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harvey

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Sottotenente (2/11)

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Reputazione Forum

  1. Era da un po' che aspettavo che qualcuno mettesse in evidenza le dimensioni del J-20.In effetti uno dei parametri che, diciamo, fanno la spia sul probabile profilo di missione di un nuovo velivolo è il peso, che per il J-20 non è ancora stato dichiarato ma che noi confrontando le sue dimensioni con gli altri velivoli di pari categoria possiamo tentare di estrapolare.Sicuramente il J-20 è il più dimensionato tra gli stealth di 5a generazione, perciò considerando che il peso a vuoto stimato dell'F-22 è attorno ai 19700 kg, che quello del PAK-FA dovrebbe essere un migliaio di kg in meno, se collochiamo il j-20 nella classe delle 21 tonellate a vuoto (grosso modo come l' F-111 e il MiG-31) non dovremmo essere troppo lontani dal vero. A questo consegue tutta una serie di valutazioni sul probabile profilo di missione del J-20.
  2. Guarda che all'epoca (nel 1960) il Marshall Center di Huntsville ERA la NASA.... Questo qui sotto è un documento ufficiale dell'epoca che chiarisce piuttoto bene qual'era la posizione di von Braun. (fine OT per me). http://history.msfc.nasa.gov/marshall/press_rel_dep_dir.pdf
  3. Mah! Forse tu hai visto un altro film. Lo staff di progetto dei primi missili americani era praticamente composto al completo da scienziati ex-nazisti rastrellati in Europa con l'operazione "Paperclip" che nel primo periodo vennero letteralmente internati a Fort Bliss inTexas. Il Redstone, primo vero missile americano è tutto opera loro, poi, sempre grazie a loro, venne il Jupiter. Quando von Braun venne nominato direttore della NASA dal 1960 al 1970 (fu il primo direttore del nuovo Ente che era nato nel 1958 dopo la chiusura del precedente NACA) non era vecchio ma sicuramente era un'autorità di riferimento assoluta nel settore della missilistica occidentale ed è grazie alle sue capacità tecniche e a quelle di molti suoi colleghi ex- nazisti se gli USA sono arrivati sulla Luna nel 1969. Altro che giovaissimi usciti dalle università americane....
  4. Non capisco la tua meraviglia. Cosa credi che contassero gli ingegneri giovani alla NASA all'epoca di von Braun, o nell'ambiente sovietico quando c'era Korolèv? Dovresti leggerti "Skunk Work" il bel libro di Ben Rich che per anni è stato il braccio destro del fenomenale Kelly Johnson per capire il senso di riverenza che producono certe personalità dotate di una sagacia tecnica non comune, ed è giusto che sia così, a mio parere.
  5. Forse ti riferisci a Qian Xuesen, padre della missilistica cinese, morto nel 2009 all'ertà di 98 anni. Quello che non ho capito però, è cosa dovrebbe essere messo in discussione dell'opera di Xuesen.
  6. harvey

    SR-71 Blackbird

    Effettivamente una possibile conseguenza indotta della polverizzazione del compound A-50 a base di cesio nell' a/b dei J-58 dovrebbe essere quella di ridurre percentualmente la temperatura dei gas incandescenti allo scarico causata dallo scontro di un parte degli atomi che ionizzeranno sottraendo calore e rafforzando la schermatura magnetica attraverso la produzione di plasma, ottenedo il doppio obiettivo di abbassare la IR signature e aumentare lo schermo magnetico posteriore. E' possibie che uno dei metodi di calcolo utilizzi l'equazione di ionizzazione di Saha e Langmuir. Sulla reale efficacia di queste applicazioni su una macchina estrema come l'SR-71 ci sarebbe molto da disquisire, anche pechè le notizie in merito sono scarse e le chiacchere invece abbondano. Cionondimeno si tratta di una materia estremamente affascinante.
  7. Beh, non si tratta di "flammare", più semplicemente è una questione di giusta informazione che ritengo fondamentale in un forum di questo genere. E' solo per questo che in tutta tranquillità ho precisato sul msg di Vorthex e riconfermo: oggi quando parliamo di "triplani" (o "triplani in tandem") ci riferiamo a quei velivoli che hanno tre tipi di velatura (pianetti anteriori, ala principale e piani di coda) come per l'appunto il T-50, il Su-35/37, il Piaggio P-180 ecc. Gli altri velivoli col panetto anteriore e ala principale sono "canard" e quelli con velatura classica, ala principale e piani di profondità (i piani di coda) cono "monoplani", mentre con la stessa configurazione e due ali principali sovrapposte sono "biplani". Quindi quando ci riferiamo ai triplani del passato sarebbe bene specificarlo. Questo solo per chiarire a coloro che leggono i nostri post senza avere le giuste cognizioni tecniche (non è mica obbligatorio averle!) di cosa si sta parlando.
  8. Ma sei proprio sicuro che ai Servizi occidentali interessi la RCS dei prototipi? Il velivolo attuale è poco più di un banco prova volante col quale il bureau Sukhoi sta monitorando progressivamente l'inviluppo di volo della macchina, la quale per questo motivo è tuttaltro che in versione defrinitiva per forme e ingombri e per questo totalmente inutile per il controllo della RCS. Piuttosto in occidente ha sicuramente impressionato l'immediata capacità di manovra del T-50 il quale pur senza i motori definitivi e con una distribuzione delle masse ancora non ottimale ha mostrato un buon equilibrio complessivo a dimostrazione che il velivolo definitivo farà venire parecchi mal di testa ai progettisti occidentali.
  9. ...ma il T-50 E' un triplano...
  10. harvey

    Angoli d'attacco

    Anch'io, ma evidentemente il quiz di "capmedcpl", anche se posto con ingenuità, è un po' durino da digerire, perchè per rispondere bisogna ricorrere a concetti di cinematica non proprio semplici in quanto il caccia, il bombardiere e i proiettili di entrambi sono dei corpi in movimento a velocità relative differenti che percorrono nell'unità di tempo traiettorie diverse in tempi diversi, quindi per rispondere compiutamente oltre alla cinematica è necessario utilizzare cognizioni di , balistica, dinamica del volo e altro. Chi se la sente di illuminarci sul perchè i proiettili sparati da un caccia potevano colpire un bombardiere da qualunque posizione e viceversa i propiettili provenienti dalle torrette difensive del bombardiere potevano colpire un caccia a qualunque angolo e velocità?
  11. harvey

    SR-71 Blackbird

    A mio modestissimo parere sarebbe molto meglio evitare post così lunghi composti con argomenti conosciutissimi e comunque facilmente reperibili sul web o su libri e riviste specializzate. Sarebbe forse più utile concentrarsi su argomenti specifici riguardanti l'operatività e/o la tecnologia del velivolo per sviscerare aspetti meno conosciuti ma assai più affascinanti della ormai conosciutissima storia ufficiale della macchina. Ad esempio qualcuno sa qualcosa sulle modalità di impiego dell' A50, ossia sulla percentuale di Cesio utilizzata come additivo, unitamente la TEB, nel JP7 che alimentava i P&W J58 dell'SR-71?
  12. harvey

    LOMCOVAK

    Ne parlai tanti anni fa con G.B. Molinaro mentre all'IML di Milano eravamo in attesa dei nostri rispettivi turni di visita, all'epoca G.B. volava come "dimostratore" del bellissimo F-22 Pinguino della General Avia. La definì:"... una manovra di tutto riposo..." Dunque se non ricordo male, in pratica col 339 lui acquisiva la velocità necessaria nel passaggio orrizontale poi metteva l'aereo "in piedi" e full throttle, alla giusta quota throttle idle e comandi incrociati (forse cloche leggermente a picchiare??boh!! non ricordo) , la velocità e l'inerzia facevano il resto fino a smaltimento dell'energia. Poi quando l'aereo a zero inerzia e velocità cominciava a cadere per gravità (in posizione sempre diversa) effettuava il recupero portandolo in picchiata per acquisire rapidamente velocità. "Di tutto riposo? -chiesi un po' stravolto." "Dai Roby ,ci vuole più tempo a dirlo che a farlo,..ah,ah." Dimenticavo di dirvi che G.B. è un gran burlone.
  13. Anche se non mi quoti, penso di dovere essere io a risponderti, visto che sono io ad avere citato gli assetti “post-stallo”, caratteristica peculiare dei velivoli russi Su-27 (e derivati) e MiG-29 (e versioni successive). In verità penso di avere già risposto nei miei post precedenti ma per chi non li avesse letti riassumo, per l'ultima volta, il concetto. Le manovre post-stallo diventarono di attualità alla fine degli anni '70 quando le fonti di informazione USA cominciarono ad inviare dati sui prototipi di due nuovi velivoli in fase di collaudo sulla base di Zhukovsky-Ramenskoye: erano il T-9-01 (MiG-29) e il T-10-1 (Su-27), gli analisti statunitensi li denominarono Ram-L e Ram-K e non ci misero molto a capire che i nuovi prodotti esasperavano il concetto di portanza totale e di instabilità intrinseca, oltre ogni limite raggiunto da poco dai velivoli della serie 10 americana . Il Ram-L e il Ram-K erano in grado di operare in subsonico ad angoli d'attacco assolutamente irragiungibili per i caccia americani e questo li rendeva un pericolo mortale nel dogfight ravvicinato. Fu in quel momento che per i progettisti occidentali gli assetti post-stallo e la conseguente capacità di smorzare rapidamente l'energia cinetica diventarono fondamentali. Tu chiedi perchè mai nel dogfight si dovrebbe perdere energia cinetica, che significa perdere velocità, beh, il motivo è semplice: per mantenersi fuori dal tiro del nemico, e per portarsi o mantenere una posizione vantaggiosa nel dogfight. Ovviamente per ottenere effetti positivi da queste manovre ci vogliono velivoli dotati di propulsori molto potenti, della spinta vettoriale, di un'aerodinamica e una distribuzione dei pesi adeguata. Un velivolo che opera sistematicamente in assetti inusuali deve essere in grado di accelerare prontamente e altrettanto rapidamente smaltire energia oltre che avere un ottimo pitch & yaw control e un'avionica adeguata. In pratica una macchina che non è più soltanto un aereo, ma un congegno che all'occorrenza può muoversi “rotolando” nell'aria. Come puoi immaginare il discorso sul post-stallo per essere esaustivo deve necessariamente essere anche tecnico cominciando con un'analisi del “coupled energy manegement”, ovvero un'analisi delle manovre nelle quali l'energia cinetica e potenziale viene sfruttata in modo alternato e reciproco...ma questa non mi sembra la sede più adatta. Nel caso ti interessasse, avessi voglia e tempo ti metto qui sotto qualche link a completamento di quanto ho scritto. Con questo ritengo chiuso l'argomento. Ciao http://www.aereimilitari.org/forum/topic/7725-rockwell-mbb-x-31/ http://www.youtube.com/watch?v=qcVQZ4-hmfs&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=BAxx3T53TxM&feature=related
  14. Perdonami ma, penso di non avere capito bene quello che hai scritto. Se, per gentilezza, potessi esplicitare meglio...
  15. Mmmmh, forse non mi sono spiegato. Il BVRF (beyond visual range fight) non c'entra assolutamente nulla. Il motivo principale degli assetti post-stallo è proprio l' immediata perdita di energia (o di velocità se vuoi) nel combattimento ravvicinato, in quelle situazioni dove la manovrabilità, la spinta e la capacità di smaltire l'inerzia rapidamente fanno la differenza. Per i riferimenti fai una ricerca su i/net oppure sulla stampa specializzata, in particolare quella dei primi anni '80. Inoltre, quando oggi si parla di triplano non ci si riferisce al Fokker del Barone Rosso ma a quei velivoli che nella conformazione hanno tre superfici poranti separate, calettate sull'asse longitudinale, ovvero; i pianetti anteriori, l'ala principale e gli equilibratori. Con ciò ti ripeto che il circo non c'entra nulla....
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