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Vultur

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Risposte pubblicato da Vultur

  1. Si, ma l'Hind era fatto per operazioni spacca tutto operate sotto gli occhi di tutti in mezzo a divisioni corazzate all'attacco di posizioni fortificate di un nemico che li stava aspettando. Una roba da muoia Maciste con tutti i Filistei.

    Insomma: era tutto meno che una cosa furtiva.

    Qua invece si tratterebbe di un'azione silenziosa operata da grandi cargo stealth. Nel momento in cui si spara, credo che tutta la sorpresa finisce, quindi non credo che sia utile usare un grande cargo stealth per manifestare la sua presenza sul campo mettendosi a sparare, dato che il primo requisito dovrebbe essere appunto convincere i nemici che lui non esiste.

    Una cannoniera volante che si mette a sparare invece denuncia la sua esistenza a chiunque si trovi nel raggio di uno o due giorni di marcia, per cui che se ne fà della stealthness?

    Bersagli di opportunità, o puntiformi, altamente redditizi e da raggiungere all'improvviso? Ci sono già gli UAV armati di Hellfire, o le bombe guidate. Usare un grande cargo stealth per queste cose mi pare controproducente oltre che uno spreco.

    In una zona altamente difesa e sorvegliata da alta tecnologia ci dovrebbero entrare solo i cruise, seguiti da aerei ECM, seguiti dai SEAD: neanche gli stealth ci si avventurerebbero a cuor leggero.

    In una zona in cui le postazioni radar più "chiassose" sono state ridotte al silenzio e ammorbidite potrebbero entrare gli stealth e operare con ragionevole sicurezza.

    Una cannoniera volante invece, da ciò che so, non può operare in posti in cui ci siano ancora SAMs attivi o contraerea pesante.

  2. @ F-35JSF

    Le operzioni aviotrasportate sono le più varie, dal rifornimento all'assalto aereo. Se si devono lanciare mezzi pesanti, li si lancia, non è che sono procedure "rare", o più o meno "difficili". Quello che dici tu è appunto il LAPES che non è che una delle possibilità, a seconda di quello che si vuole fare.

    E' probabile che tu hai visto uno dei video dei C-130 che rifornivano Khe Sanh, ma li il problema era che atterrare e scaricare sotto il fuoco era spesso impossibile e/o metteva a repentaglio gli aerei e gli elicotteri, per cui i C-130 effettuavano sganci a bassissima quota con il paracadute estrattore e tanti saluti.

    Tutte queste cose e altre (come l'ELINT, il rifornimento in volo, le operazioni speciali di vario tipo come quelle oggi svolte dall'MC-130, ecc...) potrebbero essere espletate furtivamente da cargo stealth.

     

    Alcune immagini di ipotetici cargo stealth (in questo caso un fantomatico "C-177 Shadowlifter" stealth transport aircraft:

     

     

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  3. Il C-17 in realtà non nasce per sostituire il C-130, ma è un grande cargo strategico dotato anche di doti tattiche assolutamente particolari.

     

    Delle lamentele sul C-130 non sapevo niente.

     

    I parà non sempre sono appiedati, possono disporre di diversi mezzi meccanizzati che non conosco, ma che ci sono, compresi i carri come il vecchio M551 Sheridan. E in genere non sono loro che devono ricongiungersi alle truppe amiche, altrimenti non servirebbero a nulla.

    Sono le truppe amiche che di norma dovrebbero ricongiungersi ai parà, e non il contrario. Altrimenti il fronte come avanza?

     

    Un grosso cargo stealth sarebbe l'ideale per i parà, dato che potrebbe teoricamente superare la fascia di territorio tenuto dal nemico e depositare e rifornire basi di fuoco alle spalle del fronte avversario. Cioè proprio quello che fanno i paracadutisti.

  4.  

    vedi che non si possono più fare sbarchi aeronautici tipo quelli della seconda guerra modiale dove venivano lanciati migliaia di paracadutisti alla volta.

     

    E infatti ho volutamente scritto: "battaglione" di paracadutisti e non un reggimento o una brigata o tutta una divisione.

     

    Il fatto di essere stealth potrebbe ridurre l'ordine di grandezza dell'unità da lanciare. Grazie alla ridotta visibilità si potrebbero lanciare uomini proprio là dove servirebbero di più, in punti nevralgici, magari molto in profondità dietro le linee nemiche, o in luoghi molto difesi dove il nemico non si aspetterebbe mai.

    Cioè meno uomini, ma proprio dove servirebbero di più e non grandi unità "diluite" su aree vaste, o addirittura sperse nel vento.

     

    L'unica cosa che mi incuriosirebbe è per esempio come restare a bassa visibilità pur aprendo la rampa posteriore, ma forse per un lancio "stealth" non si userebbe la rampa, ma le porte laterali, o magari un boccaporto ventrale da sotto la stiva.

  5. La vecchia massima di Clausewitz che la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi, nel caso del vietnam fu validissima: politica sbagliata = guerra sbagliata, quindi sconfitta.

    Ho Chi Min aveva detto "preferisco mangiare 200 anni di merda francese che 1000 di merda cinese" in altri termini c'erano tutte le condizioni per una indipendenza del vietnam in amicizia con la Francia, contro la Cina. Abbiamo visto come è andata a finire

     

    Mi associo. Anche se non si può giudicare la storia con il senno di poi, le scelte fatte da Francia e USA si rivelarono alla prova dei fatti oggettivamente sbagliate, ma non dimentichiamo che si trattava di una guerra coloniale nel caso della Francia e di una guerra ideologica per gli USA, all'epoca in cui il mondo era ormai diviso nei due blocchi contrapposti USA/URSS. Scelte che oggi possono apparire palesemente errate, allora purtroppo invece dovettero apparire tutto il contrario.

    I francesi si ostinarono a trattare l'Indocina come una colonia ottocentesca da rimettre in riga anche con la forza bruta. Gli USA si ostinarono a voler vedere solo il lato "comunista" dei nordvietnamiti. Entrambi i paesi occidentali sbagliarono e tutti sanno come andò.

    Molto derivò anche dalla totale ignoranza dimostrata riguardo alla Storia millenaria delle popolazioni locali, come giustamente scritto da Cdbruno; con errori che lasciano allibiti. E' vero: i cinesi sono i tradizionali nemici del Vietnam e lo hanno invaso infinite volte, per doverlo poi abbandonare altrettante volte.

    Francesi e americani avrebbero dovuto allearsi con il Vietnam, non fargli la guerra, ma questo lo diciamo noi oggi. Allora il modo di pensare partiva da presupposti totalmente differenti: coloniali nel caso della Francia, ideologici nel caso degli Stati Uniti. Le cose andarono così purtroppo.

    Non è un caso che molti soldati americani dicevano: "Noi stiamo sparando ai gialli sbagliati". Nel senso che le forze sudvietnamite non erano che forze "fantoccio", costituite da gente che non capiva perchè combatteva, o, se lo capiva, di sicuro non gliene fregava nulla, per cui in battaglia è ovvio che non rendevano come un agguerrito reparto di Vietcong e di forze regolari nordviet, eccezionalmente motivate (e anche indottrinate dai comunisti perchè no, ma comunque sempre altamente consapevoli dei veri ed ultimi motivi del loro sacrificio).

    Dien Bien Phu è un villaggio sperduto nel nulla vicino alle "Alpi vietnamite". Un'area montagnosa che dista anni luce dal Vietnam tropicale e soleggiato che si potrebbe essere indotti a immaginare.

    Che sappia io, il comandante francese Navarre dette ai suoi capisaldi i nomi delle sue amanti.

    Tipico esempio di Grandeur francese, ma anche, secondo me, di una tragica e sistematica sottovalutazione dell'avversario e di ingiustificata fiducia nelle proprie forze, specie in quelle aeree. Forse lo spirito dei comandanti francesi era quello tipico coloniale, tipo: "Andiamo a dare una lezione a quei selvaggi".

    I vietnamiti dimostrarono di essere in grado di effettuare movimenti in massa nella giunga impenetrabile e di poterci portare perfino i loro cannoni, come l'M-46 russo, che si rivelò un vero flagello per i francesi e gli americani.

    Da quello che so, i vietnamiti conquistarono e tenettero le alture che circondavano le postazioni francesi e da lassù cominciarono a martellarli con l'artiglieria. L'aviazione francese non riuscì a sviluppare la potenza di fuoco necessaria a sloggiarli di lì.

    Questa dura lezione venne accuratamente assimilata dagli americani, che sedici anni dopo, con i Marines a Khe Sahn si guardarono bene dal lasciare ai nordviet le colline soprastanti la base e grazie allo strapotere aereo riuscirono a sfangarla.

    Come in tutte le guerre, indipendentemente dall'idiozia di chi le decide e di chi le comanda, gli eserciti contrapposti sul campo dettero prova di grande valore. Onore quindi anche alla Legione Straniera francese, i cui uomini si batterono e caddero a Dien Bien Phu (e nella successiva e ancora più letale "marcia della morte" di 300 km).

    In un film americano sul Vietnam sentii una frase con cui mi trovai d'accordo. Più o meno suonava così: "Il Vietnam fu una guerra sbagliata, combattuta al meglio da una generazione sconfitta". Generazione sconfitta perchè gli ideali della generazione "Beat" americana, che suo malgrado finì a combattere e morire in Vietnam, non si sono mai concretizzati, ma anzi sono annegati nelle risaie e nel sangue. Allo stesso tempo, i coetanei vietnamiti dei "Grunt" americani che combatterono in Vietnam vennero in seguito schiacciati dal comunismo più becero, per poi finire anche loro travolti dalla sua caduta. In entrambi i casi quindi fu un totale fallimento: morale e politico da un lato, ideologico dall'altro. Il pacifismo e l'amore libero e psichedelico a tutti i costi non hanno conquistato il mondo e allo stesso tempo il comunismo ha dimostrato di essere solo una scatola vuota.

    Credo che quella frase volesse dire che le motivazioni del conflitto vietnamita erano errate, ma che coloro che dovettero combattere e morire in quella guerra dettero il meglio che potevano, compresa la vita.

  6. A me sembrano F-104 veri usati per i pezzi di ricambio. Quello in primo piano deve avere uno dei pannelli dell'avionica lasciato semiaperto dietro l'abitacolo.

    Io non capisco a cosa servano tutti questi falsi bersagli gonfiabili. Se da satellite leggono le targhe delle auto, o i gradi sulle uniformi, non si accorgono di aerei finti? Mi sembra molto difficile. Magari servono come bersagli nelle esercitazioni, ma non credo che in una situazione vera qualcuno ci cascherebbe.

  7. Dimenticavo le tre luci di identificazione sotto la fusoliera, subito dietro il radiatore (sotto l'ala). Da dritta a sinistra: verde, gialla, rossa.

    Come luce anticollisione, l'Hurricane dovrebbe avere solo una luce bianca fissa che si vede subito davanti al montante dell'antenna sul dorso della fusoliera e dietro il tettuccio.

  8. Purtroppo non conosco lo schema dell'Hurricane, tanto meno del Sea Hurricane, ma non dovrebbe discostarsi di molto dallo schema generale di tutti gli aerei.

    I fari di atterraggio/appontaggio mi sembra siano sul bordo d'attacco alare.

    Per le luci di navigazione dovrebbe valere l'assetto regolamentare. rosso a sinistra, verde a destra, bianco in coda sul timone. 110° di campo visivo per rosso e verde, 140° per il bianco (360° in totale).

    Le luci di navigazione devono essere sempre accese dal tramonto all'alba.

    Per le luci anticollisione, non so se all'epoca dell'Hurricane esistessero le strobo, se non esistevano, c'erano le lampeggianti o i rotanti. Le luci anticollisione possono essere rosse o bianche e dovrebbero essere sempre accese anche di giorno. Sull'Hurricane però non so dove stavano, se sul dorso o sotto il ventre.

  9. ... usare la tecnologia stealth su un aereo cargo mi sembra molto discutibile essendo ancora una tecnologia limitata a pochi modelli e molto costosa.

     

    Io invece penso che usare la tecnologia stealth sui cargo li renderebbe un arma efficacissima. I B-2 possono sbucare dal nulla, lanciare e sparire. Eventuali B-2 "cargo" potrebbero in teoria lanciare all'improvviso un battaglione di paracadutisti dove pare a loro e in tutta calma e nessuno ne saprebbe niente.

    I motori sopra o sotto l'ala non lo so, ma ci sono mi pare diversi modi per "mascherarli" alle onde radar da davanti: dotti a "S", deflettori interni, ecc...

  10. Anche la pianta alare e gli impennaggi erano diversi. Il troncone interno alare era retto fino alla gondola motore, poi a freccia. La deriva era tronca e meno "aguzza".

    Probabile che si sia trattato di un banco prova volante per i motori BMW-003, o Jumo-004. Oppure non era un Me-262??

  11. Veramente l'ultima foto non ritrae un "curioso prototipo", ma mi pare il primo prototipo Me-262-V1 in volo per prove della cellula e dei motori, con elica e motore a pistoni Jumo nel muso. Notare anche il carrello triciclo posteriore, diverso dall'aereo definitivo (triciclo anteriore).

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