Simone Posted April 6, 2009 Report Share Posted April 6, 2009 pur col massimo rispetto, credo si tratti di cifre "di parte", bisoognerebbe incrociarle con i dati giapponesi! anche se non ho prove, ho motivi per credere che le oh-ka fecero la loro impressione presso gli alti comandi USA che da loro furono ulteriormente convinti a sviluppare un analogo sistema, ma automatico. Si sa qualcosa su rapporti ufficiali giapponesi o su relazioni di eventuali "osservatori militari" che so io, sovietici o australiani? Poi lo stesso nomignolo "baka" sa tanto di "disprezzo perqualcosa che si teme"... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest intruder Posted April 6, 2009 Report Share Posted April 6, 2009 (edited) pur col massimo rispetto, credo si tratti di cifre "di parte", bisoognerebbe incrociarle con i dati giapponesi! anche se non ho prove, ho motivi per credere che le oh-ka fecero la loro impressione presso gli alti comandi USA che da loro furono ulteriormente convinti a sviluppare un analogo sistema, ma automatico. Si sa qualcosa su rapporti ufficiali giapponesi o su relazioni di eventuali "osservatori militari" che so io, sovietici o australiani? Poi lo stesso nomignolo "baka" sa tanto di "disprezzo perqualcosa che si teme"... Credo che i dati giapponesi confermino, perché non ho mai sentito contestazioni. Gli Ohka fecero impressione non in quanto mezzi, ma in quanto assaltatori suicidi come lo fecero i kamikaze fin dal principio, se non altro perché si trattava di un atto la cui logica sfuggiva a un occidentale. Dopo la guerra si è saputo (e taciuto da parte americana fino in anni recenti), che le cose non adavano poi tanto lisce, i "martiri" erano in realtà parecchio indottrinati e magari imbottiti anche di droghe, non molto diversamente dagli shahin medio orientali. E furono impiegati contro le navi americane, che c'entrano gli osservatori sovietici (nemmeno in guerra col Giappone fino all'Agosto 1945) o australiani? Edited April 6, 2009 by intruder Link to comment Share on other sites More sharing options...
Simone Posted April 6, 2009 Report Share Posted April 6, 2009 Itendevo riferirmi agli "attachee", gli addetti militari che se non sbaglio seguono come osservatori gli impegni bellici degli alleati. e' possibile che degli osservatori australiani/inglesi fossero a bordo di navi americane operative nella zona, o comunque parlassero con gli ufficiali americani e riuscissero a "carpire" informazioni di prima mano Link to comment Share on other sites More sharing options...
motogio Posted April 6, 2009 Report Share Posted April 6, 2009 Poi lo stesso nomignolo "baka" sa tanto di "disprezzo perqualcosa che si teme"... "Baka" significa sciocco o idiota ed era il nomignolo dispregiativo con cui gli Statunitensi battezzarono l'"Ohka". Che lo temessero è indubbio, ma più per una questione psicologica che per il reale pericolo che rappresentava. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest intruder Posted April 6, 2009 Report Share Posted April 6, 2009 Itendevo riferirmi agli "attachee", gli addetti militari che se non sbaglio seguono come osservatori gli impegni bellici degli alleati. e' possibile che degli osservatori australiani/inglesi fossero a bordo di navi americane operative nella zona, o comunque parlassero con gli ufficiali americani e riuscissero a "carpire" informazioni di prima mano Se è per questo il primo attacco suicida avvenne contro una nave australiana, e fece cilecca perché la bomba non esplose. Inglesi e australiani, in quanto alleati, avevano tutt'al più degli ufficiali di collegamento sulle navi americane. I sovietici si tennero sempre alla larga, a quanto mi risulta (né, immagino, gli americani morivano dalla voglia di invitarli). Link to comment Share on other sites More sharing options...
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