Vai al contenuto

sorciverdi58

Membri
  • Numero contenuti

    310
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Risposte pubblicato da sorciverdi58

  1. I rifornimenti dell'Afrika Korps e degli italiani in nordafrica non dipendevano da Rommel, ma dalla Royal Navy.

    A parte questo, se io salgo sul ring conosco perfettamente il mio peso e quello del mio avversario, il problema è se mi fanno combattere come dico io, o no e se mi mettono in condizione di avere una possibilità o no.

    Si, Hobo: in un certo senso è proprio così.

    E mi spiego meglio.

    Da qualche lustro, noi tutti sappiamo il segreto di ULTRA; ma, all'epoca, sia Rommel e sia il General der Panzertruppe Walter Nehering (Comandante il DAK) sospettavano concretamente solamente della presenza di spie - presso Supermarina - che, regolarmente, avvisavano gli Inglesi tanto della partenza e composizione dei ns. convogli (diretti a Tripoli), quanto della loro rotta e velocità !!!

    Comunque sia, il concetto non cambia: i ns. piroscafi venivano, sistematicamente, attaccati, sia dai sottomarini o da altre unità della Royal Navy, sia dagli aerosiluranti Inglesi; e questo a prescindere dal porto di partenza dei ns. convogli.

    Aggiungo, poi, un'ulteriore precisazione, di NON poca importanza, a mio giudizio: a partire dal 12 agosto 1942, l'Armata italo-tedesca, agli ordini del Maresciallo Rommel, passò alle dirette dipendenze del Comando Supremo italiano; e per i contatti con l'Armata venne creata una Delegazione, che prese il nome di Delease (Delegazione Africa Settentrionale-Egitto). Come ricorda il Maresciallo Bastico, che era anche Governatore Generale della Libia, l'unico risultato fu che Rommel assunse piena autonomia e fu libero di agire come meglio credeva. Da quel momento, infatti, gli organi italiani in Africa funzionarono come semplici uffici di collegamento con il Comando tedesco; mentre, per i rapporti con il Comando supremo a Roma, Rommel si servì soltanto del Generale von Rintelen (addetto militare tedesco a Roma). E, infatti, quando la "Volpe del deserto", parlando con il Gen. Cavallero, aveva esplicitamente richiesto, quale riserva minima per l'offensiva, 6.000 tonnellate di carburante, aggiungendo: "la battaglia dipende dall'arrivo tempestivo di quella benzina", Cavallero aveva allora comunicato: "lei può cominciare la battaglia, il carburante è in viaggio": Rommel si fidò della... parola di Cavallero, commettendo un grave errore.

    Ma, ex post, è facile giudicare, poichè - lo ribadisco - nel 1942 NESSUNO sospettava che ogni comunicazione cifrata italo/tedesca veniva - regolarmente - intercettata e tradotta.

  2. Per quanto riguarda Dar es Salaam è giusto.............per il Ghana ero piuttosto "piccolo" 4/6 anni,.....mi ricordo gli aerei........il gelato che si comprava li' vicino e il viaggio da casa alla base.......ma se fossero pochi Km o 50/70 ....mah!.....non saprei.

    ......a proposito abitavo ad ACCRA ma non so proprio dove.

     

     

     

    P.S....Tanganica tedesco?

    Si parlava solo Inglese e Swhaili..........Jambo buana.

    Sino alla 1^ Guerra Mondiale, la Tanzania era chiamata "Africa Orientale tedesca".

    L'attuale Namibia, invece, era l' "Africa Occidentale tedesca".

    Ciao.

  3. Tanto si scrisse su questa e altre battaglie nel Nord Africa.

    Ora, dopo essere venuti a conoscenza dei segreti di "ULTRA" (Bletchley Park), mi domando e dico:

    ma Rommel (già molto provato fisicamente, minato da un principio di depressione, sofferente di difterite nasale, con disturbi gastroenterici e il volto piagato dal tremendo sole dell’Africa settentrionale; nonchè messo un po' in sub ordine, rispetto alla ben maggiore importanza dell'Operazione Barbarossa) realmente credeva in quello che faceva, considerando che, già il 22 agosto, aveva marcato visita, chiedendo di essere sostituito nel comando, per motivi di salute ???;

    ma Rommel veramente conosceva l'esatta consistenza delle truppe (relativamente fresche, ben pasciute e rifornite di ogni ben di Dio) dell'8^ Armata Britannica ???;

    Certamente, mi sento di affermare, la "Volpe del Deserto" si accorgeva come la sua Panzer-Armeè "Afrika" si andava - giorno dopo giorno - vieppiù indebolendo, sia quanto a morale dei suoi uomini, sia quanto a grave carenza nei rifornimenti.

    E quando - il 30 agosto 1942 - diede inizio all' aggiramento delle difese britanniche, in cuor suo, forse pensava che, piuttosto che cedere il Comando al sostituto designato (il... "nemico" Albert Kesserling), valeva la pena di effettuare un ultimo, disperato tentativo di sfondamento.

    Voi, ragazzi, cosa ne pensate ???

  4. Il pitot contribuisce a calcolare IAS, CAS e TAS; il GPS invece calcola la GS. Sono cose diverse.

    Giusta e sintetica affermazione, la tua.

    Da tenere - in modo peculiare, a mio avviso - presente l'asserzione, prostettata dall'Ing. Mary nel suo predetto intervento, circa l'eventualità che gli States - per un qualche motivo - disattivino il funzionamento/collegamento dei loro sattelliti, indispensabili per il funzionamento del sistema GPS. Sarebbe - poco ma sicuro ! - un vero NIGHTMARE !!!

  5. ehm ragazzi...lo so che sembra un aeroplanino di carta con scritto a pennarello IRIAF sulla coda mentre sorvola un campo di beduini con tanto di pecore...invece è un aeroplanino di carta con scritta a pennarello IRIAF sulla coda che sorvola un campo di beduini con tanto di pecore :asd: uahauhauah vi piace??????????????????????

    Eppure - incredibile dictu - qualcuno ci è cascato; e, direi, anche in modo... alquanto rovinoso !!!

    Comunque sia, Wingrove, si tratta di un piacevole scherzetto, che ben si addice al clima ferragostano di questo periodo.

    Ciao.

  6. Altro che storiellina, durante le lezioni di human factor e sicurezza volo è un modello più che condiviso! (Con tanto di slide :) )

    Tuccio, perdonami, ma la "storiellina" era, da me, intesa in senso sarcastico: mi rendo perfettamente conto di cosa accada, nella realtà di tutti i giorni !!!

    Un saluto.

  7. in questo thread gli aerei si giudicano con i loro contemporanei nell'uso, lo IAR venne usato per la prima volta nell'attacco all'URSS, lo zero dall'agosto dell'anno precedente, il PZL ebbe uso durante la guerra italo-greca anche questa è successiva al primo uso dello zero.

    il criterio non vole paragonare capacità ingegneristiche o industriali ma gli aerei che combattevano in un certo tempo. ovviamente si potrebbe benissimo fare una comparazione delle sole capacità ingegneristiche prendendo come punto che ne sò il volo del primo prototipo "definitivo". comunque lo iar rimarebbe contemporaneo dello zero.

    Beh, Vincenzo, che lo IAR 80 sia - sotto tutti gli aspetti - contemporaneo allo ZERO, è cosa acclarata !!!

    Da parte mia - ribadisco - NON c'è problema, circa la predetta "estensione" o meno.

    Un abbraccio.

  8. Hobo, la notizia che il primo "Mammut", utilizzato da Rommel, fosse - in realtà - UN NS. DONO, la puoi rintracciare nel bel libro di Arrigo Pettacco "L'Armata nel deserto - Il segreto di El Alamein", edito da Mondadori.

    Il secondo "Dorchester- Mammut", invece, venne catturato dal DAK, a Mechili, in Cirenaica, nell'Aprile del 1941, durante la prima celeberrima controffensiva della "Volpe del Deserto", ai danni della Western Desert Force (comandata dal gen. Richard O'Connor).

  9. Sapete consigliarmi qualche caccia da costruire in scala 1:48 ?

    Perdonami: ma intendi caccia di quale epoca (moderna, 2^ guerra mondiale, 1° Conflitto mondiale, Guerra di Spagna, ecc., ecc,).

    A prescindere da tutto, peralto, io inizierei con quello che fu il caccia base della Regia Aeronautica, durante il 2° Conflitto: alias, il Macchi Mc 200 Saetta.

  10. ci sarebbe a 5,90 euro aviazione sportiva che ha il listino degli ultraleggeri, ma è da giugno che non lo trovo piu in edicola e ho paura che sia fallito

     

    poi c'è volare che secondo me non è una buona rivista

    E' vero, F.Baracca: quella rivista, quantomeno qui in Friuli, NON è più reperibile, nelle varie edicole.

    Un edicolante - da me interpellato al riguardo - sostiene, però, che potrebbe trattarsi di "un problema del distributore". Mah !!!

    Peccato, comunque, se non altro per il listino prezzi degli ultraleggeri !!!

  11. caspita, non volevo accendere una polemica così tosta :blink:

     

    volevo aggiungere che:

    -probabilmente gli inconvenienti Airbus capitano ad AirFrance perchè quest'ultima ha in servizio quasi solo Airbus (ovvia conseguenza di tante ore di volo)

    -la stessa compagnia dove lavoravo, e le altre che facevan manutenzione da noi, han iniziato la sostituzione raccomandata solo dopo l'incidente (vedi costi, ore di fermo, prove con banchi...)

    -ogni aereo di linea vola ogni giorno con 1, 2, 10 avarie, anche importanti, ma tenute sotto controllo in totale sicurezza!

     

    purtroppo come è stato detto più volte, gli incivoli non son causati da QUESTO o da QUELLO, ma come diceva un mio collega "immagnate le cause come tanti buchi di groviera che si allineano, ma non succede nulla finchè la sfiga non ci passa in mezzo"!!

    Bellissima la "storiellina" del tuo collega: del resto, mi pare, corrisponda proprio alla realtà della vita !!! Volenti o dolenti !!!

    Omaggi.

  12. ovviamente si considerano i tempi lo IAR-80 vide impiego nell'attacco all'URSS se quindi qualcuno lo vuole considerare il migliore da quella data in poi è padrone anche se puoi me dovrà spiegare come fa a considerarlo superiore allo zero.

    sulla carta lo IAR 80 non mi sembra molto manovrabile, ne mi risulta molto performante.

     

    tornando ai P.24 ho controllato manco i rumeni usarono le 20mm, andarano in azione con 2 o 4 mg gli aerei erano predisposti all'installazione dei cannoncini alari ma l'effettiva installazione mancò (e questo spiega anche perché quando volerono montare delle 20mm sui caccia iar dovettero ricevere le 20mm dai tedeschi invece quando passarano alle 13.2mm non ebbero remore a prenderle dai bombardieri, se i pzl avessero avuto le 20mm le avrebbero sicuramente prese dato che all'epoca erano confinati in romania)

    Vincenzo, "nema problema" (come dicono i Serbi): se le tue fonti - che, ritengo, essere migliori delle mie !!! - sostengono che, nella pratica, gli Oerlikon da 20 mm. NON furono mai installati sulle ali dei PZL-24, amen. Vorrà dire che, d'ora in poi, considereremo il solo armamento di 4 mitragliatrici MG.

    Saluti.

  13. Salve a tutti! Volevo postarvi il link ad una scoperta che ho fatto di recente su Google: Google Patents. Si tratta di un motore di ricerca Google dove poter andare a trovare i brevetti, specialmente quelli USA, di qualunque cosa: se ne possono scaricare gratuitamente i Pdf, che consistono in una descrizione dell'invenzione con i relativi disegni tecnici. La cosa interessante è che nel database disponibile si possono trovare anche dei brevetti storici e moderni di aeroplani o componenti di essi! Per intenderci ecco un paio di esempi:

     

    Mio Link

     

    Mio Link

     

    Il programma è in collaborazione con la USPTO, che sarebbe da quanto ho capito l'ufficio brevetti statunitense, e fornisce un sacco di belle informazioni ed immagini. L'unico problema è trovare i file desiderati, visto che ce ne sono in quantità infinta.. Io vi consiglio di inserire nella barra ricerca il nome di un progettista e provare a guardare gli Headlines per vedere cosa vi ha trovato, perchè alle volte risulta davvero complicato trovare quello che si cerca...

     

    Spero vi piaccia la scoperta! :lol:

    Leggo, solo ora, la tua preziosa notiizia, amico mio.

    Ti ringrazio per la gentile segnalazione, Vonparrish: ne farò, sicuramente, tesoro !!!

    Ciao.

  14. dovremmo però considerare i tempi: lo iar 80 è praticamente contemporaneo del fw190, il plz24 è contemporaneo del gladiator e del cr42

    Indubbiamente, cap.med.cpl., il PLZ 24 è più contemporaneo agli altri 2 biplani.

    Però - e perdonami se lo sottolineo - Vincenzo parlava di un raffronto fra c.d. "caccia moderni". E, per moderni, intendeva velivoli MONOPLANI, quali il PLZ 24, di cui al mio precedente intervento.

    Nulla vieta, altresì, di includere nelle lista anche i... romantici e gloriosi ultimi biplani combattenti.

     

    Basta, pertanto, metterci d'accordo.

     

    Un saluto, cap.med.cpl..

  15. spacciare RID per una rivista faziosa sta a significare che non la si è mai letta. Nativi ed i suoi collaboratori sono stati accusati di essere al soldo di americani, russi, israeliani, palestinesi, iraniani ed addirittura francesi.

    dire, dunque, che sia una rivista faziosa... è davvero una cosa poco realistica.

    Aggiungo, vorthex, che Andrea Nativi viene - in modo sistematico !!! - chiamato in causa, sia dalla televisione, sia dalla radio, per specifici e competenti pareri, in occasione delle varie crisi internazionali, che si susseguono nel ns. mondo. Se non fosse quel valido esperto che è, NESSUNO lo citerebbe: poco, ma sicuro !!!

  16. Capperi, G_DOG, che livello di cifre, perdipiù su base giornaliera !!!

    Ai tempi del rapimento/uccisione dei ns. contractors, avevo letto di importi inferiori: evidentemente, con l'incremento generale dei rischi, anche le paghe si innalzano !!!

  17. A che aerei ti riferisci?

    Al Campini C.C.2 italiano? Se è quello in realtà era un motoreattore (se nè parlato in giro per il forum ed è meglio continuare lì...).

    Comunque lelica intubata consente di limitare lo scorrimento radiale dellaria e di creare un condotto di alimentazione e scarico dellaria con un miglior controllo di pressioni e flussi daria rispetto alla configurazione ad elica libera.

    Se lelica però ha un diametro elevato (come solitamente succede), anche le carenature sarebbero voluminose e darebbero un contributo non trascurabile alla resistenza.

    Non a caso il Campini adottava una via di mezzo tra unelica e un compressore con diametro quindi molto ridotto e più stadi.

    In ogni caso è stato deludente sotto il profilo delle prestazioni, sia come aereo a elica che come mezzoreattore: più lento di un aereo convenzionale a elica.

    Una brutta copia degli aerei a reazione che stavano nascendo in quegli anni e un concetto che era un vicolo cieco tecnologico.

    Oggi le eliche intubate che si vedono più spesso, sono i rotori anticoppia di certi elicotteri che le sfruttano perchè più protette (gli urti sono pericolosi e relativamente frequenti) e un po più silenziose.

    Flaggy, tutto giusto, quello che tu scrivi.

    Forse, però, THE STIG si riferiva più al celebre Stipa-Caproni, l' aereo botte, o aereo barile. Ideato dall'ingegnere Luigi Stipa, esso venne realizzato, come mero prototipo, dalla Caproni di Milano/Taliedo, agli inizi degli anni 30. E, come ben sai, nonostante la positività di alcuni aspetti, si valutò che, nel complesso, i vantaggi non ne giustificavano lo sviluppo.

    Per ulteriori notizie, Wikipedia è a disposizione...

    Bye, bye.

  18. Ciao.

    Il Colonnello Seidl era comandante di Reparto (36° Stormo), non di Gruppo. Quindi la bandierina è quella rettangolare. Andando a naso, il c.te di Stormo avrebbe dovuto avere il 258-1, non sono però certo, ma nelle immagini che ho io, il 258-2 non ha la bandierina di comando. Se vuoi, e hai un po' di pazienza, cerco di approfondire, fammi sapere.

    Ciao

    Considerando che il 108° Gruppo A.S. (composto dalle Squad. 256^ e 257^) era guidato dal magg. Arduino Buri; mentre il 109° Gruppo A.S. (composto dalle Squad. 258^ e 259^) era personalmente guidato dalla M.O.V.M. Col. Seidl, è - certamente - plausibile che il trimotore del Comandante di Reparto fosse proprio uno della 258^ Sq.. Sciaguratamente, NON posso - con certezza - affermare nulla di più, circa il numero di identificazione del S.M. 84: non ho, infatti, rintracciato alcuna immagine, raffigurante con sicurezza il velivolo in questione!

     

    P.S.: ad abundantiam, ti comunico i nomi dei comandanti delle singole Squadriglie del mitico 36° Stormo.

    Cap. pil. Alfonso Rotolo, comandante 257^ sq., Cap. pil. Bartolomeo Tomasino, com.te della 258^ sq., Cap. pil. Giusellino Verna, com.te 259^ sq..

    Purtroppo, non ho rintracciato - con certezza - il nome del com.te della 256^: potrebbe trattarsi del Ten. pil. Remo Rossi, ma non ne ho sicurezza. Qualcuno mi può, gentilmente, aiutare ???

  19. Infatti hai ragione flaggy. Però è vero che si erano verificati alcuni incidenti minori precedentemente al disastro. Certi fatti bisogna saperli interpretare e tenerne conto. Le sonde di alcuni aerei si erano già ghiacciate in precedenza a causa dello stesso fenomeno di sopraffusione dell'acqua, ma le sonde nuove non furono montate in tempo utile per impedire l'incidente.

    E' palese che tu, Alpino, sia nel giusto, con le tue affermazioni.

    Mi permetto, peraltro, far notare come il CONTO ECONOMICO - gioco forza - condizioni parecchi scelte, anche in tema di sicurezza del volo: la stramaledetta politica di riduzione dei costi d'esercizio, infatti, limita, in modo determinante, alcune operazioni/scelte, che, altrimenti, sarebbero ovvie, se non AUTOMATICHE.

    E' la mera, triste realtà delle cose !!! E NON solamente in campo aeronautico !!!

  20. Hai ragione sorciverdi58, il Fokker non era sicuramente il top, la mia intenzione era di considerarlo una sorta di outsider ;) . Non vorrei cadere in OT, ma non mi smbra che in Spagna il mezzo abbia effettivamente combattuto: da quanto mi è concesso di sapere, il D.XXI arrivò nelle forze aeree repubblicane, ma non arrivarono i motori e gli aerei rimasero di fatto a terra..

     

    VincenzoAgo: scusami ma devo aver fatto della confusione. Se lo Zero lo inseriamo nella "competizione" allora lo voto senza dubbio alcuno. Se, invece come mi è parso di leggere nei post ma è solo una mia impressione, lo teniamo da parte, allora riaffermo il mio orientamento nei confronti dello IAR 80. Per quanto riguarda il Fokker: certamente non era all'altezza dei Bf 109, io lo raffrontavo nei rapporti con gli altri radiali enunciati nel topic, per esempio ritengo l'aereo olandese superiore rispetto al nostro G.50, e comunque lo inserirei nella categoria delle "seconde scelte" o "panchinari" se mi passate il termine :)

    Caspita, Vonparrish, hai ragione: il D.XXI NON fu MAI del tutto operativo con i Repubblichini. chiedo perdono per la mia svista !!!

    Invece, sottoscrivo - e in toto, altresì - la tua affermazione, circa il ns. terribile "Ferro da stiro" (utilizzato, fra gli altri, anche da ns. cacciatori del 154° Gruppo Autonomo, nei Balcani, come da me indicato, a proprosito del PZL 24): il Fiat G 50 perdeva nettamente il raffronto con lo IAR 80. Punto e basta, purtroppo per i ns. poveri piloti (fra i tanti, cito solamente il ten. Livio Bassi, della 395^ Squad., m.o.v.m., a cui è dedicato l'aeroporto di Trapani/Birgi, caduto, nel febbraio 1941, nei cieli greci).

     

    P.S..: aggiungo, di seguito, la motivazione, relativa alla Medaglia d'oro, concessa al ns. valoroso Eroe: «Arditissimo pilota da caccia di provato valore partecipava a numerose ed alle più rischiose azioni di guerra compiute dal suo reparto abbattendo con azione individuale 4 velivoli nemici. Durante un bombardamento aereo sul proprio campo, eseguito da preponderanti forze aeree nemiche scortate da caccia, partiva subito in volo affrontando l'impari lotta con suprema audacia e slancio incomparabile, contribuendo a stroncare l'offesa avversaria e ad abbattere due apparecchi. Rimasto ferito, con il velivolo gravemente danneggiato, anziché salvarsi col paracadute, tentava rientrare al campo; ma, nel generoso tentativo, ai limiti del campo stesso rimaneva avvolto dalle fiamme sprigionatesi dai serbatoi forati. Gravemente ustionato veniva soccorso e trasportato all'ospedale dove, dopo due mesi di atroci sofferenze, chiudeva serenamente la gloriosa giovane vita nella visione della Patria vittoriosa, già da lui tanto mirabilmente servita.»

    — Cielo della Grecia, ottobre 1940 - febbraio 1941.

  21. Concordo: il Curtiss 75 era un buon aereo per l'epoca, ma non credo fosse il migliore della categoria nel periodo specificato. Onestamente ritengo lo IAR 80 come il più performante e come il velivolo dalle migliori potenzialità. Sostengo questo per via del buon rapporto fra velocità-armamento-agilità che rendeva il velivolo, secondo me, più competitivo, in generale, degli gli aerei menzionati nei vari post del seguente topic, escluso lo Zero che mi sembra sia stato messo da parte per via dell'anno di entrata in servizio, ma scusatemi se ho capito male (in ogni caso lo Zero sarebbe secondo me il migliore caccia radiale della lista precedentemente annunciata). Inoltre non sottovaluterei troppo il Fokker D.XXI: non è stato costruito in grandi quantità, ma negli scontri con i moderni Bf 109 nell'invasione dell'Olanda diede una buona prova delle proprie capacità grazie alla loro eccellente agilità. Altro buon risultato fu ottenuto dai Fokker finlandesi durante la Guerra di Inverno contro la Russia.

    Beh, il Fokker D.XXI, ad essere precisi, combattè (oltrecchè con la Luchtvaartafdeling) ANCHE durante la guerra di Spagna, con le insegne della Fuerzas Aéreas de la República Española.

    Da parte mia, se - da una parte - concordo con te circa la bontà dello IAR 80 (che possedeva i medesimi piani di coda del PZL 24), non sarei così ottimista - d'altra parte - circa le qualità aeronautiche del Fokker. Non è mia intenzione, comunque, fare polemiche, Vonparrish.

    Un salutone.

×
×
  • Crea Nuovo...