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Alianti e motoalianti: volare senza motore.


maxweber

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Il volo senza motore è la nuova tendenza di questi ultimi anni. Uomini d’affari, politici o semplici appassionati scelgono sempre più il volo a vela, facendo uso di alianti o motoalianti per divertimento, sport o spostamenti tra brevi distanze. Si tratta di voli a zero impatto ambientale, più green della bicicletta, più veloci di un treno, più economici di uno scooter, alla portata di tutti perché prendere il brevetto è facile.

I nuovi alianti hanno un motore a scomparsa per il decollo, si evita così la scomoda procedura del traino: il motore potrà essere riacceso solo in caso di difficoltà. Per partire si consumano solo due litri di benzina (mentre un superleggero richiede un litro ogni dieci chilometri e un jet un litro ogni chilometro).

La licenza di pilota di aliante (GPL) si può conseguire dai 16 agli 80 anni compiuti e prevede un corso teorico e uno pratico. Il primo dura 150 ore e verte su otto materie (meccanica del volo, sicurezza del volo, navigazione aerea, regolamentazioni aeronautiche, medicina, aeromobili, loro componenti, meteorologia). Il corso pratico comprende almeno 13 ore di volo con un aliante biposto. Almeno 4 ore di volo devono essere eseguite come solista, cioè senza l’istruttore.

 

Volare è affascinante, è un anelito dell’anima; richiede coraggio, ma al tempo stesso può racchiudere il senso della vita; ridimensiona la presunzione dell’uomo, lo rende più introspettivo, sfidando se stesso.

 

Che ne pensate: è l’aliante il mezzo di trasporto individuale del terzo millennio?

http://www.youtube.com/watch?v=BE7hK8IL1_E

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Si tratta di voli a zero impatto ambientale, più green della bicicletta, più veloci di un treno, più economici di uno scooter, alla portata di tutti perché prendere il brevetto è facile.

I nuovi alianti hanno un motore a scomparsa per il decollo, si evita così la scomoda procedura del traino: il motore potrà essere riacceso solo in caso di difficoltà. Per partire si consumano solo due litri di benzina (mentre un superleggero richiede un litro ogni dieci chilometri e un jet un litro ogni chilometro).

Due cose:

Come fa ad essere più pulito della bicicletta se usa 2 litri di benzina per il decollo??

A quanto mi risulta la bicicletta non ha bisogno di benzina per accendersi.

La seconda è che se dovessi andare in città, atterrerei con l'aliante nella piazza principale?

Insomma l'aliante è l'alternativa per coprire medie distanze ma di sicuro non sarà l'alternativa all'automobile.

Penso che gli studi per creare auto a impatto zero siano più promettenti,come l'auto all'idrogeno.

Ora vado un pò off topic ma penso che la lobby dei petrolieri sia ancora troppo forte per far partire progetti come l'auto ad idrogeno quindi per ora si continua a inquinare.

L'aliante è più uno sport come l'atletica che un mezzo di trasporto.

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Concordo con marco, anche se, volendo fare i pignoli, potremmo ricordare che un aliante può decollare anche con il verricello, pratica sempre più diffusa per via dell'aumento del costo della Avio.

 

Comunque, come si può dedurre dal mio avatar, io non vedo l'ora di poter fare il brevetto da volovelista. All'inizio avrei voluto fare il pilota di professione, ma fortunatamente non mi sono imbarcato in quell'esperienza (ed in quell0investimento)... Lavorando come flight dispatcher in compagnia aerea mi sno reso conto che non mi sarebbe piaciuto e preferisco che il volo rimanga un hobby, pur sempre coltivato con abbondante uso della testa (non mi va di essere uno di quei tanti piloti della domenica che scordano le check lists e sovraccaricano gli aerei...).

 

Il brevetto da volovelista permette di volare con macchine sicure (al contrario degli ULM sono aeromobili a tutti gli effetti e quindi devono rispettare il codice della nvigazione aerea) e permette di provare esperienze uniche, spegnendo il variometro acustico in cabina si sentono solo i sibili del vento sulle ali e sembra davvero di essere un tutt'uno con l'aereo.

 

Unico inciso: in brevetto non è assolutamente facile da conseguire. Ovviamente dipende dalla scuola, ma posso assicurarti che un pilota di aliante deve conoscere molto bene la meteorologia, in particolare su scala locale, deve conoscere bene l'area dove vola (quindi, in caso di voli fuori area, pianificare minuziosamente) e deve avere un buon manico e "sentire" l'aereo scegliendo con cura gli assetti in base alle velocità: essere pilota di aliante è uno dei fattori che ha aiutato Sullemberger ad atterrare nell'Hudson, l'ANSV nella suo rapporto ha evidenziato come i piloti della Tunitair, scegliendo correttamente l'assetto (e mettendo le eliche a bandiera, ma non c'entra) sarebbero arrivati a Punta Raisi.

 

Comunque il video è spettacolare, mi ha fatto venire i brividi. E' pazzesco a che quota riescano ad arrivare sfruttando la brezza di valle, non vedo l'ora... :rolleyes:

Modificato da Tuccio14
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