Vai al contenuto

Leviathan

Membri
  • Numero contenuti

    4.634
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    1

Risposte pubblicato da Leviathan

  1. Che evidentemente conta di più delle sentenze del T.A.R. del Lazio e della Corte dei conti!!! :rotfl::rotfl::rotfl:

     

    come ti ho già detto Visco venne assolto per i reati contestati in questa vicenda

     

    Il generale Roberto Speciale, ora senatore PDL, è stato assolto dalla Corte dei Conti per il carico di spigole aerotrasportato in Trentino. Le spigole dirette alla scuola alpina del passo Rolle su ATR42 non hanno prodotto danni all'erario. I giudici hanno stabilito che il trasporto di pesce è avvenuto "per usi istituzionali" e che per "la consegna del carico ittico può ritenersi del tutto plausibile, e comunque rientrante nella di­screzionalità del Comandante, la circostanza di un 'omaggio' alimentare agli allievi della Scuola Alpina". La spigola fresca nelle Alpi è merce rara e i militari devono mangiare polenta e camoscio anche d'estate. Speciale è un benefattore alimentare. La spigola è ormai parte delle istituzioni.

     

    riabilitato un corno... assolto è e rimane quello che è

  2. quoto la lettera al 100 % prima di Berlusconi la destra italiana era rappresentata gloriosamente dal MSI, era una cosa seria, ora grazie a Fini è inqualificabile quello che è diventato il partito erede...

    è triste tutto ciò...

     

    Pensate davvero che sotto Almirante si votata a favore dei delinquenti, delle cosche, o che si votasse per le immunità?

    o che Gasparri diventasse un alto membro del partito? (per dirne uno)

  3. madmike io le accuse ai magistrati da parte di persone scoperte con le mani nella marmellata non le reggo.

    Vendola non è indagato, ma fatto sta che ha dovuto riazzerrare la giunta caduta sotto avvisi di garanzia...

     

    E fin qui si può stare, ma che arrivi a sparare a zero su un magistrato no, il centro sinistra non può essere la brutta copia del centro destra che è già la brutta copia del pentapartito pre- tangentopoli

     

    La notizia, intesa come fatto sorprendente, tipo uomo che morde cane, è la lettera aperta di Nichi Vendola, governatore della Puglia e segretario di Sinistra e Libertà, a uno dei pm antimafia di Bari che indagano sulla sua vecchia giunta, Desirèe Digeronimo. Farà piacere agli elettori della cosiddetta “sinistra radicale” sapere che il loro leader definisce un’indagine giudiziaria “strumento di una campagna politica e mediatica che mira a colpirmi”, a “costruire scientificamente la mia morte”, in cui “i briganti prendono il posto dei galantuomini”. Dopodichè pretende di scegliersi il pm che più gli aggrada, intimando alla Digeronimo di “astenersi per la ovvia e nota considerazione che la sua rete di amici e parenti le impedisce di svolgere con obiettività l’inchiesta”. Le insegna il mestiere, invitandola a spogliarsi di “una mole di carte trattenute dalla Procura antimafia” mentre avrebbero “attinenza con eventuali profili di illiceità nella Pubblica Amministrazione”. La accusa di aver acquisito “atti che costituiscono il processo di gestazione di alcune leggi, come se le leggi fossero sindacabili dall’autorità inquirente”. E conclude brillantemente con un ultimo copia-incolla del prontuario berlusconiano anti-giudici: “polverone”, “spettacolarizzazione delle indagini”. Mancano solo il “giustizialismo” e la “giustizia a orologeria”, e poi pare di sentir parlare un Berlusconi, un Ghedini o un Bondi qualsiasi. Il tutto dalle labbra di Nichi Vendola, già icona dell’antimafia “de sinistra”, già paladino della legalità e della questione morale, già animatore degli incontri di “Libera” con don Ciotti e col fior fiore della magistratura più impegnata. E’ bastato che i magistrati cominciassero a ronzare nei suoi paraggi, e il compagno Nichi è diventato come tutti gli altri politici. Un Berlusconi Rosso. Che non ce l’ha, beninteso, con la magistratura in generale né con tutti i magistrati: solo, bontà sua, con quelli che si occupano di lui o dei suoi amici. Proprio come il Cavaliere, il quale non s’è mai permesso di prendersela con i pm di Vipiteno o di Peretola: ma solo con quelli di Milano, Palermo, Napoli e via via delle altre procure che s’imbattono nei reati suoi e della sua corte.

     

    Naturalmente la pm Digeronimo, iscritta a Magistratura democratica (la corrente che Berlusconi considera popolata di “toghe rosse”…) non ha il dono dell’infallibilità: può darsi che abbia commesso errori, e perfino abusi. Nel qual caso, a un potente come il governatore di Puglia, non mancano le sedi a cui rivolgersi: il Csm (ultimamente molto sensibile alle lagnanze dei politici contro i magistrati che indagano “troppo”), i vertici della Procura di Bari, il Gip, il Riesame, l’Appello, la Cassazione e così via. Il fatto è che di questi abusi e/o errori, nella sua incredibile lettera aperta al “suo” pm, non c’è traccia. La competenza del pool antimafia o di quello specializzato nei reati contro la Pubblica amministrazione la decide il procuratore capo, non l’amico degli indagati. Le indagini sulle leggi regionali non violano affatto l’insindacabilità - prevista dalla Costituzione - dei “voti dati” nelle assemblee elettive: se uno, per dire, si vende una legge in cambio di tangenti, è un corrotto e deve finire in galera. Ciò che viene punito non è l’aver votato una legge, ma l’aver ricevuto qualcosa in cambio. Le leggi, tanto per essere chiari, si fanno gratis, non a pagamento. Quanto alla “spettacolarizzazione dell’inchiesta”, non si capisce di che parli questo signore: non risultano interviste della pm incriminata, risulta invece che la sua indagine sia stata doverosamente seguita da alcuni mass media, visto che riguarda un vorticoso malaffare intorno alla giunta Vendola. Ma questa si chiama informazione, non spettacolarizzazione. Quanto, infine, alla “rete di amici e parenti” che dovrebbe indurla a sloggiare, Vendola avrebbe il dovere di fare nomi e cognomi, anziché alludere con linguaggio obliquo: finora si sa che la Digeronimo era sposata con un imprenditore poi finito in politica col centrodestra, da cui però è separato da 8 anni, e che fra i suoi amici c’è la sorella di Vendola, Patrizia. Tutto qui o c’è dell’altro?

     

    Se non ci fosse dell’altro, verrebbe da dubitare della sanità mentale di un leader che in un sol giorno, con una sola lettera di nessuna utilità per lui e per la sua parte politica, ha buttato alle ortiche un patrimonio di credibilità conquistato in vent’anni di battaglie anche nobili. Ha gettato nella costernazione milioni di elettori che l’avevano votato proprio perché si illudevano di una sua “diversità” dal resto della casta politicante. E ha fornito il destro a gente come Fitto e Gasparri di rinfacciargli, rispettivamente, “un atto arrogante e intimidatorio” (parola di uno che ha fatto sguinzagliare gli ispettori di Alfano contro i magistrati che lo stanno processando) e “un linguaggio mafioso” (senti chi parla). Intanto ha seguitato a non rispondere alle questioni politiche (quelle penali si vedranno) grosse come una casa che hanno dato via allo scandalo della Sanità pugliese: il suo assessore dimissionario Alberto Tedesco, di cui opposizioni e Idv denunciavano da anni i conflitti d’interessi famigliari, sempre difeso da Vendola finchè fu inquisito per corruzione e dunque prontamente promosso senatore dal Pd; e i rapporti di alcuni compagni di partito del governatore con dei personaggi finiti sott'inchiesta dopo che un giornalista coraggioso Alessio Dipalo era stato minacciato e picchiato. Il mese scorso Nichi sembrava aver compreso la portata dello scandalo, infatti aveva azzerato l’intera sua giunta, rifacendola tutta nuova. Tutta, tranne un elemento: se stesso. Squadra che perde si cambia, fuorchè l’allenatore-presidente che l’ha scelta. Comodo battere il "mea culpa" sul petto degli altri.

     

    http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

  4. la prossima tappa è la crisi delle carte di credito.

    In una riunione sindacale, uno della CGIL mi disse (era dicembre 2008) che ci sarebbero stati problemi di insolvenza con le carte di credito...

     

    Insomma le crisi gli esperti le fiutano anni prima e tutti fanno finta di niente e i sorpresi quando arriva...

     

    Il crescente livello del tasso di insolvenza legato alle carte di credito negli Stati Uniti rischia di aprire un nuovo fronte della crisi economica. E anche in questo caso il contagio potrebbe estendersi all'Europa. L'Italia è meno coinvolta di altri paesi europei, ma anche le nostre famiglie ricorrono sempre più a prestiti dalle banche. La creazione dell'istituto del fallimento del debitore potrebbe essere una soluzione e uno strumento utile per le famiglie in difficoltà. A condizione di disincentivare i comportamenti opportunistici ponendo un filtro per l'ammissione alle procedure fallimentari.

     

     

    E’ stato dato ampio spazio dalla stampa nazionale alla notizia dell’allarmante livello del tasso di insolvenza legato alle carte di credito: secondo i dati forniti dal Fondo Monetario Internazionale, il 7% dei 1727,7 miliardi di Euro circa anticipati dai circuiti bancari e dalle società di credito ai consumatori europei non sarà rimborsato. A questi fanno da contraltare i dati provenienti dagli Stati Uniti con un tasso di insolvenza pari a 14 punti percentuali.

    In particolare, i dati peggiori si hanno nel Regno Unito e a darne conto è il Financial Times che, citando i dati forniti dagli analisti di Moody's, rivela come il tasso di insolvenza sia passato dal 6,4% del maggio 2008 ai 9,37 punti percentuali registrati nello stesso mese durante il 2009. Il timore è che questo possa essere il preludio di una crisi più ampia in grado di interessare buona parte dei paesi europei e ricalcare almeno in parte quanto avvenuto negli Stati Uniti negli ultimi tempi, rallentando l'auspicata ripresa dell'economia nel vecchio continente.

    continua su

    http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001232.html

     

    Typhoon, i grandi "esodi" mi paiono le solite balle dei tg asserviti nostrani, lavoro in riviera e chi va bene ha il 20% in meno dei turisti. Vieni a girare la sera sul lungomare...

  5. apparte l'imbarazzo dei due paesi sul fatto che Berlusconi se ne prende il merito...

     

    I russi vendono armi alla Libia

    Mosca, Russia - Si aspettano nuovi sviluppi con la Libia

    (WAPA) - Rosoboronexport, agenzia russa che si occupa delle esportazioni militari, prevede per il 2009 vendite di aerei ed elicotteri per circa 2,6 miliardi di dollari, facendo di questo settore quello più proficuo in assoluto. Recentemente Alexander Fomin, responsabile del servizio per la cooperazione militare di Mosca, aveva dichiarato di aspettarsi esportazioni per un totale di circa 8 miliardi quest'anno (vedi AVIONEWS), anche se è più probabile che la cifra finale si attesti sui 6,5 miliardi.

     

    "L'aviazione è sempre stato un punto di forza di Rosoboronexport -ha spiegato il vice-direttore generale dell'agenzia, Alexander Mikheyev, al giornale ufficiale 'Arms Export Journal'- ed il 2009 non farà eccezione. Le vendite di aerei, secondo le nostre previsioni, rappresentano il 40,6% del totale delle esportazioni".

     

    India, Cina, Malesia, Algeria e Venezuela restano i principali clienti delle industrie russe in questo campo, ma l'agenzia sta tentando di espandere il proprio mercato. "Ci aspettiamo grandi opportunità in Libia -ha aggiunto Mikheyev- perché i caccia di produzione sovietica e russa sono ancora la spina dorsale delle forze aeree di quel Paese".

     

    Attualmente la Libia, secondo alcune fonti, sarebbe in possesso di caccia MiG-21, MiG-23, Su-22, Su-24, elicotteri da attacco ed aerei da trasporto. "Attualmente la Libia -ha proseguito Mikheyev- è interessata ai caccia multiruolo MiG-35 e Su-35, ad elicotteri da attacco ed a sistemi di difesa aerea". (Avionews)

     

    http://www.avionews.it/index.php?corpo=see...mante=index.php

  6. MOSCA - Sale nuovamente la tensione tra Russia e Georgia. Il ministero della Difesa russo ha minacciato l'uso della forza militare nei confronti di Tbilisi se "proseguiranno le provocazioni contro la popolazione dell'Ossezia del Sud e contro i soldati russi". In mattinata il vice ministro della Difesa della regione secessionista aveva riferito di un attacco dei militari georgiani contro un posto di osservazione sudosseto. Due colpi di mortaio, aveva detto Ibragim Gasseyev, sono stati sparati dalla georgiana Ditsi, al confine con il villaggio osseto di Eredvi. "Ciò", aveva detto il vice ministro, "dimostra che la Georgia continua a mettere in atto provocazioni".

     

    In un duro comunicato, che arriva a pochi giorni dal primo anniversario della guerra con la Georgia, il ministero della Difesa russo ha denunciato l'intensificarsi di spari e lanci di razzi dal territorio georgiano contro la capitale sudosseta Tskhinvai, minacciando di intervenire contro Tbilisi. E parla di situazione analoga a quella che precedette il conflitto armato di un anno fa, e mette chiaramente in guardia Tbilisi dal continuare nelle sue "provocazioni".

     

    http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/e...gia-russia.html

  7. non rispondo nemmeno a interventi così ridicoli e vergognosi per un simile forum

     

    Solo una parte trascurabile dei capitali rientrati in Italia con gli scudi fiscali dei primi anni Duemila si è diretta verso investimenti a rischio nell'economia reale. Del terzo scudo potrebbero ora approfittare le holding mafiose. Legalizzando a costi molto bassi somme che potrebbero alimentare circuiti di usura e di appropriazione di aziende in difficoltà. Nel Mezzogiorno avremmo così il paradosso di misure apparentemente di lotta alla criminalità organizzata, ma che invece finirebbero per facilitare l'aggressione a quel che resta di economia legale.

     

    Le perduranti difficoltà di accesso al credito, denunzia il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, favoriscono fenomeni di usura e scalate alla proprietà di aziende, grazie alla disponibilità di liquidità acquisita illegalmente.

    Sono due fenomeni molto diffusi elevati nel Mezzogiorno dove, secondo recenti dati, sono a rischio usura 500 mila famiglie e 600 mila piccoli imprenditori. (1)

     

    CAPITALI RIENTRATI E INVESTIMENTI

     

    Come si collega a questa situazione l’imminente rientro di capitali illecitamente esportati all’estero, il cosiddetto scudo fiscale ter, inserito nel pacchetto anticrisi? L’entità dei capitali italiani riparati nei paradisi fiscali, dopo i primi due scudi fiscali (2001-2003) che riportarono in Italia circa ottanta miliardi, non è facilmente stimabile: si parla di circa 500 miliardi di euro attualmente nei conti off-store di società e trust di tutto il mondo. E ne dovrebbero rientrare tra i 60 e i 100 miliardi.

    Nella precedente esperienza si valuta che le somme rientrate in Italia non si sono dirette, o lo hanno fatto solo in parte trascurabile, verso investimenti a rischio nell’economia reale. Val la pena ricordare che i precedenti scudi fiscali tendevano a recuperare capitali fuggitivi per paura di una svalutazione dell’euro. Questo terzo scudo fiscale è dedicato a capitali che hanno cercato, con successo, soprattutto di sottrarsi all’imposizione fiscale.

    Quel che interessa il Mezzogiorno non è tanto la quota spettante del “tesoretto” sanato quanto il pericolo che lo scudo fiscale si risolva a favore del crimine organizzato e vada ad alimentare circuiti di usura e di appropriazione di aziende in difficoltà.

    Cosa sappiano della sorte effettiva toccata agli ottanta miliardi della passata manovra? Sono stati incamerati dal sistema bancario, sostiene il sostituto procuratore nazionale anti-mafia, Alberto Cisterna, senza che ne sia scaturito un numero significativo di operazioni sospette (meno di cento, in realtà). E senza alcun serio monitoraggio, continua Cisterna, sulle costituzioni delle provviste all’estero, sui loro titolari in Italia, sulle destinazioni degli impieghi ripuliti, con effetti negativi sul contrasto alla legalità. (2)

     

    IL PERICOLO DELL'ANONIMATO

     

    Proviamo a formulare una sintesi delle diverse posizioni sul punto. Il governo, a buon diritto, vanta il fatto che ora tutte le attività finanziarie detenute nei paradisi fiscali si presumono costituite, salvo la prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione e che sono esclusi dai benefici dello scudo fiscale 2009 i proventi di ogni tipo di reato. Dunque, sempre secondo il governo, le sanzioni contro i patrimoni della mafia hanno raggiunto livelli di inedita severità.

    Guardiamo alla questione sotto un altro profilo, riportandoci alle argomentazioni di Cisterna. L’azione del governo contro i patrimoni illegali serve a poco, viene osservato, se contestualmente non se ne accompagna il rientro con misure investigative e di controllo. Resta trascurato il tema che riguarda la predisposizione di strumenti d’indagine per individuare le ricchezze illegali. E sul piano delle risorse investigative non s’intravede alcuna prospettiva di potenziamento così come l’imminente intervento sulle intercettazioni rischia di lasciare sguarnite le indagini sulla criminalità economica e sui reati dei “colletti bianchi” contigui alla mafia: bancarotta, falso in bilancio, riciclaggio. Qualcuno obietta che nell’ambito di una manovra di rientro dei capitali è assai difficile distinguerne la natura. Ma, viene ribattuto dagli esperti, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza sarebbero in grado, se ci fosse la cosiddetta volontà politica, di progettare e realizzare un sistema di controlli tali da garantire la tracciabilità di capitali in rientro e stabilire gli effettivi titolari dei conti correnti.

    È improbabile che lo scudo fiscale 2009 faccia rientrare capitali nel Mezzogiorno utili per sostenere la sua economia. Èinvece possibile che holding mafiose, approfittando dell’anonimato che caratterizza il provvedimento, approfittino dell’opportunità di poter utilizzare patrimoni “parcheggiati” all’estero e ora, “sdoganati” a costi risibili, per creare circuiti finanziari paralleli, approfittando di un “credit crunch”, che nel Mezzogiorno, per paradosso, gli istituti bancari negano, ma in tanti soffrono. E sarebbe opportuno che l’Antimafia ufficiale, giustamente impegnata oggi su “papelli” e “agende rosse”, rivolgesse un occhio attento anche a misure apparentemente di lotta alla criminalità organizzata ma che invece, a ben vedere, ed anche questo è un paradosso, potrebbero facilitare l’aggressione a quel che resta nel Sud di economia legale.

     

    http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001227.html

  8. Basta ed avanza questa sola affermazione, per qualificarti per quello che sei!!!

     

    parla chi, vigliaccamente quanto ridicolmente, si attacca ad errori di battitura per controbbatere!

     

     

    Basta ed avanza questa sola affermazione, per qualificarti per quello che sei!!!

    è un mio diritto e lo uso come mi pare e piace, se tu ci rinunci affar tuo, questo diritto fondamentale è attualmente in pericolo da una maggioranza che rimpiangendo i modi del 900', dimostra un insano e profondo amore nella censura totalitaria.

     

    anzi, forse neanche sai che differenza c'è tra una sentenza di primo grado ed una sentenza definitiva!!!)

     

    è pur sempre una sentenza, un atto del tribunale di questa repubblica

  9. mi sto scompisciando...

     

    Io sarei razzista per aver detto cose ovvie ovvero:

    1) In Sicilia ci sono brogli elettorali di stampo mafioso (vedasi sentenze e atti)

    2) la mafia nè controlla buona parte delle istituzioni con la complicità della politica locale e nazionale

    3) i soldi destinati al meridione finiscono alle cosche (vedesi i finanziamenti europei per i depuratori)

    4) Fi/PDL ha cercato, ottenendolo, l'appoggio di cosa nostra (vedesi sentenza definitiva della Cassazione sul caso Dell'Utri e altre)

     

    il nostro picpus fa finta di non vedere chi sono i veri razzisti.

    Chi sono?

    Deputato della lega: che puzza i napoletani

     

    mi pare sia lo stesso contrario ai matrimoni misti tra la razza settentrionale e quella meridionale...

    non trovo il link ma c'era un intervista simile che postai quà nel forum secoli fa...

    come mai di loro non dici nulla?

    perché governano insieme a B. ?

     

     

    Senza tener conto delle idiozie razziste di qualche nemico dell'Italia (altro che "Fratelli d'Italia", "Serpenti d'Italia" sarà il suo inno o altro ancora e sappiamo bene quale!

    :rotfl: :rotfl:

     

    So bene che la censura è una cosa per cui andate matti, ogni scusa è buona per tappare la bocca altrui, questa è davvero ridicola, da buon totalitarismo, ma io del mio paese dico quello che mi pare, e non mi importa niente se ne rovina l'immagine (ma ha ancora un immagine questo paese da rovinare?)

     

    edit

    http://comitatolombardo.wordpress.com/2008...azza-inferiore/

  10. abbiamo anche altre questioni:

    - il partito meridionale (classica minaccia secolare di politici vicini alle cosche quando Pantalone manda pochi soldi ) ma

    visto che i soldi per il sud ci sono trovati (appalti ecc...) il progetto sarà annulata

    - i dirigenti Rai (maggioranza PDL) che snobbano miliardi di Murdoch per creare una TV satellitare alternativa

    http://www.libertiamo.it/2009/07/31/rai-sa...-a-caro-prezzo/

     

    dove ci sarà mediaset

     

    immagino già le leggi ad aziendam per cacciare Sky dall'Italia, non è ammessa nè la concorrenza alle aziende del premier nè la libera informazione in questo paese

     

    EDIT

    ancora soldi al meridione in meridione dove non si sa dove vanno...

    La lega dove è?

    Il partito di Forza Italia e' nato su commissione di Cosa Nostra, e' scritto nella sentenza di condanna a nove anni di Marcello Dell'Utri, e la riprova inequivocabile di cio' furono quei 61 seggi su 61 assegnati dall’isola al partito di Arcore alle politiche del 2001.

    Oggi senza i voti della circoscrizione Sud, e della Sicilia in particolare, il Pdl non sarebbe mai andato al governo per ben quattro volte e l’Udc di Totò Cuffaro avrebbe gli iscritti di un circolo Acli.

     

    La minaccia del Partito del Sud è un chiaro monito rivolto a Silvio Berlusconi che non sta facendo, evidentemente, quanto promesso in quell’antico patto di cui Marcello Dell’Utri è stato garante per quasi un ventennio.

     

    Il Partito del Sud è il segnale che gli accordi politici alla base di Forza Italia in Sicilia sono in discussione. A questo segnale se ne aggiungono altri che potrebbero comunque far parte dello stesso puzzle: la monnezza di Palermo, l’agitazione della Giunta, Lombardo, i messaggi di Riina su mandanti di Stato per le stragi di Capaci e via D’Amelio, le dichiarazioni di Ciancimino jr, la recente condanna a 10 anni e 8 mesi per associazione mafiosa di Mercadante, ex deputato di FI, definito dal pentito Giuffrè “la creatura di Provenzano”.

     

    I messaggi lanciati in questi mesi dall’isola parlano chiaro: i 140 milioni di euro a Scapagnini per il fallimento del comune di Catania e gli 80 milioni all’amico Cammarata per scongiurare quello di Palermo non bastano più. E così il Premier promette nuovi soldi alla Sicilia e lo fa ancor prima di spiegare come verranno utilizzati e con quali coperture finanziarie. Evidentemente l’importante è porre l’accento sulla cifra, prima che sulla destinazione e sulla reale disponibilità. Evidentemente le persone a cui è rivolto il messaggio ne conoscono la destinazione.

     

    Venerdì al Cipe saranno sbloccati quattro miliardi per la Sicilia. Lo hanno deciso a palazzo Grazioli durante uno dei tanti vertici privati in cui si dispone di soldi pubblici.

    I commensali del vertice erano: il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per cui la Giunta della Camera martedì ha negato l’autorizzazione a procedere per l’accusa di favoreggiamento; il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che istituì nel 2002 il volo Alitalia Albenga-Fiumicino per arrivare prima da casa al Parlamento; Raffaele Fitto ministro per i Rapporti con le Regioni, indagato dalla Procura di Bari per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti; il fido ministro della Giustizia Angelino Alfano, quello del Lodo e del bavaglio alle intercettazioni, per intenderci; e, “dulcis in fundo”, il deus ex-machina, ringalluzzito da questa nuova aureola con cui ha deciso di reinventarsi a metà tra una rockstar e un attore di B-Movie: Silvio Berlusconi che non necessita di presentazioni poiché è ben noto alle procure di mezza Italia. Ecco, ad una compagine del genere non affiderei neanche il budget per un buffet matrimoniale, figuriamoci quattro miliardi per la Sicilia.

     

    “Per il meridione d’Italia non si è fatto mai abbastanza”: in termini di lotta alla criminalità è vero, ma in quanto a soldi nel meridione d’Italia si sono spesi interi Pil nazionali senza risultati apprezzabili: perché? Nelle mani di chi finiscono questi immensi finanziamenti? E come vengono gestiti? La risposta la sappiamo, basti pensare alle indagini Why Not e Poseidon dell’ex pm Luigi de Magistris, e a centinaia di altre simili, che questo sistema politico non poteva permettersi ed ha ostacolato con ogni sua energia.

     

    La verità è che i soldi in questi decenni non sono stati destinati ai cittadini, né ad opere utili allo sviluppo reale del meridione, né all’imprenditoria giovanile.

     

    Il Sud ha bisogno di investimenti, esteri e nazionali, ma prima bisogna riportarvi la cultura dello Stato, anzi lo Stato, di cui Falcone e Borsellino si erano fatti interpreti. Senza lo Stato e le sue garanzie, i capitali esteri, che spesso costituiscono la risorsa principale per lo sviluppo di importanti aree turistiche, non confluiranno mai nel meridione e quelli statali finiranno sempre nelle mani sbagliate.

     

    http://www.antoniodipietro.com/

     

    e poi se chiedo gli osservatori internazionali...

  11. La Mafia ha fatto vincere varie volte le elezioni a politici in cambio di favori, vedi proprio il caso di Giovanni Mercadante ... chissà come fanno :blink: :blink:

     

    orlando è stato il creatore della " primavera di Palermo

     

    vista la quantità di Brogli di stampo mafioso nel meridione, fattispecie in Sicilia (dove se ci pensa ) non sono accettabili e lo stato non vigila, anzi sembra più interessato alla convivenza

     

    La Mafia ha fatto vincere varie volte le elezioni a politici in cambio di favori, vedi proprio il caso di Giovanni Mercadante ... chissà come fanno

    Proprio per questo non mi fido dei risultati ottenuti laggiù, nè nella vigilanza statale, per questo ribadisco la necessità di osservatori internazionali durante elezioni.

     

    Se ci pensate una rete di controllo in più non è scandalosa, anzi da maggiori garanzie

  12. Quoto e basta dare uno sguardo all'ottimo articolo da me riportato nel post al link che segue, per rendersi conto chi può essere considerato, a pieno titolo, il re degli "infangatori" (e pensare che si è fatto di tutto, per dargli la Presidenza della Commissione di Vigilanza sulla Rai, al fine, forse, di poter meglio fargli coordinare la sua losca attività!!! :thumbdown::furioso: ):

     

    http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=223982 (messaggio n° 85).

     

     

    smentiamo anche questa:

    - Orlando è stato il creatore della "primavera di Praga"

    - creo la rete per ribadire la questione morale

    - rieletto sindaco nel 1993 riuscì ad allontanare le cosche dal comune di Palermo e dalle sue controllate

    - eurodeputato nel 1994 propone norme contro la criminalità organizzata

     

     

    Nel settembre 1998 gli viene conferita la Gran Croce al Merito Civile dal Re di Spagna Juan Carlos.

     

    Nel marzo 1999, a Weimar, in Germania, riceve dal Goethe Institute la “Goethe-Medaille” “per il suo impegno nel perseguimento di una società più giusta e umana e per il contributo reso alla diffusione e alla promozione della cultura tedesca, italiana e siciliana”.

     

    Nel novembre del 1999 è nominato cittadino onorario di Chend Du, nella Repubblica Popolare Cinese.

     

    Nel dicembre del 1999 è nominato Presidente dell’Istituto per il Rinascimento Siciliano

     

    Nell’aprile 2000 il gruppo dei partiti democratici e liberali del Parlamento Europeo gli conferisce l’“European Civic Prize” (“Premio Civico Europeo”) “per il suo impegno contro la criminalità organizzata e a favore del rinnovamento civico di Palermo”.

     

    Nel maggio del 2000 riceve la cittadinanza onoraria della Contea di Los Angeles, negli Stati Uniti.

     

    Nel luglio 2000, a Filadelfia, in Usa, la Federazione Americana degli Insegnanti gli assegna il “Bayard Rustin Human Rights Award” (“Premio per i Diritti Umani Bayard Rustin”) “per aver portato a Palermo la libertà di una ordinata società civile, e per la sua disponibilità a condividere le ‘lezioni di Palermo’ con altri paesi che si trovano ad affrontare analoghe minacce alla democrazia e ai diritti umani”.

     

    Nel settembre 2000, la città di Palermo in Colombia lo nomina sindaco onorario a vita “per averla fatta uscire dal tunnel dell’isolamento e averla introdotta su un cammino di sviluppo economico e sociale agevolando vari interventi da parte della comunità internazionale”.

     

    Nell’ottobre 2001 è nominato professore onorario della Solkan-Saba Orbeliani University di Tbilisi, nella Repubblica della Georgia.

     

    Nello stesso mese di ottobre riceve a St. Petersburg il Premio Pushkin 2001 “per aver fatto di Palermo un centro mondiale di cultura teatrale”.

     

    Dal 2002 Presidente nazionale della FIDAF (Federazione Italiana American Football)

     

    Nel marzo 2002 gli viene conferito il premio “Legion de la libertad” attribuito dall’istituto culturale “Ludwig von Mises” di Città del Messico.

     

    Nel novembre 2004 l’Università di Trier gli ha conferito la laurea honoris causa in filosofia tedesca.

     

    Nel febbraio 2005 riceve dal Centro internazionale di Etnostoria il premio internazionale G. Pitrè.

     

    Nel giugno 2005 riceve dalla città di Osnabrück il premio della pace Erich-Maria Remarque.

     

    Nel novembre 2005 riceve a Teramo il premio nazionale “Paolo Borsellino”.

     

    Dal 2005 è Individual Member di Transparency International con sede a Berlino

     

    Agosto 2006 nell’ambito del festival “Agosto Corcianese” ( Umbria) riceve il premio “L’Umbria nel cuore”

     

    2007 è membro fondatore di European Council on Foreign Relations (ECFR)

     

    Marzo 2008 riceve a Göttingen l’ Humanismus Preis, conferito dalla Società Tedesca di Filologia antica (Deutscher Altphilologenverband)

     

    Settembre 2008 riceve a Colonia il premio Konrad Adenauer

     

    Dire che ha aiutato la mafia è la cosa più rivoltante e disgustosa che si possa dire su questo personaggio,

    Certe balle mi fanno davvero vomitare... Diffamazione di prim'ordine da galera immediata

     

    Tutt'ora quell'uomo vive sotto scorta

     

    @ venon

    non so dove sta la tua fonte ma penso sono informazioni sbagliate ad esempio:

    Anche lo stesso Di Pietro è indagato dalla Procura di Roma - con la tesoriera del partito, l’onorevole Silvana Mura - per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell’Italia dei Valori.

    Lo scrisse anche ilGiornale l'hanno scorso beccandosi una denuncia e da nessuna parte risulti che la Mura sia mai stata iscritta a un registro degli indagati.

     

     

    Qualche ex di sicuro

    Dell'Utri ? Cuffaro (sostenuto dal PDL) ?

     

    La DC prima ha trasformato la Sicilia nel più grande bacino elettorale con le cosche, il PDL ne prese il posto (tra l'altro le persone sono le stesse) , io ci manderei gli osservatori internazionali da quelle parti quando si vota...

     

    In fondo con la mafia bisogna convivere... (lunardi, ministro Berlusconi II)

     

     

    Sul PD

    Voglio vedere la reazione dei vertici ma vedo ormai nulla la differenza con il PDL e non solo sulla moralità e legalità (inesistente)

     

     

    EDIT

     

    Cosa nostra tifa FI?

    Volete una prova?

     

    Sentenza di condanna di Dell'Utri

    « Vi è la prova che Dell’Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi in campo politico e, di contro, vi è la prova che la mafia, in esecuzione di quella promessa, si era vieppiù orientata a votare per Forza Italia nella prima competizione elettorale utile e, ancora dopo, si era impegnata a sostenere elettoralmente l’imputato in occasione della sua candidatura al Parlamento Europeo nelle fila dello stesso partito, mentre aveva grossi problemi da risolvere con la giustizia perchè era in corso il dibattimento di questo processo penale.
  13. Ieri, con un indecente colpo di mano, la Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati ha scippato alla giustizia ordinaria e alle regole costituzionali un pezzo da novanta della sua casta: il Ministro Matteoli. E' un copione gia' visto, la solita storia della casta che si erge al di sopra della legge per farla franca. Questi signori avranno pensato: "dopo aver dato l’impunità a Berlusconi perché non concederla anche ad un suo Ministro?”.

     

    La storia comincia nel 2004, quando Matteoli, allora ministro dell’Ambiente, avvisa il prefetto di Livorno di un’inchiesta a suo carico riguardante la costruzione di un complesso edilizio sull’isola d’Elba: da qui l’accusa di favoreggiamento.

     

    Il Tribunale dei ministri di Firenze dichiara la sua incompetenza sul caso in quanto: “reato non ministeriale”, da far perseguire, quindi, dalla giustizia ordinaria. Ma la casta non la pensa così. In un primo momento, prova a portare in Parlamento il lodo Consolo: l’ennesimo tentativo di salvataggio di un inquisito di razza per via legislativa. Ma l’attenzione di quella parte della stampa libera, che urla allo scandalo e punta i riflettori su questo vergognoso caso, blocca il diabolico disegno.

     

    Ieri la Giunta della Camera avrebbe dovuto attendere la comunicazione dell’archiviazione per non ministerialità del fatto e, non condividendola, avrebbe potuto solo proporre ricorso per conflitto di attribuzioni alla Corte Costituzionale, che avrebbe determinato la natura del reato. Invece, la Camera, usurpando la propria competenza in questa fase anomala per negare l’autorizzazione a procedere, ha abusivamente e furbescamente sentenziato che i parlamentari sono giudici di se stessi e che possono salvarsi a vicenda.

     

    Questa volta l’ennesimo colpo al principio de “la legge è uguale per tutti” è stato sferrato per mano del relatore della Giunta: il deputato del Pdl Maurizio Paniz. Infatti il signore in questione nella sua relazione, votata da tutta la maggioranza, ha sancito due principi: il primo che il reato di cui è accusato Matteoli (favoreggiamento) è ministeriale, giudizio che non compete certamente ad un organismo politico; il secondo che alla magistratura viene negata l’autorizzazione a processare l’esponente del Pdl.

     

    Insomma la Camera non solo si è sostituita alla giustizia, ma addirittura si è pronunciata prima che da parte dei magistrati arrivasse una richiesta in tal senso. Ma evidentemente Matteoli aveva fretta di andare in vacanza.

     

    http://www.antoniodipietro.com/

     

    anche il PD l'ha aiutato VERGOGNA!!!

  14. Quale "Massimale", quello dell'assicurazione?!?!?! :rotfl::rotfl::rotfl:

     

    Non ti offendere, non parlare di cose troppo difficili, che fai cattiva figura!!!

     

     

    come al solito ti nascondi dietro minimi errori per non affrontare il punto... comportamento vergognoso in un simile forum e personalmente lo ritengo pure infantile oltrechè sciocco

     

    No, il "refuso" capita (chissà, come mai, poi, sempre alle stesse persone!) quando si affrontano temi con superficialità!

    che boiata

     

    I refusi capitano a tutti e su tutto, indipendentemente dalla conoscenza della materia, e poi tu saresti l'esperto immagino, che parlava addirittura di guerra tra Procure mesi fa

  15. ... diventano politici (restando magistrati)!!! :thumbdown::furioso:

     

    De Magistris è in aspettativa, e sicuramente il CSM non lo fa tornare giudice del tribunale del riesame di Napoli dove è stato spedito per aver ficcanasato troppo (accade solo qui e nel terzo mondo), la vostra propaganda falsa come poche non prende nemmeno conto dei dati ufficiali dove si evince che

     

    appartenendo Egli ad un casta di privilegiati, non possa essere chiamato a rispondere delle sue spregiudicate azioni.

     

    è una boiata pazzesca come dice Fantozzi riferendosi alla famosa corazzata...

    Fonte: Massimale del CSM

     

    Ve l'ho fatto notare mille volte l'assistenza del massimale, o vi piace ripetere a pappagallo storie sbufalate da decenni?

    Finché non lo dice Bondi Vespa Fede o ilGiornale non ci farete caso al suddetto libro immagino...

  16. è talmente forte la casta dei magistrati che vengono spu*** e criticati da incompetenti su tutti le TV e giornali del cosiddetto "bel paese", cacciati se indagano troppo e fatti saltare in aria con il tritolo se scoprono cose che non si devono sapere.

     

    La tua è aberante propaganda lontano dalla realtà del tuo paese.

     

    Meno male che c'è di Di Pietro, casto e puro!!!/quote]

    non ci sono pregiudicati /condannati nell'IDV e ti faccio notare che sono presenti nel PDL in gran quantità , usati come scudi umani da Berlusconi per difendersi dalla giustizia e rimborsati con un seggio super pagato

  17. E' molto semplice: ci sono persone, come me, che apprezzano provvedimenti che ritengono opportuni.

    Ci sono persone, come te, che si sorprendono (o forse fingono di sorprendersi) di un fatto specifico scoprendo così l'acqua calda ossia che anche gli onorevoli superano i limiti di velocità, non allacciano la cintura, hanno il portaborse in nero, fumano ove non consentito, sputano per terra e magari si concedono un massaggio in spiaggia: del resto, sono italiani anche loro!

    Bravo! ... anche tu hai scoperto l'acqua calda

     

    più che altro ho costatato il vero problema dell'italia, i suoi cittadini che accettano qualunque schifezza e prendono l'ipocrisia come merito altissimo...

     

    EDIT

    e si dovrebbe anche parlare delle volanti senza benzina ne pezzi di ricambio, della sicurezza appaltata a branchi, del riciclaggio di stato sui condoni, ai tagli dell'istruzione ecc..

     

×
×
  • Crea Nuovo...