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Cloniglio

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Risposte pubblicato da Cloniglio

  1. Ah non lo vedo neanche io, ma se Cloniglio coltiva questa idea...

     

    Perchè scomodare una "leggenda"..."ah non lo vedo neanche io"...

     

    Libri, e nel nostro caso monografie, si scrivono scomodando certi personaggi...poi se a qualcuno possa rimanere poco interessante è normale, ed è normale che non tutti possano essere interessati a leggere certe cose, certo è che se avessi intenzione di riprendere questa avventura ed eventualmente pubblicarla, non è che gli avete data una "spintarella"!? e poi dire "no" a qualcosa che ancora non si è valutato? :unsure:

  2. Gianni, ma quanti ne hai sul tavolo da finire? in ogni caso.. è sempre un piacere vedere i tuoi lavori...!

     

    Quanti ne ho iniziati vorrai dire :D ....allora: 109 K-4, 110 C-7, P 47, P 51, P 39, Ju 88, F-100 ed in ultimo, prossimo a presentarlo un F-15 C....

    Troppi, infatti finiti questi penso di dare una bella sfoltita...

  3. Ciao,

    ti invidio sinceramente lo spazio che devi avere per conservare questi modelli.

    Io sono arrivato al quarto, da quando ho ripreso, e no so ancora dove lo metterò!

    Complimenti per il lavoro svolto finora.

    Ciao ancora

    Alberto

     

    Alberto, non ho una piazza d'armi come casa ma una normalissima....come ho già detto, molti li ho messi, ben riparati, nal mio box. Comunque adesso stanno diventando troppi e devo pensare a darmi una calmata.... :unsure:

  4. Star, che dire... il modello sta venendo benissimo non si può dire altro! però non è che per il prossimo si potrebbe un pò... cambiare soggetto? Non ho niente contro l'A-4, anzi è un aereo "unico", però ce ne sono così tanti! per esempio credevo che ti sarebbe piaciuta una cosa del genere :unsure:

    1045glv.jpgF-8 Crusader

    Non è nè una critica nè un obbligo. Anzi proprio perchè sei così bravo volevo che non ti limitassi a pochi aerei ;)

     

    Prega che la Sig.ra Aires tiri fuori i pozzetti dei carrelli a qualche altra cosa, così ti accontento io... ;):D ho un F-8 Crusader della Trumpeter in parte già pronto per inserire questi kit...le ali sono già state assemblate ed anche qualche altra cosa. Il cockpit è stato già presentato da Aires ma aspetto il resto.

  5. bella scelta del modello e bellissimi i dettagli della coptik.

    permttimi una domanda...ma quanto spazio hai in casa per fare tutti i modelli in 1/32??

     

    Molti li ho nel box, perchè dentro casa non è possibile tenerli tutti, infatti stanno cominciando a creare problemi...fra un pò dovrò ritornare alla 1/48...

  6. Il pozzetto dei carrelli è fatto molto bello ed è completo nei dettagli, è sufficente aggiungere un cavo idraulico dei freni. Agli stessi è attaccata la paratia spargifiamma dove sono attaccati i tralicci per i motori.

    Ovviamente in 02, poi l'invecchiamento sara in questo caso consistente per ovvi motivi...

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    Le semiali con le gondole motori e gli interni dei pozzetti con i loro rinforzi. I radiatori sono verniciati con il nero Humbrol metal code.

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    continua...

  7. Beh, debbo dire che questo kit è uno spettacolo, lo stampo è una via di mezzo tra un Hasegawa ultima generazione e un Tamiya, tant'è che è possibile farlo da scatola senza l'aggiunta di kit in resina (sarebbero sempre meglio questo è chiaro), per tirar fuori un gran bel modello.

    Aspetto con impazienza l'uscita, (spero che non facciano la c*****a di non stamparlo) di un G-4 notturno....

    Il montaggio fino adesso non ha creato particolari problemi, gli incastri sono pressocchè perfetti e non c'è bisogno di usare stucco (io personalmente evito di usarlo in tutti i casi, preferisco listelli di evergreen e cianoacrilato, ci si può lavorare subito e il risultato è migliore).

    Ma andiamo subito al sodo...come ho anticipato per il 109, eviterò i passaggi semplici per non prolungarmi troppo, comunque, nulla toglie a chi ne avesse bisogno, ulteriori chiarimenti.

    La scatola....

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    Gli interni sono stati verniciati con il solito grigio verde chiaro RML02, tipico degli aerei tedeschi, può essere considerato il primer per antonomasia e non solo, perchè a volte si usava per alcune mimetiche. Altri particolari come il cruscotto in 66. Questa colorazione per i cockpit era utilizzata i primi anni della IIGM, poi si passò direttamente al 66, lasciando lo 02 per lo più per i vavi carrelli ed altro.

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    Nel kit ci sono anche i motori per chi preferisce farlo con i cofani aperti e devo dire che di base sono ben fatti, anche se l'aggiunta di tubazioni e cavi è necessaria perchè siano più verosimili.

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    Gli scarichi sono perfetti, bisogna solamente scavarli per dargli più realismo; la punta di un trapanino e un pò di pazienza e il gioco è fatto.

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    Le pale delle eliche sono state "raffinate" con la carta abrasiva per togliere bave e per renderle più lisce possibile, ed anche per togliere eventuali piccoli avvallamenti dovuti a retrazioni della plastica.

    All'interno del mozzo o inserito una piccola sezione di un tubicino di alluminio dal diametro di 3,2mm., perchè da alcune foto si vede proprio questo tubo. lo spessore del tubo è stato diminuito a circa 2/3 decimi con una lima a sezione circolare, perchè altrimenti sarebbe stato troppo spesso.

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    continua...

  8. continua....

     

    Nei momenti in cui questi pezzi avevano bisognio di "riposo" per far si che le vernici e l'olio seccassero, sono andato avanti con altre parti del kit,

    la fusoliera e le ali...

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    per i pozzetti del carrello ho usato un kit in resina molto più realistico rispetto a quello del kit, che mi ha dato però un pò di problemi nell'assemblaggio, infatti i pezzi sono un pò troppo alti e quando si vanno a chiudere i gusci delle semiali non combaciano bene, sono troppo spesse. Per questo sono stato costretto ad assottigliarli un pò alla volta, facendo ogni volta delle prove, finchè sono arrivato al punto giusto per l'incollaggio.

    Il colore è uno 02 adottato anche per gli interndi del vano radio.

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    Questi invece sono i radiatori verniciati con in nero dell'Humbrol metal code che una volta asciugato il colore se strofinato con carta assorbente o un panno morbido, dà l'effetto del metallo consumato, molto realistico per verniciare anche le armi.

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    Alle ali sono stati incollati i flaps più esterni e le stesse, una volta carteggiate con carta fine, sono state rifinite con la lana di acciaio (si trova da Leroy Merlin)fine che rende la superfice come, passatemi il termine :D , il culetto di un bimbo!

     

    Alla prossima puntata :);)

  9. Vi propongo il wip di questo stupendo e famoso caccia, sperando di dare un contributo a questo forum....

    Cercherò di dettagliare i passaggi più importanti tralasciando quelli di routine che farebbero solo perdere tempo e appesantire il forum.

     

    Cominciamo con il presentare la scatola e soprettutto le decal con il modello che penso di rappresentare. Le decal sono le Strike Eagle ed il modello penso che sarà il white 12 a meno che non cambi idea all'ultimo. Ho scelto questo perchè la mimetica non è con i soliti grigi ma con l'RML81 brownviolet e l'RML 83 che è un verde medio.

     

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    Il primo passo è stato la verniciatura del cockpit con l'RML 66 acrilico della Gunze, lumeggiandolo con lo stesso colore schiarito e l'invecchiamento con colori ad olio usando il nero ed il bitume di Giudea, diluiti con olietto diluente e trementina più o meno al 50%. Infine, una volta che il tutto e divenuto secco, trasparente opaco dell'Humbrol. Il pannello degli strumenti sono stati lumeggiati dapprima con il bianco in maniera tale che gli indicatori stessi si vedessero bene, alcuni con il rosso ed il giallo. Infine, gli strumenti sono stati riempiti con il kristal clear, invecchiati con l'olio, trasparente opaco. Il vetro degli strumenti sono stati evidenziati con la future. Ho dimenticato di dire che il kit è Aires...superbo; le cinture sono fotoincise e devono essere assemblate e posizionate in seguito.

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    Nella carlinga dietro l'abitacolo, l'Aires ha fatto un kit anch'esso molto bello, che rappresenta in vano della radio. Una volta chiusi i due gusci della fusoliera si vedrà poco, ma è anche un modo per dare movimento al modello.

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  10. Cloniglio....io non dico mai fesserie! :asd:

     

    Mah secondo me dovresti agire così.

    Contattarlo inizialmente solo per fargli vedere una o due foto del tuo lavoro, scrivendogli che pur non avendo potuto finire la monografia per la mancanza di quelle sue informazioni, hai comunque voluto portare a termine il modellino....modellino che ovviamente ti è costato tanta tanta fatica e tanto tanto tempo, e che soprattutto ci tenevi a farglielo vedere perchè lo hai assemblato intendedolo come un omaggio alle imprese aeree sue e di Cunningham.

    Se lui ti risponde compiaciuto allora getti l'amo: gli mandi altre foto dei superbi dettagli del tuo modello, poi magari concludi dicendoti molto dispiaciuto che alla fine non si sia potuto stampare un libricino, che dopotutto non sarebbe stato pubblicato per guadagnare soldi (essendo una pubblicazione di nicchia) ma solo per omaggiare 2 grandi assi del Viet Nam.

     

    Psicologia spicciola....ma spesso paga.

     

    Infine ti invito (visto la tua passione) a cercare di metterti in contatto con l'altro interessato: il "recluso" Cunningham. In USA molti personaggi famosi che sono finiti dietro le sbarre ricevono posta e per ammazzare il tempo rispondono a tutti....sarà più difficile contattarlo, ma certamente non ti proporrà di organizzare un convegno. :asd: Se poi nella mail (o nella lettera) ci alleghi un paio di foto di questo modello lo ammorbidisci subito.

     

    Paperinik,.... "sai che non hai detto una fesseria?" avrai sicuramente capito che è un modo di dire... ;) purtroppo su internet manca il tono. Immagino che conosci la psicologia inversa, dire che non hai detto una fesseria è come dire che hai detto una cosa giusta.

     

    Anche questo è un ottimo suggerimento....grazie

     

    Ho cercato di contattare Cunningham pensando la stessa cosa che ti mi suggerisci, ma non ci sono riuscito. ho chiesto all'Ambasciata Americana ma in questo caso non mi hanno risposto...

  11. Appunto...stiamo dicendo le stesse cose. Mi spiego meglio.

    Avevo azzardato nel mio post proprio questa conclusione....se ti avesse chiesto un vile corrispettivo in denaro per raccontarti quei fatti, tu l'avresti trovato poco di buon gusto ma con ogni probabilità avresti messo mano al portafoglio, proprio perchè (come ho scritto prima) se si coltiva una passione in genere non si bada a spese.

     

    Ma qui subentra l'ego di un personaggio noto....non avendo bisogno impellente di denaro, preferisce che esso derivi dai proventi di un evento accademico qual'è un convegno.

    So molto bene che piloti come Driscoll tengono diverse lezioni tecniche in USA (dai college fino agli istituti specializzati), con le quali ottengono due precisi risultati: 1)maggior quantità di denaro, perchè certamente la partecipazione è ampia (non centinaia di persone, ma decine sì). 2)maggior lustro alla propria figura, potendo mettere così in luce le sue conoscenze tecniche ed il suo bagaglio d'esperienza.

    Questo secondo punto non è da trascurare. Se ti avesse rilasciato una esauriente testimonianza il suo contributo al tuo lavoro si sarebbe limitato a questo....vuoi mettere invece essere stato il perno di un convegno tecnico, dal quale poi tu avresti attinto le informazioni per scrivere la tua opera?!

    Cerca di far leva sul suo ego (che in genere è spropositato in quelle persone che hanno scritto la storia dell'aviazione militare) e vedrai che forse la vista del tuo stupendo modello gli apparira come un tuo personale omaggio alle sue gesta in Vietnam e allora forse troverà giusto ricompensarti con il "racconto" a cui tanto ambisci...

    "Cerca di far leva sul suo ego..." sai che non hai detto per niente una fesseria? E' una buonissima idea :o

     

    Grande iniziativa Clo, se ti serve una mano per info o semplicemente un aiuto, fammelo sapere ne sarei entusiasta, stavo appunto terminando un topic sul Phantom :lol:

     

    Grazie Blue, per la tua disponibilità... ;) la terrò in considerazione

     

    Sapete che mi state facendo rivenire la voglia di provare a riproporre a Driscoll un'intervista?

     

    Vi propongo le domande che gli avevo mandato via e-mail e ditemi che ne pensate... :rolleyes:

     

    Sir Mr Driscoll,

     

    mi scuso ma probabilmente farò delle domande che Le sono state poste molte volte, per me sentire le risposte direttamente da uno dei protagonisti e riportarle sulla monografia che voglio scrivere, hanno una particolare valenza.

    Ritengo che un’intervista via e-mail sia più difficile che viso a viso, perché non posso percepire alcune sfumature e di conseguenza potrei essere inopportuno.

    Per questo motivo farò poche domande, ma che possono essere da Lei ampliate o meno a secondo di ciò che vuole riferire.

     

    Si è raccontato molto della Sua missione del 10 maggio del 1972 nei cieli del Viet Nam, insieme al suo compagno Cunningham e mi piacerebbe sentire la storia con le sue parole; ma vorrei anche conoscere come e quando è nata la Sua passione per il volo e quale è stato il suo trascorso fino al giorno in cui è diventato eroe nazionale.

    Tornato felicemente sulla “Connie” com’è cambiata la Sua vita? Dal punto di vista emotivo, c’è stato qualcosa che ha segnato in qualche modo le missioni che vennero dopo?

    Le piace volare? Nel senso, se non fosse riuscito ad entrare in Marina, avrebbe volato ugualmente solo per il piacere di farlo.

    Potrebbe spiegare la funzione del RIO durante gli anni della Sua esperienza operativa e, a Suo giudizio, quanta importanza ha oggi questa figura con l’avvento dell’elettronica presente sulle macchine di nuova generazione?

    Quando ha deciso di optare per la carriera di RIO invece di quella di pilota? E perché?

    Ha una particolare missione o ciclo operativo che ricorda più delle altre?

    Se posso permettermi una domanda provocatoria…..:Lei si è trovato in tante situazioni di combattimento, come giudica il livello di addestramento dei suoi avversari.?

    Ha mai avuto paura?

    Se potesse definire il Phantom utilizzando solo 30 parole…. Cosa ricorda più volentieri di questa macchina? E cosa ricorda meno volentieri?

    Tutti i piloti hanno un aereo nel cuore, potremmo conoscere il suo?

    Lei è sicuramente orgoglioso e fiero di aver servito il Suo Paese, come giudica il livello di concetto di Patria nei giovani d’oggi?

    Un’ultima cosa da chiederLe molto importante per completare la monografia, se potessi avere delle copie di fotografie che la ritraggono e che ritraggono lo “Showtime 100”, comunque di tutte quelle che riterrà opportune e che mi permetterà di pubblicare.

     

     

    Mr. Driscoll, non ho parole per ringraziarLa per le risposte che vorrà darmi; mi scuso per le tante domande che forse Le ho posto, ma non avrei mai pensato di avere un’occasione simile, spero mi capirà.

    Mi atterrò scrupolosamente nel riportare le Sue risposte e se vorrà, Le invierò una bozza prima della pubblicazione.

    La monografia verrà pubblicata dall’Istituto Bibliografico di Roma e sarà mia cura farLe avere una copia.

  12. comunque un compressore da pochi soldi li trovi tipo al Leroy Merlin

    Si li conosco....sono quelli da 100/150 euro.....ma sono "tropporumorosidafarfunzionareincasa". quello che avevo io era silenzioso e nuovo costa sui 350 eurozzi, insomma mica pochi :( , comunque l'ho portato a riparare da uno che fa questo mestiere. Se nell'eventualità non fosse riparabile ce ne metto uno 70€, quello per i frizeer. poi vi faccio saper come è andata, cosicchè potrà essere utile per qualcun'altro.

     

    ciao ciao

  13. Sono contento che i miei complimenti ti facciano piacere...erano davvero sinceri.

     

    Riguardo alle pensioni da pilota non voglio dire che siano da miseria, tutt'altro! Volevo dire che sono certamente corpose (tanto più che in USA chi ha prestato servizio viene tenuto in grande considerazione dal punto di vista pensionistico), ma che non consenteno una vita da nababbi. La conferma, me la offri tu su Driscoll: proprio il suo "mercanteggiare" la sua storia, gli ha consentito un tenore di vita ben più alto di quello dei suoi colleghi.

    Come vende la storia a terzi poi è abbastanza indifferente....fra il chiedere quattrini direttamente per fornire una testimonianza diretta di un certo evento e chiedere di allestire un convegno ad hoc a pagamento dove raccontare la medesima testimonianza c'è solo una differenza di forma (e forse di stile).

    Credo però di poter azzardare che se ti avesse solo chiesto un compenso forse tu la monografia l'avresti portata a termine....visto che spesso quando si segue una passione si bada poco a spese. Ma probabilmente a Driscoll -ergo all'ego di Driscoll- non sarebbe bastato. Vuoi mettere raccontare una cosa del genere davanti a qualche decina di persone?! :D

     

    Infine circa le foto: io mi riferivo alle foto di un modellino del Tomcat...dando per scontato che avevi già assemblato un modello 1/32 dell'F-14A a corredo della monografia. Ci mancherebbe che ti chiedevo di pubblicare foto inedite!!!! ;)

    Riguardo le foto del modello devo farle ma non mancherò di postarle.

    per quanto riguarda "raccontare una cosa del genere davanti a qualche decina di persone", sono stato, mi rendo conto poco chiaro: In America Driscoll fa dei veri e propri simposi sull'argomento (aule di decine di persone). Non parla solo delle sue esperianze in Vietnam ma istruisce veri e propri piloti militari. In Italia sarebbe stato impossibile organizzare un evento del genere, specialmente per me...non faccio questo lavoro quindi non saprei dove cominciare, e poi te lo immagini i costi di questa operazione? per una monografia non ne sarebbe valsa la pena.

    Capisco la forma e lo stile, senza ombra di dubbio sono d'accordo, ma avrei preferito che me lo avesse detto subito...

     

    Comunque sai che ti dico? mi sta venendo la voglia di contattarlo ancora una volta, magari mandandogli le foto del modello che ho fatto...chissà, magari cambia idea.

  14. ti consiglio di comprarne uno nuovo, anche il mio si era rotto qualche mese fa, ma mio padre ha fatto un giretto tra le fabbriche del paese e ne ha trovato uno da 100l quasi gratis...

    Ma non mi posso mettere dentro casa un compressore da 100l............. :blink: e poi quando lo accendo che faccio...tiro giù tutto il palazzo? :D

  15. Dunque...

     

    Io voglio partire da altri complimenti, meno ovvi perchè tanto la bellezza di questo modello è evidente a tutti.

     

    Questo modello, queste foto sono entusiasmanti (anche) perchè hanno una storia dietro...e riguardo a quella voglio complimentarmi.

     

    La serietà che i vari enti ed organi pubblici americani riservano a coloro che si interessano alle vicende a stelle-e-striscie è sempre stata nota (conosco gente che ha ricevuto risposte a domande sensate dell'Ufficio della Casa Bianca), ma non pensavo che ci sarebbe stata tanta solerzia anche da organi molto impegnati come le ambasciate.

    Mi stupisci meno la finale richiesta di soldi di Driscoll...d'impatto può sembrare triste, ma poi anch'essa diventa ovvia. La pensione per un pilota dell'USAF consente certamente una vecchiaia dignitosa, ma non certamente una vita da nababbi. Quindi se durante la carriera da aviatore si è diventati famosi per uno o più episodi è evidente che poi tali episodi, giunto il congendo, costituiranno la base per lucrare una ricchezza extra.

    Ricchezza che si può ottenere intraprendendo un'altra carriera: dal politico all'analista. Tuttavia per intraprendere tale seconda carriera bisogna averne le capacità, poichè non sempre bastano quelle di eccellente pilota. In questi casi allora si "campa" sulla storia: raccontandola infinite volte: al documentarista di History Channel, all'esperto di warfare, allo scrittore di manuali di air combat....al modellista italiano :rolleyes: !!! Ogni volta evidentemente ricavandone un gruzzoletto. D'altra parte in questa vita pochi danno qualcosa senza prentedere nulla a cambio.

     

    Anche se il risultato non è l'agognata monografia, io voglio complimentarmi ugualmente per la tenacia e volontà che hai mostrato nel perseguire il tuo obiettivo! :adorazione:

     

    PS: se però adesso che ti ho fatto questi complimenti ci mandi un paio di foto del Tomcat, la cosa sarebbe gradita!!!! :rotfl:

    Ciao Paperinik,

    mi fa molto piacere quello che scrivi, soprattutto perchè va al di là del nostro hobby, sul personale, quello positivo e non il solito disfattista.

    Ho detto che alla fine Driscoll voleva soldi, non è proprio così, è stata un'affermazione mia un pò leggera ma solo per tagliar corto. Mi ha chiesto di più e cioè organizzare una sorta di convegno a pagamento ovviamente, dove avrebbe parlato di tecniche di combattimento, sopravvivenza e preparazione psico-fisica dei piloti. Una cosa impossibile.... te lo immagini l'interesse che ci sarebbe stato nel nostro paese? e non solo, come avrei potuto organizzare una manifestazione del genere? Il mio rammarico è che in un certo senso mi ha fatto "imboccare" fin dall'inizio circa la sua disponibilità alla realizzazione della monografia, poi le cose sono cambiate. Capisco che la pensione di un pilota forse è poca cosa, ma credimi per quello che io so su Driscoll non è così, sta più che bene. Come ho detto il rammarico è stato quello di non essere chiari fin dall'inizio.

    Per quanto riguarda le foto del "Tacchino" (l'F-14 era chiamato anche così), lo ripeto, non per scortesia, ma se volessi riprendere questo lavoro, postandole le brucerei...

    posso dirti che se giri su internet ne trovi a go gò...

     

    http://www.navy.mil/search/photolist.asp

  16. Il mio compressore dopo tanti anni di onorato servizio mi ha dato il ben servito. Il motore gira ma non comprime più aria. In questi giorni lo porterò a riparare ma se non fosse possibile, credo siano rogne. E' un Sil.Air modello 50, quello portatile con la bombola sotto il motore, dovrebbe essere un 9 litri.

    Se non fosse possibile cabiare il motore, tra l'altro ieri l'assistenza mi ha detto che se non fosse riparabile conviene non cambiare il motore ma acquistarlo exnovo (costa un botto), vorrei sapere se è possibile montare quello di un frigo e che modello. Un aiuto in questo senso è gradito e ringrazio in anticipo.

     

    ciao

     

    Gianni

  17. Stupendo, tra tutti non saprei scegliere ma questo è forse il più bello!!!! :adorazione:

     

    Una domanda...ho notato che alcune decal, non "aderiscono" o perlomeno sembrano non presentare la pannellatura sottostante, ad esempio...DSCF9048.jpg

    siccome ultimamente mi sto concentrando su questo particolare, "l'occhio mi è caduto" sulle decals... gradirei sapere se si tratta di una tua scelta o se il kit Tamiya presentava incisioni troppo poco profonde. Grazie per l'eventuale risposta e continua a presentare i tuoi modelli che oltre ad essere molto "istruttivi" sono bellissimi da vedere... ;)

    Le decal hanno adertito bene, le pannellature di questo kit in alcuni punti sono meno profonde, è un kit di parecchi anni fa e c'è da dire che forse ho tolto un pò più di olio in alcune parti, ecco perchè si nota meno....

  18. Se ti interessa ho dato un'altra occhiata alle "fonti supersegrete" di cui mi avvalgo...giusto per correggere una mezza cacchiata detta precedentemente...durante l'Iraqi Freedom, gli F-15E non usavano i soliti serbatoi, comuni anche agli F-15 da superiorità aerea, ma serbatoi War Reserve Material (il tutto per ammortizzare i costi dell'operazione, visto che spesso durante le missioni vengono sganciati) di forma leggermente diversa (la parte posteriore è tronca, simile ai serbatoi sublari degli F-16) e di colore grigio chiaro (non il solito Gunship Grey)

     

    A casa dovrei avere qualche libro in merito, intanto ti posto questo...forse hai ragione...

    http://www.airliners.net/photo/USA---Air/M...fb08e92be7d413e

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