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La Gran Bretagna sta vivendo giorni veramente concitati. Il primo ministro May ha da poco raggiunto un accordo formale con l'UE per un'uscita ordinata dall'UE. Come era però stato pronosticato già 2 anni fa, il Regno Unito è uscito sconfitto dalla trattativa in quanto ha dovuto cedere sulla maggior parte dei punti in discussione. L'accordo prevede di uscire dall'UE, rispettandone però la maggior parte delle regole, ma senza poter contribuire a quello che deciderà l'UE. L'UE ha fatto prevalere il suo maggior peso specifico e i britannici si sono resi conto dei benefici dell'appartenenza all'UE. In cambio hanno ottenuto il controllo dell'immigrazione dall'UE. In Gran Bretagna l'accordo però scontenta tutti: il partito conservatore di governo è spaccato, con una numerosa frangia interna decisa a bocciare l'accordo. Il DUP, il partito nord irlandese unionista che sostiene il governo, ha detto che l'accordo non soddisfa le loro richieste e quindi non lo sosterrà. Il partito laburista, anch'esso spaccato, sostiene che l'accordo sottoscritto sia pessimo. Alla vigilia dell'accordo 4 ministri del governo hanno rassegnato le dimissioni, ed è notizia di poche ore fa che un altro ministro si è dimesso. L'11 dicembre il parlamento britannico voterà se ratificare o bocciare l'accordo firmato con l'UE. Al governo oggi mancano circa 30 voti per poter raggiungere la maggioranza parlamentare. Gli scenari che si aprono a questo punto saranno i più disparati. https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/30/sam-gyimah-resigns-over-theresa-mays-brexit-deal https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/29/security-risks-of-no-deal-brexit-become-clearer Parlando d'altro... parliamo prima di spazio. Oggi il governo ha annunciato che non cercherà più di accedere ai piani di progetto del servizio PRS di Galileo ma procederà a sviluppare un suo sistema satellitare. La Gran Bretagna possiede molte tecnologie per sviluppare questo progetto e ritiene di potere portare a termine questo costoso ma indispensabile progetto (costi previsti tra i 2 e i 5 miliardi di sterline). Il progetto preliminare richiederà, riutilizzando tecnologie già sviluppate, circa 18 mesi. Ribadisco che l'uscita dall'UE, con accordo o senza, crea un buco dai 2 ai 5 miliardi di sterline nel blancio della stato per sviluppare un clone di un progetto che altrimenti i britannici avrebbero avuto a costi inferiori e con prestazioni superiori... https://www.bbc.co.uk/news/uk-46407249 Parliamo per concludere di sicurezza. Il ministro per la sicurezza Ben Wallace ha affermato che l'accordo consentirà alla Gran Bretagna di poter continuare a collaborare con l'UE per le questioni di ordine pubblico e di stare in una situazione di sicurezza. Firmare l'accordo significa che le forze di sicurezza britanniche continueranno la cooperazione con Europol ed Eurojust – le 2 agenzie che si occupano di forze dell'ordine e cooperazione giudiziaria tra gli stati membri. C'è un minimo di incertezza sul mandato di arresto europeo, ma pare che continuerà a rimanere in vigore. Il governo britannico vuole continuare a cooperare e ad accedere al database dei passeggeri europei, che è stato sviluppato dalla Gran Bretagna per identificare terroristi e criminali pericolosi che viaggiano attraverso l'Europa. Il governo vuole anche una continuare con l'accordo Prum, che consente ai paesi di condividere dati di registrazione del DNA, delle impronte digitali e dei veicoli. La dichiarazione non fa riferimento al database noto come Sistema d'informazione Schengen II (SIS2), che ha fornito oltre 10.000 segnalazioni alla polizia britannica e alle forze dell'ordine riguardo a molestatori sessuali e altri sospetti criminali nell'ultimo anno. Polizia, agenzie di sicurezza e membri del parlamento hanno avvisato che l'accesso questo database è vitale, anche se non è ancora sicuro se il governo riuscirà ad ottenere di continuare questa collaborazione. Per concludere, ad oggi i sondaggi dipingono ancora un paese spaccato. Nel giugno 2016 hanno votato per uscire dall'UE il 52% dei britannici, mentre il 48% ha votato per rimanere. Oggi percentuali sono invertite, 54% a favore dell'UE e il resto contro. 2 anni di delirio non hanno spostato di molto le opinioni, e forse questo è uno dei motivi peri quali il governo cercherà di evitare le elezioni, in quanto comportano troppa incertezza. 2 giorni fa il governatore della Banca d'Inghilterra ha pubblicato i possibili scenari dell'uscita della Gran Bretagna dall'UE. Gli scenari più catastrofici (ribadiamo scenari, non proiezioni), danno una contrazione della sterlina del 25% e un'inflazione al 6-7%. https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/28/carneys-pessimistic-brexit-prophecies-look-like-last-roll-of-dice Ma immagino che qualcuno si sarà chiesto: ma perché allora diversi membri del partito conservatore insistono per l'uscita dall'UE anche senza accordo? Ebbene la Gran Bretagna è la patria del liberismo: che il mercato faccia il suo corso! Diversi parlamentari conservatori sono portatori di interessi di fondi di investimento. A loro avviso le leggi dell'UE impediscono alla Gran Bretagna di investire in lucrosi e redditizi settori dell'economia. I settori della bioingegneria o di certi settori della chimica sono preclusi all'industria britannica a causa dell'UE. Ad esempio i parlamentari si chiedono perché la Gran Bretagna non possa investire in cibi OGM. Le restrizioni dell'UE impediscono a questi fondi di investimento di trarre profitti lucrosi da settore che sono ampiamente sfruttati in altre parti del mondo. Ma questo è solo un esempio. Un esempio molto significativo della visione economica di una parte del partito conservatore è stato espresso dall'economista Patrick Minford, il quale ha affermato che è necessario ridurre l'industria automobilista, nella stessa maniera in cui la Gran Bretagna ha fatto con quella del carbone e dell'acciaio, in quanto poco redditizia. Peccato che l'industria dell'auto in Gran Bretagna valga centinaia di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Non per questo, in caso di No Deal Brext, il governo inglese ha dato disposizioni alla polizia e all'esercito di disporsi per fronteggiare le probabili rivolte popolari... https://www.walesonline.co.uk/news/politics/devastating-future-welsh-manufacturing-predicted-15323164 Prepariamo i popcorn e sediamoci in poltrona ad assistere allo show dell'11 dicembre.1 mi piace
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