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cdbruno

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  1. le penetrazioni dell'VIII USAAF. In genere 1100 bombardieri, 1000 caccia contro 5-600 caccia della jagdwaffe. Ve ne sono parecchie tra marzo e aprile 1944
  2. Me lo ricordo perchè sono di quelle parti. Mi sembra che non fosse irakeno, ma iraniano. Il che provocò un certo scandalo perchè era appena avvenuta la rivoluzione sciita
  3. cdbruno

    Esercito Romano

    Hanno appena pubblicato un libro che ti dà tutte le risposte, si intitola La lancia, il cavallo e il gladio è edito dalla mondadori e costa anche poco
  4. Esatto. Era la scelta di creare un solco d'odio incolmabile. Scelta non solo dei tedeschi. Anche i partigiani Yugoslavi la adottarono. Azioni che dovevano provocare rappresaglia. Solo che i tedeschi, come ogni cosa che facevano, portarono il sistema a livello scientifico.
  5. cdbruno

    Il bombardamento in picchiata

    Non so l'Helldiver. Il sistema tedesco era basato sui seguenti elementi 1. all'avvio il pilota segnava su un sistema automatico la quota di sgancio 2. si avvicinava al bersaglio a quota tra 4000 e 5000 metri 3. una finestrella sul pavimento o il muso vetrato permettevano di vedere il bersaglio, il pilota si allineava al bersaglio secondo una linea di fede 4. quando il bersaglio attraversava una seconda linea di fede era il momento di iniziarava la picchiata. Si estraevano i freni e l'aereo abbassava il muso. 5. la picchiata durava dai 20 ai 25 secondi, durante questo tuffo il pilota doveva tenere il bersaglio al centro del collimatore a riflessione 6. alla quota precedentemenet stabilita un cicalino cominciava a suonare 8. alla quota di sgancio il cicalino si interrompeva a questo punto le procedure erano diverse tra Ju87 e Ju88. Nel primo si sganciava la bomba e si attivava un sistema di richiamata, nel secondo si attivava un sistema di richiamata che, in automatico, sganciava la bomba. Il sistema era semiautomatico nel pasaggio da picchiata a volo orizzontale perchè non essendoci tute antiG il pilota incassava 8 o 9 G e vedeva nero ed era quindi necessio che l'aereo venisse posto in sicurez indipendentemente dal pilota
  6. cdbruno

    U-Boot

    sull'impiego come motosiluranti di superficie ho ripreso quanto detto da Doenitz nel manuale di tattiche preguerra dove il Grande Ammiraglio si opponeva all'uso degli UBoot come boe offensive. Uso invece previsto dalla più grande flotta sottomarina del mondo all'inizio della guerra: quella italiana
  7. Krushev era, appunto, il commissario dell'Ucraina che, oltre ad essere il granaio dell'unione sovietica era sede del 60% dell'industria sovietica, in particolare il bacino del Donbass che era chiamato la Ruhr dell'URSS. Mentre Budjonni e gi altri si affannavano a difendere Kiev, Krushov, spietatamente, fece smantellare tutta, ma propria tutta l'industria, caricarla sui treni, trasportare oltre gli urali e riallestirla sulla nuda terra. Assieme all'industria se ne andarono 4 milioni di operai. Le scelte di Budjonni di difendere Kiev costarono il primo grande accerchiamento con 660.000 prigionieri russi. Un uomo cauto come Jodl scrisse, dopo questa battaglia, che la guerra era vinta. Dal 22 Giugno al 3-4 agosto Stalin scomparve, letteralmente. Una delegazione guidata da Molotov decise alla fine di andarlo a trovare per chiedere che cosa si doveva fare. Stalin li ricevette credendo che fossero venuti per fucilarlo per il patto Russo-Sovietico. Quando comprese che invece avevano ancora bisogni di lui si rianimò, ma per due mesi fu una immagine commissariata. La ripresa di Stalin avvenne il 7 novembre 1941 quando prese la decisione di celebrare sulla piazza rossa l'anniversario della rivoluzione di ottobre. Con i tedeschi a 20 km dal Cremlino fece marciare sulla piazza una divisione che mandò direttamente al fronte. Fu un gesto come quello del senato romano che con annibale alle porte dopo Canne mise all'asta i terreni su cui era accampato. La decisione di celebrare l'anniversario della rivoluzione di ottobre fu un gesto che dichiarò al mondo che l'URSS, con i tedeschi alle porte, con milioni di soldati morti o prigionieri non si sarebbe arresa: piuttosto la morte. La decisione influì sul rilancio di tutta la resistenza antifascista e, un mese dopo, permise all'america attaccata a Perl Harbour di punare su un cavallo che non era ancora sconfitto Si, per me la decisione che i tedeschi che avevano invaso l'URSS dovevano restarci da morti era una decisione giusta
  8. cdbruno

    D'Ascanio

    mi sbaglio o corradino d'ascanio fu anche l'inventore l della vespa che costruì usando il motore d'avviamento a due tempi di 98 cc del radiale PXII?
  9. cdbruno

    L'Europa brucia?

    Calma ragazzi, calma. La storia è cosa seria e non si devono mescolare fatti e situazioni diverse. Non esiste UNA resistenza, ma MOLTE resistenze. Distinte per Paese, per periodo e, all'interno dello stesso paese per orientamento politico. Se vogliamo categorizzare possiamo fare una prima grande distinzione: resistenza insurrezionale e lotta armata. Churchill e il SOE volevano e puntavano ad una resistenza insurrezionale, ossia ad un gruppo limitato di sabotatori pronti ad attivarsi in prossimità della/delle battaglie decisive. L'URSS e i comunisti non potevano che essere per la lotta armata continua e costante. Verso il primo modello possiamo portare il Maquis francese, la resistenza belga e olandese, norvegese e, per quel poco che poteva essere, danese. Verso il secondo va classificata la resistenza russa, yugoslava, cecoslovacca, greca e italiana. Lotta armata di popolo significava armare, nutrire, sostenere decine e decine di migliaia di combattenti per mesi e mese, anche per anni. Ciò in una situazione come la polonia dove il possesso di una macina imanuale da grano veniva punito dai tedeschi con la morte. Quale fu l'apporto militare della resistenza? parlo solo dei dati italiani. Dall'8 settembre 1943 al 7 maggio 1945 vennero alimentati, armati e riforniti tra i 60.000 e i 70.000 partigiani. Al momento dell'insurezione (25 Aprile 1945) erano in armi 200.000 uomini. armati è vero con armi leggere, ma sempre armati. Al processo di Venezia Kesselring ebbe a dire che prima della ritirata dalla linea Gustav (Cassino) i partigiani avevano provocato 18.000 perdite: tre buone divisioni delle venti che aveva. Al momento finale si arreso AI PARTIGIANI, non agli alleati, 7.000 tedeschi a Genova. Tra l'Adige e il Piave vennero disarmati dai partigiani e consegnati agli alleati 130.000 soldati tedeschi. Vero è che da sola la resistenza non avrebbe mai vinto contro i nazifasciisti, ma che abbia risparmiato un bel po' di perdite agli alleati è indubbio. A che prezzo? Alla fine della guerra furono 68.000 i caduti partigiani. Se accetiamo per buono il numero di 200.000 partigiani complessivi significa che uno su tre di quelli saliti a combattere in montagna ci lasciò la vita. Ma oltre all'onore che bisogna rendere a questi eroi c'era una alternativa? No. O si combatteva per difendere la propria vita o si veniva inquadrati nelle truppe della RSI o della whermact. Tanto per fare un esempio un certo Walter Chiari venne mandato come recluta in Germania e si trovò come servente al pezzo in Normandia il D-Day.
  10. cdbruno

    U-Boot

    No, fino al tardo 1942 non erano in funzione snorkel, l'avvicinamento avveniva in normale emersione di notte. Sostanzialmente si comportavano come motosiluranti che avevano un velocità 2-3 volte quella dei mercantili (17 nodi contro 6) Nel marzo 1943 ci fu la più grande battaglia tra uboot e mercantili. poi improvvisamente gli uboot persero la battaglia dell'atlantico. Furono vari e concomitanti i fattori, ma il più importante fu la chiusura del gap aereo, ossia di quella parte dell'atlantico non coperta dalla ricognizione aerea dagli alleati
  11. Le stragi naziste non erano conseguenti ad una logica di scontro: attacco->rappresaglia, ma ad una logica di bruciare le navi. Dopo una strage nessuno nel gruppo avrebbe disertato. Il primo atto verso una giovane recluta che veniva dalla Germania era metterlo in un plotone di esecuzione. Ma quale italia del vino, sole e donne. Qui eri promosso assassino e stavi con il gruppo (compgnia, battaglione) oppure se disertavi ci sarebbe stato qualcuno che ti avrebbe tagliato la gola. Questa e solo questa è stata, per fare un esempio, la logica della strage di Pedescala (Vicenza). Nel padovano un gruppo di tedeschi in ritirata segnò la sua marcia con un assassinio ogni 5 km, prendevano un ostaggio, avanzavano di 5 km, ne prendevano un'alltro e ammazzavano quello precedente. Potete star certi che nessuno, ma proprio nessuno avrebbe disertato
  12. cdbruno

    Il bombardamento in picchiata

    Diversamente dallo ju87 che aveva il parallelogramma distanziatore che allontanava la bomba dall'elica lo ju88 aveva le bombe in stiva che, se sganciate, avrebbero trapassato la cabina di pilotaggio. Il dispositivo di sgancio automatico prevedeva allora che questo avvenisse dopo la richiamata automatica La specialità nacque perchè non esisteva un buon dispositivo di puntamento. Con l'avvento del Norden americano e del corrispettivo tedesco Lofte 7D cadde la ragion d'essere del bombardamento in picchiata che con la crescente contraerea era un suicidio
  13. Chi salvò L'URSS fu Krushov che mentre Stalin era rintronato e temeva di venire fucilato dede ordine di smantellare e portare oltre gli urali tutta l'industria pesante del bacino del Donbass (la Ruhr dell'unione sovietica). Ciò mentre l'Armata Rossa si bruciava pagando il tempo guadagnato con il sangue. Vennero trasferite 1500 industrie pesanti e 4 milioni (quattro milioni ragazzi) di lavoratori. Le macchine della fabbriche, oltre agli Urali, vennero riattivate sulla nuda terra metre sopra di loro si costruivano dei precari ripari. I lavoratori che costruivano i PPSH o i T34, letteralmente, morivano di fame (mezzo milione di moprti di fame nella sola Leningrado che oggi qualche blasfemo ha rinominato st. Pietroburgo). Dal Luglio 1941 alla fine di ottobre dello stesso anno la produzione industriale per la guerra dell'URSS fu praticamene zero. Questo mentre le rserve venivano bruciate contro la whermacht. qui potete vedere le cifre del crollo e della ripresa della produzione. In altri termini la Germania fu ad un pelo dal vincere in URSS; nei primi sei mesi di guerra la superiorità tecnica, materiale e umana dei tedeschi era totale, se non vinse fu perchè fecero molti più errori dei russi permettendo a questi una ripresa che a tutti sembrava impossibile
  14. Rispondo ad alcune domande 1. la carica della scena iniziale del film è vera. 2. Si trattò però di un unico episodio. Il fronte stava per crollare e i tedeschi stavano per arrivare al Volga, se vi arrivavano potevano spazzare con gli 88 tutto il sistema di rifornimenti. Fu mandata allo sbaraglio una divisione della guardia (mi pare la 18a), alla sera l'80% era morto. 3. Per tutta la battaglia di Stalingrado Zukov economizzò al massimo l'invio di rinforzi in città. La 62 armata di Chuikov si dissanguò come esca per trattenere la 6a armata di fronte alla città mentre a Nord e Sud Zukova ammassava riserve. 4. La battaglia si Stalingrado costò, complessivamente, un milione di perdite ai russi e 400.000 all'asse (consdierare anche i rumeni), ma strappò le viscere dei nazisti. 5. Dei 280.000 prigionieri tedeschi della sacca alla fine della guerra ne tornarono 15.000, per me troppi.
  15. Mavvà è principio elementare della biologia che la fecondità è solo "interspecie". Uomo e gorilla e/o scimpanzè sono speci diverse. Non solo è impossibile incrociare uomo e gorilla, ma anche gorilla e scimpanzè o scimpanzè e macaco. Vi sono poche e limitate possibilità di incrocio interspecie come tra cavallo e asino che produce mulo che, però, è sterile. Forse è meglio che quelli di History Channel si mettano calmi
  16. Nel 1939 la Germania aveva consumato in totale 7.5 Milioni di tonnellate di carburante (per un paragone si pensi che oggi l'Italia raffina ogni anno 100 milioni di tonnellate di petrolio). Due terzi di questi erano importati. Entro il 1943 la Germania aveva attivato impianti di idrogenazione del carbon fossile che producevano più di 6 milioni di ton. di carburante. Con 2 milioni di ton. importati dalla Romania il fabbisogno era coperto. Il compito di produrre petrolio sintetico venne affidato al cartello chimico IG Farben, che verrà anche associato ai peggiori crimini del nazismo in quanto fabbricatore, tra l'altro, dello Zyclon B, utilizzato nelle camere a gas dei campi di sterminio e nella costruzione dello stabilimento Buna-Monowitz presso Auschwitz dove venne impiegato anche Primo Levi. Nel 1943 IG Farben produrrà 118 mila tonnellate di "Buna" (Bu = Butadiene e Na = Sodio), il nome del caucciù artificiale. Per il petrolio di sintesi sono possibili due procedimenti. Si può idrogenare il gas di carbone a una pressione quasi ordinaria: è il procedimento Fischer-Tropsch. Oppure, sotto forte pressione e alta temperatura gli oli di catrame estratti dalla lignite, carbone naturale abbastanza abbondante oltre Reno: è il sistema del Dottor Bergius. Risalente all'agosto 1913, questo procedimento è utilizzato dalla IG Farben. Nel 1939 la produzione di petrolio sintetico raggiunge 2 milioni di tonnellate (1,3 t con il sistema Bergius e 0,7 con il sistema Fischer-Tropsch). Un totale che raggiungerà i 5 milioni nel 1943 (3,7 con il Bergius e 1,3 con il Fischer-Tropsch), quindi ai circa 6 milioni (4,6 e 1,3) prima dell'attacco americano. E' la IG Farben che diviene l'arbitro della situazione. Nel 1943 la Wehrmacht dipende da questo cartello che gli fornisce il 100% degli oli lubrificanti sintetici, il 46% delle benzine a forte numero di ottani, il 33% delle sue benzine di sintesi. Si comprende in tale contesto perché la RAF e soprattutto l'US Air Force si accaniranno a lungo sulle fabbriche di Ludwighafen e di Leuna. L'VIII Air force stese un piano di attacco che prevedeva 80 bersagli costituiti da impianti di idrogenazione collocati nella Ruhr e in Slesia, (clicca QUI per vedere mappa) oltre all'attacco ai pozzi di Ploesti in Romania. Bombardamento Brux 12 maggio 1944L'attacco iniziò nella seconda metà di aprile del 1944 con attacchi dall'Italia della XV Air Force sugli impianti di Ploesti. Il 12 maggio iniziò il primo grande attacco contro gli impianti di idrogenazione in Germania. Nella mattinata 935 quadrimotori scortati da oltre 1000 caccia attraversarono la costa Belga Olandese per dirigersi verso Frankfurt am Mein, deviando da qui sulla Germania Centarle. Circa 150 bombardieri proseguirono verso la Cekia (Karlsbad) per attaccarvi lo stabilimento di Bruex. Galland riuscì a mandare contro questa valanga di distruzione circa 400 caccia, ma vennero per la maggior parte respinti dalla caccia americana. Solo nella regione di Frankfurt la jagdwaffe riuscì a colpire duro: un wing americano fu disgregato con attacchi frontali e perse in pochi minuti la metà dei suoi aerei. FW 190 all'attaccoLa jagdwaffe fece uno sforzo supremo attaccando i quadrimotori anche sulla via del ritorno e mandando in aria anche i caccia notturni. Gli americani denunciarono una perdita di 46 bombardieri, i tedeschi dichiararono l'abbattimento di altri 26 caccia nemici, ma la jagdwaffe pagò la battaglia con 75 aerei persi. Più grave di tutto la caccia e il sistema difesa non era riuscito a fermare o limitare l'attacco agli impianti di idrogenazione. Il 28 e il 29 maggio gli americani ripeterono gli attacchi dove, secondo la ricognizione, non erano riusciti a distruggere gli impianti con gli attacchi del 12. Come ebbe a dire Galland nelle sue memorie "con un dispendio di sole cinquemilacentossessantasei bombe il nemico aveva colpito al cuore le materiali possibilità di resistenza tedesca" . Cinquemilacentossessantasei bombe: il carico di 645 missioni di B17. "Non scorderò mai quella data, 12 maggio 1944” – scriverà Albert Speer che volò immediatamente a Leuna a constatare di persona i danni – “ perché fu quel giorno che la guerra tecnologica venne decisa" A giugno la Germania ricorse massicciamente alle riserve strategiche, ma a settembre a fronte delle 180.000 ton. mensili richieste alla luftwaffe vennero consegnate non più di 30.000 ton. Qualche considerazione: * - Pur essendo, il sistema di impianti di idrogenazione, un bersaglio prevedibile ed estremamente vulnerabile non venne creato dalla Jagdwaffe un adeguato sistema di difesa. Non è sufficiente la superiorità numerica della caccia alleata a spiegare l'insuccesso dell'azione della caccia tedesca. Diversamente dalla caccia americana che operava "a vista" e con coordinamento efficace solo a livello di wing, i tedeschi potevano essere raggruppati e coodinati da terra come avevano fatto gli inglesi nel 1940, Con tale coordinamento si sarebbero potuto infliggere perdite inaccettabili agli alleati. Gli è che ai tedeschi mancava sia la direzione (Goering era più un peso che uno stimolo) sia la pianificazione della difesa che la visione tattica e strategica di cosa stava succedendo sopra le loro teste. * Gli americani sottovalutarono non tanto l'importanza della battaglia per i carburanti dandole priorità secondaria rispetto alla battaglia per la distruzione della caccia tedesca (la big week e l'offensiva di febbraio/marzo 1944), quanto la reale possibilità di infliggere gravi danni agli impianti. Gli impianti erano infatti reattori e tubazioni ad alta pressione che, dalle prove fatte, resistevano allo scoppio di una bomba a pochi metri di distanza. Quello che determinò l'arresto degli impianti dopo il bombardamento fu il collasso del sistema di trasporto (nastri trasportatori per il carbone), degli impianti elettrici, delle fognature, delle pompe e dell'acqua di raffreddamento. Le missioni sugli impianti di idrogenazione e raffinazione non terminarono il 12 maggio, anzi aumentarono nei mesi successivi, paradossalmente però si trattava in gran parte di missioni volte ad impedire il ripristino degli impianti e, come tali, che necessitavano di un maggior quantitativo di bombe per l'ottenimento di risultati molto inferiori a quelli del 12 maggio. =47"]Quiun link ad un post sul mio sito
  17. cdbruno

    ali volanti IIGM

    No, non serve una centrale, serve un sistema di separazione che separi l'U235 dalll'U238. Oggi lo si fa con centrifugazione gassosa (si veda l'IRAN), allepoca per diffusione gassosa. Gli USA misero in piedi un impianto di arricchimento uranio quando la Germania nemmeno sapeva cosa fosse Ancora No, il primo reattore servì a produrre il Plutonio, non ad arricchire l'Uranio I nazi avevano circa 30 tonnellate di uranio non arricchito stoccate a sud ovest di Berlino. Da queste trenta tonellate si sarebbero potut assolutamente no. Ma non insegnano più le basi della fisica nucleare alle superiori?
  18. cdbruno

    ali volanti IIGM

    No, ne erano lontanissimi. Leggete "il club dell'uranio di Hitler" che riporta, desecretate dopo 50 anni, le intercettazioni dei fisici nucleari tedeschi portati prigionieri in una villa in Inghilterra. Heisemberg e gli altri furono sconvolti da Hiroshima. Secondo i loro calcoli la massa critica di uranio necessaria per fissionare doveva essere superiore alle 12 tonnellate e pertanto non trasportabile da un bombardiere. Il fattore che li distorse fu l'aver usato acqua pesante come "rallentatore" neutroni mentre Oppenheimer aveva subito, con l'aiuto di Fermi, cominciato la sperimentazione con grafite. Anche Heisemberg aveva cominciato la sperimentazione con la grafite, ma la Bayer (o la Merk, non ricordo) lo snobbò e non gli fornì grafite sufficientemente pura (grafite!!!). Heisemberg abbandonò la ricerca con la grafite e si indirizzò verso l'acqua pesante con risultati modestissimi
  19. Io, invece, del macchi (di tutta la serie) ho un pessimo giudizio. Qui per le argomentazioni Parlo male del macchi
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