Vai al contenuto

picpus

Membri
  • Numero contenuti

    4224
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di picpus

  1. I "sinistri" del forum si erano scatenati, a suo tempo, nel topic al link che segue [ne ho aperto uno nuovo, perché non mi sembrava opportuno andarlo a ripescare, anche se il titolo (di quel topic) sarebbe di grande attualità, oggi!!! ]: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...=sacca&st=0 ---------- Dal link: http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/02/26/...imo_bluff.shtml riporto: Il premier e la magistratura Intercettazioni: ultimo bluff Tanto rumore per nulla. O meglio l'ennesimo buco nell'acqua dei giudici verso Silvio Berlusconi, accusato di una «presunta» corruzione nei confronti dell'ex direttore di Rai Fiction Agostino Saccà in una vicenda in cui sarebbero state coinvolte aspiranti attrici. Invece, dopo oltre un anno, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta e la distruzione delle intercettazioni che riguardavano il premier e l'ex dirigente di viale Mazzini. La storia risale al dicembre del 2007. Al governo c'era ancora Romano Prodi ma le tensioni dentro la maggioranza erano altissime. E da più parti si parlava di una «spallata» da parte di Berlusconi a quella fragile coalizione. Poco prima di Natale, però, dalla procura di Napoli arriva l'annuncio di un'inchiesta nei confronti del leader di Forza Italia e di Saccà. Il motivo? Secondo i magistrati napoletani Berlusconi aveva segnalato al telefono ad Agostino Saccà i nomi di cinque attrici — tra le quali Elena Russo, l'ex tronista Vittoria Ferranti e Antonella Troise — sottolineando le loro «qualità professionali» per farle assumere. In cambio Berlusconi, nelle telefonate intercettate, avrebbe promesso all'allora direttore di Rai Fiction un suo interessamento per le sue attività private. In una intercettazione telefonica del luglio del 2007 il Cavaliere parlando con Saccà dice: «Sai che poi ti ricambierò quando sarai dall'altra parte, quando tu sarai un libero imprenditore...». A questo punto Saccà ride e Berlusconi replica: «Mi impegno a darti un grande sostegno». Secondo l'accusa, però, il leader di Forza Italia non raccomandava le «fanciulle» per sè ma perché erano spinte da alcuni senatori del centrosinistra. I quali, a loro volta, avevano promesso che se il premier si fosse interessato alle loro «sorti» avrebbero preso in considerazione l'idea di passare nel centrodestra e far così cadere Prodi. Quest'ultima accusa — aver cercato di «comprare» esponenti della maggioranza — è stata archiviata quasi subito. Ma era rimasta in piedi l'altra. Sulla quale alcuni giornali e settimanali avevano abbondantemente intinto la penna per attaccare il Cavaliere. «L'Espresso», ad esempio, il 26 dicembre del 2007 esce con un articolo a firma Peter Gomez e Marco Travaglio dal titolo «Alì Saccà story» in cui si ripercorre tutta la storia del dirigente di viale Mazzini. «La Repubblica», invece, il 20 gennaio 2008 titola «Berlusconi-Saccà, non solo raccomandazioni» e l'Unità, con un editoriale di Furio Colombo, va anche oltre: «La compravendita, Premiata ditta Berlusconi-Saccà». Ieri però la Procura di Roma ha deciso l'archiviazione dell'inchiesta e la distruzione di tutte le intercettazioni per «assicurare il massimo della tutela possibile alla riservatezza dei soggetti coinvolti». Secondo i giudici di Roma, infatti, «non vi è certezza sull'esistenza di un "do ut des"». E a proposito delle frasi pronunciate da Berlusconi su futuri aiuti a Saccà, la Procura rileva in proposito che «non si può non rilevare la estrema genericità della asserita promessa corruttiva che emerge da questa telefonata». Inoltre secondo quanto si legge nella richiesta di archiviazione l'allora direttore di Rai Fiction non era incaricato di pubblico servizio. «Appare logico concludere che l'attività pubblica della Rai è di regola limitata alla trasmissione, non anche alla realizzazione dei contenuti. Prova ne è che la stessa direzione fiction può ben acquistare oltre che produrre i contenuti destinati alla futura ed eventuale trasmissione». Paolo Zappitelli 26/02/2009
  2. Eccovi, dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana, il link all'articolo relativo, con notizie e foto: http://www.marina.difesa.it/diario/2009/0225_cgn28/index.asp
  3. ... certo che non va cambiata, è quella che, solo in questo paese, perché solo questo paese ha avuto almeno 40 anni di regime consociativo cattocomunista, tutela i fannulloni!!!
  4. Intanto, eccovi il link all'articolo con la notizia del primo volo, del secondo esemplare di F-35 STOVL: http://www.dedalonews.it/it/index.php/02/2...are-f-35-stovl/
  5. Nei paesi veramente civili del pianeta, la regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici (in francese si chiama, service minimum), è legge da parecchio tempo! Eccovi il link ad un articolo, solo indicativo, tratto da Wikipedia: http://fr.wikipedia.org/wiki/Service_minimum dal quale apprendo, ad esempio, che: " ... En Allemagne et en Autriche, les fonctionnaires statutaires (30 % de la fonction publique) ne disposent pas du droit de grève, sans que cela « ne choque personne[2] ». ... ".
  6. Dal sito ufficiale della Camera dei Deputati, http://www.camera.it/ , eccovi il link al resoconto stenografico dell'interrogazione parlamentare a risposta immediata in Assemblea 3-00402 sul "caso Genchi" (in particolare sulla sua posizione di aspettativa sindacale), svolta in data odierna, presentata da alcuni deputati del PDL, con la risposta del Ministro Brunetta e con la replica di uno dei deputati interroganti: http://www.camera.it/resoconti/dettaglio_r...b00010.int00040
  7. Vediamo se è possibile restare in topic (nonostante che qualcuno faccia di tutto per impedirlo)! Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/sar%C3...gistati.0066313 riporto: La relazione del Copasir L'archivio Genchi: una minaccia per la sicurezza e per la privacy di Carlo Panella 13 Febbraio 2009 “L’imperio delle giurisdizione”: questo è il ritornello che da 40 anni sale in continuazione alla bocca dei magistrati e dei loro fiancheggiatori (a volte sostituito dal “rispetto”, oppure dal “comando”) per spiegare che siccome è scritto che devono rispettare la legge e soprattutto la pari dignità tra diritti dell’accusa e diritti della difesa, per ciò stesso, loro lo fanno. Questa fola è ormai tanto radicata, che se solo uno avanza il sospetto che il fatto che così sia scritto nella legge non sia affatto sufficiente a garantire che sia rispettato, subito viene colto da fulmini e saette, condannato come eversore e di lì a poco si trova un Oscar Luigi Scalfaro (sommo sacerdote della setta dei magistrati militanti) che dice scempiaggini in piazza, Veltroni plaudente. Bene, ora però qualcuno ci spieghi dove cavolo è andato a finire il semplice rispetto della giurisdizione nel caso Genchi. Qualcuno spieghi al paese come sia stato possibile che una torma di magistrati che della giurisdizione semplicemente se ne fanno un baffo, abbia permesso che un poliziotto in aspettativa sindacale accumulasse nelle sue mani il potere immenso datogli dal controllo di milioni di dati telefonici di cittadini italiani. Ieri, il Copasir, presieduto in modo eccellente da Francesco Rutelli, ha inviato ai presidenti delle Camere una relazione esplosiva sul mega-contenitore di tabulati telefonici Gioacchino Genchi: “Esiste un archivio informatico imponente che non è stato distrutto e che riguarda un grande numero di cittadini italiani che non sono mai stati indagati. L'acquisizione di dati che riguardano centinaia di migliaia di cittadini, il tracciamento per 20 mesi degli spostamenti del Capo dei servizi segreti italiani, l'ottenimento dei tabulati del capo della investigazione contro la mafia (all'insaputa dello stesso Pubblico Ministero che conduceva le indagini) sono alcuni tra i principali elementi dirompenti che abbiamo accertato e che meritano una riflessione molto severa. La relazione che abbiamo trasmesso contiene analisi di lacune e criticità che hanno comportato rischi per l'efficienza dei servizi segreti, e proposte che il Parlamento potrà esaminare al fine di risolverle”. Dunque, l’attività di Genchi non solo ha violato il diritti di migliaia di cittadini mai inquisiti, ma ha addirittura messo in discussione sul piano internazionale, la “credibilità” dei nostri servizi segreti, con danni inimmaginabili. Il problema, però, non è affatto Genchi (che peraltro sostiene di avere “sempre eseguito degli ordini di magistrati”), ma di un comportamento irresponsabile, al limite del collusivo, di decine e decine di magistrati di Palermo (città in cui preferibilmente Genchi operava) e di altre sedi che gli hanno permesso di accumulare per un decennio questo intollerabile “archivio". Il problema è che questo vero e proprio attentato alla democrazia, non è stato scoperto da nessun magistrato, ma è emerso solo perché l’ultimo committente di Genchi, il Pm De Magistris, ha agito con tale mala accortezza, con tale disprezzo del diritto, con tale spregio della giurisdizione, che persino il Csm se ne è dovuto occupare e ha dovuto sanzionarlo, interrompendo così la “copertura” di cui Genchi ha sempre goduto. Il magistrato che ha sostituito de Magistris, infatti, si è trovato tra le mani questa bomba esplosiva, di cui nulla sapeva e l’ha subito fatto deflagrare, tramite Copasir. Dunque, per dieci anni la “giurisdizione” è stata beffata da una lunga sfilza di magistrati, che hanno permesso che un poliziotto in aspettativa violasse i diritti di migliaia di cittadini italiani e mettesse sotto controllo utenze del Csm, della dirigenza della Polizia, del direttore del Sismi (il generale Pollari), di parlamentari e alte cariche dello stato. Qui, in questo meccanismo, in questo insulto collettivo alla giurisdizione ad opera di molti magistrati (non solo di De Magistris) è il vulnus alla democrazia, non in Genchi, che però verrà ora probabilmente chiamato a pagare lo scotto da solo, per responsabilità non sue, mentre i magistrati che hanno permesso che questo monstrum si creasse, continueranno indisturbati a pontificare, a indagare a intercettare. Nel nome della giurisdizione, naturalmente.
  8. Ne so più di te, sicuramente E tu sai il significato della parola "briciole"?!?!?! E tu sai quanto costa allo Stato "custodire" gli oggetti sequestrati?!?!?! Infatti è un articolo proveniente dalla rassegna stampa, selezionata, della Corte dei conti, del 4 luglio 2008; link: http://www.corteconti.it/Cittadini-/Rasseg...egna-Stampa.htm ; non ha alcuna importanza che si tratti di beni confiscati alla mafia: tutti i beni sotto sequestro seguono la medesima sorte!!!
  9. Guadagno?!?!?! Ma quale guadagno?!?!?! Che cattiva abitudine quella di blaterare di ciò che non si conosce!!! Leggiti questo articolo: http://www.corteconti.it/Cittadini-/Rasseg...4072008/009.pdf
  10. picpus

    Foibe

    Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto il seguente articolo: INFOIBATORI CON TANTO DI PENSIONE INPS Mercoledì, 25 Febbraio 2009 by webmaster IL CORRIERE DELLE ALPI del 25 Febbraio 2009 «Infoibatori pensionati Inps» Marco Pirina dà anche il numero: trentaduemila BELLUNO. «L’Inps paga 32 mila pensioni di 355 euro cadauna, reversibili al 100 per cento, agli infoibatori e ai partigiani titini. Pensioni fondate su semplici autodichiarazioni di aver combattuto contro i reparti dell’Esercito italiano per almeno quindici giorni durante la II Guerra mondiale. Per comperare il loro silenzio». Lo ha sostenuto Marco Pirina, coordinatore del progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per l’istituzione di un “Registro delle vittime”, che ha illustrato ieri pomeriggio all’Auditorium, con la presentazione dell’assessore comunale Marco Da Rin Zanco. Dai documenti reperiti presso gli archivi dell’ex Jugoslavia, Pirina e il suo pool di ricercatori storici italo-sloveni-croati daranno alle stampe quattro volumi che saranno inviati gratuitamente a tutte le biblioteche comunali. Una storia, ha detto Pirina, che inizia dagli scomparsi civili e militari con le mappe dettagliate di 581 luoghi, foibe, fosse comuni e piccole fosse, dove vennero sepolti i nostri connazionali. «Si parla di 20 mila scomparsi di cui 16 mila nei campi di concentramento della Jugoslavia rimasti aperti anche negli anni ’50. Il fatto inquietante è che c’erano ancora oltre 10 mila prigionieri italiani ancora vivi negli anni ’50 e lo Stato italiano non disse nulla alle famiglie». Il tutto documentato da un dossier di 5.700 schede. Con la prova depositata all’Archivio centrale dello Stato, dell’invio dei pacchi ai detenuti in Jugoslavia, fino al febbraio del 1962. Secondo Pirina si trattò di un genocidio ai danni del popolo Istriano-Veneto. Infatti, nel censimento del 1911 di Francesco Giuseppe in Istria, risultavano 392.480 veneti e oggi non si arriva a 30.000 tra Slovenia e Croazia. Quasi 350 mila italiani vennero estirpati dalle loro terre e costretti ad andarsene. L’80% degli istro-veneti venne levata di mezzo prima del 1943 e dopo il 1945 l’11,8% di italiani di varie regioni. Bassa la percentuale dei bellunesi, poche decine, secondo Pirina. Si preannuncia, insomma, una serie di pubblicazioni «scomode» che in sostanza accusano i fondatori della Patria, da De Gasperi, Togliatti e Pertini, di aver taciuto l’intera questione lasciando morire 20 mila italiani nella ex Jugoslavia. Un patto per non dover rispondere di ciò che fece prima l’esercito di Mussolini, durante l’occupazione della Jugoslavia. Roberto De Nart
  11. Tornando in topic, eccovi il link ad un articolo che, partendo dal "caso Genchi", porta l'attenzione anche sull'"affare" (3 miliardi di euro) delle intercettazioni, in mano ai privati: http://www.italiaoggi.it/giornali/dettagli...%20allo%20Stato
  12. Le prove vanno portate in tribunale; in un forum, ciascuno esprime le proprie opinioni. Fossero solo i congiuntivi, il suo problema!!!
  13. Ovviamente, quoto in toto!!! Aggiungo solo, differenziandomi così, anche se in piccola misura, da ciò che ha detto Sangria, che nel momento in cui la Francia si sta riavvicinando decisamente agli USA, non enfatizzerei il presunto allontamento dell'Italia. Ciò vale per tante scelte politiche che vengono fatte da un determinato governo, ma bisogna pur considerare che, a volte, in particolare quando si tratta di scelte derivanti da accordi internazionali, il governo che viene dopo, non può più tornare indietro. Infine, vorrei fare una considerazione; si tratta di un'insperata possibilità che, forse, si offre all'Italia, per compiere un salto di qualità epocale, in campo militare: se non la si coglie, non penso che si riproporrà più, almeno a breve termine (ci si dovrebbe, a tal proposito, ricordare come, a suo tempo, perdemmo l'occasione, sia del sottomarino nucleare (il "Guglielmo Marconi"), sia della nave rifornitrice nucleare (l'"Enrico Fermi").
  14. Capisco che chi ammira il cultore, per eccellenza, della lingua italiana, non possa che ignorare il dizionario De Mauro-Paravia; forse sconoscerà pure il termine "Treccani", tutto è possibile!!! Ecco il link ad un libro sulla storia dei dizionari italiani, in cui si parla del De Mauro: http://www.treccani.it/Portale/sito/lingua...ensione_04.html , nonché il link alla biografia di Tullio De Mauro (peraltro, uomo di sinistra!): http://www.tulliodemauro.com/index.php?content=biografia . Per il resto, dalle minacce che ho letto nel post precedente (peraltro, io non ho usato il termine "toga rossa"), mi sembra che vi siano prove tecniche in corso, su questo forum, di applicazione di una forma di censura: i magistrati non sono criticabili?!?!?!
  15. 1) Quoto! 2) Considera pure che ciascuno ha i suoi tempi e c'è pure chi, vive sognando il passato!!! Se ciò lo gratifica, perché negarglielo!!!
  16. picpus

    dalla Russia di Putin

    Grande Galland!!! Se per questo, anche le nostalgiche quinte colonne nostrane, non si fanno vive!!!
  17. Quando si ignora che esistono i dizionari veri (anche su internet) oltre che Google e Wikipedia: http://demauroparavia.it/14812/ente oltre ad ignorare, alla base, il concetto e l'uso dei sinonimi: http://old.demauroparavia.it/108741 Il resto, l'intercettazione di Rutelli (se vero), dimostra solo quanto la magistratura sia politicizzata al servizio dell'ex-Sommo Inquisitore del Sant'Uffizio, capo, appunto, della casta dei magistrati!
  18. Come dovrei commentare, certe cavolate stratosferiche pronunciate da qualcuno?!?!?! Il COPASIR, Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, non è un ente è, come risulta chiaramente dalla denominazione in lingua italiana, un organo del Parlamento italiano, costituito, ovviamente, da parlamentari di tutte le parti politiche!!!
  19. Ah si, Berlusconi ci sta mettendo in ridicolo?!?!?! Leggi qui sotto (premetto, se a qualcuno non piace la testata giornalistica, si vada a cercare l'articolo di un altro quotidiano; la sostanza sarà sempre la stessa: perfetta identità di vedute politiche tra Sarkozy e Berlusconi, intesa ad ampio spettro su tutto, assoluta stima reciproca) e, comunque, ciò che ha detto Sarkozy su Berlusconi, lo si è potuto sentire, dalla sua stessa bocca, su tutti i telegiornali. Dal link http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=331398 , riporto: mercoledì 25 febbraio 2009 Silvio e Sarkò, è idillio L’asse Roma-Parigi nasce tra battute e gag Berlusconi e il capo di Stato francese sono sempre più amici Sketch del Cavaliere con la ministra Lagarde: donna domina di Adalberto Signore Roma - Ce n’è per tutti. Da Jacques Chirac a Romano Prodi passando per il ministro dell’Economia francese Christine Lagarde, che tra i sorrisi divertiti dei presenti si cimenta con Silvio Berlusconi in un siparietto sull’etimologia della parola domina (inteso sì come donna ma pure come dominatrice). Insomma, il clima che accompagna il vertice italo-francese di Villa Madama non è solo cordiale, ma amichevole e confidenziale come non accadeva da tempo. Se ne ha qualche segnale durante la conferenza stampa, quando è tutto un susseguirsi di «caro Silvio» e «caro Nicolas» e smancerie varie. Ma è soprattutto il ripetersi di gag e battute lontano da giornalisti e fotografi - durante la plenaria prima e il pranzo poi - a dare la misura di un’intimità che mai era stata così stretta. Alla faccia dello stereotipo. E a dispetto delle tante scaramucce che Italia e Francia si portano dietro dai tempi di Asterix e Obelix. Da Napoleone alle dispute calcistiche, per non parlare delle tante donne contese: la Gioconda, ma pure la Bellucci e la Bruni. Tra Berlusconi e Sarkozy, insomma, scoppia l’amore. Perché c’è qualcosa di più della dichiarata «visione comune» su politica ed economia dietro l’incontro di ieri. C’è, evidentemente, l’intenzione di costruire un asse permanente tra Francia e Italia per fare fronte unico in Europa. E la sensazione di un cambio di passo nei rapporti tra i due si ha già dalle prime battute della conferenza stampa, organizzata - proprio in onore dei francesi - in una grande tensostruttura che riproduce una serra del periodo del Re Sole. Dopo il «caldo e caloroso benvenuto» del Cavaliere al presidente francese, infatti, Sarkozy coglie l’occasione per complimentarsi con il premier per «il successo incredibile in Sardegna», dove una settimana fa il centrodestra ha conquistato la presidenza della regione. Eppoi, aggiunge sottolineando la sua «gioia» e la sua «ammirazione», «sulla stampa si dice che non sei un professionista della politica». «Meno male, altrimenti chissà cosa succederebbe...», chiosa Nicolas. Berlusconi gongola e incassa. E ricambia quando preferisce non rispondere a una domanda del corrispondente di Le Figaro che Sarkozy non sembra affatto gradire. Il giornalista francese, infatti, chiede all’inquilino dell’Eliseo se - vista la crisi di consensi - si sia fatto dare qualche buon consiglio dal «vecchio amico Berlusconi». Una domanda «fondamentale», ironizza seccato Sarkò. Che poi fa un assist al Cavaliere: «Toglierei l’aggettivo “vecchio” accanto al nome di Berlusconi...». Il quale si guarda bene dal rispondere e passa alla domanda successiva. Scambi di cortesie, dunque. Che vanno avanti anche quando si entra nel merito delle scelte politiche. «Mai avremmo ottenuto un accordo tra georgiani e russi se Berlusconi non avesse fatto valere i suoi antichi legami di amicizia e fiducia con Vladimir Putin», assicura Sarkozy riconoscendo il ruolo di mediazione avuto dal premier italiano. E non contento il presidente francese loda la scelta di Berlusconi di invitare anche l’Egitto al G8 della Maddalena. «Un decisione storica», giura Sarkozy. Un idillio. Andato avanti anche durante la plenaria e il pranzo a cui partecipano diversi ministri italiani e francesi. A porte chiuse e dunque non certo a beneficio di giornalisti e telecamere. Apre le danze Antoine Bernheim, presidente di Generali, presente al vertice insieme a una quarantina di industriali. «Sembra strano - dice - ma oggi sono proprio i governi di centrodestra di Italia e Francia a fare politiche di centrosinistra». Bernheim ricorda poi il precedente vertice italo-francese tenutosi a Nizza durante la presidenza Prodi. E via con l’aneddoto: «Quando lui e Sarkozy sono andati a pranzo, per strada tutti applaudivano e salutavano: Monsieur le président, monsieur le président. Credo che per Prodi sia stata la giornata più bella della sua presidenza perché pensava che la gente si rivolgesse a lui e non a Sarkozy...». La palla passa a Berlusconi. «Lo sapete - dice - sono un grandissimo amante della Francia». Altro aneddoto: «Ne sa qualcosa Chirac...». «Quando abbiamo fatto a gara a chi conosceva più parole delle canzoni francesi - racconta il Cavaliere citando Douce France - ho vinto decisamente io». Si chiude con lo scambio tra il premier e il ministro Lagarde. Berlusconi ricorda come la parola donna derivi dal latino domina. E - aggiunge - se la domina è pure ministro dell’Economia... I presenti se la ridono ma la Lagarde non si fa cogliere impreparata e tiene testa al Cavaliere. «Monsieur dominus», attacca lei prendendo la parola. Altre risate. Tra Italia e Francia, insomma, nessun problema. Anzi uno. «Quando ci si mette a tavola - dice Sarkozy - sono già passate le 14.30... Ma è un problema che si può risolvere».
  20. Si, ma come postato da SML (post da me linkato nel mio ultimo messaggio n° 121), il problema sembrerebbe ormai risolto! O mi sbaglio?!
  21. picpus

    Blindo 6614 e 6616

    Potresti scattare una o più foto e postarle qui, sul forum? Sempre che tu sia autorizzato a farlo.
  22. Mamma mia che buffoni questi del PD; leggete l'articolo e videoascoltate il fuorionda di Franceschini, Soro e Finocchiaro, al link che segue: http://www.affaritaliani.it/politica/pd-pa...iaro230209.html
  23. picpus

    Nuova base francese

    A fine maggio, diventerà pienamente operativa, la nuova base interforze francese, negli Emirati Arabi Uniti: Eccovi il link ad un articolo in francese: http://www.corlobe.tk/article12821.html ed il link ad un articolo in inglese: http://www.business24-7.ae/articles/2009/2...d91c2ff7e1.aspx
  24. Non sono affatto d'accordo sul fatto che sia un incarico ridicolo, anzi, in particolare con gli ultimi Presidenti della Repubblica, sembra che il titolare di tale incarico abbia assunto un'influenza sempre maggiore (infatti, proprio nella fattispecie del Generale Mosca Moschini, allo stesso è stato attribuita anche la funzione di Segretario del Consiglio Supremo di Difesa). Dal sito ufficiale della Presidenza della Repubblica, il link all'organigramma degli uffici del Quirinale: http://www.quirinale.it/uffici/organigramma.htm , dal quale riporto: "Consiglieri del Presidente ... gen. Rolando MOSCA MOSCHINI, (Consigliere per gli Affari Militari e del Consiglio Supremo di Difesa) ... " "Uffici: ... UFFICIO PER GLI AFFARI MILITARI E SEGRETERIA DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA Direttore: gen. Rolando MOSCA MOSCHINI ... ".
  25. Dal sito "Congedati Folgore", riporto un articolo relativo ad un intervento, polemico ed ironico, nel contempo, del senatore a vita ed ex-Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, a proposito dell'irrituale mantenimento in servizio, ampiamente al di là dei limiti d'età (superati da quasi 7 anni), dell'attuale Consigliere Militare del Presidente Napolitano. Eccovi il link: http://www.congedatifolgore.com/wp/2009/02...lla-repubblica/ Al link che segue, una biografia del Generale di Corpo d'Armata, Rolando Mosca Moschini: http://www.unaacies.eu/mosca.html Si tratta di qualcosa di anomalo ma, sicuramente, se lo fa Napolitano è giusto, se lo avesse fatto qualcun altro, apriti cielo!!!
×
×
  • Crea Nuovo...