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Dominus

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Risposte pubblicato da Dominus

  1. Il problema è se per noi tu intendi genericamente gli "occidentali", anche se questi hanno interessi opposti a quelli italiani, magari anche un'Italia arlecchino potrebbe fare comodo chissà, sicuramente lo farebbe alla Francia, o se per noi intendi l'Italia. Ad oggi dopo i passi fatti negli ultimi 13 anni, non certo dal solo Berlusconi, ma anche dai precedenti D'Alema e Prodi, questa azione è una vera iattura, e aggiungerei che stanno muovendosi senza il minimo rispetto per un loro alleato, ossia noi italiani. La Francia preserva con le armi i propri interessi nelle sue ex colonie, guai a toccargli le riserve uranifere in Niger, o i rapporti privilegiati con Tunisia e Algeria, Gli States stanno aiutando i sauditi (i più beceri islamisti del mondo) a stroncare le rivolte in Bareihm. Seguono i loro interessi, benissimo, ma non vengano a parlare di missioni umanitarie quando l'unica cosa che vogliono fare è rubare una sfera d'influenza all'Italia, una delle poche che abbiamo e che ci siamo guadagnati con tanta diplomazia, soldi ed umiliazioni.

     

    Si guarda son tutti li a far scoppiare una guerra civile per prendersi la libia (non l'arabia saudita, la libia!), per di più dall'italia che non ha una sfera d'influenza, semplicemente ha stipulato dei trattati (pagando profumantamente gheddafi) per pararsi dall'immigrazione clandestina.

    Se intervengono è solo perchè non è accettabile un bagno di sangue alle porte dell'europa, oltre che per il problema dei flussi migratori, le scarse risorse petrolifere Libiche non sono poi così importanti.

    Comunque, tanto per chiarire, l'algeria non è nella "sfera di influenza francese", anzi c'è parecchio astio reciproco, mentre in tunisia ben alì fu messo al potere da un colpo di stato di matrice Itlaiana proprio per anticipare i Francesi.

    Se non la volevano bastava se ne stessero a casa loro, anche per rispetto alla sovranità nazionale di un'altro stato, e nel giro di una settimana sarebbe stato tutto finito. Spero tanto che un giorno anche la Francia subisca le rivolte di Bretoni, Alsaziani, Provenzali, Corsi, e venga bombardata, ma per motivi umanitari sia chiaro.

     

    Non la volevano chi e cosa? Soggetto, verbo e complemento non sono un optional.

     

    Riguardo alle rivolte converrai con me che un conto è ribellarsi ad un crudele dittatore un conto ad uno stato comunque libero e relativamente liberale come la Francia.

     

    Ricordo che gheddafi poteva fare come mubarak, ritirarsi di fronte alle proteste finchè il bilancio rimaneva limitato, mentre ha bombardato il suo popolo con l'aereonautica e l'artiglieria.

  2. Quanto hai ragione.. ma qui c'è gente che spasimava per questa risoluzione, che non farà altro che farci perdere miliardi di dollari e rafforzare ulteriormente l'egemonia, già greve, delle compagnie angloamericane, ma anche francesi in questa parte d'africa. E non è un caso che la francia si sia mossa così rapidamente, proprio per arrivare prima di altri, così come non è un caso che proprio la cirenaica si sia "ribellata", sede dell'80% delle riserve libiche.

     

     

    La francia è intervenuta così in fretta principalmente per questioni di politica interna, con sarkozy incalzato da destra e dal focloristico FN che punta sulla paura dell'immigrazione e sull'ancor più folkloristico vandeano de villepen che fa ringalluzzire i francesi con discorsi improntati sulla grandeur.

     

    Se quel "ribellato" tra virgolette sottointende un terribile disegno franco-albionico-giudaico dietro le rivolte in medio oriente e libica in particolare sei totalmente fuori strada, nessuno voleva questa gatta da pelare.

  3. Nono io non parlo di libia ma di tutti gli stati che vorrebbero ribellarsi ad esempio lo yemen.

    In yemen c'è la presenza di al qaeda che forse si ridurrebbe se il governo fosse più forte.

    Non è questione solo di libia.

    Cosa succederebbe se i ribelli, come dovrebbero fare se vogliono liberarsi veramente, non accettassero il cessate il fuoco e continuassero la guerra?

    L'onu interverrebbe comunque?

     

     

    In Yemen i ribelli sono al quaeda, comunque non concordo con l'idea maggioritaria che un "governo forte" aiuti la stabilità, anzi è proprio l'europa, patria di governi deboli come le democrazie, l'aerea più sicura e pacifica del mondo.

     

    Intanto una micro-analisi su quello che si prospetta.

     

    Quale che sia il quadro internazionale nel quale si potrà effettuare l'intervento militare in Libia autorizzato dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu - che esclude ogni dispiegamento terrestre - il nucleo della forza aerea necessaria per stabilire una zona di interdizione al volo non potrà che essere franco-britannica. Londra e Parigi - al di là del disaccordo sulla necessità di un intervento della Nato - sono state le prime a proporre una no-fly zone e sono le uniche a disporre in tempi brevi di tutti i mezzi necessari all'intervento: gli aerei Awacs per la sorveglianza radar, apparecchi da caccia e da difesa aerea (Mirage, Rafale, Tornado ed Eurofighter), aerei da ricognizione e aerocisterne per il rifornimento in volo. In ogni caso, i primi obbiettivi ad essere colpiti saranno i sistemi radar, le difese antiaeree e gli apparecchi al suolo: l'aviazione militare di Muammar Gheddafi dispone di una flotta di circa 400 aerei da combattimento, di cui solo una trentina sarebbero però operativi; in compenso, il sistema di difesa antiaerea viene considerato assai efficace. Una prima ondata potrebbe quindi utilizzare dei missili da crociera Apache o Scalp, in grado di distruggere piste e infrastrutture da distanze superiori ai cento chilometri; successivamente, si ricorrerebbe a bombe a guida laser o Gps, lanciabili da 15-50 chilometri di distanza. Per quel che riguarda il successivo rispetto della No-fly zone, occorrono dei caccia armati di missili aria-aria presenti in permanenza sulla zona da sorvegliare: stando agli esperti, data la relativa debolezza dell'aeronautica libica - che non vola di notte - basterebbero quattro caccia di pattuglia dall'alba al tramonto, ovvero un totale di una trentina di apparecchi in grado di avvicendarsi, con la relativa assistenza di aerocisterne e aerei Awacs. L'Italia, da parte sua, è pronta a mettere a disposizione basi aeree e velivoli, sulla base di una pianificazione già avviata e che sarà definita nelle prossime ore. Secondo quanto riferito da fonti qualificate, l'impegno italiano non sarà, dunque, oramai indirizzato solo a fini umanitari, ma prevederà una partecipazione "attiva" alle operazioni. In primo luogo, per la sua posizione geograficamente strategica, l'Italia sarebbe pronta a mettere a disposizione degli alleati alcune delle sue basi militari: parlando alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha chiarito che le basi interessate nell'azione nei confronti della Libia saranno Amendola, Aviano Decimo Mannu, Sigonella, Trapani, Gioia del Colle e Pantelleria. Quanto all'eventuale impiego di aerei, si starebbe pensando all'utilizzo dei caccia F-16 e degli Eurofighter, possibile anche il ricorso agli Harrier Av8; particolarmente adatti alla missione di bombardamento delle difese aeree nemiche, riferisce una fonte, sarebbero inoltre i Tornado, che furono impiegati per compiti analoghi in Kosovo.

  4. Noi non dobbiamo fare ingegneria sociale in Libia nè portare la democrazia (che a mio parere non è una cosa buona tout-court, anzi), semplicemente c'è un bagno di sangue troppo vicino ai nostri confini e sembra giusto intervenire per imporre un cessate il fuoco, nulla di più.

    Poi se vogliono un re, un dittatore, un triunvirato o quel che gli pare non ce ne deve importare fintanto che non costituisca una minaccia per noi.

  5. E' un pò che lo chiedo ma nessuno risponde.Ci saranno missioni stile bravo two zero per neutralizzare eventuali missili scud?

    L'italia non è molto lontana e se vedesse la fine non potrebbe lanciare gli scud verso l'italia?

    Non rispondetemi guardando i link di sopra perchè è roba vecchia di 25 anni, ghedaffi se si vedesse minacciato che problemi avrebbe a lanciare scud?Tanto a quel punto sarebbe finito lo stesso...

     

     

    Era una situazione diversa, con le truppe già in territorio iracheno, senza contare che i passi avanti nel campo della sigint e della ground surveillance rendono inutile il ricorrere a missioni come quella da te citata, che per altro si sono rivelate poco efficaci.

     

    In ogni caso per la buona riuscita di una campagna aerea non è da escludere l'infiltrazione di team con funzione di acquisizione obiettivi, senza contare il supporto dei ribelli con consiglieri militari.

     

    Aggiungo che la NATO ha chiesto le basi di Amendola, Gioia del Colle, Sigonella, Aviano, Trapani, Decimomannu e Pantelleria per l'operazione, mentre per il C4I si pensa all'Allied Joint forces command di Napoli.

  6. Piccola parentesi di "colore" :) : ma chi sceglie le immagini del Corriere della Sera online? Tempo fa per l'articolo sui caccia italiani in allerta misero una foto con alcuni f-104ASA-M ed oggi, per la notiza del bombardamento imminente degli alleati cosa mettono? Dei Bucanner in formazione.

     

    O c'è un nostalgico degli aerei vintage in redazione, oppure urge un nuovo newser :D

     

    Sono super etendard, e se la de gaulle è in zona parteciperanno all'operazione.

     

     

    Non so se ridere o piangere per queste castronerie. Cioè i ribelli (che se sono quelli visti ed intervistati alla tv non hanno la minima competenza/preparazione nella gestione di armi sofisticate) sarebbero in grado di far funzionare una fregata da guerra, peraltro già in pessime condizioni?

    Ma per cortesia...

     

    Bisogna principalmente vedere l'equipaggio che fine ha fatto, se si è ammutinato sicuramente è in grado di gestire la fregata.

    In ogni caso non credere che l'esercito regolare sia tanto meglio dei ribelli, per conferme chiedere ai chadiani.

  7. Bisogna calcolare che i prezzi degli aerei possono venire calcolati in mille modi, più cose si aggiungono più si può manipolare al rialzo a proprio piacimento.

    Ovvio che se da una parte si considerano le previsioni della macchina "nuda" e dall'altra gli si aggiunge il supporto della flotta per 30 anni ci sarà una notevole forbice, senza contare il variare dei costi a seconda del momento di produzione (si va dal LRIP alla full scale production, quando le linee sfornano centinaia di macchine ogni anno con costi largamente inferiori).

  8. La mia era una semplice analisi, di certo la no fly zone non sarebbe una piccola parte del risiko ? :huh:

     

     

    Le analisi non sono proclami, le analisi vanno argomentate.

     

    E nello specifico il tuo proclama non sta nè in cielo nè in terra.

     

    Capisco che attenersi ai (pochi) fatti è dura e la voglia di chiaccherare prende a tutti, ma gradirei mantenere questo topic nel binario della serietà, se poi vogliamo giocare agli arditi piani di conquista mondiale c'è un topic-cazzeggio apposito durato anni e anni.

  9. I T-72 vanno fermati con i carri Leopard e gli Ariete, male male con qualche FGM-148 Javelin

     

    Si vis pacem, para bellum "Se vuoi la pace, prepara la guerra".

     

     

    Per piacere è un forum che almeno prova ad essere tecnico, se vogliamo giocare a risiko ci son tantissimi spazi virtuali per farlo.

  10. ciao a tutti sono nuovo in questo forum,

    da quello che so l' EF 2000 è stato finito nel 2010 non so se sono informazioni attendibili ma io sono un appassionato di aerei da quando sono nato.

    su questo argomento ho delle domande, ma l' EF 2000 è piu potente dell' F22? secondo me dalle ricerche che ho fatto l' F22 raptor è un'arma da superiorità maggiore del EF 2000 secondo voi? :helpsmile:

     

     

    Direi che magari potresti cominciare a leggere un pò di topic e riformulare meglio le tue domande.

  11. Poco fa è stata comunicata la stima dei danni del terremoto: 35 mia di dollari...e manca la cifra dei danni dello tsunami. Questi i problemi giapponesi, altro che lo stealth...

     

     

    A mio parere con 35 miliardi non ci rifanno manco le strade, sentivo stime abbastanza accurate che parlavano della perdita di un aliquota tra il 17 e il 20% delle capacità produttive, tra cui quelle importantissime di produzione energetica e raffinazione di idrocarburi.

    Per un paese già in crisi perenne da 20 anni nonostante tassi d'interesse quasi negativi la situazione è gravissima, spero che pensino bene di destinare risorse alle vere priorità.

  12. No se l'F-35B verrà cancellato non verrà rimpiazzato da alcunchè visto che gli unici a rimanere con il cerino in mano saremmo noi con il nostro mega-requisito di 20 macchine.

    Per il resto non concordo con il tono ottimista, le nostre forze armate sono studiate male a livello di modello e navigano in acque anche peggiori, c'è poco da star sereni quando qualcosa è affidata al dilettantismo e al pressapochismo dei politici italiani.

  13. Ma poi vista la vicinanza... Non si fa prima a trasferire un distaccamento di EFA su Pantelleria, equipaggiata con tanto di Hangar in caverna piuttosto che schierare una portaerei?

     

     

    Gli hangar in caverna di pantelleria van bene per i biplani, non possono sostenere dei caccia moderni, la base in sè è vetusta ed inutile.

     

    Poi ovvio che ci si può impiantare una FOB, ma che serve quando in sicilia hai tutto lo spazio che vuoi?

     

    Senza contare che non è che l'Italia debba avere un ruolo di primo piano.

  14. Per me fanno benissimo...L'indipendenza nel settore Militare è fondamentale, inoltre così creano occupazione...

     

    Guarda che è solo occupazione fasulla creata sulla pelle di chi produce per davvero cose utili, il giappone dovrebbe evitare boiate del genere, specie in periodo di crisi e considerando il fatto che non può neanche ammortizzare i costi esportando.

     

    Il caso dell'F-2 è lampante: un F-16 poco aggiornato, con grossi limiti autoimposti che viene a costare quanto un aereo di quinta generazione. Non è certo così che l'economia avanza.

     

    Poi oltre la crisi adesso hanno problemi più impellenti.

  15. rispetto alla situazione in Libia, la Cavour con i suoi harrier (o più verosimilmente il Garibaldi) potrebbe essere impiegata per la no fly zone di cui si discute? Insomma i nostri AV8 Harrier plus pottrebbero garantire delle cap e interecettare i vari SU 22 e mirage F1 libici?

     

     

    Più che la CAP sarebbe meglio impiegarli come aerei d'attacco, come già fatto durante enduring freedom. Per creare la superiorità aerea verso i pochi e malmessi aerei libici son molto meglio gli asset che può mettere in campo la Us NAvy

  16.  

    Ma l'Italiano medio non pagherebbe più tasse...il riccone al max(intendo chi guadagna più di 1000000€ l'anno), inoltre un maggiore bilancio della difesa sarebbe anche un beneficio per l'industria nazionale favorendo l'occupazione e quindi sarebbero parecchi i soldi che tornerebbero allo stato.

     

    Ripasso di economia è gradito, ma anche uno di buon senso nel mondo reale basterebbe.

     

    Ma proprio non volendo aumentare le tasse...aboliamo gli sprechi, il numero eccessivo di forze dell'ordine, i privilegi del Vaticano, i finanziamenti pubblici alle scuole private e vedresti come esce un bilancio della difesa decente e anche altre cose....

     

    Abolire gli sprechi, al di la delle proposte demagogiche, sarebbe il minimo, ma penso che il paese abbia problemi più impellenti dei cannoni per il duce.

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