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Non l'ho visto, ma ho letto che questo è interessante...

 

http://rapidshare.de/files/5494756/uvs050924-001.WMV.html

 

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Adesso l'ho visto, si vedono alcuni carri irakeni che manovrano e alcuni soldati iraniani che li bersagliano da una trincea...

 

Impressionante l'assoluta mancanza di tecnica degli irakeni.... che abbandonano i carri correndo come se facessero footing ed esponendosi in maniera inaccettabile al fuoco nemico... e l'assoluta imprecisione di mira degli iraniani, che a quanto pare non colpirebbero un elefante da dieci metri...

Modificato da Gianni065
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Ospite batterfield

Gli iracheni non vengono addestrati come per esempio gli americani o gli inglesi o che so io anche noi italiani..........il T72 comunque pur non avendo una corazza molto resistente e' un gran bel carro armato come anche il suo fratello maggiore T80...............anche lui degno di una buona parola a proposito B)

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Ospite batterfield

Eccoti alcune notizie:

Progettato dal team di Nikoaj Shomin del Morozov bureau a Kharkov sul finire degli anni '70, il T 80 venne realizzato con l'intento di offrire prestazioni superiori al T 72 e un'affidabilità maggiore rispetto al T 64.

 

Per questo motivo è stato dotato di una turbina a gas GTD 1000 TF da 1100 hp unico mezzo corazzato, insieme alla sua controparte americana l'M1 ABRAMS, ad avere questo tipo di motore anche se quello russo si contraddistingue per un consumo più elevato di carburante (ecco perché è munito di tre supporti per serbatoi ausiliari).

 

Sul T 80 è stato montato un cannone da 125 mm mod. 2°46 M1 a caricamento automatico, arma che permette una velocità di ricarica superiore di ben tre volte rispetto ai carri sprovvisti di questo sistema.

 

Questo tipo di cannone è in grado di lanciare missili radiocomandati AT Songster e per questo motivo è munito di un'apparato di radio comando mod. 9M112 con un'antenna posta di fronte alla torretta del capocarro.

 

Il T80 nelle sue varianti è attualmente il principale carro da combattimento delle forze armate russe e la versione che ho riprodotto è la BV.

 

Si tratta sostanzialmente di un carro di prima generazione munito di corazzature reattive ERA, da cui il suffisso V "vzryvnoi" (esplosivo) applicato sulla parte anteriore dello scafo e sulla torre.

Dopo varie ricerche ho deciso di riprodurre il T 80 con questa particolare livrea usata dalle forze russe stanziate in Germania (GSFG), colorazione usata per celebrare il ritiro dell'esercito iniziato nel 1992 e terminato nel 1994.

 

Il kit utilizzato è quello della Dragon abbastanza fedele in linea di massima ma che necessita di alcuni lavori di miglioria per renderlo più realistico.

Lo scafo inferiore è completamente sbagliato anche se non ho ritenuto opportuno rifarlo poiché a modello utlimato non si vede.

 

Ho così concentrato la mia attenzione sulla lama apripista anteriore, le scudature in gomma laterali e le braccia di sospensione dei rulli.

 

Sulla parte posteriore ho risagomato le blindature in fusione che proteggono gli organi di trasmissione, ho forato la griglia di scappamento aggiungendo infine vari dettagli mancanti o errati come i martinetti tendicingolo (prelevati dal kit dell'SMT), la maglia di scorta, i supporti e le cinghie per il classico troco e tutti i bulloni.

 

Proseguendo ho montato il treno di rotolamento ed i cingoli verniciati prima di applicare le scudature laterali, operazione questa un po' fastidiosa ma assolutamente necessaria.

 

I cingoli in plastica forniti dal kit sono riprodotti abbastanza fedelmente anche se il dente di guida dovrebbe apparire forato.

 

 

Sper5iamo che in un futuro prossimo Friulmodel si ricordi di realizzare questi cingoli dopo quelli del T 72.

 

Sulle scudature laterali ho aggiunto i terminali dei perni di ritenuta ed ho ricostruito le maniglie nel numero di tre o sei a seconda delle varianti.

 

Nelle ultime versioni sono state integrate nelle scudature (vedi Tanks in Cecenia 89-98).

 

Infine ho sistemato i pezzi che riproducono gli elementi ERA aggiungendo anche alcuni rivetti mancanti.

Ho iniziato il lavoro rifacendo i supporti e le protezioni dei fanali anteriori ricostruiti sagomando lamierino e filo di ottone da 0,25 mm.

 

Ho poi aggiunto e dettagliato le varie connessioni elettriche montando infine le scudature ERA provvedendo ad aggiurgere ad ognuna di esse due perni realizzati con tondino di plasticard per distanziarle dallo scafo.

 

 

Sui parafanghi anteriori ho aggiunto e ricostruito diversi dettagli mancanti (bulloni, staffe e cerniere) posizionando infine le maglie di cingolo di scorta inserite nei supporti opportunamente autocostruiti e collocati vicino al vano portaoggetti.

Anche i serbatoi sono stati migliorati con alcuni dettagli e con l'aggiunta dei condotti che collegano il carburante al motore, osservati nella documentazione e arrotindati alle estremità.

 

La parte più difficile dello scafo, poiché in parte sbagliata e carente di dettagli, è il cofano motore posteriore.

 

Si è reso necessario ricostruire le griglie di aspirazione e tutte le staffe, maniglie, bulloni ecc…

 

Il cofano è stato risagomato in prossimità delle griglie mentre la struttura di sollevamento è completamente autocostruita.

 

Anche il supporto del serbatoio ausiliario centrale è stato aggiunto, mentre quelli laterali hanno subito ulteriori lavori di dettaglio.

E' la parte più intrigante ma anche la più complessa da realizzare.

 

Per prima cosa ho chiuso con del plasticard e dello stucoo le fessure anteriori che in origine servono per fissare la corazzatura aggiuntiva ERA.

 

Successivamente ho risagomato la parte posterioreperchè più squadrata in questa versione (da non confondere comunque con la torretta del T 80 U).

 

Rifatta anche la postazione del capocarro utilizzando dello stucco epossidico perché quella fornita nel kit Dragon appare approssimativa e sottodimensionata.

 

Anche i portelli del cannoniere e del capocarro hanno subito diversi lavori di miglioria e dettaglio con interventi mirati sulle cerniere e sugli iposcopi.

 

Proseguendo il lavoro ho risagomato il sensore anemometrico (l'apparato tondeggiante posto tra i due portelli9, LA SCATOLA DEL RADIO-COMANDO Kobra, i vari fari, i dispositivi di puntamento ed infine la corazzatura aggiuntiva ERA montata in modo corretto.

 

Per ogni elemento della corazzatura della torretta ho utilizzato lo stesso procedimento adottato per lo scafo facendo attenzione però a collocarla su due altezze differenti osservando attentamente le foto del carro originale.

 

Migliorato anche il sistema sorkel al quale ho autocostruito i supporti ed il raccordo di aggancio al tubo di scappamento collocato tra il cilindro snorkel e la torretta.

 

Altri lavori di dettaglio hanno interessato supporti dei lancia-fumogeni ed i porta-caricatori della mitragliatrice del capocarro.

 

Infine ho ricostruito completamente il canestro porta oggetti utilizzando cavetto di rame sagomato.Altri piccoli lavori hanno visto l'aggiunta di numerosi rivetti e bulloni su molti elementi esterni della torretta e sul manicotto termico del cannone.

 

Volendo riprodurre il carro in configurazione da trasporto ho realizzato con un fazzolettino di carta imbevuto di vinavil le protezione della mitragliatrice di torretta, delle prese d'aria sul cofano motore e sella turbina, il tappo sul vivo di volata e una guaina per proteggere il cannone dal cavo di tenuta utilizzato durante il trasporto.

 

 

 

COLORAZIONE ED INSEGNE

 

Vista la particolare mimetizzazione, caratterizzata da colori diversi a bande nette, ho pensato di applicare ad aerografo un base di vernice a smalto e gli altri colori a pennello.

 

Dopo aver spruzzato su tutte le superfici del modello un grigio composto da un 50% di grigio scuro, 45% di grigio chiaro e 5% di blu medio, ho atteso la completa asciugatura.

 

Dopo alcuni giorni ho tracciato con una matita a punta molto sottile le linee di demarcazione degli altri colori, stesi poi con un pennello a setola piatta.

 

Il rosso mattone è stato ottenuto miscelando l'Humbrol Matt 70 con una parte di nero opaco, mentre al verde HU 8 ho aggiunto una parte di Matt 30 Humbrol.

 

Durante l'applicazione di questi colori consiglio una leggera diuluizione per avere una finitura quasi priva di pennellate.

 

I numeri bianchi provengono dal set di Verlinden nr. 288 mentre le insegne di nazionalità sono state dipinte a mano.

 

 

 

Fortunatamente i mezzi militari russi riportano pochissimi simboli tattici in quanto la realizzazione degli stessi sarebbe stata pittosto difficile dato l'alfabeto cirillico!!

 

L'usura è stata ricreata passando su tutto il modello due mani di nero ad olio miscelato con diluente.

 

Infine ho realizzato il dry-brushing con i colori di base schiariti con una parte di bianco opaco.

 

Questa operazione è stata effettuata in modo molto leggero in quanto i mezzi in questione erano stati riverniciati da poco per cui l'usura causata dagli agenti atmosferici era minima.

 

 

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post inutile a 4min dal precedente potevi modificare

consiglio attento al copia incolla non centrano qui i consigli modellistici

Modificato da argonauta
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Beh ci sono un paio di errori, infatti il sistema di caricamento automatico del T-80 è notevolmente più lento dei carri occidentali, che hanno il servente.

Inoltre il servente è utile per coaudivare il capocarro.

I carri russi hanno solo 3 uomini d'equipaggio solo per risparmiare spazio e soldi, sono infatti carri progettati per attacchi in massa stile Zukov, quindi non dovevano costare troppo.

Il T-80 è inoltre il fratello maggiore del T-64, dal quale deriva, mentre il derivato del T72 è il T-90

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Ospite batterfield

Ti diro' io ho un gioco che si chiama operation flashpoint e ti possa certamente dire che come gioco e' molto realistico tranne che gli aerei e gli elicotteri.E inoltre...quanto ho giocato contro i t80 con un mio carro armato nato me le hanno date di santa ragione perche' caricava piu' in fretta ed era piu' preciso.........un po' di meno il t72 e riguardo aal t90 non ti so dire perche' non c'e' nel gioco...............

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Gli iracheni manocravano con i T 72.

 

Coomento tecnico. Allora gli iracheni usavano la tecnica "fuoco di saturazione" con il quale sparavano a casaccio sui nemici con l'intento di beccare qualcosa.

 

Sono dei vigliacchi sinceramente, avete visto le file di soldati che si arrendevano alla prima occasione?

va be che gli abrams erano invulnerabili ai t 72 però...

combattevano in modo confuso e disordinato, facile preda di attaccanti sincronizzati e ben addestrati.

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