Vai al contenuto

India alla scoperta della Luna


F-14

Messaggi raccomandati

Ospite intruder
ho trovato queste tre immagini della missione indiana:

 

image 1

 

image 2

 

image 3

piano piano esce qualche novità su questa missione...

 

Ti ringrazio per averle postate, io mi sono un po' addormentato sulla missione indiana complice le feste e il fatto che non viene pubblicizzata molto, forse per gelosia verso gli ultimi arrivati.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ti ringrazio per averle postate, io mi sono un po' addormentato sulla missione indiana complice le feste e il fatto che non viene pubblicizzata molto, forse per gelosia verso gli ultimi arrivati.

non c'è di che...se troverò nuove info le posterò

Modificato da F-14
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 4 settimane dopo...
Ospite intruder

L'Imaging X-ray Spectrometer (CIXS), uno degli 11 strumenti scientifici di cui è dotata la sonda indiana, ha rilevato dei raggi X di fluorescenza provenire dal suolo selenico. Le caratteristiche di questa fluorescenza sono relative alla presenza di Alluminio, Magnesio e Silicio, ovvero tre dei sei elementi per cui è stato ideato CIXS, gli altri tre elementi sono il Titanio, il Calcio ed il Ferro.

 

La scoperta è stata annunciata da un portavoce dell'Indian Space Research Organisation (ISRO).

 

I primi raggi X sono stati rilevati nella zona degli allunaggi Apollo il 12 Dicembre 2008. Il flare solare che ha causato la fluorescenza X è stato estremamente debole, circa 20 volte al di sotto della soglia minima di sensibilità dello spettrometro CIXS costruito dall'ISRO e dal Rutherford Appleton Laboratory inglese.

 

Quando i raggi X emessi dal Sole hanno colpito la superficie lunare, la superfici selenica ha “risposto”emettendo similmente dei raggi X di energia più bassa. Questo fenomeno è chiamato “fluorescenza a raggi X ed ogni elemento, in natura, emette dei raggi X con delle caratteristiche particolari, che vengono considerate un po' come le sue impronte digitali.

 

Questa scoperta di Chandrayaan-1 è senza dubbio da considerarsi uno dei primi passi verso la comprensione dell'origine e dell'evoluzione della Luna, tramite la mappatura della sua composizione superficiale.

 

 

http://www.universetoday.com/2009/01/23/ch...ture-from-moon/

 

 

http://news.softpedia.com/news/Chandrayaan...on-102984.shtml

 

 

http://www.sstd.rl.ac.uk/c1xs/

 

http://www.chandrayaan-i.com/chandrayaan1/...loads/c1xs.html

 

http://www.sciencedaily.com/releases/2008/...81124131241.htm

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...
Ospite intruder

Three new species of bacteria, which are not found on Earth and which are highly resistant to ultra-violet radiation, have been discovered in the upper stratosphere by Indian scientists. One of the new species has been named as Janibacter hoylei, after the Distinguished Astrophysicist Fred Hoyle, the second as Bacillus isronensis recognising the contribution of ISRO in the balloon experiments which led to its discovery and the third as Bacillus aryabhata after India’s celebrated ancient astronomer Aryabhata and also the first satellite of ISRO.

 

 

 

Baloon.jpg

 

The experiment was conducted using a 26.7 million cubic feet balloon carrying a 459 kg scientific payload soaked in 38 kg of liquid Neon, which was flown from the National Balloon Facility in Hyderabad, operated by the Tata Institute of Fundamental Research (TIFR). The payload consisted of a cryosampler containing sixteen evacuated and sterilised stainless steel probes. Throughout the flight, the probes remained immersed in liquid Neon to create a cryopump effect. These cylinders, after collecting air samples from different heights ranging from 20 km to 41 km, were parachuted down and safely retrieved. These samples were analysed by scientists at the Center for Cellular and Molecular Biology, Hyderabad as well as the National Center for Cell Science (NCCS), Pune for independent examination, ensuring that both laboratories followed similar protocols to achieve homogeneity of procedure and interpretation.

 

The Analytical Findings are Summarised as Follows:

 

In all, 12 bacterial and six fungal colonies were detected, nine of which, based on 16S RNA gene sequence, showed greater than 98% similarity with reported known species on earth. Three bacterial colonies, namely, PVAS-1, B3 W22 and B8 W22 were, however, totally new species. All the three newly identified species had significantly higher UV resistance compared to their nearest phylogenetic neighbours. Of the above, PVAS-1, identified as a member of the genus Janibacter, has been named Janibacter hoylei. sp. nov. The second new species B3 W22 was named as Bacillus isronensis sp.nov. and the third new species B8 W22 as Bacillus aryabhata.

 

The precautionary measures and controls operating in this experiment inspire confidence that these species were picked up in the stratosphere. While the present study does not conclusively establish the extra-terrestrial origin of microorganisms, it does provide positive encouragement to continue the work in our quest to explore the origin of life.

 

This multi-institutional effort had Jayant Narlikar from the Inter-University Centre for Astronomy and Astrophysics, Pune as Principal Investigator and veteran Scientists U.R. Rao from ISRO and P.M. Bhargava from Anveshna supported as mentors of the experiment. S. Shivaji from CCMB and Yogesh Shouche from NCCS were the biology experts and Ravi Manchanda from TIFR was in charge of the balloon facility. C.B.S. Dutt was the Project Director from ISRO who was in charge of preparing and operating the complex payload.

 

This was the second such experiment conducted by ISRO, the first one being in 2001. Even though the first experiment had yielded positive results, it was decided to repeat the experiment by exercising extra care to ensure that it was totally free from any terrestrial contamination.

 

 

ISRO press release

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 mesi dopo...

Prevedo bestemmie rivolte a Shiva :asd:

NEW DELHI - La sonda indiana Chandrayaan-I che e' atterrata sul suolo lunare lo scorso ottobre ha subito un grave guasto e potrebbe terminare la sua missione prematuramente, entro le prossime due settimane. Secondo i piani dell'ente spaziale indiano, l'Indian Space Research Organisation, avrebbe dovuto continuare i suoi esperimenti per altri due anni, ma si e' rotto uno dei piu' importanti sensori, quello che stabilisce la direzione della sonda. L'ente ha fatto sapere che Chandrayaan in questi mesi ha comunque portato a termine molti degli esperimenti centrando gli obiettivi prefissati.
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...