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paperinik

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Risposte pubblicato da paperinik

  1. Non sto difendendo Saddam, ci mancherebbe; però penso che la sua rimozione sia stata fatta in modo eccessivamente sbrigativo, senza valutare sufficientemente come muoversi nello scenario del dopoguerra; non so se nel 91 ci sarebbero state condizioni più favorevoli, forse non ci sarebbe stato il problema di Al-Qaeda

     

    questo -ragionando ovviamente col senno di poi- è sicuramente condivisibile. Ma all'epoca se non c'era la minaccia di Al-Qaeda c'era il pericolo di un Iran in rapida ascesa (e l'attuale situazione Iraniana è figlia di quel momento storico), di una Siria ambigua (lo è tutt'ora) e la necessità di consolidare i buoni rapporti che stavano nascendo con gli stati arabi moderati. In definitiva rovesciare Saddam avrebbe significato andare oltre il mandato ONU e dare al mondo arabo l'idea di voler occupare uno stato che era comunque sovrano. Inoltre gli USA con la motivazione (piuttosto vacua) della presenza del regime di Saddam avevano la scusa per tenere continuamente sul golfo la sua flotta del Mediterraneo (o dell'oceano Indiano) e schierare nelle basi saudite (Arabia Saudita, Qatar) gli squadroni USAF.

     

    ma resta il casino del fatto che l'Iraq è una nazione solo sulla carta, con confini tracciati a tavolino, dove devono coesistere sciiti, sunniti, curdi e cristiani.

     

    Assolutamente no, i confini dell'Iraq sono stabili e ben delineati. Se si escludono i problemi con l'Iran (risalenti comunque alla "guerra dei 10 anni") non si registra alcun reclamo internazionale o alcuna tensione relativa ai suoi confini. Il problema del pattugliamento e rispetto dei confini è altra cosa.

     

    Forse si doveva coinvolgere maggiormente l'opposizione interna al regime di Saddam per definire uno scenario post-dittatura in grado di trovare un compromesso (ammesso che sia possibile) tra le varie parti.

     

    Il problema è proprio l'opposto: aver puntato troppo sull'opposizione, che paradossalmente in Iraq costituiva la maggioranza (sciiti e curdi). Infatti dopo decenni di repressione e mancata partecipazione al potere una volta deposto Saddam l'opposizione non ne voleva sapere di dialogare o sedersi nella poltrone di comando assieme all'attuale minoranza (sunniti). La coalizione inizialmente ha escluso da ogni forma di collaborazione i sunniti ed ha dato la caccia a tutti i rapprsentanti dell'ex partito Baath. Ora sta facendo marcia indietro, perchè la minoranza aveva comunque dimostrato all'epoca di Saddam di saper governare il paese e gli associati del partito di Saddam (specie quelli di modesta gerarchia) avevano ottime relazioni con i vari califfi e scheicchi che -sembrerà quasi comico- nel XXI secolo hanno ancora potere nelle varie zone di provenienza.

    Questa mancanza di dialogo fra le forze politiche assieme all'odio comune per quello che inizialmente era un esercito di liberazione ma che dopo pareva ai più esercito d'occupazione, sono stati i pretesti che hanno sfruttano i terroristi-dell'una o dell'altra fazione- per mettere a ferro a fuoco l'Iraq.

    In seguito (troppo tardi) gli USA hanno compreso il complesso assetto sociale iracheno ed hanno di conseguenza iniziato a coinvolgere la minoranza Sunnita e cercato rapidamente di far mantenere l'ordine pubblico e la sicurezza del paese alle forze irachene. Infatti per i terroristi colpire le forze interne (quindi sovrane) è più difficile perchè, pur accusandole di collaborazionismo, vanno a colpire gente araba e guadagnandosi così rapidamente l'inimicizia della popolazione (il supporto morale ed il sostegno ideologico del popolo sono elrementi indeffettibili, senza i queli i gruppi terroristi non trovano la motivazione principe per giustificare le loro atrocità, ovvero la difesa della popolazione musulmana, e si trovano isolati).

     

    I confini dell'Iraq tracciati sulla carta?!? I confini sono esattamente gli stessi e non soggetti ad alcun reclamo.

  2. Quindi se ho ben compreso quel pod lì è in definitiva:

    un simulacro di sidewinder che però non serve a simulare un missile ma ad aumentare la RCS di un aereo.

     

    Se così è, riguardo al suddetto POD-SIMULACRO possiamo dire:

    A)non ha niente a che vedere con un sidewinder, se non vagamente nella sua forma (che consentirebbe al pod stesso di essere montato su tutti gli attacchi compatibili col sidewinder)

    B)la sua funzione effettiva (aumentare la RCS) non ha a niente a che fare con l'addestramento all'uso delle armi -come è stato scritto qua prima- nè per il pilota (poichè non è vero che quel pod serve a simulare l'assetto da combattimento dell'aereo) nè per il personale a terra (che non penso proprio si addestri a montare missili veri utilizzando un pod-RCS).

     

     

    PS: ....io mi fido di tutti non solo di Brandy! (finchè i fatti non dicono il contrario). :P

  3. Ciao a tutti,

    come avete giustamente detto, sulla wingtip, c'è un pod acmi che utilizzano in usaf.

    Per qanto riguarda l'altro, è un pod radarabile....ossia un pos che aumenta la radar cross section dell'aereo. Lo installano principalemte gli aerei che devono fare gli aggressor; spesso è arancione e lo abbiamo anche noi in italia. Aumentando la RCS dell'aereo si simulano altri tipi di aeroplani. La testina è fatta di un materiale radarabile. Per il resto è una sorta di simulacro del sidewinder.

    Ciao

     

     

    :blink:

    Ora che mi era tolto i dubbi questa nuova tesi -plausibile anch'essa- mi fa ripiombare nel buio....Insomma è un simulacro di missile o è un pod con altre funzioni?! Se serve ad aumentare la RCS non si può qualificare come simulacro di missile (come lo sono ad esempio le finte LGB).

     

    Ma allora questo cos'è?!?!? http://www.airliners.net/open.file?id=1290...0119&size=L ?????????

  4. Devil non penso siano trasparenti ma in metallo. Solo che l'aletta è formata come si vede anche nella foto 1 solo dal bordo o in altre occasioni solo da un asticella come si vede nella foto numero due. (in parole moooolto semplici: è un tubicino che descrive il bordo dell'aletta)::

    http://www.airliners.net/open.file?id=1290...0772&size=L

    http://www.airliners.net/open.file?id=1287...XTID&size=L

     

    In altre foto però ho visto che lo stesso POD in dotazione all'USAF non sempre ha queste strane appendici.

    http://www.airliners.net/open.file?id=1295...5870&size=L

    http://www.airliners.net/open.file?id=1293...3420&size=L

     

    Ed ecco -per finire- un'altra foto con il famoso simulacro (certo che ad un sidewinder somiglia poco :D ):

    http://www.airliners.net/open.file?id=1294...4558&size=L

  5. La causa diretta dell'incidente è che l'aereo ha saltato i blocchi-freno che si fissano di fronte e dietro alle ruote del carrello per evitare che l'aereo si sposti ed è andato a finire senza controllo verso i deflettori di scarico in cemento.

    Probabilmente c'è stato o un errore nel posizionare i blocchi o nella scelta dei blocchi stessi (esistono blocchi di varie dimensioni progettati per aerei di grandezza diversa). Oppure un errore umano da parte di chi conduceva la prova-motore (forse ha dato troppa potenza, forse non ha azionato i freni di parcheggio). E' improbabile il difetto della macchina (tipo un errato funzionamento dei comandi FBW della manetta motore).

     

    Ecco un'altra foto dell'incidente:

    http://www.airliners.net/open.file?id=1293...DENT&size=L

  6. Non pensavo che una mia ignoranza potesse avviare una discussione così viva (su un tema per altro non spesso trattato). Comunque siccome prima di aprire il topic avevo cercato di documentarmi autonomamente l'unico missile occidentale che poteva assomigliare a quello della foto ( e che è in realtà -ormai è assodato- un simulacro di sidewinder) è l'ASRAAM. Che però è in dotazione solo alla RAF ed alla RAAF. Quindi logica imponeva che un aereo in forza all'USAF non potesse averlo montato.

     

    PS: grazie Captor per avermi modificato in modo appropriato il titolo del topic.

  7. mmmm Dogfight...tu dici simulacri di missili per il training?! Non lo so, quello all'estremità affettivamente sembra un pod (e fra l'altro lo si vede spesso anche su F-15 e A-10), ma quello sub alare a me pare un missile a tutti gli effetti (ha pure le alette). Attendo ulteriori delucidazioni.....il dubbio aumenta! :)

     

     

    EDIT:

    non appena ho postato Flaggy mi ha fornito la risposta che ha fugato le incertezze.....Grazie (anche a Dogfight ovvio).

     

    Ora però Flaggy rispondimi a questo dubbio (ti pareva avessi finito qui il tuo compito, eh!? hahahahahahah :lol: ):

    Il "Sidewinder da esercitazione" a che serve se non è funzionante? Per simulare l'assetto effettivo in combattimento oppure perchè senza un reale missile attaccato il suddetto pod telemetrico o il sistema d'arma dell'aereo non funzionano a dovere (cioè se non c'è il missile attaccato il sistema d'arma del viper o il pod non vedono il missile da sparare) o per entrambi i motivi?!

  8. Pregherei gli esperti in materia di illuminarmi sul carico dell'F-16 dell'USAF in questa precisa foto:

    http://www.af.mil/shared/media/photodb/pho...F-1851B-287.jpg

     

    In particolare mi riferisco alle dotazioni poste sull'attacco dell'estremità alare e sull'attacco sub alare esterno (quindi non al tank sub alare o al pod ECM ventrale), delle quali vorrei conoscere nomi, versioni e specifiche funzioni (il missile là sotto cos'è una variante dell'ASRAAM?!).

     

    Come sempre grazie in anticipo dell'attenzione e delle eventuali risposte.

     

    PS: ho sbagliato il titolo del topic, volevo scrivere "carico ATTACCHI" e non "carico estremità", lapsus

  9. Io non comprendo tutto questo continuo sospettare e avanzare dubbi circa l'atteggiamento degli USA. Sicuramente agli amici Yankee rode dover cedere parte delle tecnologie che hanno sviluppato autonomamente in decenni di studi e investimenti miliardari. Tuttavia la tecnologia stealth sarà prima o poi -ahimè- anche ad appannaggio delle nazioni non-NATO e avere alleati dotati di una linea di volo stealth soddisferà pure il gioco degli americani (che altrimenti si ritroverebbero soli nell'affrontare minaccie stealth).

     

    Riguardo al Raptor io peserei molte di quelle voci che girano: sicuramente il Congresso USA non è disposto a cedere le sue tecnologie al primo stato che si propone per l'acquisto, ma secondo me bisogna guardare anche l'altro lato della moneta, ovvero quante nazioni possono permettersi -ed hanno REALE E ATTUALE NECESSITA'- di dotarsi di una linea di volo composta da un caccia che costa attualmente 220milioni a pezzo?!....pensateci bene.

     

    Fin qui alcune premesse politiche, ora alcune note a carattere giuridico. Lo sviluppo JSF è il risultato di un accordo di collaborazione industriale internazionale (una forma di Joint-Venture) e, per quanto riguardi la produzione di un bene caratterizzato da particolari tecnolgie (l'F-35), non può sfuggire alle regole scritte a cui si sono vincolate le nazioni aderenti. Voglio dire che si tratta sempre di un contratto (accordo) commerciale internazionale dove le posizioni, i vantaggi e soprattutto i diritti e gli obblighi sono prederteminati. La variazione anche di un singolo aspetto non può essere fatta unilateralmente, ma va discussa tenendo conto -ovviamente- del peso specifico di ogni partecipante. Quindi non possiamo stare qui a scrivere che forse gli Stati Uniti cederanno una versione povera all'Italia piuttosto che all'Olanda, o che quella per la Gran Bretagna sarà simile a quella americana ma non del tutto e così via....Esiste certamente la possibilità che per le nazioni terze rispetto alla partnership venga sviluppata una versione -diciamo- povera, ma ciò anche a tutela degli Stati stessi che parteciperanno allo sviluppo in modo attivo (ovvero con miliardi di finanziamenti). Di fatto sarebbe poco conveniente per uno stato partecipare allo sviluppo di una macchina investendo ingenti risorse economiche se poi quell'aereo (e le tecnologie in esso contenute) può essere acquistato successivamente pagando solo il costo delle unità ordinate. E certamente il vantaggio di partecipare allo sviluppo non può essere solamente quello di avere voce in capitolo sulle specifiche desiderate o la possibilità di avere in consegna le prime unità uscenti dalla linea di montaggio.

    Quindi, poichè in seno al programma è già stato deciso (anche per ragioni economiche) di vendere anche a terzi l'F-35, pare logico che per quelle nazioni che per scelta o per necessità si siano volute tenere fuori da questo programma venga predisposta una versione tecnologicamente più "arretrata"

     

    Concludo chiarendo un punto: è fisiologico -e questa è una regola generale che vale per ogni fenomeno associativo- che all'interno di una società non si possa pretendere che chi investe 100 abbia lo stesso peso di chi investe 10 o di chi investe 1. Pensate ad una SPA: a chi detiene il 51% delle azioni sono accordati di conseguenza privilegi, facoltà ma anche obblighi PREDETERMINATI dalla legge e dal contratto, e che sono diversi a quelli accordati a chi detiene il 10% o l'1%. Analogamente nell'accordo JSF ci sono tre livelli di partecipazioni finanziaria che deteminano a loro volta 3 posizioni soggettive diverse. Usa e UK sono le uniche nazioni che fanno parte della prima fascia e gioco-forza nelle scelte comuni il loro parere conterà molto di più di quello di nazioni come l'Italia e l'Olanda che invece sono nella seconda fascia o delle altre in terza fascia: però un conto è dire che hanno maggior peso un conto è dire che scelgono in beata solitudine.

  10. molto chiaro...e pienamente condivisibile.

    Tuttavia mi pare ancora strano che durante Deny Flight (dove gli aerei decollavano da Aviano) ad Aviano la USAF non avesse una unità CSAR...non sarà stato teatro di guerra, ma l'eventualità dell'abbattimento era ipotizzabile (volavano pur sempre in territorio "ostile" o meglio "non sicuro"). E Ramstein o Rhein-Main non è che distassero più di tanto....una volta che c'è stato l'abbattimento fino a quando il pilota non riesce a farsi individuare (in particolare nel caso di specie) di tempo ne passa, e per trasferire gli uomini su un C-130 e gli elicotteri in volo ci vorrà non più di un paio d'ore!!!

     

     

    Comunque i Marines hanno poco da arrabbiarsi: conosco bene quanto sia importante per loro la distinzione del loro corpo da quello delle altre forze armate, ma dipendendo anche loro dal Dipartimento della Marina in qualche modo sono USN (questo intendevo...).

  11. Marvin scusa -ammetto che in materia non sono ferratissimo- ma quando il Ltn Scott O'Grady venne abbattuto sul suo F-16C nei cieli dell'Ex-Jugoslavia, la missione CSAR per riportarlo a casa non venne proprio attuata da unità speciali dei Marines (quindi USN)?! Ricordo bene l'uso dei Sea-Stallion della USN congiuntamente ai Super-Cobra e Harrier del USMC....

  12. Per ora sono solo parole e di nero su bianco non c'è nulla....e sinceramente ci credo poco a queste voci sulla versione con diversa e più alta segnabilità RADAR. Anche perchè non credo che nessun eventuale acquirente lo accetterebbe: sarebbe un controsenso dotarsi di un aereo stealth che poi non è pienamente stealth....tanto vale spendere in altro. Inoltre qualora le ipotesi trovassero fondamento e si producesse una sorta di "versione povera" di certo ciò non riguarderebbe nazioni come l'Italia che sono partner industriali di seconda fascia con un investimento comunque importante che permette di avere voce in capitolo (ricordo che solo USA e UK sono partner di prima fascia).

  13. queste sfide per me hanno un sapore particolare.....forse non significano nulla, forse qualche dato indiretto lo forniscono. Ditemi voi.

    L'ultima della serie vede da una parte il nostro Tornado, dall'altra l'italo-tedesca Lamborghini Reventòn (per chi non lo sapesse una super-car ispirata ai caccia di ultima generazione prodotta in soli 20 esemplari -già venduti- alla modica cifra di 1milione di euro!)

     

    http://www.autoblog.it/post/11357/lamborgh...fida-il-tornado

  14. Questo documento (immagino auto-tradotto ;) ) pone decisamente fine a tutte le illazioni -più o meno- fantasiose qui mosse a seguito della messa a terra degli F-15USAF.

    L'USAF vorrebbe sì che il Congresso aumentasse di circa un centinaio di unità il quantitativo complessivo di F-22 da ordinare, ma è anche cosciente di quanto sia ancora altamente efficace e letale il suo Eagle....un aereo molto difficile da screditare visto che i suoi gradi e la sua fama se li è guadagnati sul campo di battaglia e non in combattimenti simulati (e chi comanda apprezza molto questi aspetti!)

  15. Bellissima la storia raccontata da Andy McNabb su quella missione fallita....

     

    Bubu, fu semplicemente una missione delle SAS per la distruzione di alcune batterie SCUD, ma la sfortuna ha voluto che quasi giunti sull'obiettivo un pastorello individuasse il rifugio notturno dell'unità e spiattellasse tutto a degli ufficiali iracheni presenti nell'area. Storia raccontata con uso di pseudonimi, ma tragicamente vera.

  16. Il tempo di pattugliamento da voi riportato non è corretto....o almeno, non è corretto in assoluto. Le 8 ore di pattugliamento sono previste se l'areo pattuglia un area distante fino a 100 miglie nautiche dalla sua base. Se però l'aereo, com'è naturale, dovrà spingersi in radiali più estese allora il tempo utile per il pattugliamento cala drasticamente. L'ATR ha divulgato questi dati ufficiali:

     

    -radiale di 100 NM = Range Pattugliabile 1216 NM = 8,18 Ore di Pattugliamento

    -radiale di 200 NM = Range Pattugliabile 1044 NM = 7,03 Ore di Pattugliamento

    -radiale di 600 NM = Range Pattugliabile 359 NM = 2,41 Ore di Pattugliamento

     

    Se per ipotesi si dovessero acquistare degli ATR-72 ASW, o ne compri diversi in modo che si suddividono in modo equo lo spazio aereo e allora stanno in volo per diverse ore, oppure avrai degli aerei che stanno continuamente a terra a fare il pieno, la cui utilità è decisamente dubbia.

    Siccome di Territorio marittimo da sorvegliare ne abbiamo deisamente parecchio, diciamo che piazzando una base in centro Italia ed un altra al sud o nelle isole servirebbero almeno 6/8 unità (con 2/3 unità che volano contemporaneamente spingendosi ognuna a non più di 400NM dalla base) per svolgere il pattugliamento in modo decente....

  17. Invito tutti gli interessati a dare un occhiata a questo documento, pubblicato di recente nel sito dell'AMI. E' in definitiva la road-map del percorso intrapreso dalla nostra Forza Aerea per rinnovarsi, ed infatti il documento è correttamente intitolato "2007 La Trasformazione":

    http://www.aeronautica.difesa.it/sitoam/im...ault-joined.pdf

     

    Il documento descrive bene cosa è attualmente l'Aeronautica Militare Italiana (scopi, missioni, organigramma) e cosa vuole essere in futuro. Il tutto ben accompagnato da fotografie molto belle.

     

    All'interno si trovano molte informazioni interessanti: in particolare le modalità con cui verranno raggruppati i vari squadroni e la relativa individuazione delle basi aeree primarie (MOB) e di quelle secondarie su cui i velivoli possono essere prontamente rischierati (DOB). Di nota pure la sezione dedicata alla composizione presente della linea di volo e alla previsione di quella futura con l'ormai avviato phase-out dell'attuale spina dorsale (Tornado, F-16, Amx) ed il progressivo ingresso dei nuovi modelli (EF-2000, KC-767, F-35).Interessante pure la sezione dedicata ai drones, agli armamenti e all'attività di controllo dello spazio aereo. Queste sono state le parti che io ho ritenuto più interessanti, ma sono certo che ognuno di Voi troverà altre preziose informazioni, spero Vi serva. :rolleyes:

  18. Dì alla tua prof che andasse a farsi un corso di aggiornamento....e che al pari degli altri maestri e professori d'Italia se la smettesse di insegnare versioni revisionistiche della Storia.

     

    qursta è la versione ufficiale (quindi per quel che mi riguarda l'unica):

     

    Le Truppe Alleate (coordinate e comandate dalla Forze USA/UK) si fermarono alle porte di Baghdad perchè era quello il mandato ricevuto dall'ONU (che ricordo -ancora una volta- è l'unico organismo che può ricorrere all'uso della forza nei rapporti internazionali o ad autorizzare stati membri ad usarla).

     

    Nella seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza relativa al conflitto Iraq-Kuwait, si autorizzavano tutti gli Stati che offrissero aiuto al Kuwait (stato sprovvisto di un vero e proprio esercito e dotato solo di una piccola forza di autodifesa) a ricorrere all'uso dellla forza contro le truppe Irachene che avevano invaso il piccolo stato.

    In realtà la risoluzione dell'Onu non sarebbe servita perchè gli altri stati sarebbero potuti intervenire comunque in difesa del Kuwait (che aveva chiesto pubblicamente aiuto) in attuazione del principio di legittima difesa sancito proprio dalla Carta delle Nazioni Unite. Poco conta, la risoluzione del Consiglio ha comunque un valore storico enorme perchè è il primo documento, da quando nelll'immediato dopoguerra venne istituita la Comunità delle Nazioni Unite, con cui si autorizza l'uso della forza per risolvere una crisi fra stati della Comunità Internazionale.

    La risoluzione indicava espressamente lo scopo (e quindi il limite) per cui l'uso della forza veniva autorizzato e cioè: respingere le forze d'occupazione Irachene nel loro territorio e azzerare le possibilità di un altro attacco ai danni del piccolo stato. Penetrare in territorio Iracheno era un atto legittimo per raggiungere lo scopo, sfondare la difesa di Baghdad e occupare la capitale Irachena sarebbe stato invece una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità (comunque da riconoscere) dell'Iraq. Ugualmente destituire un tiranno-satrapo come Saddam sarebbe stato un atto eccessivo non previsto dalla risoluzione, poichè Saddam era comunque legittimamente -fa ridere scriverlo- il capo del governo Iracheno, e le Nazioni Unite hanno divieto di interferire negli affari ingterni di uno stato (salvo si profili la minaccia di una strage umanitaria....e probabilmenti gli estremi di tale strage c'erano davvero, vedi il trattamento riservato in precedenza a Sciiti e Curdi):

     

    Inoltre non bisogna sottovalutare due elementi rilevanti (confermati più volte sia dal Generale Norman Schwarzkopf -comandante delle forze armate del golfo- che dallo stesso Colin Powell -all'epoca Comandante delle forze USA-):

    1)se penetrare per centinai di Km al'interno dell'Iraq fu quasi una passeggiata (i piloti di A-10 ancora gioiscono pensando alle autostrade percorse da centinai di mezzi blindati indefesi che battevano in ritirata verso Baghdad e tutti noi ricordiamo la facilità con cui le truppe irachene si arrendevano -perfino alle stampa straniera come avvenne in un caso clamoroso-), rompere la linea di difesa di Baghdad non sarebbe stato altrettanto semplice. Infatti la Guardia Repubblicana (quella del 1991, cioè uno dei 5 eserciti più potenti del mondo) aveva sì battuto ritirata ma si era schieata a difesa ultima della capitale. Conquistare Baghdad avrebbe significato prolungare per diverso tempo (forse mesi) il conflitto di terra con un alto sacrificio di vite umane (da una parte e dall'altra), perchè quando arrivi alle porte di una città gli F-15, gli A-10 e i Tornado servono a poco: occorrono la fanteria, l'artiglieria da campo, gli M1A1 Abrams, i Leopard, gli Humvee e tutto il resto....

    2)Agli occhi degli stati arabi moderati e della Lega Araba l'occupazione del Kuwait era stato un atto ingiusto da condannare, per cui quasi tutti appoggiarono la coalizione e -legittimandola ulteriormente- molti (tipo Egitto e Arabia Saudita) ne presero parte. Occupare Baghdad e rovesciare il regime di Saddam magari sostituendolo con uno stato fantoccio avrebbe indignato il mondo arabo e probabilmente generato fortissime tensioni (se non crisi), tutto a danno degli ottimi rapporti che si stavono instaurando fra stati arabi moderati e stati occidentali.

     

    Quanto alle ragioni economiche paventate dalla tua maestra.....beh non ce ne sono.....al massimo si può pensare che le ragioni economiche avrebbero potuto esserci per continuare l'avanzata: infatti rovesciare Saddam avrebbe significato per l'Occidente mettere mano sul suo petrolio e avere un intero stato dove dislocare basi (aeree, terresti e marine) in una posizione che definire strategica è poco.....

     

    OT: il calcio è sport per donne?!?!....ma hai qualche difficoltà?!?! FORZA JUVE!

  19. Arghhhhhhhhh, CHIEDO VENIA!!! Intendevo il Mi-24 (come avevo scritto al punto 1)......c'avevo messo un pò per scrivere in modo ordinato quel post e la stanchezza mi ha fregato.....certo Mi-24....altro che Mi-26 Halo (che per altro grosso com'è si vede pure dalla stratosfera....farsi attaccare da un Halo è proprio da pirla!!!) :D

    Provvedo a editare e correggere. Grazie a te Vorthex e Gianvito per avermi fatto notare la tremenda magagna! ;)

     

     

    Vorthex, se metti in campo i velivoli x il CAS allora lo studio perde (a mio modo di vedere) d'interesse perchè è un confronto troppo equilibrato aperto a ogni soluzione!!! Ovviamente c'è il vantaggio della maggior velocità e del maggior rateo di salita per l'aereo e quello della massima manovrabilità e possibilità di volo stazionario per l'elicottero.....ma poi per il resto se li raffronti uno contro l'altro sono molto simili: stesso tipo di compiti operativi, stessa tipologia di armi, stesso tipo di radar (anzi qualche elicottero è dotato di radar migliori), stessa altitudine operativa (ovvio che l'aereo può volare molto più su!).

     

    Gianvito, ottimo modello....però è scorretto chiamare in causa una coppia di elicotteri, perchè allora dovremmo chiamare in causa una coppia di caccia, no?!?! :P

    Però per il resto molto bene, nella scena immaginata da te effettivamente le cose cambiano....ma è importante notare che però le variabili per inquadrare il duello alla fine non sono così tante come si era scritto in precedenza in questo (stimolantissimo) topic!!!!!!

  20. Signori, in realtà le variabili in campo sono solo apparentemente decine. Focalizzando meglio la teorica situazione vedremmo come igli esempi di scuola su cui discutere siano pochi.

    In questi punti troverete quali sono gli ingredienti per gli esempi:

     

    1)L'elicottere deve essere necessariamente un elicottero d'attacco, poichè qualsiasi altro elicottero anche dotato di armamento leggero utilizzabile in extrema ratio in combattimenti aria-aria (tipo un OH-54 Kiowa Warrior con le sue 2 mitriagliatrici montate sulle gondole laterali) perderebbe sicuramente il confronto contro un qualsiasi caccia (gli resterebbe solo l'opzione di atterrare o nascondersi i mezzo ad una boscaglia....nell'ipotesi i cui sia sfuggito al primo attacco o abbia avvistato per primo la minaccia aerea nemica). Ora nel novero degli elicotteri d'attacco bisogna contemplare solo quelli che hanno la possibilità di lanciare missili AA. Altrimenti anche il potenzialmente ottimo RH-66 (che non possiamo considerare poichè di lui non abbiamo in mano nulla più che qualche prototipo ed un ottimo videogioco) dovrebbe svignarsela in fretta.

    Rimangono quindi sul fronte NATO l'Apache ed il Super Cobra che possono ospitare gli AIM-9 sidewinder; mentre dall'altra parte della cortina abbiamo il MI-24 con i suoi AA-8 Aphid (Molniya R-60) ed il Ka-50 con i suoi missili all'infrarosso AA-11 Archer (Vympel R-73).....e direi basta! Se pensate al Mangusta o altro leggete il punto 2

     

    2)Restringendo la tipologia di armi potenzialmente in gioco inevitabilmente restringeremo il novero di elicotteri idonei per il nostro esempio.

    Molti elicotteri, incluso il su citato Oh-58 Kiowa o il più pesante UH-60 Black Hawk, possono montare gli AIM-92 Stinger o gli Europei Mistral. Fra questi anche eccellenti elicotteri d'attacco come il nostro A-129 mangusta o l'Eurocopter Tiger, tuttavia l'AIM-92 Stinger pur essendo una validissima arma AA nasce principalmente per l'abbattimento di altri elicotteri (attendo prontamente correzioni qualora non fosse così). Difficilmente, ma in teoria è possibile, un caccia verrebbe abbattuto da uno stinger lanciato da un elicottero. Quindi nel nostro esempio di scuola dovremmo adottare solo elicotteri che possano usare missili all'infrarosso a corto raggio idonei -poichè progettati per questo- ad abattere un qualsiasi aereo nemico.

     

    3)L'aereo nemico. Non possiamo considerare aerei tank-killer tipo l'A-10 o il SU-25 o in definitiva il nostro AMX (fa ridere scrivere A-10 ed AMX sulla stessa frase :rolleyes: ) poichè per tipologia di missioni, armamento e prestazioni sono troppo simili ad un evoluto elicottero d'attacco, quindi non sono interessanti per il nostro studio. Dobbiamo escludere anche aerei come F-22, EF-2000 o il russo Su-30: sono aerei che non temono concorrenti nelle simulazioni di dogfight fra caccia, figuratevi se incontrerebbero problemi a cacciare un elicottero. Escludiamo gli aerei addestratori -che a parte nei paesi del terzo mondo- servono appunto ad addestrare e non svolazzano in mezzo ai teatri di guerra. Quindi se andiamo a stringere i possibili contendenti sono sul fronte NATO: F-4 (ancora ne volano parecchi), F-15, F-16, F-18, Tornado. Sul fronte asiatico: Mig-29, Su-27....basta, no?!?! In questo caso il range di armi è vastissimo, tutte di tipo AA: dagli infrarossi Aim-9, agli AMRAAM, passando per il cannoncino....fate voi, insomma.

     

    4)Posizioni nello scenario. Beh per l'elicottero è semplice: sta volando ad un altezza massima di 500mt dal suolo, volando su un vettore che lo porta dritto dritto alla colonna armata nemica individuata poco prima da qualche ricognitore o pattuglia avanzata. Il caccia: visti gli armamenti AG moderni anche se sta svolgendo una missione strike starà ad una quota decisamente superiore all'elicottero difficilmente individuabile (vista anche la scarsa visibilità del cockpit di un elicottero); se invece la sua missione è la soppressione di minaccie aeree nemiche e lgarantire la superiorità aerea allora starà volando ancora più in alto (qualcuno ha scritto prima: "sopra i 15 angeli", beh mi sembra che rende l'idea!) dove è impossibile per l'elicottero individuarlo (escludiamo per semplicità aiuti AWACS per l'uno o per l'altro).

     

    5)Scenario. Un elicottero d'attacco non va a cercare carri in mezzo a Manhattan, per cui escludiamo ipotesi di voli in mezzo a metropoli. Idem per il Gran Canyon....ce n'è uno e sta in Arizona, niente Grand Canyon per il nostro esempio. Più plusibilmente siamo in mezzo a: a)un deserto con qualche palmeto qua e là e qualche insediamento con costruzioni piuttosto basse (tipo Iraq, Iran, Siria, Somalia). b)ambiente semimontagnoso con diversi rilievi e zone boscose (tipo la Serbia) e nessun insediamento civile c)ambiente roccioso, quasi montagnoso con molti rilievi ma poche formazioni boscose e nessun insediamento (tipo Aghanistan), d)Ambiente collinare, molto boscoso con insediamenti civili di vario tipo, industrie o fattorie sparse qua e là, anche di grande dimensione (tipico scenario europeo per intenderci).

     

    FINITO. E' in mezzo a questi elementi potrete trovare le situzioni reali che si possono presentare per un duello arduo -e poco probabile- fra elicottero e aereo.

     

    Io come ho scritto più sopra la scena già ma la sono immaginata: siamo nello scenario C, più in basso un Mi-24 si sta dirigendo verso un vasto alto piano dove sta transitando su una strada battuta una colonna di mezzi corazzati NATO. Più su a 10.000 piedi c'è un F-16C che sta tornando da un attacco LGB, vola basso perchè gli F-15 (che stanno volando a 28.000 piedi) nelle settimane precedenti hanno azzerato le forze aeree nemiche e nel posto non sono segnalate postazioni SAM. Il Mi-24 esce allo scoperto e si prepara a colpire, quando il nostro pilota guarda in basso, scorge un ombra sul terreno marroncino per poi finalmente mettere a fuoco il rotore del nemico. Via radio chiede se ci sono elicotteri amici operanti in zona, ma non fa in tempo a ricevere risposta perchè nel canale di emergenza arriva la richiesta di aiuto da parte della colonna armata che è stata appena attaccata. Ora il pilota vede una densa colonna di fumo levarsi in cielo: un mezzo corazzato per il trasporto di truppe è stato colpito. Non c'è tempo per altre esitazioni: il pilota porta la manetta al 30%, vira deciso alla sua destra ed inizia a picchiare verso il Mi-24. L'altimetro segna rapido la perdita di quota....9000, 8000.....con un rapido gesto della mano sinistra seleziona l'arma......7000, 6000....la mano sullo stick di destra toglie il lock sopra il bottone rosso e FIRE! Un Aim-9 sibila veloce dall'ala destra: il Mi-24 nemico fa giusto in tempo a rilasciare qualche flare cercando di eludere il missile, ma i sensori di questo sono troppo sofisticati per essere ingannati e -BOOOOM- il Mil esplode in mille pezzi.....5000, 4000, STOP. Il pilota riporta l'aero in assetto orizzontale e si pone a circuitare sopra la colonna colpita in attesa che arrivino gli elicotteri per il soccorso dei feriti. Fino a che il carburante glielo consentirà starà lì poi tornerà alla sua base. Un'altra giornata da pilota di Viper è andata......con un Mi-24 nemico in meno in giro!!!

  21. Nico:

    Little Bird sarà finito off topic (ma rispondeva ad un tuo intervento), tu invece avevi scritto la prima cosa che ti poteva venire in mente senza documentarti in merito alla portata radar di un AWACS.

     

    ...sal sito Northrop-Grumman (produttore del radome radar dell'E-3 e dell'E-767)

    "Mounted atop the aircraft fuselage in a rotating dome, the AWACS S-band (E-F band) surveillance radar is able to survey, in 10 seconds interval, a volume of airspace covering more than 200.000 sqr miles (500.000 sqr Km) around the AWACS, or GREATER THAN 250 MILES (400 KM) IN ALL DIRECTIONS."

  22. Atterrare senza un'ala non è esattamente l'unità di misura della robustezza di un aereo...tantomeno lo è della resistenza a fatica, e comunque ha molto che fare con le sue qualità aerodinamiche e con il "manico" del pilota...

    La fatica non riguarda solo la robustezza dei componenti: è molto più subdola e richiede molta più attenzione a livello progettuale di quanto non si pensi.

    Un componente può anche reggere tonnellate, ma potrebbe ugualmente avere una vita a fatica pessima.

    Nemmeno il fatto che una cellula possa reggere molte più ore di quelle preventivate, significa automaticamente che non si possano avere problemi di fatica...

    Al limite vuol dire che la gran parte dei componenti strutturali durano mediamente di più, ma se l'aereo è stato concepito per un tot numero di ore di volo, c'è comunque da aspettarsi che qualche altro componente debba essere sostituito, come d'altra parte c'è da aspettarsi che alcuni componenti se ne freghino delle ottimistiche previsioni e presentino un livello di affaticamento maggiore di quello ipotizzato...

     

    La fatica è un fenomeno che ha molto a che fare con l'uso che si fa di un aereo e con la probabilità che si verifichi un danno, visto che le cricche partono a livello microscopico, e a livello microscopico non c'è un pezzo uguale all'altro...

    Prevedere esattemente la durata di un pezzo a livello di progetto non è possibile!

    Si possono però avere delle indicazioni abbastanza precise e gli addetti alla manutenzione sanno cosa cercare, dove cercarlo e quando cercarlo.

    Date le difficoltà suddette, non sempre va tutto liscio, e allora si mettono gli aerei a terra e li si controlla: e chi se ne frega se la scadenza calendariale è lontana o se l'F-22 incombe!

     

    Parliamoci chiaro, quando gli aerei finiscono in revisione, vengono smontati e ogni pezzo controllato anche ai raggi x o con liquidi penetranti che ne individuino eventuali cricche.

    La fatica è un fenomeno insidioso che richiede molta cautela e controlli approfonditi.

    Nonostante queste precauzioni qualcosa può sfuggiere e un un componente cedere in modo più o meno inaspettato....

    Allora si mettono a terra gli aerei e li si controlla, perchè può essere che si sia compiuto un errore nel valutare la durata di uno o più componenti.

     

    Dire che una cellula dura 15000 ore senza problemi di fatica è una semplificazione...Per non avere problemi di fatica, dietro a quelle 15000 ore, ci sono comunque controlli minuziosi e magari tonnellate di pezzi di ricambio...

    Se si supera di parecchio la vita prevista da progetto, significa che ci sono molti controlli, da fare e molti pezzi da sostituire e anche qualche rospo da ingoiare, nel caso si sia stati troppo ottimisti dell'attribuire una durata a uno o più pezzi.

    Forse 10 anni ti sembrano pochi...ma non lo sono affatto se consideri gli effetti della fatica sulle strutture aeronatiche...

    Siccome quei 10 anni rappresentano circa un terzo della vita di quegli aerei (a meno di pesanti interventi sulla cellula), vien da se che non esiste nessuna coincidenza strana.

    Gli F-15E sono più recenti e tornano a volare dopo una rapida ispezione, gli F-15C che sono più vecchi tornano a volare dopo ispezioni più approfondite...

    Che gli F-15C li debba soistituire l'F-22 non c'entra nulla.

    Non ci sono strane coincidenze, ci sono "solo" il buon senso e delle procedure scritte letteralmente col sangue.

     

    Quello che è stato fatto è un atto dovuto...Che sia anche una pubblicità all'F-22 è un altro paio di maniche...

    L'F-15 ha più di 30 anni! Non c'è bisogno di cercare scuse se lo si mette a terra per un controllo di sicurezza...

    e poi nessuno metterà a terra indefinitamente gli F-15C per dimostrare che l'F-22 serve!

     

    Si può solo sottoscrivere l'intervento di Flaggy.

    Come avevo già commentato, nei comunicati ufficiali dell'USAF emerge chiaramente che il blocco a terra dell'intera linea di volo degli F-15 era motivata -direi esclusivamente- da ragioni precauzionali. I protocolli d'ispezione in questi casi (è già avvenuto in passato anche per altri aerei, incluso per l'F-16) sono molto rigidi e comportano esami molto accurati che richiedono centinai di ore di lavoro (come ricordava Flaggy significa letteralmente smontare ogni pezzo dell'aereo ed esaminarlo con apparecchi a visione microscopica e con l'aiuto di liquidi per evidenziare le cricche).

    Inoltre il fatto stesso che gli F-15 potessero comunque compiere tutte le missioni definite critiche (in particolare quelle in M.O.) o di primaria importanza dimostra la totale fiducia riposta dalle alte sfere della USAF nelle possibilità d'impiego presente e futuro dell'Eagle.

    Conforta queste posizioni anche il fatto che dopo una accurata ispezione generale tutti i 220 F-15E in servizio (quindi quelli destinati ad avere vita più lunga, per cui da un certo punto di vista quelli che allontanano la necessità d'introdurre rapidamente il Raptor) abbiano ricevuto l'OK al volo, poichè se politicamente si vuole osteggiare un tipo di aereo a vantaggio di un suo successore si cerca ogni motivo per tenerlo a terra il più a ungo possibile (ma siccome le ragioni sono solo precauzionali ecco che l'Eagle E vola di nuovo!).

    Ribadisco anche io che non si può sorvolare facilmente sui 10 anni che separano la C -la A non vola più da tempo- dalla E (specie se si prendono in considerazione i primi modelli prodotti della C con gli ultimi della E!!!!). In ambito aeronautico 10 anni di volo operativo (specialmente in teatri di guerra dove l'uso del velivolo è sottoposto a cicli pesantissimi) sono letteralmente un eternità, e la cellula ne risente particolarmente, dunque l'ispezione pezzo per pezzo è doverosa se non si vuole che un altro Eagle C si spezzi in volo magari ucidendo il suo pilota. A tal riguardo un ufficiale dell'USAF responsabile dell'OK al volo per le versioni E ha dichiarato che, proprio per la diversità di età fra i due modelli, i rischi che si potrebbero presentare sulla versione più anziana non sono minimamente preventivabili su quella più giovane (fonte video AF.mil).

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