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  1. MC72

    QUADRIMOTORI ITALIANI

    QUADRIMOTORI PASSEGGERI ITALIANI Parlare dei Quadrimotori Italiani degli anni Quaranta é parlare di soggetti spesso fascinanti concepiti spesso in momenti di grandi difficoltá e penurie a causa dei gravi eventi della seconda guerra mondiale. Nella patria del trimotore per eccellenza; Pochissime realizzazioni utilizzarono la formula quadrimotore, vuoi per “l’economia” intrinseca del trimotore tanto per número di motori come quella di combinare fusoliera e motore con un certo guadagno nell’aerodinamica, di cuadrimotori non se ne senti parlare fino al 1934-35 (lo stesso anno del primo volo del DC-2) con la prima realizzazione del poco ortodosso Airliner cuadrimotore Savoia Marchetti S.74 che peró sí permetteva l’abbordaggio delle rotte piú lunghe e/o prestigiose con comodi e amplie accomodazzioni. Non bisogna dimenticare che in quei tempi l’aereo era solo riservato per le classi piú ricche della societá, badando piú al lusso che l’economia di biglietti. Alla fine dei trenta e inizio dei Quaranta e anche in mezzo del inmane conflitto mondiale,la necessita di disporre di macchine di maggiore capacita autonomia e prestazioni, che la formula del trimotore piú congeniale per macchine medie, non era piú in grado di complementare per grandi macchine. Cosí , per diversi motivi e circonstanze si da inizio a pochi ma interesanti progetti per cuadrimotori di grande capacitá e certamente all’altezza con altre realizzazioni mondiali. Queste macchine ingiustamente dimenticate, rappresentárono un gran salto técnico e ragión di gran prestigio, specialmente se si compara con realizzazioni contemporane; prodotto di un grosso sforzo e di un puño di ditte uomini e affiatati ingenieri che produssero questi veri gioielli técnici. PIAGGIO P-108C ......OVVERO IL “STRATOLINER” ITALIANO Originalmente scaturito dal concorso bandito dalla Regia Aeronautica per un bombardiere di largo raggio, L’ingeniere Giovanni Pegna disegnó il P-50 I il cuale si distingueva per la sua formula monoplana alta e quadrimotore dove una coppia di motori s’accomodava in tamdem in ogni semi ala, posteriormente, continuó il progetto l’ingeniere Giovanni Casiraghi che si avvalse della sua previa esperienza in alcune delle più moderne Industrie Aeronautiche Americane, trasformando il P-50 I nel P-50II, un cuadrimotore con i cuattro motori ubicati separatamente nel bordo d’entrata alare; ma la formula di costruzzione mista e la poca potenza dei motori, indusse a abbandonare il progetto che piú tardi si usó di base per il concorso per bombardieri pesanti indetto dalla Regia Aeronautica, di cui uscí vincente il cuadrimotore Cant Z.1014 che per ragioni finanziarie non venne avviata la costruzione e con il P.108 giá nel secondo posto, per aggiudicarsi la commessa, offrí il suo cuadrimotore a un costo molto al di sotto del Cant. Nacque in questo modo il P-108, quadrimotore di ala bassa, interamente metallico, dove gli elementi come l’ala, motori Piaggio XII RC.35, timone e carrelli, sarebbero stati comuni tanto per la versione di bombardiere come quella di trasporto e civile (P-108C), solamente cambiando la fusoliera e le strumentazioni. Il P-108C pensato per i servizi Trans-Atalntici della LATI al Sud-America prevedeva l’accomodo di 36 passeggeri in prima classe o 48 in sistemazioni piú economica , piú un equipaggio di 5 persone in una cabina di sezione circolare e presurizzata (dettaglio d’avanguardia per l’epoca)época del primo volo, Luglio del 1942. L’impiego del P.108C e il suo derivato da trasporto P.108T fu esclusivamente militare e la Luftwaffe confiscó e usó estensamente questo cuadrimotore nel fronte orientale, dove arrivó a trasportare fino 120 soldati in un solo volo, che parla delle capacitá di sviluppo che avesse avuto nel dopoguerra, ma che per interessi economici dei alleati, queste macchine non ebbero l’appoggio che macchine molto piú scadenti come il Lancastrian il York e similari; Il P.108C molto simile al DC-4 in prestazioni e dimensioni sarebbe stato un buón punto di partita per un airliner commerciale. SAVOIA MARCHETTI SM.95 “IL PIÚ FORTUNATO” Senza dubbio il cuadrimotore piú fortunato di tutti i tipi esaminati l’S.M.95 era “erede” del cuadrimotore S.M.74 giá in linea negli anni quaranta e poi assegnato alla Regia durante la guerra per i collegamenti con Libia; ma l’S.M.95 ma fu il primo vero aereo moderno di questa formula realizzato dalla ditta di Varese. Il Savoia Marchetti S.M.95A di costruzione mista e concepito inizialmente per rotte Transatlantiche della LATI al Sud- America vede il suo primo volo con i colori della Regia Aeronautica nel 1942, ma dopo l’armistizio y due protótipi, furono confiscati dalla Luftwaffe e assegnati al fronte orientale assieme hai suoi cugini P.108C/T. Comunque continuó la produzzione di parti staccate per la versione civile e “imboscate” per impedire la loro cattura o distruzione negli eventi bellici. Cosí a soli tre mesi dalla fine della guerra, poterono completarsi un paio di S.M.95A e posteriormente impostarsi una serie di 6 nuovi S.M.95C con il muso ridisegnato e nuova motorizzazione, e dopo un lungo Giallo finalmente furono a configurare la flotta della allora nascente Alitalia, altri aerei andarono per la LATI e altri per la compagnia Itali-Egiziana Saide. L’S.M.95 aveva un buón costo d’acquisizione e un costo di esercizio piú economico di operare presempio che il DC-4, ma anche risultó con certe deficienze strutturali al carrello come l’indica alcuni dei suoi accidenti, e concezione pre-bellica per poter competere con le nuove realizzazioni estere. CANT Z.511 Del Cant Z.511 e tutto detto nel topic http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=10541 solo aggiungere che fu in molti sensi léquivalente marino del P.108C..stessi motori, stessi fini per il collegamenti di lunga distanza. B.Z.308 IL “CONSTELLATION” ITALIANO Del Breda Zappata B.Z.308, concepito nel 1942 mentre il suo progetista Ing. Filippo Zapatta lavorava presso la Breda sull’organizazione della produzione del bombardiere Cant Z.1018 Leone. Il B.Z.308 fu concepito come un quadrimotore di elevate capacita di trasporto e di soluzioni tecniche con cabina presurizzata, treno di atterraggi triciclo ect. Ma che nel momento e in mezzo degli eventi della guerra risultava in una impresa sémplice , cosí che all’epoca dell’Armistizio solo fosse completata la fusoliera. Finalmente il protótipo fu completato nel 1948, non senza ogni tipo di difficoltá per scarsita di ogni genere e al divieto posto dalle autoritá alleate nella prosecuzione di qualsiasi progetto aeronautico fino alla fine dell’anno 1946. Neanche dopo il suo primo volo inaugurale il B.Z.308 ebbe con l’appoggio delle autoritá italiane e meno ancora degli Stati Uniti che vedeva nel progetto una certa pericolositá e procuró rallentare al mássimo l’avanzare di questo progetto mentre si affermavano nel mercato macchine come il Lockheed Constellation e Douglas DC-6, similari ma con tutto l’appoggio degli enti statali nordamericani, cosicché ci si rese conto dell’impossibilitá di affermare questa mácchina nel mercato. Il Protótipo del B.Z.308 venne acquistato dall’Aeronautica Militare Italiana per le necessitá dello Stato Maggiore per missioni all’estero e altro con la sigla SM-5. La sua breve carriera lo vede finire i suoi giorni nell’aeroporto di Mogadiscio-Somalia dove si era recato nel 1952 per una missione a carico dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana della Somalia, un guasto a uno dei suoi motori Bristol Centaurus, obbligó il suo ricambio concluso nel 1953; Il destino volle che nella fase di rullaggio l’aereo urtasse una betoniera in pista e perdesse un pezzo d’ala, considerandosi antieconomica la sua riparazione, fu abbandonato l’ultimo Airliner italiano in terre Somale. CONCLUSIONI Se non fosse per le avverse circonstanze e eventi storici che a questi aerei gli toccó vívere, si potrebbe dire che questi non fúrono progetti scadenti e al contrario dimostrando capacitá alla pari di molte realizzazioni estere e senno superiori a alcune macchine come il Lancastrian e altri che godettero di un miglior ambiente e Marketing. Aggiungo una tabella comparativa delle prestazioni di questi Airliners Italiani comparati con il conosciutissimo Douglas DC-4. Per último la situazione d’indipendenza che hanno segnato questi progetti in quei tempi non si é ripetuta mai piú nell’ambito dell’industria aeronautica italiana che in campo civile di li in poi sempre é stata partecipe minore di altri progetti fino all’avenimento dei mega ditte.
  2. MC72

    Spaccati

    Savoia Marchetti S.M.81 Pipistrello Bombardiere della Regia Aeronautica il Savoia Marchetti S.M.81, riveló essere abbastanza efficiente nella Guerra Civile Spagnola, dove la Regia forní parecchie decine di decine di esemplari all'aviazione legionaria, questo soggetto é spléndidamente ritratto in questo dettagliato spaccato di Alfonso Rigato, ricco di molti particolari , come i posti difensivi di mitragliere in apposite in torrette, come la sistemazione del compartimento bombe con bombe da 100 e 500 kg. Infine un aereo tutto da riscoprire!
  3. MC72

    Spaccati

    Fiat G.55 Centauro qui in un maggior dettaglio questo spaccato di Marsan, anche se un po' spartano, preferirei se ci fosse uno di WEAL o Rigato
  4. MC72

    Spaccati

    Trovato un posto per immagini di maggiori dimensioni partiamo con il G-222
  5. MC72

    Spaccati

    Uno dei punti focali piú importanti di alcune riviste e libbri, sono gli spaccati di soggetto aeronautico, di differenti autori che peró hanno la peculiare capacitá di sintetizzare centinaia di dettagli...................Il motto "un'immagine vale per mille parole" é perfettamente vero. La specialitá dei spaccati parte giá nel 1909 ma si professionalizza nei "trenta" con nomi leggendari come Max Millar e J.H. Clark che segnano la strada per tutti quelli che seguiranno: J. Marsden, Tim Hall, Giuseppe Piccarella, G. Burgess, il mitico John Weal e R. Badrocke. Pure ci sono Italiani e primo fra i cuali l'elegantissimo Alfonso Rigato, anche Mazzardi, Torregino e Marsan. Difficile di trovare é lélusivo spaccato del Fiat G.55....forse qualcheduno abbia uno di WEAL o di Rigato?? questo spaccato di G.55 a colori é di Marsan Un bell spaccato Aeritalia (Fiat) G.222 di AVIAGRAPHICA / Badrocke Un De Havilland DH84 Dragon pure di AVIAGRAPHICA / badrocke Lamento non poter postare inmagini piú grandi che 1024 Px ma stó cercando un servizio che possa ospitare immagini piú grandi per migliorare la chiarezza.....qualitá importante per aprezzare questi spaccati.
  6. La piccola élica nel muso attiva una dínamo per i sistemi elettrici, questo sistema era piú sicuro que avere le normali batterie per il pericolo che queste rappresentavano per i volatili e pericolosissimi quimici T-Stoff e C-Stoff que attivvavano il motore del Me.163 Komet.
  7. MC72

    INTERCONAIR

    Grazie per l'offerta I miei numeri que ancora conservo vanno dal 91 al 190 (ultimo di Interconair) adesso propio non posso ma sarebbe interessante sapere di che numeri stiamo parlando
  8. MC72

    INTERCONAIR

    Ma, penso che facilmente nei 5-6 Euro per número, e in piú le spese della spedizione.
  9. MC72

    INTERCONAIR

    Aviazione e Marina..... La Migliore in assoluto!!! Ne prima, ne poi; Ne d'entro d'Italia Ne all'estero. É stato un piacere trovare un argomento dedicato a questa riuscitissima e mai dimenticata rivista. Rivista superbamente articolata tra differenti sezioni come nessuna, che permetteva di vedere l'evoluzione dell'aeronautica e Marina, i differenti scacchieri geografici, commenti degli eventi recenti, ottima presentazione, contenuto formidabile d Bonsignore, Cichero, e molti altri e Elio Torregino nei disegni. La quantitá d'informazione concentrata d'Aviazione e Marina, difficilmente si suplisce con numerose altre reviste, ma senza l'ordine e la chiarita che si aveva con Aviazione e Marina. Da quando ho avuto il primo numero di questa rivista (il N°91) l'ho seguita cercando di acquistare tutti i suoi numeri e se al principio solo fossi interessato nelle materie Aeronautiche, poco per volta mi ha introdotto nei pure interessanti temi marinari. Penso che la maggioranza della gente che abbia seguito questa rivista abbia sviluppato come ereditá un vivo interesse per queste due materie. Saluti MC72
  10. Inizialmente affigliata i primi anni all'Enthusiast della conosciutissima Air-International, con il tempo Aerei a evoluzionato con tutta una sua identitá del tutto Italiana, propio grazie ai crescenti contributi di Nico Sgarlato, Nino Arena e Altri, riscoprendo la ricca storia spesso non raccontata dalla stanpa anglo-americana; Quasi come un internet mensile, ricco di argomenti cera anche l'angolo della vostra posta, dove i lettori e le sue domande erano risposte certosinamente da preoccupatissimi editori...questo ed altro gia sparito delle publicazzioni attuali. Spésso rileggo questi vecchi númeri e conservano la sua frescura originale , é come mangiare una specialita in una trattoria invece di prendere un panino pre-assemblato in un McDonnald. E come scordare.... l'eccellente lavoro gráfico di quei anni, come i fantastici John Weal, Mike Badrocke e l'insuperabile Alfonso Rigato, mostrando tutti i segreti di ogni aereo. adesso quella miscela si é dissipata, quella combinazione d'attualitá, novitá, storia, grafica e perché no di curiosita ed altro.
  11. MC72

    Munizionamento Vulcano

    Il mio primo messaggio in questo Forum e approfitto a rispolverare il mio italiano. Recentemente nella mostra ExpoNaval 2008 Valparaiso-Chile (di principio di Dicembre 2008) si e fatta una esposizione del sistema Vulcano, facendo il punto sull'avanzo dellattuale programma, dove si notano modificazioni dei canard rispetto alle immagine previe disponibili e altre novita, elaborando un diseño descrittivo delle varianti del vulcano (elaborato in spagnolo per fori similari in Sud-America)..ma penso che si capisca bene lo stesso. Saluti MC72
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