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mariotv

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Risposte pubblicato da mariotv

  1. Ok per l' edizione 2023

    Con qualche giorno di ritardo. Successo consueto per l' edizione 2023 anche se limitata, per via della meteo avversa, a un solo giorno.

    Appuntamento ora, fra due anni, per l' edizione 2025. Il prossimo anno, come gia' scritto, vi sara' una manifestazione sulla base militare di Emmen/LU il 30 e il 31 agosto 24.

  2. Per la fortuna dei rispettivi produttori Rafale e Typhoon possono registrare successi di vendita grazie alla politica. Non e' detto ovviamente che siano aerei mediocri ma, dove hanno subito serie e costose valutazioni come in Finlandia e Svizzera, non hanno sfondato...ne' tecnicamente, ne' dal punto di vista del costo. Sarebbe bello avere i risultati ma, i due costruttori europei hanno messo il veto. Da un loro punto di vista, logico e legittimo.

  3. In Svizzera abbiamo preso atto che il Gripen dell' ultima versione non e' piu' un "Papierflugzeug" cioe' "aeroplanino di carta". I primi per la Svizzera dovevano entrare in servizio nel 2018/19, ora siamo nel 2023. Al tempo della disastrosa avventura Gripen / Svizzera non c' era nemmeno la certezza che fossero tutti apparecchi nuovi. Poi non e' che sia un aereo a buon mercato. Allora si trattava di sostituire "molto" parzialmente 110 F-5 Tiger II con...22 apparecchi. E' andata in modo, fortunatamente dico ora, diverso. Resta il fatto che i Tiger non sono stati sostituiti. Ne restano in servizio 24. La futura flotta, benche' dotata di F-35, sara' la piu' striminzita della storia delle Truppe d' aviazione/ Forze aeree svizzere. Ancora una trentina di anni fa la flotta, sebbene dotata soprattutto di non eccelsi aerei di attacco al suolo, aveva 500 apparecchi. Appare verosimile che nei prossimi anni 30 si porra' l' eventualita' di acquistare qualcosa d' altro. Chi vivra' vedra'.

  4. Programma

    Ricalca quello degli scorsi anni:

    - Tiro con cannoni F-18

    - Dimostrazione elic. Cougar

    - Dim. Spegnimento incendio

    - Polizia aerea

    - Dim. Para

    - Dim. Capacita' "Hornet"

    - Pres. Pilatus PC-21

    - Dim. Forze speciali

    - Patrouille suisse

    Puo' darsi ci sia qualche fuori programma. Lo scorso anno la sorpresa di due F-35 dell' AMI. Quest' anno?... Perche' no.

  5. Payerne: adeguamenti strutture dell' aeroporto

    Il sito del Dipartimento della Difesa pubblica oggi un' ampia informazione sui lavori circa le vecchie strutture da adattare o le nuove da edificare a Payerne in vista dell' introduzione dell' F-35 nella seconda meta' del 2028. Costo: 250 milioni di CHF che si aggiungono ai 400 milioni gia' spesi nei passato decennio. Come per ogni progetto vi e' la "pubblicazione" all' albo, in questo caso di tre comuni confinanti dei Cantoni di Vaud e di Friburgo. Cose molto "svizzere" insomma...

    Oltre a Payerne nel Cantone di Vaud, gli F-35 saranno stazionati a Meiringen nel Canton Berna e Emmen nel Canton Lucerna. in questi ultimi due aeroporti vi saranno modifiche di limitata importanza, molto minori dunque di quelli nella maggiore base che e' Payerne.

  6. Axalp '23: 18 e 19 ottobre 2023

    Posti esauriti, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, per le due giornate di esercitazione con tiri all' Axalp-Ebenfluh nel Cantone di Berna. Esauriti pure per la giornata di allenamento del 17 ottobre. In se' allo show non vi sono biglietti d' ingresso e quindi e' possibile la salita a piedi. Si richiede pero' un certo allenamento, la salita non e' una normale gita in montagna. Agli interessati si raccomanda poi un abbigliamento e calzature adeguate.

    Il prossimo anno, 2024, l' esercitazione all' Axalp non avra' luogo. Per celebrare il 110esimo anniversario delle Truppe d' aviazione dell' Esercito, ora Forze aeree, e' infatti previsto un meeting sull' aeroporto militare di Emmen/LU.

  7. 18 ore fa, nsauro ha scritto:

    La cosa che mi "puzza" è che l'Italia è partner di 2° livello, mentre la Germania è un "cliente" per cui la precedenza avrebbe dovuto averla il nostro paese, anche se i componenti realizzati in Germania non si sovrappongono a quelli prodotti da Cameri. 

    Forse dipende dal fatto che l'Italia non ha acquistato tutti i velivoli inialmente previsti? O incapacità politica del nostro paese?

    Tempo fa, anche su questo forum mi pare,  si era lamentata la mancanza in Italia di una politica compensatoria per grossi affari in questo caso di prodotti militari. Il riferimento era, per l'acquisto svizzero degli F-35 dei cosiddetti affari offset. In pratica sugli oltre 6 miliardi del contratto un' elevata percentuale che non ricordo doveva essere compensata da acquisti industriali indiretti e "diretti".

    Per la Svizzera e' così per legge, da decenni. Mi sfugge se, in materia, leggi o regolamenti italiani in materia latitano...

  8. 18 ore fa, TT-1 Pinto ha scritto:

    Bella domanda!!!

    Con tutti i velivoli che sono già stati acquistati da svariati Paesi europei, o lo saranno nel corso dei prossimi anni, sarebbe assurdo che una parte del lavoro non venisse affidato alla FACO di Cameri ...

    Effettivamente se la realta' tecnica della FACO di Cameri e' ovviamente chiara, quella "istituzionale" appare abbastanza fumosa. Anche l' acquisto svizzero, che per tradizione e obblighi istituzionali e' piu' palese di quello di altri Paesi, non dice tutto. Ufficialmente i contratti sono solo fra i due Stati: Svizzera e USA (che ha autorizzato la vendita). Cameri dovrebbe essere considerata un "optional", secondo me. L' offerta eventuale di costruzione in Italia dovrebbe partire solo da Fort Worth. Un' offerta favorita dalla vicinanza geografica. Quindi le visite della ministra Viola Amherd e di funzionari del suo Dipartimento a Cameri sono state visite per conoscenza senza accordi o contratti stipulati. Dai comunicati federali si desume questo.

  9. 37 minuti fa, TT-1 Pinto ha scritto:

    Bella domanda!!!

    Con tutti i velivoli che sono già stati acquistati da svariati Paesi europei, o lo saranno nel corso dei prossimi anni, sarebbe assurdo che una parte del lavoro non venisse affidato alla FACO di Cameri ...

    Per la Svizzera: 8 aerei nel 2028  10 nel 2029 e 10 nel 2030.

    8 aerei costruiti in precedenza a Fort Worth con permanenza di 2 anni negli USA.

  10. Il 15/2/2023 at 15:38, mariotv ha scritto:

    Messaggio sull' Esercito 2023

    Il Consiglio federale ha approvato e presentato oggi il cosiddetto "Messaggio sull' Esercito 2023" che prevede un credito di impegno di 1,9 miliardi di CHF. Questo importo non e' un credito speciale ma e' compreso nei normali budgets della Difesa dei prossimi anni. 

    In particolare e' previsto l' acquisto di missili supplementari per il sistema Patriot, di veicoli blindati supplementari per le Truppe del Genio, di un nuovo sistema di Sorveglianza aerea, dell' acquisto di munizioni con particolare riferimento ai nuovi mortai da 12 mm, dell' aggiornamento della strumentazione dei Pilatus PC-7.

    Importanti anche i progetti di costruzione e di ristrutturazione di edifici dell' Esercito

    Anche il Consiglio degli Stati ha approvato il Messaggio sull' Esercito 2023. Il Dipartimento della Difesa puo' dunque firmare i contratti d' acquisto di materiale e di costruzione di immobili.

    Ha pure concessa la dismissione di 25 Leo2, per la Svizzera Pz87, vendibili a Rheinmetall.

  11. 15 ore fa, mariotv ha scritto:

    Bombardier Global 7500 per lo STAC

    Nella seduta odierna il Consiglio federale ha deciso il modello di aereo da usare come "Number one" della Confederazione.

    La scelta e' caduta sul Bombardier Global 7500 che, inizialmente, sostituira' il Cessna Citation Excel 560 XL del 2002. In servizio rimarra' il Dassault Falcon 900 EX, del 2008, acquistato dal principe di Monaco.

    Costo dell' aereo: 109 milioni.di USD. Consegna nel 2025. I dati sono normalmente disponibili su Wikipedia.

    Ricordo che lo STAC, Servizio di trasporto aereo della Confederazione, aveva acquistato un...patriottico Pilatus PC-24 poi rivenduto perche' ritenuto troppo rustico e con limitata autonomia.

    Qualche informazione in piu'. Lo STAC, Servizio di trasporto aereo della Confederazione, e' una "formazione" delle Forze aeree svizzere dal 1.1.2005. In precedenza il trasporto di personalita' e alti funzionari era assicurato (burocraticamente) dall' Ufficio federale dell' aviazione civile UFAC, FOCA in inglese.

    L' acquisto svizzero si distanzia non poco dalla consueta politica degli Stati per quanto riguarda le "flotte statali". Nessun aereo dunque, magari di seconda mano, della normale produzione civile, di Airbus per esempio. Ma un grande jet per VIP dell' ultimissima generazione con, si sottolinea, un' elevata autonomia. E qui si nota la necessita' per un Paese non membro dell' UE a coltivare rapporti tradizionali e privilegiati con Paesi extraeuropei. Il riferimento e' la presenza oltreoceano di importanti sedi gestionali e produttive delle cosiddette "multinazionali svizzere", enti economici di evidente importanza internazionale con le quali anche l'Ente pubblico federale ha il dovere politico di tenere stretti contatti.

    Oltre all' attuale acquisto, fra un paio d' anni, si porra' la sostituzione del Dassault Falcon acquistato di seconda mano dal principe Alberto I di Monaco. Si vedra' se ci sara' un bis oppure la scelta di un altro tipo di aereo.

    Benche' facenti parte e gestiti dalle Forze aeree questi tipi di acquisti non fanno parte del normale budget del Dipartimento della Difesa ma della cassa generale della Confederazione che comprende tutti i Dipartimenti cioe' I ministeri federali.

  12. Bombardier Global 7500 per lo STAC

    Nella seduta odierna il Consiglio federale ha deciso il modello di aereo da usare come "Number one" della Confederazione.

    La scelta e' caduta sul Bombardier Global 7500 che, inizialmente, sostituira' il Cessna Citation Excel 560 XL del 2002. In servizio rimarra' il Dassault Falcon 900 EX, del 2008, acquistato dal principe di Monaco.

    Costo dell' aereo: 109 milioni.di USD. Consegna nel 2025. I dati sono normalmente disponibili su Wikipedia.

    Ricordo che lo STAC, Servizio di trasporto aereo della Confederazione, aveva acquistato un...patriottico Pilatus PC-24 poi rivenduto perche' ritenuto troppo rustico e con limitata autonomia.

  13. Il 4/3/2023 at 17:09, mariotv ha scritto:

    Ma no, non siamo a quel livello...

    Piuttosto, proprio oggi, la stampa del gruppo editoriale Tamedia pubblica un' altra notizia....blindata. La Germania e' interessata anche ai vecchi, un centinaio, Leopard 1 acquistati nel 1996 dal gruppo federale RUAG all' Italia...dove sarebbero ancora depositati da qualche parte. Il NO e' compreso nel precedente...

    RUAG: ordinata perizia esterna

    E' un po' piu' di una notizia estiva. La ministra della Difesa Viola Amherd ha ordinato, ieri, una perizia esterna circa il nebuloso (almeno cosi appare) affare riguardante il.citato acquisto di carri Leo 1 dall' EI alcuni anni fa. Per farne che?... Riciclarli, ma sono poco piu' che rottami, usare pezzi per ricambi...In ballo vi e' la Rheinmetall germanica con la quale RUAG ha/avrebbe stipulato contratti gia' dopo il divieto di esportazione in Ucraina. Un pasticcio che si inserisce nella discussione, tutta svizzera, sul concetto radicale di neutralita' e su una certa tolleranza...in favore dell' industria nazionale dell' armamento.

    Ora RUAG, anche se "societa' anonima",  e' totalmente nelle mani dello Stato federale. Corrisponde piu' o meno all' italiana Leonardo insomma. Quindi ha obblighi e limiti che sembrano essere stati disattesi. La ceo, dopo discutibili affermazioni, ha gia' dato le dimissioni. Vedremo nei prossimi, sempre caldi, giorni!...

  14. Addestramento all' estero?

    Il Capo dell' Esercito Thomas Suessli si e' detto fiducioso di trovare un primo battaglione di volontari per un "corso di ripetizione" all' estero. L' attuale legge prevede infatti che il personale militare, non professionista, non puo' essere obbligato a un servizio all' estero. Le strutture svizzere sono situate e concepite per esercitazioni in zone rurali e montane, poco adatte ad attuali esigenze di carattere "urbano".

  15. La "lista della spesa"

    In concreto gli investimenti sono cosi suddivisi:

    1. 2,5 miliardi di CHF per la comunicazione, ampliamento dell' infrastruttura IT, nuovi mezzi e nuovo centro di calcolo

    2. 1,5 miliardi per la ricerca di informazioni, radar sensori, minidroni, esplorazione con satelliti

    3. 1,4 miliardi per la difesa aerea, difesa tera-aria di piccola e media portata, droni

    4. 2,2 miliardi per le Truppe terrestri, modernizzazione dei carri da battaglia Leo2, sostituzione degli obici M-109, mezzi per difesa anticarro

    5. 2,3 miliardi per veicoli protetti

    6. 1,6 miliardi per sostituzione di elicotteri medi Superpuma/ Cougar 

    7. 500 milioni per una migliore protezione cyber

    8. 200 milioni per la logistica

    9. 100 milioni  per le Truppe sanitarie 

    10. 600 milioni per i trasporti, veicoli non protetti 

     

  16. 13 miliardi di CHF fino al 2031

    In 50 pagine sono riassunte le necessita' dell' Esercito svizzero, Forze terrestri e Forze aeree, per i prossimi anni. Costo preventivato: 13 miliardi di CHF entro il 2031. Il tutto e' stato presentato oggi dal capo dell' Esercito Thomas Suessli durante un incontro.con la stampa. Si tratta di recuperare le capacita' andate parzialmente perse negli anni 90 in seguito alla fine della guerra fredda e alle misure di risparmio a livello federale.

    In parte la "lista della spesa" l' avevo gia' pubblicata e, quindi, segnalero' semmai qualche novita' sul rinnovo dell' armamento che, si dice, dovra' interessare inizialmente almeno 1/3 dell' Esercito. Indubbiamente sono argomenti che, a livello svizzero, faranno discutere. Da non dimenticare poi l' esame politico dell' argomento e il relativo voto parlamentare.

    Nel documento si accenna anche a una maggiore collaborazione con la NATO, con a media scadenza eventuali esercitazioni all' estero. Indubbiamente un insieme molto sensibile. Vedremo.

  17. PS:....e dal 2025?

    Il numero di agosto della rivista SkyNews pubblica un lungo articolo sul futuro della Patrouille suisse. Dalla copertina ci si potrebbe attendere novita' interessanti in realta', piu' o meno, conferme. Il Dipartimento della difesa / Forze aeree ha stabilito l' "out" per la PS nel 2025. Una cerimonia a Emmen/LU e' prevista gia' nell' agosto 2014 contemporaneamente ai festeggiamenti per il 110. anniversario dell' aviazione militare. Il proseguimento oltre richiede soldi...: per 12 F-5 Tiger II, 25 milioni all' anno, solo dopo un necessario aggiornamento. Vale la pena? Fin che durano gli aerei, si ammette. Poi c' e' poca scelta. Esiste gia' il PC-7 Team che potrebbe esibirsi con altri aerei, jet e/o elicotteri. Vedremo.

     

  18. Deceduto Oskar Schwenk: l' uomo della svolta di Pilatus

    E' deceduto improvvisamente, all' eta' di 78 anni, l' ex ceo e presidente di Pilatus. Vero "uomo forte" della ditta di Stans O. Schwenk e' l' autore della "svolta civile" dell' azienda, cambiamento che gli ha assicurato un futuro efficace e redditizio, impossibile con le sole commesse militari, irregolari.

  19. Ripresa ufficiale delle esibizioni

    Ieri, a Basilea, la Patrouille suisse ha inaugurato l' annuale Basler Tattoo, manifestazione che accoglie complessi folcloristici, musicali, militari di livello internazionale.

    La PS riprende dunque il normale programma previsto a inizio anno.

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