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Gabriele19

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  1. scusa ma a quale linea di giunzione ti riferisci ? se intendi quella linea che dalle eliche va perpendicolarmente all'indietro credo che il kit segua le pannellature del velivolo, anzi qui forse manca qualche rivettatura parallela...
  2. ho rivisto la foto del muso (pubblicata anche come detto su Prede di Guerra); accidenti effettivamente c'è il cannone da 20 mm,ma sulla volata dello stesso sè stato innestato un tubo che sembra proprio un pitot ! forse per proteggere dalla polvere l'arma quando il velivolo era a terra ; inoltre su una delle armi (quella in alto a sinistra di chi guarda) c'è un altro "aggeggio" similare che forse anche lui doveva sfolgere le funzioni di quel coso che io ho visto e che mi ha fatto sbagliare ti ringrazio di avermelo fatto notare; ora sarà facile togliere sto pitot dal modello ma dubito di recuperare il pezzo del kit che rirpdouceva l'arma in questione...dovrò autocostruirmelo con un pezzettito di spure stirato a caldo e già che si sono vedo di rittocare la separazione fra verde oliva e grigio che sul cofano motore sinistro è troppo alta e spigolosa...
  3. la AFV Club fa per questo suo modello diversi sets afther market fra cui anche due di cingoli maglia per maglia anche del tipo di questo Shot ; per il vinile anche io ho avuto l'impressione che il materiale usato dalla Trumpeter sia di qualità migliore ma non volendo correre rischi (come mi è successo con le riproduzioni di F. 1 della Protar i cui pneumatici, lasciati così come erano, dopo alcuni anni si sono crepati ed incollati al ripiano della vetrina...) usaerò le ruote in resina della Model Victoria almeno per la Centauro terza serie...
  4. si con nastro Tamiya e seguendo il più possibile le foto dell'esemplare in questione pubblicate sulla monografia Prede di Guerra edita dalla Bancarella Aeronautica...
  5. purtroppo problemi di spazio nelle mie due vetrine (in una di 80 cm. per lato, ci sono oramai tutti i mezzi corazzati italiani della 2° g.m. in un ripiano e su un altro ripiano moltissimi del dopo guerra) mi impediscono questa soluzione...anzi non so ancora dove metterò questo e i prossimi modelli ...
  6. non è un cannone ma un tubo di Pitot
  7. questo modello ha per me due problemi: primo una scatola troppo piccola per contenere le stampate ! secondo (e qui sono più serio!) le parti gommate delle ruote dei cingoli che sono riprodotte in vinile materiale che odio perchè se lasciato così come è , è decisamente irrealistico; se vuoi rirprodurre l'usura di queste parti devi carteggiare sperando di non rompere il pezzo...Inoltre nel caso specifico di questo Shot la AFV Club ha riprodotto in vinile ed insieme alla gomma della ruota parte del cerchione della stessa...A distanza di tanto tempo, malgrado abbia passato uno trasparente opaco acrilico a colorazione ed invecchiamento terminato, questo vinile era sempre appiccicaticcio...Fortuna che questo carro aveva i "grembiuli" laterali che coprivano gran parte del treno di rotolamento: anche i cingoli non mi sono piaciuti molto ma proprio per la presenza dei grembiuli non li ho sostituiti. Unico set afther market il mantello del cannone prodotto come set a parte della stessa AFV Club che per il Centurion-Shot si è data molto da fare producendo anche diverse confezioni del carro...Comunque a me il kit è piaciuto molto ed appena possibile mi procurerò anche la versione del 1973 dello Shot della stessa marca , ma questa volta userò anche il set di ruote della stessa AFV Club sperando che anche queste non abbiano queste maledette parti in vinile !!!
  8. ma i carri Vi interessano ? nel caso date una occhiata alla mia ultima crosta ...terrestre ! è un modello in scala 1/35 della AFV Club di un Centurion israeliano nella West Bank giugno 1967 kit in costruzione finito
  9. Vi ringrazio il modello adesso è finito ma sto aspettando un set di ruote in resina per completarlo...I copertoni delle ruote offerte dal kit sono in vinile e per di più il loro battistrada è liscio come una palla da biliardo mentre una delle peculiari caratteristiche di questo velivolo era appunto il battistrada scolpito...Spero di averlo la settimana prossima...
  10. è uno dei migliori stampi della E.S.C.I. uscito nel 1981 dapprima nella confezione dedicata al monoposto 326 K e l'anno dopo come biposto. L'abitacolo per l'epoca era buono: aveva la strumentazione riprodotta con decals ma i seggiolini erano da eiettare già all'epoca !!! Nei primi anni 2000, molti stampi della Ente Scambi Coloniali Internazionali furono recuperati dalla Italeri che in diversi casi (come questo) li ha riprodotti pari pari cambiando solo le decals...Le pannellature di questo modello sono incise: lo stampo venne realizzato da un masterista giapponese (lo stesso che fece ad es. i kits in 1/72 dell'F.100, del 104 e dell'A.4 sempre E.S.C.I. ) in quegli anni ritenuto il top. La comunione di parti fra 326 K e biposto ha portato però a diversi errori proprio nelle pannellature...I biposto in servizio nell'A.M.I. erano delle prime serie e non avevano su lati della fusoliera i due grandi pannelli di ispezione al motore; quelli in servizio a Galatina non avevano capacità di portare carichi alari; solo i sei E di nuova produzione e gli altretanti biposto ricondiziondizionati con ali irrobustite allo standard E potevano portare carichi ed avevano pannellature alari simili a quelli del K . Con un minimo di documentazione (ottima la monografia della serie Ali d'Italia della Bancarella Aeronautica ) risolvi tutti i problemi
  11. grazie ! la mimetica era quella anzi ci foto foto di esemplari analoghi lucidi quasi a specchio !!! per i wip purtroppo non posso accontentarti...costruisco per lo più come da scatola senza grandi modifiche...se ti piacciono le mimetiche sempre su questo forum ho pubblicato altri modelli : vedi i topic relativi agli S.79 e all'S.81 Per Nick: grazie anche a te; nella aviazione istraeliana il soprannome Mezec non era utilizzato ma ci si riferiva a questi velivoli come Messerschmitt...Prima di costruire questo modello ho fatto diverse ricerche in internet ed ho trovato diversi interessanti siti sulla H.H.A. come quello dell'IPMS Israele (praticamente in rete ora c'è di tutto ! fino a pochi anni fa invece esisteva una feroce censura sulle insegne di reparto che erano sempre obliterate nelle immagini ed oggi ci sono foto a go go di Nescher !!!) e particolarmente sugli Avia S.199, cosa che mi ha fatto riscoprire gli aspetti che più prediligo nel modellismo statico ovvero la ricerca storica applicata al nostro hobby !!!
  12. beh credo che almeno questi stampi dei 109 ex Hobbycraft se li siano comprati : il K-4 è una loro novità 2011 ma questi kit sono nati nei primi anni 90 e sono comunque buoni ma le decals...so che in passato clonavano vecchi stampi Hasegawa migliorandoli (nel senso che le pannellature in rilievo dei kits ad es. il Mig. 23 in 1/72 , divenivano incise...)
  13. Gabriele19

    P.38 F ex USAAC estate 1943

    un modello Academy in scala 1/48 di un P.38F ex USAAC nel giugno 1943; in costruzione e come da scatola con pre shading e vari invecchiamenti
  14. Gabriele19

    Avia S. 199 H.H.A. maggio 1948

    si tratta di un kit Academy (ex Hobbicraft) e raffigura un Avia 199 della H.H.A. nel maggio 1948; costruzione come da scatole eccetto che per l'aggiunta di un set di fotoincisioni Eduard dedicate e relative all'abitacolo; le decals delle insegne di nazionalità sono Microscale in quanto il foglio decals del modello è a dir poco penoso...
  15. modello finito (finlalmente!) un modello Italeri (ex E.S.C.I.) inerente un MB 326 E armato della S.V.B.I.A. nei primi mesi del 1979; oltre a coreggere alcune incisioni errate in fusoliera, ho aggiunto come detto i seggiolini in resina di Small Word, i serbatoi alari ed i pods armati di un 339 della Frems; la scaletta è della Mass Model .
  16. l'aereo era in tela ed anzi il nuovo stampo del kit presenta delle incisioni che non c'erano e che vanno eliminate; oltre a quelle che vedi sul mio modello non ci sono altre pannellature sulle ali
  17. il numero di JP-4 era quello del luglio 1988; del g.91 Y ti devo dire che l'entusiasmo ando mano mano scemando ! ricordo che su un numero di Aerei Modellismo del 1980 era ritenuto discreto ma sulla stessa testata dopo cinque anni il giudizio era molto più negativo !!! Il 339 dell'Aeroclub è di una qualità peggiore rispetto al G.91 Y Cunarmodel (mi riferisco a quello in resina) ma si tratta di modelli molto costosi ed il primo va assolutamente negletto in favore del Supermodel oggi ripreso da Italeri nella confezione PAN con G.91 ex Revell e F.86 ex Academy Per quanto riguarda l'sm-81: attento che la ditta bolognese vende anche lo stampo originale con la confezione con il marchio Supermodel; se devi fare un esemplare con i motori Piaggio prendi il Supermodel; con i K 14 quello con il marchio Italeri che ha alcune modifiche allo stampo; in entrambe le confenzioni ci sono i motori A.R. . La Supermodel fr al'altro fece il veltro ma non l'mc-72 che fu invece realizzato nel 1974 dalla milanese Delta ed ora ripreso dal negozio Al Soldatino sempre di Milano con la sigla Delta 2; anche la Delta, oltre al Campini Caproni CC. 2 e all'AS 55 X (tutti e quattro modelli molto mediocri...) fece il C.205 ma il kit Italeri sul Veltro non li fa rimpiangere affatto ....
  18. riprendo questo post per segnalare che su www.modellismosalento.it ho appena pubblicato l'articolo inerente il modello in questione; girovagando in rete ho trovato pochissimo materiale sulla miissione su Fort Lamy del 21.1.1942 e senza quasi alcun accenno al supporto della Regia Aeronautica....Qualcuno può aiutarmi ?
  19. Gabriele19

    IAI Kfir e Mossad

    ho visto solo ora questa discussione ed intervengo per aggiungere quanto segue sulla scorta di quanto pubblicato a pag. 10 di War Data N. 2 "From Mirage to Kfir" della serie Special della collana Born In Battle edita dalla israeliana Eshel Dramit nel 1979 e distribuita in Italia dalla Delta Editrice ai primi anni 80. a) dal 1962 la Israeli Air Force aveva acquistato 70 caccia bisonici Dassault Mirage C III J (oltre a due ricognitori III RJ e 4 addestratori III B J) e con questi aveva affrontato il confronto con le aviazione arabe, anche durante la guerra dei Sei giorni , quando il velivolo francese venne impiegato come caccia e come caccia bombardiere. Subito dopo questo conflitto, scattava lembargo delle forniture militari francesi: la dirigenza israeliana ritenne opportuno pertanto di cercare di svincolarsi dalla piena dipendenza dalla volubilità straniera nel campo delle forniture di armamenti, incrementando le capacità indigene, pure nel settore aeronautico. Il primo passo fu quello di non disperdere la preziosa esperienza operativa acquisita con i Mirage III CJ, ribattezzati Shahak, procedendo ad un autonomo programma di rimodernamento effettuato dalla Israeli Aircraft Industries, arrivando anche alla graduale sostituzione degli originari motori Snecma Atar 9 B-3 con gli Atar 9 C (più potenti di 200 kg. di spinta) installati sui Mirage III E. I piani di costruzione di questo motore furono passati ad Israele dall'ing. Alfred Frauenknecht come precisato dalla citata pubblicazione israeliana.Fu così consentito un efficace prolungamento della vita operativa dei Mirage III C J (anche almeno due biposti ebbero il nuovo motore) che affrontarono sia la Guerra dattrito che la Guerra dello Yom Kippur, come caccia da superiorità aerea; vennero comunque progressivamente sostituiti a partire dal 1969 da un altro velivolo prodotto in Israele ovvero lo I.A.I. Nesher . Gli Shahak sopravvissuti e/o rimasti in Israele come quello conservato al museo di Hazerim hanno questa modifica del motore e allesterno si caratterizzano per un tronco motore più corto rispetto a quello originario ed uno scarico a corolla mentre prima era a valve; inoltre alla base del timone verticale e lo scarico motore cè una palpebra abbastanza prolungata allindietro. L'ing. svizzero sempre seconda la Eshel Dramit venne poi condannato ad una pena detentiva di 48 mesi e dopo averla scontata fu anche invitato in Israele ad assistere al primo volo del Kfir (presentato alla stampa del 1977) ovvero il Nesher 512; b) i Nescher sarebbero delle copie della IAI del Mirage V differenziandosi da questi per delle antenne a lama una sopra ed una sotto la parte anteriore centrale della fusoliera; la loro produzione sarebbe partita nel 1969 ed hanno partecipato anche loro (forse ) allo Yom Kippur; ho un libro degli anni 80 dove si vedono due foto di questi velivoli in servizo con il 253 sq. ma su internet ho trovato questo sito http://idfaf.110mb.com/Nesher/NesherMain.html dove c'è la storia di tutti gli esemplari costruiti c) terzo ed ultimo gradino il Kfir : per arrivare a questo si usò un Mirage III B modificato sul quale venne sperimentato il motore J-79 (una sua foto è qui http://www.davidpride.com/Aviation/IAF/IAF_106.htm ma non è il suo aspetto quando era operativo come tester: era con la mimetica a tre toni) e poi si modificò come detto un Nesher che ebbe le funzioni di prototipo del Kfir; seguirono poi le versioni C.2 (con ali a dente di sega, alette canard e piccole alette sul muso) e la C 7 esteriormente uguale alla C 2 ma diversa negli apparati interni.
  20. con i lavaggi cercherò di riprenderò un pò il preshading; neanche io sono dell'idea di non esagerare: ricordo i 326 che ho visto dal vero a Galatina sempre abbastanza puliti a differenza dei 339 di oggi che sembrano di tanti grigi (anche se sto facendo un 339 quasi pulito: l'ho visto l'anno scorso con un geco in fusoliera e durante una manifestazione aperta al pubblico...chiaramente avevano messo un esemplare abbastanza fresco di revisione ) spero comunque di vere il tempo per finirli quanto prima...
  21. la prossima volta penserò al marrone anche io ! per delle decals a fondo bianco ho utilizzato il grigio ad esempio. Considera però la diversa luce con cui sono state fatte le prime tre foto (dentro casa e senza flash) e le altre in due pieno sole. Le decals sono Tauro e quindi sono di buona qualità; con l'emolliente Revell vanno a nozze; il fondo è lucido (devo procurarmi un soft box per fare le foto: la luce solare diretta è troppo forte...) . Dopo la posa delle decals passo una ulteriore mano di lucido acrilico e poi passo ai lavaggi con i colori ad olio perchè così coinvolgo anche le decals che sono protette dall'acrilico. Il trasparente opaco deve ancora aspettare molto...La Tauro ha fatto un foglio di scritte di servizio per il 327 con decine di stencils... La vasca abitacolo rimarrà così...Ho già faticato a ritrovare i seggiolini e se non erro c'è una vasca in resina ma costa il triplo del kit Con il prossimo 326 (se riesco sarà dell'Alitalia) cercherò di autostruirmi dei cruscotti più decenti.
  22. un w.i.p. di un kit dell'Aermacchi MB 326 in scala 1/48 della Ente Scambi Coloniali Internazionali recuperato alcuni anni fa da Italeri; sto realizzando un esemplare armato della S.V.B.I.A. di Galatina nel 1979: si tratta di un E con taniche alari di tipo grande; la colorazione è stata preceduta da un preshading e l'arancio è stato dato in modo tale da seguire le varie pannellature e in alcune zone del dorso della fusoliera è stato steso con l'aggiunta di grigio chiaro. Da notare nella foto 2 la eliminazione del pannello di ispezione del motore (il kit è infatti ha comune i pezzi della fusoliera con il K; i pannellini sotto le ali sono rimasti inalterati essendo un E) e rifacimento delle incisioni. Unica aggiunta afther market saranno i seggi della Small Word e la scaletta della Mass Model. La costruzione del modello è nella fase di posa delle decals (che prenderò da tre fogli Tauro). Clemenza con le Vs. critiche...
  23. sull'Airfix le correzione da fare sono tante purtroppo...Negli anni sono usciti set in resina e foto incisioni ma oggi con l'uscita del kit Italeri è difficile trovare questo materiale...COmunque ti serve la Monografia dedicata all'S.79 nell'ambito della serie Ali d'Italia (edita dalla Bancarella Aeronautica) per i piani in scala ottimi di Angelo Brioschi. Il G.91 Y della Matchbox ! quanti ricordi (anche perchè nel giugno 1988 pubblicai su JP-4 Aeronautica un articolo sul 32°st. allora a Brindisi) ! quando uscì nel 1978 in Italia le grida di giubilio dei modellisti italianofili si alzarono al settimo cielo anche perchè all'epoca era data per certa l'uscita sempre da parte di Matchbox del G.222 mai realizzato effettivamente come l'AM-X annunciato nel 1990 !!! lo Yankee della Matchbox era un kit adeguato all'epoca ma poi analizzandolo meglio si scoprivano tanti difetti e molti si diedero da fare a procurarsi il raro Cunarmodel in plastica short run uscito nel 1980 (non è lo stesso in resina ora in commercio)...Nel 1980 apparve su Aerei Modellismo un articolo con alcune indicazioni per correggerne i difetti (ad esempio l'errata curvatura della deriva, i cannoni solidali al muso, gli aerefreni inesistenti, gli interni approssimativi ...); considera che comunque il canopy è inerente ai primi esemplari prodotti ed utilizzati dall'8° st. . L'S.81: prendi quello riedito con il marchio Italeri; lo stampo originario Supermodel è del 1972 (fu il primo modello uscito con tale marchio dopo il litigio fra i soci fondatori nel 1969 della Aliplast poi Italaerei, non sbaglio fino al 1984 si chiamò Italaerei ) ritornato in Italeri ai primi del 2000 dopo la morte del titolare della Supermodel, Giorgio Radicchi. Dopo essere stato stampato inalterato, il kit ha subito alcune modifiche sulla base di un articolo edito nel 1995 sul notiziario di modellismo del C.M.P.R. di Ravenna: ora i motori sono gli AR e i K 14 ma ci sono alcune piccole ma significative differenze; per un quadro completo vedi il mio articolo sul mio sito , sezione old site -recensioni (http://www.modellismosalento.it/oldsite/recensioni/default.shtml) .
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