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Questa sera Rai 3


typhoon

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perfettamente d'accordo con abrams anche se la reazione per due singoli soldati mi è sembrata eccessiva (si insomma volevano conquistare tutto il libano).

 

Comunque la trasmissione non mi è piaciuta molto..ha fatto capire ma i filmati erano fatti male e non sapevano manco loro cosa fare a volte. E poi avevano detto all'inizio che avrebbero fatto parlare anche i rappresentanti degli altri paesi europei impegnati ma alla fine non è stato così. Mi è sembrata più una puntata sulla politica che sulla vita del militare in libano e di ciò che fanno (come era stato detto all'inizio). Non dico che non l'hanno fatto ma per l'80% del progrmama hanno parlato di politica

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Bella trasmissione.

 

Certo, a qualcuno può non andare giù il taglio tipico per una trasmissione di Rai3, ma date almeno atto che, nella "televisione dei reality e di Lucignolo", Rai3 e La7 sono le uniche due reti che presentano programmi di un certo spessore: documentari, approfondimenti, tribune politiche...

 

Bellissimo, giornalisticamente parlando, il confronto stridente tra il Libano, in cui i nostri hanno un rapporto idilliaco con la popolazione, e l'Iraq dei 67,000 civili morti.

E Parisi ha voluto sottolineare, ed è importante, che anche quando c'eravamo noi in Iraq, nonostante la missione avesse premesse meno chiare della risoluzione ONU che ci ha portato in Libano, eravamo riusciti ad instaurare un rapporto umano con la popolazione.

 

Si diceva "Italiani brava gente".... ;)

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Abrams, ha poco senso cercare di capire chi ha iniziato cosa, nella storia della questione palestinese.

 

Nessuno, nè gli ebrei nè gli arabi, ha fatto il cherichetto, e se le sono date di santa ragione sin dall'inizio. Sul tutto è poi intervenuta la logica della guerra fredda che ha "internazionalizzato" lo scontro.

 

La faccenda va quindi affrontata allo stato attuale, senza cercare radici storiche. La comunità internazionale "che conta" in quelle zone o che in qualche maniera ne subisce i contraccolpi (i membri del consiglio di sicurezza, l'Europa, tutti i paesi dell'area a partire da Siria e Iran) dovrebbero sedersi a tavolino e concordare una soluzione (politica, territoriale, sociale ecc...) dopodiche IMPORRE a tutti i contendenti il rispetto di quella soluzione.

 

Ma se la comunità internazionale non riesce a mettersi d'accordo su una soluzione (o peggio, nemmeno cerca realmente di farlo) come si fa a pretendere che lo facciano due fazioni che si scannano da 50 anni?

 

Siccome però gli interessi in gioco sono ben altri, ed esulano largamente dalle esigenze degli israeliani e dei palestinesi, semplici pedine di un gioco enormemente più grande, alla soluzione non si vuole arrivare.

Ma non diamo poi la colpa agli israeliani o ai palestinesi per questa situazione...

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