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  1. SFan

    Buon Natale

    Tanti Auguri a tutti x un ottimo 2012! Sappiate che continuo a leggervi anche se e da tanto che non posto :-)
  2. Salve a tutti scusate ha un dubbio, da quello che leggo qui sul forum ho capito che fondamentalmente l'atr 72 viene considerato inadatto a svolgere il ruolo asw ed è stato scelto solo per ragioni economiche, a questo punto alcuni in questo ruolo gli avrebbero preferito il C27J, allora ho guardato un po' in rete (+ che altro wiki, sito atr, sito di enrr) ma faccio fatica a farmi un idea perche' i dati pubblicati variano da sito a sito: sapreste dirmi se il c27j sarebbe davvero migliore dell'atr72 per sviluppare un aereo asw? No perche' se lo è allora non capisco come mai sia stato scelto l'atr: che vantaggi ha fornito questa scelta se non le prestazioni? Scegliere il c27j sarebbe stato alla fine molto piu' costoso? L'industria nazionale ne avrebbe tratto beneficio in entrambi i casi ed il c27J è ugualmente un aereo già abbondantemente in uso e gia presente nelle nostre forze armate, quindi (lo dico io a naso) i costi di sviluppo non avrebbero dovuto essere molto diversi. Secondo voi quali saranno state le ragioni alla base di una scelta come questa? Grazie
  3. Come mai hanno preso posizione, a ripetizione, i politici ma non le forze armate su questa cosa che dopotutto le riguarda direttamente? Sono io che sono disinformato, sono i media che stranamente latitano oppure effettivamente c'e' stato silenzio o quasi?
  4. grazie x la risposta, quanto al perchè farlo ... non vorrei mettermi a fare ipotesi + o - campate in aria, rischierei di dire castronerie, la mia domanda nasceva dalla curiosità di sapere quale sarebbe "l'entità del problema" di fronte ad eventuali emergenze oggi non prevedibili; pero' ad esempio penso non sia cosi pazzesco immaginare che un domani gli USA potrebbero anche voler ridurre la loro esposizione materiale ed economica in termini di apparato militare dislocato in giro per il mondo, in quel caso per vari paesi abituati a trovarsi sotto l'ombrello USA (come penso possa essere il caso dell'europa occidentale nel suo insieme) si tratterebbe non tanto di "diventare grandi potenze", quanto di arrangiarsi oppure ritrovarsi a dover subire gli eventi, quali che siano. Tanto per dire: come ci saremmo ritrovati noi se all'epoca della guerra nella ex-Yugoslavia gli americani avessero deciso di NON farsi coinvolgere?
  5. Salve, avrei una domanda, forse non è del tutto in-topic ma non saprei dove altro postarla, pero' mi piacerebbe sapere cosa pensano gli esperti del fattore tempo, voglio dire: partendo dalla situazione nostra attuale, ipotizzando che si rendesse necessario un rapido e sostanziale incremento dell'operatività delle nostre forze armate, almeno fino a un livello analogo a quello attuale del'UK (mi rendo conto che le nostre necessità sarebbero diverse, è solo un esempio per tentare di quantificare), fermo restando che la situazione diplomatica generale non vada a subire grossi cambiamenti (o quantomeno che gli alleati di oggi siano anche gli alleati di domani), ponendo inoltre che vi fosse la volontà politica di fare quanto possibile per venire incontro alle necessità espresse dalle forze armate, materialmente quanto tempo occorrerebbe (+ o -) per raggiungere questo obiettivo? Ad avere parecchia fretta quanto sarebbe il tempo minimo necessario ipotizzabile (sempre + o -)? Soldi a parte potremmo incontrare difficoltà insormontabili? Grazie a tutti
  6. Scusate se mi intrometto, devo dire la mia senno' scoppio, poi me ne torno nel mio angoletto a contare le formiche :-) In linea di massima, a sentimento (nel senso che non sono sufficientemente informato per avere delle certezze), io mi sento di sposare le posizioni espresse da Gianni065, vorthex, Legolas. Circa la guerra in Iraq, la sua posizione, madmike, io credo di capirla, il fatto pero' è che lei, fin'ora, non ha preso in considerazione le cose da un altro punto di vista, voglio dire: è vero che Saddam Hussein è direttamente responsabile della morte di un paio di milioni di suoi cittadini? E' vero che un paio di milioni di morti per un paese di 18/20 milioni di abitanti rappresentano un bel record di macelleria? Un dittatore sanguinario e' di per se un arma di distruzione di massa. Io personalmente se guardo le cose da questo punto di vista mi sento di rimproverare agli USA di NON aver abbattuto il dittatore nel corso della prima guerra del golfo, costasse quel che costasse, e di aver lasciato passare tutti quegli anni... e se e' per questo penso abbia ragione Gianni quando dice che la stessa cosa andrebbe ripetuta per un altra quindicina di regimi sanguinari e benedetto sia il paese disposto ad assumersi questo terribile onere, com'e' vero (questo lo dico io) che se Hitler fosse stato abbattuto nel '36 ci saremmo risparmiati 60 milioni di morti! E poi io negli anni 80 ero troppo piccolo, ma nel 92 ero a Sarajevo e sono certo di non aver capito niente nonostante i giornali e i giornalisti (e NON è una critica verso di te, NON lo e', voglio solo che capisci che sono sincero e non un esaltato), non saprei dire chi fossero gli amici e chi i nemici, chi i buoni e chi i cattivi, l'unica cosa che ho capito e che a nessun costo vorrei vedere quello che ho visto la' nel mio paese, nella mia città, nella mia casa, a nessun costo. Questo mi ha portato, da allora, a cambiare radicalmente idea su molte cose, ad esempio faccio fatica a sentirmi tranquillo quando un qualsivoglia paese dittatoriale, amante dell'assassinio come strumento di potere, acquista peso e potere nel mondo.
  7. OT: Gianni parti dal presupposto che ti sono grato per aver avuto la volonta' (e la pazienza) di portare avanti una discussione articolata su di un argomento interessante sotto vari punti di vista, il fatto che abbia controbattuto buona parte delle tue affermazioni significa che le ho lette e prese in considerazione; certamente se tu non le avessi sviluppate nemmeno io avrei avuto gli spunti per scrivere il mio post; il fatto che lo abbia fatto con ironia serve sia per alleggerire (piu' facile scrivere, forse anche leggere), sia per non prendersi troppo sul serio; certamente qui ci sono persone informate, magari con delle conoscenze a margine di altre attività che seguono, ma non so se qualcuno possa affermare di avere informazioni di prima mano (dopotutto si tratta di un forum specializzato in tutt'altri argomenti), dunque il commento ironico ci stà, ovviamente ironia che nasce dal sorriso e non tocca la persona (e' vero che non ci conosciamo, ma giurerei di essere rimasto entro questi limiti, non ti ho nemmeno citato direttamente), ma non è fuori luogo, fa' bene per mantenere un tono piu' colloquiale e meno serioso, per restare con i piedi per terra, dopotutto un esperto in materia ha conoscenze ben oltre le nostre, dopodiche non è che voglia insistere agratis, se la cosa infastidisce io ho gia' finito. Fine OT Fino ad oggi consideravo questa ipotesi meno credibile della genesi spontanea semplicemente perchè mi pareva (e in senso lato mi pare ancora) piu' improbabile, oggi mi è capitato di vederla sotto un altra luce dopo una breve chiacchierata con un medico (una vecchia volpe che ne sa una piu' del diavolo) il quale mi ha chiarito che ritiene che i virus contenenti DNA siano sicuramente una forma di intelligenza: "si chieda perche' l'Ebola è cosi rapido mentre l'HIV e' cosi lento ... e vengono tutti da li, dalla Rift Valley, da dove viene la vita". Premesso che non sono medico e li per li son caduto dalle nuvole, ho dovuto fargli qualche paragone con i virus informatici per capire (un minimo) cosa intendesse dire. In pratica ha senso ritenere che esistano e siano esistiti luoghi particolari sulla terra dove la genesi della vita diventa piu' probabile per il verificarsi di condizioni diverse da quelle presenti in ogni altro luogo. Riguardo la Rift Valley: leggo che si sarebbe formata a partire da 35 milioni di anni fa', quindi, se davvero questo luogo è collegato alla genesi della vita, all'epoca dei dinosauri doveva essercene qualche altro. Non so se qualcuno ne sa' di piu'. Aggiungo un paio di link ottenuti cercando su Google rift valley vita http://it.wikipedia.org/wiki/Rift_valley http://www.duepassinelmistero.com/IL%20Mis...ella%20Vita.htm
  8. Alcune polemiche sentite in questi giorni su questa triste faccenda, da parte di miei concittadini italiani, mi addolorano e mi fanno vergognare, percui pur non essendo militare desidero unirmi al cordoglio di tutti.
  9. secondo me dindon e Dominus dicono entrambi cose vere, voglio dire: mi accorgo che, in momenti diversi, a me e' capitato di pensarla sia in un modo che nell'altro e ora che mi trovo davanti entrambi i punti di vista non saprei a quale dei due poter dare torto o ragione ... in questo momento non so oggettivare meglio questo mio dubbio, ma, a sentimento, direi che ragionerei come dindon se avessi in partenza un minimo di fiducia (o perlomeno di comprensione) nei confronti del soggetto, mentre ragionerei come Dominus se lo sospettassi in malafede.
  10. Salve, m'e' capitato tra le mani CAR MAGAZINE di giugno 2009 e c'e' un articolo sul Lince: come dati tecnici non dicono nulla di piu' di quel che e' gia stato detto qui ma ci sono parecchie belle immagini, parlano anche di un "kit di banalizzazione" per l'uso civile del mezzo (gomme da strada, niente blindatura, niente vernice radar-assorbente). L'articolo ha toni entusiastici e dicono che:
  11. SFan

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    urca mi spiace eppure sono abbastanza sicuro di averlo letto pure nel libro che dicevo, se riesco a farmelo riprestare controllo
  12. sisi, non entro nel merito, m'era venuto il dubbio perche', di fronte al taglio (per me) incerto di questo thread (discorso serio o bufala?), aveva portato un esempio che sembrava uno scherzo/trabocchetto Cmq interessante l'argomento Un dilemma interessante e' anche quello sul passaggio dai dinosauri ai mammiferi: ad es. il Troodon, piccolo bipede (alto un paio di metri) e candidato papabile ad un primo sviluppo dell'intelligenza tra i dinosauri pare essere scomparso circa 65 milioni di anni fa', mentre il Purgatorius, forse uno dei primi mammiferi in assoluto (simile ad un topolino) e' comparso circa nello stesso periodo. Riguardo cio' che ha detto Galland: sono daccordo e penso che porsi domande (perche' no, anche queste), tanto per svago quanto no, possa essere parte integrante di una "evoluzione morale". Difatti a farsi domande ci si complica la vita
  13. ahh mi prende in giro, eh ma allora ditelo come avesse il pollice lucy sara' un po' dura stabilirlo visto che lo scheletro ritrovato era senza mani e piedi cmq si e' vero, ho guardato un po' con google, l'australopiteco aveva il pollice pseudo-opponibile, ci poteva afferrare degli oggetti, ma non manipolarli visto che non lo ruotava a 45° come ha cominciato a fare l'homo abilis
  14. carino l'animaletto, ma la storia del pollice opponibile mi sembra strana, io sapevo che era comparso per la prima volta nell'Homo Abilis mentre prima non c'era, l'Australopiteco non l'aveva, come fa' ad averlo questo che addirittura compare una quarantina di milioni d'anni prima? Non sara' una bufala?
  15. SFan

    frasi celebri

    Piccolo contributo. La famosa frase: "O la vittoria, o tutti accoppati" in realta' in origine fu: "TUTTI EROI ! IL PIAVE O TUTTI ACCOPPATI" l'autore fu il Ten. Ignazio Pisciotta, il quale avendo perso una mano, volle ugualmente tornare al proprio reparto. Al moncherino si fece attaccare un uncino, in seguito, per dar coraggio ai soldati, con l'uncino reggeva un barattolo di vernice, con il quale scriveva la famosa frase di cui sopra su tutti i muri e i ruderi che riusciva a raggiungere nei suoi spostamenti, come testimoniato da tante foto storiche. Queste info le trovai qui mesi fa': http://www.albodoroitalia.it/reg/piemonte/novara/page17.html ma purtroppo la pagina pare non essere piu' esistente il sito pero' c'e' ancora. Altra cosa, tempo fa' qui (non ricordo piu' in quale topic), qualcuno chiese l'origine dell'esclamazione: "AL DIAVOLO I SILURI, AVANTI A TUTTA FORZA!" (non sono sicuro della frase alla lettera perche' vado a memoria, ma piu' o meno era quella) Allora, le info che riporto le ho lette su di una libro scritto da Alberto(?) Moronari, sergente a bordo del sommergibile "Tazzoli", il libro l'ho letto qualche anno fa', poi l'ho restituito a chi me l'aveva prestato, per cui ora vo' a memoria e spero di non fare strafalcioni confondendomi con altri episodi narrati nel (bellissimo) libro. La frase sarebbe stata pronnciata dal Ten. di Vascello Carlo Fecia Di Cossato, comandante del sommergibile "Tazzoli", con base a Betasom. Sarebbe avvenuto, mi pare nel corso della sua ultima missione come comandante del Tazzoli, all'inizio del 1943 al largo dell'Africa occidentale, che avendo tentato l'attacco, a lungo preparato, contro una preda succulenta (non ricordo se una petroliera o un grosso mercantile americano), al momento del lancio il siluro viro' da solo da un lato andando fuori bersaglio, il secondo siluro lanciato viro' dal lato opposto, il terzo s'impunto' verso il basso, il quarto s'imbarco' in alto schizzando addirittura fuori dall'acqua e rivelando la presenza del sommergibile, oltretutto a quel punto i siluri erano finiti ... Da notare che la durata della missione aveva gia' dovuto essere abbreviata per carenza di viveri: alcune casse di riso erano risultate piene di sassi, mentre parte dello scatolame era andato a male ... A questo punto "Carletto", schiumante e fumigante di rabbia, ruggi' esasperato "AL DIAVOLO I SILURI, AVANTI A TUTTA FORZA!", ordinando l'emersione rapida, con l'intenzione di attaccare la nave bersaglio a cannonate (il Tazzoli aveva anche due pezzi da 120); la decisione pareva chiaramente suicida (la nave bersaglio stava gia' scappando e i caccia di scorta allertati si stavano avvicinando a tutta forza) ma nessuno fiato', in parte perche' erano tutti esasperati come il comandante, in parte per la fiducia assoluta ed incondizionata che Carlo Fecia Di Cossato si era guadagnato fra il suo equipaggio. In effetti qualche cannonata riuscirono a tirarla, ed un paio riuscirono persino a centrare il bersaglio, senza pero' affondarlo. Dopodiche riuscirono fortunosamente a fare un immersione rapida prima dell'arrivo dei caccia di scorta e a sopravvivere ad un nutrito lancio di bombe di profondita'. Questo e' quanto, piu' o meno
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