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Vultur

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Risposte pubblicato da Vultur

  1. no, Pippo era altra cosa: veniva di notte, aveva il suo ronzio, lanciava i "suoi bengala", sembrava che ti si si fermasse sulla testa, spesso ti sganciava una bombetta, se ne andava, ronzicchiando come se ti prendesse in giro... Pippo era Pippo ! era l' "ineludibile" che arrivava e che tu "dovevi" subire; Pippo era Pippo, e chiunque abbia vissuto quei maledetti tempi se lo ricorda bene e lo riconoscerebbe fra mille altri !!!

     

    Credo che ci fosse poco da "prendere in giro", sicuramente erano azioni di disturbo, unite forse alla ricognizione. Hai presente il classico Policarpov Po-2? I tedeschi in Russia li conoscevano molto bene e avevano imparato.

    La notte i russi venivano a "fermarsi sulla testa e a sganciare qualche bombetta", così, tanto per dare la sveglia ai fascisti e per infiltrare partigiani, o capire dove stavano i tedeschi e le loro difese. Come? E' molto semplice: se da dove hai appena sganciato un "bombetta" si solleva un putiferio di contraerea, vuol dire di sicuro che lì le difese ci sono eccome. Per capire poi se sono amiche o nemiche devi abbassarti di più, lanciare un bel bengala da un miliardo di candele e guardare meglio chi ti spara, così ti fai un'idea (e se la fanno pure loro).

    Ci mandavano gli aerei più sfigati? Forse. Ci mandavano i piloti più sfigati? Errore. Gli uomini di queste missioni potevano anche essere nemici del partito e nemici del popolo condannati a morte mediante suicidio, ma erano i migliori piloti che si potesse immaginare. Gente capace di volare a bassa quota nel buio (mica gli davano radar terrain following e LANTIRN) sopra un nemico che sbavava dalla voglia di mettergli le mani addosso e capaci anche di atterrare ovunque in territorio ostile per depositare/recuperare qualche spia. Ovviamente a fine ostilità di quasta razza non ne rimanevano più molti, ma ciò non penso che tolga nulla al loro valore.

    Detto questo, ma che nel mezzo del fronte in movimento, nel clou di una Guerra Mondiale, si pretende pure di dormire beatamente al calduccio nel proprio letto? He he he he he hi. Io avrei protestato con l'amministratore per il gran fracasso. Ho i miei diritti IO!

  2. Se ce l'hai puoi aprire pure l'ombrello, ma dubito che serva a qualcosa: è che non dovevi entrare nei carristi e ormai per un trasferimento alle cucine è tardi. Inoltre non credo che in un carro ci siano sensori per capire che si è finiti alla portata di un cannone anticarro volante ed è meglio così, almeno si è convinti di vincere fino alla fine e non si muore terrorizzati al massimo sorpresi, ma senza troppa paura.

    (L'unica cosa che volevo dire è che quel libro mi è parso un po' retorico tutto qui).

  3. Era per dire che anche io da bambino lessi "Uragano Rosso". Può anche entusiasmare, ma poi ripensandoci neanche tanto. Il rischio potrebbe essere che leggendolo uno si posssa fare un'idea sbagliata, pensando che i russi siano tutti dei bulli aqgressivi senza cervello e che potesse bastare "un a-10" per risolvere il problema.

    In realtà nessuno progetta un aereo come l'a10 se non ci è costretto, perchè l'a10 fa una cosa sola in un modo molto specializzato. In pratica non serve a nient'altro.

    Il fatto era come tutti sanno che i sovietici avevano messo in est Europa una massa di carri armati come nessuno aveva mai visto prima (e neanche dopo grazie al cielo).

    Questa massa di mezzi corazzati era una cosa così grossa da assumere ovviamente peso politico e da pesare nelle relazioni internazionali. Se uno dice: "Guarda che c'ho 100 testate nucleari", tutti rispondono: "E allora? Ce le abbiamo pure noi!". E tutto ritorna nell'alveo della "ragionevolezza", nel senso che nessuno si sogna di far scoppiare per primo uno scontro nucleare.

    Ma se uno dice: "Guarda che ho venticinquemila carri armati in Germania Est e Cecoslovacchia", questo è un problema. Perchè c'è sempre di sicuro qualche matto che pensa di poterli usare per davvero i carri armati, dato che mica sono testate nucleari. Per cui era una cosa veramente seria.

    Il rischio per i russi era giudicare ragionevole scatenare i loro carri, dato che, superficialmente pensando, si potrebbe essere tentati di credere che la cosa si fermi lì, alle sole armi convenzionali, mentre invece tutti sanno che poi il rischio di passare a quelle nucleari era concretissimo.

    Da parte nostra invece il rischio era di poter iniziare a pensare che lo scontro fosse "sostenibile" e addirittura "vincibile" perchè tanto avevamo la tecnologia e aerei come l'A-10.

    In entrambi i casi secondo me, erano due minchiate pazzesche ed estremamente pericolose.

    Pensare che l'a10 sia la "soluzione" è un errore. L'A-10 non è che il tentativo di disporre di armi estremamente specializzate per cercare di arginare l'offensiva sovietica, dato che noi a loro non gli stavamo più dietro con i carri armati (e intelligentemente neanche ci provammo, altrimenti diventava una gara a chi ne ammassava di più e alla fine la tentazione di usarli sarebbe risultata per entrambe le parti irresistibile).

    Ma la cosa era estremamente più complessa. L'A-10 NON può lavorare da solo, ma, traendo esperienza come si dice sopra dalla Wehrmacht '39-'45, l'a-10 deve lavorare in strettissimo contatto con le forze di terra e gli elicotteri. Inoltre, l'a-10 non può sopravvivere da solo in un ambiente fittamente difeso da missili SAM, che richiedono prima l'intervento di altri aerei, per cui non è che io ho l'a-10 il mio "aereo preferito" e me ne sto tranquillo e beato.

    L'A-10 da solo non poteva manco illuminare attivamente i bersagli con il laser, perchè il pave penny era solo un sensore passivo, per cui richiedeva l'illuminazione laser altrui, o neanche vedeva bene i bersagli primari. L'a-10 è veloce nelle manovre, ma come aereo è lento. Se ci sono aerei nemici è in gravissima difficoltà, perchè non ha un radar aria-aria, per cui duellerebbe come un P-47 del 1944, cioè a vista.

    Basta guardare la mimetica originaria dell'A-10, che non era quella bianca di oggi, ma era la "Lizard", tipica del verde che domina l'Europa centrale. Significa che l'a-10 NON doveva scollarsi dal suolo e doveva confondersi con esso, perchè appena provava a prendere quota potevano essere guai grossissimi per lui (SAMs).

    Il lavoro dell'A-10 quindi era estremamente duro e pericoloso. Quasi "disperato" direi.

    La dimostrazione è il fatto che in realtà c'erano pronti gli F-111F a Lakenheath in Inghilterra, con le testate nucleari, che rappresentavano la vera risposta della NATO per fermare i carri russi.

    Mentre secondo me invece Tom Clancy presenta l'A-10 in un modo diciamo enfatico e piuttosto idealizzato: se la missione dell'A-10 fosse stata così "facile", come uno potrebbbe pensare leggendo Uragano Rosso, l'aereo non avrebbe un'intera vasca di titanio solo per il pilota...

    Ma soprattutto ripeto il rischio era di presentare uno scontro con le migliaia di carri armati sovietici in Europa Orientale come una cosa "fattibile", quasi una bella passeggiata avventurosa. Cosa che ho i miei dubbi sarebbe stato.

  4. Non lo so, sarà un cavetto o nastrino metallico oppure oggi a fibre ottiche che il missile si trascina dietro. Penso che la matassa del filo sia sul tubo lanciatore: perchè appesantire il missile con qualcosa che può stare da un'altra parte?

    C'era un bel video con un Lynx della British Army, ma non lo trovo più. Qua si vede il cavo su un HOT francotedesco (dal min. 04.30 in poi). Il bello è che bisogna rimanere fermi per tenere il mirino sul bersaglio. Suppongo che se il missile non colpisce niente, finito il cavo, quest'ultimo si spezza (o viene tagliato dall'operatore) e ciò dovrebbe causare l'autodistruzione del missile.

     

  5. L'autonomia in miglia e quella in ore sono un discorso secondo me estremamente interessante. Non è che uno dice 8.500 chilometri, divide per due e ottiene il raggio d'azione (con quale carico poi?). La pianificazione del volo deve tenere conto di un sacco di cose, soprattutto le prestazioni dell'aereo, il carburante usato, le previsioni meteo, le carte del vento alle varie quote e il carico trasportato. Soprattutto quando ci si accinge a un volo al limite dell'autonomia, in cui se si è poco accurati si potrebbero avere grosse sorprese.

  6. Se il cavo non resta attaccato dubito che il missile colpisca qualcosa. Se la gittata è 2 km, ci vuole un cavo di più di 2 km.

    Sul Mangusta non so cosa ci sia di preciso sul "naso", con tutte le versioni non ci capisco più nulla, ma dovrebbero esserci un telemetro laser e un visore infrarosso.

    Il TOW è a guida ottica diurna e notturna. Il telemetro dovrebbe dare la distanza precisa, il visore infrarosso dovrebbe servire per vedere nel buio e/o nel fumo.

  7. Da ciò che so, l'an-225 dovrebbe essere un aereo fuori produzione, costruito per compiti speciali (shuttle Buran), da un regime morto da vent'anni, in un mondo che non esiste più.

    Di conseguenza la sua concezione non seguiva scopi commerciali; non credo proprio sia in vendita, per il fatto che come si fà a mantenere un'intera catena logistica per un solo aereo tra l'altro fuori produzione e di cui esiste un solo esemplare?

    Secondo me, solo chi deve esserselo trovato per le mani al momento del crollo, con una congrua scorta di pezzi di ricambio prodotti secondo logica sovietica (costo zero), ha potuto metterlo in linea, magari cannibalizzando l'altro esemplare, quello incompleto e vivendo di rendita sui pezzi rimasti in magazzino.

    In fondo però è un aereo che vola da vent'anni, trasportando carichi di tutti i tipi, sicuramente con profitto, ma alla fine, quando le ore di volo saranno raggiunte e i materiali di ricambio inizieranno a scarseggiare che faranno? Riapriranno la produzione di pezzi per un solo aereo?

  8. Non so, ma se per caso te lo puoi permettere ricordati di me.

    In ogni caso non credo sia commercializzabile: ne esiste un solo esemplare volante e solo un'azienda come la Volga-Dniepr credo possa permettersi di mantenerlo. Altrove non penso avrebbe molto senso. E dovrebbe esistere già un thread su questo aereo mi sembra.

  9. Niente, da quando è lanciato il missile srotola dietro di sè uno o più cavi che lo collegano all'elicottero e gli trasmettono i dati di guida per le alette direzionali. Quello nuovo israeliano è anche capace di trasmettere in dietro all'elicottero dati sulla visuale del bersaglio. Un meccanismo simile è usato per i siluri sottomarini.

  10. Il Tornado ADV (Air defence variant) era un caccia intercettore pesante per il pattugliamento a lungo raggio (grande autonomia). Gli inglesi lo usavano per pattugliare continuamente lo spazio aereo settentrionale del Regno Unito e il fronte nord della NATO sull'Atlantico settentrionale lungo una linea Norvegia-Islanda-Groenlandia. Aveva motori diversi dall'IDS, ottimizzati per quote medio alte e con un postbruciatore più prestante e aveva un nuovo radar da intercettazione aria-aria a lungo raggio per i quattro missili Sky Flash semiattivi.

    Era un caccia, quindi andrebbe tra i caccia.

  11. Io dicevo con il TOW a guida ottica. Non ci deve essere niente tra elicottero e bersaglio perchè il missile dovrebbe essere guidato otticamente via cavo tramite una luce sulla coda del missile, per cui bisogna continuare a vedere otticamente la lucetta che vola. Se c'è fumo denso e il missile sparisce nella nuvola si potrebbe perdere l'aggancio. Con le armi guidate via cavo non ci devono essere ostacoli in mezzo come case, colline, alberi, a meno che come dici tu il nuovo missile israeliano non funzioni a doppio senso per cui si usa via cavo la telecamera del missile stesso e in pratica si pilota da lì: se c'è una nuvola di fumo, appena se ne esce si ricerca il bersaglio, o appena c'è una casa la si scavalca e si rintraccia di nuovo il bersaglio.

  12. Per "ognitempo" tu che intendi? Se intendi vedere di notte, penso proprio di si. Il Mangusta può trovare bersagli anche di notte (infrarosso). Con i TOW però non ci deve essere nulla tra elicottero e bersaglio, manco fumo denso, perchè il missile è guidato via cavo.

    Con l'Hellfire le cose dovrebbero cambiare radicalmente perchè basta continuare a illuminare il bersaglio con il telemetro laser, mentre il missile ci si dirige per conto suo tramite una traiettoria preprogrammata.

    (Le versioni nuove dell'AH-64 Apache invece vanno a radar millimetrico [ah64-d] per cui penso che siano solo questi i veri elicotteri "ognitempo").

  13. I tedeschi usavano gli F-104 e i Tornado della Marineflieger per l'antinave con i Kormoran.

    L'attacco antinave secondo me sarebbe appannaggio dell'aviazione navale, ma è logico aspettarsi che in un paese come l'Italia, circondato dal mare, qualunque aereo debba avere capacità antinave, anche quelli dell'Aeronautica.

    Che io sappia, gli F-16 norvegesi usavano anche il Penguin della Kongsberg, che dicono che era un "buon" missile antinave "fire and forget". Il Penguin era così "buono" che anche gli USA l'hanno adottato nell'US NAVY come AGM-119. Il missile da quello che so era a guida inerziale, con un radaraltimetro che gli dava capacità terrain following e con guida terminale all'infrarosso. Il Penguin poteva essere programmato con i dati del radar dell'F-16, oppure il pilota poteva accendere direttamente la testa cercante infrarossa del missile ancora appeso al suo pilone (ma bisognava farsi più sotto al nemico...). L'elettronica era così buona che il Penguin poteva volare da solo costeggiando i famosi fiordi norvegesi, prima di virare verso il mare e attaccare il bersaglio IR più grosso che vedeva (nave ammiraglia). In questo modo l'attacco partiva da un punto diverso da quello di lancio: il missile se ne sbucava all'improvviso dalla bocca di un fiordo e attaccava con profilo sea skimming. Certo il Penguin non ha il raggio d'azione dell'NSM.

    Credo che non sfigurerebbe nella stiva di un F-35.

    airf16norwaypenguinmkii.jpg

  14. La velocità in avanti dovrebbe essere per allontanare il canopy. Da fermi sul piazzale credo che forse sia meglio che il canopy resti dove si trova e che il seggiolino ci passi attraverso. Il problema è che come dicevo è possibile che il razzo sia partito, ma che il seggiolino avesse ancora la sicura del paracadute inserita.

  15. Non ho la più pallida idea di come hanno fatto.

    Da quel che so, tra le varie cose da guardare durante il walk around c'è anche quella di: "Assicurarsi che lo specialista abbia tolto tutte le spine di sicurezza "Remove before flight" dell'aereo, TRANNE quelle del seggiolino (che dovrebbero essere diverse, tra razzo e paracaduti vari).

    PRIMA di prendere posto sul sedile, tra le varie voci da controllare durante l'ispezione esterna dell'abitacolo, dovrebbe esserci di nuovo quella di ispezionare le sicure del seggiolino.

     

     

    bbn01.jpg

     

     

    Solo dopo essersi assicurati che è tutto a posto dentro l'abitacolo, si entra e ci si siede.

    Dato che dicono che il paracadute non si è aperto, forse è possibile che lo spinotto di sicurezza del paracadute fosse ancora inserito quando il razzo del seggiolino si è acceso. Magari il paracadute si è pure aperto, ma non si è gonfiato perchè non si sono aperti i paracaduti stabilizzatori, per cui il seggiolino è partito non stabilizzato e il paracadute principale è uscito male e non si è dispiegato.

    Alcuni seggiolini sono detti "zeo-zero" e lo sono (o dovrebbero esserlo), ma in realtà per una eiezione sicura "garantita" dovrebbero avere comunque bisogno che l'aereo sia in movimento in avanti. Le velocità minime di sicurezza che ho visto io variavano dai 30 agli 80 nodi del Mig-29 UB biposto, in cui tale velocità è richiesta per la separazione garantita in sicurezza del tettuccio. In molti aerei moderni, la separazione del tettuccio è utile, ma non necessaria per un corretto egresso dall'abitacolo, per cui il tettuccio può anche malfunzionare che tanto il seggiolino è fatto per passarci comunque attraverso, ma già questa è una situazione limite, in cui qualcosa ha già malfunzionato. Se in più ci si somma una sicura ancora inserita e/o un aereo immobile al parcheggio senza componente di velocità in avanti, allora le cose che dovevano andare e invece non sono andate iniziano ad essere davvero tante...

    Detto questo forse è anche possibile che per motivi da accertare il seggiolino sia comunque partito di sua iniziativa e con tutte le sicure inserite al posto giusto, per cui non si sono aperti nè il paracadute stabilizzatore, nè quello principale e tanti saluti.

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