Jump to content

Davy Crockett, il fucile atomico


Guest intruder

Recommended Posts

Guest intruder

M388Projectile.jpgdavy-crockett.jpg

Davy Crockett: il proiettile adagiato nel contenitore di trasporto, e montato sul tripode, pronto all'uso.

 

 

 

Negli anni Cinquanta, la dottrina militare americana prevedeva l’impiego esteso di armi nucleari in caso di conflitto con l’Unione Sovietica. Secondo un documento DoD reso noto qualche anno fa in base FOIA, l’US Army aveva previsione di impiegare, nel solo teatro europeo, 423 testate nucleari per ogni giorno di combattimenti.

 

Davy Crockett nacque figlio di questa visione: destinato a essere distribuito ai cosiddetti Atomic Battle Goups, unità speciali dello US Army dislocate capillarmente nel territorio tedesco con lo scopo di fermare un’eventuale invasione sovietica non tanto, non solo, colpendo le forze del Patto di Varsavia, ma, soprattutto, rendendo impraticabile il territorio con la radiazione e il fall out per le 48 ritenute indispensabili a mobilitare le forze NATO. Non era un missile, ma un proiettile nucleare sparato col sistema recoiless. Un cannone senza rinculo, in parole povere.

 

 

 

 

Recoilless_Rifle.pngW54davy1.jpgdavy1.jpg

Il principio di funzionamento di un fucile recoiless. Nelle altre foto: l'arma distribuita ai reparti

 

 

 

 

 

Con una massa di 34,5 kg, l’M388 era, essenzialmente, una testata W54 (la stessa che armava il missile AIM26A Falcon, pesava 23 kg), in grado di sviluppare una potenza di circa 0.5 kiloton. Scarsamente accurata quanto a precisione, tuttavia produceva, esplodendo, un’irradiazione istantaneamente letale (oltre 10000 rem) in un raggio di 150 metri da ground zero, e una dose letale nelle ventiquattro ore (circa 600 rem) entro i 400 metri. L’intera arma era lunga 78.7 cm, aveva un diametro massimo di 28, e sfruttava due diversi tipi di lanciatore, entrambi recoiless, con gittata rispettivamente di 2 e 4 chilometri. Montato su treppiede, poteva essere usato sia al suolo che su veicoli, e richiedeva un equipaggio di tre persone.

 

La testata fu collaudata nel poligono del Las Vegas in due diverse occasioni, il 7 e 17 Luglio 1962 nel corso degli ultimi esperimenti nucleari atmosferici americani. In produzione dal 1956 al 1961, Davy Crockett raggiunse le 2100 unità totali e fu in servizio presso i reparti americani di stanza in Germania e nella Corea del Sud fino al 1971.

 

 

 

 

DavyM113.jpg

Davy Crocket accanto un veicolo da trasporto M113. Notare le testate di riserva immagazzinate all'interno del mezzo.

 

 

 

 

Gli esemplari superstiti possono essere ammirati, a ricordo della follia umana, presso:

 

Air Force Space and Missile Museum, Cape Canaveral Air Force Station, Florida

National Atomic Museum, Albuquerque, New Mexico

National Infantry Museum, Fort Benning, Georgia

US Army Ordnance Museum, Aberdeen Proving Ground, Maryland

Watervliet Arsenal Museum, Watervliet, New York

West Point Museum, West Point, New York

Atomic Testing Museum, Las Vegas, Nevada

 

 

 

Edited by intruder
Link to comment
Share on other sites

Guest intruder
Ma non sono un pò troppe 423 testate al giorno? :ph34r:

 

In quegli anni non erano ben chiare le conseguenze di un uso generalizzato delle armi nucleari. Tale era, inoltre, almeno apparentemente, lo sbilanciamento delle forze in Europa centrale, che qualsiasi sistema veniva ritenuto valido per colmare il gap.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...
Guest intruder
somiglia il FATMAN su Fallout 3 :D

 

 

Non capisco quella faccina ghignante. Era una bomba atomica, a Hiroshima e Nagasaki non hanno ghignato molto quando glien'è piovuta una in testa.

Link to comment
Share on other sites

Beh si tratta sempre di testate a potenza molto molto limitata.

Se questa è terribile allora le armi strategiche cosa sono?

 

si ma mi ha colpito che queste armi siano date in mano anche ai soldati! almeno i missili strategici possono partire solo con l'ordine del presidente...se qualcuno fosse andato fuori di testa e avrebbe lanciato un Davy Crockett verso Berlino est?

Link to comment
Share on other sites

Non conoscendo la struttura di comando per esercitare la funzione dell'arma, credo si possa prudenzialmente ritenere che come per le altre armi atomiche, ci fossero più controlli e dispositivi di sicurezza prima di farli uscire dall'arsenale, non penso fosse così semplice come ti appare, autorizzarne l'utilizzo.

Link to comment
Share on other sites

Guest intruder

Il grilletto delle armi nucleari ce l'ha sempre avuto il Presidente, poi, in caso di autorizzazione a usarle, sul campo di battaglia, negli anni Cinquanta, diventava discrezione del comandante di teatro sia il luogo che la quantità. Si trattava comunque di decisioni che dipendevano da un generale a diverse stelle. Oggi qualsiasi utilizzo deve essere autorizzato dallo Studio Ovale.

Link to comment
Share on other sites

Se non sbaglio il Presidente doveva autorizzare l'uso di armi nucleari tattiche sul campo di battaglia. Le scelte possibili erano due:

- mantenere l'uso sotto il suo controllo l'uso di una qualsiasi arma atomica

- delegare il SACEUR

In questo secondo caso, generalmente l'uso veniva autorizzato solo contro bersagli militari, mai contro bersagli civili. Non so ma penso che fosse possibile una sub-delega a qualche generale inferiore, da parte del SACEUR, sempre perchè le occasioni per usare tali armi non duravano in eterno: era necessaria una rapida autorizzazione prima di perdere il momento favorevole

Link to comment
Share on other sites

Guest intruder
Se non sbaglio il Presidente doveva autorizzare l'uso di armi nucleari tattiche sul campo di battaglia. Le scelte possibili erano due:

- mantenere l'uso sotto il suo controllo l'uso di una qualsiasi arma atomica

- delegare il SACEUR

In questo secondo caso, generalmente l'uso veniva autorizzato solo contro bersagli militari, mai contro bersagli civili. Non so ma penso che fosse possibile una sub-delega a qualche generale inferiore, da parte del SACEUR, sempre perchè le occasioni per usare tali armi non duravano in eterno: era necessaria una rapida autorizzazione prima di perdere il momento favorevole

 

Sto parlando degli anni Cinquanta, non di oggi. In questo momento nessuno sano di cervello prevederebbe di utilizzare 400 bombe atomiche al giorno.

Link to comment
Share on other sites

Sto parlando degli anni Cinquanta, non di oggi. In questo momento nessuno sano di cervello prevederebbe di utilizzare 400 bombe atomiche al giorno.

 

Esatto Int. in quegli anni, la possibilità di un olocausto nucleare era all'ordine del giorno, quindi un sistema d'arma come l'M-29 è figlio di quella mentalità!

Link to comment
Share on other sites

Comunque resto dell'opinione che, SU TERRA (ma non sul mare) sarebbe stato impossibile impedire ad una guerra nucleare tattica di non passare prima o poi sul piano strategico

Link to comment
Share on other sites

Guest intruder
Comunque resto dell'opinione che, SU TERRA (ma non sul mare) sarebbe stato impossibile impedire ad una guerra nucleare tattica di non passare prima o poi sul piano strategico

 

 

Negli anni Cinquanta le capacità strategiche sovietiche erano molto limitate, ancora nel 1962 Nikita Serghijejevitch dovette far pippa a Cuba perché aveva solo nove ICBMs operativi.

 

 

 

Esatto Int. in quegli anni, la possibilità di un olocausto nucleare era all'ordine del giorno, quindi un sistema d'arma come l'M-29 è figlio di quella mentalità!

 

Vox clamantis in deserto. È quello che vado ripetendo dall'inizio del topic.

Edited by intruder
Link to comment
Share on other sites

Non capisco quella faccina ghignante. Era una bomba atomica, a Hiroshima e Nagasaki non hanno ghignato molto quando glien'è piovuta una in testa.
vabbè scusa quel tipo di bomba simile si vede nel gioco :ph34r:
Link to comment
Share on other sites

Comunque resto dell'opinione che, SU TERRA (ma non sul mare) sarebbe stato impossibile impedire ad una guerra nucleare tattica di non passare prima o poi sul piano strategico

 

Era previsto e ritenuto inevitabile, e ci siamo andati molto ma molto vicini il 27ottobre 1962.

 

In un intervista Robert McNamara, segretario della difesa Statunitense dal 1961 al 1968, Nikolai S. Leonov, capo del dipartimento per gl’affari Cubani del KGB all’epoca e Georgy M. Kornienko, ex primo vice ministro degli Esteri della Unione Sovietica, parlando della crisi “Cubana” descrivono la situazione sull’isola in quei giorni:

 

McNamara: I understand that General [issa] Pliyev initially had the authority to use the tactical nuclear weapons, but that authority was withdrawn on October 27. Tell me, do you believe Pliyev would have used tactical nuclear weapons in the event of an American invasion, even though Moscow had rescinded permission to do so?

 

Kornienko: It is of course impossible to say with any degree of certainty. But under very difficult circumstances—via your massive planned invasion of Cuba—it is not out of the question that he would have felt it was his duty to give his troops all the weapons he had at his disposal, including the tactical nuclear weapons.

 

Leonov: I had an opportunity to talk with the commander of coastal defense, which also had tactical nuclear weapons. He said, if he didn’t have orders from Moscow, but if he was in danger of being destroyed by American paratroopers, then of course he would not let his weapons be destroyed. He said of course we all would have died, but that is the way any commander would have responded.

 

McNamara: Exactly!

 

Qui l'intervista completa: A Conversation in Havana

 

Poi l’intervistata prosegue e McNamara afferma che anche i comandanti Statunitensi, in situazioni simili, avrebbero impiegato le loro armi nucleari tattiche, se le circostanze lo richiedevano. Ritornando alla "crisi dei missili" si afferma che Cuba sarebbe stata annientata, in caso avessero utilizzato armi nucleari tattiche, e che Mosca avrebbe reagito annientando Berlino Ovest. :bye:

Link to comment
Share on other sites

Guest intruder

In due libri, The Nuclear Deception: Nikita Khrushchev and the Cuban Missile Crisis e The Missile of October: The Declassified Story of John F. Kennedy and the Cuban Missile Crisis, è sostenuto che i sovietici dovettero far pippa perché avevano solo nove ICBMs operativi.

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...