SAAB J-35 Draken


SAAB 35 Draken

Nel 1949 le forze aeree svedesi emisero il requisito per un caccia supersonico in grado di operare da tratti stradali appositamente predisposti, così come prevedeva la dottrina difensiva svedese.

La SAAB rispose al requisito con il progetto di un caccia con ala a doppio delta, senza impennaggi di coda orizzontali, e costruì un dimostratore in scala ridotta, denominato SAAB-210A e battezzato “Lill Draken” (Piccolo Drago).

Il dimostratore volò nel 1952 e presentava le prese d'aria sul muso: successivamente si decise di spostare le prese d'aria più indietro, ai lati della fusoliera all'altezza dell'abitacolo, ed il dimostratore così modificato fu risiglato SAAB-210B.

Il disegno del Lill-Draken era rivoluzionario per l'epoca, in quanto si trattava del primo aereo volante con ala a doppio delta e incontrò molte resistenze tra i piloti, per nulla convinti che si potesse far volare bene un aereo senza i tradizionali piani di coda orizzontali.

Le prove di volo del dimostratore furono invece positive, e nell'agosto del 1953 il governo svedese approvò il progetto e ordinò la costruzione di 3 prototipi e 3 esemplari di pre-serie del nuovo caccia, definitivamente battezzato Saab 35 Draken.

Il primo prototipo volò il 15 ottobre del 1955 con una motorizzazione provvisoria, in attesa di quella definitiva per la quale era stato selezione il turbogetto Avon Mark 48A di progettazione inglese, prodotto su licenza in Svezia con la sigla RM6B.

I prototipi superarono senza problemi le prove di valutazione, e la Svezia diede il via libera alla produzione di serie del nuovo caccia, denominato J-35A Draken.
La J sta per Jakt (“Caccia”). La versione A veniva familiarmente chiamata “Adam”.

Le consegne iniziarono nel 1960.

Il J-35, come abbiamo detto, presentava una configurazione alare a doppio delta ed era predisposto per operare da tratti stradali con un minimo di preparazione, e pertanto richiedeva una manutenzione semplificata. La motorizzazione era assicurata da un singolo RM6B, le due prese d'aria erano praticamente annegate nel bordo d'attacco delle semiali interne, l'armamento interno era costituito da due cannoni Aden da 30 mm, ciascuno con 90 colpi.
L'armamento esterno era rappresentato da due missili AIM-9B Sidewinder (designazione svedese: Rb-24), trasportati sotto le ali. In fusoliera esisteva un terzo punto d'aggancio, al quale potevano essere agganciati altri due missili Sidewinder, ma normalmente veniva utilizzato per un serbatoio esterno.

L'avionica era semplificata, perché il Draken era concepito come un caccia diurno, destinato ad operare sotto la guida-caccia da terra, ed era costituita da un radar PS-02/A integrato in un sistema Cyrano di origine francese. Era presente un sistema IFF e un auto-pilota. Successivamente fu integrato anche un sensore IRST.

La prima serie produttiva fu di 90 esemplari, ma solo i velivoli a partire dal 21mo erano dotati di avionica completa. Gli ultimi 28 esemplari di questa serie presentavano anche un motore migliorato con un nuovo post-bruciatore ed erano in grado di compiere missioni aria-terra grazie alla predisposizione di 3 piloni sotto ciascuna estremità alare, a ciascuno dei quali poteva essere agganciata una coppia di razzi Bofors da 135 mm, per un totale di 12 razzi aria-terra non guidati.

Dal 1961 iniziarono le consegne di 73 esemplari della variante J-35B (“Bertil”) che doveva integrare il motore potenziato RM6C ed il nuovo radar PS-03, ma né l'uno né l'altro erano ancora disponibili ed i velivoli entrarono in servizio con la vecchia motorizzazione e senza alcuna avionica.
Quest'ultima fu infatti integrata solo tra il 1964 ed il 1965.
Il J-35B poteva trasportare, agganciati al pilone centrale, due lanciarazzi Bofors ciascuno con 19 razzi aria-aria non guidati da 75 mm, utilizzati per profili di intercettazione frontale.

Intanto, nel 1959 aveva volato il J-35C (“Caesar”), versione biposto per la conversione operativa.
Ne furono prodotti in tutti 26 esemplari, parte nuovi e parte da conversione dei J-35A più vecchi.
Il J-35C ha scarse capacità di combattimento, considerato che è sprovvisto di radar e di armamento interno.

A partire dal 1963 iniziarono le consegne della versione J-35D (“David”), la prima a integrare effettivamente il nuovo motore RM6C (derivato dall'Avon 300) potenziato, il nuovo radar PS-03 e altri miglioramenti.
Questa versione fu la prima in grado di raggiungere velocità bisoniche (Mach 2).
Ne furono prodotti 92.

Dal 1965 iniziarono le consegne di 60 S-35E (“Erik”), variante disarmata da ricognizione fotografica (S sta per Spaning, “Ricognizione”). In effetti gli S-35E sono stati prodotti in due sotto-varianti, perché nel corso della produzione sono state introdotte diverse migliorie, tra le quali un nuovo canopy a goccia.

Sempre dal 1965, iniziarono le consegne di quella che si può ritenere la versione definitiva del Draken: la J-35F (“Filip”), prodotta in ben 230 esemplari.

Il J-35F presentava il nuovo radar Ericsson PS/01A (poi sostituito dal PS-011/A) con sistema di controllo dell'intercettazione “all aspect” , motore RM6C, canopy a goccia. Inoltre integrava, oltre ai tradizionali Sidewinder, anche i missili Hughes Falcon prodotti su licenza nelle varianti Rb27 a guida radar semi-attiva ed Rb-28 a guida IR. A causa del loro peso, gli Rb27 potevano essere agganciati solo al pilone centrale di fusoliera, in coppia.
Il J-35F disponeva di un solo cannone interno da 30 mm, sul lato destro.
Sugli J-35F di produzione più recente era montato anche un sistema IRST Hughes AAR-4.

Un certo numero di J-35F è stato poi aggiornato allo standard J-35J (“Johan”) con avionica migliorata e l'aggiunta di due piloni subalari interni: 67 esemplari furono aggiornati e riconsegnati entro il 1991.

Il Draken è stato il caccia di punta dell'Aviazione Svedese, e per le sue caratteristiche si confronta direttamente con il Mirage III e con l'F-104.
Difatti è stato progettato come intercettore medio-leggero diurno, e solo successivamente è stata integrata una limita capacità aria-suolo.

Essendo stato ritagliato attorno ai particolari requisiti delle forze aeree svedesi, e per via della politica di neutralità della Svezia, il Draken ha conosciuto un limitato successo nell'esportazione.

Una cinquantina di velivoli sono stati acquistati dalla Danimarca, a partire dal 1970.
Essi sono generalmente conosciuti come S-35X o F-35X, ed in realtà si tratta di tre versioni differenti: 20 F-35 da attacco (privi di radar, ma con i due cannoni interni), 20 RF-35 da ricognizione (che però mantenevano la coppia di cannoni interni) e 11 TF-35 biposto (che mantenevano un singolo cannone interno).

Tra il 1974 e il 1975 la Finlandia ricevette 12 J-35S (S sta per Suomi, “Finlandia”), simili agli J-35F svedesi, ma con entrambi i cannoni interni. Negli anni seguenti la Finlandia ha acquistato un certo numero di velivoli usati dalle forze aeree svedesi: 7 J-35B, 24 J-35F e 5 J-35C.

Nel 1985 l'Austria ordinò 24 J-35D usati, che furono rimodernati (con canopy a goccia, sistemi RWR e dispenser chaff-flare) e consegnati tra il 1987 ed il 1989, con la denominazione J-35O.

Il Draken non è mai stato impiegato operativamente ed è stato radiato da tutti i suoi utilizzatori.

I primi ad essere ritirati furono gli esemplari danesi, definitivamente messi a terra nel 1993, seguiti da quelli svedesi nel 1998, da quelli finlandesi nel 2000 e da quelli austriaci nel 2005.

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Aggiornato all' Aprile 2007

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