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Valerio Viaggi

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Risposte pubblicato da Valerio Viaggi

  1. Mi sembra che tu non abbia letto le considerazioni di Dominus, che sposo in pieno. L'Afghanistan ha bisogno di una macchina stupida e robusta, che spari e basta, non di un ultra sofisticato CAS occidentale che non non si sa bene cosa sia in grado di fare in quel contesto in mano a piloti locali. E fra chiacchiere e mancanza di fondi, le discussioni andrebbero avanti anni, comunque.

     

    Gli USA hanno sempre dimostrato, quando ne hanno avuto voglia, di riaprire linee di montaggio in pochi giorni, considerato anche che il Bronco non è un F-22, non richiede chissà quali ultra tecnologie per essere prodotto, la stessa catena che sforna qualche Cessna da turismo potrebbe produrlo, per quanto illogico ciò possa apparire.

     

    Alla fine, è già successo in passato, la notizia dell'AMX agli afgani, potrebbe essere una bufala per promuovere qualche altra soluzione. Detto questo, nessuno vuole toglierti le tue convinzioni, ma tu lascia a noi le nostre.

  2. Non mi pare che questo modifichi i termini della questione: a me non risulta che l'E28 sia stato il primo jet della storia, e non mi risulta che i 262 siano stati impegnati massicciamente contro le formazioni di bombardieri alleati, se fosse accaduto, nelle ultime fasi della guerra sarebbero entrati in servizio i P-80 (dispiegati in Italia per valutazione) e, magari, i B-29 avrebbero sostituito i B-17.

     

     

    Per curiositò,forse per tranquillizzare la popolazione dalle paventate ari-segrete tedesche dell'inverno-primavera 1945,in Italia fu inviato un p-80 sabre a fare bella mostra di sè-è stato il primo "caccia" usa in servizio-,ma sembrerebbe nonsia mai decollato

     

     

    Il P-80 non era Sabre (F-86) e in Italia furono inviati due (secondo altre fonti sei) YP-80, non uno. Inoltre non furono inviati a fare bella mostra, ma per intercettare gli Arado da ricognizione tedeschi, anche se non accadde mai.

  3. Scusa, ma c'è qualcosa che non quadra: il Gloster E.28/39 volò nel 1941, cioè un paio d'anni dopo il tedesco Henikel 178. A me risulta solo essere il primo jet a volare in Gran Bretagna.

     

    Sul filo da torcere del 262 alle formazioni di bombardieri alleate, mi pare un po' esagerata l'enfasi che poni, più che altro fu sprecato come bombardiere, non come caccia. E nel dogfight le buscò dai P-51 e, mi pare, anche dalle ultime versioni dello Spit.

  4. Una cosa non è chiara, semai nel futuro prossimo/medio questo modello sarà adottato, secondo voi avrebbe maggiori doti come "intercettore"o come "areo d'attacco" (con capacità di autodifesa)?

     

     

    Un tempo, il terrore di Mosca erano le ondate di caccia bombardieri (e di bombardieri senza "caccia") americani, mentre per il bombardamento in quanto tale si preferiva affidarsi all'artiglieria mono e pluritubo (ritenendo il bombardamento strategico non necessario e appannaggio degli ICBMs) e i caccia-bombardieri avevano più una funzione CAS che altro. Ma all'epoca le sue intenzioni erano semplici, se ci fosse stata una guerra sarebbe stato un massiccio urto convenzionale tattico-nucleare nell'Europa centrale... poi la situazione si è evoluta anche per il Cremlino, credo a partire dagli scontri di confine con la Cina nei tardi 60.

     

    Oggi cosa vogliono fare i russi? Sempre temere un attacco americano (o, magari, cinese), o cominciare a pensare anche a una guerra di tipo convenzionale che non coinvolga necessariamente Washington (la Cecenia e la Georgia ne sono due esempi) o che magari la veda alleata? In questo quadro la necesità di modernizzare la linea da attacco è fondamentale, i Fencer, che pare non siano proprio da buttare, hanno comunque ormai trent'anni sul groppone e magari non sono adeguati ai nuovi scenari.

     

    Quindi tutto dipende da questa evoluzione. Sperando di non essere OT.

  5. Enricosar, il tuo tono non permette di mantenere un clima sereno e mite nelle discussioni. Non capisco poi come dal Sukhoi attuale si passi al Vietnam attraverso l'AK (mi dicono sia una leggenda la sua rusticità, parecchia gente se lo è visto scoppiare in faccia per mancata o errata manutenzione), quindi, per piacere, torniamo IT e parliamo di QUESTA macchina e non di altro.

  6. Avremmo abbattuto più caccia e bombardieri nemici, ma l'epilogo sarebbe stato pur sempre l'8 settembre 1943..... la verità è che se, al posto di "Sciaboletta" avessimo avuto un re "con gli attributi", Mussolini ed il fascismo sarebbero rimasti solo un movimento eversivo stile Br, liquidato con quattro schioppettate già nel 1922, e non avremme avuto nè Etipoia, nè, Spagna nè II guerra Mondiale, o almeno non come "belligeranti"

     

     

    Non voglio andare OT, ma attenzione: il fascismo non fu un movimento eversivo più di quanto lo sia la Lega oggi. Aveva un seguito popolare tutt'altro che esiguo.

  7. Ai ai ai... l'ultima volta che un personaggio (sì proprio lui) ha detto qualcosa di simile in pubblico, sono stati guai!!!!!

     

    Non sono arretrati... anzi... sono troppo avanti!!!!

     

    Se l'episodio non fosse tragico (a dir poco) e rivoltante, ci sarebbe veramente da ridere...

     

    E poi non troviamo uso al napalm: da queste parti ce ne vorrebbe tanto!!!!

     

     

    Mio padre mi diceva che fino a non più di 40 anni fa episodi simili accadevano anche in Italia, padri siciliani o calabresi o sardi emigrati al nord (o in continente) uccidevano le figlie troppo integrate nella cultura locale e quindi troppo "disinvolte". E la mia insegnante di tedesco, tedesca, mi ha detto che analoghi episodi ad opera di italiani non erano rari nemmeno in Germania fino a tutti gli anni 70.

     

    La storia non si cambia, ma se potessimo chiederesti agli americani di risparmiare Hiroshima e di atomizzare Palermo?

  8. Ho fatto un giro fra i siti dei giornali che mettono sondaggi on line, come immaginavo tutti hanno messo l'attentato di Kabul chiedendo se gli italiani devono ritirarsi o rimanere. Solo un terzo, mediamente, è per rimanere. Gli altri due terzi vogliono ritirarsi con la coda fra le gambe, salvo poi piangere quando scoprono che l'Italia, nel sistema di governance mondiale non conta niente e quindi dobbiamo incassare schiaffi, affronti e umiliazioni di ogni genere.

  9. 1) I veicoli dell'AMI non hanno nessun problema, i defender sono ottimi mezzi.

     

    2) Vogliono sbolognare la T1 non per le perdite di carburante ma perchè si tratta di una macchina con le sole capacità AA che può andare bene per difendere lo spazio aereo ma non di più.

     

    E' normale che i primi esemplari abbiano capacità inferirori, si chiama sviluppo a tranche o, come va di moda adesso, a spirale.

     

     

    Mi pare che questo metta termine alla querelle.

  10. Super64...sicuro di non averla taroccata?! :P

     

    Abbiate pazienza, ma detesto questa cosa di attribuire a questo o quell'analista la qualifica di vangelo (e se non c'è riscontro nel vangelo tutto il resto è da dubitare....)

     

    EDIT: Super ho la stessa identica foto... :)

     

     

    Non si tratta di vangelo ma del fatto che qui scrivono una serie di appassionati, non di operativi, e quindi il dichiarare questo o quello senza corollarlo con qualche riferimento verificabile, fa sorgere delle legittime domande.

  11. Ho trovato per caso questo.

     

    Il mio inglese è disastroso, ma mi pare di aver capito che si tratti del primo ACAV della storia (ho fatto una ricerca, nessuno ne ha mai parlato). Cosa si sa esattametne di questa macchina (il mio inglese, ripeto, non mi consente una grossa comprensione dell'articolo).

     

    tdr-1.jpgtdr-1-1.jpgair2.jpgtwcruz_1_05.png

  12. Tutto questo non c'entra granchè con la Nuova Guinea, in fondo il Confronto nel Borneo fu solo un episodio della guerra fredda, la longa manus dell'URSS che aggrediva per procura un alleato dell'Occidente, la Malaysia, Paese che oggi, francamente, non è molto presentabile per via della sua esasperata islamizzazione esattamente quanto non lo è più l'Indonesia.

     

    Il problema secondo me è un altro: non si parla della situazione in Nuova Guinea perché non è figo, se mi è concesso il termine: i papuasi, dopo tutto, non sono cristiani, e, peggio ancora, si sono sempre dimostrati piuttosto refrattari a ogni tentativo di conversione (apprezzavano i missionari solo dal punto di vista culinario, pare), insistono a praticare le loro religioni tradizionali (il termine "animista", se mi permettete, puzza di razzismo, anni fa un indio dell'Amazzonia chiese senza tanti giri di parole che differenza ci fosse fra adorare un albero e un cadavere appeso al patibolo, e la sua domanda cadde nel vuoto), hanno usanze e costumanze quanto meno insolite ed inquietanti (l'incesto non è tabù nella maggior parte delle popolazioni della Nuova Guinea, ma, come fa notare Jared Diamond, ci sono meno rapporti tra consanguinei nelle tribù papua della Nuova Guinea che nelle società occidentali, con l'improtante differenza che qui si tratta di una violenza, psicologica se non fisica, là di una libera scelta), e, spesso, sono decisamente brutti, oltre che neri. Appartengono al passato senza avere la forza del petrolio o del miliardo e più di persone che stanno dietro certi altri retrogradi (non solo, non necessariamente islamici), pure sono esseri umani come voi e me, hanno diritto a vivere nella loro terra secondo i loro usi e costumi (il cannibalismo è stato abbandonato ormai da tempo, "da quando ci avete portato la Simmenthal", secondo le parole di un vecchio papuaso citato da Diamond), hanno diritto di pregare quello che gli pare, se gli pare e quando gli pare, hanno diritto a sfruttare le risorse del loro territorio e ad averne i frutti non a mandarli alla burocrazia corrotta giavanese (l'Indonesia è essenzialmente un impero giavanese, e come tutti gli imperi tende a perdere i pezzi, Molucche, Aceh, Borneo, eccetera).

     

    Scusate lo sfogo, ma trovo disgustoso il silenzio dell'Occidente.

  13. Copio e incollo da http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31302

     

    Non sapevo nulla di questa storia, mi sono brevemente documentatato, e, purtroppo, è vera. Lascio la parola all'autore del topic:

     

    Tutti preoccupati e informati per Cecenia, Tibet e Turkestan cinese, ma perché nessuno parla mai del dramma della Nuova Guinea invasa dall'Indonesia nel 1962? Colonia olandese dalla fine del Settecento, la parte occidentale della grande isola fu preparata all'indipendenza da Amsterdam per il 1° Dicembre 1961, ma Giacarta, spalleggiata dall'URSS e grazie all'appeasement dell'Amministrazione Kennedy, invase il territorio, i cui abitanti, per nulla intenzionati a farsi islamizzare (sono in massima parte dediti ai culti naturali e il maiale è la base della loro alimentazione), hanno subito violenze e soprusi di ogni genere. Si stima che oltre centomila di loro siano stati massacrati dagli scherani di Giacarta.

     

    Perché nessuno ne parla? Non sono cristiani, sono oppressi da musulmani, in qualche caso praticano ancora il cannibalismo, ma hanno diritto alla loro terra e alle loro tradizioni. Perché nessuno ne parla e si mobilita per questo popolo aggredito? Abbiamo paura di non essere abbastanza politicamente corretti?

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