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Tuccio14

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Risposte pubblicato da Tuccio14

  1. Parte da quota 496 la risposta Boeing all'A320 Neo

     

    Sarà tra MAX e NEO il nuovo capitolo della battaglia tra Boeing e Airbus, o almeno la nuova versione della gara tra 737 e A320. A otto mesi dal lancio dell’Airbus rimotorizzato, il concorrente statunitense segue la stessa strada annunciando di aver ricevuto da cinque compagnie aeree 496 «impegni» ("commitments") per una famiglia di 737 dotati di motori CFM International LEAP-1B. Le consegne sono previste a partire dal 2017, ma i nomi dei clienti non sono stati rivelati.

    Gli attuali 737-700, 800 e 900 si trasformeranno in MAX 7, 8 e 9 per dare agli utilizzatori - secondo quanto promette Boeing - costi operativi diretti inferiori del 7% rispetto «ai concorrenti futuri» (e dunque al NEO) e consumi di carburante inferiori del 4% rispetto al NEO e addirittura del 16% rispetto agli odierni A320. Gran parte di questi risparmi, ha detto in teleconferenza Randy Tinseth di Boeing, verranno dal propulsore «ottimizzato per il 737».

    Il costruttore ha svelato pochi dettagli concreti del nuovo programma, limitandosi a smentire l’ipotesi di modifiche al cockpit ed a confermare l’obbiettivo di massima comunanza con gli attuali Next Generation e l’uso dello Sky Interior introdotto di recente. La fusoliera continuerà a essere prodotta da Spirit Aerospace, l’ex Boeing di Wichita che lavora alla famiglia 737 sin dalla sua nascita alla metà degli anni Sessanta. L’assemblaggio finale potrebbe restare a Seattle o «in un nuovo stabilimento in una diversa località». È possibile che parte del recente ordine di American Airlines venga "dirottato" sui MAX.

    Responsabile della nuova famiglia sarà Bob Feldman, che pur provenendo dal ramo militare dell’azienda ha lavorato a diversi derivati del 737, comprese le versioni AEW&C e il pattugliatore P-8A Poseidon. Suo vice sarà Michael Teal, da ultimo vice presidente e capo dell’ingegneria per il 747-8 di recente certificazione.

     

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    Certo è che le intenzioni di acquisto non possono reggere il confronto con gli ordini fermi di Airbus al salone di Le Bourget.

  2. A dire il vero di ammazza C-130 se ne stanno pensando un po' in tutte le nazioni del globo, in primis dalle parti di Brasilia dove Embraer sta studiando il C-390 che sembra fatto apposta...

     

    Il discorso è come sempre economico. Far succedere un aereo a sè stesso ha senso se non si abbiano troppi dindini da spendere in nuovi progetti, che comportino sempre più rischi tecnologici ed operativi. Basti vedere cosa sta succedento con Cinhook e Stallion: vuoi che non si sia pensato di sostituirli con vari convertiplani e STOVL di ogni genere? Quando si sono sostituiti i CH-46 non si è badato a spese, ed il risulato anche se sudato è stato eccellente, ma i Marines dovranno accontentarsi di non perdere capacità piuttosto che acquisirne di nuove.

     

    Il mitico Hercules meriterebbe un degno erede, ma ora come ora non esistono le risprse per un progetto del genere, per lo meno negli USA.

  3. Radar Selex Galileo per l'Embraer KC-390

     

    Il futuro trasporto tattico e rifornitore Embraer KC-390 opererà con il radar T-20 Gabbiano della Selex Galileo. Lo ha annunciato a Sao José dos Campos Eduardo Bonini Santos Pinto di Embraer Defense and Security in una nota congiunta con Fabrizio Giulianini della società elettronica di Finmeccanica. Il radar, definito allo stato dell’arte per le missioni del cargo brasiliano, si aggiunge alle recenti scelte dei fornitori della propulsione e dell’avionica. L’aereo, il cui primo volo è previsto nel 2014, è già stato ordinato in 28 esemplari dalla forza aerea di Brasilia.

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    Caso Battisti archiviato mi pare di capire.

  4. Bel post.

     

    E' noto che il Rafale sia molto meno a misura di pilota rispetto all'EF-2000, che a dire il vero è anche molto più a misura di specialisti. D'altronde nell'EFA si sono messe insieme esperienze e tecnologie di quattro nazioni, mentre il Rafale è su misura per l'AdA. L'unica cosa che svavorisce la situational awarness nell'EF-2000 è la posizione dei canard, ma si sta risolvendo il problema impiegando tecnologie simili a quelle dell'F-35, ossia la proiezione sul casco visore di immagini provenienti da camere ottiche poste sotto il muso.

     

    In generale io mi sono sempre stupito di come i francesi non abbiano saputo sfruttare il vantaggio con cui sono arrivati sul mercato, la fidelizzazione verso i diffusissimi prodotti Dassault e la penetrazione in certi mercati che ha la Francia. Secondo me avrebbero dovuto chiamarlo "Mirage Next Generation" o qualcosa del genere, la divisione marketing del costruttore francese ne avrebbe beneficiato.

  5. A conferma .... ossia: quelli che remano contro .... (a proposito dell'imminente dispiegamento in Afghanistan dei C-27J dell'USAF) ....

    Allora quelli dell'AMI si sono bevuti il cervello a preferire una doppia linea in Afghanistan? Roba da matti...

     

    Ritardi in vista per il programma T-X. L'USAF, infatti, a causa della crisi che si è abbattuta anche sugli USA, ha posticipato il bando di concorso, pensando di poter allungare la vita dei 450 e rotti Talon fino al 2025, riducendo così le probabilità del M-346 di venire scelto come addestratore dal USAF, visto che il ritardo potrebbe portare, anzi, probabilmente porterà, nuovi concorrenti in gara per aggiudicarsi il concorso...

    Botte piena e moglie ubriaca: isparmiamo soldi e permettiamo a Boeing di sviluppare un trainer che in quel momento sarà il top della tecnologia. Che poi sarà un progetto immaturo, costerà di più e nel frattempo i piloti avranno volato con dei rottami fa nulla, non credo che ai vertici di Boeing e soci importi più di tanto.

     

    D'altronde non si può dirgli solo male, 450 aerei sono tanti, troppi per farli costruire a qualcun altro, la strategia vincente per Alenia dovrebbe essere quella di fabbricarli negli USA.

  6. La sta già facendo... Purtroppo, se i dindini non ci sono per scuola, pensioni e interessi sul debito, non vedo come possano spuntare per le forze armate. Triste ma vero.

     

    Purtroppo, riesumando questo topic, non ho potuto fare a meno di leggere i post precedenti. A chi come me si trovi in questa situazione vorrei ricordare la seconda parte, sempre faziosamente evitata dai detrattori delle missioni all'estero, del tanto vituperato articolo 11 della nostra Costituzione.

     

    L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

    Persa la guerra, e delineatisi i primi tratti della nuova situazione geopolitica, figurati se i padri costituenti avrebbero trascurato così superficialmente la possibilità di far parte di un organizzazione internazionale. D'altronde dovrebbe bastare il commento di Napolitano, garante della Costituzione, in merito alla costituzionalità dell'intervento in Libia:

     

    "il capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite contempla specificamente l'uso della forza per mantenere la pace e la sicurezza internazionale. In Libia siamo impegnati a proteggere la popolazione civile e a far rispettare la Carta delle Nazioni Unite, agendo nella piena legittimità internazionale conferita dalla Risoluzione 1973. Stiamo applicando lo statuto dell'Onu, stiamo agendo sotto l'egida dell'Onu".

     

    E quindi:

     

    Sul tema dell'intervento militare, ricollegandosi anche alle incertezze nelle trattative diplomatiche che hanno caratterizzato le fasi precedenti e successive alla missione internazionale, Napolitano tiene a inquadrare la politica estera italiana come rispondente ai valori della nostra Costituzione. Per questo cita per intero l'articolo 11 della nostra Carta: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Quindi il presidente commenta: "Questi ideali, fissati nei principi fondamentali della Repubblica, hanno ispirato l'azione internazionale del mio Paese nel corso di 60 anni di vita delle Nazioni Unite, e in particolare il nostro fattivo contributo alla costruzione delle istituzioni europee sovranazionali".

     

    @moderatori: spero di non aver riacceso un flame, ma credo sia utile per molti leggere questo post.

  7. Non mastico il francese, ma se il succo del discorso è l'acquisto di Mirage 2000 non c'è bisogno di traduzione.

     

    Dando indietro il Mirage 2000 (che comunque è un signor caccia) e prendendosi dei Rafale avrebbero un'aeronautica ancora più temibile, per lo meno in quanto a mezzi. Una prima linea del genere non è da tutti... Certo è che per ricorrere alla permuta Dassault dev'essere messa proprio male, anche se già intravedo un possibile acquirente dei Mirage usati...

     

    Gli inglesi in tutto questo lasciano fare? Si staranno spartendo il mecato?

  8. Anche BluPanorama aveva espresso l'intenzione, ma le compagnie italiane sono abbastanza inaffidabili in quanto a piani di sviluppo, di sicuro non c'è paragone con quelle citate.

     

    Comunque mamma mia la foto... :blink:

  9. A me sembra pittosto una reimterpretazione dell'Hind in salsa occidentale...

     

    Comunque a me pare che Boeing abbia la strada spianata: se la leggerezza, i costi e le dimensioni non sono requisiti stringenti della specifica l'Apache è sicuramente il migliore della categoria. Senza considerare che potrebbero comprarlo inieme all'AH-6, che sostituirebbe l'MD500, e che Boeing produce già componenti dell'Apache in Corea.

     

    Dalla loro quelli di TAI potrebbero esercitare pressioni politiche date le buone relazioni industriali e militari che ultimamente legano Turchia e Corea del Sud. AgustaWestland ci guadagnerebbe non poco essendo la fornitrice di componenti per l'assemblaggio, ma sinceramente la vedo grigia.

  10. A dire il vero possono esserci mille motivi per cui un errore di progettazione possa essere venuto fuori solo a operatività iniziata. Potrebbe darsi che sia un danno o un malfunzionamento dovuto a particolarissime condizioni mai previste, o magari errori costruttivi. Chi lo sa... Aspetteremo la fine delle indagini!

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