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F-22 Raptor - discussione ufficiale


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Gli F-22 in pensione nel 2030? Sembrerebbe di no

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Sembra che l’USAF stia avendo un ripensamento circa l'inizio del ritiro degli F-22 intorno al 2030, dal momento che i suoi piani di spesa per l’Air Dominance Fighter vanno ben oltre quella data, stando a quanto appare nella richiesta di Bilancio Fiscale per l'anno 2025.
Il budget per gli F-22 pianificato dall’USAF fino all’Anno Fiscale 2029 comprende 4,7 miliardi di Dollari per gli appalti e 3,1 Miliardi per ricerca, sviluppo, test e valutazione, per un totale di 7,8 miliardi.

... airandspaceforces.com ... https://www.airandspaceforces.com/f-22-retirement-2030-unlikely/ ...

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  • 1 mese dopo...

I caccia F-22A Raptor sono arrivati a Kadena

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Gli F-22A Raptor del 27th Fighter Squadron della Joint Base Langley-Eustis, Va., sono recentemente arrivati alla Kadena Air Base in Giappone, rafforzando la potenza aerea di quinta generazione presso l'installazione militare statunitense più vicina a Taiwan.
"In un ambiente strategico sempre più impegnativo, è fondamentale continuare a mantenere le capacità moderne per garantire la pace e la stabilità nella regione dell'Indo-Pacifico", ha detto il 1 Maggio un portavoce della base all'Air & Space Forces Magazine.
Da un anno e mezzo ormai, l’USAF ha ruotato i caccia attraverso Kadena per sostituire e integrare la vecchia flotta di 48 caccia F-15C/D della base, che dovrebbero tornare negli Stati Uniti.

... airandspaceforces.com ... https://www.airandspaceforces.com/kadena-more-stealth-fighters-strategic-environment/ ...

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2 ore fa, maxiss ha scritto:

ormai la sesta generazione è in sviluppo avanzato

seh... ha ragione @Basil, credo si stiano amaramente pentendo di non avere un maggior numero di F-22 anche perchè, essendo in numero maggiore, gli aggiornamenti sarebbero costati meno.

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Ogni velivolo è figlio del suo tempo e delle sue specifiche, come altri progetti morti strada facendo, ma non senza aver prima drenato risorse che avrebbero fatto comodo agli stitici sopravvissuti nella gara di sopravvivenza del post Guerra Fredda.

L’F-22 è sempre stato troppo caccia e troppo estremo per adeguarsi a tempi in cui flessibilità ed efficienza erano importanti.

Col senno del poi, 100-150 velivoli in più per gli USA e magari la concessione al Giappone che lo voleva tanto avrebbero consentito una base produttiva maggiore, con relativi costi di produzione e gestione limati verso il basso.

Si sarebbero risparmiati un analogo numero di F-15EX oggi richiesti? Forse, ma nemmeno questa sarebbe stata la soluzione ideale, perché l’aereo quello è: non è un camion portabombe-missili, non brilla per autonomia e l’avionica ad architettura chiusa avrebbe comunque ostacolato l’evoluzione cui ambisce qualunque velivolo che si mantiene in produzione a lungo.

Forse l’F-23, con le sue stive più profonde e con gli F120 a ciclo variabile si sarebbe adattato meglio agli scenari odierni (Cina inclusa) e avrebbe messo al riparo dalle frenesie odierne di acquistare gli F-15EX per tappare buchi in attesa della sesta generazione (che in effetti è tutt’altro che in sviluppo avanzato visto che siamo presumibilmente a livello di dimostratori tecnologici). Anche qui forse, perché vai a sapere che giungla di problemi avrebbe avuto l’F-23 con quei motori e con la sua avionica.

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