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HFAlex

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Reputazione Forum

  1. HFAlex

    Nos Sugli Aerei

    In effetti moltissime tenologie utilizate sui motori alternativi degli aerei della WWII sono oggi utilizzate dai motori da competizione automobilistici e strdali. Dalla iniezione del carburante all'iniezione ad acqua in camera di combustione, dalla sovralimenazione chimica a quella meccanica all'interrefrigerazione, dal NOS a materiali quali l'inconel, etc etc etc... Si dice anche che la tecnologia della WWII sia stata eguagliata dalla F.1 per molti aspetti solo a fine anni 80, inizio 90.
  2. HFAlex

    1926 – Coppa Schneider

    Da WiKi La coppa Schneider era il famoso premio messo in palio dall'omonimo industriale francese a chiunque avesse vinto per tre volte consecutive una gara di velocità su circuito chiuso a bordo di un idrocorsa, un idrovolante da corsa. La gara doveva avere cadenza annuale e venne interrotta dal 1914 per riprendere nel 1919. L'Italia aveva già vinto la terza e la quarta edizione con gli idro Savoia S.12 e Macchi M.7bis, mentre le tre edizioni successive se le aggiudicarono prima gli inglesi e poi gli statunitensi con il capitano James Doolittle ai comandi. Per l'edizione del 1926 l'Aeronautica decise per una partecipazione ufficiale e proprio per questo motivo furono chiamati il maggiore Mario De Bernardi, il tenente Adriano Bacula, il capitano Guascone Guasconi (come riserva) e venne richiamato in servizio il capitano Arturo Ferrarin. La macchina per la competizione era il Macchi M.39, un proiettile rosso con un delicato e potente motore FIAT 12 cilindri a V raffreddato a liquido. Venne approntato in appena otto mesi dall'ingegner Mario Castoldi. Per il 1926 inglesi e francesi non ebbero tempo di preparare una macchina per la gara e gli italiani corsero solo contro gli statunitensi. Il 13 novembre a Norfolk vinse la prima prova De Bernardi, davanti al tenente C. F. Shilt su Curtiss R3C2 ed il tenente Adriano Bacula. Il 17 novembre De Bernardi stabilì anche il nuovo primato per di velocità: 416,6 km/h. Nell'edizione del 1927 si corse a Venezia, questa volta contro gli inglesi. Gli italiani avevano preparato un nuovo motore, il FIAT AS.3 da 1 000 cavalli montato su di un Macchi M.52, più alleggerito e, se possibile, più affusolato del modello precedente. Gli inglesi prtarono i nuovi Supermarine S-5 con motori Napier "Lion" VII-A da oltre 900 cavalli e VII-B da 875 cavalli, oltre che i biplani Gloster IV. Il 26 settembre vinsero gli inglesi con il tenente Sidney Webster. Ma il Macchi M.52 aveva molto da dire, infatti non era stato messo a punto per la gara ed il 17 novembre, appena due mesi più tardi, stabilì il nuovo primato mondiale di velocità con 479,27 km/h. L'apparecchio fu ulteriormente perfezionato ed il 30 marzo del 1928 arrivò a ben 512,776 km/h. Nell'edizione del 1929 (le gare cominciarono a diventare biannuali) vinsero nuovamente gli inglesi, con il tenente Waghorn su Supermarine S-6, seguito dal maresciallo Tommaso Dal Molin su Macchi M.52R. Il 10 settembre inoltre, gli inglesi si riprendevano il primato mondiale di velocità con un Gloster VI con 514,21 km/h e poi il 12 settembre con 572,126 km/h. Per l'edizione del 1931 gli italiani crearono un motore da 51 litri a 24 cilindri con compressore volumetrico, 96 valvole e 930 kg di peso, il FIAT AS.6 creato accoppiando due AS.5. Il motore aeronautico in linea più potente della storia: 3 000 cavalli. Il motore necessitava di un gigantesco banco per la messa a punto e veniva montato su di un idrocorsa Macchi M.C.72. Purtroppo l'apparecchio non fu pronto per l'edizione del 1931 e gli inglesi corsero da soli. Il primo volo del Macchi M.C.72 venne eseguito il 22 giugno del 1931 a Desenzano con il pilota Giovanni Monti, morto poi il 2 agosto per un incidente al decollo. Il 10 settembre morì in modo analogo il pilota Stanislao Bellini. Il primato mondiale venne conquistato il 10 aprile 1933 a 682,078 km/h, l'8 ottobre, a 629,73 km/h di media, fu conquistato il primato sui 100 km ed il 21 ottobre venne conquistata la coppa Blériot percorrendo 327 km alla media di 619 km/h. Infine il 23 ottobre 1934 il maresciallo Francesco Agello stabiliva l'incredibile media di 709,209 km/h.
  3. Guarda, io sono calmissimo, ma ritengo sia stata una battuta fuori luogo, per la mia educazione...fattostà che ognuno ha la propria sensibilità quindi la chiudo qui. Graz cmq per la info ed il contatto... ho provveduto ad inviare una email...vediamo cosa mi risponderanno e ve ne farò partecipi, sempre che Chuck Norris non lo abbatta prima . Per i costi di trasporto non penso sia un grosso problema....ma penso lo possa essere di più assicurare un posto giudicato da tutti decoroso per i prox anni.
  4. al di là del tuo sarcasmo direi fuori luogo visto che non ci conosciamo, mi era giunta voce che c'era tale possibilità per alcuni enti pubblici o associazioni, assicurandone la manutenzione minima ed il decoro. Un paio di G91 ed un f104 a Castelletto Ticino, esposti in un parco privato sono lì a dimostrarlo.
  5. Qualche info e pix in più http://www.afwing.com/intro/a12/1.htm
  6. ..ma non c'è verso di portarsene uno in giardino...in comune o sul tetto della propria ditta? Chi contattare?
  7. HFAlex

    che aereo è?

    Si grazie. eccolo:
  8. HFAlex

    che aereo è?

    Ciao a tutti. Chi di voi sa dirmi che aereo è questo che ho fotografato in mezzo ad un campo...completo di motore radiale? Grazie.
  9. L'X-02 Stealth non è nient'altro che un fantomatico YF-25A che si può trovare sulla PS2 in Ace Combat 4 e 5. Info qui http://www.aerospaceweb.org/question/planes/q0192b.shtml
  10. HFAlex

    RE2001 vs MC205

    Mi chiedevo come mai l'MC202 o il 205 siano più famosi online di quanto non lo sia l'RE2001.... Semplicemente per numero di esemplari costruiti, la durata dell'impiengo o altri motivi?
  11. SOno arrivato al 30% per 3 doppi post... eppure sono SICURO di non aver cliccato più volte (ma non dovrebbe cmq bloccarmi i post succesivi entro i 30 sec???). Facciamo che leggo solo e scrivo moooolto di meno????
  12. resentato negli Stati Uniti il primo jet della Casa motociclistica giapponese. Ha soluzioni tecniche innovative per la posizione del motore e il disegno di ali e fusoliera. Vendita e assistenza tecnica saranno in collaborazione con Piper Aircraft. Il simbolo della Honda, un’ala stilizzata da sempre presente sui serbatoi delle sue moto, sfiderà presto anche gli spazi aerei col suo primo velivolo: l’HondaJet. L’avveniristico aeroplano della classe VLJ (Very Light Jet, ovvero dei jet leggeri) è stato presentato all’Air Venture di Oshkosh, la più importante rassegna mondiale dell’aviazione generale, tenutasi nella cittadina del Wisconsin dal 23 al 26 luglio scorsi. Honda ha anche siglato un importante accordo con la Piper Aircraft che darà il suo supporto alle vendite, all’assistenza tecnica e valuterà nuove opportunità commerciali congiunte nel settore dell’aviazione. L’HondaJet entro quattro anni entrerà in produzione negli States. Nuovo disegno per ali e cabina Ali e naso sono ispirati al principio del “flusso laminare naturale” (NLF). L’applicazione di questo concetto, e l'utilizzo di materiali compositi per realizzare la fusoliera, lo pongono ai vertici della sua categoria per velocità di crociera e bassi consumi. Un contributo importante alla rigidità strutturale, senza per questo compromettere la leggerezza del nuovo aereo, viene anche dalla scelta (brevettata) di montare ognuno dei due supporti motore sopra le semiali. Honda, nei cieli da 20 anni La Casa di Tokio inizia a sperimentare motori a reazione per piccoli aerei nel 1986. Dal 1993 al 1996 in collaborazione con la MSU (Mississippi State University) indirizza la ricerca anche su materiali compositi da impiegare per le fusoliere. Il lavoro si concretizza con l’MH-02” (Oggi esposto nel museo Honda di Motegi). Negli anni successivi l’impegno procede con la realizzazione e collaudi di motori a reazione. Nel 2002 cominciano i test del motore a reazione HF 118, ora montato sull’HondaJet. Nel 2003 avviene il primo volo di collaudo dell’HondaJet. Nel 2004, insieme a GE-Aviation, commercializza il motore HF 118. L’anno scorso, sempre all’EAA AirVenture, presenta l’HondaJet. Quest’anno l’annuncio della commercializzazione. Caratteristiche tecniche HondaJet Posti: 7 (a scelta tra 5 passeggeri e 2 persone di equipaggio oppure 1 pilota e 6 passeggeri). Velocità massima: 778 km/h (420 knt) Motore: due jet GE-Honda HF-118 Quota operativa: 12.497 metri (41,000 ft) Autonomia: 2.037 km (1,100 nm)
  13. http://www.motociclismo.it/edisport/moto/N...E8?OpenDocument
  14. foto qui... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...portaerei.shtml
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