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Ecco il link al post dove ne avevo parlato: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=136418 (messaggio n° 41)
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Vediamo che pensi ora dell'articolo, di seguito linkato e postato, e di ciò che dicono un collega ed amico di Falcone e, di certo, non uomo di destra, quale Giovanni Ayala e un politico di sinistra, già magistrato, quale Luciano Violante (in particolare, qualcuno qui sul forum ricorderà, se trovo il messaggio ne posto il link, che proprio io avevo indicato come unico possibile criterio di composizione del CSM, rispettoso del principio della separazione dei poteri, quello di cui parla Violante: 1/3 togati, 1/3 eletti dal Parlamento, 1/3 nominati dal Presidente della Repubblica)! Dal link: http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=620684#news_id_620684 riporto: Giustizia, Ayala: Falcone voleva separazione, Anm corporativa Roma, 22 ago (Velino) - Il dibattito della riforma della Giustizia si è spostato sulle idee enunciate da Giovanni Falcone, e alle quali Silvio Berlusconi aveva annunciato ieri di voler fare riferimento. Dopo l’accusa (poi ridimensionata) dal segretario dell’Anm Giuseppe Cascini di un possibile ritorno al fascismo, Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha parlato oggi di “un involontario umorismo”. “Ogni qualvolta – ha osservato - si parla di riforma sulla giustizia c'è un pezzo della magistratura che si fa prendere da una crisi di nervi”. E sulla polemica relativa alle idee del magistrato assassinato a Capaci, Cicchitto ha ricordato: “Falcone fu emarginato da magistrature democratiche e attaccato dalla sinistra”. Il deputato del Pdl Niccolò Ghedini ha contestato a Cascini di fare “affermazioni straordinariamente erronee” che “oltretutto nulla hanno di giuridico poiché non v'è alcun testo sul punto e sono quindi l'evidente frutto di un mero pregiudizio e della volontà di contrastare, utilizzando il proprio ruolo, l'attuale maggioranza e l'operato del presidente del Consiglio”. Italo Bocchino, presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera dei deputati, ha invitato il Pd “a isolare Di Pietro, che farebbe bene a non parlare di Falcone e a non occuparsi di giustizia”. Il leader Idv, secondo Bocchino, è stato “il teorico della carcerazione preventiva come strumento per la confessione di fatti rivelatisi poi quasi sempre penalmente irrilevanti”. Sulle idee di Falcone, è intervenuto Giuseppe Ayala, ex magistrato del pool antimafia di Palermo durante gli anni ’80 e amico del giudice assassinato nel 1992. Ayala ha ricordato al Corriere della Sera i tre capisaldi sui quali Falcone aveva espresso chiaramente le sue idee anche pubblicamente: “La separazione delle carriere tra pm e giudici, il degrado clientelare dell’Anm e di conseguenza del Csm e la necessità di superare il feticcio dell’obbligatorietà dell’azione penale, lasciata di fatto alla discrezionalità dei capi degli uffici o peggio dei singoli magistrati, in assenza di un responsabile della politica criminale. Niente linee guida, niente priorità, niente responsabilità”. “Ero e sono d’accordo – ha aggiunto - con Falcone: in particolare l’attuale assetto dell’Anm e di conseguenza del Csm sono indifendibili”. Nello specifico, ha ricordato Ayala, “Falcone bollò come ‘antistorico’ il ‘tentativo di continuare a considerare la magistratura unitariamente’, disconoscendo ‘la specificità delle funzioni requirenti rispetto a quelle giudicanti’”. Quanto all’Anm la definì, ha sottolineato, “‘un organismo sempre più diretto alla tutela di interessi corporativi e sempre meno il luogo di difesa e di affermazione dei valori della giurisdizione’, con le correnti dell’Anm ‘trasformate in macchine elettorali per il Csm’”. Parole pronunciate, ha specificato, “a Milano il 5 novembre del 1988”. Ad ogni modo, Ayala ha precisato che Falcone “individuò dei problemi ma non indicò delle linee di soluzione. Sulle risposte da dare – ha concluso - il Parlamento è sovrano, dovrà scegliere il legislatore, l’importante che si intervenga con misura ed equilibrio”. La necessità di una riforma ha trovato d’accordo anche Luciano Violante, ex presidente della Camera e con una lunga carriera in magistratura. A livello tecnico, ha spiegato al quotidiano La Stampa, “è chiaro che un problema c’è: la magistratura ha due profili, uno di potere dello Stato e l’altro di servizio per i cittadini. Vanno rivisti entrambi, mentre sinora mi pare che gli interventi abbiano riguardato prevalentemente l’aspetto del potere”. Secondo Violante, nel Csm “occorrerebbe aggiungere una quota di personalità particolarmente qualificate, nominate direttamente dal presidente della Repubblica, che garantiscano che non vi sia un permanente scontro tra politica e giustizia”. La sua idea è aumentare l’attuale composizione con “un terzo” a testa tra laici, togati e nominati dal Colle. “Credo – ha spiegato - che debba essere il capo dello Stato, che è il presidente del Csm, a scegliersi il vice, e non più trovarselo eletto dal Csm tra i membri scelti del Parlamento”. Non solo. Per Violante “ciascun consigliere dovrebbe avere un mandato di almeno sette anni, anche per dare continuità al lavoro”, seguendo “il criterio di rotazione dei giudici alla Consulta”. L’obbligatorietà dell’azione penale “è – ha detto Violante - una ‘ipocrisia costituzionale’: tutti sappiamo che quella norma garantisce l’indipendenza del pubblico ministero dal potere politico”. “Non trovo scandalosa – ha osservato - che essa diventi discrezionale, ma ci sono alcuni punti. Il primo è la compatibilità col principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Inoltre, dare al governo e alla sua maggioranza parlamentare il potere di indicare quali reati perseguire e quali no, può dare risultati pessimi per i cittadini in mancanza di una seria legge sul conflitto d’interesse, e di un filtro per l’accesso alle cariche elettive di chi è stato condannato per reati gravi”. Insomma “occorre prima, creare un ambiente istituzionale in cui si possa serenamente affrontare il problema della discrezionalità dell’azione penale”. Ad ogni modo, ha concluso Violante, “nessun governo può intervenire sui singoli processi. Un potere politico legittimato da norme rigorose può ben indicare, d’intesa col Csm, le priorità. Ma i magistrati devono poi poter indagare senza condizionamenti politici”. Dal Pd è arrivata più tardi la voce autorevole di Lanfranco Tenaglia, ministro della Giustizia del governo ombra: “Un tema importante quale quello della giustizia – ha ammonito - non può essere affrontato a colpi di continui annunci, né ridotto a sterile polemica agostana. Per discutere esiste una sede appropriata, il Parlamento”. Tenaglia ha rimandato il confronto “in maniera compiuta” al momento in cui “il governo presenterà un testo”. Per l’esponente del Pd, “in tutti i casi una riforma è utile se viene fatta insieme alla magistratura e alla avvocatura, garantendo l'efficacia della macchina della giustizia e avendo come obiettivi principali una riduzione dei tempi dei processi e la certezza della pena”. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl, ha assicurato che “il Parlamento non sarà condizionato da minoranze che all'interno della magistratura vogliono una politicizzazione dell'ordine giudiziario e della Anm. Dobbiamo difendere – ha concluso - la democrazia da rigurgiti giacobini ed estremistici”. Secondo il portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone, l’attacco di Cascini è “un autogol clamoroso, un atto di autolesionismo alla Tafazzi”. “I settori più faziosi della magistratura – ha aggiunto - hanno già perso la testa, e a breve perderanno anche la loro ultradecennale partita giustizialista, politicizzata e forcaiola. (red/mlm) 22 ago 2008 14:29
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I russi restano ancora a Poti! Ecco il link all'articolo (testo + video): http://www.euronews.net/it/article/23/08/2...comes-pullback/
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CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Grazie al ...... !!! Lo sai che io non ci arrivavo!!! Resta il fatto che la "Charles de Gaulle" con tutti i suoi fantomatici problemi, è stata in mare, di fatto, il doppio dei giorni di ciascuna portaerei americana ed il triplo di ciascuna FU portaerei inglese!!! -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=105366 P.S. Tutte le volte che ho postato tale link, nessuno mi ha contestato i numeri ivi citati, a proposito dell'operatività delle 3 marine (americana, inglese e francese) ed, in particolare, delle rispettive portaerei (all'epoca dell'articolo, si aveva ancora un lontano ricordo di quelle inglesi!!! ). -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Ti sbagli, francofobo di complemento! Dal link seguente: http://ec.europa.eu/youreurope/nav/it/citi...area/index.html riporto: "...Gli Stati membri dell'UE che restano al di fuori dello spazio Schengen sono il Regno Unito e l'Irlanda, che hanno scelto di mantenere i controlli alle frontiere con gli altri Stati membri dell'UE (anche se sono autorizzati ad applicare alcune disposizioni sulla cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale)...". In effetti, qui ha ragione Cartman: non si può dire che gli inglesi siano arroganti, si considerano, solamente, una razza superiore a quella di tutti gli altri popoli; in breve, avete presente come la pensava un certo ... Adolf ... a spanne, con tutto l'aplomb e/o il fair play possibile, siamo lì!!! -
Intanto la prima nave della US Navy ( un caccia della classe "Arleigh Burke", http://www.mcfaul.navy.mil/default.aspx ) entra (era ora!) nel Mar Nero! Eccovi l'articolo (testo + video) al link seguente: http://www.euronews.net/it/article/23/08/2...s-over-georgia/ Sempre nello stesso video, notare l'accoglienza non proprio amichevole, della popolazione ucraina di Sebastopoli, al rientro nella base navale, in affitto alla flotta russa, della prima unità (russa) proveniente dalla Georgia!
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Pur essendo io, notoriamente, un filogovernativo, condivido l'opinione espressa da Casini, sul comportamento del nostro governo nella crisi russo-georgiana: http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=14
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Sul tema della riforma della giustizia, dal link: http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/20...forma_....shtml vi riporto un articolo che condivido in pieno: Il premier Berlusconi ha promesso di attuare la riforma della giustizia, ispirandosi al pensiero di Giovanni Falcone. Non è una battuta agostana, bensì una savia e condivisibile argomentazione. Falcone una riforma strutturale l'aveva pensata per sommi capi vent'anni fa e per il suo anticonformismo fu condannato, demonizzato e delegittimato. Giovanni fu lasciato solo in pasto ai suoi assassini proprio da quella sinistra togata, che ancor oggi difende con le unghie e con i denti i propri privilegi corporativi, anzi da vera e propria casta. Dall'indegna canéa, si dissociarono, va detto a loro merito, Giancarlo Caselli e Ilda Boccassini, la quale, anzi, accusò così alcuni magistrati: «Voi avete fatto morire Giovanni. Adesso qualcuno ha pure il coraggio di andare ai suoi funerali. Due mesi fa ero a Palermo in un'assemblea dell'Associazione nazionale magistrati. Non potrò mai dimenticare quel giorno. Le parole più gentili, specie dalla sinistra, da Md, erano queste: Falcone si è venduto al potere politico. Mario Almerighi lo ha definito nemico politico. Tu, Gherardo Colombo, che diffidavi di Giovanni, perché sei andato al funerale? Giovanni è morto con l'amarezza di sapere che i suoi colleghi lo consideravano un traditore. E l'ultima ingiustizia l'ha subita proprio da quelli di Milano, che gli hanno mandato una richiesta di rogatoria in Svizzera senza gli allegati. Mi ha telefonato e mi ha detto: "Non si fidano neppure del direttore degli Affari Penali"…». La Boccassini si riferiva al pool milanese e a Di Pietro, che allora trattarono Falcone come un poco di buono. Costoro, poi, cadavere ancora caldo - come scrisse Montanelli - fecero a gara nel farsi vedere con le «unghie conficcate nella bara». Su Giovanni Falcone, specie Di Pietro, stante la terribile imparità, dovrebbe soltanto nascondersi e tacere. Va aggiunto, inoltre, perché l'argomento è ancora tutto da sviscerare, che a Capaci, 23 maggio 1992, insieme a Falcone, alla moglie, agli agenti della scorta, alla stessa civiltà giuridica, muoiono le possibilità di far chiarezza sul riciclaggio del «tesoro» del Pcus, misteriosamente scomparso a Mosca nel 1991 e sicuramente transitato nella Penisola presso «compagni» ed amici fidati. Del resto, quel filone di ricerca, che Falcone affidò in ultimo a Borsellino, cadde del tutto con l'ulteriore tremenda strage di via D'Amelio (19 luglio 1992). Un pensiero non conforme. Cosa immaginava Falcone di tanto spaventoso per codesta genìa di togati? A Milano il 5 novembre 1988, nel corso di una conferenza pubblica, fece il punto sulla progressione automatica di carriera: «occorre rendersi conto che l'indipendenza e l'autonomia della magistratura rischia di essere gravemente compromessa se l'azione dei giudici non è assicurata da una robusta e responsabile professionalità al servizio del cittadino. Ora, certi automatismi di carriera e la pretesa inconfessata di considerare il magistrato - solo perché ha vinto un concorso di ammissione in carriera - come idoneo a svolgere qualsiasi funzione (una specie di superuomo infallibile ed incensurabile) sono causa non secondaria della grave situazione in cui versa attualmente la magistratura. La inefficienza dei controlli sulla professionalità, cui dovrebbero provvedere il CSM ed i consigli giudiziari, ha prodotto un livellamento dei magistrati verso il basso». Fu immediatamente richiesta nei suoi confronti una mozione di censura da parte di esponenti dell'Anm. Falcone non coltivava teoremi, né voleva riscrivere la storia d'Italia. Per lui, giudice a Berlino, esisteva la prova, non le illazioni, le prove logiche, le deduzioni politicizzate. Pagò subito il suo anticonformismo. L'Unità risuonò: «Falcone preferì insabbiare tutto». Repubblica passò alle ingiurie: Falcone è un vanitoso, un montato, uno che assomiglia ai «guitti televisivi». Scalfari sponsorizzò il velenoso Leoluca Orlando Cascio, che accusava Falcone di nascondere prove compromettenti verso politici democristiani: «Orlando apre davanti al Csm i cassetti dei misteri siciliani». Giovanni, imperterrito, attizzando l'odio dei fautori dell'uso alternativo del diritto, rifiutò solennemente di piegarsi al khomeinismo giudiziario. Fu costretto a difendersi da accuse demenziali, davanti alla Santa Inquisizione del Csm (15 ottobre 1991), perché aveva criticato un certo «modo di far politica attraverso il sistema giudiziario». Avendo capito quello che stava montando, presagì lucidamente il forcaiolismo dei primi anni Novanta del secolo scorso: «L'Italia pretesa culla del diritto, rischia di diventarne la tomba». Infatti, lo diventò. Giovanni, da eroe dell'antimafia era, ormai trasfigurato a «nemico» di classe, di partito, di corrente, di casta, un «venduto» ai partiti liberaldemocratici, che avevano avuto il torto di assicurare agli italiani mezzo secolo di libertà, di progresso, di benessere. Il Notiziario di Magistratura democratica publicò una lettera, firmata, fra gli altri, da Antonino Caponnetto, decisamente ostile al suo progetto di Superprocura, definendolo «inadeguato, pericoloso, controproducente». Infine, come preannunciato dall'Unità e dal professor Pizzorusso, il Csm lo bocciò per la carica di Superprocuratore, inibendo al padre di gestire la sua creatura. Fu il sigillo finale del rigetto dell'uomo, non solo del magistrato, che s'era schierato per un controllo istituzionale sull'attività del pm, per la separazione delle carriere, per farla finita con l'obbligatorietà dell'azione penale e con la partitocrazia del Csm. Brani della «riforma» Falcone: Ecco, di seguito, un'antologia del suo attualissimo ragionamento sui mali della giustizia: - «Il CSM è diventato anziché organo di autogoverno e garante dell'autonomia della magistratura, una struttura da cui il magistrato si deve guardare... (con) le correnti trasformate in cinghia di trasmissione della lotta politica». -«Quanti altri danni deve produrre questa politicizzazione della giustizia?». -«Io dico che bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale». -«Non si può investire della cultura del sospetto tutto e tutti. La cultura del sospetto non è l'anticamera della verità. La cultura del sospetto è l'anticamera del Khomeinismo». -«Dopo tanto tempo e tanti sforzi spesi per far riconoscere i connotati dell'organizzazione mafiosa, si finisce col mescolare nel calderone di Cosa Nostra tutto ciò che può assomigliargli». -«Al di sopra dei vertici organizzativi di Cosa Nostra non esistono terzi livelli di alcun genere». - «L'idea del terzo livello prende le mosse... da una relazione svolta da me e dal collega Giuliano Turone a un seminario del 1982 a Castelgandolfo... Attraverso un percorso misterioso, per non so quale rozzezza intellettuale, il nostro terzo livello è diventato il 'grande vecchio', il 'burattinaio', che, dall'alto della sfera politica, tira le fila della mafia. Non esiste ombra di prova o di indizio che suffraghi l'ipotesi di un vertice segreto che si serve della mafia, trasformata in semplice braccio armato di trame politiche» . -«Mi sento di condividere l'analisi secondo cui, in mancanza di controlli istituzionali sull'attività del Pm, saranno sempre più gravi i pericoli che influenze informali e collegamenti occulti con centri occulti di potere possano influenzare l'esercizio di tale attività. Mi sembra giunto il momento di razionalizzare e coordinare l'attività del Pm finora reso praticamente irresponsabile da una visione feticistica della obbligatorietà dell'azione penale e dalla mancanza di efficaci controlli della sua attività» . -«il pm non deve avere nessun tipo di parentela col giudice e non essere, come invece oggi è, una specie di paragiudice... Chi, come me, richiede che siano, invece, (giudice e pm) due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell'indipendenza del magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell'azione penale, desideroso di porre il Pm sotto il controllo dell'Esecutivo». 23/08/2008
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Nave "Alicudi" A5304 (come l'unità gemella "Filicudi" A5305) era una posareti entrata in servizio nel 1955, dislocava 832 t., velocità massima di 13 nodi, autonomia 8.300 miglia a 12 nodi, 2 motori diesel-elettrici, armamento: 1 pezzo da 40/70 e 4 pezzi da 20/70, equipaggio di 44 membri di cui 3 ufficiali, costruita nei cantieri navali di Livorno. Non conosco la data della sua radiazione.
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Date uno sguardo a questo link, sulla politica linguistica dell'Unione Europea: http://europa.eu/languages/it/document/59 Da notare alcune considerazioni che riporto: "5. Ogni documento redatto dall'UE viene tradotto in tutte le lingue ufficiali? No, affatto. Solo gli atti legislativi e i documenti di particolare importanza o interesse per il pubblico sono emanati nelle 23 lingue ufficiali, ma essi rappresentano una proporzione minima dell'attività complessiva delle istituzioni europee Gli altri documenti - come note indirizzate alle autorità nazionali, decisioni destinate a singoli soggetti, nonché l'insieme della corrispondenza - vengono tradotti soltanto nelle lingue richieste. Quanto ai documenti per uso interno, le istituzioni UE possono scegliere il proprio regime linguistico. La Commissione europea, per esempio, svolge la propria attività amministrativa interna in tre lingue - inglese, francese e tedesco - e si esprime in tutte le lingue solo a fini di informazione e di comunicazione con il pubblico. Il Parlamento europeo, invece, è composto di rappresentanti nazionali che hanno bisogno dei documenti di lavoro nella loro lingua, sicché tutto il processo di preparazione dei documenti è multilingue sin dall'inizio." ed ancora: "7. Perché non adottare un'unica lingua ufficiale per l'Unione europea? Perché ciò significherebbe precludere alla maggioranza della popolazione dell'UE la comprensione di quanto l'UE fa e dice. Qualunque fosse la lingua scelta per ricoprire questo ruolo, la maggioranza dei cittadini dell'UE non la conoscerebbe abbastanza bene per poter applicare la legislazione europea, esercitare i propri diritti o esprimersi in modo sufficientemente corretto da partecipare alle attività dell'UE. E poi quale lingua scegliere? La lingua parlata dal maggior numero di persone nell'UE è il tedesco, che però non è molto diffuso al di fuori della Germania e dell'Austria. Le lingue UE parlate dal maggior numero di persone a livello mondiale sono lo spagnolo e il portoghese, ma la maggior parte di coloro che le parlano non risiede in Europa. Il francese è la lingua ufficiale, o una delle lingue ufficiali, di tre Stati membri dell'UE, è parlato in molte parti del mondo ed è insegnato in numerose scuole europee; è tuttavia conosciuto molto più nei paesi dell'Europa meridionale e occidentale che in quelli del nord o dell'est. Tra le lingue UE, l'inglese è la più diffusa, sia come prima che come seconda lingua; tuttavia, recenti sondaggi hanno dimostrato che meno della metà della popolazione dell'UE è in grado di esprimersi in questa lingua."
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Dal sito di France24, http://www.france24.com/fr/monde , eccovi i link a 2 filmati. Nel primo si vedono le condizioni dei pochi anziani georgiani che ancora si ostinano a vivere nell'Ossetia del Sud: http://www.france24.com/fr/20080819-georgi...ne-guerre-armee Nel secondo un'intervista al Presidente della Georgia, Mikheïl Saakachvili: http://www.france24.com/fr/20080821-entret...-russie-ossetie Molto opportunamente, la redazione di France24, colloca nella stessa pagina dell'intervista a Saakachvili, un video sul 40° anniversario dell'occupazione sovietica della Cecoslovacchia!!!!
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CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Magari torniamo in topic! Eccovi, dal sito ufficiale del Ministero della Difesa francese, i link ad altri 2 filmati: http://www.defense.gouv.fr/marine/base/med...tie_de_bassin_1 http://www.defense.gouv.fr/marine/base/med...tie_de_bassin_2 -
Sempre dalla rassegna stampa del sito ufficiale del Ministero della Difesa, i link ad altri 2 articoli: http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=14 http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=15
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CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Bella base atlantica, allora, La Spezia!!! -
Video - Esercitazione congiunta USA-Israele-Turchia
picpus ha pubblicato una discussione in Marina Militare
Eccovi il video al link seguente: http://www.corlobe.tk/article10125.html -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
E chi glielo dice a Bertolaso, di prepararsi a far fronte ad una tempesta atlantica?!?!?! Se quando gocciola, di norma, si allaga tutta l'Italia!!! -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Scordatevelo di potervi mettere sullo stesso piano del Monarca assoluto!!! -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Con il Re dei francofobi, non è di certo possibile utilizzare altri argomenti!!! -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Sicuramente ci sarà qualcosa di simile, con adeguata denominazione che faccia riferimento a finalità da conseguire (a volte, nella pubblica amministazione, si parla di "progetti finalizzati", più o meno fantomatici, ovviamente!) e, comunque, non hai considerato gli straordinari! -
CVN "Charles de Gaulle" - discussione ufficiale
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Da quello che mi dici e dal fatto stesso che me lo dici, arguisco che hanno già rimosso la ghigliottina da Place de la Concorde!!! -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
E no, non sono d'accordo: il principio della unitarietà del pubblico erario, qui non ci azzecca! I soldi, mica tornano al Ministero della Difesa!!! -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Tu hai considerato lo stipendio (mooolto per difetto!) che percepisce il dipendente, ma lo Stato, con gli oneri contributivi, sborsa il doppio o giù di lì! -
Ci sto mettendo tutto l'impegno che puoi ben immaginare, perché diventi ... la terza!!!
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La parte più ricca del Canada, il Québec, è super-francofona e, da tempo, rivendica l'indipendenza dal Canada!!! Montréal è considerata la seconda più grande città francese del Mondo (non occorre di certo che dica qual è la prima!!!)!!! Eccoti un link: http://it.wikipedia.org/wiki/Qu%C3%A9bec_(provincia)