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Suicidi nelle forze armate


CHAFFEE79

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Allora ragazzi come da titolo, in questi ultimi giorni ci sono stati due casi a roma, una soldatessa che si è sparata al addome e un soldato che si è sparato alla tempia ieri notte. Non credo come dicono sempre che ci sia solo la storia del amore spezzato, magari può esserci un aspettativa diversa della vita con le stellette oppure la paura per un nuovo incarico nuova missione. Ora io mi stavo chiedendo e vorrei chiederlo a voi se ci sono delle statistiche tra i suicidi avvenuti durante la naja e quelli avvenuti da quando abbiamo i volontari, poi se non ricordo male abbiamo anche un dottore della riserva, vorrei sapere anche il suo di pensiero.

 

 

p.s. ho aperto in off-topic. in caso spostate

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i suicidi durante la naja saranno stati per il nonnismo....

Il nonnismo c'è dove non tutti possono avere tutto e quindi bisogna mettere sotto qualcuno.

 

Aspettativa diversa dalla vita con le stellette?

Le forze armate servono per fare la guerra, in guerra si muore.

 

Se poi ti uccidi da solo...

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il nonnismo non nasce per le poche risorse poiche pasti e coperte c'erano per tutti voglio sperare , nasce per una mal interpretata gerarchia militare tra soldati semplici alimentata dalla voglia di rivalsa sul più debole non potendo ribattere protestare con i superiori e per l indifferenza di questi per arginare il fenomeno che a volte arrivava persino all approvazione o incoraggiamento :incazz:

 

problemi psicologici nelle FF.AA di ogni paese ci sono ,negli usa accanto all uff.le medico c'è anche lo psicologo ,da noi il problema è stato risolto mettendo tutto sotto il tappeto a meno di casi eclatanti

Modificato da cama81
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Il mio primo giorno di naja:

C.A.R. di Sassari A.L.E. ANTARES , Sardegna, del mio scaglione ero il ragazzo che abitava più a nord di tutti (sono toscano)

12 ore di viaggio in notturna sul ponte del traghetto, appiccicati, insieme a un compare di Jesi conosciuto lì, al fumaiolo della nave per scaldarci, puzzavamo di fumo e gasolio bruciato per tre giorni, allo sbarco caricati in un carro bestiame ad Olbia e viaggio interminabile fino a sassari, all'arrivo in città i bambini come nei film ci facevano la stecca dai marciapiedi e altri gesti incredibili, entrati in caserma la prima scena che si presenta è di un commilitone coperto da un lenzuolo bianco, si era gettato dal 4 piano......

Fu un periodo, quello si, gli anni 80, dove i suicidi erano quasi all'ordine del giorno, la causa spesso era o il nonnismo o la durezza del trattamento, specie i primi giorni da parte dei caporali istruttori e sergenti, che poi erano militari di leva come noi (i caporali), non ho mai capito perchè si accanissero tanto, e i comandanti soprassedevano, docce ghiacciate dall'altra parte del complesso, marce sotto la pioggia alle 5 di mattina, altri tempi......

Personalmente comunque ho sempre ritenuto che chi cedeva emotivamente , intanto lo faceva nei primi giorni, e la maggior parte delle volte si assisteva a crisi isteriche, o sfogate con pianti strazianti, o con ribaltamenti di testa , ogni tanto qualcuno si metteva a distruggere ogni cosa gli capitasse sotto mano, con conseguente peggioramento della propria situazione, punizioni o allungamento della ferma.

Il carattere individuale era l'ago della bilancia, personalmente ero molto distaccato emotivamente e come la maggior parte dei ragazzi mi misi l'anima in pace e sopportai con la convinzione che la mente può isolarsi dal corpo, alla fine non era tutta quella tragedia che sembrava i primi giorni, anzi mi sono anche tolto diverse soddisfazioni e conosciuto tanta gente in gamba, oltre tutto è un esperienza unica che forma sia il carattere che la disciplina.

In pratica sono situazioni che chi ha provato sà quello che vuol dire, ma spiegarlo non è molto facile, poi dipende anche dal fisico e quindi dalla fortuna, se sei una mezzasega altri se ne approfittano, se sei di peso, ci pensano due volte, è la legge della natura, ma in vita mia non ho mai visto un cristiano in bocca a un altro, alla fine chi sopportava i primi giorni poi si abituava e non era tutto quello schifo che credevi.

Adesso il mondo è cambiato, la leva è volontaria e molti vanno lì per sbarcare il lunario non trovando lavoro o altra sistemazione, ma fanno male secondo me, perchè il militare non è un semplice lavoro, è qualcosa di completamente diverso, obbedire agli ordini, a volte anche incomprensibili, è uno stato mentale particolare, la personalità sembra annullarsi e tutto sembra gigantesco al confronto e molto ingiusto, ripeto va vissuta per poterla giudicare, di certo non tutti sono adatti a una vita di questo tipo e per chi cede poi è un terno al lotto non si sa mai la reazione che può avere, mi è capitato di vedere con i miei occhi guardie che sparavano di notte senza sapere ne il perchè ne a che cosa, in trance, la solitudine la lontananza, la fidanzata e la fiducia, il pensiero di una vita in costrizione senza aver fatto nulla di male, bisogna provare.......

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