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mo-mo

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  1. "Un nuovo (aiuto) sceriffo nella città?"... Con questo titolo un po' ermetico la rivista aeronutica COCKPIT di gennaio 2015 presenta un'intervista a Don Parker, uno dei quattro piloti dello "Scorpion Jet". E' chiaro che l'ex pilota dei Marines e oggi collaudatore dice ogni bene di questo apparecchio che appare concettualmente particolare. Dopo la presentazione nel Regno Unito ha percorso altre 200 ore di volo e partecipato a una grande esercitazione della Guardia nazionale del Kansas. Il senior test pilot Don Parker evidenza poi l'uso di (cito) F-15, Superhornet e Rafale per usi se non modesti perlomeno "impropri"... Quindi lo Scorpion sarebbe l'ideale. Dati ufficiali di Textron: max speed 518 mph, range 2'762 miles, payload 3'000 pounds. Infine... Costs less than: 20 USD. Tredici Paesi sarebbero interessati, per ora almeno per una valutazione: citati la Nigeria e gli EAU. E' chiaro che, dopo il NO svizzero ai Gripen, il nuovo apparecchio USA susciti interesse mediatico nella Confederazione più che in altri Paesi europei. I calcoli sono presto fatti... con il budget previsto per i Gripen se ne potrebbero acquistare 150, poi il costo orario di 2700 USD... Meglio tornare con i piedi per terra: lo Scorpion è solo subsonico, non ha radar di bordo e non ha cannoni. A parte la velocità Don Parker dice che il volume utile interno può soddisfare molte esigenze particolari o supplementari dei potenziali clienti...Vedremo!
  2. Interessante quanto scritto negli interventi poco sopra. Però, d'accordo l'aspetto militare del problema ma, secondo voi è ipotizzabile un altro tentativo di "conquista" delle Falkland da parte di uno Stato, come la RA, in disastrose condizioni economiche?...
  3. www.blick.ch Il "Sonntagsblick" pubblica oggi un articolo sui "sogni dei generali (svizzeri)". In pratica si riaccende la discussione sull'eventualità per l'Esercito /Forze aeree di disporre di aerei da trasporto. La Svizzera ha infatti una curiosa realtà: le sue Truppe d'aviazione, ora Forze aeree, non hanno mai avuto aerei da trasporto... Eppure per vari decenni avevano avuto fino a 600 aerei da combattimento. I tempi sono cambiati e, già dalla fine degli anni 90 si era manifestata la necessità di disporre di aerei da trasporto. La scelta era caduta sui CASA-295 (2 esemplari) utili/necessari per i collegamenti con il contingente svizzero nel Kossovo (250 soldati). L'acquisto, contenuto in un Programma d'armamento (2004 mi pare) venne bocciato da un'alleanza impropria fra sinistra (PS) e destra (UDC). Ora i tempi sembrano cambiati: deputati rilanciano l'argomento, il Dipartimento della difesa si dà da fare anche se il ministro Maurer è ben più che tiepido sull'argomento. Non vi sono ancora proposte concrete ma le possibilità sono parecchie: 1. A400M 2. Boeing C-17 3. CASA C295 4. Alenia C-27J 5. Lockeed C-130K 6. BAe 146C MkIII Nell'articolo si legge che il preferito sarebbe l'Hercules (di seconda mano) sul mercato per 16 milioni di Franchi, ci sarebbero poi anche i Jumbolini ritirati da SWISS e adattabili per scopi militari da BAe. La novità sarebbe l'intervento, oltre al Dipartimento della difesa, anche di quello degli affari esteri. Per ora è solo un articolo di giornale però...Vedremo!
  4. La flotta di TIger (F-5 E/F "Tiger II") era una flotta di 110 apparecchi acquistati in altri tempi per essere pilotata, soprattutto, da piloti di milizia, quindi "non professionisti". I tempi sono cambiati e un aereo chiamato Tiger deve essere o si vorrebbe sia sostituito con un altro tipo di aereo pilotato da professionisti... Non si tratta quindi di sostituire Tiger ma di sostituire, molto parzialmente, un aereo. Se veramente la situazione geopolitica fosse grave la Svizzera sarebbe in grado, grazie alla sua potenza economico finanziaria, di acquistare centinaia di aerei. Ma la Svizzera non è nella situazione di Israele. La maggior parte dei Paesi d'Europa (centro nord) ha ridimensionato parecchio le proprie forse armate, l'attuale Bundeswehr germanica è ormai ben poca cosa rispetto al gigantesco apparato militare (autorizzato dagli USA) degli anni 60/70. Il discorso attuale è: servono o non servono costosi aggeggi dalla dubbia necessità?... In Svizzera, Paese per tradizione secolare con uno spiccato spirito "militare", ce lo si chiede. Nella vicina Austria, su giornali e riviste, si parla ormai della scomparsa della forza aerea federale nel 2020 nell'impossibilità di rinnovare l'attuale flotta, la SPö (partito socialdemocratico austriaco) auspica da sempre di delegare alla CH il controllo degli 80'000 km2 di spazio aereo nazionale, soluzione impossibile per motivi di neutralità svizzera. Nessuno si scandalizza, l'efficienza di un Paese non lo si misura dall'entità delle proprie forze armate. La difesa nazionale, almeno in Svizzera, non è più una cosiddetta "vacca sacra", è un elemento con una priorità che, certamente, non è più da 1° livello come ai tempi del "nemico rosso".
  5. Se si decide di fare una valutazione... la si fa, se si vuole fare un acquisto si chiede un'offerta. L'operazione è costata 8 milioni di CHF per quanto riguarda l'organizzazione e la pianificazione dei voli (tre settimane per ogni tipo) e per la verifica e valutazione dei risultati. Impiegate 40 persone (militari e civili). Secondo il Dipartimento della difesa svizzero i tre costruttori avrebbero speso complessivamente fra 150 e 200 milioni di CHF (!!!) per lavori di preparazione e adattamento dei velivoli. Ribadisco che il Gripen era quello delle versioni C/D in servizio da vari anni. In seguito era stata fatta l'offerta per la versione modernizzata, definita "B" che sarà la futura per la FAB, operazione da spalmare fino al 2035!!!. La tua sorpresa e il tuo sarcasmo mi sembrano decisamente eccessivi. Secondo SAAB le prove in India del dimostratore tecnologico Gripen NG (base per la versione "B") avrebbero dato risultati ormai non molto inferiori a quelli dei bireattori (Rafale e Efa). Vedremo poi i risultati.
  6. Della mega-maxi-super-iper valutazione svizzera si è scritto per mesi anche nei siti italiani dalla fine del decennio scorso. Risparmiami una ripetizione di dati già pubblicati anche in dettaglio. Semplificherò dicendo innanzitutto che i risultati della valutazione durata un paio di settimane per ogni tipo di aereo sono confidenziali, quello che si sa non ha quindi i crismi dell'ufficialità. In ogni caso i tre concorrenti non hanno fatto stravedere nelle prove contro gli Hornet e Tiger delle Forze aeree svizzere. Chiaramente al 1° posto il Dassault Rafale, al 2° posto il Typhoon (battuto in due prove dai partner svizzeri), 3° il Gripen C inferiore in tutto agli Hornet. Il Governo svizzero aveva scelto una nuova versione del Gripen basata sul dimostratore tecnologico presentato in India e che serve da base sulla futura versione "E" non proprio accettata entusiasticamente in Svezia, versione che ha trovato in Brasile una chiara accettabilità. Basta la spiegazione?... A disposizione se vuoi altre delucidazioni.
  7. Convengo con l'osservazione. Qualche precisazione però... Il trio di jet da combattimento in competizione in vari Paesi (Rafale, Efa, Gripen) non ha convinto del tutto, in alcune valutazioni, per quanto riguarda il rapporto prestazioni/prezzo. Il Rafale di Dassault ha vinto (tecnicamente) la gara svizzera... però non ha fatto stravedere nei confronti degli Hornet targati CH: l'Efa 2000, senza un adeguato radar richiesto dalle Forze aeree svizzere, è stato inferiore agli Hornet in almeno due delle prove valutative. Il Gripen è stato definito in CH quello con il migliore rapporto qualità/prezzo... Non viene però venduto gratis..., è fuori dalle possibilità di acquisto della maggior parte delle Forze aeree del mondo. Per ora è stato venduto solo a Sud Africa e a Thailandia in pochi esemplari... Ungheria e rep Ceca si devono accontentare del leasing di velivoli svedesi. L'operazione brasileira è orientata sul lunghissimo periodo... 30/40 anni?... Mah... Per la Svizzera il trasferimento di tecnologia SAAB per la costruzione su licenza di 22 aerei è stato definito sproporzionato ai risultati. Il costo del lavoro presso Pilatus o RUAG non è certamente basso, diversa la realtà in Brasile che dispone della terza o quarta industria aeronautica del mondo (0ccidentale). Può anche darsi, però, che il "grifone" svedese possa accaparrarsi qualche altro contratto. Non è questione si ricchezza di un Paese ma di necessità o, quanto meno, di priorità.
  8. La notizia è di ieri: la FAB disporrà di 108 SAAB Gripen E compresi i 36 già ordinati a fine ottobre. Non è invece compreso un eventuale acquisto da parte della Marinha brasileira. Si tratta, evidentemente, di un'operazione spalmata sul lungo/lunghissimo periodo e che, in pratica, darà una chiara credibilità alla Forza aerea del maggiore Paese latinoamericano, Paese che dispone oggi di un'aviazione militare da combattimento poco più che simbolica. L'informazione è del sito svizzero romando "avia news".
  9. La rivista svizzera Skynews riporta varie considerazioni circa il pro e il contro del prolungamento del servizio dei Tiger. Il Dipartimento della Difesa, come è stato detto più volte anche in questo forum, ha sempre affermato che non vi è nessuna logica militarfinanziaria nel prolungare la vita operativa degli attuali 54 F-5 E/F "Tiger II", un loro costoso adattamento sarebbe, si dice, sproporzionato al risultato. Non convincente, in un'ottica svizzera, è definita l'operazione delle FAB con l'adattamento dei Tiger della flotta brasiliana... Altra situazione però. Vi sarebbe però una cosiddetta soluzione di compromesso. L' ha citata, nell'ambito della manifestazione Air14 di Payerne, il comandante della Patrouille suisse Ten col Daniel Hösli. A titolo personale auspica la continuazione del servizio degli F-5 anche se in numero ridotto rispetto agli attuali 54. Servizio non più come "aereo da combattimento" ma solo come apparecchio con capacità di supporto ("Unterstützungsaufgaben"): simulazione di aerei nemici, traino di bersagli della DCA per gli esercizi di tiro sul Dammastock. Inoltre si manterrebbe in vita la Patrouille suisse senza far capo a 4 "Hornet" più utili certamente per il loro uso primario. Si tratterebbe di tenere in flotta da 12 a 20 apparecchi per sei/sette anni dopo la data stabilita per il loro ritiro (2016). I Tiger sono certamente superati tecnicamente...(non erano granché già al momento del loro acquisto) ma in un ottimo stato e con relativamente poche ore di volo (in un confronto con l'estero). Non si tratta di "modernizzarli" ma di continuare ad assicurare le loro capacità di volo con la normale manutenzione. Variante realista?... Può anche darsi, il ritiro di materiale militare come in questo caso spetta al Parlamento federale secondo nuove norme di legge e i possibilisti appaiono in aumento. Importante anche l'aspetto finanziario: un Tiger II costa 19'000 CHF all'ora, un Hornet 30'600 CHF (dati ufficiali in risposta a un deputato)
  10. www.vbs.ch Il Dipartimento della difesa svizzero ha smentito, oggi, la notizia di una cessione di 10 F-5 E/F alle Forze aeree uruguaiane. Infatti, secondo nuove disposizioni, i due rami del Parlamento hanno la competenza di autorizzare non solo l'acquisto di armi secondo i programmi annuali ma anche di autorizzare dismissioni, in questo caso dei 54 Tiger II ancora in servizio. La notizia di un interesse da parte Uruguagia per i Tiger II della Confederazione era stata confermata negli scorsi giorni da Montevideo.
  11. Le forniture dovrebbero avvenire fra il 2019 e il 2025... Occorrerà concretare un aereo che, per ora, rimane sempre sulla carta. Io non sono un "fan" dei Paesi sudamericani ma vorrei ricordare che questo grande Paese da 200 milioni di abitanti governato da ieri (per la seconda volta) dalla signora Rousseff ha ormai la sesta economia del mondo e un'industria aeronautica (la terza o la quarta del mondo) di assoluto rilievo. Con l'acquisto di 36 Gripen (28 "E" e 8 "F") le FAB si danno così una vera flotta di "aerei da combattimento"... Un po' difficile dire quali siano i nemici.
  12. Sul sito svizzerofrancese "avianews" si parla della decisione governativa canadese di rimandare l'acquisto/fornitura/entrata in servizio dell'F-35. I 77 MDD/Boeing F-18 A/B rimarranno in servizio fino al 2025, cinque anni in più del previsto. I motivi sono le prossime elezioni con la certezza di un efficace e collaudato servizio per mezzo degli attuali Hornet. Pare chiuso dunque il discorso per competitori made in EU
  13. Incidente chiuso?... Se volete continuiamo il discorso, se vi sono novità...
  14. Arrischiamo di andare un po' oltre i limiti di una discussione su un tipo di aereo. In ogni caso: i diritti di iniziativa e di referendum sono valori ai quali non rinunciamo, sono "valori" propri del popolo che li usa (a livello dei 2400 comuni, dei 26 cantoni e della Confederazione) per molti argomenti, quest'anno forse 200 o poco meno! Siamo permeati di democraticità... e ci va bene. Affare nostro. Quindi sta calmo, sentire predicozzi da un cittadino di un Paese che ha avuto/ha tre governi di fila non eletti dal popolo può anche disturbare oltre gli italici confini. Gripen...la versione "E" non esiste ancora, quanto valga veramente non lo sa precisamente ancora nessuno. Le esigenze militari della Confederazione non sono più quelle di un passato che sta diventando remoto, i "nemici" sono di ben altra natura rispetto alle dittature di destra o di sinistra. Lo stato di salute della Confederazione, della sua economia è eccellente, lo 0,6% di spese militari sul pur elevato PIL può anche bastare, il sistema non professionistico delle forze armate pure. Un'attaccamento diffuso per l'Esercito esiste sempre, nello scorso weekend a Payerne c'erano 160'000 persone per festeggiare contemporaneamente tre anniversari aeronautici. Mica male. Per i futuri aerei, fra cinque o sei anni, ci penseremo, ...ma le scelte non sono poi grandiose!
  15. Grande successo per il primo weekend di Air14 sull'aeroporto militare di Payerne. Oltre 160'000 persone hanno assistito alle esibizioni per il triplice anniversario: 100° aviazione militare, 50° Patrouille suisse, 25° PC-7 Team.
  16. Si sono dette molte cose sull'affaire Gripen in CH. In votazione popolare la differenza fra NO e SI è poi stata di meno di 100'000 voti. Ho già scritto, forse anche in questo forum, che il NO ha avuto l'appoggio anche di parte dell'indispensabile area di centro, di solito "pro militare". Non ha convinto l'aereo...: in Svizzera si hanno dubbi sull'effettiva realizzazione della nuova versione e si hanno addirittura dubbi sul futuro dell'azienda della famiglia Wellenberg, cioè SAAB. Ricordo che si è trattato essenzialmente di una votazione sul referendum chiesto dalle sinistre riguardante il piano di finanziamento dell'acquisto. Un vero pasticcio anche per l'atteggiamento e le incertezze del ministro della difesa Maurer. A media scadenza si riproporrà di nuovo l'acquisto (2020) per poter disporre entro il 2030 di 44 aerei sostitutivi complessivamente sia dei Tiger, sia degli Hornet. Per i prossimi anni l'impegno d'acquisto riguarda principalmente i Droni non armati di costruzione israeliana (prossimo anno) e il rinnovo totale della DCA, difesa contraerea. Con il NO svizzero SAAB poteva disdire anche il contratto con il Governo del proprio Paese...: era stato detto che necessitavano almeno 82 apparecchi ordinati (60 S e 22 CH) per continuare la produzione. Ora si accontenta di 70 apparecchi e l' eventuale contratto con il Brasile è sempre più in alto mare. Aiutano le industrie belliche del regno le situazioni russo-ucraine con il Governo svedese che ritorna a maggiori investimenti militari con 10 Gripen supplementari e un quinto sottomarino di alte prestazioni ordinato.
  17. www.rsi.ch Dopo il NO svizzero la Svezia si assume interamente le spese di sviluppo della versione "E" del Gripen. Probabile acquisto di 10 apparecchi supplementari.
  18. Se vuoi, esprimi un parere un po' più comprensibile...
  19. Grazie per la risposta! Prendo atto di un'italica arroganza. Continuate pure a parlarvi addosso, a parlare della MMI.
  20. Considerazione un po' ermetica....
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