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Gian Vito

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Risposte pubblicato da Gian Vito

  1. Il Nike Zeus (DM-15S) è stato impiegato dal 1962 al 1966 nel ruolo antisatellite dall’atollo di Kwajalein, dopo numerosi test positivi. Era in grado di colpire satelliti a 280 km di quota (altre fonti parlano di 560 km) impiegando una testata di 1 Mt.

     

    Il successivo Thor LV-2D, operativo ufficialmente dal 1964 al 1970 sull’atollo Johnson, ma mantenuto in “stand by” fino al 1975, era molto più potente, potendo colpire satelliti a 700 km di quota. Durante uno dei test, con una testata termonucleare reale, l’effetto EMP ha provocato danni a molti satelliti civili. Il sistema aveva due missili pronti al lancio con un preavviso di 14-30 giorni, i componenti andavano trasportati per via aerea da Vandenberg. La testata W-49 aveva un raggio efficace di 8 km. Il successivo programma 922 per un derivato convenzionale del Thor a guida infrarossa non ha avuto seguito.

     

    Le particelle combuste di propellente dell’MKV, a differenza di quel che accade nell’aria, tendevano a mantenersi “calde” molto a lungo, questo avrebbe potuto distrarre il sensore infrarosso. Lo sviluppo di un combustibile adeguato ha richiesto molte prove.

  2. Gli equipaggi italiani, a parte le pistole, hanno avuto in qualche occasione i MAB 38. Data l'insufficiente produzione di questa richiestissima arma, è probabile che solo pochi carri ne fossero dotati e magari in un solo esemplare. Ma non ho ancora trovato conferme.

     

     

    A proposito:

     

    Dal 1953 al 1988 i carri Chieftain hanno avuto gli Sterling. Dai primi anni '80 è iniziato il passaggio agli SA80.

  3. Sparare attraverso il disco dell'elica può avere una certa utilità su di un caccia. Però mettere un cannone da 37 mm, pesante 300 kg, sopra il motore, non ha senso. Meglio nel mozzo dell'elica, almeno non è fuori asse...Soluzione adottata su molti aerei, tra i tanti il P-39 e lo Yak-9T. Si potrebbe certo mettere una coppia di 37 mm alla radice delle ali. Ma stiamo parlando di un cannone tedesco, quindi la scelta è limitata al Me-109, con un'ala inadatta, e all'Fw-190, ma lo spazio disponibile è limitato e non abbiamo ancora considerato il peso e il volume delle munizioni.

  4. Una nota a proposito degli Ekranoplan (schermoplani o meglio aeronavi). Danno tutti per scontato che possano volare solo a pochi metri dalla superficie, sfruttando l’effetto suolo, comportandosi quasi come degli Hovercraft. In realtà a quella quota raggiungono semplicemente la miglior efficienza. Alcuni Ekranoplan sono perfettamente in grado di raggiungere quote maggiori, anche alcune migliaia di metri, tanto da suggerire la denominazione di Ekranoliot. Ecco perché meriterebbero almeno una citazione nel Guinness worlds records come le più grandi aerodine mai realizzate. Per chi volesse approfondire, consiglio l’articolo apparso su RiD a gennaio 1993.

  5. Si, anzi è quasi certo, trattandosi di esemplari vecchi ammodernati. La scelta della mimetica più adatta è sempre difficile, ma quella grigia si comporta di solito meglio nella maggior parte delle situazioni. In questo caso la vecchia mimetica era buona vista dall’alto, molto meno di fianco.

     

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