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Dominus

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  1. Probabilmente è una decisione politica, vogliono differenziare i loro fornitori il più possibile come fanno da trent'anni. Posso capire l'esclusione di falcon, fucrum e gripen ma il Super Hornet a livello tecnico è quanto di meglio ci sia in concorso.
  2. Si spera sappia tagliare e razionalizzare più di Gates.
  3. L'NH90 non lo si offre per questioni "politiche" e perchè non avrebbe nessuna possibilità di vincere in america dopo la pessima pubblicità recente. Sia il 139 che il 101, invece, sono due elicotteri già "americanizzati" con versioni ad hoc e sicuramente molto più appetibili per quel mercato. Il 159 è una macchina specifica per le necessità britanniche, non ha senso cominciare un programma di modifica.
  4. Vabbè ma hanno in "prestito" la base di cazeaux in Francia e un paio di basi australiane.
  5. Hanno solo quelli (poveracci )
  6. Il geotermico è una fonte molto limitata e costosa, farlo sotto il mare è da pazzi. Il 25% del fabbisogno nazionale, poi, è una cifra totalmente irrealistica, non arriviamo al 15% con la ben più accessibile idroelettrica e i soffioni di lardarello hanno una produzione assolutamente trascurabile.
  7. Dominus

    Cambio al vertice al DoD

    Leon Panetta passerà da DCI a segretario alla difesa mentre probabilmente Petraeus andrà al vertice della CIA. Continua la tradizione di vedere il direttore della CIA al DoD, però questa volta si tratta di un politico e non di un tecnico. Non so quanto ci si guadagni nel cambio.
  8. Già il secondo che perdono mi pare.
  9. No, non è un' idea tutta mia, è quello che è successo dal neolitico ad oggi. Non stiamo parlando di filosofia ma di realtà empirica, senza contare che lo stato esiste da un secolo e mezzo barra due. Continuo a ripetere che non dev'essere una scelta politica nè ideologica, è questo il problema italiano, creiamo il quadro normativo e lasciamo gli attori di mercato agire. A mio parere le fonti fossili sono sicuramente le più convenienti ma un carico di base fatto con centrali nucleari può ancora essere più sicuro e flessibile.
  10. Il carbone da legna è utilizzato solo da pochi montanari, perchè non citare la torba a questo punto? Stiamo parlando di produzione di energia, quindi principalmente fabbriche ed energia elettrica e lì si parla solo di carbon fossile che è ancora abbondante, nessuna presunta scarsità, è inutile arrampicarsi sugli specchi. Ora scarsità di carbone appunto non ce n'è, infatti comincio a pensare che il XXI secolo sarà un nuovo secolo del carbone: ci sono tecnologie per massimizzare la resa e rendere relativamente pulite le centrali a carbone, il carbone è abbondante e non è concentrato nelle mani di un cartello (ne abbiamo in abbondanza anche in occidente), di conseguenza presto credo che vedremo diverse centrali di questo tipo. Non capisco come possa essere follia fare quello che è sempre avvenuto nella storia dell'uomo mentre dovrebbe essere giusto quello che si fa (male) da poco più di un secolo.
  11. La fonte alternativa al carbone non è venuta da investimenti governativi così come il carbone stesso e l'età del vapore non sono avvenuti per scelta politica. La ricerca procede autonomamente e l'aumento del prezzo degli idrocarburi la spinge in maniera naturale e questo avviene proprio per il prezzo di mercato che sale. Per adesso comunque la fonte più conveniente è proprio il petrolio e i suoi derivati checchè facciano i governi per incentivare altro. In generale gli incentivi sono un regalo fatto con i soldi dei contribuenti alle grosse lobby. Mi stupisce che te ne esca fuori con castronate simili, normalmente sei ben documentato. Il carbone di cui si parla è carbon fossile, non carbone prodotto dalle carbonaie della Sila, e ce ne sono ancora riserve per 300 anni. Non è una questione di scarsità ma di rendimento. Infatti io sono contrario agli investimenti statali sia nel rinnovabile che nel nucleare. Lo stato deve creare il quadro normativo per esercitare in sicurezza e porlo in atto, che siano le società di servizio elettriche a decidere su cosa puntare.
  12. C'è anche da dire che il procurement del DoD fa acqua da tutte le parti e i costi decuplicano per ragioni che non sono assolutamente tecniche. Secondo me c'è lo spazio per apportare tagli anche belli pesanti e, allo stesso tempo, far bene allo strumento militare americano. I primi tempi saranno duri, ma una potatura ci vuole. Comunque non credere sia Obama: i tagli sono spinti dalla nuova maggioranza repubblicana al congresso, fosse per i democratici continuerebbero a spendere.
  13. Beh l'AW quello ha (insieme al Linx Wildcat), sulla carta comunque l'anti black hawk dovrebbe essere l'NH90 che però sta avendo troppi problemi per essere credibile.
  14. No perchè uno pesa il doppio dell'altro. Sono elicotteri diversi per ruoli diversi. Non è che si vince se "lo si ha più grosso", nè un elicottero è superiore all'altro solo a livello dimensionale.
  15. Perchè son due aerei di classe completamente differente, il 101 mica è un utility leggero. Comunque capisco la scelta turca, avevano già in lina diversi black hawk e si tratta di una macchina testata, sicura e con ancora molto potenziale.
  16. Assolutamente no: ergonomie, disponibilità operative e la qualità complessiva del mezzo si valutano benissimo schierandolo in teatro anche senza essere colpiti da IED. Poi non è assolutamente detto che non abbia combattuto.
  17. Ma assolutamente no, le prestazioni che vengono testate sul campo non sono solo quelle di combattimento, anzi quelle sono assolutamente secondarie spercie se consideriamo la realtà dei conflitti asimmetrici.
  18. Beh non è saltato in aria principalmente perchè non è mai finito su un IED. Non è la bontà del mezzo qui ad indicare qualcosa.
  19. E' tutta una questione di prezzo di mercato, adesso estraiamo petrolio che quarant'anni fa non era neanche conteggiato nelle riserve proprio perchè neanche si facevano prospezioni dove era troppo costoso estrarre. Quando sarà disponibile una fonte di energia concorrenziale sia il petrolio che l'uranio passeranno la mano, come diceva giustamente qualcuno l'età della pietra non è finita per la fine delle pietre ma per l'avanzamento tecnologico, così come gli idrocarburi hanno in buona parte soppiantato il carbone ad inizio secolo. In Italia comunque c'è un problema di base load, carico di base: abbiamo troppa eneriga di picco e poca di base. All'estero il base load o lo si fa col carbone o con il nucleare, noi lo facciamo con i meno adatti idrocarburi con il risultato di vedere molte delle nostri centrali più moderne spente per metà dell'anno. Ora o si punta sul nucleare o sul carbone, c'è poco da fare. Le rinnovabili e le altre porcate spinte dai verdi non potranno mai fare carico di base, sempre se riusciranno a produrre energia a prezzi concorrenziali, cosa che ora non fanno. In questo senso l'affermazione di Iberdrola, il più grande produttore di energia rinnovabile al mondo, è lapidario: «L’energia solare è un prodotto finanziario, non una soluzione energetica.» e mezzo mondo ci sta speculando con i soldi del contribuente coglio*e.
  20. Secondo me ficcarsi in un' excalation per una guerra partita male, senza obiettivi, senza strategia, senza un piano per il dopoguerra è una cavolata ancora più grossa.
  21. Il master ha già un cliente (singapore) e mezzo (UAE con il quale dopo la definizione del contratto non si capisce bene cosa sia successo), mentre il T-50 ha venduto solo all'indonesia che è un "feudo" Koreano. Entrambi hanno contatti molto avanzati in diversi paesi ed essendo gli unici due addestratori di nuova concezione sul mercato credo venderanno molto entrambi. Ci andrei piano prima di criticare.
  22. Mi sa che hai sbagliato topic, ripostalo nel posto giusto e qui cancello
  23. E nessun bravo giornalista che sa fare il suo mestiere scrive nulla. Che brutto essere Italiani in questi casi.
  24. Rifarsi ai confederati è un conto, rifarsi a movimenti razzisti è un' altro. Nel Tea Party, e parlo dei movimenti principali come tea party patriot, tea party express e freedom house, non dei tanti gruppuscoli che possono usare comunque liberamente il nome, non c'è spazio per il razzismo, sempre che criticare l'affermative action non sia razzismo come qualcuno suggerisce, riguardo alla presunta fede musulmana di Obama è semplice schermaglia politica. Sui diritti degli omosessuali in generale il tea party è conservatore ma la visione maggioritaria è che debba essere un qualcosa di regolato a livello statale, ed è già un inizio. Non credo sia nazista opporsi al matrimonio e alle adozioni gay comunque. Comunque ripeto che il movimento è eterogeneo, è solo il fermare l'avanzata dello stato che li accomuna. Mah a me sembra che il pensiero protestante americano fosse ben più tollerante di quello europeo contemporaneo, compresi i "lumi" che hanno finito per essere talmente tolleranti da sterminare chiunque dissentisse. Beh no il compito dello stato, anche se non inteso come lo stato moderno che conosciamo da due secoli, sarebbe proprio tutelare dalle sopraffazioni. Lo stato moderno invece è il primo sopraffattore, dotato di immunità ed impunità per giunta. Così condanni alla fame e al sottosviluppo miliardi di persone. E' come se in italia imponessi un salario minimo di 10-20.000 euro, chi lavorerebbe? E' un' idea genocida. La concorrenza non è mai sleale se basata sul libero scambio. Se è vero benessere e vero progresso basato su vero denaro sono d'accordo, il problema che viviamo su un' onda di benessere artificale creato con denaro finto ulteriormente moltiplicato da strumenti creditizi che hanno permesso allo stato di vivere al di sopra delle proprie possibilità. Occorre moderazione perchè se non si ferma questa spirale la caduta sarà più dura.
  25. Sull'anarchia hai ragione in buona parte, salvo che consideri il movimento anarchico europeo. Esiste un filone anarchico tutto americano che si pone nel filone dei padri fondatori (in particolare jefferson) per teorizzare un mondo senza la costrizione statale. In particolare si interroga sull'uso della violenza e per questo non si tratta di un movimento rivoluzionario "combattente" in senso europeo, che infatti ha finito per fare l'utile idiota del socialismo, ma di anarchici individualisti assolutamente pacifisti. In questo senso nella storia della filosofia americana ci sono personaggi di prima grandezza come spooner o thoreau che hanno iniziato un filone di pensiero ancor oggi vivo, sia pur minoritario. Senza arrivare all'anarchismo puro però c'è un america profonda e conservatrice in cui vive ancora lo spirito indipendente di frontiera, e quello spirito dopo un secolo di batoste ha deciso di rialzarsi per combattere la nuova avanzata dello stato. In generale hanno una visione piuttosto naive della politica estera, puntado sul modello jeffersoniano di un america libera da alleanze e da vincoli che semplicemente sfrutta il suo isolamento naturale e la sua potenza per essere lasciata in pace. In generale non concordo con questa visione e per questo non supporto pienamente uno dei probabili candidati forti delle prossime elezioni, il deputato Ron Paul, che pur capendoci di economia è pericoloso sul fronte estero. Sul fronte della macroeconomia semplicemente lo stato non ci deve entrare, aggiungiamo pure che la macroeconomia come "scienza" mi convince poco, specie nella sua variante econometrica-meccanicistica attuale che è solo un bel gioco intellettuale ma completamente slegata da fattori empirici. C'è molta confusione a riguardo, tieni presente che il tea party è un movimento composto da una miriade di gruppi che hanno solo il freno dell'ingerenza statale come collante. Non è un partito con un programma e strutturato in senso europeo (e, a ben vedere, neanche democratici e repubblicani lo sono). In generale sono veramente pochi i servizi che diventano monopolio naturale, e fanno parte quasi tutto del campo dell'uso della violenza (quindi violenza legalizzata). In questo senso la difesa esterna in primo luogo e forse la difesa interna, e quindi l'ordine pubblico, ma anche qui ci sono molti spazi che potrebbero essere lasciati all'iniziativa privata. la giustizia è un caso a parte. Comunque credo che lo stato democratico occidentale ormai abbia finito gli spazi per le rivoluzioni, o si cambia o il crollo sarà veloce. Riguardo ai movimenti grassroots c'è una differenza tra un movimento cresciuto dalla gente e poco omogeneo che rappresenta un' unica istanza e un unico sentimento diffuso e un movimento creato da un demagogo che si riunisce invece intorno alla sua figura senza nessun altro collante. In questo senso grillo sembra molto di più un berlusconi, o un peron per distaccarci dall'attualità politica, che un membro del tea party. Come possa essere nuovo un politico che dichiaratamente si ispira alle politiche Keynesiane per mezzo del nuovo "guru" Krugman non lo riesco ancora a capire. Purtroppo sono attualissimi, ed è da quell'avvenimento che è iniziata la rovina. Di strade negli ultimi 200 anni ne abbiam viste parecchie, ci terrei a precisare che il capitalismo, che io intendo come la convivenza pacifica basata sullo scambio e sul contratto, è finito in america nel 1860 e nel resto del mondo a seguire. In generale negli ultimi 60 anni ha visto i suoi spazi restringersi sempre più, in europa e in america. Perchè non provare invece la via "vecchia" che è semplicemente l'organizzazione naturale delle comunità senza interventi esterni? In un organismo pluricellulare ogni cellula non è un essere vivente a se stante, è un componente specializzato che non può vivere senza gli altri e ha precisi sistemi che gli impediscono di farlo (i tumori sono sommariamente il fallimento di questi sistemi di controllo ridondanti). Gli esseri umani sono esseri si sociali ma individui a sè stanti che decidono liberamente di collaborare per convenienza (non solo economica) creando strutture comunitarie e sociali. Questo avviene naturalmente e senza una mente che dirige. normalmente la tracotanza di pensare di poter dirigere l'ordine spontaneo, cosa impossibile per via dell'impossibilità del calcolo economico complessivo che a livello prasseologico ed epistemiologico è stato ben spiegato dalle opere di von Mises e Popper, crea scompensi, crisi e tragedie. In sintesi il mondo presenta troppe variabili fisse che non conosciamo, a queste aggiungiamo l'azione umana, che non è logica come ci hanno insegnato gli illuministi (e lì dico che è iniziato il problema) ma assolutamente imprevedibile e assolutamente non inseribile in un modello, di conseguenza controllarlo è pura utopia, che lo faccia uno stato democratico, un dittatore, il proletariato ecc.
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