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Gianluca Mazzon

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Tutti i contenuti di Gianluca Mazzon

  1. Precisissimo, utilissimo e molto interessante.
  2. Per come la vedo io, molto probabilmente, il nucleare a noi non serve... La domanda è: ci servirà? Noi abbiamo passato gli ultimi trent'anni a realizzare centrali a "carbone"/"olio combustibile" e "turbo-gas", limitandosi a dedicare solo nell'ultimo periodo un modesta attenzione alle fonti energetiche alternative. Allora: le centrali a "carbone"/"olio combustibile", nonostante l'applicazione d'innovativi sistemi di filtraggio, non rispettano le norme del piano ecologico vigente (questione solo teorica, in quanto non inquinano di più di una normale arteria stradale trafficata) e, di conseguenza, sono operative solo nelle fasce "rosse" dell'anno; nonché pronte a sottoporsi ad una riduzione di capacità (radicale ridimensionamento) o ad una totale conversione (variabile a seconda delle possibilità). Per quanto riguarda il "turbo-gas" fate voi... Noi bruciamo il metano che paghiamo all'estero (e non poco) per ricavarne energia elettrica, con un rendimento che è "inncommentabile". Per il resto ci sostentiamo con l'idroelettrico, l'eolico, il geotermico e, in molto più piccola parte, con il solare e le biomasse. Detto questo, avendo un fabbisogno di 50 GW, tutto ciò che abbiamo, anche se è apprezzabile, non può evidentemente bastare, quindi importiamo energia dall'estero con tutto ciò che comporta, senza entrare nello specifico. E' mia opinione che forse, tra qualche tempo, sarebbe opportuno analizzare la possibilità, con tanto tanto spirito di osservazione. Allo stato attuale, non ci troviamo nella condizione di poterci permettere o se preferite di farci convenire questo sistema, che nei tempi, modi e se vogliamo anche "spazi" non ci calza affatto... Domani chissà.
  3. Comunque sia, si può tranquillamente dire che termina un epoca... Ma nel frattempo che aspettano gli F-35 (contando che devono convertire alla operazioni con catapulta / cavo d'arresto le carrier) come manterranno una determinata operatività? E aggiungerei, quanti danni in termini di know-how e tradizione?
  4. Quoto sulla questione, ma ho come la sensazione che l'Italia in questa fase sia decisamente "distratta", in senso appropriato del termine, sulle questioni legate alla difesa e tutto questo proprio in una fase che ritengo cruciale per tanti motivi.
  5. Speriamo! Sarebbe un bel colpo per le finanze "Macchi" e non guasta mai.
  6. Esteticamente parlando è sicuramente cinese.
  7. La situazione è decisamente più complessa di quanto non sembri. Un attacco comporta una serie infinita di conseguenze (politiche, militari, sociali...). Gli Stati Uniti non possono continuare ad operare nuovi interventi militari e questo è il prezzo da pagare per molte scelte che nell'ultimo decennio hanno preso. Se si optasse per un coinvolgimento della NATO sarà in prima linea con azioni aeree. Un invasione totale è assolutamente inattuabile per evidenti questioni "economico-logistiche". L'Europa, però, ha altre gatte da pelare ora come ora e credo onestamente che non ci metterà mai la faccia, almeno direttamente; piuttosto armerebbe a dovere Israele. Detto questo se si può evitare di aprire un altro fronte sarebbe meglio, anche perché nel bene o nel male, poi un contingente di stabilità andrebbe obbligatoriamente impiegato.
  8. Vai a saperlo te... Comunque penso che un minimo di motivazione ci sia, sai come funzionano queste cose: finanziamenti per l'economia, appalti... Magari avevano messo in conto i rischi e hanno ritenuto valida l'opzione di imbarcarvi elicotteri se eventualmente il prototipo non esaurisse le aspettative. Chi lo sa? Più che altro, io mi chiedo che fine farebbero gli investimenti fatti come partner del progetto. Soldi buttati? Non voglio pensarci...
  9. Gianluca Mazzon

    Fucili d'assalto

    C'è ne sono molti, ma personalmente direi Bushmaster ACR tra i fucili d'assalto puri, Knight's Armament Company PDW per difesa personale e CQB e FN P90 come pistola mitragliatrice in generale.
  10. Secondo me questa va vista come la chiave di lettura principale, nonchè la più grossa delle speranze per noi. Le loro esigenze possono effettivamente generare un "peso" politico notevole e, molto probabilmente, prima di ignorarle credo che si faranno per bene i conti in tasca. Detto questo, io penso che non sia una coincidenza che proprio di questi tempi la RAF cambi strategia sulla sua idea iniziale del progetto e opti per soluzioni alternative... E' una cosa che mi puzza già da un po'; i ritardi di progetto potrebbero non essere la prima delle questioni che li ha portati a quella scelta e sinceramente non sono del tutto convinto che, anche se si arrivasse ad un compromesso che garantisca la continuità del progetto e di conseguenza poi in un futuro l'operatività della macchina, ci si ritrovi un domani con una aereo assolutamente completo e affidabile (cose che se si scende a compromessi di solito vengono facilmente a mancare). In conclusione credo che la MMI, o chi per lei, debba valutare attentamente la questione e sappia organizzarsi per tempo, qualsiasi cosa questa riflessione comporti.
  11. Perché dovrebbe? L'Aeronautica Militare è uno dei reparti delle nostre forze armate. Non esiste una società moderna dove non si esprima il proprio rispetto per enti che svolgono funzioni che mirano a tutelare da sempre la sicurezza di tutti (questo vale in tempo di pace e non). Ma gli attentati terroristici non ci sono stati in questi anni? Io non credo che sia preferibile l'opzione della cura. Finche si può prevenire è giusto, anzi doveroso farlo... Per quale assurdo motivo? Se l'Italia come nazione non gode di una totale considerazione a livello militare è essenzialmente perché ha perso la seconda guerra mondiale e molte delle attività di ripresa economica del tempo c'è le stiamo ancora portando dietro sotto forma di debiti verso gli Stati Uniti (sia in termini economici che politici), ma come capacità militare in molti ambiti non siamo i perenni falliti che spesso ci riteniamo. Io sono fiero dell'AMI e più in generale delle forze armate italiane, sarebbe un in insulto anche verso chi ogni giorno rischia la vita in teatri operativi altroché pacifici. Le cose sono un po più complesse di come le dipingi. Il discorso JSF, se procede come previsto, porterà una grande iniezione di denaro che poi potrà essere investito in ciò che serve. Per non parlare dei posti di lavoro che garantisce... Non riduciamo sempre tutto all'osso per poi pretendere di fare un discorso globale. E' importante rendersene conto secondo me. Non volevo offendere nessuno, eh! Anzi discuterne (magari in apposito topic) mi farebbe piacere.
  12. Già... La tipologia del motore (turbogetto) e le sue impressionanti dimensioni producevano quel sibilo che si sentiva da chilometri. Mi ricordo anche l'F-4 che gli assomigliava ma era più cupo (bi-motore), proprio perchè presentava la stessa tecnologia di progettazione. Aggiungerei le fumate nere che facevano anche! Mi scuso per l'off topic ma è un ricordo che avevo piacere di celebrare.
  13. Per noi non è grave? Non tanto per la Cavour, anche se portarla ad essere una portaelicotteri è un peccato e non serve a molto, ma la vedo dura per la marina che si ritroverebbe a bocca completamente asciutta. Gli Harrier non sono eterni e anche se si esalta spesso l'avionica di quell'aereo è realmente impegnativo da pilotare in alcune fasi, come il decollo. Davvero peccato!
  14. Chiedo scusa, ma avevo cercato e non l'avevo visto!
  15. Una cerimonia culminata con il sorvolo in parata della base di Amberley, il 3 dicembre 2010, ha determinato l'ufficiale radiazione dei General Dynamics F-111 "Aardvark", ancora operativi nella sola aviazione australiana nelle versioni F-111C e RF-111C (ricognizione). Al loro posto è già iniziata l'assegnazione ad alcuni reparti del ex McDonnell Douglas, ormai Boeing, F/A-18F "Super Hornet" che batte nella corsa l'F-15E "Strike Eagle". E' doveroso citare, però, le grandi peculiarità appartenute all'F-111 come la grande autonomia, la sviluppata avionica e la notevole potenza di fuoco, che lo hanno reso un punto di riferimento importante nella RAAF per tutti questi anni. Segue un elenco con le principali caratteristiche del velivolo. Dimensioni/pesi: lunghezza 22,40 m, apertura alare 9,75 m (min) e 19,20 m (max), altezza 5,22 m, peso a vuoto 21.400 kg, peso a carico 37.600 kg, peso al decollo 45.350 kg. Propulsione: 2 turbofan Pratt & Whitney TF-30-P-100 da 112 kn di spinta, in post-combustione, ciascuno. Prestazioni: velocità massima rilevata in quota 2.655 km/h (2,5 ma), velocità di salita 131,5 m/s, autonomia massima 6.760 km, raggio d'azione 2.140 km, tangenza 20.100 m. Armamenti: cannone M61A1 Vulcan da 20 mm, caduta libera Mk 82/83/84/117, BLU-107, Paveway GBU 10 I/12 II/28 III, GBU-15, A/A 2 AIM-9 Sidewinder, A/G 4 AGM-84 Harphoon, 4 AGM-130 con 8 piloni sub-alari e 1 sotto la fusoliera. * * (fonte: Wikipedia - note relative alla versione F-111F) http://i.pbase.com/v3/03/10103/2/44596087.691256.sharper_af2_244_f111f_drops_bombs.jpg Addio "Pig!" - Aeronautica & Difesa
  16. Sinceramente, al di là di questo esempio, ritengo che la loro cultura li porterà ad avere grosse voci in capitolo in ambito tecnologico e non solo, nel prossimo futuro. In ogni caso, il fatto che non abbiano dedicato un grosso impatto mediatico a questo risultato non mi stupisce. E' tipico del loro modo di fare, che non per niente mi ricorda quello dei loro vecchi cugini "sovietici". Comunque sembra un progetto ambizioso di questi tempi, dove i progetti nascono da programmi di sviluppo governativi, organizzati su appalti. Loro fanno zitti, zitti...
  17. Non sono stupido, solo mentalmente libero... (anonimo)

  18. Fatto sta che la bestiaccia si candida per altri 10 anni, forse più, di voli tra le nuvole e operatività in generale.
  19. Quando ti vola sopra a bassa quota è strepitoso... Il fatto che sarà utilizzato ancora nei prossimi 10/15 anni è indice dell'affidabilità che lo contraddistingue. Complimenti per il contenuto del topic.
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