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  1. Conclusa con successo la mostra "Il secolo con le ali":

     

    01/04/2010 - Domenica 28 Marzo è stata la giornata di chiusura ufficiale della mostra aeronautica "Il secolo con le ali" organizzata a Torino, presso il padiglione "Giovanni Agnelli" di Torino Esposizioni (attuale sede del Museo Nazionale dell'Automobile). Non a caso la giornata ha coinciso con l'87° Anniversario di costituzione dell'Aeronautica Militare, e in tale contesto, a degna conclusione del periodo espositivo, la Fanfara della 1^Regione Aerea si è esibita con un concerto alla presenza del Generale di Squadra Aerea Nello Barale, Comandante della 1^Regione Aerea di Milano, e delle Autorità Civili e Militari del capoluogo piemontese.

     

    Notevole è stata la presenza di pubblico che ha potuto apprezzare l'esibizione dell'ensamble musicale nella suggestiva cornice dell'abside a volta di Torino Esposizioni realizzata nella prima metà del secolo scorso, opera dell'Ingegner Nervi, già progettista dei primi hangar.

     

    Al termine il Generale Barale, ringraziando le Autorità cittadine, gli espositori e gli uomini dell'Associazione Arma Aeronautica per la preziosa collaborazione e il fondamentale travaso di esperienza alle nuove generazioni, ha richiamato, in un breve escursus storico, le varie tappe del volo dai primordi ad oggi, sottolineando l'importanza di Torino quale 'culla' dell'aviazione in Italia e, ancora, l'apporto delle varie industrie aeronautiche che operano nel territorio piemontese.

     

    L'intera mostra che ha ottenuto un più che apprezzabile successo: oltre 10.000 visitatori, tra appassionati di ogni età, famiglie con bambini festanti e gruppi di studenti della vicina Università hanno potuto ammirare l'esposizione che, in un insieme di velivoli, simulatori, antichi prototipi, motori storici, fotografie e documenti, esposti in un percorso cronologico e di contestuale sviluppo tecnologico, ha consentito di apprezzare in modo virtuale il volo dagli albori sino ai velivoli protagonisti dell'aviazione militare di oggi, impiegati anche nelle missioni internazionali di pace nel mondo, e proiettati al futuro.

     

    Positivo è stato anche il riscontro fornito dalla Direzione Scolastica Regionale del Piemonte che ha consentito la visita ad oltre 300 alunni di vari Istituti scolastici.

     

    Un successo dell'Aeronautica Militare alle pendici della collina torinese che 100 anni or sono ha visto il battesimo del volo del "più pesante dell'aria".

     

    Fonte: aeronautica.difesa.it

     

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  2. Finalmente è stato pubblicato il programma della PAN per il 2010. Questo il comunicato ufficiale:

     

    01/04/2010 - Il Colonnello Enrico Frasson, Vice Comandante del 2° Stormo di Rivolto (UD) e il Comandante del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, Tenente Colonnello Marco Lant, hanno presentato alla stampa, nella base di Rivolto, il programma delle manifestazioni 2010 delle esibizioni delle Frecce Tricolori. Il programma, coordinato dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare in collaborazione con l'AeroClub d'Italia, che attraverso gli AeroClub federati cura l'organizzazione delle manifestazioni fuori dalle basi militari, prevede circa 30 appuntamenti dal Nord al Sud Italia, isole comprese, e all'estero.

     

    Quest'anno la Forza Armata propone un ricco calendario che avrà inizio il 28 Maggio a Frosinone, per il 50° Anniversario della Scuola di volo elicotteri, e culminerà con la celebrazione della 50^ stagione acrobatica delle Frecce Tricolori, l'11 e 12 Settembre, che si svolgerà proprio nell'aeroporto militare del 2° Stormo di Rivolto, sede della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN).

     

    All'estero la Pattuglia Acrobatica Nazionale sarà impegnata con l'obiettivo di rappresentare l'eccellenza italiana nel settore aeronautico e in un'ottica di reciproci scambi con le altre nazioni. Spagna Francia ed Ungheria saranno gli appuntamenti "classici" della stagione 2010 mentre un inedito "Gothenburg Aero Show" porterà le Frecce in Svezia.

     

    E' possibile scaricare il programma delle esibizioni 2010 della PAN sul sito ufficiale dell'Aeronautica Militare all'indirizzo web: http://www.aeronautica.difesa.it/PAN.

     

    L'appuntamento con il pubblico del 1° maggio a Rivolto, con il quale la PAN apre la stagione della manifestazione aerea, quest'anno non si terrà. L'Aeronautica Militare ha, infatti, deciso di non duplicare l'esibizione della Pattuglia Acrobatica e posticipare l'invito a tutti gli appassionati a Rivolto l'11 e 12 settembre quando, per il 50° anniversario della Frecce Tricolori, verrà proposto un ricco programma di volo e l'esibizione delle compagini acrobatiche più prestigiose del mondo. "Quest'anno vogliamo invitare tutti a festeggiare con noi il traguardo dei 50 anni " ha detto il Tenente Colonnello Marco Lant, Comandante della PAN, "e abbiamo deciso di farlo in grande stile a Rivolto a settembre in un unico e grande momento, a conclusione della stagione aerea 2010".

     

    Oggi più che mai, le Frecce Tricolori sono testimoni di un "sistema" tutto italiano che funziona. Sono 100 ragazzi che hanno frequentato scuole italiane, sono maturati all'interno dell'Aeronautica Militare, volano su velivoli italiani e fanno parte da cinquanta anni di un Gruppo unico al mondo. Il traguardo della 50^ stagione delle Frecce Tricolori è un traguardo importante, che inorgoglisce senz'altro il Reparto e deve essere visto come un risultato di tutta l'Aeronautica Militare e dell'intero Paese: la Pattuglia Acrobatica Nazionale è, infatti, una tessera dell'ampio mosaico rappresentato da tutte le realtà che compongono l'Aeronautica Militare e che contribuisce a perseguire la missione di una Forza Armata che ha il suo compito primario nel garantire, insieme con le altre Forze Armate dello Stato, la difesa e la sicurezza del Paese.

     

    Il Comandante Lant ed i suoi uomini si sono impegnati tutto l'inverno con la nuova formazione 2010: ed è proprio nel segno di un presente alla costante ricerca della perfezione e del "fare bene" il proprio lavoro, che l'Aeronautica Militare invita tutti a vedere all'opera le Frecce Tricolori nella stagione 2010.

     

    Fonte: aeronautica.difesa.it

  3. Riporto un articolo di Gianandrea Gaiani molto interessante sull'attuale livello di prontezza operativa dei nostri Typhoon (4° Stormo Grosseto), misurato durante la campagna AACMI 2010 presso Decimomannu.

    Anche in relazione al dato sui Typhoon inglesi, direi che sono stati raggiunti ottimi risultati.

     

    I primi velivoli in servizio dei 96 caccia EF-2000 Typhoon ordinati dall'Aeronautica Militare Italiana hanno già stabilito un record di prontezza operativa difficilmente eguagliabile.

     

    Tra il 5 e il 19 Marzo velivoli, equipaggi e personale tecnico del 4° Stormo di Grosseto sono stati trasferiti sulla base di Decimomannu (Cagliari) simulando il rischieramento in un teatro bellico. La campagna addestrativa denominata AACMI 2010 (Autonomous Air Combat Manouvering Instrumentation) ha coinvolto 6 Typhoon del 9° e 20° Gruppo e il 904° Gruppo Efficienza Aeromobili che ha garantito l'operatività tecnica dei caccia ai quali erano richieste due sortite giornaliere.

     

    Sulla base sarda erano schierati anche 4 EF -2000 del 36° stormo, presenza ch ha consentito di impiegare simultaneamente ben 12 caccia in scenari addestrativi diversificati. I jet divisi tra "Blue forces" e Red forces" hanno compiuto missioni di combattimento aereo, intercettazione di bombardieri (quattro Tornado tedeschi) e operazioni in mare nell'ambito della grande esercitazione Mare Aperto organizzata dalla Marina nel Tirreno. A questa seconda fase hanno preso parte anche i velivoli Harrier imbarcati sulla portaerei Garibaldi mentre i Tifoni sono stati impegnati in missioni di protezione della flotta e scorta ai cacciabombardieri della Marina. Oltre a consentire di affinare le tattiche e le modalità operative l'esercitazione ha nesso in luce l'elevatissimo rateo di efficienza degli Ef-2000 prodotti dal Consorzio Eurofighter e acquisiti anche dalle forze aeree britannica, tedesca, austriaca, spagnola e saudita.

    Sono state effettuate 112 delle 114 missioni pianificate nelle due settimane di esercitazione durante le quali non si sono verificate avarie di rilievo e i 6 velivoli hanno registrato una disponibilità operativa pari al 98,3% .

     

    Un rateo di efficienza impressionante che premia professionalità ed entusiasmo del personale del 4° Stormo che dispone di una ventina di Tifoni e un numero crescente di piloti in vista dell'assunzione della responsabilità della difesa aerea di tutto il centro-nord Italia prevista per maggio. Secondo fonti ben informate l'intera flotta di Ef-2000 in servizio nell'Aeronautica sta garantendo un tasso di efficienza non molto dissimile da quello registrato nell'esercitazione AACMI 2010, decisamente superiore al 66 per cento reso noto dalla Royal Air Force britannica per la sua flotta di Typhoon.

     

    Un risultato che premia anche il supporto logistico fornito da Alenia Aeronautica, l'azienda di Finmeccanica "prime contractor" nell'accordo stipulato nel novembre 2009 dalla Nato Eurofighter and Tornado Management Agency (NETMA) e il consorzio Eurofighter GmbH. Si tratta di un contratto da 600 milioni di euro per il supporto della flotta italiana di EF-2000 che coinvolge anche le aziende SELEX Galileo, SELEX Communications ed Elettronica. Alenia Aeronautica, come unica interfaccia dell'Aeronautica Militare per tutte le attività di supporto ai Typhoon, gestisce la manutenzione, le forniture e le riparazioni di tutti gli equipaggiamenti del velivolo, inclusi quelli avionici.

     

    Fonte: sole24ore

  4. E dopo l'IRST, SELEX Communications (gruppo Finmeccanica) si aggiudica anche la costruzione del sistema di identificazione IFF:

     

    SELEX Communications si è aggiudicata un contratto da Saab per lo sviluppo preliminare di un sistema di identificazione IFF (Identification Friend-or-Foe) che andra’ ad equipaggiare il caccia multiruolo Gripen NG (Next Generation). A questa commessa, una volta che il velivolo entrerà nella fase di industrializzazione, seguiranno gli ordini di produzione. La società di Finmeccanica svilupperà un sistema composto da transponder, interrogatore, sotto-sistema d’antenna e simulatore, in grado di fornire le più avanzate capacità operative IFF per l’identificazione sia degli aerei militari (Modo 5) sia di quelli civili (Modo S). La soluzione IFF di SELEX Communications, di tipo attivo e a scansione elettronica, è in grado di eguagliare le principali prestazioni di un radar e-scan in termini di agilità operativa e di ampiezza del raggio d’azione.SELEX Communications offre una famiglia di sistemi IFF di ultima generazione, già operativi e certificati a livello NATO, che garantiscono link sicuri e affidabili per l’identificazione dei velivoli militari e per la trasmissione di dati ai centri di controllo a terra.

    Il contratto con Saab segna un ulteriore rafforzamento della collaborazione tra le due società. che hanno già lavorato insieme per i radar multi-missione Saab Giraffe AMB nel Regno Unito, e potrebbe estendersi a ulteriori ambiti applicativi, come ad esempio il settore navale.

     

    Il Gripen NG è una versione evoluta del collaudato caccia Gripen multiruolo C/D in servizio presso le forze aeree della Svezia, della Repubblica Ceca, dell’Ungheria e del Sud Africa. E’ stato ordinato anche dalla Royal Thai Air Force ed è utilizzato dalla scuola aeronautica britannica UK Empire Test Pilots’ School (ETPS). Pensato per il combattimento in ambiente net-centrico, la progettazione flessibile e modulare del Gripen NG permette sviluppi e miglioramenti costanti, a basso rischio e a costi contenuti. Il dimostratore del Gripen NG è stato inoltre modificato per ospitare un volume maggiore di carburante interno ed includere alcuni sistemi tattici quali il radar AESA, un nuovo sistema di comunicazione satellitare, e un sistema di allarme missilistico elettro-ottico.

     

    Fonte: Difesanews

     

     

  5. E' uscito l'add-on Flaming Cliffs 2, per adesso solamente in versione elettronica scaricabile dal sito ufficiale, a maggio anche in versione boxed.

    The Fighter Collection and Eagle Dynamics Release Lock On: Flaming Cliffs 2 Upgrade

    DUXFORD, UK, March 26, 2009 - The Fighter Collection and Eagle Dynamics have released Lock On: Flaming Cliffs 2. This is an upgrade to the unofficial Lock On: Flaming Cliffs add-on. Lock On: Flaming Cliffs 2 features all the flyable aircraft of Lock On: Flaming Cliffs and includes several fan-requested updates to aircraft, sensor, and weapon systems. Lock On: Flaming Cliffs combines a large stable of modern U.S. and Russian aircraft to fly over Russia and Georgia with game play for both casual and hardcore flight simulation enthusiasts.

     

    Lock On: Flaming Cliffs 2 features the same world environment and game functionality as the Digital Combat Simulation (DCS) series and is online compatible an updated copy of the Ka-50 attack helicopter simulation DCS: Black Shark www.digitalcombatsimulator.com. Lock On: Flaming Cliffs 2 allows Lock On pilots and Black Shark pilots to now fly online together in both cooperative and head-to-head online play.

     

    The Lock On: Flaming Cliffs 2 upgrade for owners of Lock On and Lock On: Flaming Cliffs is available for sale as a download from the Eagle Dynamics Lock On web site for $29.99 USD.

     

    http://lockon.co.uk/index.php?end_pos=1322&scr=shop

     

    A DVD boxed version of Flaming Cliffs 2 will be available in May from http://www.kengray.co.uk/lockonbuy.htm

     

    By using the DCS environment, Lock On: Flaming Cliffs 2 users will have improved terrain, mission editor, AI flight models, 3D objects, artificial intelligence (AI), and multiplayer. The aircraft of Lock On: Flaming Cliffs 2 include:

    • Su-25 (new 3D model)
    • Su-25T
    • A-10A
    • Su-27
    • Su-33
    • MiG-29A
    • MiG-29C
    • F-15C

    Several new missions and campaigns are included in Lock On: Flaming Cliffs 2.

     

    Fonte: lockon.co.uk

  6. Si è svolta venerdì 26 Marzo, presso l'aeroporto militare 'M. De Bernardi' di Pratica di Mare (Roma), la cerimonia solenne per gli 87 anni dalla costituzione dell'Aeronautica Militare come Forza Armata autonoma, avvenuta ufficialmente il 28 marzo del 1923. All'evento, che ha avuto inizio alle ore 11,30 presso il piazzale di volo del 14° Stormo, ha partecipato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, unitamente al Ministro della Difesa, on. Ignazio La Russa, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, ed al Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis. Inoltre, hanno preso parte all'evento i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio ed alla Difesa, i membri rappresentanti del Parlamento, nonché i vertici delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato.

     

    Il Generale Bernardis, nel suo intervento, ha voluto sottolineare che "siamo tutti vivendo un momento particolare, un periodo che richiede riflessione, scelte ed azioni nello stesso tempo. Sicuramente non è il momento in cui si può stare a guardare, ma quello in cui bisogna costruire con flessibile lungimiranza la nuova architettura della Forza Armata perché sia integrata, non assorbita, nel nuovo complesso interforze a forte connotazione europea ed internazionale che già da tempo sta crescendo e che da tempo ci vede attivi ed entusiasti partecipanti". Sempre il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare ha continuato nel suo discorso a porre l'accento su un'Aeronautica che già da anni è alle prese con un "processo di riduzione di uomini e mezzi che ha visto la Forza Armata diventare dimensionalmente circa la metà di quello che era solo dieci anni fa: ciò non vuol dire che ora abbiamo minori capacità; abbiamo investito e stiamo investendo le risorse assegnateci sulla qualità dei mezzi e soprattutto, come ho detto pocanzi, sulla preparazione degli uomini e delle donne dell'Aeronautica. E' un processo difficile, che esige continuità e perseveranza".

     

    Il Ministro della Difesa, dopo un breve excursus storico, ha evidenziato come l'Aeronautica Militare "come tutte le aviazioni del mondo, ha alle spalle una storia relativamente breve se paragonata a quella più antica delle Forze Armate di terra e del mare, ma decisamente intensa e, per dir così, 'veloce', come sono i mezzi che le sono propri". Ha poi proseguito che "nei contesti multinazionali, a fianco della componente terrestre e marittima, il suo contributo è stato e continua ad essere determinante e molto apprezzato dagli Alleati, contribuendo efficacemente a far mantenere all'Italia il posto di rilievo nel consesso delle Nazioni più sviluppate e progredite, che le compete". Infine, rivolgendosi al Capo dello Stato, ha aggiunto come "gli 87 anni che oggi compie l'Aeronautica Militare rappresentano una parte preziosa e qualificata di 100 anni di progresso. Un progresso che ha travalicato lo stretto ambito dell'evoluzione del mezzo aereo e del suo impiego militare per divenire elemento di primo piano e fattore trainante, appunto, dello sviluppo sociale, culturale, industriale ed economico del Paese".

     

    La cerimonia si è conclusa con il saluto delle Frecce Tricolori al Presidente della Repubblica che hanno disegnato in cielo un lunghissimo tricolore. Successivamente, il Capo dello Stato ha visitato la mostra allestita all'interno dell'hangar che è stata suddivisa in quattro aree tematiche: la difesa dello spazio aereo, le missioni internazionali, le diverse attività di soccorso, le attività di supporto logistico in campo nazionale ed internazionale. Tale mostra ha evidenziato il grado di tecnologia delle nicchie di eccellenza della Forza Armata.

     

    Fonte: aeronautica.difesa.it

     

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  7. In apparenza può non sembrare esserci tanta differenza, ma si parla di un aumento notevole della sicurezza.

    Ecco un altro articolo interessante sull'argomento scritto su Dedalonews:

     

    Aumentare drasticamente la sicurezza e la sopravvivenza negli incidenti che vedono coinvolti gli elicotteri, con un salto di qualità simile a quello che nell'automobilismo ha prodotto l'introduzione degli airbag: è possibile ed è l'obiettivo di vari esperimenti con prove di impatto condotte negli ultimi anni in centri di ricerca come il Langley della NASA o il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), dotato di uno dei migliori impianti al mondo per test di crash, il LISA (Laboratorio di Impatto di Strutture Aerospaziali).

    Delle ricerche e delle implicazioni degli studi sull'implementazione della sicurezza negli elicotteri Dedalonews ha parlato con Ludovico Vecchione, responsabile al CIRA dell'Unità sistemi Aeronautici e del LISA.

     

    «L'elicottero - ci ha detto - è un velivolo nel quale gli incidenti sono più sopravvivibili rispetto all'aereo. Già all'epoca della guerra in Vietnam gli americani si accorsero che, dotando gli elicotteri di sistemi di assorbimento di energia si sarebbero potuti salvare molti soldati. I test che si stanno conducendo, anche in Europa e in Italia nell'ambito del progetto HELISAFE (Helicopter Occupant Safety, NdR), vanno in questa direzione».

    Tuttavia, per aumentare la sopravvivenza in caso di impatto al suolo, le strade percorribili sono due: esattamente come nelle automobili, si può agire sulla "carrozzeria", che nel tempo è diventata ad assorbimento d'urto per mantenere integro l'abitacolo, o introducendo sistemi di protezione del passeggero, come gli airbag. «Nel caso del test condotto dalla NASA - ci ha spiegato Vecchione - si punta a sviluppare tecnologie per la protezione globale dell'abitacolo del velivolo, mentre noi al CIRA stiamo cercando di mettere a punto sistemi perla protezione del passeggero, attuando anche un trasferimento tecnologico dal mondo automobilistico a quello aeronautico, inverso a quello che si ha di solito. In questo modo possiamo ridurre tempi e costi di sviluppo, se l'uso di tecnologie già disponibili risulta trasferibile dal modo dell'automotive a quello dell'aerospazio».

     

    Come si colloca l'Italia nello studio di queste tecniche di protezione?

    «In Italia abbiamo aziende che hanno sviluppato competenze sicuramente di livello internazionale, per esempio sui sistemi gonfiabili, come Aerosekur, che ha lavorato con il CIRA e vuole proporre sistemi di protezione globale per gli elicotteri, considerato il fatto che i sistemi gonfiabili possono essere facilmente imbarcati a bordo occupando pochissimo spazio e gonfiarsi solo in caso di impatto non interferendo con l'aerodinamica dell'aeromobile. Ci auguriamo quindi che si possa mettere a punto un progetto da proporre a finanziamento del ministero della ricerca o dello sviluppo economico».

     

    Questi upgrade che aumento percentuale di sopravvivibilità potrebbero dare?

    «Una quantificazione è difficile, ma possiamo dire che ci aspettiamo una riduzione drastica delle morti per impatto in casi di autorotazione, con una curva simile a quella riscontrata dopo l'introduzione degli airbag e delle carrozzerie ad assorbimento d'urto sulle automobili. Ma è necessario far comprende alle agenzie di certificazione aeronautica e anche alle imprese quali potrebbero essere i risultati attesi. Un'idea per promuovere a livello politico e industriale questi sistemi potrebbe essere proprio quella di prendere il decremento dovuto all'introduzione di questi sistemi sulle vetture per dire chiaramente che sistemi analoghi in aeronautica potrebbero portare ad un deciso miglioramento della sopravvivenza».

     

    Perché parliamo di autorotazione? A volte gli elicotteri non riescono ad entrarvi perché l'emergenza si presenta a quote troppo basse. I sistemi di cui stiamo parlando aiuterebbero anche in questi casi?

    «Si deve parlare di scenari di crash: le attività di ricerca dovrebbero servire anche a caratterizzare un inviluppo all'interno del quale, con l'introduzione di questi sistemi, potremmo avere un beneficio. Pensare di salvare sempre e in occasione non è possibile. Ma questo vale anche per le automobili. I Il problema è che per fare ricerca servono investimenti; ma se la ricerca ha come obiettivo risultati concreti di miglioramento della sicurezza del volo si dovrebbe investire senza riserve. Del resto il fatto che abbiamo lavorato sulla sicurezza dell'elicottero e che ora ci stia lavorando anche la NASA è anche una prova che abbiamo centrato un problema.

    Tra l'altro, a differenza dell'impianto usato dalla NASA che non consente misurazioni di precisione come il nostro, perché alle prove di crash e basato su un sistema a pendolo, che non garantisce l'angolo di impatto voluto, il nostro LISA, realizzato in carpenteria e strutture rigide è in grado di garantire estrema precisione della traiettoria di impatto. Questo ci da un vantaggio su altri centri di ricerca e sulla stessa NASA nell'effettuare questo tipo di studi, vantaggio che andrebbe sfruttato al meglio».

     

    In sintesi, in attesa di un diverso approccio alla progettazione degli elicotteri volto a garantire la massima protezione all'abitacolo tramite strutture collassabili, già l'introduzione di sistemi di assorbimento d'urto su elicotteri attuali potrebbe portare grandi benefici con costi e problematiche ridotti.

  8. Ecco un'altra notizia sul lancio di un razzo ipersonico australiano:

     

    L’Australia ha lanciato oggi con successo dalla base di Woomera un razzo nell’ambito di ricerche congiunte con gli Stati Uniti per investigare le condizioni di volo ipersonico e sperimentare le relative tecnologie. Il programma, denominato Hypersonic International Flight Research Experimentation (HiFiRE), prevede 10 lanci, dei quali l’odierno è il secondo. Nel corso del test il razzo ha raggiunto Mach 5,5.

    Anche in Italia si sta studiando il volo transonico e ipersonico presso il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali), che ha realizzato allo scopo due dimostratori USV (Unmanned Space Vehicle), Castore e Polluce, il secondo dei quali in procinto di essere lanciato al largo della Sardegna con un pallone che lo porterà fino a 24 chilometri di quota.

    Si sta però studiando la possibilità di effettuare ulteriori lanci proprio in cooperazione con l’Australia: in questo caso il dimostratore sarà più piccolo, sarà lanciato con un razzo australiano ed eventualmente dotato anche di un motore scramjet (Supersonic Ramjet), per un volo prolungato a velocità ipersonica (oltre Mach 5).

     

    Il volo ipersonico sta catturando sempre maggiore interesse per le ricadute che potrà avere nel settore spaziale (primi stadi recuperabili di vettori a basso costo) ed aeronautico civile e militare, per la possibilità di realizzare velivoli capaci di raggiungere in due ore qualsiasi parte del mondo.

     

    Fonte: Dedalonews

  9. Cosa ve ne pare di questo sistema di sicurezza per elicotteri? Sembra molto efficace. Sarà facilmente implementabile?

     

    Un innovativo dispositivo di assorbimento d'urto in Kevlar, inizialmente sviluppato per attutire l'impatto con il suolo delle capsule spaziali Orion, è stato sperimentato dalla NASA in una serie di crash test su elicotteri MD-500, per verificare la possibilità di limitare i danni agli aeromobili e ai loro occupanti in caso di atterraggi di emergenza. I test miravano a verificare l'efficienza del cosiddetto DEA (Deployable Energy Absorber, dispositivo dispiegabile di assorbimento) e sono stati effettuati presso il Langley "Landing and Impact Research Facility" di Hampton (Virginia), quello usato per simulare gli allunaggi del LEM al tempo delle storiche missioni lunari Apollo.

    In due prove successive, a distanza di alcuni mesi, l'elicottero è stato fatto cadere da un'altezza di 11 metri, con velocità di impatto al suolo di 55 chilometri orari. A bordo, tre manichini dotati di sensori hanno registrato le sollecitazioni dimostrando che l'utilizzo del DEA può garantire non solo la sopravvivenza degli occupanti ma anche limitare fortemente i danni all'aeromobile. Nella prova di crash effettuata azionando il DEA, a dispetto della velocità di impatto, gli occupanti se la sarebbero cavata con ferite lievi e l'elicottero con danni molto contenuti e riparabili. Lo stesso crash senza il dispositivo ha portato alla distruzione dell'elicottero e alla "morte" dei manichini.

    Il DEA è costituito da una struttura rigida a nido d'ape in Kevlar, che può essere ripiegata e resa piatta, per essere disposta sotto il ventre dell'elicottero. Una volta dispiegato assume la forma di una fisarmonica: la sua capacità di dissipare l'energia cinetica è data proprio dal suo ripiegarsi come lo strumento in caso di crash.

     

    Fonti: Dedalonews, NASA

     

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    Venerdì 26 Marzo all'aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma) la cerimonia dell'anniversario dell'AM con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

    Si svolgerà venerdì 26 Marzo, presso l'aeroporto militare 'M. De Bernardi' di Pratica di Mare (Roma), la cerimonia solenne per gli 87 anni dalla costituzione dell'Aeronautica Militare come Forza Armata autonoma, avvenuta ufficialmente il 28 marzo del 1923. All'evento, che avrà inizio alle ore 11,30 presso il piazzale di volo del 14° Stormo, prenderà parte in forma ufficiale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, unitamente al Ministro della Difesa Ignazio La Russa ed ai vertici militari della Difesa e dell'Aeronautica Militare.

     

    Al termine della cerimonia, dopo la resa degli onori militari, il Presidente della Repubblica sarà salutato dal passaggio delle Frecce Tricolori che disegneranno nel cielo il loro lungo tricolore.

     

    Successivamente, il Capo dello Stato visiterà una mostra allestita all'interno dell'hangar che sarà suddivisa in quattro aree tematiche: la difesa dello spazio aereo, le missioni internazionali, le diverse attività di soccorso, le attività di supporto logistico in campo nazionale ed internazionale.

     

    Tale esposizione si pone l'obiettivo di evidenziare il grado di tecnologia e conoscenze che, sin dalla sua nascita, caratterizzano una Forza Armata "costantemente moderna".

     

    Verranno mostrati nell'occasione una serie di assetti pregiati che vengono attualmente utilizzati nei diversi contesti nazionali ed internazionali in cui l'Aeronautica Militare è chiamata ad operare. Si segnalano tra questi, i caccia Eurofighter, Tornado e AMX, gli elicotteri HH-3F e AB-212, l'Unità Meteo Mobile, utilizzabile a supporto delle truppe nelle operazioni internazionali, lo strix (piccolo velivolo a pilotaggio remoto da ricognizione utilizzato dalle Forze Speciali); la speciale barella ATI (aircraft transit isolator) per il trasporto aereo di persone bio-contaminate, nonché i minirobot antiesplosivo ed i veicoli utilizzati dalle Forze Speciali dell'A.M.

     

    All'evento prenderà parte anche una rappresentanza degli istituti scolastici di Roma e Pomezia.

     

    Fonte: aeronautica.difesa.it

  11. A proposito di velivoli ipersonici, ecco una notizia sull'X-51:

     

    Sarà effettuato entro fine marzo, se tutto procederà secondo i piani, il test inaugurale dell’X-51 WaveRider, nuovo velivolo ipersonico dell’Aeronautica Militare americana, progettato per dimostrare tecnologie realistiche che potranno portare allo sviluppo di aerei di linea a militari ipersonici e di vettori SSTO (Single Stage To Orbit), molto più economici degli attuali mezzi di trasporto spaziale.

    Il piano di volo prevede che l’X-51 sia sganciato in quota da un B-52 sull’Oceano Pacifico. Dopo una caduta libera di quattro secondi, sarà acceso un motore a razzo che spingerà il velivolo fino a 5.800 chilometri orari, appena al di sotto di Mach 5 (6.100 chilometri orari) considerato il punto di passaggio al volo ipersonico. A questo punto entrerà in funzione lo scramjet (Supersonic Combustion Ramjet) realizzato dalla californiana Pratt & Whitney, che spingerà l’X-51 a Mach 6 (oltre 7.400 chilometri orari).

    Rispetto al suo predecessore, l’X-43, che volò due volte nel 2004 raggiungendo Mach 10, l’X-51 WaveRider raggiungerà velocità inferiori, ma con un’accensione 30 volte più lunga (cinque minuti, contro i 10 secondi dell’X-43) che gli farà percorrere circa 900 chilometri. A differenza dell’X-43 che bruciava idrogeno liquido, per l’X-51 sarà usato come propellente il JP-7 (lo stesso carburante impiegato sul ricognitore strategico statunitense SR-71 Blackbird), ma il suo motore potrebbe essere adattato a bruciare anche altri tipi di idrocarburi. Un’altra modifica rispetto all’X-43 consiste nell’introduzione sull’X-51 di un sistema di raffreddamento attivo a liquido dello scramjet (assente nel precedente dimostratore), sistema che permetterà di allungare la durata del motore.

     

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    Fonte: Dedalonews

  12. È imminente il primo rullaggio del secondo trasporto militare A400M. Lo ha detto Airbus in occasione della prima messa in moto delle sue quattro turboeliche TP400 nel corso delle ultime prove prima dell’inizio dei voli. L’aereo, dice il costruttore europeo, dovrebbe fare il suo primo volo «entro poche settimane». Il programma prevede che il secondo A400M (MSN 2) svolga la propria attività sperimentale a Siviglia.

     

    Fonte: Dedalonews

  13. Ok, in questo caso basta andare nella sezione "Galleria Personale Utenti", poi clicchi sul bottone "Nuovo Album" ed inserisci nome e descrizione e poi clicchi su "crea album". Fatto questo basta caricare le tue foto dal computer, inserendo per ognuna di esse un titolo ed una breve descrizione.

     

    Le immagini inizialmente non saranno visibili perché devono essere approvate da un moderatore.

  14. Al salone partecipa anche Finmeccanica, con le proprie aziende Alenia Aeronautica, Alenia Aermacchi, Selex Sistemi Integrati e SuperJet International (joint-venture con Sukhoi ) esponendo diversi prodotti di punta:

     

    ATR-42MP, la versione da pattugliamento marittimo dell’aereo da trasporto ATR-42;

    C-27J Spartan, aereo da trasporto militare dall'estrema flessibilità operativa;

     

    M-346 Master, velivolo da addestramento avanzato;

     

    radar RAT31DL/M (Dadr – Deployable Air Defence Radar), versione mobile del RAT31DL;

    radar Kronos, radar multiruolo 3D a medio raggio e in banda C;

     

    Sukhoi Superjet 100, jet regionale di nuova generazione.

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