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Magno

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Risposte pubblicato da Magno

  1. Bel topic!!!

     

    Per chi fosse interessato e non lo sapesse già c'è un bell'articolo su "Le Scienze" di questo mese che parla appunto delle rapporti tra NASA e l'ente spaziale russo durante tutta la guerra fredda.

     

    L'articolo si intitola appunto: "Guerra e pace nello spazio" di Roald Sagdeev e Susan Eisenhower.

  2. A parte il fatto che non ho capito bene cosa intendi con reazione delle forze :)

     

    La forza che tu applichi tirando la corda agisce contemporaneamente sia su di te che sull'astronave ( o qualsiasi altra cosa tu abbia deciso di legarci :lol: ) , ed ha una intensità uguale per tutti e due gli oggetti a prescindere da qualsiasi cosa tu ci abbia legato, ergo la forza è uguale ma gli effetti cambiano a seconda delle masse ...

     

    Direi che il punto è proprio questo. Bravo VittorioVeneto a sottolinearlo.

    Siamo tutti d'accordo che F=m*a? Spero di sì. Quando tu sei attaccato a un'altra massa tramite un cavo e provi a tirare verso di te l'altra massa applichi una determinata forza F che agisce sia su di te che sull'altra massa. Quindi F=m1*a1 dove m1 e a1 sono la tua massa e la tua accelerazione e F=m2*a2 dove m2 e a2 sono la massa e l'accelerazione dell'altro corpo devono essere uguali. Quindi se uguagli m1*a1=m2*a2. Ora si vede a occhio che se m1 è più piccolo rispetto a m2, a1, per compensare l'uguaglianza, deve necessariamente essere maggiore di a2. Quindi se ti attacchi a un'astronave e tiri il cavo, la tua astronave in pratica non si muoverà, mentre tu invece sì. Al contrario se ti attacchi a a un pallone, sarà quest'ultimo a muoversi, mentre tu rimarrai quasi fermo.

  3. Domandona: (non c'entra molto però)

     

    gli elettroni ruotano attorno al nucleo dell'atomo, come sapete, su orbite ellittiche più che circolari.

    L'orbitale, cioè la regione dello spazio in cui può trovarsi un elettrone, raggiunge la densità massima vicino al nucleo (c'è il 90% di probabilità che l'elettrone passi di li) ma c'è pur sempre la probabilità (anche se piccolissima) che l'elettrone si possa spingere a distanze quasi infinite dal nucleo. In pratica è come se un elettrone di un nostro atomo che compone un tessuto di un nostro organo si trovi per pochi istanti a passare vicino alla luna.

    Ma come è possibile? il nucleo ha la forza d ritrascinarselo fino a se da distanze (per lui) gigantesche? e l'elettrone non verrebbe attratto da qualche altro nucleo? oppure quando il libro dice "distanze quasi infinite" parla di distanze rapportate alla grandezza del nucleo? quindi considera distanze nell'ordine di cm, dm, m?

     

    Idealmente un campo elettromagnetico è infinito. Un elettrone attira un protone a chilometri di distanza, solo che la forza è talmente piccola che non avviene nessuno spostamento. Per la legge di Coulomb: F=kqQ/r^2 dove F è la forza, q e Q sono le cariche dei tuoi elementi, k è una costante e r è il raggio (distanza tra le cariche). Ora puoi ben vedere che tu puoi aumentare il raggio quanto vuoi, ma la tua equazione non si azzererà mai! Al massimo, ottieni un valore piccolissimo, ma pur sempre diverso da zero. Ovviamente se è un valore piccolissimo diventa trascurabile. Nella vita reale, ovviamente un elettrone che si allontana troppo dal nucleo trova subito qualcos'altro con cui interagire.

  4. in qeusto caso è strabiliante come un uomo come Leonardo...nel 1600 abbia potuto anticipare il carro armato....un genio come lui...ai nostri giorni...non oso immaginare cosa potrebbe inventare!

     

    Strano che nessuno se ne sia accorto prima:

    da wiki:

    Leonardo da Vinci (Vinci, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519)
  5. Non capisco comunque questa ostilità verso il privato, funziona dappertutto e consente una formazione più completa senza gravare sullo stato e permettendo un rapido ingresso nel mondo del lavoro.

    L'università pubblica deve restare e non deve essere svenduta, ma se le industrie vogliono investire nell'univeristà e nella ricerca ben venga, e se ne traggono beneficio meglio ancora!

    Per esempio i progetti microsoft con l'università di Torino sono un' ottima iniziativa e stanno avendo un grosso successo.

    Purtroppo mi pare che a riguardo ci siano prese di posizione più che altro di carattere ideologico.

     

    Nessuno dice che le aziende non debbano investire nell'Università. Se un'azienda X finanzia un'università Y per ricercare in un determinato ambito va bene. Ci guadagnano entrambi: l'azienda risparmia i costi di laboratori e ricercatori e l'università riesce a trovare i fondi per la sua attività. Il problema nasce quando l'università diventa proprietà di un'azienda che la dirige come vuole, taglia dove non le interessa e finanzia dove sa che può guadagnarci.

    In questa battaglia non vi sono scontri ideologici, gli studenti non protestano contro un governo, ma contro una riforma che li colpisce duramente. Per esperienza ti dirò che aderiscono alla protesta studenti e professori di tutti i colori politici e anche coloro che non si sono mai interessati particolarmente ad essa.

  6. il fatto che si fa così nel resto nel mondo non vuol dire (non in utti i paesi, forse negli USA e poi boh) non vuol dire che sia una bella idea, pensate se microsoft immette capitali nell'università X, nell'università X scordatevi linux java open office ecc...

    Pensa se un'industria farmaceutica acquisisse un'università. Di sicuro la ricerca di quell'ateneo verso una cura per una malattia che fa strage in Africa (dove tanto chi ne è affetto non se la può permettere) sarebbe sostituita con qualcun'altra indirizzata verso un prodotto di largo consumo nei paesi ricchi.

  7. Legittimo il diritto di protestare, altrettanto legittimo il diritto di seguire la lezione per chi vuole; se i toni usati dal premier possono essere considerati eccessivi, occorre anche ribadire che si commette una palese ingiustizia quando si interrompe una lezione per manifestare. Anche qui occorrerebbe uscire dalle contrapposizioni ideologiche.

     

    Premesso che quasi la totalità degli studenti e dei docenti è contro questa riforma, il che non è importante, bisogna anche segnalare il caso di facoltà come Scienze M.F.N. di Torino che hanno deciso di occupare simbolicamente l'edificio dell'Università, facendo proseguire la didattica. Questa mi sembra una scelta furba perchè così non si penalizza chi non è d'accordo con gli occupatori e non si penalizzano neppure gli stessi studenti che non perderanno ore importanti di lezione. Le dimostrazioni vanno sempre fatte in modo pacifico, altrimenti diventa facile passare dalla parte del torto (Gandhi rules!).

  8. anche io feci l'ITIS e già allora mi ricordo le difficoltà per i laboratori...

     

    Comunque anche il discorso universitario è malaticcio: il decreto quasi costringe, se vogliono sopravvivere, le università a diventare fondazioni private, il che farà lievitare il costo per la laurea (già oggi, non alla portata di tutti)

     

    Non solo!!! Dimentichi che una volta che l'Università sarà divenuta una fondazione privata, la ricerca al suo interno sarà espressamente indirizzata verso gli interessi di coloro che la finanzieranno. Morale della favola: la ricerca di base (che già dal nome dovrebbe dare l'idea di quanto sia importante) morirà! Chi ha interesse a finanziare ricerche in matematica? in fisica? per non parlare di tutte le ricerche che si possono fare nel campo umanistico.

     

    Sempre riguardo a questo fatto, non so se sapete (perdonatemi non ho letto tutti i post attentamente) come avverrà il passaggio da Università pubblica a fondazione privata: ve lo spiego io. Basta una votazione favorevole da parte del senato accademico e l'intera università (con tutti i relativi beni mobili e immobili e personale) passerà sotto il controllo di qualche cordata industriale o bancaria... il tutto assolutamente GRATIS!

     

    Come se non bastasse ciò ora ci mettono anche il bavaglio!!! Non possiamo più neanche protestare! Non possiamo più occupare pacificamente le università, come si sta facendo, non potremmo più organizzare incontri serali in cui ricercatori e docenti tengono conferenze pubbliche, non potremmo più esporre striscioni contro questa irrazionale riforma. Verranno i poliziotti a zittirci e zittendoci si faranno del male da soli, perchè non penso che in futuro, con lo stipendio da poliziotto, potranno mandare i loro figli all'Università.

     

    Fine dello sfogo.

     

    Per quanto riguarda le classi separate, io dico che è un'altra grandissima str***ata. Mi ricordo che, quando ancora andavo alle elementari, avevo 3 compagni stranieri in classe, tutti e tre erano arrivati dal loro paese senza neanche conoscere una parola di italiano. Dopo un anno tutti e tre parlavano correttamente l'italiano ed erano alla pari di tutti gli altri in tutte le materie, senza contare il fatto che erano integrati alla pari con gli altri bambini. Il tutto senza classi separate e senza maestre di sostegno. Ritengo comunque che per qualche ora alla settimana sia utile che vi sia una seconda insegnante che segua i ragazzi che hanno i maggiori problemi.

  9. Mah... se fossi in te lascerei l'aeronautica per dedicarmi alle ragazze, alla musica e ai soldi. L'aeronautica è una passione che puoi coltivare benissimo da civile, non c'è bisogno di fare la vita da piloti per assaporarne il gusto.

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