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samurai

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Risposte pubblicato da samurai

  1. in realtà negli anni 50 l'US Navy fece parecchi progetti per porre rimedio alla relativa vulnerabilità delle portaerei di superficie. Il progetto sea-dart era una variante dell'F-102 dotata di pattini per decollare dall'acqua: si pensava a squadriglie di idrocaccia appoggiate da idrovolanti e sommergibili. Vennero percio progettati anche sommergibili "portaerei" derivati dai coevi lanciamissili.. 2 seadart potevano essere sistemati in posizione speculare in una sorta di contenitore-lanciatore stagno simile all'hangar del missile Regulus... il progetto era fattibili, il seadart volò, ma 2 prototipi vennero persi in incidente.. il caccia non poteva decollare o atterrare in condizioni di mare mosso, le portaerei tradizionali, una volta sviluppati i sam, erano molto meno mvulnerabili ai missili sovietici, così il progetto venne abbandonato

  2. Se sei un militare e ricevi un ordine legittimo devi eseguirlo. Anche se spesso ciò significa uccidere innocenti... vedi i bombardamenti della II GM.. sono morte centinaia di migliaia di persone innocenti, m senza la sistematica distruzione del terzo reich oggi vivremmo sotto il nazismo.

    Naturalmente si cercherà di limitare i danni collaterali, ma nessuno potrà mai eliminare del tutto le vittime di guerra.. è per questo che combattere è sempre, purtroppo, un affare molto sporco.

  3. Comunque, Miss Italia 2003, la veramente splendida messinese (di Barcellona Pozzo di Gotto) Francesca Chillemi, è veramente una Dea della Bellezza! :adorazione:

     

    photo22.jpg

     

    concordo, la migliore degli ultimi anni... per una ragazza così potrei davvero perdere la testa.. :rolleyes:

  4. Ahi, Ahi...non conosci la Svizzera. Ogni tanto devo rendermi conto che vivo e sono cittadino di un Paese molto speciale.

    Dunque.

    In CH esiste il cosiddetto sistema di "milizia" che significa "non professionista", "non pagato", "non permanente". Per esempio il sistema politico (quasi tutti gli esecutivi e tutti i parlamenti), i vigili del fuoco, la protezione civile, gli enti di soccorso (ambulanze) e, soprattutto l' Esercito ("Forze terrestri" + "Forze aeree") sono basate sul sistema citato che fa parte del "vivere svizzero", della cosiddetta "svizzeritudine". Occorre aggiungere che gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono i piu' elevati del mondo (mediamente quasi 4 volte quelli italiani !!!) e quindi si tende a risparmiare sul personale.

    Per altri motivi il sistema svizzero è ampiamente usato dal "Sa'al" israeliano, forze armate che sono sicuramente piu' potenti e meglio armate di quelle di quasi tutti i paesi NATO (e con, sembra, 155 testate atomiche).

    Quindi la "riserva" come dici, per noi svizzeri è "la regola". Al contrario i circa 150 (mi pare) piloti professionisti costituiscono l' eccezione e pilotano soprattutto gli "Hornet" di tre squadriglie. Nel passato le squadriglie da ricognizione (su Dassault "MIRAGE III RS" da oltre 2 Mach...!) erano composte soprattutto da piloti di milizia.

    Da alcuni anni vengono formati solo 10/12 piloti professionisti all' anno. Per il futuro non si sa. E' vero che ci si rende conto che professionalità spinta puo' voler dire anche professionismo...per varie attività. Ma il mio (e ogni) Paese è costruito in un certo modo ed è difficile modificarlo. Per quanto attiene le forze armate poi c' è la tradizione del cittadino-soldato cioè cittadino con attività professionale che è contemporaneamente militare. Mi sono spiegato ? Se è il caso posso "migliorare" le mie spiegazioni.

     

     

    Grazie per avermi spiegato con tanta precisione il sistema della Milizia... in effetti è un concetto di cittadino-soldato ben più avanzato della nostra riserva... simile ma non identico alla Guardia nazionale statunitense. Mi piacerebbe sapere che iter addestrativo seguono i piloti della Milizia: come vengono selezionati, quali sono i limiti d'età, quante ore volano.

     

    Cristallino. E più lo descrivi, più mi piace questo sistema svizzero!

     

    Insieme a quelli scandinavi lo ritengo veramente solido e giusto. Il problema è che fanno leva su civiltà e onestà difficili da reperire in altri paesi.

     

    come non essere d'accordo?

  5. ...Non è proprio cosi! Dunque: l' Aeritalia G 91Y con lo Skyhawk, l' A7 "Corsair" e il Dassault Mirage "Milan" erano candidati per la sostituzione di De Havilland "VENOM" e di Hawker "HUNTER". Non se ne fece niente: i primi due furono eliminati subito in quanto ritenuti già "superati". Restavano i secondi,...apparecchi molto diversi fra loro che pero' non convinsero militari e governo. Come soluzione urgente di ripiego vennero acquistate dalla RAF/ Royal Navy alcune decine di "HUNTER" ricondizionati. Alcuni anni dopo vennero acquistati 110 (centodieci) Northrop F-5 E/F "Tiger II" , nome ufficiale in Svizzera "TIGER" per alimentare le squadriglie da caccia. E' vero che fu un acquisto ritenuto..."mediocre di un modesto aereo" ma era troppo presto per apparecchi piu' performanti. Poi c' erano già in linea gli apprezzatissimi ed eccellenti Dassault "MIRAGE" III S/RS.

    I "TIGER" sono poi entrati, nonostante tutto, anche grazie alla "PATROUILLE SUISSE" nell' immaginario collettivo svizzero, un tassello del "Made in Switzerland". La PS con i suoi TIGER è divenuta nota (e in CH ce ne vantiamo...) specialmente in Germania dove ogni anno svolazza (con permessi speciali) sullo storico edificio dell' ex Reichstag. Vabbè...Ci si rende conto che, seppur eleganti, non hanno mai avuto grandi prestazioni e la loro vita operativa terminerà nella prima metà del prossimo decennio. Ricordo che una quarantina di "TIGER" sono già stati rivenduti agli USA per scopi addestrativi.

    Sostituzione ? Innanzitutto non si sostituiscono i "TIGER" ma semplicemente aerei che, solo per caso sono gli F-5 Tiger II! L' iter tecnico di valutazione è in corso, le decisioni tecnico-politiche seguiranno nel 2009 e la decisione finale del "popolo sovrano" seguirà nel 2010. Non è cosi scontato il previsto acquisto: il governo federale potrebbe anche ritirare la proposta di acquisto contenuta nel "Programma di armamento 2010" oppure il popolo potrebbe accettare in votazione popolare l' iniziativa popolare per una moratoria per l' acquisto di aerei da combattimento...e allora, per 10 anni, non se ne parlerebbe piu'!....C' est la Suisse!

     

    Un magnifico caccia leggero, per molti versi il precursore del concetto dell'F-16, e vero contraltare del mig-21 sovietico... in Svizzera è (o era, visto che viene ritirato :rolleyes: ) affidato ai piloti della riserva, mentre l'aeronautica regolare vola sull'f/a 18... ma ci pensate, essere un professionista civile e poi pilotare un caccia!!! Sarebbe stato il mio sogno!!! e infatti spesso ai comandi si trovavano ragazzi che nella vita civile facevano i manager, i medici gli avvocati o gli ingegneri!!

    E poi non è un avversario da prendere sottogamba, con il suo radar aggiornato allo standard grifo, la grande manegevolezza, i 2 connoni colt nel muso, da q20mm, e i missili sidewinder.. e nell'attacco al suolo può ancora portare un impressionante carico di bombe, razzi e i missili maverick.

    Da ragazzo ero affascinato dai "riservisti" della confederazione... peccato, tra un paio di anni, mi dicono (e chiedo conferma a all'amico swisssud) la riserva aeronautica verrà abolita e i soli a rompere il muro del suono sulle Alpi saranno i piloti regolari

  6. beh per una volta la vecchia MMI dà punti ai pefidi albionici, il nostro AV-8B plus, con lo stesso radar del potente F/A-18, è superiore tnto ai sea harrier FRS-2, già rditi da qulche tempo, che ai GR-7 e ai futuri GR-9 Raf. la RN avrebbe dovuto, a suo tempo, optare per l'harrier "americano", ora avrà un gap nella difesa aerea di circa 10 anni, fino alla piena operatività degli F-35 (non a caso un prodotto USA)

  7. Francesco Baracca venne abbattuto sul Montello nel 1918 da una pallottol sparat da terra, mentre scaricava le mitragliatrici sulle trincee austriache, pratica comune dei piloti da cacci italiani come forma di "solidarietà" per i soldati di fanteria amici.

     

    Manfred von Richtoffen è stato abbattuto "ufficialmente" da un pilota canadese anche se alcuni storici ritengono più probabile sia stato ucciso dal fuoco da terra (su questa versione è incentrato un episodio del fumetto Corto Maltese)

     

    Dick Bong e Don Gentile, sopravvissuti alla II guerra mondiale, morirono in incidenti di volo sul P-80, il primo jet operativo dell'USAAF

     

    McGuire rimase ucciso nel Pacifico sul suo P-38J vittima di uno stallo a bassa quota durante un duello

     

     

    Poi ci sono gli assi fortunati, Pappy Boynton venne abbattuto e fatto prigionier dai giapponesi nel 1943 m sopravvisse, Adolf Galland venne abbattuto più volte, ma riuscì sempre a cavarsela

  8. Innanzitutto che cosa ci faceva un proletario come lui sul mare capitalista della sardegna? Doveva andare ad Ostia oppure a Ladispoli e confondersi con i tranvieri e gli operai in vacanza. Invece, no, preferisce anche lui respirare quell'aria inquinata dalla presenza di Berlusconi e Briatore. Certo, si sosterrà che si è trattato di una disattenzione, mai di un abuso. Quello è stata la sua nascita, basta e avanza.

    Si era dimenticato che i suoi "amici" non sono più al potere, certamente loro avrebbero mandato al confino il CP che avesse osato "importunare" il divino censore.

  9. è verosimile che almeno i governi prodi e d'alema fossero informati delle "trattative", e se avessimo una magistratura non politicizzata, indipendente e efficiente un'inchiesta sarebbe partita da tempo, senza aspettare "rivelazioni" giornalistiche.

    Resta il fatto che questi signori, in nome dell'ideologia (ma cosa c'entri con il comunismo "idealista" propugnato dal prc il traffico di droga e i rapimenti forse i signori diliberto, cossutta e bertinotti dovrebbero spiegarcelo) abbiano offerto asilo, cure mediche e vacanze pagate dal contribuente italiano a criminali ricercati e a terroristi : è fatto di inaudita gravità. Il governo Colombiano avrebbe a buon diritto potuto ritenerla una vera dichiarazione di ostilità da parte dell'Italia.

    per fortuna il popolo italiano è migliore dei suoi magistrati e dei suoi politici e ha giustamente punito alle urne i fiancheggiatori del terrorismo, che sono spariti dal parlamento e non sono più in condizioni di fare danni.

    Restano da chiarire i contatti che certi ambienti di sinistra hanno mantenuto e mantengono con la dittatura cubano e con il terrorismo islamista

  10. Circolano da anni classifiche internazionali sulle diverse Università del Mondo, in cui fra le prime cento nessuna è italiana. Si tratta certo di classifiche a volte discutibili, di criteri spesso un po' meccanici, e legati soprattutto al mondo della ricerca scientifica e tecnologica, ma bisogna tenerne conto. In effetti il grande limite della cultura postgentiliana e di quella postcrociana, recepita a metà da tanta parte della sinistra ignorandone le dimensioni liberali, sta proprio nel non aver saputo coniugare una grande tradizione umanistica, antica e tuttora presente, con le più avanzate esigenze della nuova ricerca, basata su grandi laboratori, su sforzi coordinati, su investimenti rilevanti.

    Il problema, dunque, vien di lontano e investe numerosi aspetti della vita universitaria e degli istituti di ricerca. L'elenco dei fraintendimenti di ruolo, degli errori di valutazione e dei fallimenti sarebbe lungo: il Cnr, creatura fascista, non per caso assomiglia ad una copia in sedicesimo delle accademie delle scienze di tipo sovietico basate sostanzialmente sul principio della separazione di didattica e ricerca: dove la prima risulta posta su un gradino più basso ed è funzionale ad una concezione dell'Università di tipo "liceale". Ma in Italia, escludendo poche eccezioni, di rado il nostro Cnr è riuscito a dar buona prova attraverso i propri istituti di ricerca, mentre si è rivelato il solito inefficiente strumento di distribuzione a pioggia dei fondi per la ricerca condotta negli Atenei. Dal canto suo l'Università, forte di una gloriosa tradizione di abbinamento e affiancamento della didattica universitaria alla ricerca – tradizione che dovrebbe vaccinare i nostri Atenei dal rischio incombente della licealizzazione degli studi superiori –, fra egoismi e individualismi di Cattedra, di Istituto e di Dipartimento, mancanza di volontà di coordinamento, proliferazione abnorme di insegnamenti e di Atenei fino al più ridicolo e insignificante nanismo, non ha mai superato in modo pieno e cosciente la fase in cui buoni risultati potevano ancora essere ottenuti da piccoli gruppi con mezzi anche modesti, pure nel mondo delle materie scientifiche.

    La situazione è tale, per cui se anche si decidesse di triplicare i fondi per la ricerca da un anno all'altro, i risultati sarebbero modestissimi, la gestione dei mezzi dissennatamente individualistica e dispersiva, il vantaggio per il Paese modesto. Del resto si fa sentire pesantemente anche la scomparsa dall'Italia di numerose imprese di grande dimensione, in grado di finanziare direttamente almeno le ricerche di carattere più applicativo.

    Si fa presto, insomma, a dire ricerca: prima occorrerebbe ricalibrare le Università su dimensioni tali da giustificare concentrazione di mezzi, tecnologie, biblioteche, strutture e alloggi in scala adeguata. Bisognerebbe inoltre stabilire quali Istituti – fra quelli che godono di finanziamenti pubblici - hanno ragione d'essere e godono di una prospettiva ragionevole di successo e di crescita, e quali altri servono solo per distribuire magri stipendi o per ridurre la lontananza da casa nel soggiorno dello studente. E un criterio rapidamente adottabile e poco contestabile potrebbe proprio partire dalla abolizione del valore legale del titolo di studio

  11. ci credo poco... la storia degli intrecci politico economici tra Pci, Urss e dittature comuniste è ancora tutta da scrivere, troppi insabbiamenti, una magistratura di parte, gente opportunamente "suicidata" e archivi misteriosamente scomparsi (o sbianchettati, come insegna il compagno d'Alema). Probabilmente la verità non la sapremo mai.. resta il fatto, gravissimo, di un partito politico colluso con terroristi e delinquenti, quando va strillndo la sua pretesa superiorità morale... una vergogna, in un paese civile ci sarebbero gli estremi per un'indagine

  12. Contaci... il PCI è stato la quinta colonna del KGB in Occidente dal 1945 al 1991, e i suoi uomini sono ancora, a vario titolo, nei centri nevralgici della seconda repubblica, niente di strano che ilprc, o come si chiam ora, abbia aiutato i "fratelli" delle farc.. del resto d'alema si è fatto fotografare mentre "pomiciava" con la più orrida organizzazione terroristica di tutti i tempi, hamas, quella masnada di gentiluomini che recentemente ha acclamanto come un eroe uno psicopatico assassino di bambine.

    si sa, sono "compagni che sbagliano"

  13. Non sono per niente d'accordo.

    - Intanto non è assolutamente scontato che il lancio venga rilevato dal momento in cui i missili escano dall'acqua, anzi è l'esatto contrario.

    - Pochi sono i paesi in grado di dare la caccia ad un SSK (non nucleari, per piacere, che suona tanto da sito NO F-35).

    - Poi, e più importante, un SSK è molto più discreto e meno vulnerabile di una nave. Il sussurro all'orecchio di chi di dovere della semplice presenza di un som può fare miracoli senza arrivare al lancio. Si chiama deterrenza, anche se fatta con numeri ridicoli in confronto a quelli americani

    - infine la discretezza di un sottomarino ha senso fintanto che non colpisci il bersaglio (nave o som che sia). Se tiri giù una nave è evidente che dai la tua posizione

     

    - sarà ma è proprio quello che accade nella realtà, uno dei motivi per i quali la MMI si sta dotando di SH-3D Awacs

    - mi dispiace dirtelo, ma un sottomarino nucleare ha una velocità di punta molto più elevata di un diesel-elettrico (anche di quelli con propulsione e ciclo chiuso come gli U-212) e soprattutto può mantenerla quasi indefinitivamente

    - cinesi e russi hanno un bel pò di aerei elicotteri e unità antisom

    - un siluro non è intercettabile dai radar, se non si triangola la direzione il suo lancio non svela la posizione del som

    - non si vede perchè rischiare un 212 quando lo stesso lavoro può farlo una unità aerea o di superficie, piattaforme molto più veloci, difese e che non hanno bisogno di rimanere "discrete"

  14. la famosa leggenda dei tre sea gladiator (versiona imbarcata del biplano) che avrebbero, da soli, difeso Malta dalla Regia Aeronautica? altro bell'esempio di propaganda britannica.. e del resto le guerre si vincono spesso anche con la carta stampata...

  15. (L'Italia, dopo aver acquistato 200 Storm Shadow, possibile che non riesca ad avviare un programma per l'acquisizione di una cinquantina di armi da destinare a FREMM, Doria e U-212 ?

     

    dotare gli U-212 di un missile antinave ha, secondo me, poco senso, dato che rivelerebbe la posizione del sommergibile lanciatore, mentre la miglior arma dei nostri scirè e todaro è proprio la furtività... non sono mica SKK nucleari

  16. bellissima monografia, sulla quale naturalmente non si può che essere d'accordo.. faccio solo notare che, comunque, nel 1940 nello scacchiere mediterraneo La RAF schierava soprattutto il gladiator, biplano inferiore al cr-42, e qualche decina tra hurricane e blenheim.. il problema è che nel giro di un anno la RAF aveva in dotazione spitfireV, P-40 e beaufighter, noi sempre i cr-32 e qualche decina tra macchi c200 e fiat g-50

  17. Appunto...quindi siamo d'accordo sul fatto che i vertici AM sono orientati verso una macchina con maggior propensione per l'attacco al suolo,sacrificando se necessario parte dgeli EFA che sono innanzi tutto dei caccia?Se si allora non puoi supportare la tua precedente affermazione "il problema è che l'AMI è guidata da piloti da caccia, che considerano l'attacco al suolo e il close support alle forze di terra come una missione indegna di un ufficiale e gentiluomo..."(l'attuale CSMD e precedente CSMA viene dalla linea CBR);ripeto cerchiamo di non dare letture troppo semplicistiche delle scelte delle AM.L'attacco al suolo,dopo Desert Storm,è diventato la principale occupazione e una impostazione dottrinale di quel tipo metterebbe a serio rischio la consistenza e il ruolo stesso della Forza Armata.Torniamo quindi al discorso dell'eventuale acquisizione dell'AC27;una Gunship è un'assetto iper specializzato utilizzabile solamente in un contesto di superiorità aerea acquisita,pertanto:

    1)non ci serve attualmente

    2)se ci servisse non ci sono soldi e ci sono altre priorità

    3)se ci servisse, se avessimo i soldi e se avessimo completato i principali programmi(e ce ne sono tanti..)la scelta non dovrebbe avvenire per forza sullo Spartan,perchè "made in Italy"ma sarebbe preferibile orientarci verso una vera cannoniera cioè gli AC130.

    Anche questa ovviamente è un'opinione personale.

     

    Non mi pare che ciò che ho affermato sia in contraddizione, tant'è che il Typhoon viene visto dall'AMI solo come intercettore (e a ragione, visto che per 20 anni abbiamo avuto una difesa aerea assolutamente vestigiale) ma non ne considera lo sviluppo come close support (vedi RAF), forse per non pregiudicare l'acquisto dell'F-35, sempre messo in forse dalla cronica mancanza di fondi (già negli anni 70 l'AMI avrebbe voluto sostituire il 104 con il phantomII, andò a finire che sviluppammo il 104 S armato di sparrow, una specie di phantom dei poveri)

     

    A mio parere le scelte dei vertici AMI non privilegiano la linea da superiorità aerea rispetto a quella CBR, bensì la linea da combattimento rispetto a quella moltiplicatrice di forze. Basti pensare che nell'epoca dell'elettronica onnipotente e delle guerre che si vincono con le telecomunicazioni, non abbiamo una forza AEW, AGW, AWACS, e la componente SIGINT sarà formata da 2 (Due) (DUE!!!) ( :woot: :woot: :blink: :blink: :blink::angry::furioso: ) G550.

     

    Come mandare migliaia di fante al fronte senza dirgli quello che devono fare e come, dove, quando e perchè devono farlo.

     

    Quoto, basti pensare che non abbiamo Awacs nazionali ma solo europei, cisterne poche, aerei da guerra elettronica nessuno (tranne i tornado ECR, ma sono più da soppressione difese), pochi trasporti (addirittura non tutti omologati per lancio paracadutisti)

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