Vai al contenuto

Tutti al mare!


Ospite galland

Messaggi raccomandati

Ospite galland

Il cielo

La prima visione dell’isola è dall’alto, mentre l’aereo si appresta al corto finale. Muretti a secco, campi arati, macchia mediterranea, strade, scogliere a picco. L’aria, il vento plasmano Minorca. Non c’è un solo giorno che non spiri almeno una brezza; che si trasforma in una impetuosa tramontana che arriva a 90 chilometri orari. Per questo, poco fuori Mahon hanno costruito quattro enormi generatori eolici, costante presenza da quadro metafisico. Minorca è, prima di tutto vento, aria che passa, scompiglia, scolpisce,trasforma.

 

La terra

Rossiccia, sassosa. Le pietre tratte dal terreno servono per i muretti a secco, dividenti fondi finitimi. Ce ne sono di lunghi chilometri. I più raffinati sono intonacati sulla sommità e dipinti di bianco, ma in genere sono semplici, solide pietre unite tra loro dal mestiere dell’uomo. Anche la razza di mucche locali è rossiccia, ombrosa e facile alla carica.

I cavalli invece sono neri, molto amati centro di feste e sagre dove arrivano lustri e infiocchettati.

Il grande giardiniere, il vento, plasma le specie arboree; in prossimità del mare gli alberi si appiattiscono, sviluppano in larghezza. Ho visto un olivo selvatico stendersi come una capanna per quindici, venti metri. Nell’interno, nelle zone meno esposte gli alberi raggiungono maggior statura, boschi di pini. Fuori dalle fattorie è spesso piantata una palma: un segno di buona fortuna, forse. Il vento plasma la terra vaporizzando, durante le tempeste, acqua di mare letteralmente per chilometri. Le rocce più prossime al mare sono scavate, arse dalla salsedine, grigie. Lentamente il mare le trasforma in sabbia, affare di secoli.

Il monte Toro (350 metri) in qualsiasi altro posto sarebbe considerato modesta collina ma qui diviene una rocca da cui si domina l’isola: rifugio dai pirati, luogo sacro, fortezza.

Ciutadella ha angoli incantevoli, mi hanno ricordato i campielli di Venezia (mio grande amore)e le case di Burano.

La lunga dominazione britannica hanno lasciato a Mahon un edilizia di sapore anglosassone, fatta di strade dritte e silenziose ed edifici presi da un romanzo di Dickens.

Fra le due città, poste all’estremità dell’isola e legate dalla statale M1, che l’attraversa e le unisce, come un elastico allentato; paesini candidi, ville e casali di antica memoria o di recente edilizia.

Tutto sembra immerso in una coltre di silenzio e pacatezza, il tempo scorre senza fretta.

 

Il mare

Raggiungerlo non è affare semplice, trovare una caletta, una spiaggia richiede attenzione. Il più delle coste è formato da scogliere, a picco.

Le spiagge sono piccoli approdi la sabbia finissima, bianca a volte rossa; utile per la pulizia del corpo fino ad apparire dei pellerossa…

In realtà per visitare tutte le spiagge, cale, punti d’approdo servirebbero anni. E’ strano come in un’isola così piccola ci siano tante cose diverse ma armoniche.

Il mare ha riflessi incredibili, trasparenze, azzurri, verdi.

I fari di Favaritx, posto sulla nera lavagna in un paesaggio bretone o quello di Cavalleria, a picco su una scogliera vertiginosa segnano una umana verticalità sull’orizzontalità imposta dal vento.

 

Il naturismo

Con piacevole sorpresa ho costatato che a Minorca non esistono spiagge nudiste o tessili ma spiagge miste: quanti civilmente convengono su un arenile possono scegliere se liberarsi del costume ovvero mantenerlo.

Buona parte dei turisti e dei naturisti sono iberici: la stragrande maggioranza sono coppie, anche giovanissime, ovvero intere famiglie. Su una spiaggia nei pressi del faro di Cavalleria ho visto una signora spagnola, ultrasettantenne, immergersi con maschera e autorespiratore ma … senza costume. Noto , altrimenti, che un buon terzo delle donne spagnole preferisce il topless, portato con disinvoltura e senza malizia.

Sottolineo come vi sia grande atteggiamento di grande rispetto sia da parte di chi porta il costume e di chi non lo indossa; i primi rispettando una scelta diversa dalla loro, i secondi con misura dei comportamenti. Il naturismo viene percepito, giustamente, per quello che è: una forma di libertà completa, un modo di unirsi all’ambiente naturale e niente altro. In due settimane, frequentando diverse spiagge, anche isolate non ho percepito nessun comportamento di intolleranza ovvero di volgarità o di esibizionismo. Inutile dire che la fauna dei “soliti noti” che alligna sulle italiche spiagge, almeno a Minorca, è felicemente sconosciuta. A tal proposito basti pensare che il retroterra della spiaggia di Son Bou, la maggiore dell’isola, è interdetto al passaggio costituendo area protetta. Tale divieto, qualificato con una serie di cartelli e da una bassa recinzione, viene rispettato senza particolari controlli. Quanti vogliono passare ore di libertà senza costume possono quindi vedere in quest’isola un approdo tranquillo.

L’ultimo giorno ho sentito il rammarico non solo della fine di una vacanza ma per il fatto che volendo fare del sano naturismo si debba varcare i confini nazionali.

 

Minorca: bonnes nouvelles…

 

Nota bene: quanti volessero ulteriori informazioni mi inviino messaggi privati saranno evasi illico et immediate...

Link al commento
Condividi su altri siti

A Paperinik che spero sia passato dalle parole ai fatti...

 

Solo ora leggo queste pagine.

 

Grazie Galland degli auguri di buone vacanze....un ringraziamento tardivo, ma sincero!

Le mie vacanze come ho avuto già modo di dirti sono state soddisfacenti (nel bellissimo arcipelago della Croazia, nel movimentato litorale marchigiano e....perfino nella piovosa Dublino....e cmq se ho fatto tutti 'sti giri è perchè sì, dalle parole sono passato ai fatti!!!! ;):P:D )

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie mille Galland, i tuoi post sono sempre elegantissimi e signorili!

 

Io sono stato in Trentino usando lo stratagemma dei riposi ravvicinati: dispongo di due riposi settimanali, gestibili per quanto possibile. inoltre posso lavorare per turni che iniziano alle 0430 locali e finiscono alle 1230, oppure iniziare il pomeriggio alle 1500 (sperando che l'ultimo atterri in orario per le 2300...). Ed ecco che entra in gioco lo stratagemma:

  • venerdì: turno di mattina, treno il pomeriggio (che peccato che di voli da PSR per il nord est non ce ne sono, altrimenti lo strapuntino non me lo toglieva nessuno! :P );
  • Sabato e domenica: riposi settimana 1;
  • Lunadì e Martedì: riposi settimana 2;
  • Mercoledì: treno di mattina presto, in turno alle 1500 LT.

Morale: 4 giorni interi e due mezze giornate senza chiedere ferie! :lollollol:

Comunque: arrivo in stazione a Mezzocorona, appena sopra Trento, sceso dal treno apprezzo la frescura di valle, che provenendo dal caldo estivo di Pescara non posso che apprezzare. In macchina su per la Val di Cembra, attraverso Lavis, Mosana e arrivo a Verla di Giovo, capoluogo del comune di Giovo (capoluogo di comune, concetto a me ignoto, tra l'altro con 600 abitanti scarsi!). Sono già stato innumerevoli volte in quella valle, ma il mio amico si è trasferito di recente da Ville di Giovo al suddetto paese, quindi quest'anno la vacanza ha un sapore diverso. Ricordavo quel paese per la Festa dell'uva che si svolge annualmente in loco, ma non avevo mai avuto occasione di starci per qualche giorno. Quello che colpisce subito è la cura con cui ogni singola abitazione è conservata, case di inizio ottocento che fanno da fondamenta a squisite casette di metà Novecento, e man mano che si salgono le rampe di scale sembra di ripercorrere un piccolo pezzettino di storia italiana. Sembra ancora di risentire i passi dei fanti di Bonaparte, o le esplosioni dei colpi dei cannoni dei fortini della Grande Guerra...

E alla faccia di chi dice che i trentini sono freddi, l'accoglienza è stata sempre delle migliori, nonostante l'impegno che alcuni miei conterranei hannomesso per farsi odiare. Per pensare anche alla linea (ho verificato che il luogo comune del nordico magro e alto non è solo un luogo comune) escursione per i boschi, da 600 m a 1100 e ritorno, con pausa al rifugio Sauch, polenta e conel con 0.5 di weisse bier, e partite di pallavolo la sera.

Consiglio a tutti di farvi una vacanza in quei posti stupendi, e lo faccio anche perchè in sei anni che li frequento ho sempre conosciuto gente disponibile che merita il benessere e la civiltà di cui gode, e di cui può godere qualsiasi turista che abbia voglia di conoscere una realtà non solo dal punto di vista a lui prettamente riservato, ma comprendendone usi e costumi, nonchè tradizioni e cultura, integrandosi per quei pochi giorni che il lavoro o lo studio concede.

Modificato da Tuccio14
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...