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Debugger

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Risposte pubblicato da Debugger

  1. Magnifica barzelletta, complimenti! :asd:

     

    Poveretto, non ti sei accorto che, nel nostro periodo di vacche magre, noi della NATO schieriamo qualcosa come più di 4000 aerei da combattimento, più di 15000 MBT ed IFV, circa 100 cacciatorpediniere, una ventina di portaerei, oltre 1000 elicotteri da combattimento PIU' tutto il resto. Senza contare che le nostre industrie lavorano a ritmo serrato e sono in grado anche di accelerare i ritmi produttivi, oltre al fatto che abbiamo maggiore liquidità e benessere... E LA PANCIA PIENA (Un esercito marcia sul proprio stomaco - Napoleone Bonaparte). Senza contare la qualità delle nostre truppe.

     

    Inoltre ti faccio notare che da qui a 15 anni in termini di nuove acquisizioni dispiegheremo qualcosa come 600 tra EF2000 e Raptor e qualche centinaio di JSF. In Russia è grassissimissimissima se si vedranno qualche decina di "nuovi" Su35 ed i primi PAK(ki) FA(sulli). E stiamo parlando dei nuovi aerei da combattimento. Mi sovvengono alla mente inoltre i programmi per aggiornare le flotte di MBT, le CV(F), le FREMM, gli U212, i Virginia, le LCS, la CVN21... ed in Russia??? Proprio NIENTE o QUASI NIENTE!

     

    Chi è che non resiste a lungo?

     

    In tanto i 40% della flotta di F-15 è andata in pensione prematura, per problemi strutturali. I altri sono ammessi nei missioni con limiti pesanti, come velocità e il numero di G. Puoi i Stati Uniti hanno grossi problemi di mantenere le sue ground forces per il fenomeno di "wear and tear", esperti dicono che un anno di servizio in Iraq o Afganistan contano per almeno 5 anni in missioni di addestramento normale. Dai tempi di 911 sono pasati 7 anni, e i loro MBT avevano già 20 anni in media.

     

    Ti sarei grato, se mi spiegi dove sono questi 15000 MBT, perche cercando in rete non si trova niente di conclusivo.

     

    Saluti,

    Debugger.

  2. Ma guardate gente che la NATO era ed è superiore non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche numerico. Solo di F16 ne sono stati prodotti più di 4.500 ed almeno l'80% è in servizio con le forze NATO. Poi vogliamo parlare delle migliaia di F18, Mirage 2000, F15, A10, Tornado ecc. che compongono le nostre Forze Aeree? Per non parlade di trasporti (VERI, non quei troiai degli An2 Colt), delle oltre 500 aerocisterne che schiera solo l'USAF (più un'altra cinquantina tra gli altri membri della NATO), senza contare centinaia di aerei da ricognizione, EW, Combat SAR/Operazioni speciali, elicotteri d'attacco (gli USA hanno SOLO quasi 600 Apache!!!), elicotteri da trasporto, e chi più ne ha più ne metta. Ed anche dal punto di vista delle Forze di Terra e di Mare non mi sembra che esista tutta questa inferiorità numerica: solo con Abrams e Leopard 2 la NATO annovera oltre 10.000 MBT di quelli buoni. Portaerei, fregate, sottomarini, cacciatorpediniere, navi anfibie... non c'è storia! a NATO detiene una superiorità numerica sulla Russia non indifferente ed indiscutibile. Non a caso la dottrina sovietica per uno scontro non nucleare con la NATO prevedeva un massiccio uso di gas ed armi chimiche per cercare di pareggiare un po' il conto con i paesi del Mondo Libero... con grande ''gioia'' della Germania Est!

    Ma ne anche la NATO è la stessa come nei tempi d'oro. In Germania ci sono rimasti circa 400 MBT, inclusi quelli per adestramento, in Francia ci sono tagli significative, che toccano sopratutto i reggimenti di armi pesanti, in Italia sembra che non rimasto niente di significativo, come in Spania. La Polonia e paesi Baltici sono a zero.

    Se scattenera la guerra convenzionale, credo che Europa occidentale non sarebbe in grado di resistere a lungo.

     

    Saluti,

    Debugger.

  3. Il problema è che 3/4 di questa flotta non è combat ready o peggio ancora non è flight ready....

    La stragrande maggioranza di questi aerei se ne sta a terra in attesa di manutenzione, di armamenti, di pezzi di ricambio, di aggiornamenti all'avionica, di piloti e di carburante.

    La situazione del genere c'era una volta, diciamo fino anno 2002. Ora non più, i aeroporti militari, funzionano quasi come nei tempi della Unione Sovietica.

    ...e cmq in ipotesi di conflitto con le forze NATO la stragrande maggioranza di questi aerei verrebbero distrutti a terra da una pioggia di Cruise e Tomahawk.

    Forse confondi la Russia con la Serbia, la Russia ha la difesa antiaerea più sofisticata al mondo, che parte da 200 km con S300 e S400, fino 400 metri. Inoltre ha la possibilità di neutralizzarle GPS su suo territorio, se non per tutto, con armi anti-satellitari. Puoi ci sono 350 Mig-31, che sono stati progettati per difendere il territorio dai missili Cruise e anche varie Su-27 e Mig-29, Mig-23 vanno bene.

     

    Saluti,

    Debugger.

  4. Se avessero tutta sta roba(ccia), vincerebbero per la legge dei grandi numeri!

     

    Ma veramente hanno (avevano) in servizio migliaia di aerei? Cioè, nel '97 surclassavano la NATO! E' una mia opinione?

     

    Che scoperta, eh? Per approfondire, guarda il sito warfare.ru, che sembra di avere le informazioni aggiornate. In particolare la sezione "State of the Russian Air Force" .

     

    Per completare l'impressione, si consulti anche le sezioni di carri armati, difesa antiaerea (ti anticipo, che è più la avanzata nel mondo) e il resto.

     

    Saluti,

    Debugger.

  5. Ciao tutti,

    ecco l'American way in tutta la sua grandezza:

     

    The American way or the highway

    Get ready, world. Managed mass democracy and market capitalism are coming. It'll be good for you. We promise

     

    * Michael Dougherty

    *

    o Michael Dougherty

    o guardian.co.uk,

    o Tuesday September 16 2008 21:00 BST

    o Article history

     

    Don't you dream of the day when Iraqis, South Ossetians or whoever - Africans? - can have the plenitude of blessings that democracy brings? I know I do. I have a dream that one day international media conglomerates will poll Iraqis in Anbar province on the latest "gaffe" of Nouri al-Maliki. Won't that be liberating? I dream of a Fox News affiliate in the Caucuses that informs the South Ossetians on what South Ossetians think of Mikhail Sakashvilli's neckwear choices. I wake up thinking: If these poor and variously swarthy mouth-breathers could get just a taste of Sarah Palin's Lipstickgate, they would understand the inferiority of totalitarianism.

     

    That's why I'm so happy about the astounding and inspiring unity of purpose in foreign policy among America's two ruling parties. On the question of Georgia, both of America's ideological factions bravely committed themselves to democracy over the truth. In the centre-left New Republic, David Greenberg lamented: "Many liberals took pains to find fault on both sides, rather than focusing on Russian aggression." The centre-right pundit Robert Kagan said it better: "The details of who did what to precipitate Russia's war against Georgia are not very important. Do you recall the precise details of the Sudeten Crisis that led to Nazi Germany's invasion of Czechoslovakia? Of course not." That's right. Don't let the facts confuse you, just remember Hitler. Now, let's roll!

     

    This unity reaches up to presidential politics and extends to the Middle East. Bush, after declaring near-victory in Iraq, announced a 5% reduction of American forces there. "USA! USA!" He then proposed a "quiet surge" in Afghanistan. So Barack Obama called for a much louder one. "It is not enough troops, and not enough resources, with not enough urgency," the "anti-war" Obama says. Right on, Barack! What's a surge without a sense of urgency?

     

    You might ask, has the surge worked? And you might be a traitor who wants dictators to gas little children and puppies. But I'll humour you. In this matter, I defer to the wisdom of Donald Rumsfeld: There are unknowns and knowns, you know. Does the Iraqi government have legitimacy? Unknown. Will the Sunni Awakening hold together? Unknown. Do both major party candidates agree that the surge has worked? Known. One of the requirements of the surge was to ensure domestic support for the war. On that score the surge, like, totally worked.

     

    So get ready, world. Managed mass democracy and market capitalism are coming your way. Just wait until commercial homebuilders bulldoze the horrifyingly particular - and therefore strange - features of your landscape and put cable television outlets in every room for you. Surely in gratitude you'll abandon any weird and ancient religious scruples. We prefer religion that comes from television. Or religion that is television. Here's a bonus: once you get hooked up, your elite class can quote Marshall McLuhan, while ignoring everything he says.

     

    And let's get something straight: You'll have free trade. It won't really be free trade. What we mean by this is an exchange. We'll right up a several-thousand-page agreement that gives incumbency to preferred businesses in both countries. Then you will sell your natural resources, and we'll sell your new class of speculators our debt. If you can produce children with nimble fingers, well, they can sew our boots. You'll get a McDonald's, which means we will never attack you. Unless you are Russia.

     

    Sometimes the "hidden hand" of the free economy feels a little … violating, I know. But that's just its adolescent fumbling. Your inhibitions - or local economy - need to be dropped. Take a deep breath. If it hurts, just lie back and think of England. Or take this pill. We're going to do a little role-playing here. It'll be kinky. I'll be America, and I'll start: "Now, open your markets, bitch! I'm going to liberate you so hard."

     

    divertente, no?

     

    Saluti,

    Debugger.

  6. Magari se ci faresti il favore di farci vedere le tue statistiche....

     

    Ecco alcuni dati:

     

    AsiaTimes:

     

    On May 23, 2008, the Dow closed at 12,480 — down just over 15% from its record close. Not too bad, on the surface, at least. However, if adjusted by the official CPI inflation from January 2000 of approximately 4% per year (which in reality is far below the rate of actual inflation experienced by real people), the Dow in May of 2008 was worth only 9,856. If this inflation adjusted figure is compared to the Dow close of 11,723 on January 14, 2000, U.S. stocks were down more than 15% after eight years! And that’s using the government inflation figures which are ridiculously optimistic.

     

    ARPA: Does the share market really matter?

     

    Alternative sources of capital

     

    Why does the share market loom so large in many modern economies and not in others?

     

    Notwithstanding these problems, one could argue that although share markets might be inefficient, they provide an important—not to say vital—source of finance to companies. In fact, share markets are far from being important as a source of finance. Franklin Allen, a former president of the American Finance Association, has noted in his paper, Comparative Financial Systems: A Survey (co-authored with long-time collaborator, Douglas Gale) that internal finance (that is, profit from existing operations of companies that is not distributed as dividends to shareholders) is the most important source of investment funding in all countries. For instance, in the United States, internal finance accounts for around 91 per cent of investment funding while in the United Kingdom it accounts for 97.3 per cent. As Franklin and Gale observe:

     

    It seems, at least in the aggregate, equity markets [across the world] are unimportant while bond markets [that is, markets for borrowing money from the public] are important only in the United States. These findings contrast strongly with the emphasis on equity and bond markets in the traditional finance literature (2001, p. 3).

    Share markets, then, fund only a small proportion of investments. But their unimportance also shows up in other ways. Economic development and growth more generally are only weakly, if at all, related to the development of the share market per se. China provides a prominent example. Economists Franklin Allen, Jun Qian and Meijun Qian (2005) point out that while China has one of the fastest growing economies in the world that is on track to overtake the United States and become the largest economy within ten years, the finance behind China’s economic growth has come principally from the private sector operating outside the share market.

     

    Saluti,

    Debugger

  7. L'economia di mercato, che è stata adottata, tuo malgrado, dal tuo paese da diversi anni, dice il contrario

    Ma a cosa serve? Per fare i prestiti ci sono i banche, per giocare ci sono i casino, l'unico scopo rimasto è di misurare i pacchetti azionarie tra i vari padroni per prendere qualche decisione, ma mica usano la Borsa per questo, tutto avviene in forma di accordi privati.

     

    Saluti,

    Debugger.

  8. leggendo il post di Picpus mi sembra di capire che per la russia non è stato il momento più opportuno per aumentare del 27% le spese militari...

    Ma a cosa serve la Borsa? Sembra che a lungo andare produce il guadagno solo per i padroni di essa.

    La Borsa Russa, come quella di Ucraina incide minimamente sulla economia.

    Saluti,

    Debugger.

  9. Ciao tutti,

    ho votato per Su-25, non so se avete visto le immagini di danni, che questo aereo può incassare e tornare a casa.

     

    Ecco qualche foto dai tempi di Afganistan:

    su_01000.jpg

    su_02000.jpg

    su_02000.jpg

    Da notare, che il pilota e riuscito a atterrare con tutto carico bellico e i serbatoi a causa di danneggiamenti al sistema di controllo.

     

    Ecco le foto della compagnia recente in Georgia:

    79718744.jpg

    79718748.jpg

     

    Here are few more stories highlighting Su-25 roughness:

     

    -Major Rubalov's Su-25 was hit in the engine which surged and flooded an engine bay with fuel, the cockpit was shattered, buster controls are gone and major's face covered with blood. None of the dials in the cockpit worked and his wingman guided him to the final approach. After belly landing, major rushed away from the Su-25 fearing that plane going to explode. After figuring that this is not going to happen, he got back to the aircraft and cut the engine.

     

    -Another Su-25 was on fire which burned out most of the wiring and 95% of horizontal tail controls. In few moments before the landing, fire short cut the gear release wires and Su-25 made "conventional" landing.

     

    -Lieutenant Golubtsov's Su-25 lost half of its rudder along with breaks. After landing his a/c ended up off runaway and rolled into adjacent mine field. He was forced to wait in the cockpit till mine squad cleared his way out.

     

    -One Su-25 brought a missile in the engine which failed to detonate. (SAM?)

     

    -Rutskoi's Su-25 was hit by AAA (ZGU) when a missile (Blowpipe) hit right engine (head on - it "turned off" the engine though the intake). Second AAA finally managed to shot it down. This is a second Frogfoot he flew (not the preproduction T-8-15 Blue 15 which was damaged twice). Rutskoi spent some time as Pakistani POW and was shortly exchanged.

     

    Saluti,

    Debugger.

  10. Salve tutti,

    ecco cosa arriva stamattina:

    Fed in AIG rescue - $85B loan

    Government response reaches dramatic new level: U.S. will take 80% stake in nation's largest insurer to prevent global financial chaos.

    NEW YORK (CNNMoney.com) -- In an unprecedented move, the Federal Reserve Board is lending as much as $85 billion to rescue crumbling insurer American International Group, officials announced Tuesday evening.

     

    The Fed authorized the Federal Reserve Bank of New York to lend AIG (AIG, Fortune 500) the funds. In return, the federal government will receive a 79.9% stake in the company.

     

    Officials decided they had to act lest the nation's largest insurer file bankruptcy. Such a move would roil world markets since AIG (AIG, Fortune 500) has $1.1 trillion in assets and 74 million clients in 130 countries.

     

    An eventual liquidation of the company is most likely, senior Fed officials said. But with the government loan, the company won't have to go through a tumultuous fire sale.

     

    "[A] disorderly failure of AIG could add to already significant levels of financial market fragility and lead to substantially higher borrowing costs, reduced household wealth and materially weaker economic performance," the Fed said in a statement.

     

    The bailout marks the most dramatic turn yet in an expanding crisis that started more than a year ago with the mortgage meltdown. The resulting credit crunch is now toppling not only mainstay Wall Street players, but others in the wider financial industry.

     

    Sembra che il sistema finanziaria odierna, basata su fractional reserve banking, ha raggiunto il suo fine.

    Per chi vuole approfondire, consiglio di leggere una favola che diventata realtà I Want The Earth Plus 5%, che spiega molto bene come funziona il sistema attuale.

     

    Saluti,

    Debugger.

  11. ... Ciò che ho detto è esattamente ciò che tu hai scritto.

    Tra "la classe dirigente americana non è assolutamente improntata ai concetti neo-con" e "tutto il potere esecutivo, una buona parte di potere legislativo (nei questi 7 anni Congresso poteva facilmente fermare i neo-con) e potere mediatico improntata ai concetti neo-con" c'è una grossa differenza, non credi?

    Saluti,

    Debugger.

  12. La classe dirigente americana non è assolutamente improntata ai concetti neo-con, lo si può dire al massimo dell'attuale esecutivo.

    Sul serio? A me risulta che quasi tutti i membri del governo attuale sono membri e firmatari della dottrina PNAC. Ecco una quote dal articolo che ho postato prima:

    Associations with Bush administration

     

    After the election of George W. Bush in 2000, a number of PNAC's members or signatories were appointed to key positions within the President's administration:

    Name Position(s) held

    Elliott Abrams Special Assistant to the President and Senior Director for Democracy, Human Rights, and International Operations (2001–2002), Special Assistant to the President and Senior Director for Near East and North African Affairs (2002–2005), Deputy Assistant to the President and Deputy National Security Advisor for Global Democracy Strategy (2005-) (all within the National Security Council)

    Richard Armitage Deputy Secretary of State (2001-2005)

    John R. Bolton Under-Secretary of State for Arms Control and International Security Affairs (2001-2005), U.S. Ambassador to the United Nations (2005-2006)

    Dick Cheney Vice President (2001-)

    Eliot A. Cohen Member of the Defense Policy Advisory Board (2007-)[59]

    Seth Cropsey Director of the International Broadcasting Bureau (12/2002-12/2004)

    Paula Dobriansky Under-Secretary of State for Global Affairs (2001-2007)

    Francis Fukuyama Member of the The President's Council on Bioethics (2001-2005)

    Zalmay Khalilzad U.S. Ambassador to Afghanistan (11/2003 - 6/2005), U.S. Ambassador to Iraq (6/2005 - 3/2007) U.S. Ambassador to the United Nations (2007-)

    I. Lewis "Scooter" Libby Chief of Staff for the Vice President (2001-2005)

    Richard Perle Chairman of the Board, Defense Policy Board Advisory Committee (2001-2003)

    Peter W. Rodman Assistant Secretary of Defense for International Security (2001-2007)

    Donald Rumsfeld Secretary of Defense (2001-2006)

    Randy Scheunemann Member of the U.S. Committee on NATO, Project on Transitional Democracies, International Republican Institute

    Paul Wolfowitz Deputy Secretary of Defense (2001-2005)

    Dov S. Zakheim Department of Defense Comptroller (2001-2004)

    Robert B. Zoellick Office of the United States Trade Representative (2001-2005), Deputy Secretary of State (2005-2006), 11th President of the World Bank (2007-)

     

     

    la tesi sostenuta da Bugger è la seguente: così come Trotsky sostenne, in contrapposizione a Stalin, la teoria della "rivoluzione permanente"; ovvero della possbilità di estendere ad altre nazioni l'esperienza sovietica, estenzione vista peraltro come garanzia della salvezza dell' esperienza rivoluzonaria all'inteno dell'URSS, attualmente i Neo-con americani teorizzano l'estenzione degli istituti democratici anche in nazioni che non hanno tali tradizioni. E' da notare che taluni neo-con furono, in gioventù, militanti del Socialist Wolker Parti, che negli USA rappresenta la IV internazionale, creata, come noto, nella seconda metà degli anni 30 da Trosky, dopo l'espulsione dall'URSS. Su tale tema confrontare utilmente: Gilles Kepel "Fitna" Laterza, Roma/Bari.

     

    Giusto, grazie per approfondimento. Pero, come in caso di Trozky, la ideologià communista era soltanto la copertura per ottenere ben altri scopi, il Potere Mondiale.

     

    Saluti,

    Debugger.

  13. Bugger mi spiace dirtelo in questa discussione perchè sono OT, ma del resto tu non riesci a parlare dell'argomento di una discussione senza tirare in ballo la politica estera USA, sempre.

    Tutto dipende dalla classe diregente, è la classe diregente degli Stati Uniti segue la strategia dei neoconservatori, delineata da un think tank "Project for new American Century". Che, guarda caso, si occupa esclusivamente della politica estera. Nella politica economica/interna non era fatto nulla in ultimi 10 anni. Si prosegue da una bolla ad altra, indebitandosi sempre di più. Ora siamo arrivati sul punto, dove la sistema finanziaria USA de facto non esiste. Qualcuno ha già nominato gli USA come USSRA (United Socialist State Republic of America). Interessante, no?

     

    Mi spiegheresti gentilmente chi non vede negli Stati Uniti un modello da evitare, e modello di cosa poi? Economico? Politico? Moda?

    Il modello neconservatore di "full spectrum domination" si è rivelato falso.

     

    Mi spieghi chi ti ha detto che gli Stati Uniti debbano tenere un basso profilo per uscire da una crisi? Lo dici tu?

    Ma secondo te, esistano altri metodi per superare la crisi?

     

    Chi ti ha insegnato che gli USA stiano usando la "bruta forza" per fare cosa? Uccidere i debitori? Mizziga...

    Mica una novità, questo è il metodo preferito di delinquenti.

     

    Saluti,

    Bugger

  14. Non potendo contestare il ... vuoto assoluto di idee che, come sempre, a mio opinabile parere, ovviamente, promana dalle tue parole, mi limito a farti presente che tale paese, corrotto e sterile, come risibilmente affermi, rappresenta la più antica istituzione statuale democratica esistente sul globo terracqueo che, dal momento della sua nascita, 1776, ha conservato immutato il suo assetto costituzionale!!!

    Come diceva un saggio "Power corrupts; absolute power corrupts absolutelly". Inutile negare, i Stati Uniti non sono riusciti a gestire il suo ruolo di superpotenza, ora non sono più visti come un modello da imitare, ma più tosto di evitare. Nel frattempo, la costituzione, il diritto internazionale è stato buttato in cesso. Si vedi il "Patriot act" e le mosse unilaterali in scena internazionale.

    Ora i Stati Uniti hanno poche scelte:

    1. risanare l'economia, togliendo deficit da bilanci, ripagando i debiti, per forza assumendo il profilo basso, come ha fatta la Russia nei anni 90 e in puoi.

    2. uccidere i debitori, che si può fare in due modi:

    a) abbandonare il dollaro e creare una nuova valuta regionale Amero;

    b) politico/militare, utilizzando la dottrina di caos controllato e la brutta forza, dove si ritiene opportuno.

    3. semplicemente fallire.

     

    Per il momento i Stati Uniti stanno attuando la strategia di punto 2, in particolare punto b), ma, secondo me, sono al orlo di fallimento.

     

    Saluti,

    Bugger.

  15. Se questo solo fosse vero Bugger, sarebbe la prova più lampante prodotta dal 2001 ad oggi, che gli USA non hanno occupato l'Iraq per farsi i soldi, come tanti accusano di essere.

    La dottrina geo strategica degli Stati Uniti è delineata da PNAC, che prevede utilizzo della forza militare per ottenere il controllo sulla Eurasia.

    Invece non c'entra una peppa il fallimento di LB con, come lo chiami tu?... la "democratizzazione permanente" ( ma cosa sarebbe questa democratizzazione permanente poi?), c'entra con la fiducia dei mercati roba che son 158 anni che quella Banca fabbrica(va).

    Roba che nemmeno la Repubblica Italiana, tanto per fare un esempio, non vanta così tanta longevità...

    Invece si che conta, la crisi finanziaria è in gran parte sia dovuta alle spese militari sostenuti in ultimi 7 anni.

    Già, il libertarian con la bacchetta magica, la democratizzazione permanente....

    Possiamo parlare seriamente di economia se vuoi, ma non su queste basi, sennò nominiamo blondet moderatore e ci divertiamo un pò...

    Non so se Ron Paul avrebbe potuto risollevare i Stati Uniti dal abisso, sembra che già troppo tardi, pero lui era l'unico candidato con idee nuovi. Ora se vince Obama o McCain, non cambia nulla, perché il primo ha come ideologo il Zig Bzejinsky e altro Henry Kissenger. Faranno esattamente quello che faceva Bush, se potranno. L'America è diventata troppo prevedibile, corrotta e sterile.

    Saluti,

    Bugger.

  16. è possibile frenare questa crisi???

    E' possibile, ma non è probabile. Sembra che tutti due partiti, repubblicani e democrati sono allucinati dalle idee neo-trotzkiste di rivoluzione comunista permanente... ops, scusa di democratizzazione permanente. L'unico che poteva riportare il paese sulla strada giusta, Ron Paul è stato tagliato fuori dai poteri mediatici. E con la classe dirigente attuale e futura la situazione è garantita a peggiorarsi. Perché dietro di McCain e Obama sono i soliti lobby e strategie già ampiamente sperimentati.

     

    Saluti,

    Bugger.

  17. (...)

    Il motivo principale del scioglimento della Unione Sovietica era la perdita di scopo, una volta raggiunto un certo livello di benessere, la ideologia non ha saputo di proporre le ideali universalmente condivisi e quelli vecchie sono rilevati false. Questo ha dato opportunità a occidente di corrompere la classe dirigente del Unione Sovietica, vedi Gorbachov, Shevarnadze, Yakovlev, Yeltsin e tanti altri. Comunque la Unione Sovietica era in declino dai tempi di morte di Stalin, quando Hruscev ha fato un colpo duro al sistema, spaccando la sfera di influenza geopolitica sviluppata da Stalin. Al riguardo di problemi inter-etnici, non è vero quello che dici tu, poco prima del scioglimento della Unione Sovietica c'era un referendum, dove più di 80% dei cittadini hanno votato contro la separazione.

    Puoi, nei tempi di Unione Sovietica, i barboni non c'erano, tutti avevano il diritto di alloggio e il dovere di lavorare, è questo ordine era rispettato da stato. Quindi i barboni dal est sono tutti il frutto della sistema occidentale, tra altro, ora sono i vostri concittadini europei Rumeni, Bulgari, Polacchi e altri. Non mi risulta, che un barbone Russo o Ucraino può ottenere il visto per ingresso nel EU.

     

    Adesso tocca a sistema occidentale di passare i tempi di crisi sistemico, siete riusciti a corrompere se stessi. Ora l'occidente non sa di affrontare ne vita ne morte.

     

    Saluti,

    Bugger.

  18. Buongiorno tutti,

    IlSole24Ore: L'opposizione georgiana attacca Saakashvili: «Una guerra dalle conseguenze catastrofiche»

    ...

    La "Nuova Destra" contro

    Martedì scorso, David Gamkrelidze, il leader del partito di opposizione "Nuova destra" – che rappresenta una parte della comunità degli affari georgiana – ha rotto la moratoria politica dell'opposizione parlamentare, chiedendo le dimissioni di Saakashvili e del governo e la convocazione di nuove elezioni presidenziali e parlamentari. Ha detto, secondo quanto si legge in un dispaccio dell'agenzia russa "Interfax", che «la causa della pesante situazione del Paese risiede nella decisione personale del presidente Saakashvili di bombardare Tskhinvali e assalirla (…) cadendo nella trappola per topi tesa dalla Russia e della quale il presidente era stato avvertito da USA, Europa e dalla stessa società civile georgiana. Tuttavia non ha dato ascolto alla ragione e prendendo l'irresponsabile decisione del bombardamento di Tskhivali, ha fatto sì che noi perdessimo gli stessi territori che prima controllavamo», cioè aree sud-ossetine e abkhaze presso i confini delle due repubbliche separatiste.

    Gamkrelidze ha detto di voler convocare al più presto una riunione degli altri partiti d'opposizione per elaborare un piano d'azione comune «nelle condizioni attuali». Anche se è consapevole che questo lo farà dichiarare "nemico" dai mezzi di comunicazione controllati dal potere.

    ...

     

    Saluti,

    Bugger

  19. Ciao tutti,

    vorrei segnalare un altro ottimo articolo, sempre dalle "Pagine di Difesa", che, secondo me, è molto informativo in merito di questo topic:

    Una Russia che guarda a oriente

    Un articolo pubblicato lo scorso 2 settembre da The Moscow Times (The SCO's Rising Power)mostra il volto della Russia che guarda a oriente. Si è svolto il 28 agosto a Dushanbe capitale del Tagikistan un vertice della Shanghai cooperation organization (Sco), l’alleanza politico-militare che palesemente sta assumendo il ruolo di contro-altare della Nato. I capi di Stato e di governo partecipanti alla riunione, pur “dando atto alla Russia del suo ruolo attivo nel promuovere la pace e la cooperazione nella regione”, non hanno riconosciuto formalmente l’indipendenza di Ossezia del sud e Abkazia. Mosca peraltro si era ben guardata dal chiederlo, visto i problemi che gli altri Paesi – Cina in testa – hanno con regioni separatiste.

    ...

    Un’altra “interessante idea” – così è stata definita – sarebbe la creazione di un’alternativa al G8 con un gruppo di Paesi riuniti intorno all’attuale Bric: Brasile, Russia, India e Cina. I possibili candidati sono stati identificati in Indonesia, Malaysia, Sud Africa, Messico e Nigeria. Questa ipotesi può essere definita fantapolitica o velleitaria, ma la prudenza consiglierebbe di non trascurarla; se non altro consente di capire in quale direzione si sta muovendo la Russia.

    ...

    Quando gli Usa si sono accorti che l’orso russo si stava svegliando sono corsi affannosamente ai ripari con mosse controproducenti. L’allargamento a dismisura della Nato, che di fatto si traduce in un accerchiamento della Russia, e lo schieramento del sistema antimissile in Polonia e Repubblica Ceca, pretestuosamente in funzione anti-Iran, non potevano essere accettati da Mosca. Sembra piuttosto che questi ingredienti agiscano da catalizzatore nel rapporto tra Putin e il suo successore, finora in piena sintonia.

     

    All’Europa non resta che mediare; visto che è costretta a farlo ogni giorno al suo interno, forse riesce a farlo bene anche per gli altri. La politica estera Usa è in letargo elettorale, ma è difficile immaginare qualcosa di sostanzialmente diverso da quanto è stato fatto fino a oggi anche con una futura amministrazione di segno diverso. Con buona pace del presidente Berlusconi, la Russia può guardare ai suoi interessi in oriente; quelli in occidente in buona parte li ha già fatti.

     

    Inoltre vorrei invitare i lettori a leggere la discussione al riguardo del conflitto Russo-Georgiano da Forum dello stesso sito, che è molto imparziale e informativo, ecco i link:

    - Conflitto Russo-Georgiano (parte 1);

    - Conflitto Russo-Georgiano (parte 2);

     

    Cordiali saluti,

    Bugger.

  20. ASPETTA HO UNA VISIONE : andrà a finire che è tutta colpa di Magomed Evloev che voleva rubare un AK47 per?!?! non si sà il perchè ma è cosi e basta!!!! :ph34r:

    IO PREVEDO IL FUTURO....... B-) o forse si sà già come fanno le indagini alla magistratura russa SPECIALMENTE IN CASI DEL GENERE :ph34r:

    La versione ufficiale è che faceva la resistenza a forze di ordine, quali avevano il ordine di portarlo in aula come testimone in un altro processo. Vediamo cosa esce fuori, ti aggiorno tra qualche giorno.

    Debugger.

  21. Che c'è scritto in quel link?

    Non si capisce un acca...

    Su questo link contiene la cronaca criminale in Inguscetia, nella prima pagina ci sono:

    1/09/2008: giornalista Magomed Evloev, ucciso da polizia;

    31/09/2008: Bomba scopiata vicino casa di un ministro Salamhan Evloev (non so se un parente, ma non credo);

    29/08/2008: Ferito gravemente da arma di fuoco imam Iahia Mahoev, vicino la sua casa;

    27/08/2008: Uccisa famiglia;

    24/08/2008: Casa di senatore Issa Cosoev è stata colpita da lancia granata, nessuno ferito;

    3/08/2008: Ucciso un poliziotto in servizio a autostrada federale Kavkaz .

    2/08/2008: Attentato ad un poliziotto, ferito un medico;

    2/08/2008: Ferito gravemente imam Ali Burguev e suo figlio;

    ... e alti 5 attentati, più/meno riusciti dal periodo di 15/07/2008 fino ad oggi.

     

    E poi, dove hai letto che la Magistratura sta svolgendo indagini?

    Stai tranquillo, la magistratura russa sempre fa indagini, specialmente in casi del genere.

     

    Saluti,

    Debugger.

  22. Ciao tutti,

    di quello che so io, Magomed Evloev era ucciso da un poliziotto dopo che è stato aggredito (voleva strappare un AK47) da questo tizio. Ci sono i testimoni oculari, la magistratura fa gli indagini. Dopo un può di giorni/settimane vi faccio un aggiornamento. Comunque la versione di uccisione volontaria di un giornalista oppositore non regge. Inguscetia è, in un certo senso, peggio di Cecenia, ci sono migliaia casi di genere, in maggioranza pero sono i omicidi di poliziotti, imam, governanti e gente comune da parte di terroristi. Per avere una idea, ecco una lista in Russo:

    Досье // Ингушетия / Криминал .

    Saluti,

    Debugger.

  23. Buongiorno tutti,

    la situazione in Ucraina si sta peggiorando. Ecco cosa arriva da Il Sole 24 ore, alcune quote:

     

    IlSole24ore: Ucraina in fibrillazione dopo la crisi caucasica

    ...

    L'Ucraina e la crisi caucasica

    Infatti, Jushchenko è volato a Tbilisi l'11 agosto mentre era ancora in corso il conflitto per portare al collega georgiano il sostegno di Kiev, assieme ai massimi dirigenti baltici e polacchi. Tre giorni dopo ha varato un "ukaz" che limita i movimenti della Flotta Russa del Mar Nero basata nel porto di Sebastopoli, in territorio ucraino, secondo un accordo ventennale tra Russia e Ucraina firmato nel 1997 dagli allora presidenti Eltsin e Kuchma. Quella flotta consta di 25 mila uomini, 338 navi da guerra, 22 jet. La base è affittata a Mosca per 98 milioni di dollari all'anno, che Jushchenko vorrebbe moltiplicare.

    Il decreto, emesso dal presidente ucraino per "ragioni di sicurezza nazionale", una volta entrato in vigore, impone al comando della Flotta russa di comunicare dettagliatamente a ben quattro enti ucraini, tra cui il ministero della Difesa, con un anticipo di 72 ore, i movimenti che le unità militari intendono compiere varcando i confini marittimi ucraini e il loro scopo. Kiev potrà decidere se consentirli o vietarli.

    Il decreto è stato sottoscritto soltanto due settimane dopo dalla più prudente Timoshenko, dopo pesanti accuse ("tradimento dello Stato") e forti pressioni nei suoi confronti da parte degli ambienti presidenziali.

    Il presidente Medvedev ha negato qualsiasi validità all'ukaz, affermando tra l'altro che la Flotta russa sul Mar Nero obbedisce solo al suo comandante in capo, cioè al capo di Stato russo.

    ...

    Armi e condanna del riconoscimento russo

    Inoltre, Kiev ha baldanzosamente confermato la fornitura a Tbilisi di ingenti quantitativi di armi (e specialisti militari) e ha dichiarato che è intenzionata a farlo anche in futuro, partecipando direttamente alla ricostruzione delle FFAA georgiane.

    Infine, Jushchenko si è allineato alla condanna occidentale del riconoscimento russo delle repubbliche separatiste di Abkhazia e Ossetia del sud e ha riproposto con forza l'associazione di Kiev e di Tbilisi al MAP (Membership Plan Action) per l'ammissione nella NATO.

    ...

    A rischio l'integrità ucraina ?

    E qui si tocca un punto cruciale, che riguarda l' "integrità territoriale" dell'Ucraina, Stato unitario con uno status di autonomia concesso alla penisola di Crimea, dove si trova Sebastopoli. Che è l'unica base di cui dispone Mosca, assieme a quella più a est di Novorossijsk, in un Mar Nero che con l'eventuale entrata dell'Ucraina e della Georgia nella NATO diverrebbe un mare quasi interamente controllato da questa alleanza politico-militare (Turchia, Romania, Bulgaria).

    Nel Mar Nero nei giorni scorsi hanno fatto rotta verso la Georgia – per portarvi – si è detto - "aiuti umanitari" - navi da guerra della NATO, di cui alcune dotate di missili che possono colpire fino a 2500 chilometri di distanza ed essere dotati di testate nucleari.

    La Crimea ha circa due milioni di abitanti, di cui il 65-70% russi e russofoni e 100 mila già provvisti di passaporto russo. Durante il loro rientro a Sebastopoli, alcune navi russe impegnate davanti alle coste georgiane sono state accolte entusiasticamente da migliaia di persone. La Crimea ha uno status determinato da complesse vicissitudini: nel 1954 passò dalla Repubblica sovietica russa (RSSFR) all'Ucraina, per volontà dell'allora leader del PCUS Khrusciov, nonostante la prevalenza in essa di russi e russofoni. Quanto a Sebastopoli, un decreto sovietico del 1948 - non abrogato dalla cessione del 1954 – l'aveva posta sotto diretta giurisdizione della RSSFR.

    Il "Trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione" del 1997 garantisce l'integrità territoriale e i confini di Russia e Ucraina. Una volta che quel Trattato non sia rinnovato da una delle due parti, quella garanzia può cadere. Crimea e Sebastopoli, magari con referendum, potrebbero rivendicare il loro distacco da Kiev. E generare un processo dalle conseguenze imprevedibili, dal momento che in ben nove regioni ucraine prevale la popolazione russa e russofona. Mosca potrebbe appoggiare rivendicazioni separatiste, in caso di entrata di Kiev nella NATO, del resto mai sopite dopo il crollo dell'URSS.

    Mentre la riapertura della Rada si preannuncia all'insegna di un duro scontro politico (e di molteplici divisioni), il sorgere di una questione nazionale ucraina, potrebbe generare ulteriori tensioni. Già lo rilevano articoli apparsi in questi giorni su giornali autorevoli, come ad esempio le "Izvestija".

    In questo caso, il teatro del Mar Nero si potrebbe rivelare un nuovo punto caldo dell'area ex-URSS. Ben più pericoloso e critico, per i Paesi e le alleanze che coinvolge, di quanto già si sia rivelato il Caucaso.

     

    Saluti,

    Debugger.

  24. Buonasera tutti,

    ecco uscito un maestrale articolo di Ezio Bonsignore, pubblicato si sito Pagine Di Difesa. Metto qui sotto alcuni pezzi.

     

    Pagine di Difesa: Il conflitto Russia-Georgia: fatti, origini e conseguenze

    ...

    Quanti oggi - a cominciare dal Comandante in Capo - si stracciano le vesti, lamentando 'la sacra integrità territoriale degli stati sovrani', dovrebbero invece ricordare che siamo stati proprio noi, nel perseguimento di interessi più o meno confessabili, ad aprire questo pericoloso Vaso di Pandora, soffiando sulle fiamme del separatismo etnico-religioso e inventandoci anche il ‘diritto’ a un intervento militare esterno per appoggiarlo. Ai primi di quest’anno la Russia ci aveva messi in guardia circa le pesanti conseguenze di un riconoscimento ufficiale del Kosovo. Ma l’Occidente, gonfio della maramaldesca arroganza che nell’era Bush è venuta a sostituire la diplomazia e la politica estera, ha ritenuto di poter ignorare questi avvertimenti e di agire a suo piacere. E adesso, che dobbiamo ingoiare una buona cucchiaiata della nostra stessa medicina, la troviamo amara.

     

    In realtà, dei desideri e delle speranze delle genti del Kosovo, dell’Ossetia del Sud e dell’Abkazia non gliene frega niente a nessuno, al di là del fornire un utile pretesto. Gli eventi cui stiamo assistendo non sono uno scambio di dispetti e di ripicche - tu mi pesti un piede in Kosovo? E allora, io ti mollo un calcio in Ossetia – ma costituiscono invece un importante episodio nel conflitto geopolitico globale – la Grande Scacchiera di Zbigniew Brezwinski - per il controllo dell’Asia Centrale e delle sue risorse energetiche.

    ...

    E’ la spiacevole percezione di una Russia ritornata capace di fare il muso duro quando serve, e non certo la preoccupazione per l’integrità territoriale della ‘povera piccola Georgia democratica’, che ha scatenato le rabbiose, isteriche reazioni di Washington e - spiace doverlo constatare - anche di non poche capitali europee. Non è ad esempio un caso che una delle voci più feroci, tra quante si sono levate a pretendere che la Russia venga ‘punita’ per la sua inaudita pretesa di insegnare le buone maniere a una marionetta dell’America, sia stata proprio quella di Zbigniew Brezwinski, che pure in questi ultimi anni aveva spesso criticato molto duramente l’irresponsabile avventurismo militarista dell’amministrazione Bush. Questa volta sono in ballo degli interessi davvero grossi.

    ...

    L’ipotesi di gran lunga più logica e ragionevole è che gli Stati Uniti abbiano deliberatamente spinto Sakashivili a invadere militarmente l’Ossetia del Sud (perchè di questo si è trattato, sarà bene ricordarlo mentre imperversa la retorica ipocrita dell’aggressione russa). Perchè? Forse nella beata illusione di poter mettere a posto le cose, senza troppi rischi di manovra di accerchiamento e progressivo smembramento della ex-Unione Sovietica. Forse per provocare una crisi che dovrebbe portare la Nato a rovesciare la sua prudente e sin troppo giustificata decisione di Bucarest, spalancando subito le porte dell’Alleanza per Georgia e Ucraina. O forse spostandosi su un piano più sinistro, per attirare la Russia nella trappola di una mossa avventata e arrivare a quella resa dei conti finale che costituisce il sogno dei neocon.

    ...

    A meno che l’idea non sia appunto questa: posto che si vuole arrivare a un conflitto con la Russia, trovare lo squilibrato che la scateni ‘obbligandoci’ a intervenire. Ma se si dovesse davvero arrivare a questo, ricordiamoci almeno di quando, come e soprattuttto ad opera di chi è cominciato il pasticcio.

     

    Saluti,

    Debugger.

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