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Mirgal

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Risposte pubblicato da Mirgal

  1. Purtroppo, poi, ho visto vendere materiale a standard militare che era -ASSOLUTAMENTE- identico al corrispettivo civile (nella fattispecie si trattava di apparati di comunicazione) ad un prezzo che era 10 volte superiore :huh:

     

    Anche questo fa lievitare i costi...

     

    Oppure apparati che dovevano essere stagni e che al collaudo prevendita si riempivano d'acqua, e che venivano sistemati con una asciugatura fatta con un phon, richiusi, inscatolati e consegnati con un bel certificato di tenuta all'acqua.

     

    Mi sarebbe piaciuto sapere che stecca si prendeva l'addetto della MM che doveva contrallere il materiale ed accettarlo.

     

    :thumbdown:

  2. E' un Beriev Bartini WA14.

    Per intenderci, non è un ekranoplano, o meglio, non è solo un ekranoplano.

    E' un velivolo che può funzionare come ekranoplano, sruttando l'effetto suolo, ma ha una tangenza max di circa 10.000 metri, ed inoltre ha la possibilità di atterrare e decollare in verticale.

     

    WA14

     

     

    Beriev è il costruttore, Bartini il progettista. (italiano di Fiume, tra l'altro) :D

     

    Altre informazioni sul progettista si possono trovare qui:

     

    Bartini

     

    Questo è un suo progetto (mai realizzato) del 1942:

     

    R-57

  3. 30 anni saranno pure tanti, ma la somiglianza è piuttosto impressionante :P (sicuramente di più di quella che passa tral'XB-70 e l'E8 :P ), tanto è vero che tutti quelli che sono intervenuti nella discussione hanno pensato ad una copia russa dell'EFA

     

    I casi sono due: o i progettisti MiG avevano trovato una soluzione aerodinamica (le triple superfici di controllo) che era straordinariamente futuristica per l'epoca (ed infatti è stata abbandonata), oppure i progettisti dell'Efa sono stati, come dire, troppo tradizionalisti? ;)

     

    A parte gli scherzi, se non ricordo male, al momento della presentazione dei mockup dell'EFA si scrissero fiumi di inchiostro circa l'innovativa aerodinamica, che invece, a bene vedere (e cercare) era stata già sperimentata decenni prima.

  4. Noto che alcuni frequantatori non hanno letto bene l'anno di produzione di questo prototipo (perchè tale è restato): 1962, ovverossia piu di 35 anni prima che il primo Eurofighter abbia fatto un solo metro in aria!

     

    Si può assolutamente dire che i progettisti dell'EFA si siano "ispirati" a questo prototipo, almeno per quanto riguarda l'impostazione aerodinamica generale.

     

    E' stato usato come testbed per sviluppare alcune soluzioni adottate dal MiG23

  5. Ma guarda che l'art. 18 non c'entra niente.

    E, se permetti, il legislatore deve essere ben stupido se, come dici "non c'era l'idea di creare nè i co.co.co ne i contratti a progetto". Cos'è successo, si è confuso al momento di scrivere la legge?

    L'intenzione era quella di abolire l'art. 18 -E- creare i contratti atipici.

     

    Comunque, le cause fatte in base all'art. 18 sono poche decine all'anno, non fanno assolutamente testo.

     

    Per chi non lo sapesse l'art. 18 dello statuto dei lavoratori riguarda l'obbligo di reintegro sul posto di lavoro se licenziati senza giusta causa (solo per le aziende con almeno 15 dipendenti).

     

    Spiegami perchè i contratti co.co.pro, le prestazioni occasionali (fasulle), e tutte le forme atipiche sono cosi usate dalle aziende con meno di 15 dipendenti, oppure dalle cooperative (già, perchè ai soci lavoratori delle cooperative non si applica l'art. 18).

     

    La risposta è semplice: perchè il costo di un lavoratore assunto con questi contratti è molto più basso di uno assunto con contratto a tempo indeterminato o a termine.

    Se si ammala non lo paghi, se si fa male non lo paghi, se fa straordinario (e a volte lo obblighi a farlo con il miraggio dell'assunzione) non lo paghi. I contributi INPS sono molto minori, l'INAIL non la paghi, non ha diritto a ferie, tredicesima e TFR. Gli puoi far fare gli orari più assurdi, anche spezzati (guarda la penultima puntata di Report).

     

    La lamentela dell'impossbilità a licenziare è una palla, te lo dice uno che ha qualche dipendente. ;)

  6. La flessibilità è cosa ben diversa dal precariato.

     

    Ti faccio due esempi di casi che ho conosciuto direttamente:

    Un magazziniere assunto con contratto a termine per 18 volte di fila (3 mesi e poi lasciato a casa 1 mese)

    Un addetto vendite con contratto di co.co.pro. senza pagamento di straordinario, quando questa prestazione è richiesta per almeno 15 ore settimanali! Che progetto ci sia dietro al fare il commesso poi, me lo dovrebbe spiegare il consulente che ha ideato il contratto...

     

    Oppure parliamo di Athesia, se ti va: 3400 dipendenti di callcenter tutti assunti come co.co.pro.

     

    E perfavore, non paragoniamo l'Italia agli USA!

    Prova ad andare in banca per un mutuo con un contratto di co.co.pro e vedi se te lo concedono. Oppure un finanziamento per un qualsiasi aquisto rateale. Il mercato del lavoro è totalmente flessibile, ma quello creditizio/commerciale è ingessato a regole di 50 anni fa

     

    Un lavoro con contratto atipico va bene per chi è giovane e deve inserirsi nel mondo lavorativo (e vive con i genitori :P ), ma arrivati ad una certa età, c'è necessità di stabilità e di una certa sicurezza, perchè altrimenti non si avrà mai la possibilità di fare progetti per il futuro con la speranza di poterli realizzare.

  7. Esattamente, ai miei tempi se avevi insufficenze in più di due materie venivi bocciato.

     

    Tanto per dare un idea, nella mia classe in 1° superiore eravamo in 27, di quella stessa classe alla maturità siamo arrivati in 7.

     

    Gli altri hanno tutti perso almeno un anno.

  8. Per trovare le risposte, basta andare in una base militare, conoscere piloti e militari, parlarci, guardare come si comportano quando sono con i loro amici e le loro famiglie.

     

    Davvero pensi che queste persone siano sanguinari assassini che per ammazzare un talebano non esitano a uccidere donne e bambini e fare strage di civili?

     

    Se è per questo, Hitler era affettuosissimo con i suoi cani :P

     

    A parte le facili battute, il problema è proprio che non si riesce a distinguere un talebano da un contadino o un pastore, proprio perchè spesso sono entrambe le cose assieme.

     

    Però tenderei ad escludere che possano essere guerriglieri (e non terroristi) talebani le donne, e diciamo i ragazzi maschi sotto i 15 anni.

     

    Qualcuno sa quanti dei morti dell'incursione aerea rientrano in queste due categorie?

  9. Forte successo dei movimenti integralisti islamici??!?!????

     

    Ma se in Thailandia la popolazione è al 95% buddista, suvvia!

     

    La verità è che l'ex presidente è un multimilionario che basa la sua fortuna su una impresa multimediale (tv, giornali, etc) e che non si è fatto scrupolo nel passato di cambiare leggi per il proprio tornaconto personale. Per esempio ha venduto a stranieri una sua impresa che veniva considerata strategica e che secondo la legge thailandese sarebbe dovuta rimanere nazionale, semplicemente cambiando la legge i giorni precedenti la conclusione dell'affare.

     

    Per questo ed altri motivi era inviso alla maggior parte della popolazione con più alto grado di istruzione, mentre basava il suo consenso sulle zone rurali, la cui popolazione forma la propria opinione politica essenzialemente dalla televisione (che lui controllava).

     

    Alle ultime elezioni ha preso qualcosa come il 100% dei voti visto che sono state boicottate dall'opposizione, ma se non ho capito male, la costituzione thailandese impone un quorum minimo per la validità delle elezioni, che non è stato raggiunto.

     

    Si è creato pertanto una situazione di empasse istituzionale, che l'esercito, sicuramente con l'approvazione del re, ha deciso di sciogliere :D

  10. Gianni, il post iniziale diceva piu o meno: "cacciato per le sue opinioni sull'11/9" senza scendere in particolari, con tanto di sghignazzo :rotfl:

     

    Sono seguiti commenti favorevoli alla cacciata, senza che si sapesse (io per esempio lo ignoravo) che utilizzasse strutture universitarie per fini diversi da quelli legittimi. In questo caso sono perfettamente d'accordo al licenziamento, come lo sarei di un qualsiasi impiegato che utilizzasse gli strumenti aziendali per scopi personali.

  11. Per il sentimento comune dei giapponesi, la WW2 non è stata una guerra di aggressione. Questo è un dato assodato. Di tutti i partiti dell'arco parlamentare gli unici che sostengono questa tesi sono i deputati del minuscolo partito comunista.

     

    Questo sentimento revisionista sta assumendo negli ultimi anni posizioni sempre più forti all'interno del governo, delle istituzioni scolastiche e universitarie.

     

    Per un giapponese medio la realtà storica assodata e incontrovertibile non è quella che il Giappone abbia invaso la Cina e poi attaccato gli USA, o meglio, è chiaro che questo sia avvenuto, ma come reazione ad una politica antigiapponese delle grandi potenze. Negano quindi che si sia trattato di una guerra di aggressione o imperialista.

     

    Fatta questa doverosa premessa, vorrei chiarire la mia posizione:

    secondo me è sbagliato licenziare una persona per le proprie opinioni. Per qualsiasi opinione. Non sto parlando di legittimità del licenziamento, che per le leggi esistenti in Giappone o negli USA può essere perfettamente lecito.

     

    La posizione di Capaneo è chiara: l'istituto scolastico ha il diritto di licenziare un insegnante che non si uniformi alle idee che quell'istituto intende diffondere. Posizione perfettamente lecita, anche se agli antipodi rispetto alla mia :okok:

     

    Ma la tua, Legolas, non riesco proprio a capirla.

  12. Il punto è il seguente:

     

    un insegnante esprime le proprie opinioni. Opinioni che, per inciso, non sono assolutamente illegali. (Tanto per dire, in Italia è vietato incitare all'odio razziale, quindi in quel caso si ricadrebbe in un'altra fattispecie)

     

    Queste opinioni non sono gradite alla direzione scolastica, che per questo motivo licenzia l'insegnante.

     

    Non stiamo discutendo se l'opinione espressa sia più o meno condivisibile, se sia scomoda o illogica o altro.

     

    Vorrei sapere per quale motivo nel caso del prof. Jones hai sostenuto che l'università ha fatto bene, mentre nel caso dell'insegnante giapponese no.

    Non vale rispondere che quello che sostiene il dott. Jones è sbagliato e quello che sostiene la giapponese è giusto, perchè quella è una tua opinione, io potrei essere di tutt'altro avviso. Qui si sta parlando del principio generale e basta.

  13. La scuola è un ente, con degli scopi (educazione) per realizzare i quali si avvale di mezzi (strutture e insegnanti) pagati con le entrate (rette e contributi).

     

    E' normale che la scuola decida quale sia il prodotto che intende fornire e con quali mezzi realizzarlo, ed è normale che se uno di questi mezzi finisce per danneggiare la scuola, il mezzo va sostituito.

     

    Questo è ancor più vero nel sistema scolastico giapponese, che è largamente privato, per cui la scuola si aspetta un guadagno finale.

     

    Se un professore assume una linea imbarazzante per la scuola, una linea non condivisa dalla stragrande maggioranza degli utenti (che pagano) è normale che venga sospeso o licenziato.

     

    In questo caso il suo atteggiamento danneggiava il prestigio della scuola e quindi, dal loro punto di vista, è un bene che l'abbiano cacciato.

     

    :D

  14. TOKYO - Un'insegnante di una scuola pubblica di Tokyo e' stata licenziata

    per avere criticato un editore e un rappresentante politico fautori di un

    testo revisionista sul militarismo nipponico. Lo rende noto l'agenzia

    'Kyodo'. L'insegnante aveva definito ''vergognoso'' il rifiuto

    dell'editore e del rappresentante politico di riconoscere l'aggressione

    nipponica compiuta durante la seconda guerra mondiale. La donna prima ha

    subito due decurtazioni di stipendio ed e' stata sottoposta a un 'corso di

    rieducazione' per insegnanti: poi, dinanzi al suo rifiuto di cambiare

    idea, e' stata licenziata lo scorso marzo. (Agr)

     

    Immagino sarete d'accordo anche in questo caso.

  15. Scusa Capaneo, ma non mi sembra che tu abbia scelto un esempio calzante.

     

    Il sig. in questione è un professore in fisica che ha pubblicato lavori su fusione nucleare e fonti energetiche alternative. Il suo lavoro all'università esula completamente dalle sue opinioni sul crollo delle torri gemelle.

     

    Il tuo esempio sarebbe più azzeccato se avessi detto che il tuo professore di medicina sostenesse che la teoria evoluzionista sia sbagliata, mentre quella creazionista sia quella corretta, e per questo fosse licenziato.

     

    Tra parenetesi, le opinioni degli operai non è detto siano affatto indifferenti ai datori di lavoro. I nomi Randolfo Pacciardi e Vittorio Valletta ti dicono nulla?

     

    Ciao

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