Eccomi ragazzi, scusate l'orario ma il lavoro chiamava.
Comincio col precisare che ANT ha ragione e ha espresso la stesse cose che vi ho detto.
Per comprenderle meglio vediamo di analizzare le velocità relative.
Iniziamo dallo spazio, ossia in una situazione dove la RESISTENZA all'avanzamento è pari a zero (tralasciamo gravità, etc etc).
Noi siamo a bordo di uno Shuttle che viaggia a 36.000 km/h rispetto al suolo, e con una MELA ( ) attaccata sotto l'ala.
Non essendoci aria non si può utilizzare una unità di misura basata sull'aria, per cui nello spazio non esiste "Airspeed" e neppure "Mach", bensì soltanto la GS (Ground Speed) ossia la velocità relativa rispetto al suolo.
1a Domanda: a che velocità sto volando (io sul sedile) rispetto al suolo?
A 36.000 km/h.
2a domanda: a che velocità sto volando (io sul sedile) rispetto allo Shuttle?
A 0 km/h.
3a domanda: a che velocità sta volando la mela agganciata sotto l'ala, rispetto al suolo?
A 36.000 km/h.
4a domanda: a che velocità sta volando la mela rispetto allo Shuttle?
A 0 km/h.
E fino a qui ci siamo.
Ora, svincoliamo la mela dall'ala, ossia la sganciamo senza imprimergli nessun movimento in avanti.
Cosa farà la mela?
Risposta: Resterà ferma immobile accanto al nostro Shuttle, e ambedue i mezzi (Shuttle e mela) continueranno a procedere perfettamente appaiati e senza perdere velocità a 36.000 km/h rispetto al SUOLO (mentre la velocità relativa tra i due oggetti sarà sempre pari a 0 km/h).
Se adesso apro il finestrino e dò un colpetto alla mela in AVANTI, cosa succede?
Succede che la mela aumenta la sua velocità SIA rispetto al mio Shuttle, SIA rispetto al suolo.
Praticamente avrò sommato, diciamo, 10 km/h in più ai già 36.000 km/h, e ne consegue che quella mela viaggerà realmente a 36.010 km/h rispetto al suolo, e a 10 km/h in più rispetto allo Shuttle.
Ma questo succede solo nello spazio e in assenza di attriti.
Con un aeroplano è tutto diverso!
Rifacciamo l'esempio di prima con l'aeroplano (al posto della mela sotto l'ala mettiamoci un missile).
La prima precisazione da fare è l'unità di misura da utilizzare.
Volando nell'aria è necessario tenere conto di questo elemento, pertanto si usa il MACH come unità di misura, perchè l'aereo (ma soprattutto il pilota!) deve sapere sempre dove e quando incontrerà la barriera sonica.
Se usasse la "Ground Speed" sarebbe errato perchè per scoprire qual'è la soglia del Mach 1 il pilota dovrebbe prendere in considerazione numerosi fattori, quali la quota di volo, la densità dell'aria, e la sua temperatura.
Se non conosce perfettamente questi dati NON può sapere dov'è il Mach 1.
Proprio per tale scopo è stato inventato il Machmetro, ossia uno strumento che misura direttamente L'ARIA ed è in grado di stabilire all'istante dov'è la fatidica soglia del Mach 1.
Fatta la precisazione, torniamo alle domande.
1a domanda: se l'aereo sta volando a Mach 2, a quanto sta volando il missile sotto l'ala rispetto all'ARIA?
Risposta: a Mach 2.
2a domanda: se l'aereo sta volando a Mach 2, a quanto sta volando il missile rispetto all'AEREO?
Risposta: a Mach 0 (ossia è fermo, esattamente com'è fermo anche il pilota!).
Ora, svincoliamo il missile dall'ala, ossia lo sganciamo senza imprimergli nessun movimento in avanti (razzo spento).
Cosa farà il missile?
Resterà appaiato all'aereo per un brevissimo istante dovuto alla inerzia del moto dell'aereo, poi comincerà a perdere sempre più velocità a causa dell'attrito dell'aria.
Anche se NON ci fosse la gravità a tirarlo giù (supponiamo che non precipiti mai), non potrebbe comunque MAI restare appaiato all'aereo all'infinito, e ciò perchè non ci troviamo in una condizione di "vuoto spaziale", bensì in una condizione dove l'attrito dell'aria si fa sentire sempre e comunque (ed è un attrito poderoso!).
E' quindi impossibile che un missile spento sganciato dall'ala (QUALUNQUE forma aerodinamica abbia il missile!) possa procedere affiancato all'aereo alla stessa velocità dell'aereo senza mai perdere velocità.
Questo semmai accade SOLO nello spazio, ma mai nell'aria.
Ma torniamo al missile.
Cosa succede al missile che si è distaccato (ripeto, "distaccato") dall'aereo?
Succede che egli stesso si ritrova ad essere un corpo libero che vola nell'aria INDIPENDENTEMENTE da qualunque velocità avesse l'aereo lanciatore, e pertanto se vuole volare a determinati Mach ha bisogno solo di una cosa: la spinta motore!
Se la sua spinta gli consente di arrivare a una velocità MASSIMA di Mach 1.5, quel povero missile potrà tirare fuori tutti i conigli dal cilindro che vuole, ma arriverà sempre e comunque a Mach 1.5!
Ergo, se l'aereo lanciatore lo ha sganciato a Mach 2, il missile accenderà il suo retrorazzo ma non riuscirà MAI a correre affiancato ad un aereo da Mach 2, e neppure riuscirà a PRENDERLO!
Al contrario comincerà a perdere inesorabilmente velocità (a causa dell'attrito dell'aria) rispetto all'aereo lanciatore, e quando la sua velocità sarà esattamente di Mach 1.5 non la diminuirà più, bensì resterà a quella velocità in un perfetto equilibrio tra spinta disponibile / resistenza dell'aria.
Quello che va fissato bene nella mente è il concetto di corpo libero immerso in un fluido, ossia nell'aria!
Quando questo corpo si ritrova da solo dentro l'aria diviene anch'esso un... altro aereo, e come tale può arrivare SOLO alla velocità a cui il suo propulsore e la sua aerodinamica gli consentono di arrivare.
Se davanti a me ho un aereo nemico che viaggia a Mach 2 e io gli corro dietro col mio aereo da Mach 2, non lo prenderò mai.
Se al posto del mio aereo c'è invece un missile che viaggia anch'esso a Mach 2 è la stessissima cosa.
Quel missile sta VOLANDO nell'aria, quindi diviene in tutto e per tutto un aeroplano che vola nell'aria, e come tale subisce l'attrito dell'aria cercando di contrastarlo col suo propulsore a razzo.
Ma se quel propulsore gli consente una velocità massima di Mach 2, non c'è verso di pregare i santi, non arriverà mai a Mach 3!
Tutto questo che ho detto avviene nel caso di uno "sgancio libero" SENZA aver acceso PRIMA il razzo propulsore.
Ma se noi prima di sganciare il missile accendiamo subito il razzo, ossia lo facciamo partire proprio direttamente dall'ala col razzo acceso?
La cosa non cambia praticamente di una virgola.
Perchè?
1) Perchè la rotaia su cui scorre il missile è insignificante ai fini di una accelerazione "relativa a".
Se la rotaia fosse lunga 200 metri (e senza attriti), allora sì che si può realmente dire che il missile arrivi al 200esimo metro con una velocità relativa rispetto all'ala di Mach aereo + Mach missile.
Ma dato che la rotaia è CORTISSIMA (e presenta attriti, anche se piccoli), il missile impiega meno di 1 secondo a lasciarla, e in quel fazzoletto di tempo non riesce a raggiungere neppure lontanamente i suoi mach effettivi.
Ne risulta quindi che dopo 1 secondo (o forse meno) il missile ha già abbandonato la rotaia, quindi ritrova nell'aria da solo come "corpo libero immerso in un fluido" ed è vittima di tutte le forze della fluidodinamica. E se la fluidodinamica dice che un velivolo "tot" dotato di motore "tot" e profilo aerodinamico "tot" può raggiungere chessò i Mach 2, ebbene quel velivolo potrà arrivare a Mach 2, e basta. Per fargliene fare Mach 3 bisognerebbe usare un altro motore o un altra aerodinamica.
2) Perchè l'unico componente capace di fargli raggiungere la sua velocità Mach specifica è il PROPULSORE, e solo quello.
Se montiamo un missile dotato di propulsore da Mach 1 (ocio eh, Mach 1) su un aereo che viaggia a Mach 2 e lo spariamo, cosa succede?
Succede che RISPETTO all'ala su cui è vincolato, il missile parte per 1 SECONDO a una velocità MAGGIORE dell'ala, ossia riesce realmente a muoversi in avanti rispetto all'ala e a lasciarla, ma non appena lascia la rotaia si ritrova immerso nell'aria a una velocità di Mach 2 che è nettamente troppo SUPERIORE a quella fornita dal suo "piccolo" propulsore da MACH 1.
Ne consegue quindi che il missile corre sulla corta rotaia di lancio, ne esce, ma appena è solo nell'aria non ce la fa più a mantenere i Mach 2, quindi comincia a rallentare vistosamente fino a stabilizzarsi a Mach 1, e l'aereo da Mach 2 se non lo schiva gli va addosso.
Insomma è come provare a sputare un chewing gum da fermi o in moto!
Se voi siete fermi (ripeto fermi) e sputate il chewing gum, esso schizzerà in avanti chessò a 10 km/h.
Ma se voi andate in motorino a 100 km/h e sputate il chewing gum a 10 km/h ve lo ribeccate subito in faccia non appena vi esce dalla bocca, e questo perchè nell'istante stesso in cui il chewing gum esce dalla bocca diviene un "corpo libero immerso in un fluido", quindi risente immediatamente del potente vento relativo provocato già dalla vostra velocità iniziale.
Tale vento relativo provoca al chewing gum un attrito dell'aria poderoso che anzichè spararlo in avanti ve lo ributta subito in faccia.
Se non ci credete provate!
Tutto questo ovviamente NON accadrebbe se NON ci fosse l'aria, ossia se foste nello spazio con attrito dell'aria pari a zero.
Allora sì che il chewing gum avrebbe una velocità di 110 km/h (e soprattutto la manterrebbe sempre!) data dalla somma dei vostri 100 km/h + i suoi 10 km/h dello "sputacchio", e quindi continuerebbe a correre veramente più veloce di voi.
Ma gli aerei non volano nel vuoto e quindi le regole cambiano drasticamente.
Per questo motivo non vedrete MAI dei missili da Mach 2 attaccati sotto le ali di aerei da Mach 2.4!!
Sarebbe un suicidio perchè non appena quel razzo lascia la rotaia bisognerebbe SCHIVARLO in quanto ci verrebbe addosso.
Oppure eventualmente un caccia da Mach 2.4 potrebbe anchesì sparare un missile da Mach 2, ma a patto che nel momento del lancio il caccia RALLENTI portandosi chessò a Mach 1.5.
Ciò sarebbe sufficiente a far sì che il missile, una volta lanciato, andrebbe effettivamente via con una differenza di velocità di 0.5 Mach in più a suo favore.
Mi scuso se l'ho fatta lunga, ma forse adesso vi è più chiaro il tutto.
Ma soprattutto spero che vi sia più chiaro che se un aereo vola a Mach 2 e spara un missile da Mach 4, quel missile NON avrà una velocità iniziale di Mach 6!!
Nel modo più assoluto.
Calcolando la cortissima (ripeto cortissima) rotaia di lancio sul quale il missile "fa presa" per aumentare la sua velocità relativa rispetto all'ala, (per poi dopo 1 secondo divenire un corpo libero immerso in un fluido) possiamo dire che a occhio e croce un missile da Mach 4 riesce ad uscire dall'aereo a una velocità di Mach 4.1, forse mach 4.2 (per poi durante il volo tornare a Mach 4), ma mai e poi mai a Mach 6. (Mach 2 + Mach 4)!