanziamento pubblico e la chiusura dell'albo dei giornalisti.

    quando lo diceva grillo due anni fa non andava bene però...

  4. quanto l'Italia sia un paese bizzarro basta vedere il caso de Magistris.

    Non solo quello che hanno fatto a lui, ma anche quello che hanno fatto ai suoi collaboratori e alla procura responsabile di Catanzaro (salerno) , grazie al peggior CSM e peggior presidente della repubblica da quando questa è stata fondata.

     

    Tornando sullo scudo

     

    Provaci ancora PD (Lo scudo fiscale passa per soli 20 voti, 33 assenti nell'opposizione)

     

    Nei giorni scorsi sono stato criticato da molti lettori che hanno simpatie per il centrosinistra: ma come? Getti la croce sui nostri parlamentari? Ma perché criticate sempre il Pd? Ma siete davvero sicuri, voi cattivacci del Fatto, che se i parlamentari di opposizione fossero stati presenti il centrodestra sarebbe stato battuto?

     

    Bene, sono passati solo tre giorni da quella polemica e si è arrivati alla frittata. Voto finale sullo scudo fiscale, il più importante. Crollo di partecipazione nel Pdl (la Lega invece tiene) forse causato - bisogna studiarsi un pochino i numerini - anche da una piccola defezione dei finiani. Ebbene, sto consultando ora il tabulato della Camera: lo scudo passa per 20 voti e gli assenti del Pd sono 25. Quelli dellUdc sono 7, quelli dell'Italia dei valori 1. Totale 33. Pubblicheremo di nuovo la lista. E ognuno si farà la sua idea, ognuno giudicherà le giustificazioni che verranno addotte dai deputati in questione: è la democrazia. Non tutti sono reprobi, ovviamente, ogni caso va giudicato. Questi sono i fatti.

     

    Ma la mia opinione, che tengo distinta, ma che non nascondo, è che il leader del Pd dovrebbe dare qualche frustata, questa sera. Anche ai suoi grandi elettori del congresso, magari. Anche a quelli che sono assenti per due volte di seguito. Ed è per questo che pubblicare i nomi non significa fare il gioco della destra o della sinistra. Ma semplicemente, secondo questo quotidiano, fare informazione.

     

    http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamwar...x?id_blog=96578

  5. Si certo, infatti hanno fatto una sanatoria :rotfl: :rotfl:

     

    l'ennesima sanatoria.

    Tanto ogni anno di centro destra c'è uno scudo, a rimetterci sono solo i dipendenti chi se ne frega di loro.

    Questo è incoraggiare il male dell'evasione.

     

    Intanto il peggior PDR dalla sua fondazione firmerà "pur con qualche perplessità" il testo.

    Peggio di Leone e Cossiga questo Napolitano.

  6. intanto vediamo uno dei tanti motivi per cui Annozero va epurato e Santoro spedito in un gulag

     

    ROMA - Boom di ascolti per la puntata di ieri sera di Annozero, che ieri sera ha sbaragliato la concorrenza di RaiUno e Canale 5. E infatti la trasmissione, che vedeva fra gli ospiti Patrizia D'Addario, è stata seguita da 7 milioni 338 mila spettatori, con uno share del 28,92%. La scorsa settimana la tramissione condotta da Michele Santoro aveva ottenuto 5 milioni 592 mila spettatori e uno share del 22.87. "Il pubblico non vuole censure" - si limita a dichiarare, a caldo, il conduttore - certi numeri non si commentano".

     

    Un boom, insomma, per la contestatissima puntata di ieri, che aveva come piatto forte la presenza della escort che due volte è stata ospite del premier a Palazzo Grazioli. A nulla è servito, dunque, il trambusto creato, nelle ultime 48 ore, da esponenti del Pdl; anzi, probabilmente, proprio l'agitazione del presidente del Consiglio ("è indignato", ha riferito il direttore di Libero Maurizio Belpietro che lo ha visto ieri a Palazzo Grazioli) e dei suoi uomini ha creato grande attesa intorno al programma.

     

    E di fronte alla grande curiosità e partecipazione suscitata da Annozero, anche le reti ammiraglie del servizio pubblico e di Mediaset devono cedere le armi. Su RaiUno, una fiction molto amata come Don Matteo ottiene uno share medio del 21,87%, con 5 milioni 773 mila spettatori; e le due puntate, attesissime dai fan, che hanno segnato il ritorno del Doctor House su Canale 5 si fermano a uno share del 15,93%, con 4 milioni 840 mila spettatori.

    http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/p...om-ascolti.html

     

    accidenti ieri mediaset non la guardava nessuno nonostante c'era House, ahia ahia, adesso anche Don Matteo va eliminato

  7. aiuta i criminali ? è una realtà imprescindibile e non si discute

    Premia chi evade? verissimo

     

    Oltre a quotare StefanoL aggiungo che specialmente questa maggioranza, quando conduceva la più vergognosa opposizione che ci sia mai vista, gridava al regime quando si facevano misure anti evasori, gridavano allo stato di polizia tributaria addirittura.

     

    Hai dimenticato di dire che negli altri paesi l'apparato statale funziona e dunque le condizioni possono essere ben diverse e più severe: da noi il comparto del pubblico è allo sbando e conseguentemente le condizioni per il rientro dei capitali debbono essere migliori altrimenti i capitali non rientreranno!

    non è una giustificazione valida, quelli sono soldi sporchi e lo stato li ricicla per delle briciole

     

    questa volta sono 300 miliardi (di stima, vedrete che saranno pure di meno) e la prossima?

    l'italia abidca agli evasori foraggiati da sempre da questa maggioranza

     

    http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001302.html

    prova a leggere che ne pensano i migliori economisti anziché quello che pensa (?) Gasparri

     

    PS

    Prima serata BBC

    http://www.youtube.com/watch?v=lc-qRdc-9QQ...player_embedded

  8. Ironia fuori posto che dimostra solo la volontà di non voler capire che si tratta di una misura pragmatica idonea ad agevolare il rientro di capitali che potrebbero continuare a restare comodamente oltreconfine: misura peraltro simile a quelle adottate anche da altri paesi.

    Quanto alla Prestigiacomo, profetizzo il solito buco nell'acqua della nostra ineffabile magistratura.

     

    :rotfl: :rotfl:

     

    1) negli altri paesi la tassa è moltooooo più alta del 5%

    2) negli altri paesi fanno un condono ogni 20 anni minimo

    3) negli altri paesi non c'è l'anonimato, anzi l'evasore deve spiegare come ha fatto

    4) questa misura è a favore di evasori fiscali e criminali (oltre a favore mafioso)

    5) con la certezza di continui condoni l'evasione sarà sempre più alta

    6) l'accusa alla prestigiacomo? Vi stupite?

  9. Quanti ministri rimangono non-indagati?

    tolti Prestigiacomo, Fitto, Alfano mi sfugge qualcuno?

     

    Torno sullo scudo fiscale detto anche: "evadete pure, tanto uno scudo all'anno ve lo diamo"

    da antefatto.it

    gli assenti che salvarono il mega condono

    grafsito480.gif

     

    ammirate DiPietro che protesta: sempre più orgoglioso di votare IDV

    dipietro31.jpg

     

     

    Come al solito l'UDC è tragicomico: protestato per il condono.

    Ne hanno votati 6 fin'ora, cosa ha questo di diverso?

  10. come anticipato da Il Fatto Quotidiano ieri l'assenteismo della finta opposizione ha salvato lo scudo criminale.

     

    Percentuali di assenti nell'opposizione

    2,9% IDV

    11,6% UDC

    85,5% PD

     

    un articoletto dir repubblica sul nuovo servetto che guida il TG Luc... ops TG1

    Qualche numero essenziale, per capirci meglio. Nella campagna elettorale per le elezioni europee, secondo uno studio del Censis (9 giugno 2009), il 69,3 per cento degli elettori si è informato e ha scelto chi votare attraverso le notizie e i commenti dei telegiornali.

     

    I tiggì sono il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (in questo caso, siamo al 76 per cento), i pensionati (78,7 per cento) e le casalinghe (74,1 per cento).

     

    È necessario cominciare allora da questa scena. Più o meno sette italiani su dieci - che diventano otto su dieci tra chi è avanti con gli anni, è meno istruito o è donna che lavora in casa e per la famiglia - scrutano la vita, la realtà e il mondo dalla finestra aperta dai telegiornali - tra cui il Tg1 e il Tg5 - da soli - raccolgono e concentrano oltre il 60 per cento del pubblico. Nella cornice di questa finestra buona parte degli italiani matura emozioni, percezioni, paure, insicurezza, fiducia, ottimismo, consapevolezze, orienta o rafforza le sue opinioni. Che cosa vedono, o meglio che cosa gli mostra quella finestra? Nello spazio stretto, quasi indefinito, tra la realtà e la sua rappresentazione mediatica si possono fare molti giochetti sporchi. Per esempio, spaventare tutti con il fantasma di un'inarrestabile criminalità che ci minaccia sulla soglia di casa o eliminare ogni incubo cancellando ogni traccia di sangue e di crimine. Nel secondo semestre del 2007 (governa Romano Prodi), i sei tiggì maggiori dedicano a fatti criminali 3.500 cronache. Nel primo semestre di quest'anno (Berlusconi regnante) 2.000 (fonte, Osservatorio di Pavia, report "Sicurezza e Media", curato da Antonio Nozzoli). Stupefacente il tracollo di storie nere nel Tg5. Con Prodi a Palazzo Chigi, le cronache criminali sono 900 (secondo semestre 2007). Diventano con Berlusconi 400 (primo semestre 2009). Il Tg1 Rai non giunge a tanto. Le dimezza: da 600 a 300.

     

    È un gioco sporco, facile anche da fare: ometti, sopprimi, trucchi la scena secondo le istruzioni politiche del momento. Più o meno, un gioco delle tre carte. Carta vince, carta perde. Il crimine c'è e ora non c'è più perché il governo lo ha sconfitto o ridimensionato. Se fosse necessaria una nuova stagione di paura e di odio, riapparirebbe nelle mani del sapiente cartaro. In questa tecnica di governo non è necessaria l'azione, l'agire, mettere in campo politiche pubbliche contro il crimine, di sostegno alle imprese e alla famiglie, di protezione sociale per chi perde il lavoro, per fare qualche esempio. È sufficiente comunicare che lo si sta facendo, che lo si è fatto, e magari gridare al "miracolo". Come per il terremoto dell'Aquila. Ogni settimana, il capo del governo si autocompiace per l'evento incredibile, prodigioso che ha realizzato. Ma è autentico "il miracolo di efficienza"? Se si stila una classifica dei tempi di assegnazione di "moduli abitativi provvisori" si scopre che a San Giuliano di Puglia, i primi 30 moduli furono consegnati a 82 giorni dal sisma, in Umbria a 98 giorni, finanche in Irpinia (dove ci furono 3000 morti e 300 mila sfollati) in 105 giorni mentre in Abruzzo i primi moduli sono stati attribuiti a Onna dopo 116 giorni. Non basta dunque il racconto di un fatto in sé per comprenderlo. Il fatto in sé diventa trasparente soltanto se si rendono accessibili e trasparenti i nessi, le relazioni, i conflitti che vi sono contenuti. Privato della sua trama, delle sue relazioni con il passato e con il futuro, il fatto deteriora a immagine, a spettacolo e dunque è vero perché il fatto è lì sotto i nostri occhi; al contempo, è falso perché è stato manipolato, ma in realtà è finto perché l'immaginazione vi gioca un ruolo essenziale e parlare di "miracolo" - non c'è dubbio - aiuta la fantasia.

     

    Il capolavoro di questa tecnica di comunicazione che diventa disinformazione lo raggiunge, come si racconta a pagina 13, il Tg1 di Augusto Minzolini quando dà conto delle disavventure di Silvio Berlusconi alle prese con gli esiti di una vita disordinata che gli consiglia di candidare a responsabilità pubbliche le falene che ne allietano le notti. Il caso nasce politico: così si rinnovano le élites? Se ne accentua la politicità con l'intervento di Veronica Lario che rivela le debolezze e la vulnerabilità del premier. Berlusconi avverte che in ballo c'è la sua credibilità di presidente del Consiglio. Va in televisione a Porta a porta per spiegarsi. Gioca male la partita. Mente, si contraddice. Gliene si chiede conto. Farfuglia. Tace. Decide di rivolgersi a un giudice per vietare che gli si facciano anche delle domande. È l'ordito di un "caso" che diventa (a ragione) internazionale. Il Tg1 lo spoglia di ogni riferimento. Dà conto soltanto degli strepiti del Capo: "complotto", "trama eversiva". Si lascia galleggiare quest'accusa. Contro chi? Perché? Che cosa è accaduto? Non lo si dice. Appare la D'Addario. Ha trascorso una notte con il capo del governo, è stata candidata alle elezioni. È la conferma dell'interesse pubblico dell'affare, è la prova della ricattabilità di Berlusconi. Minzolini fa finta di niente. Cancella i rilievi dei vescovi; della figlia di Berlusconi, Barbara; l'attenzione della stampa internazionale. Spinge in un altro segmento del notiziario il destino del direttore dell'Avvenire, accoppato per vendetta dal giornale del Capo; i traffici di Gianpaolo Tarantini, il ruffiano di Palazzo Grazioli. Senza contesto e riferimenti, che cosa può comprendere quel 69,3 per cento di italiani che si informa soltanto attraverso le notizie del Tg? Nulla. Non comprenderà nulla e potrà bere come acqua di fonte che si tratta soltanto, come dice il direttore del Tg1, "dell'ultimo gossip". (I sondaggisti non sembrano curarsi di che cosa sappiano davvero dell'affare gli spettatori disinformati che interrogano).

     

    Non siamo soltanto alle prese con una cattiva informazione o con un giornalismo di burocrati obbedienti. Abbiamo dinanzi un dispositivo di potere con una sua funzione psicologica determinante. Siamo assediati dal crimine o no? Devo avere paura o fiducia? All'Aquila c'è davvero un "miracolo" che presto toglierà dai guai tutti coloro che ne hanno bisogno? C'è "un complotto" che minaccia il premier o il premier ha combinato qualcosa che dovremmo sapere e che lui dovrebbe spiegare? Se - tra soppressioni, omissioni, menzogne - si abituano le persone a questa confusione inducendole a credere che nulla sia vero in se stesso e che ogni cosa può diventare vera o falsa per decisione dell'autorità e con l'obbedienza dei tiggì, si nientifica la realtà; si distrugge l'opinione pubblica; si sterilizza la coscienza delle cose; va a ramengo ogni spirito critico. È quel che accade oggi in Italia dove un unico soggetto pretende di detenere - con il potere - la verità, il diritto all'autocelebrazione, al racconto unidimensionale, ogni leva delle nostre emozioni e delle nostre esperienze. Oggi che si discute di che cosa deve essere il servizio pubblico, vale la pena ricordare che la libertà dell'informazione non è fine a se stessa, ma è solo un mezzo per proteggere un bene ancora più prezioso della libertà del giornalista: il diritto dei cittadini a essere informati.

    http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/p...ai-5/rai-5.html

  11. Per valutare le possibili ricadute della prossima approvazione del nuovo scudo fiscale, può essere utile ricordare alcuni degli effetti negativi conseguenti all’entrata in vigore del precedente scudo: quello introdotto dal decreto legge 350/2001. In quell’occasione fu regolarizzata una somma globale di circa 73 miliardi di euro. A fronte di tale enorme massa di capitale, furono effettuate meno di trecento segnalazioni di operazioni sospette in tutt’Italia, di cui nessuna che riguardava la Sicilia. Grazie alle garanzie di anonimato accordate da quella legge, non fu possibile selezionare e intercettare il denaro sporco frutto di gravi delitti, ben diversi da quelli di natura fiscale per i quali era stata accordata la non punibilità.

     

    Solo per una fortuita coincidenza investigativa, la procura di Palermo ebbe modo di individuare e sequestrare alcuni milioni di euro che uno dei riciclatori più importanti di Cosa Nostra, già condannato per mafia, stava tentando di fare rientrare in Italia. Ma si trattò solo di una goccia nel mare. Così un enorme e improvviso flusso di capitale sporco refluì come un invisibile fiume carsico nel bacino dell’economia legale, con effetti inquinanti e distorsivi del libero mercato, segnalati da vari indicatori . In quegli anni apparve sulla scena una miriade di nuovi ricchi che acquistavano a tutto spiano pacchetti azionari, immobili, attività imprenditoriali e commerciali con offerte di contante che “non si potevano rifiutare”, per la loro estrema appetibilità rispetto agli ordinari standard di mercato.

     

    In alcune rinomate località turistiche si verificò il passaggio di mano di varie attività alberghiere e di ristorazione. Si registrò anche un singolare fenomeno linguistico: improvvisamente in quei locali si sentirono risuonare parlate siciliane, calabresi e campane, al posto dei precedenti idiomi locali. Del resto ai mafiosi il Centro Nord è sempre piaciuto moltissimo: posti tranquilli dove si può investire e “lavorare” senza problemi, e dove spesso si è ancora convinti che la mafia sia solo una storia di “coppole storte”, un relitto feudale del Sud arretrato.

     

    Per evitare che la legislazione antimafia diventi un’eterna tela di Penelope, che di giorno si tesse con nuovi provvedimenti e di notte si sfila creando enormi zone di opacità impermeabili alle indagini, sarebbe il caso che questa volta non si ripetessero gli errori del passato e, dunque, si dotasse la magistratura di strumenti idonei per intercettare quelli tra i capitali rientrati che non sono frutto di reati condonabili, ma di altre attività criminose.

     

    Atal fine sarebbe quantomeno indispensabile che la nuova legge imponesse espressamente agli intermediari finanziari (le banche che ricevono i capitali fatti rientrare) l’obbligo di comunicare i nominativi dei soggetti “scudati” all’Anagrafe centralizzata dei rapporti finanziari istituita presso l’Agenzia delle entrate, e che l’Anagrafe provvedesse a contrassegnare tali nominativi con un codice convenzionale in modo da consentirne l’immediata individuazione.

     

    Attualmente tale obbligo è previsto solo da una semplice circolare del 2007, che già in tanti si sono affrettati a ritenere non applicabile in quanto non espressamente richiamata dal decreto legge 78/2009 che prevede il nuovo scudo fiscale. Coloro che faranno rientrare o regolarizzeranno capitali derivanti da reati non punibili, non avranno nulla da temere da una simile operazione di trasparenza, giacché la legge garantisce loro l’immunità penale e fiscale. D’altra parte rendere immediatamente “visibili” alla magistratura i nominativi dei soggetti scudati, offrirebbe la possibilità di verificare - nei modi e con le garanzie previste per le indagini penali - se tra costoro si celino prestanome e riciclatori di indagati per reati di mafia ed altri gravi reati, e di sventare così il tentativo di approfittare indebitamente dell’opportunità offerta dalla nuova legge per “ripulire” sotto banco denaro sporco.

     

    Continuare invece a garantire l’anonimato ai soggetti scudati, affievolire per gli intermediari finanziari o addirittura eliminare l’obbligo di segnalare le operazioni sospette potrebbe essere frainteso come un pericoloso cedimento alla cultura dell’omertà, oltre che aprire di fatto un varco incontrollabile al riciclaggio di capitali illegali.

     

    Si correrebbe così il rischio di cadere dalla sindrome della tela di Penelope nella più grave patologia della perturbante doppiezza di uno Stato che prima chiede ai cittadini di esporsi coraggiosamente in prima persona denunciando le richieste estorsive, e poi li invita a voltarsi dall’altra parte quando si tratta di “fare cassa”, accettando il rischio di “regolarizzare” anche gli introiti delle estorsioni. Perché, si sa, “pecunia non olet”.

     

    di Roberto Scarpinato - Pm presso la Direzione Antimafia di Palermo- (Il Fatto Quotidiano n°7 del 30 settembre 2009)

     

    http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamwar...x?id_blog=96578

     

    è un regalo alla mafia superiore persino al ddl intercettazioni

     

    300 MILIARDI DI EURO torneranno in Italia protetti dallo scudo fiscale di Tremorti. Lo Stato incasserà il 5% per il condono. Soldi di cui non si sa nulla, con tutta probabilità mai tassati. Di chi sono questi capitali? Conoscete qualche operaio, impiegato, elettricista, meccanico, parrucchiere con decine di milioni in qualche paradiso fiscale. Insomma, conoscete qualche LAVORATORE che godrà dello scudo di Tremorti? Chi paga le tasse al 15/27/35/50% ha diritto di sapere nomi e cognomi degli esportatori di capitali e le origini del malloppo. Vogliamo la lista pubblicata sui giornali per legge, altro che impunità e anonimato.

    Tremorti ha affermato: "Non credo che la criminalità si servirà di questo strumento. I capitali criminali o sono in Italia perfettamente sbiancati o continueranno la loro attività all'estero". NON CREDO? Un ministro dell'Economia che non crede che su 300 miliardi vi siano capitali mafiosi, di bancarottieri, di evasori totali, frutto del riciclaggio, denaro sporco? Ma chi crede di prendere per il culo? Questo condono di Stato è, fino a prova contraria, un condono alle mafie.

    Franceschini Boccon del Prete ha detto in Parlamento, prima che lo scudo fiscale è: "uno schiaffo in faccia a tutti gli italiani che pagano onestamente le tasse". Dalle parole ai fatti. La cosiddetta opposizione, su proposta dell'Italia dei Valori, ha chiesto il voto alla Camera per l'incostituzionalità dello scudo fiscale. Se i 280 deputati di PD, IDV e UDC fossero stati presenti lo Scudo Tremorti sarebbe stato bocciato. Ma erano al bar, al ristorante, forse ad Arcore per pubblicare un libro con Mondadori o farsi intervistare in prima serata su Canale 5

     

    tratto sul blog di Grillo

  12. si non ho nulla da dire sulle sue querele (ne ha tutti i diritti, anche se nel resto d'europa un premier che quereli i giornali è rarissimo) mi rifacevo al discorso delle TV in mano sua.

     

    Berlusconi ha appena detto che Santoro gli procura migliaia di voti. Se è vero non capisco perchè tenta di tutto di rinchiuderlo assieme al suo programma.

    Dal canto sua Santoro annuncià che la D'Addario sarà da lui domani

     

    PS

    ha dichiarato che sono pronti nuovi aiuti all'auto.

     

    Il mercato dell'auto bisogna lasciarlo morire... campa a aiuti statali.

    E' intollerabile, non si uò cambiare macchina all'anno sennò loro falliscono...

    e che falliscano

  13. A seguito di una serie di azioni legali del primo ministro italiano contro numerosi giornali italiani ed europei, il Parlamento Europeo ha deciso di studiare il 7 Ottobre la possibilità di prendere una posizione verso il rischio di una violazione del pluralismo e dell'indipendenza dell'informazione. Il 22 Ottobre una risoluzione verrà presentata in assemblea plenaria, e chiediamo ai nostri colleghi europarlamentari di sostenerla.

     

    La questione della libertà e pluralismo dell'informazione in Italia è necessariamente una questione di interesse europeo. La mancanza di una risposta europea rappresenterebbe una minaccia diretta al diritto di libertà d'espressione in tutta l'Unione europea, metterebbe in pericolo i progressi compiuti nei paesi dell'ex Unione Sovietica accolti nell'Unione, e limiterebbe l'autorità di qualsiasi condanna europea verso il controllo della stampa nel resto del mondo.

     

    Le istituzioni europee hanno l'autorità di condannare le intimidazioni alla stampa in Italia e di aprire una procedura legale secondo l'Articolo 7 dei Trattati. L'interesse che dimostrano verso la situazione in Italia non è sintomo di endemica anti-italianità, ma segnale di una forte preoccupazione per la possibile lesione di una delle libertà fondamentali su cui è costruita l'Unione Europea in uno dei suoi paesi fondatori.

    repubblica.it

    finalmente se ne parlerà a Strasburgo di come viene vessato e minacciata l'informazione libera in Italia.

  14. ROMA - Franceschini, il segretario uscente del Pd, denuncia irregolarità "gravi" in Calabria: i congressi dei circoli, in particolare a Reggio Calabria, ma anche a Vibo, sono da azzerare. E la sua mozione, così come il candidato alla segreteria regionale, Pino Caminiti, si ritira, non parteciperà più alla gara in quella regione. Fino a quando i "garanti" da Roma non andranno a vedere cosa sta davvero accadendo.

     

    Ettore Rosato, che della campagna elettorale di Franceschini è il coordinatore, spiega: "Così torna il partito dei capibastone. C'è in Calabria un braccio di ferro sulle regole e le cose sono diventate ingestibili: gli iscritti non sono informati delle convocazioni; non possono partecipare".

     

    Accuse pesanti che Ignazio Marino, il senatore-chirurgo, sfidante di Dario Franceschini e di Pierluigi Bersani alla leadership dei Democratici, rincara: "La Calabria è un ascesso che sta contagiando il congresso del Pd: o s'interviene annullando i voti dei circoli o si manda in setticemia l'intero corpo del partito". Marino ha le segnalazioni che gli hanno mandato i suoi "da giù", e che descrivono circoli in cui i votanti sono stati più degli iscritti; allestite tre cabine e su ciascuna segnalato il nome del candidato, alla faccia della segretezza del voto; pacchetti di voti convogliati su questo o su quello. "A Bersani chiedo di assumersi la responsabilità politica di dire "io i voti della Calabria non li voglio"; mentre l'attuale segretario Franceschini azzeri quei congressi calabresi".

     

    Anche il candidato per la segreteria regionale mariniano, Fernanda Gigliotti si è ritirata, dopo avere raccontando che nel circolo di Catanzaro i votanti (stragrande maggioranza pro Bersani) sono stati più degli iscritti.

     

    La fibrillazione cresce con l'avvicinarsi della data del congresso dell'11 ottobre, a cui seguiranno le primarie del 25. Le polemiche sulle tessere manovrate, i capibastone, le votazioni fantasma non solo in Calabria ma anche in Campania, montano. Bersani è in vantaggio e i bersaniani reagiscono: "Serve responsabilità e fiducia negli organismi di controllo", avverte Filippo Penati. "Non si butti fango e veleno sul congresso, non si fa", ammonisce Nico Stumpo che è nel comitato dei garanti.

     

    E Maurizio Migliavacca, anche lui bersaniano, nel suo ruolo di presidente del comitato di garanzia, invita a "evitare polemiche politiche, e a sottoporre i casi concreti: niente sarà tralasciato". Per i supporter di Bersani è la sconfitta a provocare queste reazioni. Replica Rosato: "Finite le qualificazioni, comincia il campionato, cioè le primarie e lì la partita per Franceschini è aperta. In Calabria c'è una omogeneità tra l'amministrazione Loiero e lo svolgimento dei congressi locali".

     

    Massimo D'Alema, grande elettore di Bersani, non entra nelle beghe interne, parla di politica e scommette: "Berlusconi perderà la prossima volta". Pensa a una coalizione che vada dai dipietristi all'Udc. "Altre scosse? Troppe ne vedremo". Gli chiedono dell'inimicizia tra lui e Veltroni. "Walter ti stimo - accetta di rispondere - Ti voglio bene".

     

    http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/p...e-iscritti.html

     

    in quei circoli accade di tutto, non a casa le primarie sono indubbiamente una farsa

  15. Sfogliando Il Fatto QUotidiano in prima pagina c'è un interessante articolo di Luca Telese

    Ieri si votava la pregiudiziale sullo scudo fiscale proposta dall'Italia dei Valori.

    Risultato: presente 485 votanti 482.

    Nei banci della maggioranza mancavano 70 deputati, peccato che un parlamentare del PD su 4 era altrove. Tutti presenti i dipietristi. l'UDC aveva 8 assenze su 27. Bastavano meno di 30 deputati per seppellire il condono

    Domani il Fatto pubblicherà i nomi degli assenteisti ( tra cui spiccano D'Alema che se c'è d'aiutare Silvio c'è sempre, o non c'è dipende dove è più utile, il suo vice Bersani e Franceschini).

  16. - ha detto falsità?

    - ha detto cose di cui vergognarsi (lui)?

    - ha detto cose su cui non si poteva ribattere (c'era il rappresentante del PDL Bocchino, una delle massime cariche del partito, in studio: con B chi c'era?)?

    riferito a Vespa si, a Santoro no

     

     

    da redazione di annozero

    Dedicato a tutti quelli che si indignarono per la nostra puntata su Gaza

     

    Ricordate le polemiche scatenate dalla nostra puntata sull’Operazione Piombo Fuso lanciata da Israele contro Gaza? Ricordate la guerra dei bambini? Per fare luce su questi fatti, L’Onu ha inviato a Gaza una Missione di indagine guidata dal Giudice Richard Goldstone, di origine ebrea, ex procuratore capo del Tribunale per i Crimini Internazionali di Yugoslavia e Ruanda. Il 15 settembre, la Missione Onu ha reso pubblico il suo rapporto finale. Noi avevamo mostrato le immagini di morti e feriti che erano stati colpiti dalle Forze Israeliane a Jabalya. Ecco cosa scrive su quest’episodio il Rapporto della Missione Onu.

     

    La Missione Onu ha esaminato il bombardamento a colpi di mortaio dell’incrocio stradale di Fakhura a Jabalya, sito accanto ad una scuola dell’Agenzia per il Soccorso ed il Lavoro delle Nazioni Unite, che all’epoca era adibita a rifugio e ospitava più di 1300 civili. Le forze israeliane hanno lanciato almeno 4 colpi di mortaio in risposta a colpi di mortaio lanciati da Palestinesi, secondo dichiarazioni delle autorità israeliane (…). Il lancio di 4 colpi di mortaio per cercare di uccidere un piccolo e specifico gruppo di individui in un luogo ove un gran numero di civili stavano svolgendo le loro attività quotidiane e nei pressi del quale erano ospitate 1368 persone non può in alcun modo essere considerata un’azione compiuta da un comandante ragionevole che abbia valutato le eventuali accettabili perdite di civili in paragone ai vantaggi militari cercati. La Missione perciò ritiene che gli attacchi siano stati indiscriminati e in violazione delle leggi internazionali, e che abbiano violato il diritto alla vita dei civili Palestinesi uccisi in quegli attacchi.

     

    Noi abbiamo mostrato l’intervista a una bambina, Hamal Samouni, che raccontava come l’esercito israeliano avesse attaccato la sua casa, ucciso a sangue freddo suo fratello e ferito lei stessa. Ecco cosa scrive su quest’episodio il Rapporto della Missione Onu.

     

    La Missione ha svolto indagini sul bombardamento di una casa in cui civili Palestinesi erano stati costretti a riunirsi dalle forze israeliane e sull’uccisione a colpi di arma da fuoco di civili che stavano cercando di lasciare le loro case per rifugiarsi in un luogo più sicuro, che agitavano una bandiera bianca, o a cui, in alcuni casi, gli stessi israeliani avevano dato l’ordine di allontanarsi (…). La Missione reputa che la condotta delle Forze Armate Israeliane costituisca una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra poiché hanno compiuto uccisioni premeditate di civili e hanno causato grandi sofferenze a persone protette, azioni tali da fare sorgere responsabilità criminali individuali. Reputa anche che l’uccisione arbitraria di civili Palestinesi sia una violazione del diritto alla vita.

     

    E conclude:

     

    In base ai fatti raccolti, la Missione reputa che le Forze Israeliane abbiano commesso numerose violazioni delle leggi umanitarie internazionali e delle leggi dei diritti umani.

     

     

    Ma il rapporto della Missione ONU merita di essere letto dall’inizio alla fine.

    http://www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html

     

     

    il rapporto ONU

    http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcou...FMGC_Report.pdf

     

    evito di rispondere a eventuali domande visto il linciaggio riservato a chi critica Israele e i suoi modi, cosa che ho già visto fare e non voglio entrarvi

  17. Un fiume di armi si riversera' dalla Russia al Venezuela. Le fonti ufficiali del Cremlino hanno assicurato che la visita di Hugo Chavez a Mosca non e' servita a firmare accordi specifici, ma il tema del riarmo di Caracas e' stato affrontato dal presidente venezuelano e dal suo omologo russo. Dmitri Medvedev si e' affrettato ad assicurare che il suo Paese e' pronto "a fornire al Venezuela le armi che il Venezuela chiedera'". "Nell'ambito del rispetto delle norme internazionali" si e' preoccupato di precisare poco dopo l'inquilino del Cremlino.

     

    "Fino ad ora siamo stati schiavi delle azioni dell'impero yankee" ha detto l'uomo forte di Caracas, "adesso quello che facciamo e' di aumentare il nostro potenziale militare".

     

    La corsa agli armamenti in America Latina e' uno dei temi caldi nella politica internazionale, anche se alcuni analisti statunitensi tentano di ridimensionare l'allarme: gli arsenali sudamericani sono vecchi di 40-50 anni e i governi li stanno solo riammodernando. Il Cile ha pero' gia' protestato contro il riarmo venezuelano e ha a sua volta ordinato caccia di seconda mano in Europa. La scelta di Chavez e' invece stata quasi naturale: dopo aver riconosciuto le repubbliche separatiste di Ossezia del Sud e Abkhazia, e dopo la sigla di un'intesa tra un consorzio di compagnie petrolifere russe e la venezuelana Pdvsa per sviluppare le aree estrattive lungo le sponde dell'Orinoco, era logico che per il riarmo si rivolgesse alle fabbriche russe. E non si tratta solo di armi leggere: Caracas e' pronta a ordinare carri armati T-72 e T-90 oltre a sommergibili classe Kilo, mezzi corazzati Bmp-3, elicotteri Mi-8 e batterie di missili anti-nave. "Che male c'e' a vendere i carri armati?" ha scherzato Medvedev, "non c'e' dubbio che noi abbiamo ottimi carri armati e se i nostri amici li vogliono, noi glieli daremo".

     

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=131634

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