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Python5

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Risposte pubblicato da Python5

  1. Python, lo ripeto, non sarebbero mai così folli da effettuare lanci nucleari contro Israele, anche perchè primo, i loro missili verrebbero abbattuti a centinaia di chilometri dal confine israeliano, Israele ha sistemi antimissile che non fanno passare neanche un sasso se vogliono, secondo perchè a sparire sarebbe l'Iran con la controffensiva israeliana.

     

    Hanno tanti guai?

     

    Devo dire che iniziare un discorso politico sulla faccenda di Israele, per come la penso io, è abbastanza imprudente, visto l'orientamento sulla faccenda che c'è qua dentro... Ma non credi che un pò di problemi se li siano cercati anche loro?

     

    Ci sono paesi che minacciano a destra e a manca di cancellarne altri, ma ricordo che, fino ad adesso, un solo stato è sparito, almeno in parte:

     

    La Palestina.

     

    Ho seguito una conferenza organizzata dalla scuola sulla situazione Israelo-Palestinese, nella quale intervenivano appunto un Israeliano e un Palestinese, due ottime persone, a mio avviso, che hanno vissuto sulla propria pelle questa scomoda situazione.

     

    Gli interventi dei due personaggi, davvero commoventi per le storie personali(ambedue hanno perso parenti negli scontri tra le due popolazioni), sono stati preceduti da un accurata ricostruzione storica, dove spiegava molto bene come la Palestina sia stata "fatta a pezzi" per insediare i coloni ebrei.

     

    Ora, io non difendo certo i terroristi palestinesi, ma diciamo che un pò li capisco se nutrono un pò di odio nei confronti degli Israeliani, che li hanno privati delle loro case e delle loro terre, che la loro terra sia ora divisa da un muro, la cosa più assurda che si potesse fare, e che per passare dall'altra parte si deve fare una coda di ore sotto il sole del deserto al più vicino checkpoint, per poi sentirti dire che non si passa.

     

    Queste non sono leggende, sono testimonianze di chi la vive tutti i giorni questa situazione.

     

    E il fatto che tutto ciò ha basi religiose, beh, mi fa arrabbiare non poco.

     

    Per come la vedo io gli stati che circondano Israele temono che ciò che è stato fatto alla Palestina possa accadere anche a loro.

     

    Mi vieni a dire che le risoluzioni ONU sono in molti casi ridicole.

     

    Ridicolo è secondo me morire in un ambulanza nel deserto ad aspettare che ti facciano passare dall'altra parte dopo aver fatto magari 40 km fino al checkpoint più vicino, per raggiungere l'ospedale israeliano che magari è in linea d'aria a 300 metri da casa tua, ma per colpa di 7 metri di cemento armato e di filo spinato non puoi raggiungere.

    Beh, Wolfman, il discorso Israele-Palestina è un po' spinoso, sì...

    E forse anche un po' OT.

    Ma comunque, tanto per chiarire:

    Nel '47 l'ONU decise di dividere il territorio della Palestina in due entità: una ebraica (circa 350.000 persone) e una araba (circa 600.000). Agli ebrei andava il 55% del territorio (però in gran parte occupato dal deserto del Negev, a Sud), agli Arabi il 45%.

    Gerusalemme sarebbe stata città sotto il controllo internazionale.

    Gli Ebrei accettarono, gli Arabi no: volevano tutto e scatenarono una guerra contro il neonato stato di Israele, forti dell'appoggio di tutti i paesi confinanti che li esortarono anche ad abbandonare le loro case per farvi ritorno dopo aver buttato a mare gli Ebrei. La guerra la persero e con essa anche parte dei territori a loro assegnati.

    Il resto di tali territori (l'attuale Cisgiordania e la striscia di Gaza furono annessi da Giordania ed Egitto). Se oggi tali territori possono essere considerati la base del futuro Stato Palestinese, è perché Israele li ha occupati durante la Guerra dei Sei Giorni e, di fatto, ha deciso di non annetterseli.

    I profughi della quella guerra del '48-'49, e i loro discendenti, vivono ad oggi in campi di raccolta in vari paesi arabi e a loro - è il caso del Libano - non è concesso avere proprietà al di fuori di tali campi, di esercitare professioni, di attivare conti correnti, di accedere ai servizi sanitari statali o privati, di votare, di fare ricorso alla nornale giustizia (hai presenti i ghetti dei nazisti?).

    Poi va anche detto che, in quanto a strage di palestinesi, il vero campione è il defunto Re Hussein di Giordania che nel Settembre 1970, nel tentativo di sventare un colpo di stato ordito dall'OLP, ne fece fuori 10.000 (il famoso Settembre Nero).

    Il fatto che si provi pena e simpatia per il popolo palestinese (e io la provo, come la provo per i tanti amici israeliani), non deve far dimenticare tutte queste cose - e quelle che ho elencato sono un millesimo di quelle che ci sarebbe da dire.

    Il vero dato di fatto è che gli unici arabi che vivono veramente in libertà sono quelli con cittadinanza israeliana (il 20% della popolazione di quello stato).

    Il vero dato di fatto è che i Palestinesi "straccioni" fanno comodo a molti regimi in quella zona, perché sono un'arma di ricatto politico, un elemento con cui invasare le masse e volgere il loro sguardo verso l'esterno, verso il satana sionista e lontano dallo schifo interno.

    Guardiamo in faccia la realtà: anche i Palestinesi sono circondati da nemici, ma fra questi solo uno è stato disposto a stringer loro la mano e solo uno sarà in grado di considerarli veramente esseri umani.

    Questo nemico è israele.

    Israele che è aggressivo e paranoico, incline - forse - a premere il grilletto, ma cosciente che, se crolla Zahal non ci sono posti dove andare e che anche la sua presunta detterrenza nucleare potrebbe non bastargli contro mezzo miliardo di nemici.

    Come vedi anch'io capisco la paranoia israeliana come tu capisci (ma saggiamente non giustifichi) gli attentatori palestinesi che, volutamente (non perché le schegge hanno avuto una traiettoria un po' troppo lunga) fanno strage di una ventina di ragazze diciassettenni israeliane all'uscita di un pub.

    Se Zahal sbaglia, e gli succede, gli israelini si indignano.

    Se il kamikaze colpisce, i palestinesi festeggiano (o sono costretti a farlo).

     

    Oddio!!! Sono esausto... :yawn:

    Ma quanto ho scritto...sarà che la cosa mi coinvolge...sarà che sono diventato grafomane... :P

     

    Concludo (finalmente).

    Se si farà di tutto per far sentire gli Israeliani lontani da un nuovo olocausto (per noi questo è un sentimento difficile da capire), il nuovo stato palestinese nascerà nel giro di pochi anni. Che dite, sono ottimista? :lol:

     

    Io, da quelle parti, vedo solo vittime che sono carnefici. <_<

  2. come mai Cocciolone si fece così male e Bellini no?

     

    ma è vero che furono liberati da un blitz degli americani? B-)

    Mi pare che furono rilasciati a guerra finita.

    Ma non so se ricordo bene...è passato del tempo...

     

    E credo che cocciolone fosse stato un po' pestato. Questo me lo ricordo: aveva un bell'occhio nero in TV.

  3. Non sapevo che si fossero fatti studi per applicare la propulsione nucleare ai velivoli.

    Per lo meno non negli anni '50.

     

    Qui c'è una scheda sul Convair X-6.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Convair_X-6

     

    Qualcuno conosce qualche dettaglio in più su questo velivolo?

    E sul Tu-95 (o Tu-119) nucleare dei sovietici?

     

    E poi, chissà se USA e URSS furono gli unici a svolgere questo tipo di ricerche?

     

    Ad ogni modo non so se questo post va su "aerotecnica" o "bombardieri"... :hmm:

     

    Boh...io per ora lo lascio qui. :P

  4. Pensi davvero che l'Iran o l'Iraq voglia nuclearizzare Israele?

     

    Pensi che siano folli fono a sto punto.

     

    Sono solo provocazioni, e Israele giù ad abboccare...

     

    Può darsi benissimo che siano solo provocazioni (e lo spero).

    Può anche darsi benissimo che l'Iran, una volta ottenuta l'arma atomica, ne faccia solo un uso di pressione politica (e già questo darebbe noia a molti laggiù, non solo a Israele).

    Ma perché rischiare? Soprattutto se si è una nazione poco più piccola della Toscana e che una sola esplosione nucleare può cancellare quasi del tutto.

    Ad ogni modo spero che la diplomazia, almeno stavolta, ottenga qualcosa di buono.

    Per quel che riguarda una presunta "aggressività" israeliana, faccio presente che tutto quello che questo paese ha ottenuto dalle riunioni Onu (a parte la risoluzione sulla spartizione della Palestina nel '47) sono state solo risoluzioni di condanna; molte sacrosante, ma ben di più ingiuste e, alcune, veramente ridicole.

    Per intenderci, una per tutte: quando il 4 Luglio del '76 i reparti speciali di Zahal misero in atto un'azione di salvataggio di passeggeri israeliani di un aereo dell'Air France, dirottato da terroristi palestinesi e tedeschi sull'aeroporto Ugandese di Entebbe con complicità dello stesso dittatore ugandese Idi Amin Dada, all'ONU si votò una risoluzione di condanna verso Israele perché aveva violato lo spazio aereo e la sovranità territoriale della stessa Uganda.

     

    Che lezione devono trarre gli Israeliani da tutto questo?

    E i terroristi che considerazioni faranno?

     

    Qui non si esalta la guerra come "sola igiene del mondo", come dicevano i Futuristi, ma si rende merito a una piccola nazione democratica, con tutti i sui difetti e guai (e belli grossi, anche) di sapersi difendere dal mare di ostilità che la circonda.

    Avere ogni tanto un po' di appoggio internazionale la aiuterebbe a sentirsi meno sola e a prendere meno decisioni unilaterali.

     

    Poi, ognuno, è libero di pensarla come vuole... ;)

  5. Python5, la faccenda del Sole non è proprio così, credimi.

     

    Il Sole è una fonte di energia, che emette radiazioni su uno spettro molto ampio: non solo quello visivo, ma anche in altre bande, compreso l'infrarosso.

     

    Quando guardi il Sole che succede? Ti accechi. Motivo? La sorgente è diretta, la luce è più forte.

     

    Il sensore di un missile IR cerca appunto la sorgente delle radiazioni infrarosse, quella dove l'emissione è più forte.

     

    I primi missili tendevano ad agganciarsi contro il Sole, persino contro il suo riflesso nell'acqua. Qualche volta si agganciavano anche ad altre sorgenti calde, come un incendio in un bosco.

     

    Il discorso è che il circuito dei primi sensori era semplice: puntava lì dove il segnale era più forte, senza alcuna analisi del segnale stesso.

     

    Successivamente i sensori sono diventati più selettivi: tendono ad escludere le radiazioni tipiche dell'energia solare e di altre fonti indesiderate, e ad agganciarsi alle radiazioni tipiche emesse da un aereo. Non il calore dei motori, ad esempio, ma quello del metallo rovente degli ugelli di scarico, che ha frequenze caratteristiche.

     

    I sensori moderni utilizzano tecniche del tutto diverse. Essi convertono l'immagine infrarossa in una immagine digitale, elaborata da un computer, il quale è in grado di distinguere, sulla base di algoritmi specifici, un aereo dallo sfondo, ed eliminare sorgenti indesiderate come il sole e gli inganni pirotecnici (flares). Questo tipo di sensore è in grado di colpire un aereo anche frontalmente, non c'è più bisogno di lanciarlo "in coda".

     

    Per aumentare l'efficacia dei sensori dei missili, le ultime generazioni montano dei sensori "bicolore": oltre all'immagine infrarossa, vedono anche l'immagine ultravioletta. Combinando le due immagini, il computer è capace di escludere tutto ciò che non è un aereo. Questo tipo di sensore è estremamente resistente alle contromisure.

     

    Da ultimo, i sistemi più sofisticati hanno anche la capacità di colpire il bersaglio in un punto più vulnerabile. Ad esempio, se i motori sono due, cercano di infilarsi in mezzo tra di essi per danneggiarli entrambi. Anche in questo caso il lavoro è svolto da un computer che utilizza algoritmi precisi: confronta l'immagine del sensore con un database e per ogni assetto tipico del bersaglio è previsto un punto d'impatto preferenziale.

     

    Rispondendo a Cipher: un pilota in ogni caso cercherò di sfruttare anche il sole per ingannare il missile. Per quanto possa essere sofisticato il sensore del missile, è comunque una fonte di disturbo da sfruttare, insieme ai flares e alle manovre di scampo.

    Spegnere il motore non serve a niente: il metallo rovente lo resta a lungo, i missili moderni vedono il calore della superficie dell'aereo provocato dall'attrito con l'aria, per cui lo spegnimento del motore gli fa un baffo o quasi.

    Il pilota invece ha bisogno di tutta la potenza a disposizione per mettere in atto le manovre di scampo opportune: non può permettersi di perdere energia.

    Proprio la potenza del motore è il suo unico elemento di vantaggio sul missile (i missili hanno una fase di spinta breve, poi esauriscono il combustibile e procedono per inerzia) e sarebbe assurdo privarsene.

    Un grazie a Gianni065 per i chiarimenti. :adorazione:

    E le scuse a Cipher che non aveva detto una cosa poi tanto assurda. :blushing:

     

    L'inserimento di capacità di ricerca nello spettro dell'ultravioletto nei seeker, non complica maggiormente le cose per quanto riguarda il discorso del Sole?

  6. Gianni io non sto dando la colpa a nessuno, non saranno stati proprio pappa e ciccia, ma bisogna dire che i rapporti erano molto più stabili e che tra i due contendenti(Iraq e Iran) gli USA erano certamente più vicini all'Iraq.

     

    La mia "polemica" era sul fatto che mi suonava male che non avessero detto nulla a Israele per il deliberato attacco preventivo in risposta a minacce verbali che ricevono mediamente tutti i paesi tutti i giorni.

     

    Perchè non abbiamo mandato anche noi gli F16 tutte le volte che Al Quaeda ha minacciato l'Italia?

    Perché non sappiamo dove si nascondono.

    E poi in Afghanistan ci siamo, no?

    In Iraq c'eravamo, no?

    Lasceresti comprare una pistola a uno che minaccia di ucciderti tutti i santi giorni?

    O tenteresti in qualche modo di impedirglielo?

    Nelle controversie internazionali, quando la diplomazia fallisce, capita di ricorrere alla forza.

    Il fatto, poi, che sia stato impedito, una volta tanto, che un dittatore si dotasse di armi nucleari non può che rendere il mondo un po' migliore.

    Il vero aggressore è chi rende l'uso della forza inevitabile.

  7. Forse dico una cavolata, ma se mi lanciano un missile a guida IR da una distanza relativamente breve, se punto il sole, chiudo il gas e faccio una manovra evasiva efficace, è possibile che il missile sia attratto dal sole stesso e lo "agganci" lasciando perdere il mio aereo???

    Cipher...

    Il disco solare, visto dalla Terra non è più caldo della stessa atmosfera. La radiazione solare investe tutto il pianeta. Il missile IR non saprebbe a cosa agganciarsi...se non ai motori del tuo aereo. :P

  8. Scusate l'ignoranza, ma a che pro venne fatta quell'operazione??

     

    A quei tempi l'Iraq non era c**o e camicia con gli USA?

    Sì, ma Saddam dichiarava apertamente che l'unica vittima della sua atomica sarebbe stata "l'entità sionista". Al che l'entità sionista rispose.

    Per la cronaca, alla costruzione di quel reattore, partecipavano sia la Francia che, in misura minore, l'Italia.

    :furioso::furioso::furioso:

     

    Sempre per la cronaca: uno dei piloti era Ilan Ramon, poi divenuto il primo astronauta israeliano e morto nell'esplosione dello Shuttle nel 2003.

     

    La foto ritrae i piloti dell' Operazione Opera. Quello in piedi a sinistra è Ilan Ramon.

    Rendo onore a lui e ai suoi compagni. :adorazione::adorazione::adorazione:

    pilotsce9.jpg

  9. l'f-16 non è stealth quindi pure col radar spento l'avrebbero trovato forse si erano scordati le coordinate del bersaglio e sono andati in maniera manuale :rotfl:

     

    oppure problemi dell'ultimo secondo :)

     

    cmq si vede la bravura del pilota ke anche senza sistemi di guida ha distrutto il bersaglio :okok:

    Sembra che abbiano quasi sempre volato sotto la copertura RADAR.

    Peraltro le difese antiaeree irachene erano concentrate contro possibili attacchi dall'Iran, contro cui allora (1981) erano in guerra.

    Per gli iracheni, Israele, non era una minaccia: troppo lontana :D

  10. appunto per questo che Prodi ha fatto bene a mantenere l'accordo...almeno una cosa buona l'ha fatta...

     

    il Nimby lo cita anche Gramellini per le scorie nucleari e il problema di dove metterle...però obiettivamente noi non stiamo a Vicenza...non possiamo capire la reale situazione dei vicentini...magari se la mettevano dietro casa nostra avremmo fatto casino uguale...o non l'avremmo fatto...non si può dire...

     

    io sono sempre stato filoamericano però bisogna ammettere anche che di stronzate ne fanno pure gli americani...che voglio dire?

     

    il mio pensiero è questo: la base di Vicenza si farà. essa sarà frutto di un alleanza tra Italia e Usa però occorrono garanzie giuridiche e collaborazione di entrambi i paesi...soprattutto non dobbiamo essere timidi ma farci valere pretendo ad esempio che i lavori di ampliamento siano svolti da industrie italiane...

     

    bisogna badare pure un pò ai ca22i nostri no?

    Sul fatto che bisogna essere collaborativi (anche criticamente) e non succubi, hai ragione da vendere...

    Quello che mi infastidisce sono gli estremismi di chi al governo ci si sente scomodo: ci sta perché ha vinto, ma si sentiva più a suo agio all'opposizione ad urlare contro tutto e tutti. E lo dice uno che ha votato quella coalizione che ora è al timone, ma che si sente più vicino al Presidente della Repubblica che a certi leaderini... :furioso:

  11. si ma lo sgancio guidato CCRP può avvenire anche con normali bombe della serie mk

    in questo tipo di sgancio il RADAR designa un bersaglio per il FCC (computer controllo del fuoco) ke dopo aver dato il consenso al FCC premendo il pulsante di sgancio le bombe appena sono a tiro del bersaglio vengono automaticamente sganciate dal FCC e questo tipo di sgancio è molto più preciso del CCIP in cui la designazione del bersaglio avviene "a occhio" mettendo semplicemente il pipper del' hud sul bersaglio ,manovrando

    e appena a tiro si preme il pulsante di sganco ;)

     

     

     

    tutto giusto???

    Forse avevano necessità di andare a radar spento per non farsi localizzare. <_<

  12. I piloti narrano che i piloni erano tutti occupati dai serbatoi ausiliari e dal carico bellico (il volo era di più di duemila chilometri fra andata e ritorno).

    Non poterono portarsi dietro nessun tipo di altro carico: nemmeno i pod ECM, figuriamoci i designatori laser; e poi il "dome" di un reattore è un bersaglio piuttosto grande e in questo caso si trattava solo di far danno.

    Si parla, poi, dell'autonomia dello F-16 non dello F-16I, tant'è che fu loro fatto un rifornimento "hot" dopo la fase di rullaggio, cioè ad aerei già pronti al decollo. Di aerocisterne neanche a parlarne: sarebbero state localizzate dai radar di Giordania e Arabia Saudita.

  13. Forse qualcuno di voi lo ha già visto. Forse era già stato linkato.

     

    Si tratta delle registrazioni HUD degli F-16 israeliani durante l'attacco al reattore nucleare irachero Osiraq. Pare che la IAF le abbia desecretate l'anno scorso.

     

    Un bel documento storico, non trovate?

     

     

  14. Credo che, indipendentemente dal colore politico, i governi debbano mantenere gli accordi presi in ambito internazionale, anche dai governi precedenti.

    Ovviamente questo discorso è valido purché ci si mantenga nel rispetto della Costituzione e del diritto internazionale e non si intenda ridiscutere i rapporti con i paesi alleati (in questo caso gli USA).

    Per il ritiro dall'Iraq ci si è potuti appellare all'articolo 11 della costituzione perché, inizialmente, non vi è stato nessun mandato internazionale (tipo ONU) per quella guerra, ma solo una "coalizione di volenterosi".

    Per l'Afghanistan il caso è diverso: mandato ONU e partecipazione NATO. Quindi exit strategy alquanto più improbabile, a meno che non si voglia mettere a rischio la solidità dell'Alleanza Atlantica, cosa che peraltro farebbe piacere ad alcuni partiti...

    Il caso della caserma Dal Molin credo risenta un po' dell'effetto NOTAV, cioè di quel modo di fare che gli anglosassoni chiamano NIMBY (Not In My Back Yard - Non nel mio cortile di casa), il tutto potenziato dall'appoggio dei fronti antagonisti-pacifisti (ma hanno mai fatto una manifestazione per la Cecenia o le esecuzioni in Cina?) e buona parte di una sinistra, ahimé, miope ed "equidistante" - per intenderci quelli che "Hezbollah=Resistenza del popolo libanese".

     

    Ma dopo tutto questo bel discorso il fatto rimane sempre questo: simpatici o antipatici, stupratori o no, gli Usa hanno fatto un accordo con l'Italia e sta a quest'ultima rispettarlo, dimostrando di avere un governo di politici, o non rispettarlo, dimostrando di avere un governo di populisti.

    Questo a prescindere dai colori politici.

  15. L'importante è che non giri sotto Win98. Ve la immaginate una bella schermata blu nel bel mezzo di uno scontro aereo? Magari contro un Flanker? :rotfl:

     

    Comunque, a dispetto del fatto che sono zeppi di avionica (che può essere fallace), gli aerei di oggi sono infinitamente più affidabili...richiedono solo più tempo e molte attenzioni in più sia nella progettazione che nella messa a punto.

  16. Gli F-14 sono sempre stati iraniani...

    ...anzi, persiani, visto che gli USA li vendettero allo Scià loro amico.

    Poi l'avvento di Komehini cambiò le carte in tavola, tant'è che di F-14 iraniani ancora in grado di volare credo ne siano rimasti pochi.

    L'Iraq ha sempre avuto velivoli sovietici o francesi. Per lo meno per quanto riguarda il grosso della propria aviazione.

  17. Vorrei una vostra opinione sul Bristol Beaufighter.

    Secondo me è stato il bimotore più bello di tutta la WWII e anche oltre.

    Anche da un punto di vista operativo credo che sia stato un elemento essenziale per la RAF e la RN, soprattutto nel ruolo antinave.

     

    beaufighterus8.jpg

     

    beaufightertfxih3.jpg

     

    beaufightertfxplviewvi2.jpg

     

    beaufightertfxhoru9.jpg

  18. Per quanto mi ricordo dai TG e dell'epoca e da alcune pubblicazioni, durante la Guerra del Golfo del '91, alcuni Mig-29 iracheni (e forse anche altri tipi di velivoli) ripararono in territorio iraniano.

    Che fine hanno fatto?

    Mi sembra strana una loro eventuale restituzione, dato l'embargo a cui fu sottoposto l'Iraq negli anni seguenti.

    Mi sembra strano, anche, che la comunità internazionale possa aver consentito all'Iran di incamerarli fra le proprie forze aeree.

     

    Ma la comunità internazionale non sempre fa la cosa giusta...no? <_<

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