Swissmade Inviato 4 Agosto Segnala Condividi Inviato 4 Agosto Salve a tutti. Premetto, che non sono un Pilota. Ma un po di tecnica "elettronica", li, un qualcosa so. Conoscendo l’affidabilità e le possibilità delle moderne Telecamere, ed in aggiunta prendiamo l'elaborazione dei dati "visivi" e non, che oggi e possibile fare; in tempo reale. E ancora necessario che l'abitacolo del pilota stia posizionato davanti all'aereo? Cosa e' che deve vedere, che una Telecamera non possa vedere meglio? (Il volo a vista ha ancora senso?) Anche per la furtività, non e meglio che il Pilota stia in qualche parte in Centro (Baricentro) del Velivolo? Che sia giunta l'ora che ci togliamo un retaggio del passato? Che ne pensate? E stato mai fatto qualcosa del genere? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 4 Agosto Segnala Condividi Inviato 4 Agosto Sei serio? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Swissmade Inviato 4 Agosto Autore Segnala Condividi Inviato 4 Agosto Scusa ma il pilotaggio di un drone non e già cosi? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 5 Agosto Segnala Condividi Inviato 5 Agosto (modificato) La questione è interessante. Se vogliamo siamo in un momento di transizione. Se si vuole mettere un pilota a bordo di un velivolo è per cercare di sfruttarne tutti i benefici ancora presenti (compresi quelli visivi), altrimenti a quel punto è meglio rinunciarvi e lasciar fare tutto all’intelligenza artificiale…e prima o poi temo sarà così… Il principale difetto di un drone è infatti nelle comunicazioni con relativi rischi di disturbi e problemi di latenza, però se è più autonomo non ha manco bisogno di un pilota remoto, ma solo di ordini da eseguire e i droni gregari vanno in questa direzione: fare a meno di chi gli dice come fare qualsiasi cosa. I principali difetti del velivolo pilotato sono invece la resistenza aerodinamica e la traccia radar dell’abitacolo, la complessità dei sistemi necessari a supportare un pilota, i rischi per la sua vita e i suoi limiti fisici. Solo alcuni di questi aspetti troverebbero giovamento da una diversa collocazione dell’abitacolo. Al centro del velivolo però di solito si mette ciò che variando il peso altererebbe il suo equilibrio e quindi tendenzialmente carburante e carico bellico, mentre ciò che è fisso (motore, elettronica e pilota si mettono alle estremità anteriori e posteriori). Il pilota al centro? C’è anche già stato se vogliamo…Fino a tutta la Seconda Guerra Mondiale. Era però imposto dal motore anteriore, ma era pessimo sia per la visibilità anteriore (ostacolata dal cofano) che inferiore (ostacolata dalle ali). La ricollocazione dei motori (a reazione) nella parte posteriore e le considerazioni di cui sopra lasciano pensare che il muso sia comunque il posto migliore per mettere il pilota, anche se questo non implica di per se che debba avere una superficie vetrata che gli consenta di veder fuori direttamente. Il periodo di transizione cui accennavo prima comunque ha già dato i suoi effetti in un abitacolo con meno superfici vetrate, basti pensare ai microscopici finestrini laterali del B-21 o alla visibilità posteriore dell’F-35 che a suo tempo attirarono le un po’ anacronistiche e puerili critiche dell’”hater” Bill Sweetman (fissato con l’F-16...). Nel contempo le telecamere dell’F-35 hanno dato i loro grattacapi e difficoltà a rappresentare correttamente il mondo circostante, coerentemente con la visione diretta e coerentemente fra loro essendo le 6 telecamere posizionate in punti diversi e quindi necessariamente non dove si trovava la testa del pilota. A usar solo telecamere si rischia quindi di perdere proprio alcuni dei benefici di avercelo un pilota a bordo e a togliergli la sicurezza di avere il backup dei suoi occhi. Sui droni FPV si usa tale sistema correntemente, ma quello che non si dice è che la qualità dell’immagine spesso è discutibile, i guasti e i disturbi sono all’ordine del giorno e il campo visivo è comunque limitato, perché la telecamera è comunque una e non sei che devono dare una visione coerente e senza soluzioni di continuità nei passaggi per non disorientare il pilota. Farlo per la stealthness? Per ora si è reso i trasparenti non tali nelle bande radar e IR, anche se ciò ha i suoi limiti e comunque non è sempre stato fatto nel modo migliore. Il pilota dell’F-35 ad esempio è vero che grazie alla telecamera posteriore se gira la testa non vede la fusoliera, ma vede sul visore del casco ciò che vede la telecamera dietro l’abitacolo, ma per farlo deve cercare di tenere la testa al centro senza sporgersi ai lati, perché il tettuccio non è a bolla come quello dell’F-16 ed è piuttosto stretto in cima, dovendo riprendere l’inclinazione della fusoliera che ha una sezione romboidale. La combinazione tra vincoli strutturali e telecamere lo costringono cioè a fare qualcosa di se vogliamo innaturale: guardare attraverso il poggiatesta… Farlo per l’aerodinamica? Qualcuno ci ha già pensato quando davanti non si vede una mazza… …ma un "finestrino", anche per lasciare uno straccio di umanità in cabina, nessuno ha avuto il coraggio di toglierlo. I tempi insomma non sono ancora maturi per raccogliere i benefici di una visione del tutto indiretta, ma temo che quando accadrà, l’AI sarà così avanti che il pilota non servirà manco mettercelo su un velivolo militare. Modificato 5 Agosto da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Swissmade Inviato 5 Agosto Autore Segnala Condividi Inviato 5 Agosto Grazie Flaggy, interessante, e come sempre molto esaustivo. Vedi, a noi cominciano arrivare richieste "Military" pur essendo nel Automotiv (Europeo). Dunque ce un approccio nuovo/diverso a questa problematica. Il Pilota, a mio avviso, servirà sempre. Anche perché, per esempio, in caso di decisore Bellico (Nucleare ... ) una macchina per quanto grande sia il suo database e per quanto siano complessi i suoi Algoritmi, un anima non ce l'ha. (Al massimo la emula ... ) Inoltre, con il Pilota non abbiamo comunicazioni dirette di "Azionamento" e inoltre la comunicazione in se può essere cosi molto più limitata. Capisco che il tema sia divisivo perché rompe con una storia consolidata di un secolo. E il progresso, e la vita ..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 5 Agosto Segnala Condividi Inviato 5 Agosto (modificato) Con sensori che oggi ti consentono di vedere in faccia chi stai per ammazzare, mi chiedo quanto sia richiesto che un pilota abbia un'anima quando deve sganciare una bomba, magari nucleare, e fare una strage. Chi lo ha fatto 80 anni fa ha poi convissuto con un peso enorme che gli ha devastato l'esistenza. Se non altro a livello di gregari i tempi sono maturi perché un uomo decida di attaccare e l'AI scelga il drone e l'arma più adatti. L'aereo pilotato diventa uno dei sistemi, ma non so quanto comunque e sempre indispensabile visto che per B-21 e per i vari velivoli di sesta generazione si parla di optionally manned, quindi, pur avendo la possibilità di avere un pilota a bordo, potranno anche non avercelo. Coi passi da gigante che sta facendo l'intelligenza artificiale penso che molto potrà essere fatto anche senza pilotaggio remoto. Inevitabile se si vogliono sfruttare i vantaggi prestazionali di non avere il pilota a bordo, senza incappare negli imprescindibili tempi di latenza del pilotaggio remoto. Poi una macchina è fredda e spietata, vero, ma elabora in frazioni di secondo un'enorme mole di dati e "decide" più velocemente di un uomo. Quando gli indiscutibili vantaggi supereranno gli svantaggi, certe scelte temo saranno sempre più comuni, con sempre meno aerei pilotati, perché in guerra è difficile che l'etica possa farti rinunciare a una strada che se non prendi tu prenderà comunque il tuo nemico... Moratoria sulle mine antiuomo docet... Guardiamo gli stupidissimi droni FPV in Ucraina. Prima erano dei droni civili adattati alla buona, poi sono stati costruiti ad hoc, quindi si è aggiunta la fibra ottica per ovviare ai disturbi e infine, già ora, ci sono forme di IA che li rende indipendenti quanto meno nella fase terminale. Tutto in tre anni e spesso in piccole officine... E la cosa è non poco inquetante se pensiamo a cosa si può fare con gingilli più grossi e potenti che entreranno in servizio nei prossimi 10-20 anni... Comunque, al di là delle cinesate di questi mesi, sono curioso di vedere come sarà l'F-47 nei suoi vari dettagli, incluso l'abitacolo e l'interfaccia uomo-macchina. Modificato 5 Agosto da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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