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brain_use

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Risposte pubblicato da brain_use

  1. Al di là delle cretinate che possono dire i giornalisti, una messa a terra temporanea a scopo precauzionale è quindi un atto dovuto, che non c'entra una mazza con gli F-22 e che non significa che rottameranno gli F-15 domani.

     

    Perfettamente d'accordo.

     

    E' anche vero però, che non mi stupirebbe che qualche alto papavero dalle parti del pentagono cominci a far notare che, l'ipotesi di rimanere con soli 183 aerei da superiorità potrebbe essere un problemino...

  2. Se volete farvi qualche risata...

     

    tipo ad esempio leggere un tizio che sostiene che il DC9 è stato abbattuto da un missile Sidewinder inesploso viaggiante a Mach 1.3 e che non è mai staccato dalla rotaia di lancio nè dall'aereo vettore...

     

    http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?p=295839#295839

     

    :-)

     

    Bellissimo anche l'impiego degli Aggressors per intercettare il mig-23 fantasma.

     

    Noto che sono già finiti sulle "Perle": http://complottismo.blogspot.com/2007/10/u...condo-fox2.html

     

    Sto via qualche giorno e succede di tutto... ;-(

    (OT: Persino quelli delle scie chimiche che litigano tra loro ...)

  3. Tra l'altro "oserei" far notare che non solo non viene riportata la quota a cui dovrebbe prendere il fantomatico Mach 3,ma che L'Eagle non è capace di raggiungerlo.

     

    Non solo, ma se volessimo utilizzare la velocità del suono in atmosfera internazionale standard al livello del mare, 2500 Km/h sono appena Mach 2.01.

     

    Bella cosa l'ignoranza dei giornalisti...

     

    Nota: in ogni caso l'F-15 è capace di prendere massimo Mach 2.5 ad alta quota

     

    Ah beh, se è per questo...

    hai mica visto che bello l' "Eagle" della foto...?

     

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo386921.shtml

  4. I toni sensazionalistici della stampa mi lasciano sempre esterrefatto.

     

    L'F-15 cade a pezzi... vola a Mach 3...messo a terra indefinitivamente... ma perpiacere.

     

    Pensateci quando li sentite parlare di altro. Non cambia la pasta di cui sono fatti la maggior parte di loro.

     

    Ci tengo a quotare questa tua ossevazione.

     

    La cosa più significatica dell'articolo suddetto, imho, è proprio la cronica approssimazione delle informazioni e il tono sensazionalistico usato dai giornalisti di oggi.

  5. Io credo che lo sviluppo dell'a380 si dovesse fare.L'airbus è cresciuta e ormai se la batta quasi alla pari con la boeing.

     

     

    Togli pure il "quasi": Airbus se la batte assolutamente alla pari con Boeing, nel settore aerei civili.

     

     

    Se vuoi combattare contro un avversario e sconfiggerlo non devi lasciargli delle nicchie di "riserva" in cui lui può avere ricavi e tu no.In quest'ottica "jumboBus" (non affannatevi a cercare il nomignolo,l'ho appena creato io eheh) mi sembra una scelta comprensibile.

    L'unica cosa che mi lascia perplesso è che per far vedere che è un prodotto nuovo hanno dovuto farlo quasi di una classe superiore al 747.Un aereo più piccolo con le stesse capacità del 747 sarebbe stato auspicabile dai punti di vista dei ricavi a breve termine.Con la scelta di un aereo così grande significa che si guarda molto ,ma mooolto più in là per i ricavi,cosa che non sempre le compagnie aeree fanno di questi tempi...

     

    Qui ti seguo solo in parte.

    Mi spiego:

     

    Airbus ha certamente puntato a mettersi definitivamente alla pari con Boeing, creando il suo "super".

    Ma se Airbus avesse prodotto un "747bis" avrebbe certamente fatto un flop.

    Produrre un secondo aereo della stessa categoria (che non è certo la categoria dell' A320 - 3737...) avrebbe quasi certamente significato non arrivare mai a coprire i costi di sviluppo.

    La scelta di puntare più in alto risponde proprio all'esigenza di coprire tratte in grado di produrre un "carico pagante" molto ampio riducendo il costo per passeggero, aumentando, appunto il totale dei passeggeri trasportabili.

     

    Boeing ha fatto una scelta strategica diversa. Il loro ragionamento è:

    - più che i trasferimenti hub-hub la tendenza è verso la frammentazione del trasportoi aereo verso gli aereoporti secondari, che non possono permettersi nè di rifare le piste per far atterrare un gigante, nè costituiscono tratte ad alta densità sufficienti a garantire il "full" o quasi su un velivolo con quella capienza

    - abbiamo già il 747 che tira fino a quasi 600 posti in configurazione monoclasse e circa 400 in configurazione tre classi.

    - lo rimotorizziamo, facciamo un porting di alcune tecnologie del 787, aggiungiamo una cinquantina di posti e copriamo -quasi- lo stesso tipo di esigenza dell'A380, spendendo un decimo di quello che spende Airbus...

    - quindi, invece di un nuovo jumbo facciamo un aereo completamente nuovo: il 787, di capienza inferiore (330 passeggeri max) ma con costi di esercizio e contenuti in termini di innovazione tecnologica nettamente migliori.

     

     

    Ti faccio un esempio che esemplifica la realtà operativa delle compagnie:

    British ha appena acquistato 12 A380, lasciando intendere che la sua flotta dei "mastodonti" verrà portata sulla piattaforma europea, a spese dei 747 finora usati.

    Ma contemporaneamente, ha acuistato anche 24 B-787 e le rispettive opzioni sono per altri 7 A380 e altri 18 B787.

     

    Chi abbia fatto i conti giusti, lo sapremo in futuro.

    Con tanti auguri a entrambi i contendenti.

     

     

    P.S.

    imho, male ha fatto Airbus a dare la precedenza alla versione passeggeri: le cancellazioni degli ordini di UPS e FEDEX non fa presagire nulla di buono in merito e la versione cargo per certi aspetti, era più interessante della passeggeri.

     

    P.S.2

    Interessante questo articolo di Repubblica sull'argomento:

    http://www.repubblica.it/supplementi/af/20...a/026kumbo.html

  6. Io per quanto riguarda l'A380 dico che anche se alla fine risulterà in una perdita economica per l'azienda,non riuscendo a raggiungere il "break even",sarà sempre servito a creare un "know how" non da poco all'interno dell'azienda,con positivi effetti sui progetti futuri(a cominciare dall'A350XWB).

    E inoltre rimarrà sempre un aereo importantissimo nella storia dell'aviazione.

    Il Concorde è vero che fu dal punto di vista commerciale un grande insuccesso,ma il suo fascino e le sue tecnologie non sono certe finite nel dimenticatoio.

    E così sarà per l'A380,e dobbiamo essere grati ad Airbus per aver avuto il coraggio di creare questo bestione.

     

    Condivido l'entusiasmo, come appassionato di aeronautica.

    :adorazione:

     

    Ma sul piano della gestione industriale non sono d'accordo per niente.

     

    Se voglio fare R&D, faccio R&D.

     

    Non metto in piedi un progetto di un nuovo prodotto che rischia di mandarmi a gambe all'aria.

    Quello lo faccio se, e -solo- se, ritengo di poter raggiungere il break-even e... superarlo di un bel po'.

     

    Che poi Airbus non corra veri rischi di andare a rotoli, visto che poggia sulle solide spalle del contribuente, è un'altra questione.

     

    Ci sono buone speranze che la faccenda finisca bene, visto anche il recente ordine di British, che potrebbe innescare un effetto traino.

    Ma se la vicenda A380 dovesse finire in un flop (si badi bene, non me lo auguro per niente!), il consiglio di amministrazione dovrebbe essere mandato a vendere noccioline.

     

    ...o magari ad aiutare Gianni nella sua pizzeria in bangladesh...

    :P

  7. Come mai limitati dalla loro mole scusate?

     

    Ridotte capacità di manovra?

     

     

    Vedi, molto interessante anche per quel che riguarda Bulavà/Borej,

    http://www.marina.difesa.it/editoria/rivis.../articolo02.asp :

     

    cito :

     

    "Le unità di questa serie rappresentavano la risposta sovietica ai sommergibili americani classe «Ohio», dotati di missili a combustibile solido «Trident». Ma l’analogo missile sovietico (SS-N-20 «Sturgeon» secondo la NATO) risultò troppo pesante, 96 t ed era inferiore al «Trident» anche in ciò che riguarda la precisione e la gittata. Per poter assicurare a questo «mostro» missilitico lo spazio necessario a bordo, i progettisti fecero ricorso a una scelta tecnologica molto originale: in pratica il battello classe «Typhoon» è una specie di catamarano a due corpi, fra cui sono dislocati i missili. Così concepito, il sommergibile era troppo costoso e pesante: 49.800 t di stazza in superficie e 28.500 t in immersione. Per il suo azionamento erano necessari due reattori nucleari aventi una potenza complessiva di 100.000 cavalli. Per di più, il sommergibile era molto rumoroso e il sistema per raffreddamento dei reattori era progettato in modo tale che per il sottomarino era impossibile lasciare le fredde acque nordiche ."

  8. A me non preoccupa eccessivamente il rischio che l'Iran decida di suicidarsi lanciando una bomba contro Israele, ma il fatto che una tecnologia nucleare militare risieda nelle mani di chi ha già dimostrato di non esitare a fornire ai terroristi tutto ciò che essi desiderano.

    Mi preoccupa che un giorno il kamikaze di turno non avrà una cintura esplosiva, ma una atomica di qualche kiloton nel bagagliaio.

     

    Sono abbastanza d'accordo.

    Se è possibile, però, eviterei anche una guerra nucleare, seppur locale...

     

     

    Questa preoccupazione riguarda anche il Pakistan, ma almeno lì c'è una linea di separazione tra i suoi trascorsi e il "dopo 11 settembre" che consente di stare un "pelo" più tranquilli sulla fine che fanno uranio arricchito, plutonio e relative tecnologie. Bene o male il Pakistan è rientrato sotto controllo e adesso tutto quello che c'è da fare (e non è facile) è imporre un accordo di denuclearizzazione tra Pakistan e India.

     

    Il Pakistan è un discorso particolare.

    A volte mi chiedo se chi se la prende con Musharraf si rende conto che è -quasi- l'unico elemento di stabilizzazione del paese.

     

    E' di questi giorni, per es., la notizia che i talebani asserragliati nel nord del paese hanno ricominciato i loro giochetti iconoclasti:

    http://it.notizie.yahoo.com/agixml/2007101...-e497199_1.html

     

    Questa gente è pericolosa.

    Non solo per gli Stati Uniti.

    Non solo per l'occidente.

    Ma per l'umanità, il buon senso, la libertà, la civiltà.

  9.  

    Quoto paperinik.

     

    Ho sempre pensato che l'affare A380 potesse risultare a conti fatti una replica dell'affare Concorde.

     

    La storia, per certi aspetti gli assomiglia:

    tutti partono con gli studi preliminari, americani ed europei.

    Poi gli statunitensi si tirano indietro.

     

    Ora, posto che non credo ci siano particolari incapacità su nessuna delle due sponde dell'atlantico nell'affrontare progetti impegnativi, di solito gli yankees decidono in base a considerazioni di mera natura economica.

     

    E, considerando che tempo fa leggevo che il break-even dell'A380 si sarebbe già spostato oltre i 600 esemplari, vien da chiedersi se ne valesse la pena o se si sia un'altra volta ceduto a scelte da grandeur, nelle quali i cugini d'oltralpe sono particolarmente ferrati...

    Attedo smentite.

     

    Naturalmente senza nulla togliere a Airbus e alla validità dei suoi prodotti.

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